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Salvo il bimbo caduto nella buca profonda quattro metri

E’ salvo e sta bene il bambino di 5 anni  caduto in una voragine profonda quattro metri al Parco Dora di Torino

E’ stato salvato dal padre che ha chiesto il soccorso di alcuni passanti. Ha creato una catena umana per riportarlo in superficie. Il piccolo ha passato una notte in ospedale in osservazione, al Maria Vittoria. Ieri stava passeggiando con il padre e la sorellina più piccola quando all’improvviso è caduto in una profonda buca, nascosta tra l’erba. Sul  posto sono intervenuti la  polizia municipale e il 118. Sono in corso le  indagini per capire  come sia nata la buca nel parco cittadino.

Messina (Italia dei Valori): “Conte, altro che avvocato del popolo”

 “Se gli avvocati difendessero come lui, i clienti sarebbero tutti in galera!”

Ogni giorno  il Presidente del Consiglio annuncia una nuova “poderosa” iniziativa di sostegno, alle imprese, ai professionisti, alle famiglie salvo poi scordarsene il giorno dopo. Si sa, la memoria dell’italiano è corta ma, come dicono a napoli “cà nisciuno è fesso!”. Rinfreschiamo: era il 5 aprile e il governo annunziava prestiti da 25.000 per le piccole imprese e gli esercenti arti e professioni, erogati dalle banche a totale garanzia dello stato attraverso un fondo di garanzia finanziato con fondi della cassa depositi e prestiti. Faceva eco Patuanelli, ministro per lo sviluppo economico, “prestiti attivi in qualche giorno; nessuna valutazione del merito del credito;  non ci sarà alcun costo di istruttoria della pratica!” Al contrario, chi è andato in banca ha saputo che: dopo la presentazione del “solito” modulo, la banca fa una istruttoria, farà pagare per questo e sul prestito si pagheranno pure gli interessi! Non solo, non farà alcuna erogazione fino a quando il fondo di garanzia, gestito dallo Stato, non avrà dato parere favorevole. Oggi è il 5 maggio, è passato un mese e nessuna impresa, nessun esercente arte o professione, ha ricevuto un euro, altro che i 25.000 promessi! Presidente Conte, basta annunci giocando sulla buona fede e sul bisogno dei cittadini, dica pubblicamente se e quando i prestiti verranno erogati e renda noti i nomi di quelli che li hanno avuti, annesso che, dopo un mese, qualcuno ci sia.
Ignazio Messina
Segretario Nazionale dell’Italia dei Valori

Fuggi fuggi al parco e la Gdf trova la droga

Sono stati gli stessi passanti a chiamare i finanzieri perché insospettiti dal quel nutrito gruppo di ragazzini assembrati al parco nel periodo delle restrizioni dovute al COVID19.  Quando la pattuglia del Gruppo Pronto Impiego si è avvicinata, tra la decina di giovani c’è stato il fuggi fuggi.

 

 

È accaduto la scorsa serata all’interno di un parco nei pressi di Corso Corsica, quando alcuni giovani sono stati notati mentre si scambiavano gli zaini, verosimilmente al termine di qualche “trattativa”.

 

All’arrivo dei Finanzieri, i ragazzi, come detto, tentano la fuga tra i passanti, non prima di essersi liberati degli zaini.  Scavalcano le recinzioni e trovano rifugio in un campo sportivo nelle adiacenze del parco. In pochi minuti arrivano a supporto altri equipaggi della Guardia di Finanza, che, coordinati dalla Sala Operativa del Comando Provinciale torinese, riescono a rintracciare alcuni dei ragazzi nascosti all’interno dell’impianto sportivo.

 

Tre dei fermati, due italiani e un cittadino di origine egiziana, tutti con numerosi precedenti alle spalle di vario genere e particolarmente nervosi con i finanzieri, hanno anche rifiutato di farsi identificare. Nelle loro tasche alcuni telefoni cellulari di dubbia provenienza; a detta loro, “ricevuti” da altre persone.

