ilTorinese

Giardiniere pusher coltivava droga bio in casa, arrestato dai carabinieri

I carabinieri della Stazione di Torino Barriera Piacenza hanno arrestato un giardiniere italiano di 27 anni, per detenzione e produzione di marijuana.
Le operazioni traggono la propria origine da numerosi controlli operati nei parchi collinari, con particolare riferimento al parco Cascina Bert, ove i militari dell’Arma hanno effettuato molteplici servizi preventivi individuando assuntori di stupefacenti e raccogliendo le lamentele della cittadinanza che notava via vai di persone e l’abbandono di materiali e rifiuti tipici dello spaccio di droghe.
I carabinieri hanno quindi individuato il pusher, che era appostato con tipico atteggiamento d’attesa nei pressi della propria autovettura. La perquisizione personale ha permesso di sequestrare diverse dosi di hashish e 700 euro in contanti di piccolo taglio.
In macchina, i carabinieri hanno trovato alcune bustine vuote con tracce di marijuana. La successiva perquisizione a casa ha permesso di sequestrare 240 grammi di hashish, 100 grammi di marijuana, alcune piante in coltivazione, 13000 euro ritenuti provento dell’attività illecita posta in essere nonché tutto il necessario per la coltivazione delle infiorescenze e foglie di marijuana. Con quest’ultime attrezzature, complice anche la qualificazione professionale acquisita quale giardiniere, aveva tappezzato la propria abitazione in Pino Torinese, dimostrando assoluta perizia nella produzione dello stupefacente.
Tratto in arresto e tradotto presso la casa circondariale Lorusso e Cutugno in attesa della direttissima, l’uomo dovrà rispondere di detenzione e coltivazione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Due arresti a distanza di poche ore per maltrattamenti a donne

La polizia di Stato arresta gli aggressori
Domenica scorsa, il personale della Squadra Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale è
intervenuto in soccorso di due donne in difficoltà.
Nel primo caso, una signora di origini rumene ha contattato il 112 NUE: rientrando a casa, ha
trovato l’ex marito sul balcone di pertinenza della cucina. I due sono separati da alcuni anni. La
donna, vittima dei comportamenti violenti del marito, lo aveva già denunciato diverse volte.
Giovedì l’uomo, in stato di ebbrezza, si è presentato presso la sua vecchia abitazione;
approfittando dell’assenza dei familiari, ha pensato di scavalcare un cancello e introdursi
nell’alloggio passando del balcone. Tramite una pinza a pappagallo ed un palanchino aveva già
forzato una porta finestra, ma l’arrivo degli agenti della squadra Volante ha interrotto la sua
azione criminosa, consentendo il suo arresto per violazione di domicilio ed atti persecutori.
Poche ore dopo, sempre nel quartiere Dora Vanchiglia, i poliziotti hanno prestato soccorso ad
una donna, anche lei rumena. La vittima ha raccontato che pochi minuti prima, in seguito ad
un litigio sorto per futili motivi, il compagno, un connazionale di circa 50 anni, afferrava un
coltello in cucina: nel corso di una colluttazione sorta fra di loro, la donna ha riportato una
vistosa ferita a un braccio. Per sfuggire all’aggressione, si è rifugiata a casa di alcuni
conoscenti; qualche minuto dopo, l’arresto per lesioni aggravate e maltrattamenti in famiglia
del marito violento da parte della Squadra Volante.

