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Suez: il canale compie 150 anni e parla piemontese

Focus internazionale / di Filippo Re

Porto Said, 17 novembre 1869: Alì Pascia, vicerè d’Egitto, apre con una solenne cerimonia il Canale di Suez. Quel giorno l’Africa divenne un’isola. Sono passati 150 anni da quando fu inaugurata una delle opere di ingegneria più audaci e grandiose della storia che separò due continenti e unì due mari, il Mediterraneo e il Mar Rosso collegando Suez e Port Said.

Da quel 17 novembre le navi commerciali non furono più costrette a circumnavigare l’Africa accorciando notevolmente i tempi di viaggio e di consegna delle merci. Mostre e convegni, ovunque nel mondo, ripercorrono, alla vigilia dell’anniversario, le tappe salienti della gigantesca opera della seconda metà dell’Ottocento. Tutto lodevole ma con una grave lacuna. Poco o nulla è emerso sul fondamentale contributo degli italiani alla realizzazione del Canale. Cavour, Negrelli, Paleocapa, dove li mettiamo? Ignorati o quasi nelle esposizioni allestite in varie città europee. Cavour comprese subito l’importanza economica e strategica dell’istmo nello scenario geopolitico mondiale. È vero che l’apporto maggiore è stato dato dai francesi ma come si può trascurare il ruolo determinante svolto da Cavour e dagli ingegneri Negrelli e Paleocapa? A realizzare l’opera sono stati i francesi della Compagnia del canale marittimo di Suez diretta da Ferdinand de Lesseps ma su progetto dell’ingegnere trentino Luigi Negrelli. Come dimenticare il sostegno dato da Cavour e dall’ingegner Pietro Paleocapa, responsabile della commissione scientifica incaricata dello scavo e grande esperto nelle infrastrutture di trasporto. Entrambi si impegnarono attivamente per far partire i cantieri dell’opera. Ministro dei lavori pubblici nel governo di Camillo Benso, conte di Cavour, Paleocapa contribuì allo sviluppo della rete stradale e ferroviaria del Regno di Sardegna e alla progettazione del traforo del Fréjus. Non fece in tempo a vedere l’apertura del canale di Suez: morì a Torino pochi mesi prima dell’inaugurazione e la città lo ricorda con una statua al centro di piazza Paleocapa (troppo spesso vittima di vandali e dell’incuria) e con un busto nell’atrio della vicina Porta Nuova. Nei lavori del canale, che a quel tempo era lungo 164 chilometri, largo 53 metri e profondo 8, furono impiegati migliaia di manovali (molti morirono per la fatica e le malattie) tra i quali molti cavatori e scalpellini piemontesi.

Ci vollero dieci anni di lavori per tagliare la terraferma tra Suez e Porto Said e unire il Mediterraneo all’Oceano Indiano evitando così il periplo del continente africano. Oggi il canale è molto diverso da quello inaugurato 150 anni fa. É lungo 193 chilometri, largo 220 metri, profondo una ventina di metri e permette il passaggio di grandi navi e petroliere. È talmente importante e centrale nella politica egiziana e negli equilibri mediterranei che il presidente Al Sisi lo ha raddoppiato in alcuni tratti trasformandolo in un’autostrada del mare. Nel 2015, dopo un anno di lavori, è stata aperta una seconda corsia di navigazione lunga 35 km, parallela allo storico canale, che consente ogni giorno il passaggio di quasi 100 navi, il doppio di prima, e nel solo 2015 ha infilato nelle casse dell’Egitto oltre 5 miliardi di dollari che tra qualche anno saliranno a 13 miliardi.

Testamento biologico e digitale: nuove frontiere del fine vita

Venerdì 25 incontro con Magi, Jarre e d’Arminio Monforte.

Il Gruppo +Europa Torino, nella persona di Elena Loewenthal (membro del direttivo) e con la collaborazione di eLegacy, ha ideato e organizzato un incontro di approfondimento sul fine vita. L’obiettivo è avviare una riflessione sugli aspetti giuridici, etici e filosofici del fine vita in cui le diverse prospettive – il digitale e il biologico – cercheranno punto di contatto e differenza, in un contesto laico. Sarà inoltre l’occasione per provare ad innestare questa riflessione sul digitale nel contesto di un progetto di legge sul testamento biologico.

