ilTorinese

Pernigotti riparte

“Pernigotti riparte grazie al Governo, ai sindacati e alla determinazione dei suoi lavoratori.

Una grande soddisfazione per la ripartenza della produzione di un’azienda storica come Pernigotti, che fa parte della storia imprenditoriale di Novi Ligure (Al). E anche la dimostrazione che questo Governo ha le idee molto chiare, e pone la tutela delle nostre imprese in cima alle sue priorità”.

Così hanno riferito Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, e Gian Paolo Cabella, sindaco di Novi Ligure, commentano la notizia dell’accordo raggiunto al Ministero dello Sviluppo Economico, che consentirà la ripartenza della produzione nello stabililmento novese, e il mantenimento degli stessi livelli occupazionali.

“L’obiettivo – hanno sottolineato Molinari e Cabella – di dare un futuro al marchio Pernigotti, salvaguardando produzione e professionalità, è   il frutto di un lavoro durato mesi, a Roma e sul territorio. Grazie al Ministro Di Maio, al Sottosegretario Durigon e alle rappresentanze sindacali, che hanno saputo battersi perché un’azienda dal dna completamente italiano, e piemontese, possa continuare il proprio percorso, e guardare al futuro con nuovo slancio. Ma un plauso va soprattutto ai lavoratori della Pernigotti, che hanno vissuto sulla loro pelle, nell’ultimo anno, una situazione difficilissima, senza mai perdersi d’animo, e continuando a battersi per il loro lavoro con grande forza, compostezza e dignità”.

In una nota il deputato di Forza Italia Claudia Porchietto, già assessore al Lavoro della Regione Piemonte e responsabile regionale del Dipartimento Attività Produttive per gli azzurri piemontesi, ha affermato invece che “il M5S si spertica nel cantare vittoria per aver ottenuto la reindustrializzazione della Pernigotti ma la tutela del marchio deriva principalmente dalla posizione ferma assunta dal presidente della Regione Alberto Cirio e dall’assessore al Lavoro Elena Chiorino, che in queste settimane non hanno mai arretrato con la proprietà chiedendo di tutelare il marchio e le maestranze ad esso collegate.

E continuando: “Apro solo una parantesi, sappiamo bene che nelle reindustrializzazioni sono centrali i piani industriali e il monitoraggio degli stessi. Sarà fondamentale non perdere mai di vista questo punto per evitare le beffe che abbiamo vissuto negli ultimi cinque anni in Piemonte”.

 

E infine riportiamo il commento del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e dell’assessore al Lavoro, Elena Chiorino, sull’accordo per la reindustrializzazione dello stabilimento Pernigotti di Novi Ligure: “Oggi è stato fatto un passo avanti importante per il Piemonte ma anche per l’Italia, perché marchi storici come Pernigotti sono un patrimonio nazionale e un simbolo di quel Made in Italy che è nostro dovere tutelare. Per questo è molto importante che siano due realtà italiane, e una piemontese in particolare, a dare una nuova speranza per il futuro di Pernigotti. La Regione ha fatto la sua parte e continuerà a presidiare, vigilando fino a quando questo accordo preliminare non sarà definitivo”.

 

La storia dell’azienda parte dal 1860, quando Stefano Giuseppe Pernigotti apre nella piazza del Mercato a Novi Ligure una drogheria, che si distingue subito per la produzione di un pregiato torrone. Nel 1868 visto che le cose procedevano bene, Stefano decide di fondare assieme al figlio Francesco, una società e così nasce ufficialmente, con un capitale di seimila lire, la “Stefano Pernigotti & Figlio”, azienda alimentare specializzata in produzione dolciaria.

 

Il primo riconoscimento ufficiale arriva il 1882 con Re Umberto I che concede alla società la facoltà di inserire lo stemma reale sull’insegna della sua fabbrica, che accompagnerà il logo dell’azienda fino al 2004, diventando fornitore ufficiale della famiglia Reale italiana.

Nel 1914 il Governo Italiano proibisce l’impiego dello zucchero per la preparazione dei generi dolciari, fra i quali il torrone, con la 1° guerra mondiale vicina.

Questo che doveva creare problemi alla produzione dell’azienda, funziona da stimolo per cui si ovvia all’assenza di zucchero con un maggiore uso di miele, grazie alla geniale intuizione di Francesco, migliorando il torrone che acquista una nuova consistenza.

Nel 1927 poi, l’azienda si arricchisce poi di un nuovo prodotto, il gianduiotto, il più nobile e rinomato cioccolatino italiano nato ufficialmente a Torino nel 1865 e che prende il nome da Gianduia, la famosa maschera di carnevale piemontese, nel frattempo alla guida dell’azienda è andato Paolo Pernigotti .

Nel 1935 Paolo Pernigotti acquista la ditta Enea Sperlari, azienda cremonese specializzata anch’essa nella produzione del torrone e successivamente viene avviata una nuova produzione, quella dei preparati per gelateria, che ancora oggi è uno dei punti di forza dell’azienda.

Siamo ancora nel periodo migliore dell’azienda che successivamente con il figlio Stefano alla guida, acquisisce la Streglio, specializzata nei prodotti a base di cacao.

