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Chiamparenzi striglia il PD: “sarò vecchio ma ascolto tutti e poi decido io”

chiampa BICI “Il partito deve sforzarsi di uscire dalle logiche di potere”. Un segnale al segretario regionale  Davide Gariglio dopo le pressioni  per ottenere più posti in Giunta

 

Oggi i grandi quotidiani torinesi, Stampa e Repubblica, hanno offerto al risveglio dei  lettori due interviste a  “reti unificate”, rilasciate dal Governatore Sergio Chiamparino. Si tratta di intervistone-fotocopia  inaugurali per la nuova legislatura regionale, in cui il “sindaco di tutti i piemontesi” traccia la propria filosofia politica, senza risparmiare qualche stoccata al suo partito.

 

Il rinnovamento, intanto:  “Non è una categoria dello spirito – dice Superchiampa a Rep  – passa attraverso fatti concreti che saranno misurati”. Secondo il presidente, se i piemontesi avessero voluto dei giovani alla guida della Regione avrebbero votato il grillino Davide Bono. Una replica a chi gli dice di non vavere scelto trentenni, come invece ha fatto Matteo Renzi, ai quali affidare ruoli di governo. Ma, questioni anagrafiche a parte (compresa la vicenda dell’assessore Antonio Saitta, che Chiamparino ha messo alla sanità proprio per la sua esperienza) lo scopo del governatore, dice lui stesso, è quello di rilanciare il Piemonte, come per il premier è quello di rilanciare l’Italia. Molto Chiamparenzi, come lo definisce a volte il nostro giornale.

 

Ed ecco i segnali al Pd. Alla domanda se sarà un uomo solo al comando, o legato alle scelte del partito risponde: “Io sono così, ascolto tutti e poi decido” e ancora:  “il partito deve fare il massimo sforzo per uscire dalle logiche di distribuzione del potere”. Un chiaro messaggio al segretario regionale  Davide Gariglio dopo le pressioni fatte dal Pd che voleva più posti in Giunta.

 

Su questo delicato tema “La Stampa” è decisamente tranchant. Titola addirittura: “Nel Pd troppi dirigenti pensano solo ai posti”. Come se fosse una novità, nel Pd come in tutti gli altri partiti. Ma certamente questa affermazione farà agitare il politburo piemontese dei democratici. Del resto, dice il governatore “a me il pd non ha mai dato particolari dimostrazioni di affetto”. E, per finire, anche sulla Stampa, un cenno alla questione generazionale: “Io sarò vecchio, ma bisogna stare attenti a creare una generazione di politici che puntano solo sull’appeal televisivo: Ci vuole anche un po’ di pensiero”. Un altro messaggio, questa volta  a Renzi?

 

(Foto: Regione Piemonte – P. Juzzolino)

Blackout, the day after: si contano i disagi subiti

benefica I disagi sono iniziati nella zona Sudest, intorno alle 10 di mattina, per poi estendersi all’area che risulterà essere la più colpita, la zona Ovest. In particolare corso Francia, piazza Benefica, (nella foto), piazza Bernini, San Paolo, Parella, Campidoglio

 

Alcuni negozi ieri mattina hanno addirittura deciso di abbasaasre le serrande: mancava la corrente , i freezer erano spenti, nulla che funzionasse. Il blackout che ha paralizzato una fetta di Torino per alcune ore non ha creato soltanto difficoltà ai cittadini ma anche problemi alle attività commerciali. I disagi sono iniziati nella zona Sudest, intorno alle 10 di mattina, per poi estendersi all’area che risulterà essere la più colpit, la zona Ovest. In particolare corso Francia, piazza Bernini, San Paolo, Parella , Campidoglio, piazza Benefica, (nella foto), fino a Collegno. Persino la metropolitana ha subìto un fermo di qualche minuto.

 

Il guasto è stato causato, hanno spiegato i tecnici di Aem, dallo scatto in contemporanea di più “interruttori di protezione”, una vera e propria fatalità che non accade quasi mai dal punto di vista statistico. In più il diavolo ci ha messo lo zampino e, tanto per complicare le cose, si sono aggiunti alnche altri piccoli guasti. I centralini di Iren, Vigili del Fuoco, Aem e polizia municipale sono stati roventi fino alle 15 circa, quando il problema è stato risolto.

 

Complessivamente sono state “paralizzate” circa 6/7 mila utenze tra privati cittadini e attività commerciali. Bloccati anche numerosi ascensori. I disagi più grandi, oltre alla “fermata obbligata” dei negozi, quelli che hanno causato il blocco dei semafori in arterie importanti, mettendo a rischio la sicurezza del traffico stradale.