All’evento parteciperanno: Riccardo Magi (deputato di +Europa), Pietro Jarre (eLegacy) e Alessandro d’Arminio Monforte (avvocato, esperto di digitale). Coordina Alessandro Mondo (giornalista “La Stampa”).

L’appuntamento è per venerdì 25 ottobre alle ore 18.30 presso Socialfare, in Via Maria Vittoria 38 a Torino.

Anarchici, FdI: “Situazione grave a Torino”

“SERVONO MISURE STRAORDINARIE E INTERVENTO MINISTRO DELL’INTERNO”

“Le parole della sentenza sugli anarchici torinesi che equipara il loro terrorismo con quello dell’Isis dà la misura della gravità della situazione sotto la Mole – dichiara la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli -. Servono misure straordinarie da parte del ministero dell’Interno per garantire la sicurezza di una città che soffre un pericolo anarchico unico in Italia”. “Torino – dichiara il capogruppo di FdI in Regione Piemonte Maurizio Marrone – è ormai diventata una base per il terrorismo. Qui sono stati arrestati i primi affiliati all’Isis, e sempre qui, gli anarchici avevano nell’ex Asilo Occupato il loro covo. Serve un’intervento netto per stroncare un fenomeno che per troppo tempo è stato sottovalutato in città”.

 

(foto archivio)

In arrivo 35 milioni per la sicurezza del territorio

Assegnati i fondi dal Ministero dell’Ambiente a dieci comuni piemontesi. 12 interventi finanziati per mitigare il rischio idrogeologico

 

Sono quasi 35 i milioni di euro assegnati dal Ministero dell’Ambiente al Piemonte per la mitigazione del rischio idrogeologico del territorio, ovvero per attuare gli interventi per la difesa dal pericolo di frane e alluvioni.

L’assegnazione è stata confermata ufficialmente in questi giorni. «La riduzione del rischio è determinante in una regione come il Piemonte, dove, secondo i dati ISPRA, il rischio da alluvione riguarda quasi un milione di persone mentre il rischio da frana può coinvolgere 80 mila abitanti – sottolinea l’Assessore Marco Gabusi-.  Ora abbiamo la certezza di avere i fondi in cassa, per cui possiamo dire che gli interventi partiranno. L’assegnazione, che per la precisione ammonta a 34.804.330 euro, permette di finanziare 12 interventi di progetti per la messa in sicurezza, le sistemazioni idrauliche, l’adeguamento degli argini, i consolidamenti e la rifunzionalizzazione di aree in dieci comuni piemontesi: Venaria, Valperga, Bussoleno, Villar Pellice, Castellamonte e Settimo Vittone nel Torinese, Pray e Piedicavallo nel Biellese, Tigliole nell’Astigiano e Balocco nel Vercellese».

Rientra inoltre in questo piano anche la realizzazione del primo lotto di messa in sicurezza della Dora Riparia alle porte di Torino, che necessita di un’area di sfogo per le acque, tecnicamente chiamata ‘cassa di laminazione’ in caso di esondazione.

L’assegnazione discende dal piano nazionale triennale contro il dissesto idrogeologico avviato dal governo nel febbraio scorso, il cui ‘stralcio’ per l’anno 2019 è stato approvato a luglio con deliberazione del Cipe ed è stato ora attivato con l’assegnazione delle risorse a tutte le regioni.

Il premio “Morrione” investiga sul cambiamento del clima

I Cambiamenti Climatici è il tema al centro delle tre giornate di premiazione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo che, per il terzo anno consecutivo, torna nel capoluogo piemontese per dare vita a un fitto programma di eventi che si terranno da giovedì 24 a sabato 26 ottobre.

I cambiamenti climatici verranno esaminati attraverso lo speciale filtro del giornalismo investigativo, al centro dell’attività dell’associazione Amici di Roberto Morrione che promuove l’iniziativa. Gli incontri, le conferenze, i workshop formativi, le proiezioni e le tavole rotonde affronteranno, quindi, i cambiamenti del clima non solo sotto l’aspetto ambientale, ma anche considerando i mutamenti in corso nellasocietà, nella cultura, nella politica e nella comunicazione.

Gli incontri sono tutti gratuiti e aperti al pubblico fino ad esaurimento dei posti in sala e alcuni riconoscono crediti formativi ai giornalisti.

