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Donazioni e trapianti di organi record: Piemonte modello nazionale di riferimento

Nel mondo della sanità che spesso presenta più ombre che luci, fortunatamente non mancano le eccellenze. Una di queste in Piemonte. L’ aumento delle donazioni e, di conseguenza, del numero dei trapianti, ha permesso di raggiungere dei valori record in Piemonte durante il 2023. Sono stati realizzati 536 trapianti, con un aumento del 30% rispetto all’anno precedente.

I dati dell’attività sono stati illustrati  nel corso di una conferenza stampa presenti il Presidente della Regione Alberto Cirio, l’Assessore alla Sanità Luigi Icardi, il Direttore del Centro Regionale Trapianti Federico Genzano Besso, il Coordinatore Regionale Donazioni e Prelievi di Organi e Tessuti Anna Guermani ed il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino Giovanni La Valle.

Per il presidente Cirio e l’assessore Icardi: «Il Piemonte si conferma modello di riferimento in Italia e in Europa per le attività di donazione e trapianto: questo importante risultato deve essere di impulso per aumentare il nostro impegno per un ulteriore futuro progresso. Un ringraziamento a tutti i professionisti, che coniugano in queste difficili attività alte competenze e generose doti umane. Un dovuto ringraziamento alle Associazioni dei donatori di sangue e alle Associazioni impegnate nella donazione e nei trapianti di organi, tessuti e cellule. L’ultimo, ma più importante ringraziamento va ai donatori e alle loro famiglie, la cui generosità ha permesso di salvare tante vite umane».

 

ECCO I NUMERI

Donazioni in aumento

Il favore dei cittadini e la professionalità dei sanitari hanno permesso di raggiungere nel 2023 valori donativi straordinari. I donatori sono stati 179 (40,9 per milione di popolazione – pmp), in assoluto il miglior risultato di sempre e in aumento del 36% rispetto al 2022 dove i donatori sono stati 132 (30 pmp). Questo dato è in linea con l’incremento registrato dall’Italia, che è salita da 24,6 a 28,3 pmp, e ci pone ancora una volta fra le Regioni migliori per procurement di organi.

Nel 2023 sono cresciuti i programmi di donazione di organi da soggetto con cuore fermo (DCD): le donazioni sono passate da 12 nel 2022 a 23 nel 2023 (incremento del 92%). I prelievi avvengono negli ospedali autorizzati ad eseguire questa forma di donazione molto complessa per tecnica e organizzazione (a gennaio 2024 sono autorizzati gli Ospedali San Giovanni Bosco, Molinette e Maria Vittoria di Torino, l’Ospedale di Alessandria e l’Ospedale di Cuneo); in queste strutture avvengono anche i prelievi dei donatori identificati in numerosi ospedali della Rete (Novara, Borgomanero, Vercelli, Chivasso, CTO, Pinerolo, Rivoli, Orbassano, Savigliano).

Notevole aumento hanno registrato le donazioni di tutti i tessuti e soprattutto delle cornee, passando da 768 donatori nel 2022 a 1.003 nel 2023 (incremento del 31%). Questa forma di donazione ha visto coinvolti anche gli ospedali privi di rianimazione e numerosi Hospice, dimostrando il forte valore consolatorio della donazione.

Le opposizioni alla donazione si sono attestate al 30,5%, dato sovrapponibile a quello della Nazione, in lieve diminuzione rispetto al 2022, in cui erano al 31%. Per quanto riguarda la manifestazione di volontà espressa contestualmente al rinnovo della carta di identità, si esprimono 6 cittadini maggiorenni su 10 e il 68,4% di coloro che si esprimono è favorevole alla donazione dei propri organi e tessuti.

Trapianti al vertice

Il record di donazioni, coniugato alle competenze del Centro Regionale Trapianti e alla capacità dei centri trapianto di utilizzare tutti gli organi, anche da donatori non ottimali, ha portato al numero maggiore mai registrato in Piemonte. Sono stati effettuati 536 interventi di trapianto (rispetto ai 412 eseguiti nel 2022, con un aumento del 30%), con 589 organi, anche in molte combinazioni simultanee nello stesso ricevente (i cosiddetti trapianti “combinati”). Nel 2023, infatti, sono stati eseguiti alle Molinette 6 trapianti combinati di rene e fegato, 3 di rene e pancreas, 1 di fegato-polmoni-pancreas, 1 di fegato e pancreas e 4 di cuore e polmoni.

