ilTorinese

Il virus fa male anche dopo la guarigione

Un nuovo preoccupante scenario arriva dalla società italiana di pneumologia. Dopo avere contratto il Covid-19 i polmoni sono a rischio per almeno sei mesi e il 30% dei guariti avrà problemi respiratori cronici.

L’infezione infatti potrebbe comportare conseguenza a lungo termine sulla funzionalità respiratoria a volte compromettendola in modo irreversibile. Gli esiti fibrotici, cioè la cicatrice rilasciata sul polmone dal Covid-19, possono comportare un danno respiratorio irreversibile e costituiranno una nuova patologia di domani.

I risultati della ricerca rispecchiano e confermano gli studi realizzati in Cina in seguito alla polmonite da SARS del 2003, che è molto simile a quella da Covid-19

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Il virus fa danni anche dopo la guarigione

La bici, parte del tessuto urbano

Banco delle opere di carità, Torino nord: 70% in più di richieste di cibo

 L’appello alle aziende alimentari: “Non abbiamo più cibo da distribuire”.

Sono aumentate del 70% le richieste di aiuto alimentare per il Banco delle Opere di Carità del Piemonte, in seguito all’emergenza Covid-19. L’associazione, che sostiene i bisognosi di Torino nord, lancia un appello alle aziende agro-alimentari del territorio, per far fronte all’accresciuta domanda di cibo.

“In Piemonte attraverso la nostra rete serviamo generalmente 17mila persone, di cui 10mila nell’area torinese. Con l’emergenza sanitaria e il conseguente lockdown ci troviamo davanti a quasi 28mila richieste di aiuto”, spiega Enzo Valsania, responsabile della sede piemontese del Banco delle Opere di Carità, che invita le aziende della filiera alimentare e della grande distribuzione a donare “i prodotti in giacenza o di prossima scadenza per poterli distribuire andando incontro alla gente che ci chiede aiuto”.

Alberto di Tannosocio fondatore dell’associazione e sostenitore della onlus, si unisce all’appello: “E’ fondamentale che le rimanenze vengano convogliate in quantità maggiori sul Banco delle Opere di Carità, perché in questo momento si registrano cifre di domanda impressionanti. Solo creando una rete di solidarietà si possono superare i momenti difficili e ringraziamo tutte le aziende che già contribuiscono”.

La fornitura di alimenti arriva generalmente dall’Agea (L’Agenzia per le erogazioni in agricoltura), ma in questo periodo la povertà è aumentata e c’è bisogno di essere uniti alle aziende agroalimentari per i beni di prima necessità.

“Una fascia di persone – spiega Enzo Valsania – a causa del lockdown economico, si è trovata senza lavoro: badanti, colf, operatori della ristorazione e del commercio, con contratti a tempo determinato e in scadenza, sono rimasti improvvisamente senza occupazione e senza entrate”.

Il Banco delle Opere di Carità del Piemonte fa parte dell’omonimo circuito nazionale che conta 14 punti di distribuzione in Italia. La sezione torinese conta su 46 volontari, si trova a Caselle Torinese, strada Commenda 10/a, e fa da centro di raccolta degli alimenti per 36 punti di distribuzione dislocati in Torino e provincia: parrocchie, associazioni di volontariato e i Cis (Consorzi intercomunali dei servizi socio-assistenziali).

Aziende come Maina, Balocco,Finestra sul cielo, Galup, Mole, LP Food stanno contribuendo consegnando i loro prodotti, ma la domanda di aiuto è cresciuta e gli alimenti non sono più sufficienti a fronteggiarla.

L’attuale emergenza è affrontata anche con la collaborazione dell’associazione Maria Madre della Provvidenza ‘Giorgio Valsania’ onlus, di cui Di Tanno è vice presidente, che ha distribuito 60mila mascherine realizzate da volontari presso l’azienda Ci.ti.elle di Gassino torinese che ha messo a disposizione i suoi macchinari.

“Un’operazione – aggiunge Valsania – resa possibile grazie alle donazioni da parte delle società Intergea e Nobis dello stesso Alberto di Tanno, che ha sostenuto la partenza della produzione acquistando il materiale per poterle realizzare. Il ringraziamento va anche a Fondazione Compagnia di San Paolo che ha creduto al progetto così come Filmar, La Baita, Mc Donald’s di San Maurizio, Associazione Culturale Panchine d’Autore, Fondazione Specchio dei Tempi, Il Risveglio”. Un gruppo di imprenditori che si è reso sensibile in un momento così difficile.

