ilTorinese

Il cantiere della Torino-Lione si amplia per i lavori del tunnel di base

 Il cantiere Tav della Torino-Lione a Chiomonte si amplia. La scorsa notte è iniziata la prima fase dell’ampliamento per l’avvio dei lavori connessi alla costruzione  tunnel di base di 57,5 km.

La società Telt è il promotore pubblico incaricato dai governi di Italia e Francia di realizzare e gestire l’infrastruttura nella tratta transnazionale. A  Chiomonte il cantiere è stato ampliato di circa 1 ettaro. Lavorano 150 operai e tecnici di 7 imprese locali. Sul versante francese, sono  operativi 5  cantieri ed  è stato completato lo scavo meccanizzato dei primi 9 km del tunnel di base. Avviate anche le gare per  due nuovi lotti dello scavo della galleria di base, per un valore di 2,3 miliardi di euro.

Bonucci: “Vincere a Bologna è stato fondamentale”

Leonardo Bonucci ha parlato su Sky Sport dopo Bologna-Juventus:

“Vincere è stato fondamentale, anche per ritrovare quella spinta. In questi giorni si è parlato troppo e  noi dobbiamo fare quadrato, rispondere sul campo come abbiamo fatto questa sera.

Dopo la finale di Coppa ci siamo confrontati tutti insieme. E poi abbiamo indicato una strada”. La partita è andata ai bianconeri per 2-0 grazie alle reti di Ronaldo e Dybala.

Era un incontro importante per Sarri, dopo gli zero gol segnati nelle due sfide di Coppa, ancora “orfani” di Higuain e Chiellini.

Quale bestemmia?

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Il “Fatto quotidiano”, organo del Governo Conte ,che bacchetta tutto e tutti, salvando solo i grillini e il Governo, riprende per la seconda volta  la bufala – sparata in prima pagina –  della bestemmia in aula della Presidente Elisabetta Casellati che ha esclamato “per Dio” che, secondo i dizionari più accreditati, è un’esclamazione rafforzativa, ma non ha certo il significato di una bestemmia.  La Presidente Casellati è una cattolica credente, praticante e tollerante. Ed è persona di stile inimitabile. Io l’ho conosciuta e l’ho ascoltata. E’ l’unica figura istituzionale in cui mi ritrovi pienamente

Una volta assunta la seconda carica dello Stato, la Casellati ha mantenuto una posizione di terzietà come i grandi presidenti del Senato ,da Merzagora a Spadolini che uscì dal Pri di cui era stato Segretario.

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Attaccare la Casellati per un’esclamazione in un momento di grave tensione nei lavori del Senato è il segno di una faziosità senza limiti ed anche di una ignoranza abissale. Infatti nessun giornale ha ripreso la notizia che in effetti non è neppure una notizia ma una bufala. La Casellati che all’apparenza può sembrare una donna fragile, è invece una persona capace di affrontare tutte le situazioni anche  perché è una giurista di vasta cultura. Gli errori sono altri. Ricordo, ad esempio, che il mio amico Spadolini, che pure fu un grande presidente del Senato, non ebbe il coraggio nel 1992 di impedire la gazzarra dei senatori leghisti che agitavano il cappio nell’Aula del Senato. Marcello Staglieno, che fu eletto con la Lega e divenne successivamente vice Presidente del Senato, mi disse il suo raccapriccio per quell’episodio così populista e violento, espressione di un giacobinismo forcaiolo, forse inconsapevole, data l’incultura e la rozzezza ruspante  dei primi leghisti delle origini. La Casellati, da quando è stata eletta Presidente del Senato, ha partecipato a migliaia di incontri con una attenzione e una presenza senza pari. Anche durante la pandemia non ha mai cessato di essere presente   indossando sempre la mascherina … Il “Fatto”  dovrebbe spiegarci come ha ottenuto 2 milioni e mezzo di prestito garantiti dallo Stato, mentre le aziende produttive boccheggiano e rischiano di chiudere. Lasci stare invece Elisabetta Casellati che in quest’occasione, rivolgendosi ai commessi del Senato che, invece di intervenire, stavano filmando la scena con il telefonino, ha rivelato un’umanità che la rende ancora più vicina alle persone normali che a volte perdono la pazienza. I politici spesso non sono più persone normali, a volte diventano persone spregevoli, a volte sono nullità senza arte né parte scelte per premere un pulsante al momento di votare. La Casellati è altro. E’ una donna fuori ordinanza, avrebbe detto Mario Soldati.

