ilTorinese

Assaltano due bancomat. Messi in fuga dai Carabinieri

Intorno alle 1:30 circa di questa notte, in Vische Piemonte e nella vicina Tonengo di Mazzè, nel torinese, 4 o 5 persone in rapida successione hanno fatto saltare mediante la cosiddetta “marmotta” due bancomat della Banca d’Alba e del Canavese. A Tonengo, due pattuglie dei carabinieri in servizio di perlustrazione in zona, allertate da residenti che avevano sentito il forte boato, hanno subito intercettato la banda di criminali, prima ancora che riuscissero a smurare completamente i contenitori delle banconote ed a impossessarsi del denaro. Ne è scaturito un lungo inseguimento che si concludeva sull’autostrada TO-MI all’altezza di Rondissone, dove i fuggitivi hanno abbandonato intenzionalmente, nonché alquanto pericolosamente, nella corsia di sorpasso il proprio Land Rover Evoque poi risultato rubato, e sono fuggiti a piedi nei campi limitrofi.

I Carabinieri della Compagnia di Chivasso, a quel punto, hanno abbandonato l’inseguimento, e hanno preferito deviare il traffico autostradale così da scongiurare possibili gravi incidenti ai veicoli in transito. Contestualmente due militari della Stazione Carabinieri di Caluso hanno spostato a mano il Suv, liberando la carreggiata.
Si è alzato in volo anche un elicottero dell’Arma per le ricerche dei fuggitivi, che sono tuttora in corso con diversi posti di blocco nell’area interessata.

Tenta di sgozzare la compagna, Siulp: ”carnefici restino in carcere”

Riceviamo  e pubblichiamo

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È incredibile constatare come un assassino, dopo pochi anni, possa ritornare in libertà e agire nuovamente secondo la sua indole di criminale”. Così Eugenio Bravo, segretario generale del Siulp di Torino, sul caso dell’uomo che, in permesso lavoro dal carcere, ha cercato di sgozzare la fidanzata in strada a Torino. “Sicuramente assisteremo a frasi sconvolte, a stati d’animo perturbati, a dichiarazioni di rabbia da parte di tutti – aggiunge Bravo – È inconcepibile che ancora oggi questo Paese è assolutamente immobile in merito alla certezza della pena. Grazie alle leggi premiali o alle attenuanti, il criminale resta in carcere meno della metà della pena e, ai cittadini, resta la mera indignazione. Occorre mettere mano subito alla legge penale e rivedere tutte quelle misure o condizioni che agevolano i delinquenti che hanno commesso reati, soprattutto gravi. Uno Stato di diritto deve salvaguardare innanzitutto la credibilità delle leggi che equivale al rispetto delle vittime; i carnefici devono restare in carcere”

 

 

(Foto archivio: il Torinese)

Minorenne ruba moto e tenta di venderla online

Non solo ha raggirato il proprietario della moto, si è impossessato del veicolo e ha pure cercato di venderlo online. Questa l’impresa di un minorenne torinese denunciato dagli agenti del Commissariato Barriera Milano e dagli agenti della Sottosezione della Polizia Stradale di Bra.

La storia ha inizio quando un uomo, residente nel cuneese, dopo aver messo in vendita online una moto su un sito specializzato, a fine settembre viene contattato da un acquirente, un giovane che si mostra interessato al mezzo. Nella circostanza viene anche pattuito il prezzo: 950 euro.

Sabato scorso, il venditore si reca a Torino per concludere l’affare e in via Scialoja incontra il giovane compratore. Questi chiede di provare la moto ma, una volta in sella, si allontana a forte velocità facendo perdere le proprie tracce.

Dopo la denuncia, sul caso iniziano a indagare gli agenti del Commissariato Barriera Milano e gli uomini della Sottosezione della Polizia Stradale di Bra, che grazie al numero telefonico risalgono al giovane. La vittima, in più, viene a conoscenza che la sua moto è stata inserzionata online per essere venduta. Alla luce di ciò, i poliziotti organizzano un incontro per l’acquisto del veicolo e danno appuntamento al giovane per la compravendita in via ReissRomoli. Al suo arrivo, il ragazzo viene fermato e denunciato in stato di libertà per furto aggravato. Nella circostanza, i poliziotti lo denunciano anche per il possesso di una pistola a salve priva di tappo rosso, armata e con cartucce inserite con la quale andava in giro. Nel corso della perquisizione domiciliare, i poliziotti troveranno poi anche una bicicletta ritenuta di illecita provenienza, fatto che farà scattare pe il minore anche la denuncia per ricettazione.    