“Principle of Organization” vincitore al Premio Nazionale delle Arti 2019

Ci fu un tempo in cui ancora giace addormentato quel “c’era una volta”, il germoglio primordiale della creazione, il cui istinto di nascita generò una tradizione di mutamento. Fu quel primo input di spostamento di una presenza che permise la genesi del tempo, un suono veicolato nella forma di un’equazione di base.
A ricercare il segno primo che diede voce a tutto ciò che, esistendo, esprime spazio, è Pier Alfeo, un giovane di Molfetta (BA), che da poco ha compiuto il suo trentaquattresimo giro intorno al sole.
Vincitore per il primo posto della sezione “arti elettroniche”, concorrente al Premio Nazionale delle Arti 2019, presso l’Accademia Albertina (TO), la sua installazione, che sarà visibile in loco dal 14 ottobre al 17 novembre 2019, prevede un sistema di attribuzione di un timbro sonoro a quell’equazione di base, impercettibile a un semplice e umano ascolto.
Pier Alfeo ha studiato presso l’istituto scientifico tecnologico di Molfetta, al termine del quale decise di conferire alla sua formazione musicale da autodidatta, una definizione tecnica, trasferendosi dapprima a Rimini, Bologna, cercandosi e sperimentandosi anche a Milano e Berlino, per concludere il suo percorso a Bari, dove ha approfondito le sue conoscenze in conservatorio.
La propensione a tale partecipazione di conoscenza colse la sua ispirazione nella rappresentazione di una sinusoide, durante una lezione di fisica. Si tratta di un’onda dispiegata in un grafico, atta a indicare quante volte, in un’unità di tempo, la funzione si ripete. Quivi il fulcro del dispositivo, che potrete ancora ammirare e con cui avrete la possibilità di interagire.
La circolare organizzazione dell’installazione evoca la meditativa condizione di ascolto, un’ascensionale influenza reciproca di cause con il micro e con il macro, estrapolandone la timbrica impercettibile. E in tal modo convogliare il germe pentametrico del suono in un’ispirazione organica d’insieme, nella fusione tra visivo e visibile, nel binomio sintetico della percezione, unito alla fonte uditiva del segno.
Il dispositivo circonferenziale è la risultante di un’onda che si manifesta ai vertici della sua definizione, un linguaggio che si genera dal ribadirsi di un algoritmo,
esprimendone la sonorità nella computazione dei numeri. E nel vortice visibile del segno, si traduce la linfa geometrica del suono, calibrando la sua libra nella sinaptica migrazione dello spazio.
Procedono le convulsioni di un bit nel circolo mantrico della radice, si dice di come un grafo possa, nel limite della sua corteccia, racchiudere il circuito fertile della possibilità.
La finalità dell’artista si esprime in una duplice funzionalità: installare la genesi di nuovi linguaggi di generazione sonora e sensibilizzare all’ascolto, con l’emissione di suoni meditativi, verso il proprio e altrui micro modo di esistere.
Alessia Savoini

Sbloccata dal ministero la progettazione della bretella est di Carmagnola

Cirio: «Carmagnola strategica “porta” del Roero Terra Unesco». Gabusi: «Ufficiale finalmente il finanziamento del lotto 1, ma anche il 2 e il 3 hanno le caratteristiche per essere finanziate»

 

 

 

La tangenziale di Carmagnola è tra le priorità del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che stamane, insieme all’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi, ha incontrato il sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio e gli assessori Alessandro Cammarata e Gianluigi Surra. L’incontro odierno segue di poche settimane quello organizzato con l’assessore Gabusi a confermare l’interesse della Regione per quella che il presidente Cirio ha definito “la porta del Roero Terra Unesco”.

 

Dopo una lunga attesa, è stato finalmente ufficializzato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti il via libera alla progettazione della Bretella Est. Seconda in tutto il Piemonte per sforamenti di PM10, Carmagnola attende la tangenziale dal 1999. Si tratta di un’opera divisa in tre lotti, di cui il primo sarà realizzato da Autostrada dei Fiori per un costo previsto di 8.500.000 di euro circa, di cui 8 milioni a carico della società autostradale e 500.000 a carico della Regione.

 

«Sull’importanza della tangenziale non ci sono dubbi – ha sottolineato il presidente Cirio -. Dopo 20 anni di discorsi è lampante anche il carattere prioritario di un’opera che porta giovamento a tutti: alla città, che viene sgravata dal traffico in centro, ai cittadini, che possono muoversi più facilmente e ai turisti che possono raggiungere più agevolmente queste belle terre. Sono venuto a Carmagnola in prima persona per dare il mio appoggio e quello della Regione Piemonte al progetto della tangenziale, perché ha una portata di estremo interesse. Si tratta di un’opera in grado di cambiare il destino di una città. I sindaci tenaci come Ivana Gaveglio, che si battono per determinare il futuro della propria città, vanno sostenuti: siamo qua per dare il nostro supporto».

 

Cartina alla mano, il presidente Cirio e l’assessore Gabusi hanno verificato con il sindaco Gaveglio lo stato della viabilità. «Abbiamo già condiviso – ha concluso l’assessore Gabusi – con il Comune di Carmagnola il modus operandi dell’amministrazione regionale, che vede i territori soggetti attivi nelle indicazioni da dare a Roma rispetto alle priorità delle opere. Proseguiamo dunque insieme in un percorso che vede il primo lotto della tangenziale, già finanziato, aver ottenuto il parere positivo dal Ministro dei trasporti, mentre per il lotto 2 e 3 possiamo confermare che presentano le caratteristiche richieste per poter essere finanziati».