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Scrivere a quaglieni@gmail.com

Rispettare gli animali, un’associazione scende in campo

L’Associazione Ora Rispetto per tutti gli Animali ha sede a Torino ma agisce su tutto il territorio nazionale. Dice il Presidente Giancarlo De Salvo:

” Nel momento del lockdown che ha colpito l’intero paese la nostra Associazione ha supportato dapprima le persone che in qualità di volontari e semplici persone le quali amano gli animali, con dichiarazioni di sussistenza nella somministrazione di cibo e terapie, emergenze sanitarie e quant’altro necessario alla tutela e al benessere di gatti e cani randagi; e successivamente, negli ultimi 3 mesi,  tramite il proprio studio legale ha supportato molte persone alla presentazione dei ricorsi alle varie prefetture. Siamo molto orgogliosi e felici del durissimo lavoro svolto in una situazione anomala e grave che ha bloccato l’intera Italia”.

 

PETIZIONI LANCIATE DAL MOVIMENTO ORA RISPETTO PER TUTTI GLI ANIMALI

Uno dei mezzi che il MOVIMENTO ORA RISPETTO PER TUTTI GLI ANIMALI utilizza per catalizzare l’attenzione su temi fondamentali della vita reale, che riguardano la tutela e la salvaguardia di animali e ambiente, è la petizione.

Strumento di mobilitazione popolare, declinato in maniera moderna attraverso l’uso dei sociale del web, permette di raggiungere il più alto numero di persone possibile sparse sul territorio e quindi avere un buon livello di attenzione, per ottenere dei risultati.

Uno tra i tanti casi che abbiamo seguito con attenzione, da vicino, è quello che ha riguardato MILO il cane “abbaione” . Allontanato dalla sua famiglia, per delle segnalazioni da parte dei vicini di casa, per “… disturbo e abbaio notturno”, ci è ritornato da star, con stampa, televisione e interviste a seguito.
La raccolta firme, è stata la maniera per fare conoscere il caso, e per sostenere la liberazione del povero Milo. La vicenda, della quale ci siamo occupati in prima persona, manifestando davanti il Tribunale di Trento, è finita bene: Milo è tornato a casa, a seguito del provvedimento del Giudice competente.
Il caso ha avuto un richiamo mediatico e televisivo tale per cui, si è potuto sottolineare giuridicamente che “abbaiare è un diritto del cane”.

Grande sensibilità e attenzione poi, abbiamo riscontrato per quanto accaduto a Sciacca, dove i randagi di quella zona son stati tutti avvelenati sistematicamente. Atto grave, gravissimo, che ha esposto anche gli umani alla sicurezza sanitaria pubblica.
Ma in questo frangente, questo è secondario.
Principale è l’atto e il modus con il quale in questo paese, s’intendo risolvere dei problemi seri, che sono anche di natura politica e economica.

Ci piace molto poi, l’attenzione che si ha ogni qualvolta ci occupiamo di Corrida o comunque di feste popolari dove gli animali vengono sfruttai, umiliati, uccisi.
Questo discorso vale anche per i circhi.
Qui a Torino, abbiamo scritto alla Sindaca Appendino, per un confronto a riguardo il regolamento Comunale in materia di circo. Solo Torino è rimasta

accessibili a questi pseudospettacoli: gli altri Comuni limitrofi stanno prendendo le distante da tutto ciò, e non ne permettono l’accampamento.

⦁ NO ALLA CACCIA DEI CINGHIALI TUTTO L’ANNO IN LOMBARDIA
1455 SOSTENITORI

⦁ RIMOZIONE DELLA RECINZIONE DAL GOLGO DI BAUNEI CHE IMPEDISCE AGLI ANIMALI DI POTERE ANDARE ALLA FONTE D’ACQUA PER BERE
1103 SOSTENITORI