 

(Foto: il Torinese)

Ipermercato taroccava peso dei cibi? Aperta un’indagine

Il pm Raffaele Guariniello ha aperto un fascicolo  con quattro persone indagate per tentata frode in commercio

 

supermercato 2Pensare che c’è chi lucra illecitamente sulle tasche della gente che magari  non arriva a fine mese, fa davvero male.

 

le indagini sono in corso ma pare che sia stata compiuta una  frode in piena regola sulle vaschette dei cibi, in un grande ipermercato di San Mauro torinese. 

 

Il dato è stato riscontrato dai  carabinieri del Nas che, in alcuni casi, hanno verificato che  la tara segnata  nelle etichette non corrispondeva a quella reale per alcuni grammi, falsando così il prezzo. Dalla procura  Il pm Raffaele Guariniello ha aperto un fascicolo  con quattro persone indagate per tentata frode in commercio.

Al Summer Village Lingotto è Fiesta latina

LINGOTTO FIESTA In tutto 15 ristoranti e bar e 7 discoteche. Protagonista dell’estate sarà la musica

 

Gli spazi sconfinati dell’Oval Lingotto, dal 14 giugno al 24 agosto, si attrezzano come mega-discoteca all’aperto con la nuova edizione di  ‘Fiesta Latina-Summer Village 2014 Entertainement & Live Music’.

 

In tutto 15 ristoranti e bar e 7 discoteche. Protagonista dell’estate sarà la musica, e si potrà prendere parte a scuole di ballo e assaggiare  piatti delle cucine sudamericane: dalla cubana alla  messicana, dalla  boliviana alla brasiliana.

Blackout, Iren ha risolto il guasto

TRALICCIONumerose  le chiamate ai vigili del fuoco. Il problema è stato risolto da Iren nell’arco di un’ora

 

Un blackout di energia elettrica ha colpito la zona di Torino Ovest, in particolare Corso Francia e piazza Bernini.

 

Il guasto di un cavo elettrico di media dimensione ha provocato molti disagi, in particolare per gli ascensori bloccati.

 

 Numerose  le chiamate ai vigili del fuoco. Il problema è stato risolto da Iren nell’arco di un’ora.

Compro oro fondevano e rivendevano oggetti rubati

A due titolari di negozi torinesi è stata sospesa la licenza

 

compro oroAncora problemi per alcuni punti vendita di compro oro.

 

A due titolari di fatto di negozi torinesi è stata infatti sospesa la licenza.  Sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di aver fuso e  successivamente rivenduto nei propri esercizi commerciali dei  preziosi rubati.

 

Il provvedimento di sospensione è stato preso dalla Questura  di Torino.

 

 

Le caramelle del Conte conquistano il pianeta

Oltre a finire in tutte le migliori caffetterie e pasticcerie italiane le storiche Pastiglie Leone sono presenti anche in diversi paesi europei , negli Usa, Nuova Zelanda e Sud Africa. Sono avvisati i torinesi lontani e nostalgici dei sapori di casa loro. La novità assoluta lanciata dall’azienda è l’ingresso nella grande distribuzione

 

pasticcheAncora una volta  è Cavour a svelare ai torinesi  da raffinato buongustaio quale fu, una delizia per il palato alla quale sin dal 1897 i piemontesi di Langa per primi e tutti gli altri poi, non rinunciano più. E’ dalla confetteria di Luigi Leone di Alba che nasce il regno delle famose Pastiglie Leone , piccole e deliziose caramelle dai sapori irresistibili e intensi, come quelle  gommose  alla violetta, predilette proprio dal “Senateurs Cavour ”, e tutte le altre varianti e specialità “d’ marca Leon”.

 

E Torino in attesa di divenire prima capitale D’Italia, prepara il suo salotto con i caffè e con pasticcerie e confetterie artigiane. Qui si respira l’inebriante profumo del cioccolato e  le Pastiglie Leone regalano prima agli occhi, con il loro spettacolo di colori variopinto, e poi al palato, con le loro varietà di sapori, irrinunciabili momenti di dolcezza .

 

Nel 1934 Giselda Balla Monero, un’imprenditrice dal fervido temperamento, detta la Leonessa, rileva l’azienda, investendo con lungimiranza in pubblicità e creando confezioni che diventano poi uniche e inconfondibili , determina definitivamente il successo della “Marca Leone”, che portò persino  a coniare l’espressione piemontese “marca Leon” a sinonimo di alta qualità ed eccellenza di un prodotto.