Con gli anni ottanta sopraggiunge un periodo nero di eventi che porteranno alla cessione della Sperlari ad una compagnia americana ed ad altre cessioni.

Nel 1980 Stefano Pernigotti, rimane senza eredi dopo la scomparsa dei due figli ancora giovanissimi in un incidente stradale in Uruguay e decide di cedere lo storico marchio alla famiglia Averna del settore delle bevande alcoliche e nel 2000 cede anche la Streglio ad una nipote.

Nel 2013 l’azienda viene ceduta dalla famiglia Averna al gruppo turco appartenente alla famiglia Toksöz   che nel 2018 aveva prospettato la chiusura dello stabilimento di Novi Ligure, ma non la dismissione del marchio.

Vito Piepoli

Dal Senegal per spacciare droga: arrestati

Tre cittadini senegalesi sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato ”Barriera Milano” nei giorni scorsi per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

La scorsa settimana un intervento per schiamazzi notturni in via Spontini/Montanaro si è trasformato in un arresto per detenzione di stupefacente. Il 20enne, con precedenti di Polizia, ha provato ad allontanarsi all’arrivo degli operatori, che hanno immediatamente notato che il giovane aveva portato alla bocca qualcosa, probabilmente droga, come successivamente confermato dagli esami radiologici effettuati all’addome. I poliziotti nelle sue tasche hanno trovato inoltre 530 euro nascosti in un foglio di carta, 2 telefoni cellulari e 1 lametta. I nomi dei clienti erano salvati all’interno della rubrica telefonica del pusher con il nome della via o della macchina utilizzata.

Nella serata di mercoledì gli agenti hanno fermato un trentenne, sempre del Senegal, in via Carmagnola. L’uomo, alla vista dei poliziotti, inizialmente ha provato a nascondersi dietro un auto in sosta ma poi ha intrapreso la fuga a piedi, nel corso della quale, inseguito da un poliziotto, ha lanciato in aria un involucro nel tentativo di disfarsene. Quel pacchetto conteneva 16 involucri di cocaina. Il trentenne si è poi intrufolato all’interno di una stabile dove è stato fermato dagli operatori dopo una breve colluttazione. L’uomo in possesso di 2 telefoni cellulari e 420 euro di denaro contante si era dichiarato un senza fissa dimora, peccato che dalle foto sul suo telefono cellulare gli agenti sono riusciti a risalire al suo domicilio, all’interno del quale sono stati trovati altri 620 euro, probabile provento dell’attività di spaccio. Lo straniero, irregolare sul Territorio Nazionale e con precedenti di Polizia, è stato arrestato anche per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e falsa attestazione delle proprie generalità.

Anche in un altro intervento di sabato sera il pusher ha provato a disfarsi di un fazzoletto contenente 16 involucri di cocaina ed eroina. E’ accaduto in corso Giulio Cesare direzione via Ciglia, il giovane è stato notato dai poliziotti mentre cedeva una dose. Questa volta lo straniero, anch’egli un senegalese di 20 anni, con precedenti di Polizia ed un Divieto di dimora nel Comune di Torino, ha fatto scivolare il fazzoletto lentamente per terra, durante la fuga, credendo di passare inosservato. Oltre alle dosi deteneva 130 euro in contanti e 2 telefoni cellulari.

 

Rifiuti, Piemonte nel Cuore: “Tassa doppia per i cittadini”

La sala comunale di Burolo ospita mercoledì 7 agosto, alle ore 21, l’incontro sul tema ‘Con la fusione forzata dei consorzi rifiuti raddoppia la tassa dei cittadini’, organizzato dall’Associazione Piemonte nel cuore. Introduce il sindaco di Burolo Franco Cominetto, intervengono Giuliano Balzola ed Elisabetta Piccoli, rispettivamente, assessore alla sostenibilità ambientale e al bilancio del Comune di Ivrea, Massimo Ottogalli, sindaco di Settimo Rottaro, e Gian Luca Vignale, fondatore di Piemonte nel cuore. Le conclusioni verranno tratte da Angelo Dago, presidente della Commissione regionale Ambiente della Lega Salvini. Piemonte nel cuore ha già depositato in moltissimi comuni un ordine del giorno nel quale si chiede al presidente Cirio, all’assessore all’ambiente, al presidente del Consiglio regionale Allasia ed al presidente della commissione ambiente di Palazzo Lascaris di prorogare l’entrata in vigore della legge regionale 1 del 2019 per provvedere ad una sua successiva modifica radicale. Ultimo comune in ordine di tempo è stato Parella, nell’Eporediese, dove il documento è stato depositato dal capogruppo di Progetto Parella MPP (Movimento Progetto Piemonte) Bruno Tegano.

Massimo Iaretti

Agricoltura, 80 milioni di euro dalla Regione

L’assessore regionale all’Agricoltura, cibo, caccia e pesca, Marco Protopapa, è soddisfatto per il lavoro svolto in questi giorni dai funzionari dall’Arpea e del Csi, in stretta collaborazione con l’assessorato da lui guidato, per l’elaborazione dei mandati di pagamento relativi alle aziende piemontesi che hanno presentato domanda per accesso all’anticipo nazionale della Pac.