⦁ NO AI FINANZIAMENTI PUBBLICI PER GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI
1769 SOSTENITORI

⦁ FERMIAMO LA BEAR BATING LA LOTTA TRA CANI E ORSO
3979 SOSTENITORI

⦁ CACCIA UN NO ALLA CACCIA
38950 SOSTENITORI

⦁ RACCOLTA FIRME PER IMPUGNARE NORME CHE PREVEDONO L’ABBATTIMENTO DELLE SPECIE PROTETTE
1502 SOSTENITORI

⦁ STOP ALLA CORRIDA
21304 SOSTENITORI

⦁ UNA RICERCA SENZA ANIMALI E’ POSSIBILE: FACCIAMOLA!
54237 SOSTENITORI

⦁ DIGNITA’ E RISPETTO PER GLI ANIMALI: NO AL LORO SFRUTTAMENTO
18200 SOSTENITORI

⦁ LIBERIAMO 200 CANI DA SLITTA INCATENATI SOTTO IL SOLO A 4O GRADI
1092 SOSTENITORI

⦁ RACCOLTA FIRME RITIRO LICENZA DEL PORTO DI FUCILE USO CACCIA E CONTESTUALE DEPOSITO DENUNCIA NEI CONFRONTI ELISA PERRONE
1562 SOSTENITORI

⦁ ABOLIZIONE DEGLI ALLEVAMENTI DA PELLICCIA
1356 SOSTENITORI

⦁ STOP AL PALIO DI SIENA PER MANIFESTA CRUDELTÀ VERSO GLI ANIMALI
4232 SOSTENITORI

⦁ STOP ALLA FESTA DEL JUBILO A SORIA- SPAGNA
1020 SOSTENITORI

⦁ FERMIAMO LA STRAGE DI YULIN
⦁ 46812 SOSTENITORI

⦁ INSERIMENTO DI ESSERI SENZIENTI NEL CODICE CIVILE
13047 SOSTENITORI

⦁ SOSPENSIONE AGENTE DI POLIZIA CHE A NAPOLI HA SPARATO AL PITBULL
2809 SOSTENITORI

⦁ FERMIAMO LA TERRIBILE SPERIMENTAZIONE DELL’ UNIVERSITA’ DI TORINO SUI 6 MACACHI CHE SARANNO RESI CIECHI
4777 SOSTENITORI

⦁ STOP ALLEVAMENTI INTENSIVI
1050 SOSTENITORI

⦁ RIDIAMO LE CUCCE AI RANDAGI DI GALATONE SFRATTATI DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
4704 SOSTENITORI

⦁ CHIEDIAMO L’IMMEDIATA CONSEGNA DI SID AL PROPRIETARIO
4964 SOSTENITORI

⦁ STOP PIANO ABBATTIMENTO LUPO #NOABBATTIMENTOLUPO
10905 SOSTENITORI

⦁ RACCOLTA FIRME CONTRO GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI
2994 SOSTENITORI

⦁ AL DIRETTORE DEL GIRO D’ITALIA MAURO VEGNI: NO AL GIRO D’ITALIA IN TUTTA LA SICILIA!
20813 SOSTENITORI

⦁ RICHIESTA DIMISSIONI SINDACO DI SCIACCA D. SSA FRANCESCA VALENTI
8513 SOSTENITORI

⦁ SOSPENSIONE IMMEDIATA LEZIONI DI CACCIA NELLE SCUOLE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
3794 SOSTENITORI
⦁ liberiamo miro
3818 SOSTENITORI

⦁ a bolzano riapre la caccia alla marmotta: fermiamoli!
6944 SOSTENITORI

⦁ ANIMALICIDIO: GIUSTIZIA PER LILLY, UCCISA LANCIATA DAL 7 PIANO. FIRMA, ORA!
2622 SOSTENITORI

⦁ DENUNCIA DELITTO RUTH – FIRMATE E MOBILITATEVI!!!
2659 SOSTENITORI

⦁ STOP ALLA CACCIA ALLA VOLPE IN TANA
12812 SOSTENITORI

https://report-age.com/2019/07/01/e-morta-yoga-blues-in-memoria-da-ora-rispetto-per-tutti-gli-animali/

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Ezio Locatelli (Prc-Se): “Indecente la ripresa militarizzata dei lavori del Tav”

E’ indecente. La devono smettere di fare la guardia a un bidone che contiene un progetto spazzatura. Centinaia di poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa sono intervenuti per cercare di isolare e sgomberare il presidio Notav in corso nei pressi della zona dei Mulini.