La Città della Salute e della Scienza di Torino si conferma l’ospedale al vertice di questa attività in Italia, con 458 trapianti alle Molinette e 10 all’Ospedale Pediatrico. È stato anche l’Ospedale italiano che nel 2023 ha eseguito il maggior numero di trapianti di rene (229) e di fegato (184). Per quest’ultimo, registriamo il record italiano assoluto. Ottime le performance per il cuore: 34 trapianti, in 3 dei quali, per la prima volta, è stato utilizzato il cuore di un donatore DCD. Inoltre, sono stati 6 quelli eseguiti all’Ospedale Pediatrico. Rilevante l’attività di trapianto di polmoni, con 27 interventi.

L’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, unica altra sede di trapianto in Piemonte, ha effettuato 68 trapianti di rene.

La qualità dei programmi di trapianto può essere misurata dal tasso di successo raggiunto, e l’esito del trapianto è collegato a molti fattori: la bravura dei chirurghi, l’attenzione degli anestesisti, la preparazione delle equipe infermieristiche, ma anche l’esperienza e capacità dei diversi specialisti che devono seguire i pazienti nelle diverse fasi, dall’immissione in lista al follow-up del trapianto. I risultati conseguiti vedono i trapianti funzionare molto bene, in linea con i migliori standard internazionali.

La donazione da vivente, sempre una realtà importante in Piemonte, ha visto per la prima volta una donazione di rene da vivente – all’Ospedale Maggiore della Carità di Novara – nel contesto del programma nazionale per le coppie donatore-ricevente tra loro incompatibili.

Migliorare la qualità della vita è tra gli obiettivi della medicina dei trapianti. E come per gli organi, anche per i tessuti il Piemonte si distingue: le Banche di Tessuti sono attive per i tutte le richieste dei chirurghi specialisti, e i trapianti del 2023 sono vicini ai 1.400 (rispetto ai 1.200 circa del 2022, con un incremento del 13%).

Più di 2.300 piemontesi, giovanissimi, si sono messi a disposizione nel 2023 per donare le loro cellule staminali emopoietiche o CSE (midollo osseo). Oggi in Piemonte sono quasi 60.000. E nel 2023 abbiamo registrato 60 donazioni, il numero più alto mai raggiunto.

Il Piemonte ha rappresentato un valore per l’Italia non solo in relazione ai volumi di attività dei trapianti, ma anche in relazione ad altri aspetti. Ha contribuito a realizzare protocolli e linee guida nazionali, come nuovi programmi di allocazione degli organi o il registro della malattia renale cronica, e si pone come riferimento per la diagnosi di malattie genetiche suscettibili di trapianto.

Pur con questa tendenza positiva, sono ancora molti i riceventi che attendono un organo nelle nostre liste: al 31 dicembre del 2023 c’erano 621 candidati in attesa di trapianto di rene, 81 di fegato, 116 di cuore e 54 di polmone. È dunque forte il dovere e l’impegno di cura verso questi pazienti.

 

Responsabili dei Programmi

Un ringraziamento è indispensabile ai responsabili dei programmi di trapianto e alle loro equipe mediche ed infermieristiche. Per la Città della Salute di Torino sono: Luigi Biancone per il trapianto di rene nell’adulto, Mauro Rinaldi per i trapianti di cuore e polmoni, Renato Romagnoli per i trapianti di fegato e di pancreas, Bruno Gianoglio per quello renale pediatrico e Carlo Pace Napoleone per il trapianto di cuore pediatrico. Per l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, il responsabile del programma di trapianto renale è Vincenzo Cantaluppi.

