ilTorinese

Le Bloody Wheels tornano in pista

Come amano dire nel loro gergo, hanno scoperto un portale di accesso per l’upside-down

Se volete scoprire dove si trova, basta andare in via Trecate 46 sabato 1 Febbraio a partire dalle 13.00.

Ci saranno anche le Poison Kittens – Roller Derby Palermo e Roller Derby Ljubljana. Il programma prevede: dalle 13.30 alle 14.45 PALERMO vs LJUBLJANA, dalle 15.45 alle 17.00 LJUBLJANA vs TORINO e dalle 18.00 alle 19.15 TORINO vs PALERMO. Non solo rollerderby, ma anche tanto intrattenimento grazie alle Dynamite Cheers Torino, che si esibiranno tra un match e l’altro.

Ingresso gratuito

 

(Uisp Torino)

Tetto in fiamme nella notte

Dal Piemonte / Paura nel centro abitato. Intorno alle 1.30 di oggi la squadra dei Vigili del fuoco del distaccamento permanente di Livorno Ferraris – Comando di Vercelli  si recava in Borgomasino via san Martino 2 per un  incendio di un tetto, in supporto alle squadre  di Ivrea. L’incendio interessava circa 50 metri quadrati  di superficie a causa della canna fumaria. Le fiamme sono state domate e i vigili del fuoco hanno iniziato la   messa in sicurezza.

Il crollo dei grillini, gli errori della Lega  e il ritorno del bipolarismo

In queste elezioni regionali nessuno può dichiarare di essere stato  comunque vincitore, come spesso accade in altre occasioni in cui tutti hanno in qualche modo  vinto. Qui appare chiaro ed evidente chi ha vinto e chi ha perso