Scontro tra scooter e moto, morti sul colpo due centauri

Sono morti in due nello scontro frontale avvenuto  tra moto in Valle di Susa 

L’incidente si è verificato tra Gravere e Susa, sulla  statale 24.

Coinvolti uno scooter Tmax e una Yamaha R1 sulla quale  viaggiava una coppia, un uomo 41enne e una donna di 38 anni,deceduti sul colpo.  Sul posto l’elisoccorso del 118 e  i carabinieri per i rilievi, che stanno indagando sulla dinamica dell’incidente.

(foto archivio)

Coronavirus: oltre 18 mila pazienti guariti, vittime in calo

Il bollettino della Regione Piemonte di sabato 30 maggio

18.246 PAZIENTI GUARITI E 3.189 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 18.246(+652 rispetto a ieri): 1929 (+119) in provincia di Alessandria, 906 (+50) in provincia di Asti, 717 (+7) in provincia di Biella, 1797 (+84) in provincia di Cuneo, 1601 (+62) in provincia di Novara, 9482 (+283) in provincia di Torino, 803 (+29) in provincia di Vercelli, 883 (+17) nel Verbano-Cusio-Ossola, 128 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 3.189sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.858

Sono i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 al momento registrato nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.858 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 643 Alessandria, 233 Asti, 203 Biella, 372 Cuneo, 333 Novara, 1699 Torino, 212 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.583 (+82 rispetto a ieri, di cui 25rilevate nelle Rsa, 13 conferme di sierologie positive, 29 asintomatiche) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3922 in provincia di Alessandria, 1818 in provincia di Asti, 1033 in provincia di Biella, 2773 in provincia di Cuneo, 2695 in provincia di Novara, 15.587 in provincia di Torino, 1300 in provincia di Vercelli, 1108 nel Verbano-Cusio-Ossola, 252 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 95 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 60 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 988 (41 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 4242.

I tamponi diagnostici finora processati sono 315.828, di cui 174.352 risultati negativi.

Autista Gtt non fa salire donna senza mascherina: in due lo aggrediscono con sassi e coltello

In corso Lecce l’autista di un bus  Gtt di Torino è stato aggredito da una coppia, un uomo  44enne e una donna di 42 anni, perché non aveva permesso di salire sul mezzo a una donna senza mascherina di protezione

L’uomo ha rotto la catena cdi sicurezza anti-Covid che  separa la cabina di guida dal resto dell’autobus, e la donna ha rotto  la parete divisoria in plexiglass.

Scesi dal mezzo, il 44 enne ha estratto un coltello e colpito violentemente  il finestrino dell’autista, mentre  la donna ha lanciato  sassi contro i vetri in direzione di un passeggero intervenuto in difesa dell’autista. Gli  agenti  della polizia intervenuti hanno arrestato la coppia e li hanno denunciati per interruzione di pubblico servizio. Lei era già stata  protagonista di un episodio analogo lo scorso anno. Lui  aveva con sé anche una pesante catena di metallo.

Mattarella nomina i cavalieri del lavoro. Tre sono piemontesi

I profili dei 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nominati oggi dal Presidente della Repubblica

L’onorificenza

Istituita nel 1901, l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro viene conferita ogni anno in occasione della Festa della Repubblica a imprenditori italiani, che si sono distinti nei cinque settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia e assicurativa.

I requisiti necessari per essere insigniti dell’onorificenza sono l’aver operato nel proprio settore in via continuativa e per almeno vent’anni con autonoma responsabilità, e l’aver contribuito in modo rilevante attraverso, l’attività d’impresa, alla crescita economica, allo sviluppo sociale e all’innovazione.

Considerando le nuove nomine, i Cavalieri del Lavoro sono attualmente 626: dal 1901 ad oggi gli insigniti dell’onorificenza “Al Merito del Lavoro” sono stati 2.922.

Nata nel 1914, la Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, presieduta da Maurizio Sella, riunisce tutti gli insigniti e costituisce uno strumento di presenza dei Cavalieri del Lavoro nella società, promovendo l’impegno sui temi sociali e del mondo della produzione.

La Federazione si dedica, in particolare, alla formazione d’eccellenza a livello universitario con il Collegio Universitario di Merito dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani”, in cui ospita gratuitamente studenti selezionati esclusivamente per merito, e con il premio “Alfieri del Lavoro” che dal 1961 viene conferito ai migliori 25 studenti d’Italia.