 

E il profumato stabilimento di corso Regina Margherita, dove ogni giorno venivano prodotte le pregiate sfere di zucchero e non solo, da otto anni lo si ritrova a Collegno, nella nuova e avveniristica sede della Leone. I dolci che creano oltre a finire in tutte le migliori caffetterie e pasticcerie italiane,fanno sapere dall’area marketing dell’azienda, sono presenti anche in diversi paesi europei , negli Usa, Nuova Zelanda e Sud Africa. Sono avvisati i Torinesi lontani e nostalgici dei sapori di casa loro.

 

La novità assoluta lanciata dall’azienda, però, è l’ingresso nella grande distribuzione. Dopo anni di corteggiamento da parte degli ipermercati, la decisione è quella di offrire ai loro clienti la possibilità di acquistare i  prodotti evergreen del marchio , anche durante la spesa quotidiana. E’ possibile farlo, solo in quei supermercati che puntano sull’alta qualità dei prodotti e cioè Esselunga, Eataly e Coop.

 

E così, dopo centocinquant’anni, la dolcezza, gli aromi , e le antiche ricette, continuano a coccolare i golosi d’ogni età.

 

Clelia ventimiglia

Freddo, vento e temporali fino a lunedì mattina

La Protezione civile è allertata per il rischio di danni da maltempo. La  situazione verrà monitorata dalla Sala Operativa, già in piena attività.  Le precipitazioni saranno particolarmente intense nella giornata di domenica

 

pioggia 1Situazione generale ed evoluzione: Bollettino Meteo ARPA di sabato 14 giugno

Una vasta area depressionaria, proveniente dal nordest europeo, causa a partire dal pomeriggio odierno, un marcato aumento dell’instabilita’ su tutta la nostra regione, che dara’ origine a rovesci e temporali diffusi ed intensi dalla serata. Domani, dall’area depressionaria si isola un minimo barico, in movimento verso il mar Ligure, che manterra’ piogge diffuse e persistenti sulla nostra regione fino a Lunedi’ mattina, in particolare nelle zone a sud del Po con un  relativo brusco calo delle temperature. Successivamente, il minimo tendera’ a colmarsi, determinando un temporaneo miglioramento del tempo a partire dal pomeriggio di Lunedi’, anche se, l’arrivo di aria umida da nordest sul Piemonte portera’ nuove precipitazioni nella giornata seguente.image

 

Da un estremo all’altro. Dopo i 37 gradi di venerdì  che hanno fatto di Torino la città  più calda della Penisola, questo fine settimana sarà caratterizzato dal tempo brutto e da un calo di temperature di quasi 10 gradi. Tutto il Piemonte verrà coinvolto in una perturbazione che produrrà forti temporali e pioggia. Se  le preoccupazioni, fino a ieri, erano per i problemi legati alla salute degli anziani per il clima africano, ora la Protezione civile è allertata per il rischio di danni da maltempo. La  situazione sarà monitorata dalla Sala Operativa, già in piena attività.  Le precipitazioni saranno particolarmente intense nella giornata di domenica. Si teme per eventuali esondazioni dei corsi d’acqua in provincia.

 

 

(Foto: il Torinese)

La TV siamo noi: caro Renzi, ci sacrificheRai?

Nel 1954 venne diffusa proprio da qui  la prima trasmissione. La passione e l’entusiasmo di persone che forse all’epoca non erano ancora  nate, hanno permesso che quella fosse la prima di una lunghissima serie. Produttrici esecutive, redattori, truccatrici, programmatori e tante altre professionalità fanno sì che la  televisione pubblica vada avanti. Tra scioperi e mille problemi. Anche a Torino

 

rai vecchia70 sono gli anni che andrà a compiere quest’anno la Rai, 150 sono i milioni che il nuovo premier Matteo Renzi pretende dall’universo della TV pubblica, e  numero non ancora calcolabile sono i dipendenti, di tutte le sedi regionali, che rischiano di veder cambiare la loro vita lavorativa. Questi sono solo alcuni dei numeri che in questi mesi stanno caratterizzando e monopolizzando il “mondo Rai”.rai 1

 

Il decreto Irpef  arriva come un nodo al pettine e la più grande azienda pubblica italiana annuncia grandi cambiamenti minacciando, in maniera velata, possibili tagli del personale. La proclamazione e poi l’effettiva messa in atto dello sciopero di mercoledì 11 giugno, ha aperto sicuramente un baratro tra Palazzo Chigi e la TV dello Stato, ma anche tra gli stessi sindacati che mesi fa l’avevano indetto. Ad esempio Usigrai, il sindacato interno dei giornalisti, dopo fitti scambi di opinioni e mail con il corpo redazionale e soprattutto con Luigi Gubitosi,direttore generale Rai, ha deciso di tirarsi indietro e di non aderire allo sciopero considerandolo apertamente <<il modo meno opportuno,in questo momento, per risolvere i problemi dell’azienda.>>.