Si comincia giovedì 24 ottobre alla Scuola Holden in Piazza Borgo Dora 49, dove, dalle 17.30 alle 20, verranno presentate le quattro inchieste della 8° edizione del Premio con gli unidici finalisti under30 (Mario Catalano, Vincenzo Pizzuto, Giovanni Culmone, Marina De Ghantuz Cubbe, Ludovico Tallarita, Elena Kaniadakis, Lidia Sirna, Eleonora Zocca, Maurizio Franco, Matteo Garavoglia, Ruggero Scotti) e i loro tutor (Chiara Cazzaniga di Chi l’ha visto Rai3, Raffaella Pusceddu di Presadiretta Rai3, Pietro Suber di Mediaset, Giovanni Tizian del L’Espresso, l’avvocato Giulio Vasaturo, Stefano Lamorgese di Report Rai3, Francesco Cavalli, Ceo Gruppo Icaro). Marino Sinibaldi, direttore di Radio 3 Rai, conduce l’incontro.

La sera, dalle 21 alle 23, al Mercato Centrale di Torino in piazza della Repubblica 25 si terrà l’incontro “Il Clima che cambia la politica” con Marco Damilano, direttore de L’Espresso, e Antonio Di Bella, direttore di Rainews24. Modera Roberto Natale di Articolo21. Per questo incontro è necessario iscriversi su Eventbrite, info su www.mercatocentrale.it/torino

Venerdì 25 ottobre la giornata si apre al Circolo dei lettori, in via G. Bogino 9 alle 7.30, con la diretta della trasmissione Radio Anch’io di Radio 1 Rai condotta da Nicole Ramadori con i finalisti e i tutor del Premio Morrione.

A seguire, sempre al Circolo, si terranno dalle 10 alle 13 due incontri formativi: il primo “La Terra sotto i piedi: raccontare il cambiamento climatico (e non solo) parlando di agricoltura”a cura della giornalista Marta Gatti, mentre l’economista e giornalista Andrea Ferraretto e Francesco Izzo dell’Università di Napoli  terranno l’incontro “Il clima è cambiato: il paesaggio visto da vicino”.

I lavori riprendono nel pomeriggio nell’Aula E1 del Campus Einaudi dell’Università di Torino, Lungo Dora Siena 100A, con la proiezione, dalle 16 alle 18, della video inchiesta “Deforestazione Made in Italy” di Francesco De Augustinis, vincitore della prima edizione del Premio Morrione. Seguirà un dibattito con l’autore,  Silvana Dalmazzone dell’ateneo torinese, e Tommaso Felici del Fridays For Future Torino.

Si torna poi al Circolo dei Lettori per la presentazione, dalla 18 alle 20, della terza edizione del Premio Giornalistico Vera Schiavazzi con l’annuncio dei finalisti 2019, la presentazione del libro “Dalla parte dei diritti” di Vera Schiavazzi e ildibattito “Giornalisti 2.0, la comunicazione politica ai tempi dei social network” con i giornalisti Gad Lerner e Stefano Tallia, segretario ass. Stampa Subalpina.

Il dibattito “A proposito di ambiente: narrative sul clima e sul mondo nel quale viviamo” che si terrà dalle 21 alle 23 al Circolo dei lettori chiude la seconda giornata. Coordinato da Beppe Rovera, che per 30 anni ha curato e condotto la trasmissione Ambiente Italia su Rai 3, vedrà gli interventi del giornalista Gerardo Greco e di Sabrina Giannini, autrice di Indovina ChiViene a Cena Rai 3.

Sabato 26 ottobre alle 10 sarà Francesco Tuccari dell’Università di Torino ad aprire al Circolo dei lettori i lavori della mattinata con l’incontro “Questioni di lessico: le parole della democrazia”, mentre il fotografo e scrittore Alberto Sciamplicotti curerà l’incontro “Montagna: confine geografico, fisico e mentale”.

Dalle 16 alle 17, sempre al Circolo dei lettori, la giornalista e scrittrice Amira Hass si confronterà con i finalisti del Premio Roberto Morrione  nell’incontro condotto dal giornalistaMaurizio Torrealta.

Gli appuntamenti in via Bogino si chiuderanno con il dibattito “Mi lasci dire! Come cambia il clima della comunicazione”, nel quale prenderanno  la parola Sergio Bellucci, giornalista e saggista, Mauro Biani, vignettista, Luigi Ciotti, presidente diLibera Associazioni Nomi e Numeri contro le Mafie. ConduceGiorgio Zanchini, giornalista Rai Radio 1.