Apre l’anno accademico di Unitre Torino

8% IN PIU’ DI ISCRIZIONI, 184 CORSI E 185 DOCENTI VOLONTARI

 

Le lezioni prenderanno il via il 4 novembre

È stato ufficialmente inaugurato mercoledì 16 ottobre l’Anno Accademico di Unitre Torino. Il Presidente, Andrea Dalla Chiara, il Direttore dei corsi e dei laboratori, Lucia Cellino, e i Presidi dei Collegi di Unitre, hanno presentato le novità del nuovo anno. Le lezioni inizieranno il 4 novembre.

Le premesse non possono che essere di buon auspicio, con un aumento degli iscritti intorno all’8% e un totale di 184 corsi, di cui 17 nuovi, e 185 docenti che collaborano a titolo volontario e gratuito. L’offerta formativa di Unitre Torino è in costante crescita, intercettando interessi, curiosità e bisogni di una società multiculturale, in cui la terza età rappresenta una fetta sempre più ampia di popolazione. Si arricchisce anche la diversificazione degli argomenti trattati per venire incontro alle richieste di approfondimento degli oltre 4mila iscritti, che sono i veri protagonisti di questa Università. Una formula quasi “on demand”.

Tra le novità da non perdere spiccano: “Vivere i musei torinesi”, per approfondire la conoscenza dei musei della città vivendone i contenuti e le testimonianze culturali di cui sono portatori. “Il Mondo nel Piatto”, sulla cucina come espressione viva e pulsante di ogni popolo, un vero e proprio viaggio tra le tradizioni e le unicità gastronomiche del mondo. “Literatura Latinoamericana”, pensato per avvicinarsi alla letteratura e alla cultura latinoamericana; “Filosofia al Femminile” per scoprire le figure e il pensiero di filosofe e letterate di particolare rilievo nella cultura occidentale; con “Uno Psicologo in Tribunale” verrà presa in considerazione la criminologia dal punto di vista di uno psicologo, affrontando casi di cronaca nera italiana dell’ultimo secolo; con “Psicoterapia: ma quale?” si parlerà dei diversi approcci di psicoterapia, mentre “Filosofia e intelligenza artificiale” verranno messe a confronto su grandi tematiche. Non mancherà un corso su “La Conquista dello Spazio”, in occasione dei 50 anni dell’allunaggio. Dal punto di vista di letteratura, cultura e società, i corsi nuovi sono: “Il romanzo italiano”, che approfondirà il genere del romanzo nella storia letteraria italiana; “La pubblicità in Italia”, che farà riferimento all’evoluzione dei costumi, del gusto e delle correnti artistiche nell’immaginario collettivo; “Le grandi battaglie della storia”, “Critica d’arte” e “I misteri dell’arte”. Gli amanti del ballo gioiranno per il corso “Ballo avanzato, la salute vien ballando”, altri potranno invece far “Quattro passi nell’economia” o meditare con “Meditiamo seduti in poltrona”. In ambito linguistico, si aggiunge all’offerta formativa il corso “Russo 3° livello”.

Interessanti anche le rivisitazioni di corsi già esistenti, per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più attento e desideroso di aumentare le proprie conoscenze.

Per scoprire tutte le novità e i corsi di quest’anno – suddivisi nelle 7 aree tematiche costituite dal Collegio Artistico, Creativo-Espressivo, Letterario, Linguistico, Medico-Psicologico, Scientifico e Storico-Umanistico – è disponibile la Guida Verde, che si può scaricare dal sito www.unitretorino.it e contiene informazioni sul programma di ogni corso e sulle attività extracurricolari. In quest’ultimo ambito, continua l’attività dell’Accademia dell’Umanità, ai cui volontari si deve il buon funzionamento dell’associazione, dalla segreteria generale all’accoglienza, dagli assistenti ai corsi ai tecnici audiovisivi, dalla organizzazione e prenotazione di eventi e di incontri conviviali alla gestione della biblioteca. Fanno parte dell’Accademia dell’Umanità anche i volontari Amici del Principe, per l’intrattenimento con attività ludiche e sostegno morale dei bambini del “Day Hospital Diabetologia e Malattie rare” dell’ospedale infantile Regina Margherita, i monitori presso strutture ospedaliere, ASL e residenze per anziani e i monitori museali che si occupano di accoglienza e accompagnamento in alcuni Musei, Palazzi e Collezioni.

