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Parco della salute: per la ‘domus didattica’ 100 milioni

Il Parco della salute è un importante investimento che potrà favorire la ricerca e l’innovazione internazionale a Torino, ma anche la didattica: questa la sintesi dell’audizione di Paola Cassoni, direttrice della Scuola di medicina e vicerettrice per l’Area medica, e Umberto Ricardi, vicerettore per la Ricerca biomedica, nella quarta Commissione, presieduta da Daniele Valle.

“La Scuola di medicina dell’Università di Torino – hanno spiegato gli auditi – vuole essere fedele alla declinazione del nome del Parco della salute, della ricerca e dell’innovazione. Si sta lavorando per definire lo sviluppo di un polo multifunzionale, con una visione integrata in ambito sanitario accademico formativo e di ricerca. Il costo previsto per la c.d. ‘domus didattica’, gli spazi dedicati all’attività didattica, è pari a 100 milioni”.

Nel corso dell’audizione, dedicata ad un approfondimento sul tema degli spazi dedicati alla ricerca ed alla didattica del Parco della salute, sono intervenuti per chiarimenti Gianna Pentenero (Pd), Alice Ravinale (Avs) e lo stesso presidente Valle.

Secondo gli auditi, la finalità è quella di creare una rete di servizi per rispondere efficacemente alle esigenze di tutela della salute, di formazione accademica e clinica, di accelerazione tecnologica e sviluppo di ricerca clinica. L’integrazione in un unico complesso all’avanguardia in una visione che vada oltre il livello regionale per estendersi a quello nazionale ed internazionale.

Endurance Meeting: TDN a medaglia a Torino nel weekend dedicato alle distanze lunghe

Antonio Albanese con i suoi personaggi più amati al teatro Colosseo per 12 giorni di tutto esaurito

 

Dal 15 gennaio all’1 febbraio a dominare il palcoscenico del teatro Colosseo sarà il genio comico di Antonio Albanese, con il suo nuovo spettacolo dal titolo “Personaggi”, per un totale di 12 recite tutte soldout. Diretto da Giampiero Solari, l’attore e regista lombardo riparte dallo spettacolo scritto insieme con Solari, Michele Serra e Piero Guerrera. Si tratta di un affresco della società contemporanea, inserito in un “one man show” dove sono previsti rapidi cambi di costume, dialetti e situazioni. Antonio Albanese porta al Colosseo monologhi e situazioni surreali che capitano ai suoi personaggi, tanto amati dal pubblico: Epifanio, l’Ottimista, Alex Drastico, il Sommelier, Cetto La Qualunque e Perego. Lo spettacolo incarna magistralmente le maschere dei nostri vicini di casa e di noi stessi, tutti affetti da nevrosi, alienazione e solitudine, elementi che caratterizzano i rapporti umani odierni: la disgregazione della famiglia e il vuoto ideologico. Che cosa hanno in comune i mille volti con i quali Albanese racconta il presente? L’umanità. In scena uomini del sud e del nord, alti e bassi, grassi e magri, ricchi e poveri, ottimisti e qualunquisti. Maschere irriverenti e grottesche che rappresentano lo specchio di una realtà guardata con occhio irriverente, attento a carpirne i difetti, le abitudini e i tic. Antonio Albanese invita lo spettatore a guardare il mondo che lo circonda, così ricco di umanità.

Mara Martellotta

Universiadi, una cerimonia inaugurale emozionante di sport e spettacolo

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Inalpi Arena gremita da migliaia di persone per la cerimonia inaugurale della XXXII edizione dei Giochi Mondiali Universitari Fisu, di scena a Torino da oggi fino al 20 gennaio. Danze, musica e coreografie emozionanti  con i Ping Pong Pang, gruppo di hip hop e le percussioni degli Psycodrummers, poi Tony Frebourg, del Cirque du Soleil, il Sunshine Gospel Choir e un tocco locale con gli Sbandieratori della città di Grugliasco. Momento clou dello spettacolo l’esibizione del maestro Giovanni Allevi. La  Sfilata delle Nazioni, tra atleti e vessilli ha preceduto l’accensione della Fiaccola, che ha raggiunto Piazza Castello collocata su un drone.

Alex Cotoia assolto in appello. Uccise il padre per difendere la madre

Alex Cotoia, il giovane di 22 anni accusato di aver ucciso il padre con 34 coltellate per difendere la madre, oggi è stato assolto dalla Corte di Assise di Appello a Torino. Il 30 aprile 2020,  il ragazzo era intervenuto nell’ultima  lite in famiglia per difendere la  mamma dall’aggressione del marito. La conferma della sentenza di primo grado, ovvero assoluzione per legittima difesa – è giunta ora al termine dell’appello bis. La Cassazione, nel luglio scorso, accogliendo la richiesta della procura generale aveva disposto un nuovo processo. Il ragazzo nel dicembre dello scorso anno, era stato condannato a 6 anni,  6 mesi e venti giorni di reclusione.