Dal primo di agosto 2019 sono accreditati sui conti correnti di 14.560 aziende piemontesi 81.344.365 euro, cioè il 50% del premio PAC dovuto per l’anno attualmente in corso alle aziende che avevano i requisiti per accedere a tale beneficio – spiega l’assessore Protopapa che aggiunge – Si è trattato di un grande sforzo organizzativo e di una corsa contro il tempo per ottenere un risultato tanto auspicato dagli agricoltori”.

Nonostante il sovrapporsi di più scadenze e i tempi ristretti, si riuscirà quindi a distribuire un’importantissima somma di denaro messa a disposizione dal Ministero delle politiche Agricole alle aziende piemontesi.

Merlo: nasce ‘Rete Comune, Sindaci al centro’. Rete Bianca in campo

“Dopo la costituzione delle giunte comunali, all’indomani delle recenti amministrative dello scorso
26 maggio, e alla vigilia del Congresso Nazionale dell’Anci, nasce l’Associazione ‘Rete comune,
Sindaci al centro’.

Una associazione nazionale di amministratori locali, che affianca l’azione politica
e culturale di Rete Bianca, e che conta la presenza di Sindaci, assessori e consiglieri comunali di
area popolare e democratica ma aperta a tutte le istanze culturali ed ideali che hanno come
obiettivo prioritario quello di valorizzare il ruolo, la funzione e la stessa ‘mission’ delle autonomie
locali.
Un associazione che punta a far sì che il dibattito che precede il rinnovo dei vertici dell’Anci non si
riduca ad un fatto burocratico e protocollare sul tema del rilancio delle autonomie locali ma sappia,
al contrario, essere un momento che qualifica una concezione che individua nei comuni lo snodo
decisivo per dare credibilità alle istituzioni, qualità alla democrazia, senso alla partecipazione e
stimolo all’autogoverno locale e che è anche finalizzato a rivitalizzare l’Anci.
Una associazione che sarà guidata da Sindaci e amministratori locali, soprattutto espressione di
quelle comunità che rappresentano il nerbo centrale del nostro ordinamento democratico – cioè i
piccoli e medi comuni – e che avrà come principale obiettivo quello di evitare che l’ideologia
centralistica si consolidi nella politica italiana, malgrado i vari pronunciamenti propagandistici
contrari e alternativi a quella impostazione.
Una Associazione, comunque sia, che oggi conta già l’adesione di un centinaio di sindaci e di
moltissimi assessori e consiglieri comunali e che affonda le sue radici culturali ed ideali nel
popolarismo di ispirazione sturziana che individua proprio nei comuni la ‘palestra democratica’ per
eccellenza del nostro ordinamento statuale.
Ho avuto l’incarico, dal coordinamento nazionale di Rete Bianca, di gestire la fase politica ed
organizzativa di questa Associazione di amministratori locali. Una iniziativa che rientra a pieno
titolo nella tradizione e nella cultura del miglior cattolicesimo democratico e popolare del nostro
paese”.
Giorgio Merlo, coordinamento nazionale Rete Bianca.

Più corse e meno fermate per i mezzi pubblici

Dall’ufficio stampa di Palazzo Civico

Rivoluzione in arrivo per tram e bus

L’assessora Maria La Pietra ha introdotto la riunione della Commissione Trasporti, presieduta da Roberto Malanca, nel corso della quale sono state illustrate, dall’Amministratore Delegato di GTT, Giovanni Foti le novità che saranno introdotte, a partire dal mese di settembre, sulle sette linee tramviarie torinesi (3, 4, 9, 10, 13, 15, 16).

“Torino ha la rete tranviaria più estesa d’Italia e sarà una rete di forza nella revisione del trasporto pubblico in Città”.

L’obiettivo, ha spiegato Foti, è quello di aumentare la velocità commerciale attraverso il progetto del miglioramento della priorità semaforica, delle corsie riservate e dell’ottimizzazione delle fermate.

Attualmente, la priorità semaforica riguarda il 60,6% degli incroci. Il progetto prevede di raggiungere il 67,2%.  L’81% delle linee tranviarie avviene su corsie riservate ma si punta a raggiungere il 90%.

Funzionale al progetto di revisione della rete sarà infine l’ottimizzazione delle fermate. Saranno 41 le fermate “sospese”, per un totale di minor fermate pari al 9% (corrispondenti all’1% dell’intera rete).

Tra i criteri individuati per il mantenimento delle fermate sulla rete, la distanza media di 350 metri, sullo standard delle città europee), la presenza di poli attrattori o di interscambio nelle vicinanze, la presenza di residenze a distanza considerevole dalla fermata, numero di validazioni giornaliere.

L’assessora Lapietra, annunciando l’arrivo di 30 nuovi tram (per altri 40 è in corso una gara), ha sottolineato come il progetto, consentendo un aumento della velocità dei mezzi, consentirà frequenze ad intervalli pari a 5 minuti. A parità di risorse, ha evidenziato, l’aumento potenziale della produzione km offerta sarà pari a 190.000 km/anno. L’aumento potenziale dei posti km/anno offerti sarà pari 30.740.000, dati, ha rimarcato l’assessora, equivalenti ad un aumento di 4 motrici tranviarie impiegate in ora di punta e 8 agenti di guida nel giorno tipo feriale scolastico.