 

Ruffino (Az): da governo accanimento, tolti 1,2 miliardi a sicurezza ospedali

“Tra tagli, revisioni e modifiche varie, il comune denominatore dell’azione del governo è sempre l’accanimento sulla Sanità pubblica. L’ultima conferma arriva dalla rimodulazione del Pnrr, all’interno della quale, ben nascosta, c’è la sottrazione di 1,2 miliardi del Piano nazionale complementare che erano destinati alla messa in sicurezza e all’ammodernamento degli ospedali”. Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Azione, che aggiunge: “A denunciare il nuovo ‘taglio inaccettabile’ è la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, dunque anche tecnici ed assessori e di regioni governate dal centrodestra, che semplicemente si ritrovano senza poter più contare su risorse programmate a fronte di cantieri già aperti o di gare già assegnate. Si sottraggono all’edilizia sanitaria 1,2 miliardi che servivano a finanziare interventi urgenti e necessari, basti pensare a quelli per la sicurezza sismica, una ovvia priorità per un Paese come il nostro ad elevato rischio terremoti. Un altro colpo al cuore di un sistema già al collasso, con strutture spesso vecchie e talvolta anche non a norma, come purtroppo ben sanno medici, infermieri e cittadini. Una scelta folle – conclude Ruffino – che rappresenta bene, però, quanto poco interessi a questo governo la Sanità pubblica”.

Treni: Chivasso – Torino – Pinerolo, via i passaggi a livello?

“La Regione Piemonte ha finanziato gli studi per i passaggi a livello di Piscina ed Airasca, che sono conclusi. Naturalmente ora siamo pronti a fare la nostra parte anche a livello economico per la realizzazione dei lavori, così come fatto a Vinovo. Inoltre è emersa una possibilità di individuare, da parte dei Comuni, altri passaggi a livello che non richiederebbero lavori di grande rilevanza per essere eliminati; siamo pronti ad integrare il finanziamento e partire immediatamente”: è quanto ha assicurato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Marco Gabusi al termine di un incontro avuto  con numerosi sindaci delle città attraversate dalla linea ed al quale sono intervenuti anche la presidente dell’Agenzia della Mobilità piemontese, Cristina Bargero, ed esponenti di RFI e Trenitalia.
“L’utenza ha ragione a lamentarsi per i ritardi – ha riconosciuto Gabusi – ma posso garantire che si continua a lavorare per risolvere i problemi”.
Durante la riunione è stata ricordata la decisione di utilizzare i nuovi treni Rock, che offrono più posti a sedere e permettono una diminuzione dei tempi di percorrenza grazie ad maggiore velocità nella salita e discesa dei passeggeri in ogni stazione. Inoltre, RFI ha disposto il presenziamento a terra dei passaggi a livello, che riduce i tempi di riattivazione degli stessi in caso di blocco.
La SFM2 Pinerolo-Chivasso è una linea ferroviaria che incrocia 25 passaggi a livello nella sola tratta Pinerolo-Moncalieri Sangone, in prossimità dei quali la circolazione ferroviaria rispetta precisi standard di gestione in ottemperanza alle recenti normative di sicurezza derivanti da direttive Ansfisa. Con un investimento di 17 milioni di euro è prevista la soppressione del passaggio a livello di Vinovo. Sull’intera linea è in corso un piano di potenziamento tecnologico finalizzato alla gestione centralizzata della circolazione. La tecnologia garantirà una maggiore affidabilità dell’infrastruttura determinando un miglioramento della regolarità della circolazione e della qualità del servizio. Intanto, l’Agenzia per la Mobilità Piemontese, RFI e Trenitalia hanno attivato un tavolo tecnico per individuare le opportune azioni da adottare. Infine, con il programma decennale “Piano Integrato Stazioni” RFI prevede di riqualificare le stazioni medio/grandi del Piemonte per renderle più accessibili e confortevoli ai viaggiatori. Lungo la SFM 2 sono completamente accessibili quelle di Settimo Torinese, Torino Porta Susa, Torino Rebaudengo, Torino Stura e in fase conclusiva gli interventi di riqualificazione a Torino Lingotto. Il piano prevede interventi anche nelle stazioni di Pinerolo, None e Candiolo.

Sonno: due torinesi su cinque dormono male

Negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza di quanto dormire bene sia essenziale per il benessere psico-fisico, con numerosi studi che hanno individuato la carenza di sonno come un fattore di rischio per molte patologie. L’ultimo sondaggio dell’Osservatorio Sanità[1] di UniSalute ha dunque indagato come si dorma nel Bel Paese, interrogando anche un campione di cittadini torinesi: secondo quanto emerso, sotto la Mole dichiarano di riposare male due persone su cinque, e molte rinunciano a cercare dei rimedi per dormire meglio.

