ilTorinese

Fdi, cantieri di lavoro nelle periferie

Riceviamo e pubblichiamo

MARRONE : “DA DESTRA FATTI, NON PAROLE”

“La destra sociale è questo: fatti, non parole”. È soddisfatto il capogruppo di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone commentando l’uscita delle graduatorie dei cantieri di lavoro per over 58 e per disoccupati. “In campagna elettorale – prosegue Marrone – avevamo promesso di stare al fianco delle fasce più deboli, oggi la destra al governo della Regione Piemonte conferma la parola data. Grazie al nostro lavoro, a stretto contatto con l’assessore Elena Chiorino, possiamo annunciare che i progetti approvati per la Città metropolitana, sono 98 per un totale di 415 cantieristi. Un numero importante, che aiuterà molte persone a rimboccarsi le maniche e darà loro un lavoro. Le persone inserite nel cantiere, infatti, percepiranno un’indennità lorda giornaliera di 29,70 euro, per un massimo di 30 ore di lavoro a settimana. L’assegno sarà poi erogato dall’Inps al lavoratore. Il nostro compito ora – conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia – sarà quello di dare la massima risonanza al bando pubblicizzandolo nei nostri sportelli sociali di Barriera di Milano e Lingotto. Quelle periferie in cui la destra sociale lotta ogni giorno in difesa degli italiani”.

Termometro a 25 gradi. Blocco traffico fino a euro4, ma il vento attenuerà lo smog

Mentre le temperature toccano i 25 gradi per il vento caldo di queste ore, proprio il vento dovrebbe abbassare, fin dai  prossimi giorni, lo smog

Ma al momento permane il livello di “semaforo arancione” a Torino e negli 11 comuni della prima cintura: Beinasco, Borgaro, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, San Mauro, Settimo e Venaria. Anche qui  i livelli di inquinamento permangono sopra i valori limite. Il semaforo è invece verde a Caselle, Chivasso, Leinì, Mappano, Pianezza, Volpiano, Carmagnola, Rivalta di Torino, Vinovo, Chieri e Ivrea. Giovedì 6 febbraio nuovo esame della situazione atmosferica. Per i comuni dove c’è il semaforo arancione, restano le limitazioni per i veicoli diesel fino a euro4.

 

(Foto Liguori)

La Regione dichiara guerra alla cimice asiatica

L’assessore all’Ambiente Marnati : «Danni alle colture, ma anche all’equilibrio ambientale». L’assessore all’Agricoltura Protopapa:  «Nel prossimo Psr inseriremo misure specifiche»

«La cimice asiatica è una vera e propria piaga che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura italiana e in particolare la frutticoltura che rappresenta una delle eccellenza per il Piemonte»: lo dichiara il presidente della Regione Alberto Cirio.

Continua il presidente: “non lasceremo soli i nostri agricoltori in questa battaglia. Siamo di fronte a una emergenza che sta provocando centinaia di milioni di danni, se pensiamo che solo in Piemonte superano i 180 milioni di euro. Chiederemo a Bruxelles, già nel prossimo incontro con la Commissione Agricoltura in programma il 5 febbraio, di attivare specifiche risorse per i risarcimenti e per la ricerca».

«Nel prossimo Psr inseriremo delle misure mirate per il contrasto alla cimice asiatica – aggiunge l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa –, mentre abbiamo già avviato  delle campagne di sensibilizzazione rivolte alle scuole e ai Comuni, in collaborazione con Anci e Agrion, la Fondazione per la ricerca, innovazione e sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese. Con Agrion in particolare stiamo lavorando allo studio di possibili soluzioni, in sinergia con il sistema universitario, i rappresentanti del mondo agricolo e le realtà private e industriali che proprio nella ricerca stanno investendo risorse importanti».

«Il problema delle cimici  osserva l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – si riverbera anche sull’ambiente, in particolare sui pioppi che se colpiti non riescono a filtrare la CO2 e quindi a migliorare la qualità dell’aria».

