Torino, Quartiere Santa Rita. Ha subito una brutta rapina nel cuore della notte mentre passeggiava, solo, lungo Corso Sebastopoli, i primi giorni del mese scorso. La vittima, un giovane 25enne; gli autori, un gruppetto di 3 ragazzi nordafricani, uno dei quali, armato di coltello, lo ha obbligato a farsi consegnare cellulare, portafoglio e zaino con all’interno un pc portatile.
Il 25enne aveva chiamato subito le Forze dell’Ordine ma nell’immediatezza gli autori della rapina avevano già fatto perdere le loro tracce. Dopo aver sporto denuncia alla caserma dei Carabinieri di Borgo San Secondo, la bella sorpresa. Collegandosi nel cloud del proprio account nel tentativo di recuperare quanto più possibile di quanto custodito nel cellulare, la giovane vittima nota delle fotografie a lui sconosciute e scorrendole riconosce senza ombra di dubbio il rapinatore della notte precedente. Agli investigatori è già noto e in poche ore lo trovano nel quartiere San Salvario, con addosso proprio il cellulare della vittima (insieme, tra l’altro, a 11 grammi di hashish).
I giorni scorsi i Carabinieri della Stazione San Secondo, sulla base di apposita emissione di misura cautelare in carcere da parte del Giudice per le Indagini Preliminari di Torino, hanno
notificato il provvedimento al 19enne, gravemente indiziato per aver commesso la “rapina aggravata, in concorso con altri soggetti e con l’utilizzo di arma da taglio”.
Sono in corso le indagini per identificare gli altri due autori della rapina.
Il provvedimento a carico dell’interessato è stato emesso durante le indagini preliminari e, pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza
Due pedoni investiti: sono in gravi condizioni
Un nuovo caso di pedoni investiti sulle strade delle città piemontesi. Questa volta è accaduto a Novara dove nella zona commerciale di corso Vercelli, all’inizio della Statale 11 sono stati travolti un uomo e una donna di trent’anni, ricoverati in ospedale in condizioni gravi. La polizia locale ha sequestrato il veicolo che li ha investiti.
Uomo e natura… la pace possibile
Al “Castello di Rivoli”, le opere di venti artisti, collocate in oltre quarant’anni di storia dell’arte, raccontano la possibile, fattiva collaborazione fra uomo e natura
Fino al 23 marzo 2025
Rivoli (Torino)
L’arte, mediatrice di pace e condivisione fra essere umano e mondo naturale. E’ questo il principio (e la speranza) che sta alla base della grande rassegna “Mutual Aid– Arte in collaborazione con la natura”, ospitata, fino a domenica 23 marzo del prossimo anno, nella “Manica Lunga” del “Castello di Rivoli”. Prima mostra curata dal nuovo direttore, Francesco Manacorda, in collaborazione con Marianna Vecellio, l’esposizione intende esplorare il concetto di “mutuo appoggio” (come da titolo) e la possibile collaborazione creativa fra “esseri umani” e “natura”, attraverso la concreta proposta di suggestive, “improbabili” (eppur reali) esperienze di una ventina di artisti e dei loro “collaboratori non umani” che hanno affrontato il tema dagli anni Sessanta ad oggi. Ad ispirare la mostra sono le tesi contenute nel saggio “Il mutuo appoggio. Un fattore d’evoluzione” del filosofo “libertario” russo Pëtr Kropotkin (1842–1921), che, contrariamente ai discepoli del “darwinismo sociale” (giustificanti l’oppressione del più forte sul più debole), sosteneva la vita umana ed animale “essere prevalentemente basata sulla cooperazione e sulla solidarietà piuttosto che sulla lotta”.
