ilTorinese

In auto con cocaina e patente scaduta

Arrestato trentunenne italiano dalla Polizia di Stato
Giovedì sera, una pattuglia della Squadra Volante, transitando su Corso Vigevano, si
avvedeva della presenza di una Lancia Ypsilon ferma al semaforo con via Cigna, ed il
conducente chino ad armeggiare fra il sedile e la leva del cambio.
Insospettiti da tale movimento, gli agenti decidevano di sottoporre a controllo il veicolo,
fermandolo poco distante. Il conducente, un cittadino italiano di 31 anni appariva molto
nervoso; il controllo effettuato nell’abitacolo consentiva il rinvenimento di svariati ovuli
termosaldati contenenti oltre 8 grammi di cocaina. L’uomo, inoltre, conduceva l’auto con
patente di guida scaduta da alcuni mesi. Pertanto, è stato arrestato per detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti e denunciato per guida con patente scaduta.

In memoria di Pasquale Cavaliere

Pasquale Cavaliere è un eterno giovane. La sua
tragica morte porta con sé questa considerazione.
Quasi una sorte di eternità nel ricordo di chi lo ha
conosciuto ed apprezzato. Poi ti rendi conto che
sono passati venti anni. Una eternità. L’ immortalità
grazie a chi ricorda superando l’ oblio del tempo.
Pasquale ha trovato il suo riscatto  nell’ attività politica e sociale.
Prima in Avanguardia
Operaia e poi nei Verdi. Consigliere comunale e
regionale. Uno che si è messo in gioco più volte con
( purtroppo ) una vena di melanconia che lo ha portato
alla depressione. Probabilmente qualcosa di più
grande di lui. Un moderno eroe con le fragilità anche
di un eroe. Lo si ricorda grazie soprattutto ai suoi
amici e ai suoi compagni.
Ogni anno una iniziativa per ricordarlo.
Ora nella sua città di adozione, Ciriè,  il 28 settembre, dove aveva mosso
i primi passi politici sui temi ambientali. Fin dalla fine
degli anni ’60 nel Canavese molte erano le fabbriche altamente
inquinanti. Molti gli operai morti.
Molti tumori. Di lavoro si moriva. Del resto come oggi. Il luogo dove si svolge
l’incontro è la Società Operaia, simbolo per 150 anni  di
lotte operaie per diritti, orario e salario. Il più delle
volte gli scioperi erano ad oltranza e le società di
mutuo soccorso facevano credito alle famiglie senza
stipendio. Qui le cose sono cambiate in meglio.
Ricordarlo fa sempre bene. Ciao, Pasquale. Esserci
significa ricordarti con la consapevolezza della memoria
di chi sei stato.
Patrizio Tosetto

Le “fragili catene” di Valter Morando

A cura di A.L.E.R.A.M.O. Onlus, presidente Maria Rita Mottola, presentata da Giuliana Romano Bussola, si inaugura, su invito, venerdì 4 ottobre nel museo civico di Moncalvo la mostra ”Fragili catene” di Valter Morando, considerato il maggior artista italiano vivente che tratta il tema del porto.

Testimone e partecipe della grande stagione albisolese degli anni 50-60 accanto a Fontana, Capogrossi, Jorn, Milena Milani, Morando, scultore, pittore, incisore, ha maturato uno stile personalissimo unendo la figurazione ad avanguardie astratte, informali e concettuali.

Abilissimo nel carpire i segreti dell’opus alchemico ceramico trova ispirazione nei rottami abbandonati nel porto di Savona cui dà dignità facendo sì che catene, ganci, bitte, lamiere diventino occasione d’arte.

Raffigurati in sculture identiche agli originali, non in meccanica riproduzione bensì come ripresa creatrice, gli umili oggetti assumono valenze simboliche, aspetti sacrali che li riscattano dal folclore locale nell’incanto di un clima atemporale metafisico.

***

Orari mostra “Fragili catene” di Walter Morando aperta al pubblico dal 5 ottobre al 15 dicembre  2019.

Sabato – domenica 10,00 – 18,30

Altri giorni settimana su prenotazione cell 3277841338

Museo Civico Moncalvo Via Caccia 5

 

 

 

Generosissimo Ottobre quando è tempo di cambiare

LA FONTANA DEI MESI

Eccoci arrivati alla quarta uscita della rubrica sulla Fontana dei Mesi di Torino, anche questa volta cerchiamo di tenere un occhio allo splendido complesso statuario, anima della fontana, e allo stesso tempo di introdurre una corrente artistica -o meglio, in questo caso- due correnti artistiche, cercando di capire se effettivamente una scivola nell’altra oppure se siamo di fronte a due movimenti a sé stanti dal principio. Accettata la sfida sia detto che non saranno date risposte per l’una o l’altra opinione, solo alcuni dignitosissimi spunti di riflessione, insomma ognuno resti pure della sua idea sempre che voglia averne una.