I 25 CAVALIERI

Maria ALLEGRINI – 1954 – Verona – Agricoltura/vitivinicolo

È socio amministratore dell’azienda vitivinicola di famiglia Allegrini, nella quale entra nel 1983 alla scomparsa del padre. Sviluppa il marketing e la presenza sui mercati in Nord America, Scandinavia e Asia Pacifica, raggiungendo un export dell’85%. Nel 2001 avvia insieme ai fratelli una politica di espansione della produzione in Toscana con la costituzione della Tenuta Poggio al Tesoro a Bolgheri (Li) e con l’acquisto della Tenuta San Polo a Montalcino (Si), raggiungendo così oltre 200 ettari di proprietà, a cui si aggiungono altri 100 ettari in affitto. Nel 2008 acquista la rinascimentale “Villa della Torre” in Valpolicella nella quale promuove premi e incontri culturali. Produce oltre 4 milioni di bottiglie l’anno, tra cui Amarone, Bolgheri e Brunello di Montalcino. Occupa 42 dipendenti nelle attività agricole e 41 nell’attività commerciale.

 

 

Antonio CAMPANILE – 1945 – Perugia – Industria/chimica

È presidente di Saci Industrie Spa, attiva nella produzione di detergenti per uso domestico e professionale. Nel 1974 entra nell’azienda di famiglia, nata come saponificio artigianale, e sviluppa l’attività di commercio di prodotti chimici industriali. Negli anni successivi la produzione viene diversificata nel settore dei detersivi e dei liquidi da bucato e viene avviata la realizzazione di flaconi e imballaggi per detergenti. Negli anni ’90 guida la crescita dell’azienda con investimenti in innovazione di processo e la produzione di detergenza private label per i principali marchi della grande distribuzione in Italia e all’esteroOggi l’azienda, con un export del 40% e una produzione di 150.000 tonnellate l’anno, opera attraverso lo stabilimento di Ponte San Giovanni (Pg) e occupa oltre 120 dipendenti.

 

 

Giuseppe CASTAGNA – 1959 – Milano – Credito

È amministratore delegato di Banco BPM Spa, terzo gruppo bancario italiano. Il suo percorso ha inizio nel 1981 in Banca Commerciale Italiana. Nel 1999 assume l’incarico di Responsabile del Servizio Large Corporate, prima in Comit e poi in Intesa BCI, a seguito della fusione tra Banca Intesa e Comit. Dal 2003 al 2013 riveste incarichi di crescente responsabilità in Intesa San Paolo, prima come direttore generale del Banco di Napoli Spa e poi come direttore generale di Intesa San Paolo con responsabilità della Divisione Banca dei Territori. Nel 2014 è nominato consigliere delegato e direttore generale della Banca Popolare di Milano e realizza l’operazione di fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, che nel 2017 dà vita al Banco BPM Spa. L’istituto, con 4 milioni di clienti, 1.700 filiali e 22.000 dipendenti, copre una quota di mercato del 7%.

 

Lorenzo COPPINI – 1963 – Firenze – Industria/trasduttori elettroacustici

È amministratore delegato di B&C Speakers Spa, fondata dallo zio come piccola realtà artigianale e oggi leader mondiale nella progettazione, produzione e commercializzazione di componentistica interna per altoparlanti ad uso professionale. Entra nell’azienda nel 1993 e riveste ruoli di crescente responsabilità partendo dall’area commerciale e marketing. Sotto la sua guida vengono aperte due filiali negli Stati Uniti e in Brasile e una nuova sede produttiva di 10.500 mq a Bagno a Ripoli (Fi). Nel 2017 prosegue nel processo di espansione con l’acquisizione di Eighteen Sound Srl di Reggio Emilia. Con un export del 90%, opera con due stabilimenti e occupa 170 dipendenti, di cui il 10% nel dipartimento ricerca e sviluppo.

 

Anna Maria Grazia DOGLIONE – 1957 – Asti – Industria/siderurgica

È presidente di Fondalpress Spa, attiva nella produzione di getti in leghe di alluminio per i settori automotive, tessile, elettromeccanico, idraulico, arredamento, illuminazione e energie rinnovabili. Nel 1984 entra nell’azienda di famiglia ricoprendo incarichi di crescente responsabilità nell’area commerciale e poi nell’area acquisti. Dagli anni Duemila contribuisce allo sviluppo dell’azienda con l’installazione di macchine per pressofusione di dimensioni superiori alle 2.000 tonnellate e nel 2012 realizza una nuova sede produttiva di 45.000 mq ad Asti che si aggiunge allo storico stabilimento di 30.000 mq a Castell’Alfero. Nell’automotive è tra i fornitori di Fca, Opel, Psa e General Motors. Produce 14 mila tonnellate di unità l’anno e ha un export del 45%. Occupa 120 dipendenti.