Nel corso del dibattito, sono state espresse critiche dai consiglieri di opposizione Claudio Lubatti, Stefano Lo Russo (PD) ed Eleonora Artesio (Torino in Comune), in modo particolare sul progetto di ottimizzazione delle fermate. I consiglieri di maggioranza, attraverso le parole dei consiglieri Damiano Carretto e Antonio Fornari (M5S) hanno replicato sostenendo come il progetto illustrato rappresenti un piano strutturato per il miglioramento del trasporto pubblico. Da parte di Marco Chessa (M5S), l’invito a considerare le frequenze dei passaggi dei tram anche in concomitanza con l’inizio e fine turno di alcuni lavoratori.

 

(foto Mihai Bursuc)

Gli ultimi appuntamenti di Occit’Amo

LA VALLE STURA, LA VALLE GRANA, LA VAL CHISONE IN UNO SPECIALE FUORIPORTA, SONO PRONTE AD ACCOGLIERE GLI EVENTI CONCLUSIVI

In attesa del grande concerto finale dei Lou Dalfin a Castelmagno il 15 agosto, il festival propone musica, danze, incontri, trekking e stage musicali.

 

 

Occit’amo #fuoriporta in VALLE CHISONE

 

Venerdì 9 agosto 2019 – ore 18.00

Comune di Usseaux – Pian dell’Alpe

Rifugio Lago delle Rane

BANDA BRIGA

Sergio Berardo e Roberto Avena

 

Una nuova proposta #fuoriporta, una nuova proposta per incontrare un territorio occitano che va oltre le Vallate delle Terres del Monviso. Dopo la Val Susa eccoci nella bellissima Usseaux, in Valle Chisone.

In scena, la storia di Briga lo violaire, la ghironda e le genti delle alte valli.

 

Briga aveva una ghironda, una grancassa sulla schiena che batteva con una mazza, dei piatti sopra la grancassa, dei sonagli sul cappello e alle caviglie. Suonava contemporaneamente tutti gli strumenti. Di Briga lo violaire si sono potuti ricostruire alcuni viaggi attraverso i “carnets de route” (raccolta di autorizzazioni rilasciate dai Comuni francesi nei quali si fermava a suonare). La lingua materna di Briga era l’occitano. Occit’amo Festival ne narra le gesta, ovviamente in musica. E lo fa con giovanissimi l’alfiere della musica occitana, Sergio Berardo.

Il suonatore di ghironda si inserisce nel filone dei mestieri ambulanti delle persone delle alte terre, migranti per necessità, alla ricerca di lavoro e storie da narrare. Genti assolutamente non stanziali, ma girovaghe, e il loro viaggiare ha fatto sì che la stessa musica occitana potesse essere oggetto di comunicazione, cambiamento, lasciandosi permeare da tempi e luoghi differenti.

*Briga, a discapito di ciò che si può pensare, camminò molto, allietò le notti di migliaia di persone, percorse l’intera Francia, oltre che le sue vallate, e visse davvero a lungo, sino ad 85 anni (1850 + 1935).

 

 

VALLE STURA

 

Sabato 10 agosto 2019 – ore 17.30

Argentera

LA FABBRICA DEI SUONI

“Breve conferenza introduttiva al concerto: popolo ebraico e musica klezmer nelle valli alpine piemontesi”

Maria Teresa Milano – Relatrice – Ebraista

Davide Graffino – operatore in supporto per audio / video

 

“Shalom Cuneo” è il racconto delle migrazioni e dei passaggi degli ebrei dalla Francia alla nostra provincia, attraverso le montagne. E in ogni valigia si trovano una fotografia, un libro di preghiere, una storia personale e una melodia da intonare.

 

 

Sabato 10 agosto 2019 – ore 21.30

Argentera

BAKLAVA KLEZMER SOUL

 

Baklava Klezmer Soul è un gruppo giovane formatosi a maggio 2017, su iniziativa di Isacco Basilotta e Roberto Avena.

Il gruppo, partendo da una ricerca melodica, propone arrangiamenti di musica Klezmer in chiave Balcanica con richiami Gipsy;

L’obbiettivo è quello di divulgare un genere musicale pressocchè sconosciuto alla nostra cultura.
La formazione è tipica del genere, ed è composta da cinque musicisti: clarinetto (Isacco Basilotta), fisarmonica (Roberto Avena), voce e percussioni (Michela Giordano), percussioni (Lorenzo Armando) e basso elettrico (Nicolò Cavallo).

 

Domenica 11 agosto 2019 – ore 17.00

Borgata Ferriere – Argentera

CORIANDRE

 

Una delle band più rappresentative della musica occitana d’oltralpe. Parlano di musica “trad’attuale”, due termini apparentemente agli antipodi ma che ben rappresentano le loro sonorità: alleanza di codici coreografici e strumenti tradizionali in chiave contemporanea. Non rinnegano inoltre i loro inizi da musicisti di strada.