Dalle 21 alle 23 di sabato 26 ottobre al Piccolo Regio, in Piazza Castello 215, Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio 3, condurrà la serata finale di premiazione della 8° edizione del Premio Morrione e del Premio Baffo Rosso che si aprirà con un omaggio a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin a 25 anni dal loro assassinio.  Durante la serata verrà assegnato il Premio Vera Schiavazzi – terza edizione. Si avvicenderanno sul palco i finalisti e i tutor del Premio Morrione, Paola Barretta, ricercatrice senior Osservatorio di Pavia, Mauro Biani, vignettista, Ettore Boffano, giornalista, Giovanni Celsi, presidente ass. Amici di Roberto Morrione, Luigi Ciotti, presidente di Libera Associazioni Nomi e Numeri contro le Mafie, Vittorio Di Trapani, segretario UsigRai, Gian Mario Gillio, giornalista e rappresentante della Chiesa Valdese, Amira Hass, scrittrice e giornalista, Davide Mancini, Premio Vera Schiavazzi, Giorgio Zanchini, giornalista Rai Radio 1.

Gli artisti Renzo Arbore e Alessandro Bergonzoniparteciperanno con dei contributi video.

Noi Duri InPink arricchiranno la serata con le loro musiche.  

Musicanti di Brema, arriva il nuovo rock musical

Debutta a Torino, il 25 ottobre al Teatro Alfieri,  a cura di Accademia dello Spettacolo, scritto e diretto da Mario Restagno con musiche di Paolo Gambino e Walter Orsanigo.

Uno spettacolo coinvolgente, un viaggio per grandi e piccini nel mondo della fantasia che diverte e allo stesso tempo fa riflettere su uno dei problemi più attuali e sentiti dei giorni nostri: quello dell’emergenza climatica. Uno show talmente interessante da aver ricevuto un invito in Vaticano: parte del cast dei Musicanti di Brema, insieme ad oltre 70 allievi torinesi di Accademia Spettacolo, si esibirà il prossimo 30 novembre in Sala Nervi, davanti a Papa Francesco e a oltre 12.000 spettatori, che richiamerà giovani ed adolescenti da tutto il mondo.

La prima nazionale dei Musicanti di Brema a Torino sarà, non a caso, di venerdì. Un modo che Accademia dello Spettacolo ha scelto per sottolineare la vicinanza di questa nuova produzione artistica alle battaglie di Greta Thunberg e del Friday For Future. Una comunione di ideali che si manifesterà in modo ancora più chiaro ed evidente al termine della prima nazionale dedicata alle scuole (ore 10.30) quando tutti gli spettatori, oltre 1500 ragazzi con i loro insegnanti, si uniranno al cast e ai volontari di Friday for Future e Legambiente per far sentire la propria voce a favore del rispetto per l’ambiente.

Un vero e proprio evento a cui tutti possono aderire  il teatro aprirà le sue porte a fine spettacolo – per unire arte e impegno civile nel luogo, il teatro, dove tutto è possibile… anche salvare il nostro pianeta!

Realizzato da Accademia dello Spettacolo, che attraverso la SFA (Scuola Formazione Attori) da oltre 20 anni a Torino è un punto di riferimento per la preparazione di attori professionisti, Musicanti di Brema si ispira al grande classico della letteratura per l’infanzia dei Fratelli Grimm e lo rilegge in chiave moderna e green. L’idea che sta alla base del progetto prende spunto dall’attualità per parlare a tutti – e in particolare alla Generazione Greta Thunberg – di inquinamento ambientale e di salvaguardia del pianeta.

Il testo, i costumi e la messa in scena dello spettacolo ricalcano questi temi senza mai abbandonare la storia di amicizia dei protagonisti, quattro animali diversi tra loro: un gallo, Jack Rooster, una gatta, Futura, una cagnolina, Gaia, e un asinello, Hope.

 

 

Il progetto si propone di sostenere l’inserimento professionale dei giovani artisti under 35 e per questo motivo ha ottenuto il sostegno di Fondazione Assicurazioni Cattolica, inoltre, toccando i temi della sostenibilità ambientale ed energetica, ha ricevuto l’interesse dell’azienda A2A e delle associazioni Lega Ambiente, CARP ed ISDE.