Dunque le due correnti in questione sono “il bizantino” e “lo stile italiano del secolo XIV”. Mentre invece sarà una delle dodici statue femminile quella con ai piedi la scritta Ottobre ad incuriosire maggiormente la nostra attenzione. La Fontana dei mesi al parco del Valentino di Torino è un complesso artistico-architettonico che si sviluppa su di una pendenza probabilmente presente prima della costruzione artistica. Penso che il modo migliore per descriverla sia considerare una forma ovale appoggiata su un piano inclinato. A questo punto vediamo una bella ringhiera bianca che scende a parapetto dal punto più alto senza interruzioni fino a basso.

La fontana è particolarmente affascinante per quella che potremmo chiamare la sua intrinseca reversibilità. I complessi statuari maggiori al vertice sono rivolti all’interno del nostro ovale dove si trovano sia il lago artificiale che gli spruzzi d’acqua, mentre le dodici statue disposte lungo le braccia dell’ovale sono rivolte all’esterno e accompagnano il cammino del visitatore. Caso a parte due dei quattro complessi statuari al vertice: mostrano scene di forza con tensioni contrastanti, quindi questi due gruppi non si possono ragionevolmente considerare rivolti da un lato o dall’altro, piuttosto sono ascrivibili a spirali neoclassiche. Per il fatto che le dodici statue sono rivolte all’esterno, non sembra inopportuno   considerare che il camminamento in cemento intorno alla struttura sia parte in realtà integrante della fontana. Così come non riusciamo a trovare una correlazione logica che comprenda tutta le statue che compongono la Fontana nel parco, riusciamo a vedere una correlazione tra lo stile bizantino e quello primo rinascimentale solo nell’uso del dorato e poco altro. Nel XIV secolo vediamo l’inizio della pittura rinascimentale in Italia in due scuole: una degli studenti di Giotto detta anche “fiorentina” e l’altra “senese” di Ambrogio e Pietro Lorenzetti e specialmente di Simone Martini. Distinguiamo le opere in due scuole separate anche se geograficamente una non sia molto lontana dall’altra. I senesi realizzano preferibilmente su tavola e le loro immagini ricercano la spigolosità, inoltre richiamano una realtà idealizzata, i fiorentini invece tendono alla rappresentazione di uno spazio reale e realizzano preferibilmente con l’affresco. I fiorentini sono storicamente predominanti perché se i senesi sono per lo più legati al territorio della città dalla terra rossa, i fiorentini raggiungono tutto il centro Italia, Giotto stesso dipinge a Padova e a Assisi oltreché naturalmente nella città de’ Medici. A quell’epoca quando gli allievi di Giotto continuano i progetti architettonici del maestro a Firenze, lasciati sfortunatamente incompiuti, lo stile bizantino è al suo apice e insieme al tramonto. Nei secoli ha trovato terreno fertile specialmente nella Serenissima e in tutti i luoghi dove il popolo bizantino è atterrato il che in realtà è un bel pezzo di mondo. Da una parte potrebbe sembrare assolutamente incomprensibile che le due scuole, la fiorentina e la senese, non attingano dal bizantino, dall’altra sembrerebbe evidente che la loro origine sia autonoma rispetto a quello stile. Come consiglio di ricerca, un buon modo per farsi una idea più precisa sarebbe quello di andare a cercare ancora più indietro nel tempo, nelle opere di Cimabue, il maestro di Giotto, oppure chissà dove nelle immagini che hanno ispirato il Martini e i fratelli Lorenzetti, lì infatti potremmo trovare la correlazione che cerchiamo o una disconferma altrettanto attesa.

Nella prossima uscita accenneremo alle   allegorie delle quattro statue interne, ma per ora, con l’avvicinarsi del mese di ottobre, il mese in cui prendiamo in mano le redini per l’ultimo trimestre dell’anno in corso, inoltrandoci nell’autunno, io personalmente cerco di ricordare quanto sia interessante affiancare alla fontana le correnti artistiche pittoriche, tuttavia alla fine di questo articolo prende la voglia di fare una passeggiata fino alla nostra fontana al parco del Valentino di Torino e godersi lì da quelle parti almeno per un po’.