 

 

VALLE GRANA

 

Lunedì 12 agosto 2019 – dalle ore 7.30

Per i matinè di Occit’amo

Rifugio Fauniera

LHI DESTARTAVELÀ

 

Occit’amo, dopo la bellissima esperienza del concerto più alto d’Europa con una ghironda sul Monviso, ritorna in rifugio, in un luogo che guarda ad un crocevia di tre Valli. Rocca la Meja, colle della Bandia, Colle Valcavera: tre vallate occitane si incontrano in un pianoro dalla vista mozzafiato.

Appoggiandosi a rifugi alpini, il Festival Occit’amo farà suonare all’alba ghironda e cornamusa, portando gli appassionati di musica e di montagna ad incontrarsi davanti a un palco naturale incredibile. Passioni a confronto: la montagna e la musica, la bellezza del paesaggio e la curiosità verso un evento insolito. Un’esperienza unica.

 

Si chiamano Lhi Destartavelà, gli “scavezza collo”. Amano farsi trasportare dalla musica e non pensare ad altro! Lhi Destartavelà sono nati “ufficialmente” nel luglio 2008. Si sono conosciuti frequentando le lezioni ed i saggi organizzati da Sergio Berardo, Simonetta Baudino e Simone Lombardo. In comune hanno la voglia e il piacere di suonare la musica tradizionale occitana.

Suonano musica tradizionale occitana con qualche inserzione personale (alcuni pezzi sono di loro composizione) e usano gli strumenti della tradizione – organetto diatonico, ghironda, flauti, galobet, piva, cornamusa – miscelati con strumenti “moderni” come il basso elettrico e il cajon.

 

Martedì 13 e mercoledì 14 agosto 2019

Ex Centrale Gallina

Due giorni dedicati a ghironda, organetto, cornamusa e danza, due giorni per fare e insegnare musica a grandi e piccoli, tutto in modo gratuito.

Così Sergio Berardo, leader dei Lou Dalfin, ha immaginato di chiudere la lunga kermesse estiva, andando oltre la proposta di formazione musicale, offrendo partecipazione e condivisione a suon di note. Un approccio allo strumento attraverso il confronto con alcuni grandi artisti e giovani “maestri”.

Con Sergio Berardo, Rosella Pellerino, Direttore Scientifico di Espaci Occitan, che introdurrà le diverse sessioni di musica raccontando tanto la storia quanto l’attualità occitane.

E non mancherà un premio finale. Partecipare a un momento di musica nel grande concerto del Santuario di San Magno, un “concerto funambolico” con i componenti dei Lou Dalfin.

 

Gli Strumenti:

Ghironda – Davide Bagnis e Simonetta Baudino

Organetto – Luca De Clementi, Gabriele Arnaudo e Loris Giraudo

Galoubet – Jean-Paul Faraut

Cornamusa – Dino Tron

Fisarmonica – Roberto Avena

Flauto – Enrica Bruna

Bodega – Maxence Camelin

 

E chi suona un altro strumento potrà comunque unirsi al gruppo e partecipare alla due giorni!

·         Possibilità di praticare un primo approccio allo strumento

·         Lo stage è rivolto a suonatori a partire dai 6 anni

 

13 e 14 agosto / Ex Centrale Gallina – Pradleves (a seguire Monterosso Grana – Oratorio)

A LECION D’OCCITANIA! Incontri per conoscere l’Occitania

A cura di Espaci Occitan con Rosella Pellerino

 

13 agosto 2019

h 10 | Occitania e occitano

Le identità linguistiche e la ricchezza delle minoranze in Europa, Italia e Piemonte: storia, diffusione e origini della minoranza linguistica occitana.

h 11.00 – 12.30 Musica

 

h 14.30 | Mille anni di letteratura occitana

La lirica dei trovatori occitani, antenati dei giovani musicisti odierni, ha ispirato Dante, il Dolce Stilnovo, la scuola poetica siciliana e quella tedesca. L’occitano può vantare anche un premio Nobel per la Letteratura, attribuito a Mistral nel 1904.

h 15.30 – 18.30 | Musica

 

14 agosto 2019

h 10 | Dalle crociate alle leggi di tutela

Catari e camisards, Felibres e vignaioli: la lunga e tortuosa storia degli occitani e dell’occitanismo.

h 11.00 – 12.30 | Musica

 

h 14.30 | Le feste occitane delle valli

Animali, piante e creature del bosco generate dalla fantasia dei montanari: dal lupo all’orso di segale, piume o ricci di castagne, sono le figure tratte dal mondo naturale, addomesticate per il tempo della festa, le vere protagoniste delle più antiche e celebri feste del Piemonte alpino occidentale, dalla Baìa ai Carnevali.

h 15.30 – 18.30 | Musica

 

Info:

STAGE MUSICALI  Laura 3485121488 – Flavia 331 9101395

A ESCOLA D’OCCITANIA! Gli incontri, gratuiti, sono aperti ai frequentanti lo stage e a tutta la popolazione, e non occorre prenotazione: per informazioni Espaci Occitan, tel. 0171/904075,

segreteria@espaci-occitan.org, www.espaci-occitan.org

Evento organizzato con il patrocinio e la collaborazione dell’Unione montana Valle Grana

 

Martedì 13 agosto 2019

Dalle 9,30 alle 18 circa

GRANDE CACCIA AL TESORO IN VALLE GRANA

 

Grande caccia al tesoro per adulti e famiglie alla scoperta della valle Grana, sulla via del Castelmagno. Degustazioni, leggende, arte e mestieri, tra prove pratiche e indovinelli.