Telemedicina e innovazione in sanità

Le opportunità offerte dalla digitalizzazione e dalla teletrasmissione di dati medici sono al centro del convegno “Telemedicina e innovazione in medicina nella Sanità regionale”, che si svolge giovedì 6 febbraio a partire dalle ore 9 nell’Aula di Palazzo Lascaris, in via Alfieri 15, a Torino

All’evento – promosso dal Consiglio regionale del Piemonte, curato dall’Associazione Sanità del Piemonte Orientale (Aspo) e patrocinato dalla Federazione interregionale degli ingegneri del Piemonte e della Valle d’Aosta (Fiopa), dall’Università del Piemonte Orientale (Upo), dal Politecnico e dall’Ordine degli ingegneri di Torino – interviene un gran numero di professionisti e di “addetti ai lavori” provenienti dall’Italia e dall’estero.

Dopo i saluti istituzionali dei presidenti del Consiglio e della Giunta regionale Stefano Allasia e Alberto Cirio e del presidente e dei vicepresidenti della Commissione consiliare Sanità Alessandro SteccoAndrea Cane e Domenico Rossi, si susseguono quattro tavole rotonde dedicate rispettivamente alle applicazioni specialistiche e alle buone pratiche, alla telemedicina di territorio, all’adeguamento dei Sistemi sociosanitari nazionale e regionale per le sfide della Sanità digitale e alle risorse necessarie all’innovazione tecnologica e di processo. Non mancheranno focus sul confronto tecnologico di applicazioni nelle varie specialità, sulla loro implementazione nella medicina territoriale, sulla governance della sanità digitale e sull’ingegneria applicata alla medicina robotica.

L’evoluzione della telemedicina – è ormai accertato – permette nuove possibilità per l’erogazione delle prestazioni sociosanitarie e per l’interazione tra le diverse figure professionali e comporta importanti risparmi.

Informazioni al numero 392 7567352; iscrizioni all’indirizzo rel.esterne@cr.piemonte.it

Apeiron: materia indefinita, immortale e indistruttibile

Poesia / a cura di Alessia Savoini

Thauma
Apeiron: principio infinito e indeterminato dal quale tutte le cose hanno origine e nel quale tornano a dissolversi quando si conclude il ciclo stabilito per esse da una legge necessaria. È una materia in cui gli elementi non sono ancora distinti, è materia indefinita, immortale e indistruttibile, quindi divino.
Anassimandro
***
Quando le viscere siderali delle nascite
implosero
nella contaminazione cosmica delle terre
e negli oceani di Saturno si polverizzarono le acque,
quando i miti dell’altrove divennero stigma di celebrazione dei popoli,
indotti o sedotti
dal più lontano squarcio visibile di cielo,
attribuendo all’impermanenza mortale delle stelle
la causa delle loro influenze,
quando circostanziati dai confinanti orizzonti dei cedri
inquadrarono la libra della colpa,
quando
– ancora –
la propensione dei rami attingeva vita dal respiro del sole,
allor si sgretolarono i dardi delle divine imputazioni,
e
quivi
l’impatto delle astinenze,
la cornice delle introspezioni;
nel ventre dell’ignoto,
il calamo delle parvenze.
Scorgo gli esotici fluidi del plesso ancestrale,
ricordo
il sollazzo nei meandri delle acque uterine,
sotto la cripta costolare del palpito,
quando,
scalza,
vestivo d’indulgenza il prurito dei paguri
al rilascio dell’onda come unico atto di approdo.
Ho riposto nelle urne siderali del credo
il significato ultimo dell’essere,
senza per questo riuscire a salpare l’ancora dalle estorsioni del sentimento.
Tedio.
Inapparenza si cela
  all’anarchico istinto di prevaricazione
e sottoponendosi all’umile condizione della carne,
nella percezione esprime le sue pretese.
Che l’esistenza organica tutta si risolve nel presente.
Tranne che per un sintomatico effetto di persuasione cognitiva,
come se lo stupore potesse accostarsi al dolore nell’inferenza assiomatica della percezione,
ostacolato dalla capacità sovversiva della coscienza di autopreservarsi dall’assoluto.
La perversione del tempo annienta sé stesso
e ai dettami dell’oblio
si rende possibile la nascita di una nuova coscienza,
quando il siero fecondo della carne decade nel ventre olistico della  convergenza.
Ed ogni lascito supernovistico si esaurisce nell’eco della sua luce,
fintanto che la morte
dell’ultimo istante visibile
collide nel vuoto creativo delle cose che si susseguono.
Anche una stella è soggetta all’oblio.