di Pier Franco Quaglieni
.
In queste elezioni regionali nessuno può dichiarare di essere stato in qualche modo vincitore, come spesso accade in altre occasioni in cui tutti hanno, dal loro punto di vista, vinto. Qui appare chiaro ed evidente chi ha vinto e chi ha perso. I risultati elettorali di domenica scorsa hanno infatti  registrato il successo del candidato del Pd in Emilia e Romagna e  della candidata di  Forza Italia in Calabria. Avrebbero dovuto sconvolgere il quadro politico nazionale ,ma forse,come vedremo, finiranno per rafforzarlo, malgrado sia riapparso un bipolarismo che sembrava del tutto scomparso sul quale è bene fare un’adeguata riflessione.
.
La Lega che voleva ”cacciare i rossi “ dall’Emilia si è sgonfiata e il suo estremismo verbale non ha avuto successo .Salvini non ha convinto,ma ha impaurito tanti elettori moderati. Suonare  i citofoni non non  gli ha portato fortuna   anche se ancora una volta il solito Gustavo Zagrebelski non ha smentito il suo estremismo ideologico ,privo di  una adeguata riflessione storica, paragonando il piccolo episodio bolognese  niente meno  con il podrom della Notte dei cristalli nazista  in Germania del 1938. Sciocco Salvini ad attaccarsi ai citofoni, ma intollerabilmente fazioso e privo di  reale significato politico Zagrebelski che si è lasciato prendere la mano ,esprimendo dei giudizi che appaiono quasi  incompatibili con la sua fama di  esimio professore e di emerito presidente della Corte Costituzionale.
Ha sicuramente ragione il presidente Conte quando definisce il gesto di Salvini come un gesto oscurantista che sa di gogna ed evoca il “dagli all’untore“.  E’ un gesto illiberale che forse solo
i liberali colgono in tutto il suo significato negativo anche perché erano presenti le televisioni che lo hanno enfatizzato. Un ex ministro dell’interno e un senatore della Repubblica avrebbe dovuto denunciare alla magistratura il presunto spacciatore senza clamori inutili.
.
Salvini  ha esagerato e anche in Calabria ha perso consensi. I laici, i liberali, i liberal-democratici  non avrebbero potuto votarlo, anche se il tentativo di vedere in Salvini un pericolo fascista e’ del tutto privo di fondamento. Salvini si è rivelato un politico  incapace di tattica e di strategia, come già dimostrò in modo clamoroso, uscendo dal governo nell’agosto scorso. Può essere un propagandista adatto ad un pubblico di bocca buona, ma non è un politico capace di vedere oltre il consenso elettorale  spicciolo. Forza Italia non è crollata come previsto,anche se in Emilia e Romagna la candidatura di Sgarbi ,anche lui eccessivo e assai poco convincente, ha portato il  suo partito ad un risultato davvero pessimo. Ottimo invece il successo di Jole Santelli in Calabria, prima donna presidente in una regione per definizione molto maschilista.
.
Non c’e’ stato un vero exploit, come annunciato dai sondaggi, di Fratelli d’ Italia che pure si  sono rivelati molto  più avveduti e misurati rispetto alla Lega. Clamoroso l’ulteriore – e credo definitivo – insuccesso di Più Europa e di Calenda , letteralmente spazzati via compreso il presuntuoso  voltagabbana Cazzola, non eletto in Regione .  Bonino e i suoi pochi giannizzeri debbono mettersi il cuore in pace e farsi da parte : una miserevole fine dei radicali che hanno tradito Pannella. Non c’ è stata la possibilità di testare il partito di Renzi di cui non si conosce la consistenza elettorale, se non attraverso i sondaggi.
.
Zingaretti, malgrado alcuni suoi colossali errori politici e i risultati affatto convincenti del Conte bis, e’ uscito bene dal confronto elettorale e il Pd si sta riprendendo dalla gestione  Renziana che lo aveva ridotto  ai minimi termini. La sinistra estrema resta invece residuale e le posizioni di Bersani appaiono vecchie e complessivamente incapaci di attrarre consensi. Ma il fatto politico più importante e’ il crollo dei 5 Stelle. Un crollo che significa la fine del qualunquismo populista rappresentato da un partito destinato  a finire, come accadde per il Partito di Guglielmo Giannini.La protesta non regge sulla lunga distanza, ma se poi va al governo e si rivela vistosamente inadeguata, risulta invotabile .Lo stesso partito grillino sta implodendo. Grillo e Di Maio escono con le ossa rotte ed è una era festa per la democrazia italiana che può tirare il fiato. La minaccia dei grillini è  finita,ma purtroppo i grillini  sono al governo e temo che ci rimarranno.
.
Nessuno oggi ha interesse a mandare a casa Conte  perché nessuno dell’alleanza giallo-rossa  ha interesse ad andare al voto.  Un numero alto di deputati e senatori non tornerebbero più a Roma, se si votasse nei prossimi mesi. E poi c’ è l’elezione del presidente della Repubblica a creare un intralcio ad un nuovo voto che sarebbe comunque rinviato dal referendum sulla riduzione dei parlamentari voluta dai 5 Stelle . L’orizzonte politico appare caratterizzato da personaggi di basso livello incapaci di prevedere un futuro politico al Paese come, nel suo piccolo, ha dimostrato di saper fare Bonaccini.
.
Noi passiamo da una elezione regionale all’altra (che blocca la politica nazionale  e persino i lavori parlamentari), avendo un governo dal fiato cortissimo, diviso da insanabili divergenze e  guidato da un  vero dilettante che non ha eguali nella storia italiana. Persino Facta,l’avvocato di Pinerolo, che nel 1922  aprì le porte a Mussolini, era migliore. Ma l’esito del voto, e non solo quello, ha prolungato  e prolungherà la vita del Conte bis. C’ è da augurarsi  che la disperazione grillina non porti ad altre scelte scellerate come quella della prescrizione. In ogni caso l’attuale alleanza di governo non può esprimere il futuro dell’Italia che avrebbe più che mai bisogno di un governo risoluto e capace. Gli Italiani pretendono questo governo gente preparata e decisa  che affronti le infinite emergenze che restano lettera morta ,dall’Ilva all’ Alitalia, tanto per citare due esempi.
.
Il bipolarismo, dicevamo, e’ riapparso ed e’ un gran  bene perché le democrazie mature si fondano su due partiti senza cespugli all’ italiana. La nuova legge elettorale che stanno architettando, prevede il ritorno al proporzionale: una vera jattura  che può determinare L’ingovernabilità’ del Paese. Zingaretti per primo dovrebbe ripensarci ,lasciando al loro destino Renzi e i grillini. Su questo tema si saggeranno le sue  reali qualità, finora assai poco esibite. Un sistema fondato sull’alternanza può  dare stabilità e futuro all’ Italia, consentendo una guida politica forte, come il Paese necessita.