Dalla seconda tappa in poi ci si sposta autonomamente sul territorio. Ad ogni tappa si otterrà l’indizio per raggiungere la successiva. Occorrerà superare una prova legata al luogo, o cercare un indizio intorno a sé.

Sono previsti diversi percorsi, finalizzati a scoprire un angolo diverso, una borgata, una grotta di stagionatura, una struttura ricettiva…

Arrivo verso le 18.00 e, dopo l’aperitivo a base di prodotti tipici della valle Grana, verranno premiate le squadre vincitrici e tutti gli equipaggi riceveranno un omaggio.

NB: Non è una gara competitiva a tempo.

 

Per info sui costi e prenotazione (obbligatoria), fino ad esaurimento posti, entro il 09/08/19: info.emotionalp@gmail.com oppure 334/1316196 – Contattandoci vi verrà inviato il regolamento di gioco con tutti i dettagli.

 

 

Martedì 13 agosto – ore 21.30

Montemale – Piazza Ferrero

ROBY AVENA GROP

 

Roberto Avena, nato il 22 settembre del 1994, ha sempre vissuto in una famiglia di musicisti, di cui faceva parte anche Beppe del duo “Beppe e Severin” suonatori di courente et balet in Val Vermenanha. Papà Dario per puro caso abbraccia il sax abbandonato da suo fratello e successivamente il clarinetto. Inizia un percorso per poi arrivare a formare Dario & Manuel.

Roberto dall’età di 8 anni inizia ad entrare in questo mondo con profonda ammirazione per suo padre e il suo compare tanto che al primo festin del paese suo padre lo invita a suonare il flauto dolce. La fisarmonica però non gli interessa, la categorizza come strumento da liscio, non sapendo quanto sarebbe diventato il suo punto di forza.

Nel tempo arriva a Lou Dalfin e Gran Bal Dub. La passione per la fisarmonica si trasforma così progressivamente in professione a tutti gli effetti, anche con l’inizio dell’insegnamento dello strumento presso Vernante e Caraglio, con l’opportunità per gli allievi di suonare nella “Grande Orchestra Occitana”, fondata e diretta da Sergio Berardo, dove anche Roberto ha iniziato a “farsi le ossa”.

Nel frattempo il progetto Dario & Manuel big band si è trasformato in “Roby Avena Group”, e infine nei “Sonadors”, con l’abbandono e l’arrivo di alcuni componenti.

Roberto decide di avvicinarsi ad una nuova cultura dell’Est Europa, aderendo così al gruppo “Baklava Klezmer Soul”, insieme a Isacco Basilotta, Nicolò Cavallo, Michela Giordano e Lorenzo Armando.

 

Mercoledì 14 agosto 2019

ore 15.00

Pradleves

MASCATREK – IL TREKKING DELLE STREGHE

 

In occasione del Festival Occit’Amo in valle Grana, Emotionalp organizza una serie di eventi collaterali per scoprire il territorio ed emozionarsi di fronte alle meraviglie e ai sapori unici della più piccola valle occitana del Piemonte.

Ci fu un tempo in cui non era la scienza a guidare i popoli, ma la superstizione e la fantasia. Molto spesso conformazioni geografiche particolari, fenomeni naturali di difficile interpretazione finivano con il favorire la nascita di miti e leggende. A fine tour, per chi lo desidera, una buona “merenda sinoira” conviviale che anticipa il concerto dei “MAXENCE CAMELIN + BATACLAN”.

 

Solo per l’escursione: info sui costi e prenotazione (obbligatoria), fino ad esaurimento posti, entro il 13/08/19: info.emotionalp@gmail.com oppure 334/1316196

 

 

Mercoledì 14 agosto 2019

ore 21.30

Pradleves – Madonna degli Angeli

MAXENCE CAMELIN + BATACLAN

 

Maxence Camelin, Max, Petit Max, Maxounet, Papounet, Francisse Cabrette, Michel Saindoux, Georges Michel, Pépé Roni…ma chi è veramente?

Avendo vissuto in Egitto i primi cinque anni della sua vita, i timbri degli mizmars (oboi egiziani) e degli arghuls (cornamuse primitive senza sacca) dei musicisti del Nilo gli hanno lasciato un imprinting sonoro indelebile, risvegliato più tardi dalle cornamuse e oboi popolari.

Ci furono anche una cassetta di Fela Kuti, ascoltata a loop, e più tardi, verso l’età di 12 anni, John Coltrane, che furono una rivelazione. Il sax ha allora preso il sopravvento, lasciando il pianoforte che lo aveva accompagnato fino a quel momento.

Un percorso artistico molto diversificato: jazz, balkan, funk, rock alternativo, progressive, canzone francese, hip hop, colonne sonore, musica mandinga, musica medievale e rinascimentale, musiche tradizionali dell’Occitania, del centro Francia, dell’Alsazia, della Bretagna, della Spagna, dell’Italia, Bulgaria, Svezia, Grecia. Vive di musica dal 2009 e si è specializzato nelle cornamuse e oboi popolari occitani che insegna al Centre Occitan des Musiques et Danses Traditionnelles di Toulouse.