 

 

Ferruccio FERRAGAMO – 1945 – Firenze – Alta moda

È presidente di Salvatore Ferragamo Spa, leader mondiale nella creazione, produzione e vendita di calzature, capi di abbigliamento e accessori di lusso. A 18 anni entra nell’azienda di famiglia, seguendo inizialmente le produzioni fino a diventarne amministratore delegato nel 1984 e presidente nel 2006. Dal 1986 sviluppa l’espansione del Gruppo sui mercati esteri con l’apertura di boutique monomarca prima in Asia e successivamente in America Latina, Medio Oriente e Sudafrica. Al centro delle strategie di sviluppo pone la responsabilità sociale e ambientale, come testimoniano il polo produttivo di Osmannoro (Fi) ad alta sostenibilità energetica e il Piano di Sostenibilità aziendale adottato dal 2017. Con oltre 4.200 dipendenti, 350 brevetti, è presente in 90 paesi con 654 punti vendita monomarca.

 

Nicola FIASCONARO – 1964 – Palermo – Artigianato/prodotti dolciari

È amministratore di Fiasconaro Srl, azienda di famiglia produttrice di prodotti da forno a lievitazione naturale e di specialità dolciarie siciliane. Alla fine degli anni ’90 avvia con successo la produzione di panettoni artigianali con ingredienti tipici della Sicilia, come i canditi di Lentini e le mandorle d’Avola. Nel 2000 realizza con i fratelli un nuovo stabilimento di 4.800 mq. Il percorso di crescita e la notorietà delle produzioni lo portano nel 2005 a brevettare il panettone “Dolce Presepe”. Oggi l’azienda opera con tre sedi produttive a Castelbuono (Pa) e con un export del 20% è presente in Europa, America del Nord, America Latina, Asia e Oceania. Investe più del 45% del fatturato nell’approvvigionamento di materie prime rigorosamente siciliane. Occupa 32 dipendenti.

 

Mario FRANDINO – 1943 – Cuneo – Industria/alimentare

È amministratore delegato di Sedamyl Spa, leader in Italia nella trasformazione di frumento per la produzione di amido e derivati, glutine e alcool, e presidente di Etea Srl, attiva principalmente nel settore delle energie rinnovabili. Nel 1980 entra nell’azienda di famiglia Sedamyl, una piccola distilleria di frutta a produzione stagionale, di cui guida la trasformazione industriale introducendo la distillazione di cereali e ampliando la produzione. Con 2 sedi produttive in provincia di Cuneo e un sito di distribuzione, occupa 165 dipendenti con un export del 50%. Nel 1993, dall’esperienza di autoproduzione di energia elettrica maturata dalla trasformazione del grano, costituisce Etea Srl, ora presente anche in Francia, Regno Unito, Albania, Romania, Serbia e Bosnia con 17 impianti di produzione e siti di stoccaggio e un export del 90%. Occupa 340 dipendenti.

 

 

 

Maria Laura GAROFALO – 1963 – Roma – Sanità privata

È amministratore delegato di Garofalo Health Care Spa, Gruppo presente in Italia nella sanità privata accreditata. Nel 1990 entra nell’azienda di famiglia attiva a Roma, tra le altre, con le case di cura European Hospital Spa, Aurelia 80 Spa e Città di Roma Spa. Nel 2001 avvia in Piemonte la realizzazione dell’Istituto Raffaele Garofalo per la riabilitazione e l’assistenza ambulatoriale. Alla scomparsa del padre assume la guida del Gruppo e, attraverso una politica di acquisizioni, ne sviluppa la presenza in Liguria, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia e ne consolida la posizione nei settori socio assistenziale e diagnostico. Con 20.000 ricoveri l’anno e 1 milione di prestazioni ambulatoriali, opera con 24 strutture in 7 regioni. Occupa 1.350 dipendenti.

 

Alessandro GILARDI – 1961 – Torino – Industria/edile

È presidente e amministratore delegato di Costruzioni Generali Gilardi Spa, azienda di famiglia nata come impresa generale di costruzioni e ingegneria civile nella quale entra nel 1984 con il ruolo di direttore tecnico. Attraverso tecnologie innovative specializza l’attività nei settori commerciale, alberghiero, ospedaliero, nel recupero ambientale di aree abitative, nel restauro di edifici monumentali e nella costruzione di impianti sportivi. Realizza, tra l’altro, lo Juventus Stadium, alcuni padiglioni per Expo 2015 e ristruttura il Centro Direzionale e il Museo Alfa Romeo ad Arese. Sotto la sua guida l’azienda ha ampliato la presenza all’estero partecipando a gare come quella per l’aeroporto di Bukoba in Tanzania e lo stadio di Doha per i mondiali 2022. Occupa 100 dipendenti.