Il benessere nel rinnovato hotel di lusso

Alkemy SPA Principi di Piemonte
Con la riapertura dello storico albergo torinese nella centralissima location di via Gobetti, la città si
arricchisce di un nuovo centro dedicato al benessere e al relax di tutti gli ospiti dell’hotel e della città, così
come dei sempre più numerosi turisti che esplorano il capoluogo piemontese.
Il centro benessere è il frutto dell’accordo tra Gruppo UNA, gestore del rinnovato hotel e proprietario del
marchio UNA Esperienze, e alkemy , la linea di prodotti per la cosmesi naturale di Arkavita , il laboratorio di
benessere e protezione nato dalla passione della famiglia Boffa, a capo del Gruppo Building , per la cura
della salute e della bellezza. “Con alkemy SPA da un lato celebriamo il connubio con un’icona della nostra città, qual è l’Hotel Principi di Piemonte | UNA Esperienze, dall’altro aggiungiamo un importante tassello alla nostra attività legata alla cura di corpo e mente grazie al nostro brand alkemy” dichiara Luca Boffa , AD di alkemy e del Gruppo Building.
Trattamenti viso e corpo, massaggi, cure per la bellezza: nella nuova location, tra piscina riscaldata con
idromassaggio e getti d’acqua, sauna e bagno turco, gli ospiti di alkemy SPA Principi di Piemonte possono
scegliere molteplici soluzioni e servizi, tutti finalizzati alla rigenerazione fisica e mentale: e non manca una
palestra dedicata al fitness. Manicure e pedicure, epilazione, rituali hot stone e maternity, percorsi specifici
che includono l’accesso alla spa e rimedi naturali pensati per lui e per lei: la nuova alkemy SPA diventa così il
punto di riferimento per l’offerta ricreativa legata al benessere psicofisico a Torino.
Alkemy SPA è aperta al pubblico tutti i giorni dalle ore 10 fino alle 21, mentre la zona fitness è aperta dalle 7 alle 22.
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Via Piero Gobetti 15, Torino
Tel: +39 011 5515809
Email:
principispa@myalkemy.it
(foto Piero Ottaviano)

Un trono tra le nuvole

 Mostra-viaggio nel Tibet del XIV Dalai Lama

Quando: 27 settembre 2019 – 19 gennaio 2020

Dove: Mostre Marotta, Strada Carpice 22, Moncalieri (TO)

Orari: Mar-Sab 9-13/15-19. Dom: 15-19. Lun: Chiuso.

Telefono per info e visite guidate: 0116467427

Sitowww.untronotralenuvole.it

Ingresso: Gratuito

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Per chi ama la cultura orientale, è affascinato dalla figura del Dalai Lama e sogna di fare un viaggio alla scoperta del Tibet è un’occasione da non perdere.

Dal 27 settembre 2019 al 19 gennaio 2020, presso la galleria “Mostre Marotta”, si terrà la mostra dal titolo: “Un trono tra le nuvole: la storia moderna del Tibet attraverso gli occhi del XIV Dalai Lama”.

Dopo il successo della prima parte di questa mostra, che trattava il periodo del Tibet dal 1876 al 1933,  si presenta ora la seconda parte della storia moderna de Tibet. Questa nuova mostra, curata sempre da Giovanni Carlo Rocca, tratta quindi la storia moderna del Tibet dal 1933 al 1959, ovvero il primo periodo sotto la guida dell’attuale Dalai Lama fino al suo esilio. Il viaggio si svolgerà attraverso l’esposizione e la presentazione di libri, giornali e riviste d’epoca, fotografie, manufatti, mobili ed arte originale tibetana: 30 anni di cammino attraverso l’arte e gli avvenimenti del Tibet.