Bataclan è il nome della fanfara di cornamuse fondata e diretta dal maestro Dino Tron.

 

Giovedì 15 agosto 2019

Dalle ore 9.30 – FERRAGOSTO OCCITANO

 

Dalle 9 TREKKING NEGLI ALPEGGI DI CASTELMAGNO

In occasione del Festival Occit’Amo in valle Grana, Emotionalp organizza una serie di eventi collaterali per scoprire il territorio ed emozionarsi di fronte alle meraviglie e ai sapori unici della più piccola valle occitana del Piemonte.

Dove e come nasce il celeberrimo formaggio Castelmagno? Nella giornata in cui l’alta valle Grana risuonerà di melodie secolari grazie al concerto dei Lou Dalfin presso il Santuario di San Magno, EmotionAlp propone un itinerario che proprio intorno al Santuario, luogo sacro da secoli per i pastori e gli allevatori, tocca alcuni tra gli alpeggi più pregiati del territorio. Il trekking terminerà al Santuario per l’esibizione di Andrea Loreni, il funambolo, e il concerto dei Lou Dalfin alle 16.00 al Santuario di San Magno.

Pranzo al sacco a carico dei partecipanti.

 

Solo per l’escursione: info costi e prenotazione (obbligatoria), fino ad esaurimento posti, entro il 14/08/19: info.emotionalp@gmail.com oppure 334/1316196

 

ore 16.00

Castelmagno

 

Performance del funambolo Andrea Loreni

Un’ascesa lunga 60 metri, con partenza da terra e arrivo al campanile del Santuario di Castelmagno.

Una performance imperdibile a 1800 m di quotaresa ancora più suggestiva dalla musica che da sempre racconta queste terre: sarà infatti Sergio Berardo, con la sua ghironda, ad accompagnare i passi nel cielo di Andrea Loreni.

 

ore 16.30

Castelmagno

LOU DALFIN

 

Come gli antichi “trovatori” erano soliti esibirsi facendo da ambasciatori delle prime culture europee, i Lou Dalfin cantano nella tradizionale lingua “d’Oc” e portano la cultura occitana in giro per il mondo. I Lou Dalfin sono più che un semplice gruppo musicale nella parte Occitana del Piemonte: la band di Sergio Berardo è diventato un fenomeno di costume che ha reso la musica occitana contemporanea, facendola uscire dai ristretti circoli di appassionati perché divenisse fenomeno di massa. All’esterno dell’area occitana Lou Dalfin è stato un anello di congiunzione tra realtà diverse: la pianura piemontese e l’Italia da una parte, le vallate e l’area transalpina dall’altra. Con Lou Dalfin le valli d’Oc non sono più l’estremo lembo di una cultura asettica ma hanno riacquistato la loro funzione storica tradizionale: l’essere ponte.

 

 

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FESTIVAL OCCIT’AMO – COS’È?

«Occit’amo è una grande occasione per affermare, attraverso la cultura e la musica, l’identità e la tradizione della nostra storia. La musica popolare, i balli, la letteratura hanno profonde radici in tutte le regioni italiane e in tutti i paesi del mondo. Queste culture possono convivere e possono arricchirsi reciprocamente: le radici, se condivise, aiutano la propria identità e la propria cultura ad aprirsi al mondo».

Questo è il biglietto da visita della kermesse che alla quinta edizione cresce ancora.

 

Protagoniste assolute sono la musica e la cultura occitana, declinate in molteplici forme d’arte che vanno dalla danza alla rappresentazione, canora e corale, fino al cinema e alla parola, legate tra loro da un vincolo strettissimo con il patrimonio paesaggistico e artistico locale: i sentieri, le baite, i colli, le chiese, le cappelle, i conventi, siti storici e architettonici di pregio saranno palco naturale.

Occit’amo conferma la vocazione di format cultural-turistico che dedica a ogni vallata un intero weekend di spettacolo, si arricchiscono le collaborazioni con importanti Festival italiani e francesi che raccontano la montagna e la tradizione, arrivano grandi ospiti nelle Terre del Monviso.

 

FESTIVAL OCCIT’AMO – DOVE E QUANDO?

Le Valli Stura, Maira, Po-Bronda e Infernotto, la Pianura del Saluzzese, le Valli Varaita e Grana dal 4 luglio al 15 agosto 2019 (con una serie di appuntamenti in anteprima) sono pronte ad accogliere oltre 20 gruppi musicali provenienti da tutta Italia e Francia, scrittori e cantanti che fanno letteratura.

Un focus su sonorità che vedranno rappresentate Provenza e Lengua Doc, visione plastica di un arco latino dove sono emigrate le nostre genti.

 

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I carabinieri forestali scoprono discariche abusive e incendi di rifiuti

Dal Piemonte

Negli ultimi giorni i Carabinieri Forestali di Nizza Monferrato, in collaborazione con la Stazione Carabinieri di Mombercelli, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria un agricoltore cinquantanovenne di Vinchio.