 

Guido Roberto GRASSI DAMIANI – 1968 – Svizzera – Gioielleria di alta gamma

È presidente del Gruppo Damiani, leader nella creazione, realizzazione e distribuzione di gioielli di alta gamma. Entra nell’azienda di famiglia del distretto orafo di Valenza Po (Al) ricoprendo ruoli di crescente responsabilità. Dagli anni ’90 avvia l’internazionalizzazione del Gruppo con oltre 60 boutique monomarca nel mondo e filiali in Europa, America del Nord, America Latina, Asia e Medio Oriente. Rileva i marchi di gioielleria Calderoni e Rocca. Sotto la sua guida i livelli occupazionali aumentano dai 220 del 1995 agli attuali 700. Nel 2020, con l’acquisizione di Venini, il Gruppo rilancia la storica vetreria artistica muranese. Con l’originario stabilimento produttivo e una holding in Svizzera per la promozione dei prodotti sui mercati esteri, è presente nel mondo con 63 punti vendita monomarca.​

 

 

Giuseppe MAIELLO – 1946 – Napoli – Commercio/articoli di profumeria

È fondatore e vicepresidente esecutivo di Gargiulo & Maiello Spa, attiva nel commercio all’ingrosso di prodotti per l’igiene e la bellezza. Inizia a lavorare a 10 anni proseguendo gli studi e a 21 anni è assunto come rappresentante di commercio. Nel 1968 dà vita a una piccola società per la vendita all’ingrosso di prodotti per l’igiene della casa. Negli anni ’80 realizza investimenti in tecnologie, logistica e risorse umane e dieci anni dopo amplia l’offerta ai prodotti per l’igiene e la bellezza della persona. La sede, dall’iniziale negozio di 20 mq a Napoli, viene trasferita all’Interporto di Nola su una superficie di 10.000 mq con un centro logistico di 2.000 mq. Oggi l’azienda, con tre marchi e 120 profumerie, di cui 80 per la vendita al dettaglio con il marchio “Idea Bellezza” e 40 negli store Upim, occupa 80 dipendenti.

 

Enrico MARCHI – 1956 – Treviso – Attività aeroportuali

È dal 2000 presidente e amministratore delegato di Save Spa, società di gestione dell’aeroporto Marco Polo di Venezia. Nel 2007 rileva la maggioranza di AerTre Spa e entra nella gestione dello scalo Treviso-Sant’Angelo. Nel 2014, con l’acquisizione del 40% di Catullo Spa, dà vita al Polo Aeroportuale del Nord Est, con gli aeroporti di Venezia, Treviso, Verona e Brescia. Oggi sono oltre 50 le compagnie aeree operative al Marco Polo per più di 100 destinazioni e 32 milioni i passeggeri in transito ogni anno nel Polo Aeroportuale del Nord Est. Occupa 470 dipendenti. È inoltre presidente di Banca Finint, attiva nel leasing finanziario, mobiliare, strumentale e immobiliare. La società è gestore di 3 fondi immobiliari per la realizzazione di alloggi sociali e occupa 333 dipendenti.

 

Luciano MARTINI – 1938 – Ravenna – Industria/alimentare

È fondatore e presidente di Unigrà Spa, leader nella trasformazione e vendita di grassi alimentari e semilavorati per il settore alimentare. Nel 1963 apre uno stabilimento per il confezionamento di strutto, a cui affianca poi la lavorazione di grassi vegetali, margarine, cioccolato e surrogati del cioccolato. Guida la crescita dell’azienda con la realizzazione di nuovi reparti per produrre creme vegetali e con nuove unità di raffinazione. Dagli anni ’90 avvia l’internazionalizzazione con la costituzione di società di distribuzione in Spagna e in Russia. Oggi l’azienda è presente in oltre 100 paesi con 15 consociate e un export del 40%. Opera con una sede produttiva di 320.000 mq a Conselice (Ra), un reparto di raffinazione che conta su 6 linee e 3 magazzini automatizzati. Occupa 1.000 dipendenti.