 

È andata peggio ad un altro dei giovani, rintracciato in piazza Galimberti. Nelle sue tasche una quindicina di grammi di hashish, mentre nella sua abitazione, distante pochi metri dalla Piazza, le Unità Cinofile delle Fiamme Gialle, supportate da Easy, il pastore tedesco addestrato alla ricerca di droga, hanno rinvenuto ulteriori sostanze stupefacenti tra marijuana e hashish. L’uomo, già noto agli inquirenti e su cui gravava un decreto di espulsione dal territorio italiano, è stato arrestato e condotto al carcere Lorusso-Cutugno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mentre gli altri fermati sono stati denunciati per resistenza, per il rifiuto di farsi identificare e ricettazione. 

 

 

Ad aggravare la posizione di uno dei giovanissimi fermati, anche la circostanza che il ragazzo, non curante del fatto che fosse sottoposto in questi giorni all’isolamento fiduciario presso la sua abitazione per l’emergenza covid19, fosse liberamente in circolazione.

La protesta di estetiste e parrucchieri: “Fateci lavorare!”

Questa mattina indossando  mascherina, guanti e camice, e rispettando le distanze di sicurezza collegati fra loro da un nastro rosso, estetiste e parrucchieri hanno inscenato un flash mob, davanti al palazzo della Regione di piazza Castello

L’evento è stato coordinato da Federvie Piemonte per sensibilizzare e chiedere garanzie per il loro settore colpito dalla crisi dovuta al Coronavirus. Alcune decine di  professionisti hanno esposto cartelli per dire  che ”l’Italia muore per la burocrazia” e  ‘non ripartire significa morire”. La categoria sollecita  la Regione ad attivarsi con il Governo affinché la riapertura dei centri venga  anticipata al 19 maggio.

(foto: il Torinese)

La giornata mondiale del lavaggio delle mani

Mai come quest’anno è importante ricordare che le mani curano, dando assistenza e conforto, ma vanno anche curate, perché sono la prima arma a disposizione per la difesa contro le infezioni, a partire dal Coronavirus.

L’Istituto Superiore di Sanità, in occasione della Giornata Mondiale dell’Igiene delle Mani che si svolge oggi, ha realizzato un video, diffuso sui canali social con l’hashtag #nonsolomascherine.

https://www.iss.it/web/guest/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/content/id/5361623

Un messaggio che l’Assessorato regionale alla Sanità, condivide e rilancia sui propri canali istituzionali.

Lavarsi le mani con frequenza, indossare la mascherina (in Piemonte è obbligo l’uso in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico, trasporti inclusi) ed i guanti monouso, mantenere la giusta distanza sociale, sono i comportamenti che consentono di ridurre in modo significativo i contagi. Raccomandazioni che sono state indicate fino dall’inizio dell’epidemia e che devono continuare ad esserlo anche oggi ed in futuro, per tutelare la nostra salute e quella degli altri, in particolare delle persone più a rischio.” dice l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi, anche nel suo ruolo di coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni.

In Italia ogni anno vengono stimati 10.000 decessi per infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, 200.000 casi di infezioni da germi multi-resistenti, 4 persone ogni 100 nelle lungodegenze hanno una infezione correlata all’assistenza, 6 pazienti ogni 100 presenti in ospedale e nell’assistenza domiciliare hanno una infezione correlata all’assistenza.

La media del consumo di soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani in Italia è però di 15 ml per paziente al giorno, al di sotto del minimo raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità (20 ml per paziente al giorno). Il 30-50 % delle infezioni correlate all’assistenza di queste potrebbero essere prevenibili e uno dei caposaldi è proprio l’igiene delle mani.

Come si lavano le mani e gli errori più comuni

Bisogna lavarsi le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per 40-60 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol con almeno il 60% di alcol. Il virus entra nel corpo attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non lavate, come spesso succede come gesto naturale.

Non bisogna invece lavare solo il palmo e il dorso delle mani, ma occorre eseguire un lavaggio completo di tutte le parti compresi gli spazi tra le dita. I guanti non devono sostituire la corretta igiene delle mani. Alla fine del lavaggio non si devono toccare i rubinetti per richiudere l’acqua ma utilizzare un fazzoletto o la piega del gomito per evitare che le mani pulite entrino a contatto con superfici sporche. Dopo essersi lavate le mani non bisogna toccare oggetti (es. maniglia della porta). Si può usare un fazzoletto di carta per aprire la porta.