Verdone presenta a Torino “Si vive una volta sola”

Carlo Verdone, Anna Foglietta, Rocco Papaleo e Max Tortora, a partire dalle ore 20.00 di questa sera saranno al cinema Massaua Cityplex di Torino per presentare agli spettatori in anteprima esclusiva per Torino e il Piemonte “Si vive una volta sola” il nuovo film di e con Carlo Verdone che uscirà in tutte le sale italiane il 26 febbraio

Una prima visione nazionale riservata al pubblico del Massaua Cityplex che a partire dalle 20.00 e in  altri 4 spettacoli successivi (20.30; 21.00; 21.30; 21.45) incontrerà il regista e il cast presenti in sala per la presentazione del film.

Un importante appuntamento culturale e d’intrattenimento che si inserisce tra gli eventi che il cinema Massaua – in sinergia con Film Commission Torino Piemonte

e in collaborazione con l’AGIS Piemonte e Valle d’Aosta, in rappresentanza degli esercenti cittadini ha intenzione di realizzare per Torino Città del Cinema 2020. Il film, prodotto da Filmauro di Luigi e Aurelio De Laurentiis e distribuito da Vision Distribution,

 è la ventisettesima prova da regista del maestro romano e arriva a due anni di distanza da “Benedetta follia”.

In questo caso il racconto si sviluppa intorno ad un quartetto di medici tanto abili in sala operatoria – visto che persino il Papa si affida alle loro cure – quanto inaffidabili, fragili e maldestri nella vita privata e che intraprenderanno uno sconclusionato viaggio on the road verso i mari del sud d’Italia all’insegna dell’amicizia e della gioia di vivere. “Si vive una volta sola” è una irresistibile e beffarda radiografia dei nostri tempi che Carlo Verdone ancora una volta ci regala, mostrando uno spaccato del presente attraverso il suo sguardo acuto, dissacrante e sempre originale.

Tornare a Torino è per me sempre una grande emozione. Qui dove tutto nella mia carriera è partito. E’ una bella città a cui sono molto legato e non a caso abbiamo deciso di fare l’anteprima nazionale assoluta del mio nuovo film proprio qui. Proprio nella Torino città del cinema voglio raccogliere le prime impressioni su questo lavoro. In questa nuova avventura ho avuto la fortuna di lavorare con Chiara Foglietta, Rocco Papaleo e Max Tortora che si sono dimostrati fantastici compagni di viaggio”, commenta così Carlo Verdone la sua prima uscita pubblica con il nuovo film.

Abbiamo fortemente voluto questa anteprima. E’ uno dei modi migliori che abbiamo trovato per omaggiare Torino Città del Cinema 2020. Voglio ringraziare Filmauro e Vision Distribution per aver creduto in questa idea e per averla sostenuta. Portare un evento del genere in una parte della città di solito non così interessata da appuntamenti come questi è un modo per affermare con convinzione una visione policentrica di Torino di cui il cinema Massaua è da sempre un convinto sostenitore”, dichiara l’A.D. del CinemaSimone Castagno.

Secondo Paolo Manera Direttore Film Commission Torino Piemonte: “Torino è Città del Cinema e la città dei cinema, 20 luoghi di cultura, aggregazione e incontro, che da sempre Film Commission Torino Piemonte considera alleati preziosi. Siamo quindi felici di collaborare con il Cinema Massaua per questo evento, e di avere avviato con AGIS e gli esercenti cittadini un nuovo e più strutturato lavoro di squadra che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi per organizzare eventi, presentazioni, anteprime sempre curate e importanti, con l’obiettivo di portare Torino al centro dei tour promozionali dei film in uscita”.

Francesca Leon, assessora alla Cultura della Città di Torino sottolinea: “Questa anteprima arriva in città grazie all’impegno dello staff del Massaua ed è tra i primi appuntamenti di Torino Città del Cinema 2020, cappello sotto cui la Città promuove e tiene insieme appuntamenti di grande rilievo, masterclass, percorsi, installazioni e occasioni di dibattito intorno alla Settima Arte. Grazie dunque e buon anno del Cinema a tutti e tutte”.

L’iniziativa fa parte di ‘Torino Città del Cinema 2020. Un film lungo un anno’, un progetto di Città di Torino, Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte, con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Regione Piemonte, Fondazione per la Cultura Torino.

www.torinocittadelcinema2020.it

(foto Mara Martellotta)

Synästhesie, sensazioni differenti in un’unica visione

I Synästhesie presentano “Bless”, il nuovo Ep che mostra le sfaccettature più scure e vicine al clubbing del duo torinese pubblicato con l’etichetta spagnola Awen Records

Si chiamano Emiliano Di Clemente e Simone Mancin, due giovani che nel 2014 hanno iniziato a collaborare grazie all’amore di entrambi verso generi musicali come la progressive house, la new wave, l’electronica ed il filone techno.