“MUSICANTI DI BREMA” DA TORINO AL VATICANO. IL ROCK MUSICAL GREEN DEBUTTA ALL’ALFIERI

Prima nazionale

25 ottobre ore 10.30 (scolastiche) e ore 21  – Teatro Alfieri – Piazza Solferino 4, Torino

 

Dopo lo show l’evento per il clima in collaborazione con Friday for Future e Lega Ambiente.

Prima replica 30 Novembre in Vaticano alla presenza di Papa Francesco

www.musicantidibrema.it

www.accademiadellospettacolo.it

Arigò incontra il sindaco di Rivoli Tragaioli

Riceviamo e pubblichiamo

Mercoledì 23 ottobre si è svolto presso il Comune di Rivoli un incontro tra il Sindaco della Città Andrea Tragaioli e una delegazione della segreteria della UIL FPL ASL TO3 condotta dal segretario Nazzareno Arigò.
Tema principe dell’incontro lo spostamento del poliambulatorio oggi sito in via Piave nella nuova sede
proposta dall’amministrazione, in via Capra, negli uffici dell’ex anagrafe comunale.
L’incontro, franco e deciso tra le parti, ha trovato molti punti di contatto, che fanno ben sperare nella
buona riuscita del progetto.
“Non è da tutti i sindaci incontrare così rapidamente le parti sociali” – chiosa il segretario Arigò – che
prosegue esponendo le garanzie che la UIL FPL ritiene indispensabili al fine di poter sostenere il miglior
accordo possibile tra l’ASL TO3 e l’amministrazione rivolese, elencando tra le priorità essenziali il
mantenimento e il potenziamento dei servizi esistenti, con particolare attenzione alle fasce più disagiate
della popolazione, nonché i cittadini ormai avanti con l’età.
Rilevando inoltre che la soluzione prevista per lo spostamento del poliambulatorio è ottimale per le
esigenze crescenti dei cittadini, che usufruiranno di una struttura posta al centro della città, adatta a
soddisfare l’erogazione dei servizi essenziali.
Il sindaco, interagendo con i convenuti, sottolinea che le sue scelte sono soprattutto atte a migliorare il
welfare, il benessere dei propri cittadini, prediligendo come sede prescelta proprio quella dell’ex anagrafe
anche per la posizione strategica nella geografia della città.
Tragaioli ha ribadito in più riprese la positività dei continui contatti con la direzione sanitaria, anche al fine
di ottenere i layout e le sistemazioni che l’ASL ritiene ottimali per la dislocazione dei suoi uffici, così da
riuscire ad ottimizzare al meglio gli spazi presenti nella struttura.
E a dispetto di alcune dichiarazioni – aggiunge – non è previsto nessun smantellamento dei servizi sanitari
territoriali erogati sino ad oggi nel comune di Rivoli, bensì un potenziamento degli stessi che interesserà
anche la sede comunale.
Il segretario Arigò, plaudendo alle parole del primo cittadino, conferma la sintonia con l’amministrazione,
ritenendo la scelta messa in campo come un grande passo in avanti, così da assicurare nel prossimo futuro
una maggiore fruibilità anche del punto prelievi, fulcro delle attività di prevenzione.
La posizione della UIL FPL in una fase così delicata è netta e responsabile, e non farà sconti; ma a dispetto di
chi continua a fare passi indietro, guardando sempre al passato e non al benessere delle generazioni a
venire, il nostro sindacato preferisce confrontarsi con tutti gli attori in campo con l’obiettivo di ottenere i
migliori benefici per i lavoratori, che avranno a disposizione una struttura sicura e rinnovata che gli
consentirà di operare al meglio.
“Le posizioni meramente polemiche non portano a nulla” – afferma in chiusura Arigò – “Riteniamo le
rimostranze alla soluzione proposta solamente pretestuose e, non ci stupiremmo, se queste posizioni
fossero solo un appiglio per indire un altro inutile stato di agitazione all’interno dell’azienda. L’accordo che
viene proposto oggi, con l’intento di avvicinare il Comune di Rivoli e l’ASL TO3, dovrebbe essere la regola e
non l’eccezione”.