Sversando nel tempo rifiuti da demolizione e materiali di vario genere da un pendio prospiciente il cortile della propria abitazione, aveva realizzato una discarica abusiva. L’area interessata dai rifiuti ha una superficie di circa 500 metri quadri ma, vista l’accidentalità del terreno nonché la miscelazione dei rifiuti con terra, è impossibile al momento quantificare quale sia il volume e la precisa natura e composizione degli stessi. L’area è stata posta sotto sequestro preventivo e sono previsti per i prossimi giorni verifiche sul materiale sversato da parte di tecnici incaricati dal Comune. All’interno della proprietà dell’indagato i militari hanno accertato inoltre la presenza di numerose tettoie per ricovero scorte e mezzi agricoli, sulla cui regolarità sono in corso verifiche. Ove tali opere risultassero abusive dovranno essere abbattute a spese dell’indagato.Negli stessi giorni i Carabinieri Forestali di Canelli sono intervenuti su di un rogo di rifiuti nel territorio del comune di Calamandrana. Un agricoltore trentenne stava dando fuoco a scarti provenienti dalla propria attività frammisti a rifiuti urbani di materiali vari. L’uomo è stato denunciato per smaltimento illecito di rifiuti.

Cinquecento persone al rave party. Arresti e denunce

Si è concluso nella serata di ieri un rave party illecitamente organizzato a Ivrea, nel quartiere San Bernardo. All’evento hanno partecipato circa 500 persone, giunti a bordo di oltre 200 veicoli tra camper, furgoni, camion e autovetture.
I fatti risalgono allo scorso 4 agosto: nella notte, numerosi cittadini hanno contatto il numero di emergenza 112 NUE per segnalare musica ad alto volume proveniente da una zona campestre, sulle rive del fiume Dora Baltea. Lo stesso proprietario dei terreni ha denunciato l’illecita occupazione dei fondi al Commissariato di Ivrea.
Personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri è stato quindi impiegato in attenti servizi di osservazione e controllo nelle strade vicinali di accesso all’area, grazie ai quali è stato impedito l’ingresso di oltre 500 persone, che si allontanavano senza determinare turbative per l’ordine pubblico.
Nella tarda serata del 5 agosto, lo staff del rave ha iniziato l’esodo. Una carovana di circa 50 veicoli ha percorso i campi di grano nel tentativo di eludere i controlli; nella zona centrale erano stati collocati i mezzi adibiti al trasporto delle apparecchiature. Inutili le manovre elusive: i servizi di monitoraggio e osservazione, anche molto ravvicinati – con personale della Polizia di Stato occultato nella boscaglia – hanno permesso di seguire la carovana per oltre due kilometri. Sono stati quindi individuati i veicoli contenenti le apparecchiature utilizzate per il rave, fermati in sicurezza in località Canton Ferrero. Le 5 persone a bordo, verosimilmente gli organizzatori dell’evento, di cui 4 con precedenti di polizia specifici, sono stati arrestati per invasione di terreni, stante la pericolosità connessa all’aver fornito gli strumenti necessari per la realizzazione dell’evento.
L’attenzione delle FF. OO. si è incentrata nella prevenzione e repressione dei delitti in materia di stupefacenti, immancabilmente connessi a manifestazioni di questo tipo, alle condotte di guida in stato di alterazione per abuso di alcool e droga oltre che all’identificazione dei responsabili dell’invasione dei terreni. In tale contesto, sono stati identificati oltre  300 persone e si proceduto al controllo di 90 veicoli. La posizione giuridica dei soggetti identificati in uscita dal rave party è al momento al vaglio dell’A.G.: invasione di terreni e disturbo alla quiete delle persone i delitti ipotizzati.
Sono state inoltre eseguite 14 perquisizioni locali e personali, anche con l’ausilio delle unità cinofile dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato. Due le denunce per guida in stato di ebrezza, una per guida sotto l’effetto di stupefacenti e due sanzioni amministrative per uso personale di stupefacenti.
Per il pericolo di reiterazione di simili eventi non autorizzati, sono stati sequestrati:
⦁ 11 enormi casse turbosound;
⦁ 2  enormi casse huracane;
⦁ 2 mixer professionale con amplificatore;
⦁ un divano;
⦁ un frigorifero di grandi dimensioni con bevande alcoliche;
⦁ altro materiale utile alla realizzazione della manifestazione.

Complessivamente, sono stati impiegati oltre 70 unità, tra cui agenti della Polizia Stradale, della Squadra Mobile e della Questura, per un servizio che si è protratto per quasi 48 ore, sotto la direzione del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ivrea e Banchette con la collaborazione dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Municipale.

Una (innocua) invasione di libellule nei quartieri torinesi

A migliaia le  libellule hanno invaso alcune zone di Torino,posandosi in massa sui balconi ai piani più alti dei palazzi

Le aree più interessate sono quella di Borgo San Paolo e piazza Bengasi. E’ una innocua invasione dovuta al periodo delle migrazioni. Numerose sono state le chiamate ai vigili del fuoco e dal Comando confermano che si tratta di animali innocui, che mangiano le zanzare, e che non ci sono pericoli.