Palazzo Lascaris, palazzo della memoria

“Oggi abbiamo voluto coinvolgere le scuole in una ideale “staffetta della memoria”, dove il testimone passi da chi visse quel tempo ai più giovani, perché la memoria, custodita e tramandata, è un antidoto indispensabile contro gli orrori del passato, per scongiurare il riemergere dalle tenebre del passato di fantasmi, sentimenti, rigurgiti razzisti, predicazione dell’odio”

E’ il saluto che il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia ha rivolto agli oltre 100 studenti che hanno partecipato alla giornata “Palazzo Lascaris, Palazzo della Memoria” in occasione del Giorno della Memoria.

“Come Consiglio regionale continueremo quindi a fare la nostra parte, continuando a promuove la conoscenza e l’affermazione dei diritti individuali e dei valori che sono alla base della Costituzione Repubblicana”, ha concluso.

Per un’intera mattinata gli studenti di varie classi, dai più giovani ai giovanissimi, sono stati coinvolti in un percorso interattivo che, partendo proprio dal racconto di quanto avvenuto 75 anni fa, li ha avvicinati a quanto accade nel mondo ai giorni nostri per riflettere su cosa oggi voglia dire deportazione, prevaricazione, abuso, ingiustizia.

Toccanti le parole dell’avvocato Bruno Segre, testimone dell’epoca: “Vi ammonisco a studiare la storia che insegna molte cose, educa, plasma le persone, le induce a ragionare. È sempre la ragione che deve prevalere e non la passione sfrenata per il potere che porta a guerre e tragedie”.

Suddivisi in gruppi gli studenti hanno partecipato a diversi incontri:

– con gli storici dell’Istoreto che hanno illustrato (con le immagini cartografiche sui conflitti nel mondo) il concetto di genocidio;
– con le foto scattate da Paolo Siccardi, photoreporter con all’attivo un’intensa attività di reportage internazionali che ha proposto un parallelo di immagini tra i lager nazisti e le nuove guerre, discriminazioni e violenze contemporanee e tra i disegni di Thomas Geve che raccontano i lager di Auschwitz e Buchenwald e quelli realizzati dai bambini di Sarajevo durante l’assedio nei primi anni ’90.

Nella parte finale della mattinata, nell’aula del Consiglio, moderati dal giornalista Stefano Tallia si sono alternati il musicista Carsico, con canzoni attinenti al tema della Giornata della Memoria, e l’omaggio alla memoria della Shoah del pattinaggio artistico e della danza su ghiaccio, con Edoardo De Bernardis, allenatore e coreografo internazionale che ha presentato i filmati di alcune esibizioni sulle note di Schindler’s List e La vita è bella.

In Aula erano presenti i consiglieri Gianluca GavazzaAlessandro Stecco e Federico Perugini (Lega), Domenico Ravetti e Monica Canalis (Pd).

 

fmalagnino – www.cr.piemonte.it

In pochi giorni tre ustionati gravi per avere acceso stufe o camini

Ricoverati al Centro Grandi Ustionati di Torino negli ultimi 5 giorni per aver riportato estese lesioni da ustione dovute all’accensione di stufe o camini con materiale infiammabile (alcool). Sono già 102 negli ultimi tre anni

 

Tre pazienti sono stati ricoverati presso il Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Cto della Città della Salute di Torino (diretto dal dottor Maurizio Stella) negli ultimi 5 giorni per aver riportato estese lesioni da ustione dovute all’accensione di stufe o camini con materiale infiammabile (alcool).

Si tratta di un evento frequente e ripetuto: negli ultimi 3 anni sono stati ricoverati ben 102 pazienti che si sono lesionati a domicilio manipolando imprudentemente liquidi infiammabili, con una mortalità del 12%.

Considerato che i ricoveri complessivi al Centro sono stati 236, si tratta quindi di più del 40%.

Dei tre pazienti in due casi la prognosi é stata riservata e per almeno uno vi è un rischio severo di perdere la vita (dalla zona di Carrù).Un paziente da San Giorgio Canavese sta migliorando. Quello da Bagnolo Piemonte aveva lesioni meno gravi.

Si vuol dunque fare un appello affinché le persone smettano di attizzare il fuoco con l’alcool. Si consiglia di non tenerlo in casa per un utilizzo non consono e pericoloso (pulizie, disinfezioni, frizioni ai malati, bruciare zecche, bruciare ramaglie), utilizzi che si potrebbero fare meglio ed in maggiore sicurezza con altri prodotti.