         Ellie  

Italian Bike Test: inizio con il botto

Conclusa a Sant’Ambrogio di Torino, ai piedi della Sacra di San Michele, la prima tappa dell’unico bike test tour d’Italia.
Oltre 2.500 i test effettuati nei due giorni.
Appuntamento il 28 e 29 settembre a Montecchio Maggiore

 

Si è svolta questo weekend a Sant’Ambrogio di Torino, presso il Birrificio San Michele, la prima tappa del 2019 di Shimano Steps Italian Bike Test.

L’unico bike test tour italiano, che per la prima è arrivato in Piemonte, non ha tradito le aspettative. Nonostante il clima tipicamente autunnale ed un sole decisamente latitante, gli appassionati delle due ruote si sono riversati nel Village per poter provare, in anteprima, tutte le novità 2020 delle principali aziende del mondo bici.

 

Al termine della due giorni, sono stati oltre 2.500 i test effettuati. Decisamente elevata anche la partecipazione di dealer, negozianti ed operatori del settore bici.

 

A disposizione dei partecipanti c’erano trail road e off road suggestivi e adatti a tutti i livelli.

In pochi minuti i tester potevano raggiungere il Parco Naturale Laghi di Avigliana! Un’esperienza unica, grazie a tracciati perfetti per mettere alla prova i nuovi modelli di MTB, eMTB e Gravel.

 

Altrettanto affascinante, a tratti mistico, il tracciato road che permetteva di arrivare fino all’Abbazia di San Michele della Chiusa, meglio nota come Sacra di San Michele. L’abbazia benedettina, che domina maestosamente la Val di Susa e risalente all’alto medioevo, ispirò nel 1980 Umberto Eco nella realizzazione del suo più celebre romanzo: “Il Nome della Rosa”.

 

Shimano Steps Italian Bike Test si sposta adesso a Nord est. Il 28 e 29 settembre sarà infatti la volta di Montecchio Maggiore (VI). Un’altra location davvero suggestiva, in grado di attirare appassionati da tutto il Triveneto. I trail si snoderanno infatti nel magnifico scenario dei colli sovrasati dai due castelli della Bellaguardia e della Villa, noti a tutti come i “Castelli di Romeo e Giulietta“.

 

Per partecipare all’evento è necessario pre iscriversi online (http://bit.ly/IBT-registrati) e presetarsi in segreteria il giorno della manifestazione per ritirare il badge d’ingresso.

 

Shimano Steps Italian Bike Test:

 

21/22 settembre – Piemonte – Sant’Ambrogio di Torino

 

28/29 settembre – Veneto – Montecchi Maggiore

 

5/6 ottobre – Lombardia – Alzano Lombardo

 

12/13 ottobre – Lazio – Formello

 

26/27 ottobre – Puglia – Castel del Monte

 

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Alle Molinette arriva la mano robotica

Rotary International e la  Reale Foundation sostengono  il welfare innovation in riabilitazione.

La Fondazione corporate di Reale Group riafferma l’importanza dell’innovazione applicata alla salute

Alla Città della Salute di Torino sbarca la mano robotica 2.0 per il progetto RIABILITA Attraverso un investimento di circa 110 mila euro, Rotary International con il contributo di Reale Foundation dona al Dipartimento universitario di scienze chirurgiche  tecnologie avanzate in ambito riabilitativo che saranno utilizzate nell’ambito del progetto RIABILITA diretto dal Prof. Giuseppe Massazza , direttore della struttura  di  Medicina Fisica e riabilitazione  universitaria. Il  Centro di eccellenza di Medicina fisica di Riabilitazione universitaria dell’ospedale Molinette di Torino acquisirà così non solo  la mano robotica 2.0 Gloreha per la neuroriabilitazione post ictus, ma anche un ecografo di alta fascia per la diagnosi e la riabilitazione interventistica.

Si tratta di un processo di avanzamento tecnologico in campo riabilitativo. La nuova strumentazione permetterà l’implementazione del nuovo modello fisioterapico proposto dal professor Massazza, Direttore del Dipartimento Ortopedia Traumatologia e Riabilitazione della Città della Salute, fornendo moderne attrezzature per garantire l’accesso alle migliori cure riabilitative del paziente nel suo complesso.  