Il presidio ha avuto inizio ieri l’altro per iniziativa del coordinamento dei comitati NoTav al fine di contrastare la ripresa dei lavori di allargamento del cantiere di Alta Velocità, ripresa decisa all’indomani della sonora bocciatura da parte della Corte dei Conti europea. Una decisione dissennata presa in fretta in  furia contro ogni logica che non sia quella di una prova di forza. Solo qualche giorno fa è stato resa nota l’analisi della Corte dei Conti europea riguardo la megaopera. Una stroncatura a tutto tondo: l’opera è antieconomica, basata su una stima di traffico inventati di sana pianta, di 8 volte superiore ai flussi reali, prevista su elevatissimi costi ambientali. Un progetto senza fondamento, semplicemente insostenibile. Il fatto che il Governo e la lobby trasversale del Tav vogliano andare avanti, costi quel che costi, è semplicemente intollerabile. Resistere, resistere, resistere è l’unica risposta possibile contro un cantiere vergogna.. La lotta NoTav ha e avrà il nostro pieno appoggio.

Ezio Locatelli

Segretario provinciale Prc-Se

(foto archivio)

San Giovanni, il messaggio di Nosiglia: “Torino non deve avere paura”

L’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, in vista della festa di San Giovanni, patrono della città, che quest’anno si svolgerà con solo 200 persone all’interno del Duomo  ha detto che  “Torino non deve avere paura: ha sempre avuto  potenzialità grandi ed è stata modello del lavoro e dell’accoglienza. E secondo me lo sarà ancora”.

“Nei giorni del Coronavirus – ha aggiunto – ho visto che sono scomparse le due città, quella che stava bene e quella che soffriva. Il virus ha unito tutti e tutti si sono aiutati, in modo intenso e concreto. Questo è un aspetto da tenere presente e da valorizzare per il futuro”. Si intitola “Molto oltre la paura”  la lettera che l’arcivescovo ha scritto ai torinesi in occasione  delle celebrazioni. Nel documento sono presenti  riflessioni sul contagio  e i cambiamenti  nella vita delle persone, sulla necessità fondamentale del lavoro, e un invito alla speranza.

Iren si rafforza nel settore rifiuti

Il Gruppo Iren ha presentato l’offerta vincente, pari a 90 milioni di euro, nell’ambito della procedura di vendita della divisione Ambiente di Unieco che comprende la società Unieco Holding Ambiente e altre società controllate e collegate attive nel settore dei rifiuti in cinque regioni italiane: Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Toscana e Puglia.

L’operazione permetterà ad Iren Ambiente di consolidare la propria posizione tra gli operatori nazionali leader nel settore ambientale, ampliando notevolmente il bacino territoriale servito e acquisendo un posizionamento strategico nella raccolta di rifiuti di una vasta area della regione Toscana. Infine, tramite l’acquisizione degli impianti della Divisione Ambiente, Iren Ambiente rafforza il proprio ruolo di primario operatore in ambito nazionale nel trattamento ed avvio a valorizzazione o smaltimento dei rifiuti speciali.

La divisione Ambiente di Unieco si occupa infatti di intermediazione dei rifiuti destinati ai propri impianti, di trattamento e di smaltimento attraverso la gestione di discariche per rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. È inoltre attiva nella raccolta di rifiuti urbani tramite la collegata SEI Toscana che è gestore unico del servizio di raccolta per l’ATO Toscana Sud (Arezzo, Grosseto, Siena), dove serve un bacino di circa 900.000 abitanti raccogliendo approssimativamente 500.000 tonnellate all’anno di rifiuti. Sempre nell’ambito dei rifiuti urbani, le società della Divisione Ambiente che si occupano di trattamento gestiscono impianti di trattamento meccanico biologico e di compostaggio. Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti urbani, la Divisione Ambiente si occupa di gestione di discariche in Piemonte, Toscana e Puglia. Tramite una società collegata in Toscana, la Divisione Ambiente gestisce inoltre un impianto di valorizzazione energetica dei rifiuti urbani di potenzialità di circa 68.000 tonnellate all’anno.

I piani industriali di queste società prevedono importanti investimenti per l’ampliamento delle discariche esistenti e per la realizzazione di impianti di trattamento della frazione organica del rifiuto urbano tramite digestione anaerobica e valorizzazione del biogas.