Lo Stato chiede 6,8 milioni di euro e la procura 88 anni di carcere per i danni dei No Tav

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La cifra è di 6 milioni e 800 mila euro: tanto è stato chiesto  dall’Avvocatura dello Stato ai componenti del centro sociale Askatasuna imputati nel maxi processo del tribunale di Torino.

È la richiesta della Presidenza del Consiglio e dei ministeri dell’interno e della difesa parte civile nel procedimento, motivata dalle spese sostenute dalle pubbliche amministrazioni e da polizia e carabinieri durante i disordini presso  i cantieri del Tav in valle di Susa. In tutto sono 28 gli imputati del processo, 16  dei quali rispondono di associazione per delinquere. La procura ha chiesto condanne per circa 88 anni di carcere complessivi.

Magliano (Lista Cirio): “Incrementare la vaccinazione di persone fragili”

“Presenteremo un Ordine del Giorno con cinque obiettivi, in primo luogo la Commissione regionale e la sperimentazione Ospivax”

Questa mattina si è tenuta, su richiesta del Presidente del Gruppo Consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale, Silvio Magliano, un’audizione in IV Commissione Consiliare, Sanità e Welfare, degli enti e associazioni impegnati per l’applicazione del piano nazionale per la prevenzione vaccinale, in particolare per quanto riguarda le persone fragili, anziane e affette da patologie croniche e malattie oncologiche.

Presenti la prof. Roberta Siliquini (Presidente Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica); la prof. Franca Fagioli (Coordinatrice Rete Oncologica Pediatrica); il dr. Emanuele Ciotti (Direttore Sanitario AOU Città della Salute); il prof. Massimo Aglietta (Coordinatore della Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta); il prof. Alessandro Comandone (Responsabile rete territoriale della Rete Oncologica regionale); il dr. Mario Airoldi (Responsabile rete ospedaliere della Rete Oncologica regionale); la dott.sa Paola Varese (Presidente del Comitato Scientifico FAVO).

Partendo dalla valutazione dei risultati fin qui ottenuti, per esempio per le vaccinazioni da pneumococco (7%) ed herpes zoster (5%) per gli over65, che risultano ancora non in linea con le prescrizioni del Piano Nazionale, rispettivamente 75% e 50%, si sono delineate le iniziative necessarie per rendere più agevole per le persone fragili e per le loro famiglie l’accesso alle vaccinazioni e di conseguenza ampliare la copertura vaccinale per una ampia fetta della popolazione regionale: oltre il 25% dei piemontesi (1.120.000 persone) ha oltre 65 anni di età ed il 60% di essi ha una o più patologie croniche.

“Il Gruppo consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale lavorerà con la Giunta regionale e l’Assessore alla Sanità, Riboldi  – commenta il Consigliere Silvio Magliano -, presentando un Ordine del Giorno incentrato sui cinque obiettivi prioritari emersi l’audizione di questa mattina: in primo luogo creare, o riattivare, la Commissione regionale per le vaccinazioni, da tempo non convocata, in modo da fornire un sostegno effettivo, da parte di medici e associazioni di pazienti, all’organizzazione della campagna vaccinale; incrementare la comunicazione sulla prevenzione, per esempio attivando un sistema di messaggistica che informi le persone, al compimento del 65° anno di età, delle vaccinazioni gratuite a cui possono accedere; fornire ai Direttori Generali e ai Medici di famiglia obiettivi di copertura vaccinale di propri pazienti; rendere operativa la sperimentazione di Ospivax, un centro vaccinazione per pazienti oncologici e oncoematologici già strutturato presso l’Ospedale Regina Margherita e destinato ai pazienti fragili anche delle Molinette, organizzato, ma finora ancora non attivato”.

“Il raggiungimento dei target di vaccinazioni previsto dal piano nazionale – conclude Magliano-, è fondamentale per il benessere della popolazione, in particolare delle persone fragili, anziane, con patologie croniche o oncologiche, e delle loro famiglie – perché una persona fragile è vaccinata se lo è tutta la famiglia – e permette anche di prevenire i costi economici e sociali connessi all’aggravamento delle condizioni di vita e salute per patologie che con la vaccinazione si potrebbero evitare”.

Allarme caro energia per le imprese: “l’aumento potrebbe essere di 30 mila euro”

Come previsto lo stop del flusso di gas russo attraverso l’Ucraina ha riportato i prezzi del gas a livelli dell’autunno 2023. Va da sé che questa situazione potrebbe creare problemi seri alle imprese e alle famiglie che già pagano una bolletta del gas più alta rispetto a quanto succede negli altri Paesi europei.

In particolare, le imprese, in questi primi giorni del 2025 hanno visto le quotazioni del prezzo del gas superare il tetto dei 50 euro per megawattora.

 

Nel 2025 la stima di Nomisma energia rispetto alla bolletta energetica è di 200-300 euro per una famiglia media italiana mentre per un’impresa media l’aumento potrebbe essere di 30 mila euro.