 

rai tvNonostante vari malumori, l’adesione allo sciopero è stata abbastanza alta soprattutto a Torino, dove pare che si sia raggiunto il 70%. Dalla Rai di via Verdi, oltre un centinaio di lavoratori  si è mosso in corteo per raggiungere Piazza Castello, dove sono stati allestiti due gazebo e distribuiti volantini contro il “prelievo” dei 150 milioni. Il “mondo Rai” torinese è forse il più colpito dalle nuove linee guida del Governo, soprattutto dopo le polemiche riguardanti la destinazione dei palazzi di via Cernaia ( quello strapieno di amianto su cui indaga il PM Guariniello) e quello di Corso Giambone, dove ha sede il centro di ricerche. Per sopperire alle accuse di “insostenibili sprechi”, da mesi è iniziato il laborioso trasferimento dei dipendenti delle due strutture (circa 500 in tutto) nell’ex palazzo Telecom di via Cavalli  che, preso in affitto, sarà completato entro l’autunno.

 

tv bambiniMa nonostante sia stata riconosciuta come un’intelligente operazione di razionalizzazione delle spese, non è bastato a fermare la “cesoia” di Renzi, che sembra anzi sempre più convinto (come abbiamo sentito dalle varie interviste, ultima fra tutte quella famosa con Floris) a chiedere e pretendere “tagli da 150 milioni di euro”.C’è chi accusa il governo ed in particolare il premier Renzi, di mettere sotto assedio con attacchi populisti e demagogici la cosidetta “casta giornalistica” , diventata ultimamente per molti impopolare e quindi facile da attaccare. E c’è chi invece lo difende e lo appoggia sostenendo che, pagando i 150 milioni di euro, la Rai non farebbe altro che adempiere al suo compito di televisione pubblica facendo, anche lei, i sacrifici che tutti i cittadini italiani sono stati chiamati a fare.Listrai 2

 

Sono davvero molte le tematiche  da prendere in considerazione per analizzare se questa spending review voluta “contro la Rai” sia giusta o meno. L’unico fattore che però credo non si debba mai perdere di vista è che al di là degli sprechi, dei fancazzisti che ci sono come in qualunque altra azienda, degli stipendi da urlo di certi conduttori/giornalisti/dirigenti, ci sono le facce di quelle persone che mercoledì manifestavano per tutta Torino con indosso una maglia dallo slogan :”La Rai siamo noi”. I volti di produttrici esecutive, redattori, truccatrici, programmatori e mille altre professionalità che con il loro normalissimo e umile stipendio, fanno sì che la nostra televisione di Stato vada avanti e sia quella che oggi tutti noi conosciamo.

 

TGNel 1954 venne diffusa proprio qui, da  Torino,  la prima trasmissione Rai. L’impegno, la passione e l’entusiasmo di persone che forse all’epoca non erano ancora  nate, hanno permesso che quella fosse la prima di una lunghissima serie. Quelle di mercoledì non erano solo voci di dipendenti Rai,erano soprattutto voci di torinesi, di cittadini italiani con un nome, un conto corrente e magari un mutuo da pagare. In questo momento di crisi è giusto che tutti – come ha detto Renzi- siano disposti a fare sacrifici; ci auguriamo solo che tali sacrifici non ricadano sempre sugli stessi.

 

Simona Pili Stella

Mazzata Imu e Tasi: i torinesi risparmiano su pane e carne

supermercatoPare che a non registare cali negli acquisti sia soltanto il settore frutta e verdura. Consumi ridotti fino al 30%

 

Sarà un caso ma negli ultimi 15 giorni, periodo che coincide con le scadenze di Tasi e Imu, a Torino e provincia si sono contratti drasticamente i consumi di cibo da parte dei cittadini.

 

Che si tratti o meno dei timori di non arrivare a fine mese per il salasso fiscale, il dato è comunque significativo: si tratta di una inequivocabile tendenza al risparmio.

 

Lo rivela, attraverso un’indagine, la Confesercenti. Pare che a non registare cali negli acquisti sia soltanto il settore frutta e verdura. Ecco i dati dello studio dell’associazione di categoria:

 

  • carne -30%
  • pesce -30%
  • pane -20%
  • ristorazione -25%,
  • benzina -25%
  • sigarette -10%.