UIL FPL ASL TO3

 

Maltempo, è allerta arancione. Crescono i livelli dei fiumi

E’ ancora allerta arancione sul Piemonte per il  rischio di frane e piene dei corsi d’acqua, che riguarda secondo Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) – le valli torinesi e cuneesi Orco, Lanzo, Susa, Sangone, Chisone, Pellice e Po e, nel sud della regione, Belbo e Bormida, tra Asti, Alessandria e Cuneo. In questa zona il rischio è elevato a causa dell’alluvione di inizio settimana che ha già provocato ingenti danni. L’allerta gialla permane su tutto il resto della regione. Si prevede l’ingrossamento del reticolo secondario dei corsi d’acqua, e giovedì la criticità si estenderà ai fiumi principali.

MALTEMPO IN PIEMONTE: AGGIORNAMENTO ORE 14.00 di giovedì 24 ottobre

Precipitazioni diffuse su tutta la regione, in particolari sul nord, sulle zone occidentali e al confine con la Liguria determinano un’allerta arancione nella zona G (valli Belbo e Bormida) già interessate dal recente evento alluvionale e un’allerta gialla nelle restanti zone piemontesi.

Tutti i livelli idrometrici sono al momento non preoccupanti (Po compreso), ma da tenere sotto stretta sorveglianza, in particolare l’Orba e la Bormida.

Il Lago Maggiore è in crescita, ma abbondantemente sotto la soglia di pericolo.

La Sala operativa della Protezione Civile regionale é aperta e continua a seguire l’evoluzione dei fenomeni sul territorio.

 

Juve-Lokomotiv Mosca, vittoria sofferta

Ancora una volta la Juve soffre, ma vince. Contro la corazzata russa, che ha ben ingabbiato gli uomini di Sarri, i bianconeri hanno fatto tanto possesso palla, ma pochissime combinazioni efficaci; Ronaldo non in serata, Pjanic marcatissimo, i laterali poco incisivi. Anche la difesa ha avuto difficoltà, specie in occasione della rete subita.
La Juve parte con Bentancur trequartista dietro a CR7 e Dybala, Matuidi con Pjanic e Khedira in mezzo. Già dalla prime battute si intuisce che il Lokomotiv pensa più che altro a difendersi, cercando di sfruttare il contropiede su eventuali errori avversari; infatti passa in vantaggio al 30′, quando Bonucci e De Ligt non contrastano a dovere Miranchuk, che arriva facilmente in area bianconera e segna il goal dello 0 -1.
Nel secondo tempo Sarri toglie Khedira per Higuain, quindi Dybala va a fare il trequartista; con l’inserimento del Pipita, si apre qualche spazio nella difesa russa e Cuadrado può spingere meglio, sfornando preziosi assist in area; al 64′ st esce Matuidi – non brillante stasera – per Rabiot.
Al 76′ st i padroni di casa pareggiano con Dybala, che raccoglie un bell’assist del solito Cuadrado dalla destra e, liberissimo, sgancia un tiro appena fuori area che va a finire alle spalle di Guillerme. Uscirà all’80’ st tra gli applausi del pubblico, tutto in piedi. Si vede che il ragazzo ha voglia di far bene e che l’intesa con i compagni è ottima; la classe non si discute.
Dopo appena due minuti, la Joya raddoppia, girando in rete un tiro da fuori di Sandro: 2-1 Juve, partita ribaltata nonostante le incertezze iniziali. In partite come questa, dove l’avversario si chiude in difesa, il tridente Ronaldo-Higuain-Dybala può essere una soluzione, anche se il più in forma stasera era proprio Dybala, mentre CR7 e Higuain erano sottotono.
Vero è che il Pipita va vicino al goal, dapprima con una grande giocata al limite dell’area di rigore e poi con un colpo di testa, ma in entrambe le occasioni il pallone finisce sul fondo per pochi centimetri.
Il gioco di Sarri stasera non si è visto, grazie anche ad un avversario ostico che non ha concesso molti spazi; ma la squadra ha saputo soffrire e pazientare il momento opportuno per la rimonta, anche se con due tocchi individuali.
Ovunqueecomunque #finoallafine
Rugiada Gambaudo

Una stagione segnata dal “carpe diem” tra prosa e gospel, musical e lirica

Al via il cartellone del teatro Superga di Nichelino

 

 