Linea di pensiero che troviamo pienamente applicata nella mostra di Rivoli. A partire dalle imponenti “tele” di Vivian Suter (Buenos Aires, 1949) volteggianti nel vuoto della “Manica Lunga” a mostrare tutte le ferite e le tracce profonde, diventate cifra pittorica, lasciate dalle battenti piogge tropicali e dai segni fissati dal passaggio “disattento” e ripetuto degli animali. Opere che sfidano il “concetto di autorialità” esclusivamente umana. “L’esposizione – sottolinea Francesco Manacorda – attingendo a diversi linguaggi espositivi come il video, la pittura, il suono, l’installazione e la scultura, esplora infatti visioni che cercano nuove modalità di collaborazione con altre specie, trasformando la ‘Manica Lunga’ del ‘Castello’ in un organismo ‘vivente’ dove opere e processi naturali cooperano alla realizzazione di una vera e propria mostra vivente”. La natura crea e offre stimoli di ricerca all’artista. Il loro è un lavoro realizzato in piena collaborazione. Dove la mano e la mente dell’uomo positivamente accolgono suggerimenti, li accarezzano, li denunciano, li compongono e ricompongono nella fantasiosa attualità di opere su cui è d’obbligo fermarsi a riflettere con partecipata attenzione. Ecco allora Aki Inomata (Giappone, 1983) trarre ispirazione dalle modalità di costruzione delle dighe proprie dei castori euroasiatici, realizzando a mano e con una macchina da taglio automatica sculture in legno ricalcanti forme simili a quelle prodotte dai tenaci roditori semiacquatici.
Fra i grandi “pionieri” della “Land Art”, troviamo poi Giuseppe Penone (Garessio, 1947) che a Rivoli espone le opere della serie “Alpi Marittime”, fra cui la potente scultura “Trattenere 24 anni di crescita”, dove l’intervento artistico su un tronco di albero di noce magnificamente fonde in un sol corpo processi umani e naturali di forte intensità. E mutuo scambio. Che arriva al culmine in quel“Le lâcher d’escargots” installazione ambientale (2009) in cui Michel Blazy (Monaco, 1966) coinvolge delle “lumache” che percorrono un tappeto lasciando scie che ricordano le intersezioni della pittura astratta. Lumache e lucertole, farfalle e fiori e insetti. Tutto collabora nell’artistica ricostruzione di un “Creato” da preservare. E l’elenco degli artisti impegnati in questa sorta di “miracolosa” profetica missione s’infittisce con nomi gravitanti nell’ambito di un’avanguardia artistica, ma anche politico-sociale (“Land” e “Pop Art”) in cui troviamo figure più o meno storiche dall’ungherese Agnes Denes all’argentino Tomàs Saraceno e alla brasiliana Maria Thereza Alves fino all’egiziano Nour Mobarak con opere plastiche dove il micelio di un comune fungo dai mille colori trasforma le sculture in organismi viventi “che mutano, decompongono e si ricompongono”.
E l’iter prosegue, dal torinese Renato Leotta all’americano Robert Smithson (solo per citarne alcuni) fino a concludersi con l’opera (2023) “The sun eats her children” di Precious Okoyomon (Londra, 1993), in cui una serra tropicale accoglie farfalle e piante velenose in un policromo paesaggio decisamente surreale e d’impronta onirica. Sempre in un’ottica di “mutua collaborazione”! Che non solo produce ingegnose pagine d’arte, ma che pure viaggia attenta a non tradire quella “natura”, non leopardianamente “matrigna”, ma sfatta e indispettita (questo sì!) dai continui inaccettabili soprusi umani.
Gianni Milani
“Mutual Aid – Arte in collaborazione con la natura”
Castello di Rivoli, piazza Mafalda di Savoia, Rivoli (Torino); tel.011/9565222 o www.castellodirivoli.org
Fino al 23 marzo 2025
Orari: dal merc. al ven. 10/17; sab. dom. e festivi 11/18
Nelle foto: Aky Inomata “How to Carve a Sculpture”, 2018 (ph. Eisuke Asaoka); Giuseppe Penone “Trattenere 24 anni di crescita”, bronzo, 2020; Michel Blazy “Le lâcher d’escargots”, lumache e moquette marrone, 2009; Precious Okoyomon “The sun eats her children”, fiori, terra vulcanica, farfalle, scultura di orso in resina, 2023
La flotta full-electric sarà composta da 250 scooter per offrire una mobilità più sostenibile, complementare al TPL e alternativa alle auto private
Da oggi Pikyrent, startup innovativa parte del gruppo Auriga e attiva a Bari già dal 2022 come operatore di sharing mobility, arriva a Torino per offrire ai cittadini una nuova alternativa per spostarsi in città in modo sostenibile: un servizio di scooter sharing full-electric. La flotta sarà costituita da 250 veicoli, i primi 50 sono già operativi.