Da lì è nato Synästhesie, la parola tedesca che indica la Sinestesia, un disturbo che assegna ad una stimolazione sensoriale una diversa percezione. È proprio questo il concetto alla base del loro progetto: due menti che percepiscono sensazioni differenti e ne creano una visione unica.

Negli anni seguenti sono arrivate le prime release, con l’Ep “Tunnel” su Inlab Recordings, e le uscite su Inner Symphony (Steyoyoke), il singolo “Lotus” (remixato poi da Clawz SG) e il remix di “The Miracle Of A Million Lights” di Rauschhaus; questi ed altri brani inediti sono stati supportati da artisti del calibro di Tale Of Us, Øostil e SOEL. I loro set si distinguono per l’uso della melodia e per la grande varietà di sound e generi che caratterizzano l’intero progetto.

Oggi, 3 febbraio, è la volta di Bless, che in due tracce mostra come i due ragazzi italiani abbiano intrapreso un viaggio tra sonorità techno e melodie progressive, quasi oniriche. La title track “Bless” ed il secondo brano “Materia Oscura” stanno già riscuotendo un buon successo nell’ambiente underground, ricevendo il supporto di artisti di fama internazionale. E da oggi il loro «piccolo viaggio oscuro» è su Spotify e su tutti gli store digitali

No alla fobia coronavirus. La sindaca al ristorante cinese

La sindaca Chiara Appendino scrive su Facebook, a proposito dei timori diffusisi per il coronavirus: “La razionalità deve essere la guida delle nostre azioni.”

Prosegue la sindaca: “La Città di Torino è vicina alla comunità cinese e italo-cinese, e vuole allontanare tutti i rischi di diffidenza o ingiustificata paura legati alla vicenda del #coronavirus. Per questo, come gesto simbolico, insieme all’Assessore Marco Giusta, oggi abbiamo pranzato in un ottimo ristorante cinese della nostra Città”.

“Il Ministero della Salute – osserva Appendino – ha dato indicazioni molto precise. Basiamoci su queste per la massima tutela nostra e degli altri. Nel frattempo continuiamo a vivere e convivere serenamente nella nostra comunità, di cui da molti anni, migliaia di persone cinesi fanno parte e che contribuiscono ad arricchire.”

 

(Foto Facebook Chiara Appendino)

Quattro anni di Musei Reali: una realtà culturale in crescita

Musei più aperti, più accessibili, più partecipati: il bilancio degli ultimi quattro anni dei Musei Reali racconta una realtà in crescita, con un incremento del 61% del pubblico dal 2016 a oggi e 596.000 visitatori nel 2019

Un risultato reso possibile grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo e della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, e grazie anche all’impegno delle molte istituzioni, associazioni e imprese che hanno, a vario titolo, contribuito ad accompagnare questo cammino.

Il 2020 segna per i Musei Reali un primo importante punto di arrivo. Si chiude la prima fase del progetto di sviluppo promosso dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, che a partire dal 2014 ha riunito in un’unica realtà museale il Palazzo Reale con la Cappella della Sindone, l’Armeria, la Galleria Sabauda, il Museo di Antichità, i Giardini Reali, le Sale Chiablese e la Biblioteca Reale. Una fase di avvio che ha definito il profilo della nuova istituzione e che si apre ora a nuove importanti sfide.

 

«Oggi guardiamo al futuro dei Musei Reali – dichiara Alberto Anfossi Segretario Generale della Compagnia San Paolo – alla luce di un investimento della Compagnia di San Paolo che, coerentemente con il proprio piano strategico 2016-2020, ha agito come “fattore abilitante”, investendo in un processo coordinato di azioni strategiche che hanno prodotto un’evoluzione dell’ente ed una maggiore autonomia economico finanziaria. L’Obiettivo cultura che abbiamo scelto di perseguire ispirandoci ai Goals dell’agenda 2030 ci vedrà promotori della cultura al fianco delle istituzioni attingendo alla creatività e all’arte per rendere più attrattivi i nostri territori e rapportandoci ai beni culturali con spirito di custodia perché anche le prossime generazioni possano beneficiare del nostro patrimonio».

