Per quanto riguarda i restanti 75 milioni di euro che dovranno essere interamente allocati entro i primi mesi del 2014, la Giunta regionale ha già deciso di impegnarne 20 milioni sulla nuova misura “Più Sviluppo”: sostegno alle realtà imprenditoriali

Erogata la prima tranche, pari a 25 milioni di euro, dei fondi messi a disposizione da Banca Europea degli Investimenti (BEI), a seguito del contratto di prestito “Regione Piemonte Loan for SMEs”. L’intesa, sottoscritta nei mesi scorsi, prevede la disponibilità di un plafond di risorse aggiuntive per il Piemonte di 100 milioni di euro da destinarsi interamente al finanziamento di investimenti e progetti di sviluppo relativi alle PMI piemontesi. «Grazie all’operazione conclusa con BEI – commenta il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota – assicuriamo alle imprese piemontesi, già gravate dal perdurare della crisi, di poter disporre di risorse finanziarie aggiuntive, in un momento in cui sia la parte pubblica, sia il sistema creditizio faticano a sostenere le legittime esigenze di liquidità del mondo imprenditoriale per gli investimenti. Ora, più che mai, dobbiamo guardare a nuovi mezzi di reperimento, che sappiano sfruttare le leve finanziarie di cui disponiamo e quindi cercare di replicare questo meccanismo virtuoso messo in atto con BEI».
La Giunta regionale ha destinato la prima tranche al finanziamento di una parte cospicua della lista d’attesa presente sulla Misura IV.1 del Piano Straordinario per l’Occupazione, ovvero quello relativo ai “prestiti partecipativi”: una misura che si prefigge di rafforzare la struttura patrimoniale delle PMI e diversificarne le fonti di finanziamento. Si tratta in estrema sintesi di un finanziamento a 5 anni, dove l’80% dell’importo viene erogato dalla Regione con provvista BEI ad un tasso fisso inferiore al 2%, con un costo finanziario dell’operazione, quindi, sensibilmente al di sotto rispetto agli attuali tassi di mercato. La Giunta, inoltre, per supportare maggiormente tali imprese, ha deliberato recentemente di ripristinare anche per queste operazioni il contributo a fondo perduto pari al 5% della provvista erogata da Finpiemonte; non essendo possibile utilizzare la provvista BEI per tale finalità, sono stati destinati 1,25 milioni di euro di fondi PAR FAS.
Il perdurare della crisi e la conseguente contrazione del credito, unitamente alle finalità e al basso costo del finanziamento, hanno fatto sì che la misura “presiti partecipativi”, dalla seconda metà del 2010 a oggi, abbia avuto un rilevante riscontro in termini di domande presentate, generando una richiesta di fondi di quasi 5 volte superiore alla sua dotazione iniziale, che era di circa 18 milioni di euro. Grazie alle risorse aggiuntive reperite attraverso il contratto con BEI, è stato possibile finanziare, in aggiunta a quelle che avevano già beneficiato dei fondi regionali, oltre 70 imprese, la maggior parte ubicate nell’area torinese e in provincia di Cuneo. I finanziamenti concessi hanno un taglio medio pari a 450 mila euro, con un minimo di 50 mila e un massimo 1,5 milioni. Tali fondi hanno generato un cofinanziamento bancario aggiuntivo di oltre 5 milioni di euro. Per quanto riguarda i restanti 75 milioni di euro che dovranno essere interamente allocati entro i primi mesi del 2014, la Giunta regionale ha già deciso di impegnarne 20 milioni sulla nuova misura “Più Sviluppo”: sostegno alle realtà imprenditoriali con una stabile organizzazione nella regione attraverso agevolazioni per investimenti produttivi a tassi vantaggiosi e che abbiano significative ricadute occupazionali. Si sta, inoltre, programmando l’impiego dei rimanenti 55 milioni sempre a favore delle PMI piemontesi, su diverse misure, nuove o già in vigore: investimenti in innovazione e ricerca, per la cooperazione, per il sostegno al circolante. (Finpiemonte)
Partecipazione record alla Task force Italia-Russia sui distretti e le pmi, forum economico-istituzionale presieduto dal Ministero dello Sviluppo economico italiano e dalla Rappresentanza commerciale russa di cui si è aperta il 12 novembre a Torino Incontra la 23/esima edizione: 800 le persone iscritte, in rappresentanza di 25 Regioni russe e sette italiane. Il programma dell’iniziativa, che prosegue fino a mercoledì 13, prevede confronti e dibattiti su efficienza energetica, energie rinnovabili, edilizia, meccanica e turismo. “E’ un’edizione senza precedenti – ha commentato il presidente del Piemonte, Roberto Cota – un’occasione straordinaria per la nostra Regione”. La Russia, infatti, è il dodicesimo Paese a cui è destinato l’export piemontese, per un totale di 790 milioni di euro nel 2012, con un incremento del 4,9% rispetto al 2011. “Il saldo della bilancia commerciale – ha osservato ancora il presidente – è positivo per oltre 700 milioni, in aumento rispetto ai tre anni precedenti”.


“Sembra quand’ero all’oratorio, con tanto sole, tanti anni fa”. Così Paolo Conte nell’indimenticabile “Azzurro”. E’ un po’ quella l’atmosfera che si immagina quando, nel nostro mondo sempre più in preda al relativismo, si pensa ai giovani e all’ambiente cattolico. Spesso, infatti, i laici semplificano riducendo il tutto ad un clima da oratorio. Non è solo questo il Sinodo dei Giovani, aperto ufficialmente il 18 novembre 2012 dall’Arcivescovo Mons. Cesare Nosiglia e giunto fino al 2014. L’iniziativa, infatti, ha rappresentato l’orizzonte di riferimento entro cui collocare tutte le attività e le azioni di pastorale giovanile per il biennio previsto.