L’iniziativa mira a promuovere una mobilità urbana più sostenibile e a contribuire al miglioramento della qualità della vita in città, in linea con la crescente consapevolezza ambientale dei torinesi e le politiche di mobilità green promosse dal Comune.
L’arrivo di Pikyrent a Torino rappresenta infatti un’opportunità concreta per ampliare l’offerta di trasporto pubblico già presente in città – il 40% delle persone usa le linee urbane almeno una volta alla settimana, sottolineando però il problema della disponibilità di un’unica linea della metropolitana (23%) – e facilitare il passaggio a modalità di trasporto più ecologiche con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dai veicoli privati. A Torino infatti, città dell’auto per antonomasia, il 74% degli abitanti possiede almeno un’auto (il 12% più di una), mentre il 40% ha almeno una bicicletta e l’8% ha moto o scooter. Con l’introduzione di una flotta completamente elettrica, Pikyrent intende contribuire attivamente anche alla diminuzione delle emissioni di CO₂ e alla riduzione del congestionamento del traffico cittadino che il 30% delinea come principale problema della mobilità in città, seguito da quello della mancanza dei parcheggi (27%). L’esperienza maturata a Bari ha già portato a una riduzione di circa 40 tonnellate di CO₂, l’obiettivo sarà portare un risultato significativo anche qui, contribuendo attivamente al percorso della città verso una mobilità sempre più rispettosa dell’ambiente.
Le trasformazioni urbane nella Circoscrizione 8
La serata del 14 novembre prossimo, organizzata dal giornale cittadino online www.vicini.to.it e
dalla Circoscrizione 8, presso la sala Punt e Mes del Museo Carpano di Eataly a Torino dalle 18
alle 20, è un convegno dal titolo
“LE TRASFORMAZIONI URBANE E SOCIALI NEI QUARTIERI
DELLA CIRCOSCRIZIONE 8″
Saranno protagonisti i mutamenti sociali ed urbanistici, nelle loro criticità e nel loro positivo
sviluppo, nel passato e nel futuro prossimo, dell’intera area con temi quali la nuova biblioteca
centrale, Italia 61 ed il Parco del Valentino.
Essendo prevista la partecipazione di esperti e degli Assessori competenti della Città, vuole essere
anche un momento di confronto tra cittadinanza, figure istituzionali e tecnici.
Sarà presentato anche il libro “SOFFIA IL SOGNO” (“https://www.vicini.to.it/2024/09/soffia-il-
sogno/ ) di Gianni Ubaldo Canale (Edizioni MILLE) sul grande evento sociale di massa che fu la
Festa Nazionale dell’Unità del 1981 a Italia ‘61 dedicata al tema della pace.
Durante la serata verrà proiettato un breve video inedito con testimonianze di quel periodo.
Nel panel, oltre al direttore del giornale Vicini, Franco Fratto, che condurrà la serata, ci saranno il
Presidente della Circoscrizione 8 Massimiliano Miano, Rosanna Purchia (Assessore alla Cultura
Città di Torino), Francesco Tresso (Assessore alla cura e manuntezione della Città), il regista e
scrittore Gianni Ubaldo Canale, l’arch. Donatella D’Angelo (esperta di beni culturali),
la Dirigente Servizio Biblioteche Civiche di Torino Cecilia Cognigni ed e il Prof. Filippo De Pieri
del Politecnico di Torino (ordinario di storia dell’architettura).
L’evento ha il patrocinio di Urban Lab
Ottobre è ormai al termine e, come ogni anno è il premio Nobel a tenere banco nelle discussioni tra i membri del gruppo FB Un Libro Tira L’altro Ovvero Il Passaparola Dei Libri: Han Kang vincitrice quest’anno, domina la nostra particolare classifica con L’Ora Di Greco, il suo romanzo più conosciuto.
Continuando, troviamo un’altra scrittrice raffinata e particolare, la poetessa Sylvia Zanotto con il suo primo romanzo Come Nijinsky (Nardini, 2024) una storia che unisce tematiche femministe e riflessioni, prendendo spunto dalla danza; infine, un romanzo storico di un’autrice molto apprezzata dalla nostra community Pina Rinaldi, con il suo L’Italiana In Bicicletta (Giunti, 2024), che potrete conoscere meglio grazie a una delle notre interviste.