 

 

Paolo MERLONI – 1968 – Ancona – Industria/elettrodomestici

È presidente esecutivo di Ariston Thermo Spa, azienda di famiglia leader mondiale nella produzione di sistemi per il riscaldamento dell’acqua e degli ambienti e il comfort domestico. Dal 2001 avvia il processo di espansione all’estero: in Europa, con le acquisizioni di Elco, Chaffoteaux, e Cuenod; sul mercato sudafricano, rilevando Heat Tech Geysers nel 2014; in Nord America con la NTI e la HTP tra il 2016 e il 2017 e in Sud America con Calorex nel 2019. Sotto la sua guida il numero dei dipendenti è aumentato da 3.000 a 7.000, la produzione da 4,5 milioni di unità a oltre 8 milioni e i paesi in cui il Gruppo è presente da 18 a 40. Nel 2019 ha investito 77 milioni di euro in ricerca e sviluppo. Con 26 siti produttivi nel mondo e 24 centri per la ricerca e lo sviluppo, ha un export del 90%.

 

Marco NOCIVELLI – 1966 – Milano – Industria/impianti per refrigerazione

È presidente e amministratore delegato di Epta Spa, Gruppo di famiglia attivo nella produzione e commercializzazione di prodotti per la refrigerazione commerciale. Nei primi anni ’90 entra nell’azienda con incarichi di crescente responsabilità. Dal 2005 ne guida lo sviluppo facendo leva sull’internazionalizzazione e apre due stabilimenti produttivi in Cina e Turchia, a cui segue nel 2019 l’acquisizione del terzo produttore statunitense di vetrine refrigerate. Nel 2013, attraverso la joint venture con Iarp Srl, entra nella refrigerazione per Food&Beverage. Sotto la sua guida l’azienda ha brevettato la tecnologia FTE – Full Transcritical Efficiency per impianti frigo a refrigerante naturale CO2. Con 11 sedi produttive, di cui 4 in Italia, produce 230.000 unità l’anno e occupa 4.900 dipendenti.

 

Guido OTTOLENGHI – 1966 – Ravenna – Logistica portuale

È dal 1994 presidente di PIR Spa, azienda di famiglia attiva nello stoccaggio, movimentazione e distribuzione di rinfuse liquide e prodotti solidi. Dagli anni Duemila ne consolida la presenza nel Mediterraneo con la costituzione de La Petrolifera Italo Albanese, presente con terminal per prodotti petroliferi nella baia di Valona e con una partecipazione nel terminal di Zarzis in Tunisia. Ha avviato, insieme a Edison, la realizzazione a Ravenna del primo deposito in Italia di GNL, combustibile a basso impatto ambientale. L’impianto, operativo nel 2021, avrà una capacità di stoccaggio di 20.000 m³ di GNL. Oggi l’azienda, con 10 terminal nel Mediterraneo, 1 milione di m³ di stoccaggio per liquidi petroliferi, chimici e alimentari e una movimentazione annua di circa 5 milioni di tonnellate di prodotti, occupa 275 dipendenti.

 

 

Gian Battista PARATI – 1952 – Cremona – Industria/alta specializzazione

È amministratore delegato di Marsilli Spa, produttrice di sistemi di avvolgimento e assemblaggio per bobine e motori. Figlio di agricoltori diretti, nel 1973 entra nella sede torinese dell’azienda come disegnatore progettista. Un anno dopo è responsabile della nuova succursale di Castelleone (Cr). Agli inizi degli anni ’80 da dipendente entra nell’azionariato e nel 1996 diventa socio unico dell’azienda. Ha inizio una fase di sviluppo con l’acquisizione di partecipazioni nel capitale di partner strategici nei settori della meccanica di precisione e nella progettazione e sviluppo di software per l’automazione. Dal 2011 l’azienda apre sedi in Cina, Messico, Germania e Russia. Oggi, con uno stabilimento produttivo in Italia, 40 brevetti industriali e un export del 95%, occupa 530 dipendenti.

 

Umberto PESCE – 1968 – Potenza – Industria/metalmeccanica

È presidente di PSC Spa, azienda di famiglia nata come ditta per l’installazione e manutenzione di impianti elettrici e oggi attiva nella progettazione e realizzazione di impianti tecnologici per grandi opere edili. Negli anni ’90 apre una sede a Roma e inizia a collaborare con i principali General Contractor. Dal 2013 avvia l’acquisizione di commesse all’estero e rileva aziende di impiantistica del settore ferroviario e energetico. Oggi il Gruppo è diviso in 5 business unit: elettromeccanico, antincendio, ferroviario, navale e telecomunicazioni e realizza progetti di impiantistica chiavi in mano. Con 22 sedi in Italia e 8 nel mondo, occupa 2.500 dipendenti. Ha contribuito alla realizzazione della Nuvola di Fuksas a Roma e sta partecipando al progetto per lo stadio Al Bayt in Qatar.