 

Osserva Adriana Acutis, Presidente della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino: «Le imprese e gli enti soci di Consulta sono impegnati a favore dei Musei Reali di Torino da oltre 20 anni. Il loro è un investimento importante, 4 milioni di euro, con una collaborazione progettuale costante che ha accompagnato la transizione verso il consolidamento di una realtà museale di rilievo internazionale. Tale progettualità ha avuto un momento chiave nel dono del logo dei Musei Reali di Torino nel 2017. Consulta è intenzionata a mantenere il proprio supporto per la realizzazione di obiettivi futuri».

 

Al centro dei programmi futuri c’è lo scenario della grande narrazione storica legata dal filo del collezionismo dei Savoia e dalle imponenti architetture dell’antica residenza. Sempre più, il patrimonio sarà il perno delle attività dei Musei Reali, con l’impegno costante a favorire l’inclusione e la più ampia accessibilità.

 

UN FOCUS SU CANTIERI, ATTIVITÀ E NUOVI ALLESTIMENTI 2020

Il primo appuntamento è un suggestivo intreccio di antico e contemporaneo con THE BALLAD OF FORGOTTEN PLACES, il progetto promosso dalla Fondazione Merz e realizzato dagli artisti Botto&Bruno nell’ambito della terza edizione del concorso Italian Council (2018). Dal 20 febbraio l’opera entra a far parte delle collezioni dei Musei Reali e sarà allestita al primo piano della Galleria Sabauda, nella Sala degli Stucchi, ambiente caratterizzato da un’esuberanza decorativa neobarocca.

Dalle sale del museo all’ambiente digitale: dal 1° marzo sarà disponibile online il catalogo delle opere dei Musei Reali, con più di 15.000 schede e oltre 20.000 immagini a colori e in bianco e nero, in continuo aggiornamento e implementazione.

 

Nell’ARMERIA REALE, dal 4 aprile, un nuovo percorso dedicato ai visitatori più piccoli con pannelli che illustrano tematiche legate al mondo variegato delle armi e della guerra dalla preistoria all’età moderna.

 

In primavera, nuova accoglienza ai GIARDINI REALI: mercoledì 8 aprile gli spazi verdi dei Musei Reali si arricchiscono di nuovi percorsi. Dopo i cantieri che hanno interessato il Giardino del Duca (conclusi nel 2016) e il Boschetto (autunno del 2017), sono proseguiti i progetti di riqualificazione. In particolare, i Giardini saranno dotati di nuovi percorsi pavimentati, illuminazione, casse e vasi come in origine. Inoltre, da settembre, nei giardini di levante, dove si concentrano le essenze più antiche del parco, sarà riattivata e riaperta al pubblico la settecentesca Fontana dei Tritoni.

 

A poco più di un anno dalla riapertura al pubblico della CAPPELLA DELLA SINDONE, il cui restauro ha ricevuto lo scorso 29 ottobre a Parigi il Premio Europa Nostra 2019, è ora imminente l’avvio del restauro dell’altare. Il cantiere sarà condotto senza interdire l’ingresso dei visitatori all’interno della Cappella, che potranno così seguirne lo sviluppo, pur nel rispetto delle cautele necessarie, fino alla sua conclusione prevista a luglio.

 

Il nuovo allestimento ANTICHITÀ REALI: MERAVIGLIE DAL MEDITERRANEO ANTICO sarà una grande occasione per far conoscere al pubblico le collezioni archeologiche meno note dei Musei Reali. Le opere provengono dagli acquisti effettuati dai duchi di Savoia, che si arricchiscono nel Sette e Ottocento grazie a donazioni; spaziano dai celebri rilievi assiri dei palazzi di Ninive e Khorsabad, alla scultura greco-romana, alla ceramica greca ed etrusco-italica, alla ricchissima collezione di arte cipriota. Le nuove sale saranno aperte al pubblico il 3 dicembre al piano terreno della Galleria Sabauda, a integrazione e completamento di un percorso di storia del collezionismo che prosegue con i dipinti ai piani superiori.