Il 40% dei torinesi, infatti, si dice “poco o per niente soddisfatto” della qualità del proprio sonno, con appena il 10% che dichiara di essere “molto soddisfatto” del proprio tempo passato tra le braccia di Morfeo. I risvegli notturni risultano essere il disturbo del sonno più diffuso, con il 44% del campione che ne soffre spesso o ogni giorno. Altri problemi comuni sono il russare (36%), l’avere un sonno agitato (33%), la difficoltà ad addormentarsi (32%) e la stanchezza cronica (28%).

La metà (50%) di chi soffre di questi disturbi rivela di non aver adottato alcun rimedio per le proprie problematiche notturne. Il restante 50% si è rivolto principalmente al medico di base (21%) o a soluzioni fai da te (19%), e in misura minore ha cercato rimedi in farmacia (6%) o consultato uno specialista del sonno (4%).

Secondo i torinesi, lo stress è la principale causa della scarsa qualità del loro sonno, con il 72% che lo indica come un fattore determinante. Uno su quattro punta il dito anche contro l’avere orari troppo irregolari (25%), mentre altri collegano le loro notti agitate con l’eccessiva esposizione agli schermi durante la giornata (24%) o altri motivi di salute (21%).

Tra le buone pratiche per dormire meglio, quella più condivisa è andare dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora, con quasi uno su tre che cerca di avere questa regolarità (31%). Altre abitudini considerate favorevoli sono l’evitare di consumare cibi pesanti la sera (25%) il prediligere attività rilassanti, come la lettura, prima di andare a dormire (22%). Più di uno su tre (35%), inoltre, utilizza almeno saltuariamente app e dispositivi per il monitoraggio del sonno.

Andando infine a indagare più nel dettaglio le abitudini dei torinesi, UniSalute ha scoperto che sono mattinieri, con il 53% che dichiara di svegliarsi prima delle 7, in linea con la media nazionale (52%). Per quanto riguarda l’orario di addormentamento, la fascia oraria più popolare è quella tra le 23 e la mezzanotte, quando va a dormire più di un torinese su tre (37%). In media le ore dormite sono pari a 6,7 a notte, dunque meno delle sette o otto ore ritenute ideali per la maggior parte delle persone.

Accossato (LUV): “Regione, maggioranza nel caos”

 “Anche oggi il Consiglio si è chiuso con un nulla di fatto, da una parte la maggioranza litiga su tutto, dall’altra vuole evitare in tutti i modi di dover discutere in aula della Proposta di legge sul fine vita”.

13 marzo 2024 – «Oggi era convocato il Consiglio regionale tutto il giorno con importanti provvedimenti all’ordine del giorno, come la Legge annuale di riordino, l’Istituzione del Parco naturale dei cinque laghi di Ivrea e la Proposta di legge di iniziativa popolare sul fine vita, ma dopo un balletto indecoroso durato tutta la mattinata da parte della maggioranza che non riusciva ad avere il numero legale, causa le numerose e abituali assenze, il Consiglio si è chiuso all’ora di pranzo con un nulla di fatto» ha dichiarato Silvana Accossato, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale.

«Una maggioranza di destra in stato confusionale, profondamente litigiosa, che con continui ripensamenti ma immutata arroganza sta immobilizzando i lavori del Consiglio in quest’ultimo scorcio di legislatura» ha proseguito Silvana Accossato.

«Noi, come opposizioni, avevamo dato la disponibilità a non fare ostruzionismo sul Bilancio e sulla Legge annuale di riordino, in cambio avevamo chiesto almeno la disponibilità a discutere la Proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito, ma parte della maggioranza non vuole che questo tema sia discusso in aula» ha continuato Accossato.

«Spiace constatare che su un tema così sensibile come il fine vita, che riguarda tante persone di ogni colore politico, su cui sarebbe auspicabile un confronto sereno, senza condizionamenti di partito, emerga invece questo atteggiamento di chiusura totale e di paura di parlarne, forse per non scalfire l’immagine di un Presidente che vuole piacere a tutti» ha concluso la Capogruppo di LUV.