 

Federico PITTINI – 1961 – Udine – Industria/siderurgica

È presidente del Gruppo Pittini, azienda di famiglia attiva nella produzione di acciai lunghi per l’edilizia e il settore meccanico. Nel 2001, dopo aver ricoperto incarichi di crescente responsabilità, viene nominato amministratore delegato di Ferriere Nord Spa, capofila del Gruppo Pittini. Nel 2003 dà vita alla corporate school “Officine Pittini”. Con le acquisizioni di Kovinar in Slovenia nel 2007 e di BSTG in Austria nel 2013, attive nella produzione di reti elettrosaldate, diventare leader del settore nel mercato europeo. È presente in Italia, Austria e Slovenia con 18 siti produttivi. Produce oltre 3 milioni di tonnellate di acciaio ed esporta il 63% del fatturato. Tre i brevetti per invenzioni industriali, 112 le certificazioni di prodotto e 11 i marchi registrati. Occupa 1.800 dipendenti.

 

 

 

Giovanni RAVAZZOTTI – 1943 – Sudafrica – Industria/ceramica

È fondatore e presidente di Italtile Ltd, attiva nella produzione e commercializzazione di materiali ceramici per rivestimenti. Il suo percorso imprenditoriale ha inizio nel 1969 con la costituzione in Sudafrica di una ditta per l’importazione e la commercializzazione di piastrelle. Dalla fine degli anni ’70 affianca all’attività di vendita la produzione e avvia un percorso di crescita che porterà l’azienda ad aprire stabilimenti produttivi anche in Kenya, Zambia e Zimbabwe. Occupa 2.545 dipendenti. Attraverso la Italtile Ceramic Foundation sostiene progetti filantropici a favore delle comunità locali. Ha dato impulso alla nascita della Camera di Commercio Italo – Sudafricana, della quale è stato presidente dal 2004 al 2008.

 

Giorgia SERRATI – 1945 – Genova – Commercio conserve ittiche

È presidente di Icat Food Spa, fondata dal marito e attiva nell’importazione e distribuzione di conserve ittiche e vegetali. Alla scomparsa del coniuge assume la guida dell’azienda. Fin da subito avvia investimenti in tecnologie gestionali e amplia il magazzino. Nel 2014 sigla un accordo con la capoverdiana Frescomarper la fornitura di tonni provenienti da pesca sostenibile per i marchi storici “Tonno Moro” e “Angelo Parodi”. Negli anni rileva il brand spagnolo di olive Alisa e sviluppa la gamma dei prodotti con conserve vegetali e di frutta, snack e alimenti per animali. Oggi l’azienda, con 15 marchi e un magazzino a Serravalle Scrivia (Al), è presente nella grande distribuzione, nel commercio al dettaglio e nel catering. Occupa 35 dipendenti.

 

Silvia STEIN – 1939 – Vicenza – Maglieria di alta gamma

È presidente di Maglificio Miles Spa, attiva nella ideazione e produzione di capi di maglieria di alta gamma per conto terzi. Nel 1962 costituisce un laboratorio artigianale. Dall’incontro con Yves Saint Laurent alla fine degli anni ’60, che affida all’azienda la realizzazione di collezioni pregiate, avvia collaborazioni con marchi della moda internazionale tra i quali Valentino, Bottega Veneta, Lanvin e Donna Karan. Attraverso costanti investimenti in innovazione di processo e nella sperimentazione di nuove tecniche di produzione, guida lo sviluppo dell’azienda che oggi, con uno stabilimento produttivo di oltre 7.000 mq, realizza 200.000 capi l’anno. Dispone di un archivio digitale che raccoglie più di 20.000 punti maglia. Occupa 130 dipendenti.

 

 

Maurizio STIRPE – 1958 – Frosinone – Industria/componentistica

È presidente di Prima Sole Components Spa dal 1998, azienda di famiglia attiva nella progettazione e produzione di componentistica in plastica per il settore automotive e per quello degli elettrodomestici. Dal 2000 avvia l’internazionalizzazione con l’apertura di tre stabilimenti di cui uno in Francia per la fornitura di Whirlpool Europe, uno in Germania e uno in Slovacchia per servire i settori automotive e degli elettrodomestici. Oggi il Gruppo è fornitore di marchi automobilistici quali Fca, Bmw, Volvo, Volkswagen e Daimler. Opera con 12 stabilimenti produttivi, di cui 8 in Italia, e 2 centri di ricerca e sviluppo con 60 ricercatori. L’export vale il 30% del fatturato. Occupa 2.920 dipendenti, di cui 1.990 in Italia.