La location scelta è Mostre Marotta, galleria d’arte specializzata in tappeti, mobili e sculture orientali. Il progetto dell’esposizione è nato dalla collaborazione tra l’associazione Purple Middle Way e la galleria Mostre Marotta. La mostra conterrà materiale librario, cartaceo e fotografico d’epoca della Purple Middle Way, oggetti antichi e mobili di cultura tibetana provenienti dalla collezioni privata Marotta, un ampio patrimonio librario e fotografico, inediti documenti sul Tibet… il tutto per raccontare la meravigliosa storia moderna del Tibet attraverso gli occhi del XIV Dalai Lama. Durante l’esposizione sarà presentato un video-documentario sulla vita del XIV Dalai Lama. La mostra sarà un’occasione per approfondire numerosi temi, quali:

• la vita del XIV Dalai Lama

• la cultura, la storia e l’arte tibetana

• le spedizioni antropologiche e scientifiche internazionali in Tibet

• le spedizioni italiane in Tibet

• usi e costumi del popolo tibetano

• l’informazione e la sensibilizzazione in merito alle difficoltà nel preservare una cultura di un popolo occupato e in parte esule.

Una mostra che è un vero e proprio gioiello, nel cuore di Moncalieri. L’ingresso è libero. In vendita il libro della mostra, il cui ricavato sarà destinato alla realizzazione di un orfanotrofio in Nepal. L’esposizione è rivolta a tutti coloro che nutrono curiosità verso qualunque forma d’arte e sono desiderosi di conoscere nuove culture, in particolare:

• coloro i quali vogliono migliorare la loro conoscenza sul tema del Tibet e del popolo tibetano;

• gli appassionati di fotografia, storia e letteratura;

• membri di associazioni di volontariato;

• chi è particolarmente sensibile al tema della solidarietà;

• le scuole (per la parte didattica, ma non solo);

• la comunità tibetana internazionale.

Clima, Grimaldi (LUV): “La realtà prende a schiaffi il negazionismo”

“Le regioni del Nord lascino perdere la secessione mascherata e chiedano un intervento straordinario per il Nord a Governo e UE”

“Gli esponenti della maggioranza si sono resi conto di ciò che hanno bocciato martedì?” – domanda il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi. – “Negando lo stato di emergenza climatica e ambientale in Piemonte, hanno minimizzato per l’ennesima volta la lotta ai cambiamenti climatici, come se fossero esagerazioni di qualche ansioso. Oggi però arrivano nuovi dati a prenderci a schiaffi”.

Non solo bisogna preoccuparsi dell’impatto dei ritmi stagionali stravolti. 61 mila persone in 17 anni: sono i morti in Italia a causa dell’aria inquinata. Il Rapporto sulla qualità dell’aria in Europa, reso noto ieri dall’Agenzia europea per l’ambiente (Aea), svela che il nostro Paese è primo nell’Unione Europea per morti premature da biossido di azoto (14.600) e per ozono (3 mila), secondo dopo la Germania per i decessi causati dal particolato fine (58.600). Torino contende a Parigi e Londra il «primato» di città europea più inquinata da biossido di azoto. È al secondo posto fra le venti città capoluogo italiane fuorilegge per avere superato il limite annuale previsto per le polveri sottili (35 giorni con una media giornaliera di Pm10 maggiore a 50 microgrammi a metro cubo). E per quanto riguarda le aree rurali, la Pianura Padana è fra quelle zone dove i limiti stabiliti per i tre inquinanti principali sono violati sistematicamente.

“Eppure” – prosegue Grimaldi – “gli esponenti di Lega e Fratelli d’Italia hanno preferito tirare le orecchie a Greta e indurre i ragazzi di Fridays for Future a uscire dall’aula, mettendo in dubbio l’impatto antropico sui cambiamenti climatici. L’Assessore Marnati si è addirittura permesso di far loro la morale sulle comodità a cui non saprebbero rinunciare. Tutto questo è ridicolo e miserevole. Perché le regioni governate dal centrodestra a trazione leghista non sfruttano in modo sensato la grande opportunità di essere al governo in tutto il Nord Italia? Invece di accanirsi con la loro ‘secessione mascherata’, cosa aspettano a chiedere all’Italia e all’Europa un intervento straordinario per le condizioni ambientali e climatiche dell’area, che metta al centro un piano speciale per il trasporto pubblico e la riconversione ecologica dell’economia?”

La Regione sostiene la produzione di miele

La produzione del miele è in crisi e la Regione interverrà a sostegno del settore

“Alla luce della grave situazione verificatasi quest’anno per l’apicoltura si è deciso di varare una serie di provvedimenti concreti per sostenere il settore fortemente in crisi attraverso l’approvazione di uno specifico programma che prevede la concessione di contributi negli interessi sui prestiti per la conduzione aziendale”.