Dopo il voto in Emilia Romagna: il futuro è dei moderati?

Non mi sembra di difficile interpretazione questo voto. Matteo Salvini era convinto di dare la spallata finale a questo governo e si è preso una sbarrata sui denti

Matteuccio  ce l’ha messa tutta. Dal suonare i campanelli ad ingrassare a suon di cotechini e gnocco fritto, ma  non è stato sufficiente

E poi otto punti di distacco tra Bonaccini e, scusate ma non mi ricordo come si chiama la candidata leghista, dato che Salvini le ha rubato la scena, sono un enormità. 48 ore prima del voto tutto era in ballo. Poi l’ aumento dei votanti ha fatto il resto e, ammettiamolo le Sardine hanno tenuto botta. Altro dato: la Lega non è il primo partito. Lividi i leghisti. In Calabria scontata la vittoria del centrodestra e quelli di forza Italia sottolineano che senza i loro candidati non si vince. In altre parole,  Salvini “un uomo solo al comando” non va da nessuna parte. Come dargli torto. E anche qui i pentastellati passano da 17 parlamentari al 7 % con la sorpresa del PD al primo posto.

 

Passiamo al dopo. Il governo tiene. Magari non farà nulla ma tre anni di stipendio assicurato sono un un ottimo collante. Forse  Zingaretti ci riesce nel fargli fare qualcosa, difficile ma non impossibile. Uno che ne esce malconcio è Matteo Renzi. Il gioco di sponda non gli è venuto bene. Scatenerà la Boschi a Roma su prescrizione ed altro. La vedo dura per i pentastellati toccare il boccino. Ci sono poi ( ancora) i rifondaroli e potere al popolo sempre più come i moscerini: fastidiosi ed inutili. Detto con tutto l’affetto possibile. Ma oramai nel nostro paese la vedo dura a prevedere tutto. Ecco mi sono ricordato: Bergonzoni. Che  ritornerà al suo anonimato continuando nell’ adorante visione del Capo. Nel mentre è sia senatrice che consigliera regionale. Buttalo via.   Il capo leghista? Penso che riposerà e si metterà a dieta. Ne va della sua salute. Anche troppi comizi fanno male, non dico che debba andare in convento  nel ritrovare se stesso. Ma mi sembra  che una pausa di riflessione sia  d’uopo. Insomma, in gergo calcistico il primo tempo si chiude in pareggio. Non era scontato.

 

Ed in Piemonte? E a Torino? Per ora nulla. Mi sa che anche qui si aspetterà la scadenza naturale del voto. Chiaretta rimane. Magari Beppe Grillo in ginocchio le  chiede di diventare coordinatore
nazionale. Fa finta di voler continuare a fare il Sindaco e passa il suo tempo a Roma magari con famiglia al seguito. E’ sempre una mamma. Rimane la novità del Rettore del Politecnico. Non penso che voglia essere lui il candidato del centrosinistra. Più importante il Politecnico. Ma ha detto ai 10 candidati in pectore del PD, lasciate stare, anche al candidato  ci pensiamo noi. Cari Torinesi , abituiamoci per altri 2 anni, l’ ignavia continua. A livello regionale se se la gioca bene è arrivato il momento di Cirio. Subito presente a Mondovì contro gli sciacalli antisemiti che oltre ad essere razzisti sono ignoranti. Due aggettivi complementari.  Non per opportunità, ma per convinzione. È il suo momento perché è un moderato. È il suo momento perché Crosetto pensa ad altro come la Meloni è attirata dal’l idea di prendere il posto di Salvini.

 

Mai darsi dei limiti in politica. Le sue ambizioni cozzano col suo estremismo. Magari anche lei si converte al centro. È il suo momento perché i leghisti locali si stanno azzuffano tra loro. E’ il suo momento perché sta gestendo bene la vicenda di Roberto Rosso ancora in carcere. Perché la proposta della candidatura del centrodestra destra a Torino è sua. Forse sono troppo razionale, almeno in questo caso. Di una cosa però sono convinto: l’estremismo non paga. Sia di destra che di sinistra. Sull’ estremismo di sinistra lo abbiamo già stigmatizzato nella sua totale inconsistenza. Su quello di Salvini: bene, puoi arrivare ad un 30% ma, come dimostra l’ Emilia, dopo non sai cosa fartene e perdi.