In Piemonte, il messaggio dell’Istituto superiore di Sanità è stato recepito tra gli altri dall’Ospedale Mauriziano di Torino che, in collaborazione con il Lions Club del distretto torinese, ha varato un progetto di teatro sociale destinato ai bambini delle scuole dell’infanzia e delle scuole elementari per insegnare loro a lavarsi le mani.

Info: https://www.youtube.com/watch?v=V72HF814P-Y

Merlo, Via Lattea e Turismo: “ora il Governo batta un colpo”

“A rischio i piccoli comuni”

“I Comuni ad alta densità turistica, e sotto i mille abitanti – come, ad esempio, Pragelato e tutti i comuni olimpici della Via Lattea – non possono reggere l’urto di questa drammatica crisi della filiera turistica se non c’è una robusta iniezione finanziaria del Governo. Non è possibile, per capirci, accogliere le giuste e sacrosante richieste degli operatori locali del settore che chiedono l’esonero di molte tasse e, al contenmpo, garantire la sostenibilità finanziaria dei comuni stessi. Delle due l’una. O il Governo interviene perchè si rende conto che la filiera turistica rischia il fallimento oppure condanna i comuni, soprattutto quelli a valenza turistica e sotto i mille abitanti, a giocare un ruolo che non garantisce più neanche una dignitosa sopravvivenza.

È giunto il momento, senza alcuna polemica, di battere un colpo. Senza la rituale propaganda e inutili promesse.”

Giorgio Merlo
Sindaco Pragelato, Assessore Comunicazione Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea.

Ronaldo è tornato a Torino

CR7 è rientrato a Torino, dopo quasi due mesi di isolamento nella sua Madeira, in Portogallo

Cristiano Ronaldo è atterrato a Caselle con il suo jet privato è atterrato intorno alle 22.30 di ieri. Da oggi il  campione bianconero seguirà il protocollo sanitario previsto per chi arriva dall’estero per l’emergenza coronavirus e successivamente potrà allenarsi alla Continassa.

(foto Claudio Benedetto)

Regole rispettate e flusso di passeggeri non oltre il 20 per cento sui mezzi gtt

I carichi di utenti nel primo giorno (ieri) di ripartenza non sono superiori al 20% sui mezzi di tutte le linee Gtt

L’azienda di trasporto pubblico torinese ha rilevato il 30-35% solo sulla linea del tram 4 nel tratto piazza Derna-via Bertola, dalla zona nord al centro storico.

In  metropolitana, la media è del 10%. Nessun assembramento alle fermate. Gtt -comunica che si è manifestato un “buon rispetto delle regole di salita e discesa e dei posti da lasciare liberi”.

Il personale ha rammentato ai passeggeri le nuove norme senza  difficoltà o problemi di alcun tipo.

 

(foto: il Torinese)

Neonata muore in culla per polmonite fulminante

Era nata solo il 5 aprile la piccola morta nei giorni scorsi a Torino

E’ stata con ogni probabilità vittima di una polmonite fulminante.

La neonata, di origine nigeriana, viveva con i suoi genitori in un appartamento di corso Palermo. Sono stati loro a chiamare i soccorsi quando hanno visto che la bambina stava male, ma non è stato possibile salvarla. Poiché in casa sono state trovate tracce di sangue è stata disposta un’autopsia che ha consentito di verificare le cause della morte. E’ stato escluso che la bimba fosse affetta da coronavirus.

“Riaprire il Maria Adelaide per fronteggiare il coronavirus”

Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato ieri un ordine del giorno (firmato dai consiglieri Raffaele Petrarulo e Aldo Curatella) con il quale si chiede a Sindaca e Giunta di adoperarsi presso la Regione Piemonte affinché possa essere riaperto l’ospedale Maria Adelaide di lungo Dora Firenze come struttura destinata ai pazienti Covid.

Il documento evidenzia come la struttura, dismessa nel 2016, ma ancora in condizioni accettabili, potrebbe essere ripristinata in tempi brevi e messa a disposizione dei malati del torinese, operando come ospedale di secondo livello, liberando posti in altre strutture sanitarie della Città.

Recentemente, l’ospedale era stato utilizzato nell’ambito del piano Emergenza Freddo.

Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Viviana Ferrero, Fabio Versaci, Eleonora Artesio, Osvaldo Napoli, Francesco Tresso, Silvio Magliano.