Contatti e distanze tra Intelligenza Artificiale e creatività umana

Con quattro professionisti del contenuto. La poesia di Guido Catalano si confronta con l’AI

 Creatività e tecnologia hanno dato vita ad una intrigante accoppiata, impensabile almeno fino alla diffusione massiccia dell’Intelligenza Artificiale. Una vita di coppia spesso contrastata, ma ricca di sorprese. Questo il tema del secondo incontro dell’edizione 2024 di “Quanto conta il contenuto“, il ciclo di eventi organizzato dall’Italian Cultural Content Industry (ICCI Hub) e realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center.

 

Il Talento e l’Algoritmo, questo il titolo dell’incontro, si terrà il giovedì 21 marzo alle ore 17:30 al Grattacielo Intesa Sanpaolo in Corso Inghilterra 3, a Torino.

 

L’incontro, aperto e gratuito, invita il pubblico a esplorare l’influenza crescente dell’intelligenza artificiale (AI) sulla creatività e produzione artistica e intellettuale contemporanea. Attraverso un panel di esperti, verranno discusse le dinamiche tra gli algoritmi e l’espressione del talento umano, analizzando come la tecnologia influenzi e a volte sfidi le capacità creative umane in campi quali musica, letteratura, arti visive e design.

 

Moderati dall’imprenditore Vittorio Di Tomaso, noto nel campo dell’innovazione tecnologica, gli ospiti Laura Li Puma, Head of Artificial Intelligence Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center, Laila Al Habash, cantautrice impegnata nell’esplorazione musicale con l’AI, Giulia Ricci, giornalista e Aurora Maggio, imprenditrice esperta i tecnologie sostenibili si confrontano sull’equilibrio tra l’intervento umano e l’autonomia della macchina, nonché sulle esperienze di collaborazione tra talento umano e algoritmi, con particolare attenzione alle possibili sinergie per il futuro.

 

Un’incursione nel mondo della poesia è affidata allo scrittore e poeta torinese Guido Catalano.

 

«Le imprese che producono contenuti – sottolinea Marzia Camarda, presidente di ICCI  – stanno affrontando una profonda rivoluzione tecnologica, che cambierà per sempre il loro modo di lavorare e di conseguenza anche il tessuto imprenditoriale del nostro territorio: e la competizione tra territori (a livello nazionale e internazionale) si giocherà sempre di più sulla capacità delle imprese di prendere decisioni rapide e disruptive. Quindi esplorare senza preconcetti le possibilità date dell’intelligenza artificiale è indispensabile per migliorare le performance delle imprese e dei professionisti del nostro comparto. Icci lavora per mettere queste nuove competenze tecnologico-creative a disposizione del maggior numero di persone possibile, per prendere tutti insieme le decisioni più efficaci».

 

La partecipazione all’incontro è libera su prenotazione al seguente link: https://bit.ly/icci-secondo-incontro-biglietti. Sarà, inoltre, possibile seguire l’evento in streaming: https://bit.ly/icci-intesa-secondo-incontro-2024

Il terzo, e ultimo, appuntamento del ciclo “Quanto conta il contenuto”, si terrà  il  23 maggio e sarà dedicato a  “A Scuola di Didattica: Tra Dispersione Scolastica e Innovazione”.

 

L’ Italian Cultural Content Industry (ICCI) è un laboratorio di sperimentazione che si pone l’obiettivo di contribuire a disegnare linee guida utili per tutto il comparto dell’industria del contenuto, in accordo con gli attori del territorio. Intercettando e diffondendo le spinte più innovative, ICCI si propone di promuovere attività e suggerire iniziative e strategie utili per le imprese della filiera di riferimento. ICCI è composto da professionisti, imprese, istituzioni, enti culturali, organizzazioni e associazioni che mettono a fattor comune idee, esperienze, progetti e risorse.

 

Intesa Sanpaolo Innovation Center è la società del Gruppo di Intesa Sanpaolo dedicata all’innovazione di frontiera. Esplora scenari e trend futuri, sviluppa progetti multidisciplinari di ricerca applicata, supporta startup, accelera la business transformation delle imprese secondo i criteri dell’open innovation e della circular economy, favorisce lo sviluppo di ecosistemi innovativi e diffonde la cultura dell’innovazione, per fare di Intesa Sanpaolo la forza trainante di un’economia più consapevole, inclusiva e sostenibile.