 

Patrizio Tosetto

Auto officina abusiva. Fiorente attività ma lavoratori in nero

Impianti per la verniciatura delle autovetture, carrozzeria, officina per le riparazioni, immobili per il ricovero delle auto; una fiorente attività ma completamente abusiva.

È il bilancio di un intervento effettuato, nei giorni scorsi, dalla Guardia di Finanza di Torino a Druento, Comune del torinese.

I Finanzieri della Compagnia di Susa, che hanno condotto l’intervento in collaborazione con il personale dell’ARPA Piemonte e della polizia Municipale di Druento, hanno circoscritto l’intera area dove, all’interno di capannoni perfettamente attrezzati, meccanici e carrozzieri effettuavano riparazioni a dispetto di tutte le norme a salvaguardia della sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente.

All’interno dell’officina era praticamente impossibile accedere visto che l’intera area era posizionata all’interno di un compendio chiuso e non visibile dall’esterno.

Solo clientela fidelizzata e prenotazioni via internet; queste le “strategie” di marketing del proprietario dell’attività abusiva, un quarantenne torinese, che non si è fatto mancare nulla. Oltre alle gravi responsabilità legate all’esercizio abusivo dell’attività, i finanzieri hanno anche riscontrato gravi anomalie per quanto attiene lo smaltimento dei residui della lavorazione; l’uomo, nel tempo, aveva infatti “alimentato” una vera e propria discarica ambientale di rifiuti pericolosi e potenzialmente nocivi per la salute pubblica.

Ma non solo, gli inquirenti, al loro arrivo, tra le numerose autovetture in attesa di manutenzione, hanno anche riscontrato che praticamente l’interno staff aziendale prestava la sua opera totalmente “in nero”, esposto, in tal modo, ad elevati rischi in termini di sicurezza e di garanzie assistenziali. Per le gravi irregolarità l’attività è stata chiusa.

Oltre all’aspetto fiscale della vicenda, che sicuramente avrà un suo seguito, l’imprenditore è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Torino per reati ambientali e sanzionato per oltre 70.000 euro.

Al via il nuovo centro unico di prenotazione per esami e visite mediche

Da lunedì 27 gennaio 2020 sarà attivo presso l’Asl Città di Torino il nuovo numero verde 800.000.500 dedicato al Centro Unico di Prenotazione (CUP) regionale, dal quale si potranno prenotare, modificare, cancellare visite specialistiche ed esami diagnostici del Servizio sanitario nazionale e di libera professione, con chiamate gratuite sia da rete fissa che da cellulare.

Il servizio, sarà attivo tutti i giorni, sabato e domenica compresi, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, escluse le festività nazionali.

COSA OFFRE IL CUP

Il nuovo CUP regionale offre:

  • tempi di risposta entro 60 secondi nel 90% delle telefonate;
  • l‘invio di un sms riepilogativo con gli elementi essenziali dell’appuntamento (prestazione, luogo di effettuazione, data e ora della prenotazione);
  • il servizo di chiamata automatica, qualche giorno prima della prenotazione, per confermare e/o annullare l’appuntamento fissato;
  • l’App gratuita “CUP Piemonte” per le prenotazioni online, disponibile sia per Android sia per iOS.

Inoltre, nell’atrio del Poliambulatorio di via San Secondo 29 bis, è stato collocato un totem dal quale è possibile, con tessera sanitaria e ricetta elettronica, prenotare, spostare o annullare visite specialistiche ed esami diagnostici.

Il CUP Regionale, già attivo presso gli Ospedali Mauriziano e San Luigi e presso le Asl di Biella, Novara e Vco consentirà una più ampia offerta di Strutture ospedaliere ed ambulatoriali, sia della Sanità Pubblica che della Sanità Privata convenzionata, che a regime coinvolgerà tutto il Piemonte.

OBIETTIVO: DUE MILIONI E MEZZO DI CONTATTI

«Con il progetto CUP unico – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – la Sanità piemontese compie un passo importante verso il futuro, in un’ottica di servizi per i propri cittadini sempre più all’avanguardia nel panorama nazionale ed al passo con l’innovazione tecnologica. Attualmente i contatti gestiti attraverso il call center del Sovracup della provincia di Torino sono circa 700.000 all’anno: nel nuovo CUP unico, si prevede, a regime, di gestire circa 2,5 milioni di contatti all’anno».