Le iscrizioni per il nuovo anno accademico sono ancora aperte, la quota di iscrizione è di 100 euro e consente di partecipare a quattro corsi tra i tanti organizzati ogni anno. Per iscrizioni: dal lunedì al venerdì ore 9.30-11.30 e 15.30-17.30 presso Unitre Torino, Corso Trento 13, scala A.

Per seguire le attività dell’Unitre Torino ci sono un canale Facebook molto attivo e il sito www.unitretorino.net.

Schianto in autostrada, ferita bimba di 5 anni

Si sono verificati due incidenti stradali, questa mattina, sulla A5 Torino-Aosta, in direzione Aosta. Sono tre i  feriti, anche una bimba di cinque anni. Il primo schianto nei pressi dello svincolo di San Giorgio Canavese, dove un  furgone Dhl ha tamponato un tir. Ferito il conducente del furgone, un uomo di 43 anni, ricoverato a Ivrea. Una famiglia di Aosta è rimasta coinvolta nell’incidente avvenuto poco dopo lo svincolo di Volpiano. Qui padre, madre e bambina erano su  una Citroen C3  finita fuori strada. La mamma e la bambina di 5 anni sono state ricoverate all’ospedale di Ivrea e non sono in gravi condizioni.

Un viaggio tra forme e colori che parlano del “re dei vini”

In occasione di Grapes in Town – La vendemmia a Torino, dal 12 Ottobre al 10 Novembre le cantine di Palazzo Barolo, ospitano 300 etichette storiche del vino Barolo

 

Dal 12 Ottobre al 10 Novembre Palazzo Barolo, insieme alla Barolo & Castles Foundation, racconta nelle proprie cantine la nascita e lo sviluppo del più celebre dei vini italiani , il barolo, attraverso l’esposizione di oltre 300 etichette storiche, parte della vasta collezione donata dal professor Cesare Baroni Urbani al Comune di Barolo e al suo WiMu-Museo del Vino. Una collezione sterminata e unica al mondo 282 mila pezzi unici, etichette provenienti da oltre 100 Paesi produttori di vino con   esemplari storici che risalgono alla fine del Settecento.

L’esposizione di palazzo Barolo è suddivisa in sette sezioni tematiche, ed è la più ampia mostra mai allestita da quando è stato istituito il Fondo Cesare e Maria Baroni Urbani. Essa riguarda sia le etichette storiche del Barolo normalmente esposte nella sede permanente della collezione (a Barolo), sia altre mai uscite dagli archivi, sia alcuni prestiti da altre collezioni private. Pezzi rari o rarissimi risalenti all’Ottocento, tra cui i primi cru di Barolo indicati in etichetta, oltre a originali indicazioni ormai in disuso (“Barolino”, “Barolo amaro”), che denotano l’evoluzione del vino nel gusto e nella mentalità dei suoi stessi artefici. L’etichetta è sempre il frutto di un complesso lavoro creativo che concentra in pochi centimetri quadrati design e informazione, un viaggio affascinante tra forme, colori e materiali, espressione dell’appartenenza territoriale e culturale. Un veicolo comunicativo, in grado di esprimere i valori dell’azienda, il gusto e la qualità del prodotto. Dietro a ogni etichetta si nasconde una vera e propria scienza, un itinerario che influenza percezione e giudizio del prodotto finale. Le basi tecniche e produttive del vino Barolo risalgono all’Ottocento, quando si cominciò a pensare di impiegare metodi più moderni e razionali per la sua realizzazione. Le uve nebbiolo, di cui il Barolo è composto, iniziarono a essere vinificate in modo da ottenere minore colore e maggiore eleganza di sapore. In questo nuovo contesto assunse particolare rilievo l’opera della famiglia Falletti, Marchesi di Barolo e feudatari della zona di produzione del Barolo e delle altre terre circostanti. Si deve al Conte Camillo Benso di Cavour l’impulso alla coltivazione della vite. Ma il Conte non fu solo nella sua opera. La Marchesa Giulia di Barolo, al fine di migliorare la produzione delle sue terre, chiamò i migliori enologi del tempo; in breve tempo, da abile amministratrice, riuscì a creare un vino di eccellenza che non solo portò un netto miglioramento nelle condizioni di vita degli affittuari delle tenute; fu mezzo di rappresentazione della qualità del Regno Sabaudo presso le altre Corti, ma determinò in quel periodo sviluppo sociale ed economico dei propri territori, favorendo attraverso le rendite che permise la sostenibilità dei grandi progetti di innovazione sociale varati con il marito, da lei stessa perseguiti con generosità e determinazione. I valori di sostenibilità e giustizia sociale ed economica sono ancora oggi vitali, anche grazie all’Opera Barolo, ente fondato dalla Marchesa allo scopo di dare futuro alla loro visione.