Nuove fonti alimentari e rischio allergologico, seduta scientifica

Martedì 26 marzo alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una seduta scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “Nuove fonti alimentari e rischio allergologico”. Dopo l’introduzione a cura di Concetta Finocchiaro, Specialista in Scienza dell’Alimentazione e Nutrizione clinica, membro dell’Accademia di Medicina, interverranno come relatori Laura Gasco, Professore Ordinario di Zoocolture, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari, Università di Torino e Giovanni Rolla, già Direttore della Scuola di Specializzazione in Allergologia e Immunologia Clinica dell’Università di Torino.

 

Concetta Finocchiaro affronterà il tema dell’espansione demografica mondiale e della classe media, fenomeno che negli ultimi decenni, con il suo desiderio di carne, latticini e alimenti ad alto contenuto proteico-calorico, ha continuamente aumentato la domanda di cibo creando una domanda eccessiva rispetto all’offerta. E’ fondamentale distinguere tra sicurezza alimentare e sicurezza nutrizionale. Le Nazioni Unite stimano che l’obesità oggi supera numericamente la sottoalimentazione cronica e che un terzo di tutti gli alimenti coltivati viene sprecato. Una relazione della Commissione Lancet nel 2019 ha stimato che, in tutto il mondo, le diete poco salutari occidentali possono causare fino a cinque morti premature ogni anno dovute alla malattia metabolica e quella oncologica. Per questo stanno nascendo delle nuove fonti alimentari e nel prossimo futuro bisognerà valutare il potenziale delle proteine degli insetti, dei prodotti a base di micro e macro alghe, delle proteine microbiche e/o dei sottoprodotti alimentari/dell’acquacoltura in termine di sicurezza alimentare. Sul potenziale allergenico di questi nuovi alimenti o  cosiddetti “novel food “ci sono ancora scarse evidenze nella letteratura esistente e dovremmo aspettare qualche anno per avere delle evidenze di peso scientifico.

I relatori discuteranno sul tema della produzione di cibo, tra i fattori maggiormente responsabili del cambiamento ambientale.

Vi è pertanto l’impellente necessità di individuare e sviluppare fonti alternative di proteine, prodotte localmente e ecosostenibili. Tra le fonti alternative di proteine quelle che maggiormente ad oggi sembrano essere più promettenti sono gli insetti, le microalghe e i legumi diversi dalla soia e dalle arachidi. La relazione affronterà il rischio allergologico connesso alla diffusione di queste nuove fonti proteiche.

Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), sia collegandosi da remoto al sito www.accademiadimedicina.unito.it.

“Romeo e Giulietta stanno bene”e “Kaleidos” al Gobetti di San Mauro

Giovedi 14 marzo  in scena “Kaleidos -viaggio tra gli stili”

 

Giovedì 14 marzo, al teatro Gobetti di San Mauro Torinese, andrà in scena “Kaleidos -viaggio tra gli stili”, da Beethoven a Piazzolla. Protagonisti il pianoforte e il violoncello di due giovani talenti piemontesi, Luca Cometto e Luigi Colosanto. Preparazione e creatività sono unite all’entusiasmo della gioventù e fanno del duo una coppia interessante e da scoprire, già notata dalla critica e capace di riempire i teatri. Il programma della serata prevede la Sonata per violoncello e pianoforte n.2 op.5, Adagio sostenuto e espressivo/allegro molto più tosto presto e rondò allegro. Seguirà Schumann con “Fantasiestücke” op.73, Nikolai Myaskovsky con Sonata per pianoforte e violoncello n.2 op.81 Allegro moderato, Andante Cantabile, Allegro con Spirito. Conclude la serata il Gran Tango per violoncello e pianoforte di Astor Piazzolla.

La composizione della Sonata per violoncello e pianoforte op.5 fu dovuta a circostanze casuali. Nel giugno del 1796 Beethoven, che stava nuora pensando alla carriera concertistica e che erra stato Praga, Lipsia e Dresda si recò a Berlino. Il Re di Prussia Federico Guglielmo II suonava il violoncello, e per lui Mozart scrisse i Quartetti Prussiani e Boccherini molti quartetti, oltre ad avere al suo servizio uno dei più abili violoncellista dell’epoca, Jean-Pierre Duport. Beethoven, che suonò a corte, offri al Re Violoncellista le due sonate, e le eseguì insieme a Duport.