Da lunedì 27 gennaio si stima che arrivino al Call  Center regionale circa 5 mila telefonate giornaliere  (Asl Novara, Asl Biella, Asl Vco, Ao Mauriziano, Aou San Luigi, Asl Città Di Torino).

A regime si stima un volume di circa 12 mila telefonate giornaliere.

Le prestazioni di primo accesso, in particolare tutte le 69 prestazioni che fanno parte del Piano nazionale generale liste di attesa, sono prenotabili tramite Call Center, APP e Totem.

Sono disponibili sul sistema CUP anche alcune prestazioni erogate dai privati accreditati, per ridurre i tempi di attesa.

PRINCIPIO DI APPROPRIATEZZA

«Il governo dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie è uno degli obiettivi prioritari del Servizio sanitario nazionale – rileva ancora l’assessore Icardi – e l’erogazione dei servizi entro tempi appropriati, rispetto alla patologia e alle necessità di cura, rappresenta una componente strutturale dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), con la consapevolezza che non esistono soluzioni semplici e univoche, ma vanno poste in essere azioni complesse ed articolate, considerando in particolare la promozione del principio di appropriatezza nelle sue due dimensioni clinica ed organizzativa».

Con l’Asl Città di Torino, che svolge ruolo di coordinamento del progetto strategico regionale e comprende i presidi ospedalieri Martini, Maria Vittoria, San Giovanni Bosco e i Poliambulatori e le Case della salute della città di Torino, sono 6 le Aziende sanitarie piemontesi già collegate al CUP.

PRINCIPALI VANTAGGI PER I CITTADINI

In particolare, i cittadini piemontesi residenti in queste aree possono quindi usufruire dei seguenti vantaggi:

       numero verde unico 800.000.500, attraverso cui è possibile prenotare spostare e disdire le prestazioni tutti i giorni della settimana, da lunedì alla domenica, dalle 8.00 alle 20.00.

       APP per dispositivi mobili, utilizzabile per tutti i principali sistemi operativi, e totem presenti all’interno delle singole aziende sanitarie.

       servizio recall, ovvero il servizio che ricorda agli utenti la data e il luogo in cui dovranno effettuare la visita prenotata e, al contempo, fornisce la possibilità di disdire.

MIGLIORE ACCESSIBILITA’

«Il nuovo servizio  permetterà una migliore accessibilità al sistema di prenotazione, grazie all’ampia funzionalità del CUP telefonico, con un prolungamento dell’orario, che garantisce la possibilità per tutti di prenotare comodamente dalla propria abitazione parlando direttamente con un operatore (12 ore al giorno, sette giorni su sette), o utilizzando l‘App o, ancora,  il Totem – dichiara Carlo Picco, commissario dell’Asl Città di Torino -; è possibile effettuare le prenotazioni, le disdette e gli spostamenti delle prenotazioni anche presso le Farmacie territoriali, oltre che presso gli sportelli CUP».

ROAD MAP

La prima azienda ad aderire al CUP è stata l’Asl di Novara, il 10 giugno 2019, successivamente sono partite l’Asl di Biella a fine luglio, l’Asl VCO a fine settembre, il Mauriziano a dicembre, il San Luigi il 20 gennaio 2020 e l’Asl Città di Torino dal 27 gennaio 2020.

La restante adesione è stimabile, sulla base delle attività realizzate, per il Servizio Pubblico entro il 2020, per quello Privato accreditato tra il 2020 e primo semestre 2021.

CUP REGIONALE: 80 centralinisti

40 operatori sono contemporaneamente in servizio, nelle ore con più alta richiesta di prenotazioni (dalle 9 alle 13)

IERI DAL 27 GENNAIO
Fascia oraria prenotazioni:

8 ore al giorno (dalle 8.30 alle 16.30), dal lunedì al venerdì

Fascia oraria prenotazioni:

12 ore al giorno (dalle 8.00 alle 20.00), tutti i giorni della settimana

Numero ad addebito ripartito per telefoni fissi, con 0.09 €  alla  risposta e  secondo tariffazione da cellulare Numero verde gratuito
Tempo di risposta: dai 6 agli 8 minuti Tempo di risposta: entro 1 minuto, nel 90%dei casi
Presenti le agende delle ASL/ASO di Torino e provincia A regime, entro il 2020, saranno presenti tutte le agende delle ASL/ASO  piemontesi e tra il 2020 e il 1° semestre 2021 tutte le agende del privato accreditato piemontese.
Presenza di Totem prenotazioni
App prenotazioni per dispositivi mobili, utilizzabile per tutti i principali sistemi operativi
Circa 700.000 all’anno i contatti gestiti dal Call Center A regime, la previsione è quella di gestire circa 2,5 milioni di contatti l’anno.