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Palazzo Barolo – Via Corte d’Appello 20, Torino

ORARI DI APERTURA Dal martedì al venerdì: 10.00-12.30 15.00-18.30 Sabato e Domenica: 15.00-18.30. La biglietteria chiude un’ora prima BIGLIETTI Unico: €5. Gratuito per i possessori dell’Abbonamento Torino Musei

Razzismo e pedopornografia nella chat di Whatsapp

Su una chat di WhatsApp battezzata ‘The Shoah party’ un gruppo di ragazzi, diversi di loro minorenni, avrebbero scambiato video pedopornografici, inneggiato a Hitler, Mussolini e all’Isis, scrivendo  frasi contro migranti ed ebrei. I video e messaggi erano scambiati da un gruppo di giovani tra i 15 e i 19 anni, alcuni della provincia torinese. Di questi, 25 sono stati coinvolti in un’inchiesta partita da Siena e coordinata dalla procura dei minori di Firenze. Le  perquisizioni  sono in corso in Toscana, Piemonte, Lazio, Campania e Calabria. Sarebbero coinvolti anche alcuni 13enni, non imputabili per la loro età.

Treno travolge auto, ferito il conducente

Un incidente ferroviario è avvenuto questa mattina alle 9 sulla linea Sfm1, nel tratto che va da Pont Canavese a Rivarolo. Un treno diretto alla stazione di Valperga, in arrivo da Pont, ha investito una Lancia Lybra che si trovava su un passaggio a livello. E’ rimasto ferito il conducente della vettura,  incastrato all’interno del veicolo. Sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale del 118. La circolazione sulla linea è bloccata e si sta verificando la dinamica dell’incidente. L’automobilista ferito, che sarebbe stato abbagliato dal sole, in base a quanto ha detto, è un 63enne di  Valperga , Graziano Tomatis. E’ stato trasportato al Cto di Torino.

Penne nere in festa per il 147° dalla fondazione

ESERCITO: ALPINI IN ARMI E IN CONGEDO CELEBRANO L’ANNIVERSARIO

 

Torino, 15 ottobre: La Brigata “Taurinense” e i “veci” della Sezione di Torino dell’Associazione Nazionale Alpini hanno celebrato  presso la Caserma “Monte Grappa” di Torino la ricorrenza del 147° anniversario di fondazione delle Penne Nere.

Il Generale Davide Scalabrin, Comandante della “Taurinense”, ha accolto il Vessillo Sezionale di Torino accompagnato dai gagliardetti dei Gruppi della “Vejala più vecchia delle 110 sezioni dell’Associazione Nazionale Alpini – per onorare insieme la costituzione del Corpo.

A seguito della deposizione di una corona al monumento ai Caduti, il Generale Scalabrin ha ricordato come “lo spirito di corpo che accomuna gli Alpini, in armi e in congedo, trovi testimonianza diretta e concreta attraverso le molteplici attività che la Brigata e i suoi reggimenti svolgono in stretta sinergia con le Sezioni ed i Gruppi ANA presenti sul territorio”. Chiaro il riferimento al supporto che l’Associazione Alpini fornisce in occasione di attività addestrative e alla cooperazione sempre più stretta – anche dal punto di vista operativo – nell’impiego in caso di pubbliche calamità.

 

Al termine della celebrazione della ricorrenza del 147°, si è svolta la cerimonia di consegna del premio “Fondazione Gen. C.A. Emilio Faldella” al Sergente Maggiore Roberto Mauro del 2° reggimento alpini che, nel corso della gara di biathlon militare dell’ultima edizione dei Campionati Sciistici delle Truppe Alpine, mentre si stava accingendo a tagliare per primo il traguardo, cedeva il passo ad un commilitone più giovane dello stesso reggimento permettendogli così di conquistare la Medaglia d’Oro ed il titolo di Campione Italiano di Biathlon Militare.

La Fondazione “Gen. C.A. Emilio Faldella” nasce nel 1976 con lo scopo di premiare i militari della Taurinense distintisi per spirito di abnegazione, altruismo, sacrificio e generosità, nonché particolari risultati conseguiti nell’attività addestrativa specialmente nel campo alpinistico e sciistico.