Tradotto dall’inglese, la “Fantasiestücke” fu scritta da Schumann nel 1849. Sebbene fosse originariamente destinata a clarinetto e pianoforte, Schumann indicò che la parte del clarinetto poteva essere anche eseguita su violino e violoncello. Queste “fantasie” furono scritte da Schumann nel 1849, anno considerato dal compositore fra i più fecondi della propria esistenza, e che fu anche l’ultimo da lui trascorso a Dresda. Rispetto al grigio clima culturale di Dresda, che in precedenza aveva influito sulla creatività dell’autore, le “fantasie” rappresentano un tentativo di evasione, realizzato con la complicità degli amici della locale orchestra di corte.

Il Gran Tango di Astor Piazzolla reca una versione originale per violoncello e pianoforte, attraverso la quale il compositore argentino espresse lo spirito del nuovo tango o “nuevo tango”, una fusione di ritmi tradizionali del tango e sincopi ispirate al jazz. Scritto nel 1982, il Gran Tango è stato pubblicato a Parigi, da cui deriva il titolo originale francese “Le Grand Tango” anziché quello spagnolo.

 

Teatro Gobetti, via Martiri della Libertà 17, San Mauro Torinese

Info: 011 0364114

 

Mara Martellotta

 

 

Venerdì 15 marzo, “Romeo e Giulietta stanno bene”

 

Venerdì 15 marzo al teatro Gobetti di San Mauro Torinese andrà in scena “Romeo e Giulietta stanno bene! – Amore contro tempo”, liberamente tratto dalla tragedia di W. Shakespeare e interpretato da Andrea Kaemmerle, Anna Di Maggio e Silvia Rubens. Romeo e Giulietta stanno bene, non sono morti, anzi hanno dovuto vivere diversi anni affrontando tutte le difficoltà quotidiane dovute a convivenza, lavoro, vecchiaia e modernità. Lo spettacolo è molto divertente e ricorda, quasi citandoli, molti capolavori del teatro del Novecento, da “Giorni felici” a “Rumori fuori scena”. Il testo è un omaggio all’amore lento, quello che dura, quello che sa trasformarsi da passione in esperienza, l’amore dei nostri nonni, l’amore dei resistenti. Un gioiello di comicità poetica e di ottimismo. I tre artisti si muovono da più di 25 anni in modo indipendente e molto personale, si tratta di onesti e talentuosi cercatori di bellezza. Lo spettacolo è in tour nei teatri italiani, mietendo successi di pubblico e critica grazie alla capacità che gli interpreti hanno dimostrato di portare sulla scena dolori e gioie nei rapporti di coppia. L’amore passionale dei due adolescenti di Verona si trasforma così in una relazione come tante, fatta di crisi e di noie. Anche l’ironia dello spettacolo è semplice: così sarebbe finita se Shakespeare non li avesse fatti morire prima.

Venerdì 15 marzo, ore 21:00, cinema-teatro Gobetti

Via Martiri della Libertà 17, San Mauro Torinese

Info e prenotazioni: 011 0364114

 

Mara Martellotta

 

 

 

“Legalità è cultura”: Nicola Gratteri incontra gli studenti

Tema dell’incontro la presentazione del protocollo d’intesa sottoscritto dalla Regione Piemonte con l’Ufficio Scolastico Regionale e le forze dell’ordine

Nicola Gratteri a Biella. Lunedì 18 marzo, tra le 10 e le 12, presso l’Auditorium di Città Studi (corso Giuseppe Pella 2b – Biella), il magistrato, oggi Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli, incontrerà gli studenti delle quinte superiori che hanno partecipato al concorso dedicato alla memoria dell’agente scelto e martire di Stato Giuseppe Montalto, condannato a morte dal boss Messina Denaro nel ‘95, realizzato in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e con il patrocinio del Ministero della Giustizia.

Gratteri, introdotto da Elena Chiorino, assessore all’Istruzione, Merito, Lavoro e Formazione professionale della Regione Piemonte e da Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, dialogherà con gli studenti, di cui è previsto un coinvolgimento diretto.