Questa la risposta fornita dall’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa all’interrogazione del consigliere Daniele Valle (Pd) che richiedeva alla Giunta quali azioni s’intendessero attuare a sostegno dell’apicoltura.

Le nuove misure avranno come finalità quella di agevolare l’accesso al credito agli apicoltori professionali che operano in Piemonte riducendo l’impatto degli interessi passivi con contributi sui prestiti annuali contratti dagli addetti ai lavori e rinnovabili per ulteriori due anni.

La Regione interverrà con un contributo sugli interessi maturati sui prestiti annuali compresi tra un minimo di 5.000 euro ed un massimo di 80.000.

La mancata produzione di miele di acacia nella nostra regione ha generato un danno quantificabile in 16,5 milioni di euro. Il Piemonte è la prima regione italiana produttrice di miele, con oltre 5 mila tonnellate stimate nel 2018, seguita da Toscana con 3 mila tonnellate ed Emilia Romagna con 2 mila.

Ferisce la compagna. Arrestato, era già condannato per omicidio

Questa notte, personale del Commissariato Barriera Milano, transitando in Corso Giulio Cesare ha notato alcuni passanti che invocavano aiuto. Gli agenti hanno subito visto una donna gravemente ferita al volto che, tuttavia, è riuscita ad indicare nel suo attuale compagno l’aggressore: S.M. cittadino tunisino di 36 anni. A poca distanza i poliziotti hanno notato l’uomo per terra sporco di sangue, in via Verres angolo via Leinì.

Gli agenti apprendevano che, poco prima, i due stavano tornando in autobus a casa della donna. Durante il tragitto, la vittima manifestava l’intenzione di interrompere la relazione, avendo scoperto che il suo compagno era attualmente detenuto in carcere per un precedente omicidio. Di qui scaturiva l’aggressione, nel corso della quale il trentaseienne aveva tentato più volte di attingere al collo la compagna, procurandole gravi ferite al volto con una bottiglia di vetro. La sciarpa indossata dalla donna probabilmente ha scongiurato eventi più gravi.

A seguito, di accertamenti, è emerso che il reo eradetenuto presso la casa circondariale Lo Russo e Cutugno” con permesso di assentarsi per motivi lavorativi. In particolare, l’uomo svolgeva attività lavorativa presso un Bistrò sito in Grugliasco, con obbligo di far rientro presso la casa circondariale entro le ore 2 della notte. Il cittadino tunisino, infatti, era stato condannato per l’omicidio, avvenuto a Bergamo nel giugno del 2008, della persona con cui al tempo aveva una relazione.

La donna è riuscita ad indicare nel suo attuale compagno l’aggressore: S.M. cittadino tunisino di 36 anni. A poca distanza i poliziotti hanno notato l’uomo per terra sporco di sangue, in via Verres angolo via Leinì.

Il trentaseienne, arrestato per tentato omicidio, è stato trasportato in ospedale poiché nel tentativo di fuga è caduto rovinosamente per terra

Viaggio nel Giappone che cambia alla Pinacoteca Agnelli

La Pinacoteca Agnelli di Torino presenta, da sabato 19 ottobre 2019 sino a domenica 16 febbraio 2020, la grande esposizione “Hokusai, Hiroshige, Hasui. Viaggio nel Giappone che cambia”.

In mostra le opere di due grandi Maestri del “Mondo Fluttuante” dell’Ottocento, Katsushika Hokusai (1760 – 1849) e Utagawa Hiroshige (1797 – 1858), insieme alle stampe moderne di Kawase Hasui (1883-1957), pittore esponente del movimento shin hanga (“nuove stampe”), che portò avanti i temi e le tecniche delle silografie policrome anche nelle epoche Meiji (1868-1912), Taishō (1912-1926) e parte della Shōwa, fino a metà degli anni Cinquanta del Novecento quando venne nominato “Tesoro nazionale vivente” nel 1956.

L’esposizione è curata da Rossella Menegazzo, docente di storia dell’Arte dell’Asia Orientale dell’Università di Milano, e Sarah E. Thompson curatrice del Boston Museum of Fine Arts, ed è organizzata dalla Pinacoteca Agnelli in collaborazione con il Museum of Fine Arts, Boston insieme a MondoMostreMain partner del progetto è FIAT.