Prosegue anche l’impegno per l’arricchimento della rete di contatti con le istituzioni italiane ed europee per favorire la ricerca e la formazione nell’ambito delle nuove professioni della cultura. Nei prossimi due anni i Musei Reali coordinano le attività del progetto SYNOPSIS – Storytelling and Fundraising for Cultural Heritage professionals del programma europeo Erasmus Plus, che vede il coinvolgimento di partner provenienti da Italia, Belgio, Spagna e Grecia e che ha come obiettivo la definizione del profilo professionale specializzato in fundraising e storytelling, con la creazione di supporti formativi e la loro disseminazione. Nell’ambito delle nuove professionalità legate al fundraising, i Musei Reali ospiteranno inoltre i partecipanti al progetto Talenti per il Fundraising 2020 (TPF 2020) promosso dalla Fondazione CRT.

 

LE MOSTRE

Dopo Konrad Mägi. La luce del Nord, il primo appuntamento nelle Sale Chiablese è con CIPRO. CROCEVIA DELLE CIVILTÀ (dal 3 aprile) una grande esposizione incentrata sulle collezioni cipriote dei Musei Reali, che costituiscono un nucleo pressoché unico nel panorama dei grandi musei europei e sono legate alla memoria di Luigi Palma di Cesnola, primo direttore del Metropolitan Museum of Art di New York. Dall’archeologia alla fotografia con CAPA IN COLOR (dal 24 ottobre), progettata dall’International Center of Photography di New York, che presenta per la prima volta al pubblico le immagini a colori di Robert Capa (1913 – 1954) e mette in luce un aspetto trascurato della carriera del grande fotografo come fotogiornalista, testimone di eventi e ritrattista.

 

Archeologia e arte, ricerca e valorizzazione si intrecciano nel programma di “mostre dossier” previste negli spazi museali. Il percorso si apre con INCĒNSUM (dal 27 marzo), una suggestiva esposizione organizzata in collaborazione con l’Associazione culturale Per Fumum che illustra il percorso delle antiche vie dell’Incenso. Prosegue con I SAVOIA E L’ARTE DEL RITRATTO (dal 24 aprile), frutto di un progetto didattico-formativo in collaborazione con l’Università di Torino, e si chiude con LA FORTUNA DI RAFFAELLO NELLE COLLEZIONI DEI MUSEI REALI (dal 30 ottobre), che illustra la penetrazione del messaggio di Raffaello in Piemonte e la diffusione dei suoi modelli dalla prima metà del Cinquecento alla fine dell’Ottocento. In occasione delle celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Raffaello sarà avviato un importante lavoro di aggiornamento scientifico della catalogazione dei disegni di scuola raffaellesca, che sfocerà in un’esposizione della BIBLIOTECA REALE (30 ottobre 2020 – 14 marzo 2021). Nel corso dell’anno, verrà inoltre rifunzionalizzato il Salone Monumentale della Biblioteca, con un nuovo impianto di illuminazione volto a rendere più confortevole lo studio e a valorizzare la decorazione pittorica.

 

Uno speciale approfondimento infine sarà dedicato al Barocco, con attività, concerti e percorsi di visita dedicati da marzo a settembre 2020.

Insulta personale del pronto soccorso, arrestato

In manette per resistenza a Pubblico Ufficiale e denunciato per interruzione di pubblico servizio

Giovedì sera, gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti presso il pronto soccorso dell’ospedale Mauriziano per la presenza di una persona molesta che non permetteva il regolare svolgimento delle operazioni di soccorso.

Giunti sul posto, gli agenti hanno riscontrato la presenza dell’uomo nell’area triage. Quest’ultimo, un cittadino tunisino di 23 anni, ebbro e privo dia autocontrollo, era aggressivo nei confronti di un’infermiera, più volte insultata dallo straniero.L’uomo non accettava che il padre, in attesa con codice verde, dovesse attendere per essere visitato.

Il tentativo degli agenti di calmarlo, è risultato però vano. Il ventitreenne, infatti, non solo ha insultato e minacciato i poliziotti ma ha anche assunto una posizione da “combattimento” per colpirli, tentando poi di afferrare per un braccio uno degli agentiche è riuscito, però, a divincolarsi grazie all’utilizzo dello spray urticante. L’uomo è stato poi messo in sicurezza e accompagnato negli uffici della Polizia di Stato dove, tuttavia, ha proseguito con il suo comportamento aggressivo e iroso nei confronti degli operatori della Squadra Volante.

Alla luce dei fatti, il ventitreenne è stato arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale e denunciato per interruzione di pubblico servizio.