ilTorinese

Caselle, la lenta e difficile ripresa dell’aeroporto

Lunghi  mesi senza ricavi commerciali e con ingenti perdite, non compensate in alcun modo. Si prospetta un esercizio negativo per l’aeroporto Sandro Pertini. Lo dice all’agenzia Ansa Andrea Andorno, amministratore delegato della Sagat, la società di gestione dello scalo di Torino.

Si prevede “un recupero graduale che interesserà tutti gli scali, ma anche nella visione più ottimistica non ci sarà un ritorno alla redditività”.

L’aeroporto  si prepara a riprendere l’attività, mettendo in piedi tutte le misure di sicurezza per riconquistare la tranquillità dei viaggiatori. Si registrerà una graduale riapertura a partire dalla seconda metà di giugno per il trasporto nazionale, mentre dalla prossima settimana il volo Alitalia per Roma, l’unico rimasto in funzione in questi mesi è già in overbooking e si ipotizza una crescita per luglio e agosto. Intanto a luglio riapriranno tutti i bar, ristoranti e negozi dell’aeroporto.

Malagò vuol cancellare i mondiali di Cortina e l’intero sport

Il CONI andrebbe eliminato. O, perlomeno, riformato radicalmente. L’ultima, per ora, assurdità dell’assurdo Malagò è la richiesta di spostare i Mondiali di sci di Cortina dal 2021 al 2022.

Dunque, secondo il padrone dello sport italiano, le gare di sci valide per i mondiali si svolgerebbero subito dopo aver disputato le gare di sci valide per le Olimpiadi invernali. Un’idiozia galattica. Ma che illustra perfettamente lo stato di salute mentale dei vertici dello sport italiano….

… continua a leggere:

Malagò vuol cancellare i mondiali di sci di Cortina e l’intero sport italiano

Telemedicina e Parco della Salute online con Torino In Azione

Il Comitato Sanità Torino In #Azione, con referente il Dott. Giorgio Diaferia, organizza per sabato 30 maggio 2020 alle ore 09:30 una video conferenza sulla piattaforma Zoom, con diretta Facebook sulla pagina Torino In Azione Circ. 1-4 (@TorinoAzione) e sul Gruppo Sanità Torino In Azione, in cui verranno trattati I seguenti argomenti:

.
La Telemedicina: Razionalizzazione non Razionare
Interventi di Pasquale MARI, Stefano MAZZOLENI, Enrico FUSARO, Caterina CELLERINO, Gianluca ZOLLINO
Il Parco della salute: Sarà la volta buona?
Interventi di Alberto ANDRION Giorgio GATTI Aldo RAVAIOLI

.
L’attuale divario tra fabbisogno di sanità e capacità di spesa aumenterà in
futuro, sia per l’invecchiamento della popolazione che per gli impatti
economici post Covid sul bilancio dello Stato e sulla capacità di spesa dei
cittadini. Investire in innovazione (tecnologica, medica, organizzativa)è forse
l’’unico modo per garantire la futura sostenibilità economica di un servizio
sanitario universale, cioè prevalentemente garantito dallo stato a tutti i
cittadini. (Mari)

Tra questi interventi vi è il potenziamento e l’ampliamento della rete di
Telemedicina codificando anche il consulto telematico tra Medici di
medicina generale, pediatri di libera scelta ed Ospedale. (Fusaro-ZollinoCellerino.)
La parola d’ordine per il Comitato Sanità Torino in #Azione è Razionalizzare
e non più Razionare in Sanità Pubblica.

Nella stessa call si parlerà del Progetto Parco della Salute di Torino : è la volta buona

Link zoom
https://us02web.zoom.us/j/86578733951?pwd=cTdPTkRaaTZxemRJSWRQem15Zmdidz09
Meeting ID: 865 7873 3951 Password: 860079
Sanità Torino In #Azione
Dott. Giorgio Diaferia
(Referente Comitato promotore Sanità Torino In Azione)

Sinfonie d’amore

Marco Travaglini

Locatelli (Prc-Se): “provocazione tentare di cancellare scritta no-tav”

Locatelli (Prc-Se): una provocazione di chi ha la coscienza sporca il tentativo fallito di cancellare la scritta “Tav=Mafia”