Ricordate quell’oraziano “carpe diem”, quel “cogliere l’attimo” che il professor John Keating suggeriva ai suoi allievi – al fine di rendere “straordinaria” la propria vita – davanti alle bacheche del vecchio istituto dove s’allineavano le fotografie ingiallite dei compagni che li avevano preceduti? Era il 1989, era L’attimo fuggente di Peter Weir e Robin Williams alla fine avrebbe perso la sua battaglia. Oggi quel titolo, che fece la fortuna di un’intera stagione cinematografica, sale in palcoscenico (produzione STM – Scuola del Teatro Musical di Novara), scritto da Tom Schulman che nell’occasione si aggiudicò l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale, ed inaugura con l’interpretazione di Ettore Bassi e la regia di Marco Iacomelli, domani alle 21 il cartellone del teatro Superga di Nichelino preparato da Alessio e Fabio Boasi e da Claudia Spoto. Anzi, proprio quel “carpe diem” è il filo rosso che lega una stagione di 12 spettacoli cui s’aggiungono 6 concerti di “Lirica a Corte” (“Tosca”, “La Bohème” e “Don Pasquale”) e “Musical a Corte” (“Hollywood Musical”, “My Fair Lady” e “Il mago di Oz”), la cui cornice scenograficamente perfetta è il Salone d’onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi.

A 43 anni di distanza dalla sua apparizione sui palchi del Beat72, La gaia scienza: la rivolta degli oggetti torna (6 novembre) ad abitare la sala di un teatro attraverso i corpi di tre giovani performer guidati dagli interpreti originali dello spettacolo: i fondatori de La Gaia Scienza, Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari e Alessandra Vanzi. Specchi, sedie sospese, funi, un cappotto, un violino scordato: sono gli oggetti che si oppongono ai corpi dei performer, acrobati in esplorazione dell’universo poetico di Majakovskij – il titolo stesso è quello di un suo poema del 1913 – che si rotolano, si lanciano, si dondolano come smarriti, amplificando i versi dell’autore russo nella risonanza di una miriade di frammenti. A Corrado d’Elia il compito (15 novembre) di affrontare con Io, Vincent Van Gogh il mondo dell’artista olandese, i suoi rapporti e l’amicizia travagliata con Gauguin, gli anni parigini, il ricovero in manicomio, attraversando il tessuto epistolare che lo legò al fratello Theo; mentre Simone Cristicchi proporrà Happy Next – Alla ricerca della felicità (9 dicembre), tentando di dare una risposta a “difficili” domande quali “che cos’è la felicità” o “cosa ci impedisce di essere felici”, un viaggio tra canzoni, racconti e videoproiezioni.

Il14 dicembre sul palcoscenico del Superga arriverà l’Harlem Gospel Choir, il più famoso coro gospel d’America, mentre l’8 gennaio ecco il balletto dello Schiaccianoci con il Moscow Classical Russian Ballet che con 15 anni di esibizioni di successo in Russia e all’estero presenta una ricostruzione fedele al balletto originale, emblema della tradizione ballettistica russa. You & Me è il titolo proposto da Mummenschanz, compagnia di mimo che vanta alle proprie spalle 45 anni di successi (18 gennaio), Il malato immaginario di Molière è rivisitato dal regista Marco Zoppello prendendo a pretesto la fatidica quarta recita, tra gli avversi umori del capocomico e gli attori della compagnia che reclamano la paga giornaliera (1 febbraio), Gigi e Ross propongono quell’eccellente esempio di nevrosi contemporanea che è Andy e Norman di Neil Simon (la regia è ancora firmata da Alessandro Benvenuti, 21 febbraio), ancora il commediografo newyorkese (il 29 febbraio) pronto a reinterpretare in chiave moderna il mito della principessa cinese con Turandò.

Tratto dal film omonimo di Mario Monicelli, Carmine Amoroso propone Parenti e serpenti (7 marzo), amarissimo racconto di un qualsiasi Natale in cui gli anziani genitori raccolgono i figli lontani, presentando loro la richiesta, del tutto inattesa, di voler essere “accuditi”: come reagirà l’intera famiglia? Ultimo appuntamento il 14 marzo, con il volto e la bravura di Maurizio Lastrico pronto a far divertire – e riflettere – con Nel mezzo del casin di nostra vita, ovvero il racconto tragicomico di certa vita quotidiana, dove gli incidenti si accavallano, una sfortuna incombe, un caos gode nel distruggere i rari momenti di tranquillità della vita. Per informazioni Teatro Superga Nichelino tel. 011 6279789 – www.teatrosuperga.itinfo@teatrosuperga.it

 

e.rb.

 

Nella foto, Ettore Bassi è il professor Keating nell’”Attimo fuggente”, lo spettacolo che inaugura il cartellone del Superga di Nichelino