Il dispositivo trova ampia applicazione su pazienti con paresi o plegia a seguito di lesioni al sistema nervoso centrale, a quello periferico o midollari, oltre che su pazienti affetti da deficit muscolo-scheletrici. Può essere utilizzata fin dalla fase precoce, accompagnando poi il paziente durante tutto il suo percorso riabilitativo predisposto per deficit anche in ambito pediatrico. I giochi interattivi per l’intero arto superiore e gli esercizi di stimolazione cognitiva si prestano ad un impiego anche nella fase più avanzata del percorso terapeutico. Si punta non solo a supportare la riabilitazione motoria dell’arto superiore, ma anche a stimolare la plasticità neuronale del paziente.

L’iniziativa si inserisce nella consolidata partnership tra Reale Foundation e la Città della Salute che ha già dato vita a diversi progetti con l’obiettivo di sostenere, attraverso partnership di eccellenza come quella con i Rotary Torinesi, un processo di innovazione nel welfare che sia accessibile, inclusivo ed efficace.

Gioca anche tu con i campioni italiani di minigolf

Curiosi e appassionati del minigolf avranno occasione, domenica 29 settembre, di giocare gomito a gomito con atleti e campioni di questo sport: questa la prima originalità di tale gara. Seconda novità, una categoria apposita per “i non tesserati”, con relativi premi. Ingresso eccezionalmente contenuto (10 euro): lo scopo, far conoscere in modo dinamico e accattivante il minigolf. La Gara Open della FIGSP è indetta dalla ASD Minigolf Sport Club Sanremo presso il Minigolf Oasis Torino, viale Thovez 54, unico M.O.S. (minigolf open standard) in Italia.

Altre categorie: Elite Maschile e Femminile, Seniores Maschile e Femminile, Juniores/Schuler, Amatori.

La gara avrà inizio alle ore 8.00.

Gli allenamenti ufficiali si svolgeranno il giorno prima, sabato 28 Settembre dalle 8:30 alle 16:30.

Le iscrizioni alla gara si effettueranno presso il Minigolf Oasis Torino. Termine dell’iscrizione entro le ore 22.00 di mercoledì 25 settembre 2019. All’iscrizione volendo sarà possibile acquistare una tessera al costo di 25 euro che prevede dieci giornate d’ingresso al minigolf per allenarsi in vista della gara.

Per ulteriori informazioni contattare 335 49 74 10.

La Regione chiede il bonus rottamazione auto per altre città oltre Torino

L’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, ha scritto al ministro Sergio Costa per chiedere di estendere a 14 città piemontesi il bonus fiscale da 2.000 euro per la rottamazione dei mezzi fino all’Euro 4 previsto nella bozza del decreto per il contrasto ai cambiamenti climatici. Attualmente il finanziamento andrebbe infatti solo ai torinesi, in quanto residenti in una delle città metropolitane inquinate interessate dalle procedure di infrazione comunitaria.

“Non le sfuggirà certamente – scrive Marnati – che tale provvedimento, così come impostato, rischia di assumere connotazioni gravemente discriminatorie a livello territoriale. Infatti, in Piemonte, oltre alla Città metropolitana di Torino, ci sono altre 14 città individuate nell’accordo del bacino padano dove è stato superato uno o più dei valori limite del Pm10 o del biossido di azoto per tre anni anche non consecutivi nell’arco degli ultimi cinque. Appare incomprensibile la ragione per la quale sono state inserite una parte di città ed escluse altre”.

“Facendo appello alla sua sensibilità – conclude l’assessore – la invito pertanto a rivedere i criteri di assegnazione, e di inserire nell’elenco dei beneficiari le seguenti città piemontesi, che stando così le cose saranno abbandonate a se stesse dallo Stato: Biella, Vercelli, Asti, Alessandria, Novara, Casale Monferrato, Bra, Carmagnola, Novi Ligure, Tortona, Chivasso, Trecate, Alba e Ivrea, dove abitano 615.000 persone”.

Un arresto per rapina

Un cittadino romeno  di 32 anni con precedenti di polizia è stato arrestato venerdì pomeriggio dagli agenti della Squadra Volante per rapina.

L’uomo, dopo essere entrato in un negozio di corso Vercelli, si è impossessato di due power bank. I titolari del negozio si sono resi conto del furto subito e hanno invitato l’uomo a riconsegnare quanto asportato. Gli esercenti riuscivano, con non poche difficoltà, a rientrare in possesso dei due power bank. In questo frangente, lostraniero, per garantirsi la fuga, ha strattonato la parte lesa e si è dato alla fuga. Il trentaduenne è stato, però, fermato in via Fossata dai poliziotti, allertati in strada dal negoziante mentre transitavano nei pressi dell’esercizio.