Una provocazione, una operazione di depistaggio quella inscenata questa sul Monte Musiné da alcuni militanti di Fratelli d’Italia. Militanti di destra che hanno trasformato la scritta “Tav=Mafia” che da anni campeggia all’imbocco della Valsusa in “No Mes”. “E’ evidente il gioco sporco di questa formazione di destra: confondere le acque, cercare di spostare l’attenzione dai troppi scheletri nell’armadio, dai troppi esponenti arrestati per associazione per delinquere di tipo mafioso o voto di scambio con la ‘ndrangheta” sostiene Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino. “Uno di questi l’ex assessore regionale ed ex esponente piemontese di Fratelli d’Italia Roberto Rosso – un Si Tav sfegatato -,  accusato di scambio elettorale politico-mafioso. Nessuno può far finta di non sapere delle infiltrazioni delle cosche mafiose nei lavori del Tav e più in generale delle Grandi Opere. E’ bene ricordare, anche a proposito di Mes, che il provvedimento fu varato nel 2012 dal Parlamento contando sul voto favorevole o sull’assenza voluta di gran parte di esponenti di primo piano entrati poi a far parte di Fratelli d’Italia. Piaccia o no la scritta No Mes – noi sì come Rifondazione Comunista, realmente e da sempre, siamo contro il Meccanismo europeo di stabilità –   fa tutt’uno con Tav=Mafia. In ogni caso attivisti del movimento NoTav hanno già provveduto in queste ore a ripristinare la scritta che sintetizza molto bene l’irrinunciabile battaglia contro una opera speculativa che si vorrebbe realizzare, Mes o non Mes,  con grande spreco di denaro pubblico”.  

 

Coronavirus, oltre 17 mila guariti, 10 vittime e 58 contagi

Il bollettino della Regione di giovedì 28 maggio 

17.072PAZIENTI GUARITI E 3.463 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 17.072 (+593 rispetto a ieri): 1724 (+71) in provincia di Alessandria, 815 (+27) in provincia di Asti, 695 (+17) in provincia di Biella, 1683 (+45) in provincia di Cuneo, 1480 (+76) in provincia di Novara, 8962 (+307) in provincia di Torino, 740 (+31) in provincia di Vercelli, 847 (+16) nel Verbano-Cusio-Ossola, 126 (+3) provenienti da altre regioni.

Altri 3.463sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.838

Sono 10  i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 al momento registrato nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.838 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 638 Alessandria, 233 Asti, 203 Biella, 367 Cuneo, 332 Novara, 1693 Torino, 209 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.445 (+58 rispetto a ieri, di cui 19 rilevate nelle Rsa) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.895 in provincia di Alessandria, 1.806 in provincia di Asti, 1.032 in provincia di Biella, 2.759 in provincia di Cuneo, 2.679 in provincia di Novara, 15.527 in provincia di Torino, 1.294 in provincia di Vercelli, 1.109 nel Verbano-Cusio-Ossola, 253 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 91 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 64 (-4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1058(60 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 4.950.

I tamponi diagnostici finora processati sono 304.358, di cui 168.670 risultati negativi.

Pensionato senza mascherina in visita alla tomba della moglie multato di 400 euro

L’ordinanza del sindaco dì Moncalieri prevede che si debba entrare  al cimitero già con la mascherina che deve essere indossato durante tutto il tempo.

È’ costata 400 euro di multa l’inosservanza della norma da parte di un settantenne che è andato a far visita alla tomba della moglie al cimitero comunale. Una sanzione che farà discutere, anche se le regole valgono per tutti.

Torna in cella Gabriele, condannato per l’uccisione dell’insegnante

E’ tornato in carcere Gabriele De Filippi, il giovane  condannato a 30 anni in Cassazione  per l’omicidio di Gloria Rosboch, l’insegnante del Canavese scomparsa il 13 gennaio 2016, da lui truffata  e ritrovata morta un mese dopo.

De Filippi era uscito dalle  Vallette poichè era risultato positivo al Coronavirus i primi di aprile, per decisione del Tribunale di Sorveglianza di Torino. E’ di ieri la decisione di riportarlo in carcere, dopo  che è risultato negativo ai due tamponi. I carabinieri  lo hanno condotto in prigione.