Incontri con gli autori
Questo mese abbiamo intervistato:
Pina Maria Rinaldi, autrice de L’Italiana In Bicicletta (Giunti, 2024) un’avvincente storia di coraggio ed emancipazione ambientata in un contesto di immigrazione.
Giorgia Turnone, autrice del saggio O Si Vince O Si Muore. Lineamenti interpretativi del Trono di Spade dedicato all’adattamento televisivo della celebre saga fantasy di George R.R. Martin.
Paolo Filonzi, autore di Dei Contro (Aurora Boreale, 2024) un saggio che analizza dal punto di vista storico e mitologico le principali divinità e il loro rapporto con la nascita della società umana, apportando ipotesi nuove sull’origine di molti miti e leggende
La Città di Rivoli, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, ha organizzato per venerdì 8 novembre 2024, alle ore 10:00, un importante convegno dal titolo “1943 – 1945, i Militari Italiani nella Resistenza e nella Lotta di Liberazione”.
L’evento si terrà presso la sala-teatro dell’I.I.S. Giulio Natta in via XX Settembre 14/A, a Rivoli.
Il convegno vedrà la partecipazione di relatori di rilievo, tra cui:
- Generale C. A. Claudio Berto, già Comandante Generale delle Truppe Alpine
- Dott. Luciano Boccalatte, Vice Presidente dell’Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea (ISTORETO)
Durante l’incontro, sono previsti i saluti istituzionali di:
- Dott. Alessandro Errigo, Sindaco della Città di Rivoli
- Dott. Nino Boeti, Presidente dell’ANPI Provinciale
- Prof. Giovanni Coppola, Dirigente dell’I.I.S. Giulio Natta
A introdurre e concludere i lavori sarà il Sen. Lorenzo Gianotti, Presidente della sezione ANPI di Rivoli.
Il Sindaco di Rivoli Alessandro Errigo afferma:
“È con grande orgoglio che la nostra città ospita questo convegno, che rappresenta non solo un momento di riflessione storica, ma anche un’opportunità per coinvolgere le nuove generazioni in un dialogo su valori fondamentali come la libertà e la democrazia. L’importante contributo dei militari italiani nella Resistenza è un capitolo essenziale della nostra storia e continueremo a farne tesoro.”
L’evento offrirà ai giovani studenti di Rivoli un’occasione unica per approfondire il ruolo cruciale svolto dai militari italiani nella Resistenza e nella Lotta di Liberazione dal nazifascismo, favorendo un dibattito aperto su un periodo storico di grande rilievo.
Dettagli dell’evento:
Data: 8 novembre 2024
Orario: ore 10:00
Luogo: Sala-teatro dell’I.I.S. Giulio Natta, Via XX Settembre 14/A, Rivoli
Ingresso libero.
Inaugurato il nuovo Caffè Unes a Caluso
Lunedì 4 novembre ha aperto il nuovo Caffè Unes in Corso Torino 70 a Caluso (TO), in prossimità del supermercato Unes. Con questa novità Unes amplia ulteriormente la sua offerta al pubblico, con gustose proposte per ogni momento della giornata, dalla colazione al pranzo, dalla merenda all’aperitivo.
Il Caffè Unes di Caluso è aperto dal lunedì al sabato dalle 07.30 alle 20.30, la domenica dalle 08.00 alle 20.00.
Con il concept dei Caffè Unes, l’azienda che si propone ai consumatori come i ‘Vicini di spesa’ con punti vendita di prossimità in cui trovare prodotti freschi e di qualità, arricchisce ulteriormente la propria offerta commerciale, con una proposta dedicata alle diverse esigenze della clientela: dalla colazione a uno spuntino veloce prima degli acquisti, da un vero e proprio pasto fuori casa all’aperitivo con gli amici.
Autunno a Torino. Le vostre foto
La Mole vista dal Viale dei Partigiani con le prime sfumature autunnali; i caffè storici di Torino, sotto i portici e di fronte a Palazzo Carignano. Foto di Alessandra Macario.
Torino tra le righe