Tema principale dell’incontro sarà la presentazione del protocollo d’intesa “Legalità è Cultura” sottoscritto dall’assessorato con l’Ufficio Scolastico Regionale, le Questure del Piemonte, il Comando Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni – Piemonte e Valle d’Aosta e la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Piemonte e Valle d’Aosta.

L’evento sarà un’occasione di confronto e approfondimento su un tema di grande attualità e rilevanza sociale alla presenza di uno dei magistrati più impegnati nel contrasto alle mafie, fervido servitore dello Stato e convinto sostenitore dell’importanza dell’educazione dei giovani come strumento di prevenzione nella lotta alle organizzazioni criminali: a Città Studi si parlerà di lotta alle mafie, ma anche di contrasto a fenomeni di prevaricazione come bullismo e cyberbullismo.

Avere la possibilità di ospitare il Procuratore Nicola Gratteri, favorendone il dialogo con gli studenti, è senza dubbio motivo di grande orgoglio” dichiarano Delmastro e Chiorino. “La sottoscrizione del protocollo d’intesa aveva un obiettivo preciso: far in modo che i nostri ragazzi crescessero con adeguati anticorpi rispetto alla criminalità. Il tutto mettendo al centro la cultura della legalità e del rispetto della divisa. E’ importante trasmettere loro il senso di fiducia nei confronti dello Stato” hanno concluso il sottosegretario e l’assessore.

Monterosa Freeride Paradise. Al via il Freeride World Tour Challenger

 

Ufficializzata la data di giovedì 14 marzo 2024 per il Freeride World Tour Challenger Monterosa, unica tappa italiana del circuito.

In palio la qualificazione al Freeride World Tour 2025

Gressoney-La-Trinité (AO), 12 marzo 2024 – Siamo ormai alla vigilia dell’evento sportivo dell’anno, sulle nevi del Monte Rosa: il Freeride World Tour Challenger 2024, valevole per la qualificazione al circuito major Freeride World Tour 2025, avrà le nevi del Freeride Paradise come unica tappa italiana.

Confermata dall’organizzazione la data di giovedì 14 marzo, quando, grazie alle previsioni meteo favorevoli e alle operazioni di messa in sicurezza del team Monterosa Ski, i sessanta atleti provenienti da Europa e Oceania potranno sfidarsi sulle nevi di Gressoney-La-Trinité nelle migliori condizioni possibili.

Per la prima volta nella sua storia, quindi, Monterosa Ski ospiterà questo importante appuntamento, vetrina internazionale d’eccezione per l’intero territorio, grazie a quella che può essere considerata a pieno titolo la specialità della casa: il Freeride, reso unico da queste parti dall’altitudine e dallo straordinario manto nevoso che copre le tre valli del Monterosa per quasi cinque mesi all’anno, uno dei fiori all’occhiello del comprensorio.

Oggi , alla vigilia dell’evento, ci sarà dalle ore 18 presso il salone di Punta Jolanda a Gressoney-La-Trinité il briefing tecnico sul tracciato e l’accredito di atleti e stampa.

La gara, che avrà come punto di partenza il Colle del Salero, a quota 2550 m, sarà trasmessa in streaming a partire dalle ore 8:30 sui canali di FWT, in collaborazione con Sky Sport. L’arrivo sarà alla piana di Sant’Anna, a quota 2150, località raggiungibile prendendo la sola Funivia Staffal-Sant’Anna (aperta al pubblico dalle ore 8) e percorrendo a piedi appena 200 metri. Al termine della competizione, le premiazioni avranno luogo al ristoro Sitten, terrazza privilegiata da cui assistere al grande spettacolo del Freeride.
A seguire, sempre il Sitten ospiterà un party di chiusura realizzato in collaborazione con Radio 105.  La tappa italiana del FWT Challenger sarà sponsorizzata, per Monterosa Ski, da Telepass e CVA SpA, mentre per FWT da Orage.

Gli #hashtag e i contatti social dedicati all’evento saranno:

@freerideworldtour – @Orage89 – @freerideparadise – @visitmonterosa

#FWT #HomeofFreeride #FWTChallenger #Orage #Monterosa #freerideparadise #visitmonterosa

Per info ulteriori e per aggiornamenti sulle date, visitare il sito di Freeride World Tour Challenger 2024.