Giocattoli per i bimbi del Regina Margherita

28 e 29 maggio 2020: Giornata mondiale del Gioco 

In occasione della Giornata mondiale del Gioco 2020, durante le giornate del 28 e 29 maggio 2020, presso il punto accoglienza atrio principale dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino (piazza Polonia 94) vengono dedicate due mattinate alla consegna di giocattoli per i piccoli pazienti. Per il Regina Margherita è importante mantenere viva la fiamma dell’accoglienza ed i principi di umanizzazione. Il gioco è utile per la salute mentale e lo sviluppo emotivo dei bimbi. Il gioco è immaginazione e nello stesso tempo realtà ed aiuta i bambini e gli adolescenti ad esprimere sentimenti, ansie, paure e fantasie. Insomma ha un ruolo importante nel processo di cura. Buon gioco a tutti, grandi e piccini.

Il sacrificio di Bianchi, cattolico “rivoluzionario”

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Non ho mai amato particolarmente Enzo Bianchi fondatore della Comunità di Bose che conobbi in treno per Roma anni fa e con cui scambiai una conversazione  molto interessante ed istruttiva. Ero un giovane professore e Bianchi  mi dimostrò simpatia.

.
Andai ad ascoltarlo  in una conferenza e apprezzai le  sue doti di raffinato intellettuale e di oratore carismatico. La sua comunità aperta a diverse confessioni cristiane e a uomini e donne è figlia del Concilio Vaticano II e trovò protezione nel cardinale di Torino  Michele Pellegrino, arcivescovo progressista che spesso sostenne anche posizioni molto  più scomode come quella dell’abate di San Paolo Dom Giovanni  Franzoni che sostenne divorzio ed aborto e fu dichiaratamente comunista.
A parlarmi sempre in termini molto positivi di lui fu un mio professore di liceo, Fratel Enrico Trisoglio del Collegio San Giuseppe e il mio amico Giovanni Ramella, ma i loro discorsi non mi convinsero mai fino in fondo, anche se l’esperienza di Bose è cosa di per sé apprezzabile che anche il Cardinale Gianfranco  Ravasi, presidente del cortile dei Gentili aperto al dialogo tra credenti e non credenti, apprezzava molto. Certo la statura intellettuale  e culturale del Cardinale non è neppure confrontabile con quella di Padre Bianchi. L’idea di riscoprire il Cristianesimo delle origini era sicuramente molto seducente e la Comunità di Bose ha rappresentato una realtà molto viva sotto la guida di Padre Bianchi che in qualche modo ha anticipato tante idee espresse da papa  Francesco. Con il papa sembrava ci fosse piena consonanza, ma adesso parte proprio dalla Segreteria di Stato Vaticana, con l’avallo del Papa, l’ordine a Bianchi di lasciare la Comunità da lui fondata nel 1967. Bianchi ha 77 anni ed ha fatto coincidere la sua vita con Bose. Pare che i conflitti interni alla Comunità richiedano questo sacrificio. Certo le persone sono meno importanti delle istituzioni che essi stessi hanno fondato, ma dispiace questa fine così apparentemente ingiusta e poco umana: un uomo che debba lasciare la Comunità di cui è simbolo, è cosa tragica e in fondo assai poco cristiana, anche se l’obbedienza alla Chiesa e’ un vincolo irrinunciabile per un monaco sia pure laico come Bianchi. Molte delle valutazioni “politiche“ contingenti di Padre Bianchi sono lontane dal mio modo di pensare liberale. Ma come uomo e come credente comprendo la sua sofferenza e il suo tormento, sperando che possa trovare nelle certezze della fede la forza per andare avanti. Bianchi con i suoi libri e i suoi articoli ha sconvolto certi canoni ed è diventato la bestia nera del cattolicesimo conservatore ed integralista. Appare paradossale che sia il Papa le cui idee e la cui cultura  sono le più vicine a  quelle di Bianchi, a obbligarlo a lasciare.
.
Scrivere a quaglieni@gmail.com