Perché non candidare Conte a Roma?

E’ inutile negare che la confusione e il disorientamento regnano sovrani nella cittadella politica
italiana. Non passa giorno che non regali qualche novità politica sino a qualche ora prima esclusa
quasi scientificamente e con solenni dichiarazioni. E’ il trasformismo bellezza, direbbe qualcuno. E,
del resto, in una stagione dominata dal trasformismo non può che essere così.
Ora, seppur all’interno di un contesto come quello che caratterizza la situazione politica italiana,
qualche barlume di chiarezza può essere utile per orientare e condizionare lo stesso dibattito
pubblico. Pur dovendo fare i conti con una cornice politica, appunto, destinata a mutare in
continuazione e senza più potersi appellare alla coerenza e alla trasparenza dei comportamenti
come bussola per orientarsi e tracciare una linea.
Ma, se c’è un aspetto – tra i tanti – su cui adesso molti osservatori e militanti pollici, compreso chi
scrive, si esercitano quotidianamente e non solo da un mese, è quello di creare tutte le condizioni
affinché riparta quel progetto politico che comunemente viene definito come un “centro che guarda
a sinistra”. Recuperando uno dei pochi slogan degasperiani che però ha segnato, in contesti
diversi e in fasi storiche altrettanto diverse fra di loro, l’intero cammino politico e culturale del
cattolicesimo democratico, popolare e sociale nel nostro paese. Un progetto che, però, continua
ad essere straordinariamente moderno a prescindere dal vento trasformistico e dai tatticismi
esasperati che attraversano orizzontalmente la politica italiana. Perché un “centro che guarda a
sinistra” resta l’impegno prioritario per chi non si rassegna al triste epilogo del centro sinistra. E,
soprattutto, resta un impegno decisivo per quella tradizione politica, culturale, etica e
programmatica che va sotto il nome del cattolicesimo democratico, popolare e sociale. Non c’è
progetto più credibile e coerente per chi vuol costruire, senza trasformismi e tatticismi indigeribili,
una alternativa ad un centro destra altrettanto credibile, coerente e affidabile sotto il profilo
democratico e costituzionale.
Sotto questo versante, e’ stata una notizia forte e dirompente quella annunciata dal Presidente del
Consiglio Conte alla Festa di Articolo 1 a Roma di essere un esponente politico che riconduce la
sua “formazione alla sinistra” con una cultura ispirata al “cattolicesimo democratico e al
cattolicesimo sociale”. Ora, noi sappiamo chi sono stati, nella storia, i grandi punti di riferimento
politico e culturale di questa tradizione. Per fermarsi al cattolicesimo sociale non riconducibile alla
storia e alla esperienza della sinistra comunista e socialista, il pensiero corre immediatamente alla
sinistra sociale di Forze Nuove della Democrazia Cristiana interpetata e rappresentata con
autorevolezza e prestigio per molti anni da uomini come Carlo Donat -Cattin e Guido Bodrato. Una
tradizione che conserva, tuttora, una bruciante attualità e una forte contemporaneità. Del resto,
cresce la domanda in molte aree sociali e culturali del paese, e non solo nell’arcipelago cattolico,
di dare una rappresentanza, seppur non più autonoma e solitaria, a queste istanze politiche e
culturali.
Ma, per restare all’oggi, credo che anche alla luce delle considerazioni svolte dal Presidente Conte
alla festa di Articolo 1, non si possa non prendere in seria considerazione la proposta, maturata nel
movimento cattolico democratico e popolare Rete Bianca, di avanzare la candidatura dello stesso
Conte alle prossime suppletive Roma per sostituire il deputato uscente Gentiloni. E questo per
due motivi sostanziali.
Innanzitutto smentire, nei fatti, che il primo ministro continua a non essere un eletto. Un elemento,
questo, che non viene imposto da nessuna legge o regolamento ma che contribuirebbe, semmai, a
rafforzare anche politicamente la figura del Presidente del Consiglio. E, in secondo luogo, una sua
candidatura contribuirebbe anche a qualificare quel “centro che guarda a sinistra” concretamente,
senza ulteriori cambiamenti politici mensili o piroette improvvise.
Per questi semplici motivi la candidatura a Roma del Premier potrebbe rivestire un grande
significato politico e culturale e potrebbe anche ipotecare un progetto politico che deve ancora
essere costruito, definito e perfezionato anche se e’ fortemente richiesto e gettonato.
Giorgio Merlo