Il percorso espositivo, diviso in 4 sezioni tematiche, propone attraverso una selezione di 100 straordinarie silografie dei tre maestri, Katsushika HokusaiUtagawa Hiroshige e Kawase Hasui, un viaggio nei luoghi più suggestivi del Giappone, reali e immaginari, raccontando il mondo artistico di un paese che tra fine Ottocento e inizio Novecento subisce un’enorme trasformazione sotto l’influenza dell’Occidente. Ecco come il mondo fluttuante, reso noto dai primi due maestri, scivola dentro una società che aspira ai canoni artistici europei, e non solo, di cui Hasui è testimone.

I visitatori potranno vivere una esperienza completa, prima sperimentando su di sé la meraviglia e l’emozione che all’epoca dovettero provare artisti come Monet, Van Gogh, Degas, Toulouse-Lautrec di fronte alla freschezza, alla semplicità e al forte impatto delle opere di Hokusai e Hiroshige, i due straordinari paesaggisti che contribuirono a rivoluzionare il linguaggio pittorico della Parigi di fine Ottocento; e poi, vedendo l’evoluzione di quelle immagini del Mondo Fluttuante traslate in epoca moderna, attraverso l’abilità, la nostalgia e la tecnica innovativa di Hasui, per la prima volta in un confronto diretto con le opere più importanti dei pittori classici della tradizione giapponese.

La produzione di immagini del Mondo Fluttuante (ukiyoe), un genere artistico che si sviluppò a partire dal XVII secolo, ha riguardato moltissimi artisti che attraverso pitture su rotoli, paraventi e soprattutto stampe, accompagnarono queste immagini souvenir alla massima fioritura nei primi decenni dell’Ottocento. Hokusai è certamente uno dei più raffinati rappresentanti della visione estetica dell’ukiyoe. Seppe rappresentare con forza, drammaticità e sinteticità i luoghi e i volti, oltre che il carattere e le credenze della società del suo tempo. Nei suoi dipinti su rotolo, ma soprattutto nelle sue silografie policrome, l’artista ha saputo interpretare in modo nuovo il mondo in cui viveva, con linee libere e veloci, un uso sapiente del colore e in particolare del blu di Prussia, da poco importato in Giappone, traendo spunto sia dalla pittura tradizionale autoctona sia dalle tecniche dell’arte occidentale.

I soggetti delle sue stampe coprono ogni ambito dello scibile di cui la mostra dà ampio conto, presentando stampe di bellezze paesaggistiche e naturalistiche dell’arcipelago che comprendono anche i luoghi appartenenti alla tradizione letteraria e poetica e i grandi poeti che li resero famosi.

Tra le serie di maggior successo degli anni Trenta vanno ricordate senz’altro quelle dedicate alle cascate e ai ponti famosi del Giappone, anche se fu con le Trentasei vedute del monte Fuji che Hokusai si affermò sul mercato delle immagini di paesaggio come grande maestro. Da allora in avanti nessun artista del Mondo Fluttuante poté esimersi dal far riferimento alla sua opera e, in particolare, alla stampa appartenente a questa serie divenuta icona dell’arte giapponese: La Grande Onda presso la costa di Kanagawa, conosciuta come la “Grande Onda”.

Più giovane di circa vent’anni rispetto a Hokusai, Hiroshige divenne un nome celebre della pittura ukiyoe poco dopo l’uscita delle Trentasei vedute del monte Fuji del maestro grazie a una serie, nello stesso formato orizzontale, che illustrava la grande via che collegava Edo (l’antico nome di Tokyo) a Kyoto. Si tratta delle Cinquantatré stazioni di posta del Tōkaidō, conosciute come “Hōeidō Tōkaidō” dal nome dell’editore che lanciò verso il successo Hiroshige. Da allora l’artista lavorò ripetutamente su questo stesso soggetto, producendo decine di serie diverse fino agli anni Cinquanta.
La qualità delle illustrazioni di paesaggio e vedute del Giappone, la ricchezza degli elementi stagionali e atmosferici – nevi, piogge, nebbie, chiarori di luna – che Hiroshige seppe descrivere facendoli percepire in modo quasi sensoriale, gli valsero il titolo di “maestro della pioggia e della neve”.

Bimbo di tre anni muore schiacciato da un vaso

È’ morto al Regina Margherita di Torino il bimbo di tre anni che, ieri, a Caramagna Piemonte, giocando nel giardino della nonna è rimasto schiacciato da un grosso vaso di marmo. Trasferito all’ospedale è stato sottoposto ad alcuni interventi chirurgici, ma i medici non hanno potuto salvarlo.