 

In pratica, se nello scorso anno, (secondo i dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato), le piccole e medie imprese italiane hanno pagato l’elettricità il 9,9% in più rispetto alla media Ue, per il 2025 si hanno proiezioni di costi che potrebbero essere maggiorati fino al 15% a causa del “caro metano”.

 

Le imprese che potrebbero essere maggiormente penalizzate sono quelle cosiddette energivore che hanno bisogno di grandi quantità di energia per produrre come quelle della ceramica, vetro, lavorazione di metalli, acciaio, pulitintolavanderie ecc

 

“Questa crisi energetica, a breve, si ripercuoterà negativamente sull’occupazione e sull’intera economia perché quando le piccole imprese soffrono e i posti di lavoro sono a rischio, consumi e crescita subiscono una frenata – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Piemonte -Il mondo produttivo, già in crisi per una congiuntura particolarmente negativa dovuta alla crisi dell’automotive, che ha convolto tutto l’indotto, per il decalage del Superbonus che ha frenato il comparto dell’edilizia, per il possibile aumento delle accise che sta preoccupando l’autotrasporto, deve ora fare i conti con i rincari dell’energia.”

“Servono politiche mirate per affrontare e prevenire i rincari senza dover subire sistematicamente gli effetti della crisi energetica-conclude Felici– Inoltre si rischia la speculazione nei contratti che potrebbe mettere in moto una fiammata dei costi non giustificata dall’effettivo aumento della materia prima. Occorre affrontare il problema in un’ottica di breve, di medio e di lungo termine. Nel breve termine gli strumenti sono quelli di supporto alle aziende, che hanno il costo dell’energia che incide in maniera importante, possibilmente in un quadro di armonizzazione con gli incentivi che anche nel resto d’Europa si danno alle aziende. Nel medio termine l’unica strada percorribile è la penetrazione delle rinnovabili e la configurazione di un mix a costo ottimale. Nel lungo termine, invece, possiamo certamente aprirci a tecnologie nuove e diverse, sempre naturalmente nell’ottica di un’attenzione ai costi”.

“La bolletta elettrica delle nostre aziende è già tra le più costose d’Europa. – sottolinea Michele Quaglia, vice presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – Le pericolose fluttuazioni dei costi del metano, a causa delle difficoltà di approvvigionamento, rischiano quindi di inasprire una situazione già di per sé complessa, considerato che nel mix energetico il gas ancora pesa per il 42%. Questo problema mostra innanzitutto l’urgenza di interventi di politica energetica da parte del Governo su più fronti: diversificazione delle fonti di approvvigionamento, disaccoppiamento dei costi tra energia elettrica e gas, sostegno convinto delle rinnovabili e delle azioni per l’efficientamento e la riqualificazione energetica degli edifici. Le imprese, dal canto loro, devono puntare ad azioni efficaci in termini di transizione energetica attraverso una collaborazione sempre più stretta tra attività produttive e territorio. Di qui, la scelta di Confartigianato Cuneo di supportare le aziende creando CER-a, la comunità energetica operativa da giugno 2024 su Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Attraverso le comunità energetiche si dà vita ad un importante progetto etico che pone cittadini e imprenditori al centro, fornendo loro una maggiore consapevolezza del sistema di produzione ed erogazione dell’energia e una buona protezione dalle fluttuazioni dei costi. Rappresentano quindi un’importante realtà di visione, grazie alla quale sarà possibile raggiungere grandi risultati in termini di sostenibilità ambientale attraverso la condivisione dell’energia.».

«In questi primi sei mesi CER-a ha già ottenuto risultati molto significativi – sottolinea Franco Roagna presidente della CER-a di Confartigianato Cuneo – e l’interesse da parte di imprese, istituzioni e cittadini si sta dimostrando molto alto. Ad oggi abbiamo già attive sul territorio 26 configurazioni che nel 2025 produrranno energia elettrica da fonti rinnovabili per un totale di 11MW. CER-a si sta anche dimostrando un efficace strumento di cambiamento culturale per quanto riguarda la transizione energetica, affiancando ai dati tecnologici valori di natura etica, quali la collaborazione e la sussidiarietà, con la promozione di uno stile di vita orientato alla condivisione e al risparmio energetico. Attraverso la nostra comunità energetica, che non ha scopo di lucro, gli incentivi che vengono generati sono equamente suddivisi tra i produttori, i consumatori e a favore del territorio, con la collaborazione delle amministrazioni locali, a cui viene destinata una parte considerevole degli introiti economici per mitigare la povertà energetica locale e promuovere l’uso consapevole dell’energia.».

cs

Un viaggio nella storia delle Universiadi all’archivio di Stato di Torino

Un viaggio nella storia delle Universiadi, all’archivio di Stato di Torino, in piazzetta Mollino, sino al 23 gennaio 2025, dalle ore 10 alle 18.30, con ingresso libero.

Fiaccole, bracieri, tante storie e le medaglie, quelle d’epoca e quelle nuove nate da un concorso organizzato tra gli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti, vinto dalla giovane Matilda Elia.

Igino Macagno