Ulteriori informazioni sulle modalità di prenotazione sono disponibili sul sito www.aslcittaditorino.it  nella sezione “Come fare per  prenotare, modificare e disdire una visita o un esame specialistico”.

La delusione di Sarri: “Una partita sbagliata”

Napoli-Juventus 2-1 / Maurizio Sarri, deluso, su Sky commenta la sconfitta della Juve in casa del Napoli

Il Ct bianconero: “Abbiamo affrontato la partita sotto ritmo e siamo stati mentalmente blandi. Eravamo sempre a meta’ tra pressione e attesa -abbiamo sbagliato tutti i tempi: anche con il pallone tra i piedi facevamo cinque tocchi. E’ stata una partita sbagliata, la Juve non puoò essere questa”.

Ma il risultato – gli chiedono i giornalisti – dipende da un relax per i pareggi di Inter e Lazio? Sarri replica: “Doveva essere  uno stimolo per allungare: ma se fosse così, saremmo caratterialmente deboli”.

Vitamine Jazz per pubblico e pazienti. I nuovi concerti

Gli appuntamenti della settimana all’Ospedale Sant’Anna per la rassegna“Vitamine Jazz” già arrivata al centocinquantaquattresimo concerto e alla sua terza stagione, organizzata per la “Fondazione Medicina a Misura di Donna” e curata da Raimondo Cesa

I concerti avranno inizio dalle ore 10.00 nella sala Terzo Paradiso in via Ventimiglia 3 aperta al pubblico, dedicata alle pazienti e ai loro cari.

 

Martedì 28 gennaio “Duo Guarino Cambursano”

Giorgio Guarino chitarra
Davide Cambursano contrabbasso

Il progetto nasce dalla volontà dei due musicisti di esplorare il più classico repertorio swing e bebop nella loro personale chiave di lettura.
Da Ellington a Miles Davis, da Hammerstein a Charlie Parker passando per Jobim ed i ritmi brasiliani: i brani più celebri ed immediatamente identificabili del grande songbook americano rivisti e reinterpretati per l’occasione.


Giovedì 30 gennaio “Duo Giulia Damico & Giangiacomo Rosso”

Giulia Damico voce
Giangiacomo Rosso chitarra

Giulia Damico

Nata a Torino nel 1989, da sempre attirata dal mondo dei suoni e della voce. Da ragazzina inizia i primi studi musicali e del canto presso insegnanti privati, successivamente si iscrive alle principali scuole di jazz della città per poi conseguire il diploma di laurea al conservatorio “G.Verdi” di Milano sotto la guida di Tiziana Ghiglioni, Attilio Zanchi, Giovanni Falzone, Antonio Zambrini.
Nel corso degli anni ha avuto modo di partecipare a master e seminari con Sheila Jordan, Jay Clayton, Enrico Pierannunzi, Diana Torto, Andy Sheppard e molti altri.
Giangiacomo Rosso
Inizia il suo percorso artistico musicale al Centro Jazz Torino sotto la guida di Matteo Negrin, Pietro Ballestrero e Pino Russo. Successivamente si appassiona alla musica di Django Reinhardt inziando così un percorso autodidatta alla ricerca delle sonorità del Jazz Gitano, apprezzando lo stile di interpreticontemporanei come Bireli Lagrene, Adrien Moignard, Rocky Gresset e Sebastien Giniaux. Seminari e Workshop: Bireli Lagrene, Angelo Debarre, Adrien Moignard, V VI e VII ediazione del Perinaldo Festival. Suona la chitarra Manouche nel quartetto Gipsy Jazz dei Blue Moustache con il quale ha partecipato alle ultime due edizioni del Torino Jazz Festival. Fa parte del progetto Electroswing “The Sweet Life Society” con cui si è esibito in molti festival europei: tra cui Glastombury, Boomtown Fair, Peninsula FelZiget, Jiva Zik. Nel 2014 ha suonato nei Jazz Festival di Torino, Sorrento, Ragusa e Roma. Insegna chitarra Gipsy Jazz (Manouche), Elettrica, Acustica, Ritmica alla Jazz School Torino