 

Guido VALENTINI – 1949 – Milano – Industria/metalmeccanica

È dal 1993 presidente di Rupes Spa, attiva nella produzione di utensili professionali e sistemi di aspirazione. Alla scomparsa del padre assume la guida dell’azienda di famiglia e la rilancia con investimenti in innovazione di prodotto e la realizzazione di un nuovo stabilimento produttivo a Vermezzo (Mi). Nel 2010 brevetta “Bigfoot”, un sistema di lucidatura delle superfici metalliche riconosciuto a livello mondiale. Nel 2015 avvia l’internazionalizzazione dell’azienda con la costituzione di Rupes Usa Inc. e la realizzazione di un nuovo stabilimento in Colorado. Oggi l’azienda, con oltre 150 brevetti depositati, opera con 4 siti produttivi nella sede di Vermezzo, uno negli Stati Uniti e occupa 102 dipendenti.

 

 

 

 

 

Corvi aggrediscono a beccate i passanti

Tanta paura ma pochi danni, per fortuna

Alcuni passanti sono comunque rimasti lievemente feriti, giovedì scorso, quando uno stormo di corvi impazziti, in pieno centro a Nichelino, ha iniziato ad aggredirli colpendoli ripetutamente a colpi di becco. Numerose le chiamate in Comune. Un bambino è stato colpito alla testa. Si è poi scoperta la ragione di tanta aggressività da parte dei volatili: un pulcino era caduto dal nido su un’aiuola sottostante e chiunque passasse nei paraggi veniva considerato dai corvi una potenziale minaccia per il loro piccolo.  Il pulcino è stato portato in un centro per la cura degli animali e la “minaccia“ per lui è per i passanti è stata sventata.

Chiesta conferma a 10 anni per la banda dello spray di piazza San Carlo

E’ stata chiesta dalla pg di Torino Elena Daloiso  la conferma della condanna in primo grado a 10 anni per tre dei quattro ragazzi componenti della ‘banda dello spray’

Il  gruppo di giovani di origine maghrebina aveva  messo a segno furti e rapine confondendo le vittime con spray urticante in piazza San Carlo nella drammatica sera del 3 giugno 2017, in occasione della proiezione della finale di Champions League. La  folla in preda al panico provocò una calca con oltre 1.500 feriti, due dei quali morirono successivamente per le conseguenze. La posizione del quarto imputato è stata per ora tenuta  separata in quanto il giovane è  positivo al coronavirus e non ha potuto partecipare all’udienza.

(foto: il Torinese)

Radicali: “Mascherina nel ponte del 2 giugno? A Cirio il ‘ridicolino d’oro'”

Riceviamo e pubblichiamo / “Nella gara tra i Presidenti di regione a produrre i provvedimenti più clamorosi e inutili, questa settimana vice certamente Alberto Cirio con l’obbligo delle mascherine all’aperto per il ponte del 2 giugno.

“E’ IL PROVVEDIMENTO PIU’ INUTILE DELLA SETTIMANA”

Sarà una specie di legge del contrappasso per i piemontesi dopo gli affollamenti in centro per le Frecce Tricolori. Con l’obbligo delle mascherine all’aperto solo nel fine settimana per tutti nei centri abitati – definizione che include tutti i parchi cittadini – la Giunta regionale, invece di assumersi le proprie responsabilità, continua a criminalizzare i cittadini e a trattarli da servi. Ovviamente molti si faranno un baffo di queste prescrizioni, allungando il passo della camminata o improvvisando attività motoria per non mettere la mascherina. Altri la terranno sul collo e sulla fronte, pronti a coprirsi bocca e naso in vicinanza di divise. Altri ancora prolungheranno gli atti consentiti senza mascherina, come bere, mangiare o fumare, non essendo attività vietate negli spazi pubblici. Molti sfrutteranno cortili e aree private all’aperto per stare in pace senza mascherina. Tutto questo fa capire che, lungi dall’essere un provvedimento sanitario o di tutela dea salute pubblica, l’obbligo della mascherina nel fine settimana è solo un modo per riempire gli spazi comunicativi e porre in secondo piano le inadeguatezze della giunta regionale. Basterebbe separare casi e decessi del mondo delle RSA da quelli non legati alle RSA per fa capire come provvedimenti di questo tipo siano solo inutilmente punitivi e vadano alla ricerca di un capro espiatorio. E’ tempo che un commissione di inchiesta regionale  faccia chiarezza.”

Igor Boni Silvio Viale (Radicali Italiani)