Iren potrà infatti consolidare nel proprio bilancio una parte delle società della Divisione Ambiente che hanno complessivamente registrato nel 2018 un EBITDA adjusted di circa 17 Mln €.

“L’operazione – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Iren Massimiliano Bianco – è coerente con la nostra strategia di sviluppo della filiera integrata dei rifiuti ed inoltre ci consentirà di ampliare ulteriormente le infrastrutture di trattamento e smaltimento rifiuti integrandole in modo sinergico con quelle del Gruppo Iren. Tale acquisizione rappresenta per il Gruppo Iren un passo importante: ci consente di accelerare il conseguimento degli obiettivi strategici mentre ci configura come rilevante player a livello nazionale nella filiera dei rifiuti, sia per volumi gestiti che per capacità impiantistica.”

“Questa operazione – ha affermato il Presidente di Iren Renato Boero – consente a Iren di rafforzare il presidio nel settore Ambiente e di focalizzarsi ulteriormente sull’economia circolare incrementando la già radicata politica di sostenibilità aziendale. L’ingresso della Divisione Ambiente di Unieco nel Gruppo rappresenta un nuovo step del processo di consolidamento di Iren su due fronti: rafforza la presenza sui propri territori di riferimento e favorisce l’ingresso strategico in nuove regioni, in particolare Toscana e Marche”.

Rintocchi di festa alla vigilia di San Giovanni

Martedì 23 giugno 2020 ore 20 / Il 23 giugno, vigilia di San Giovanni, la campana barocca voluta dal duca Carlo Emanuele II di Savoia tornerà a suonare e a celebrare la festa del patrono della città con solenni e gioiosi rintocchi dalla torre di sud-est di Palazzo Madama.

La campana in bronzo, intonata sulla nota MI, suonerà una sequenza di 24, 6 e 20 rintocchi per festeggiare la data del 24 giugno 2020 e commemorare i 350 anni dalla sua realizzazione, avvenuta nel 1670 per mano del fonditore francese Simon Boucheron. L’evento è realizzato in collaborazione con l’associazione CampaneTo.

Simon Boucheron fu un importante fonditore attivo nella seconda metà del XVII secolo nel ducato di Savoia e capostipite di una dinastia di argentieri che si sono avvicendati per due secoli, fino alla metà dell’Ottocento. L’appuntamento anticipa l’inaugurazione della mostra Argenti preziosi, che aprirà al pubblico il 2 luglio nella Sala Atelier di Palazzo Madama, in cui è presente una sezione dedicata alla famiglia Boucheron.

La grande campana in bronzo fu realizzata nel 1670 per volere del duca Carlo Emanuele II di Savoia, che la destinò a battere le ore dell’orologio, all’epoca collocato nella torre romana del castello, a destra guardando la facciata juvarriana. La campana andava a sostituire quella prestata dalla compagnia di San Giovanni Battista, l’antica confraternita di beneficenza dedicata al patrono della città. Rimossa nel 1874, entrò a far parte delle collezioni del Museo Civico e dopo 60 anni tornò a Palazzo Madama, nel 1934. Per l’originaria collocazione e per la devozione verso l’arte, che nell’Ottocento ne impedì la fusione, è un oggetto che riunisce in sé le due anime di Palazzo Madama: quella di edifico simbolo della storia della città e quella di Museo Civico di Arte Antica, istituzione nata per raccogliere e valorizzare il patrimonio di creatività di forme e tecniche espresso nelle arti decorative.

La campana, che misura 106 cm di altezza e 365 cm di diametro alla bocca, fu pagata il 6 maggio 1670 550 lire. Su di essa compare l’iscrizione: «AD VSVM HORARII REGIAE CAROLVS EMANVEL II SABAVDIAE DVX PEDE·MONTIVM PRINCEPS CYPRI REX PROPRIO SVMPTA (sic, leggasi SVMPTV) FVNDI IVSSIT ANNO SAL. MDCLXX». Segue l’indicazione del peso in rubbi: «R. 125.20» e la firma: «SIMON BOVCHERON MA FAITE». Sono inoltre presenti le armi ducali di Savoia e festoni con teste di putti alati. Nella parte superiore il manico o ansa (parte a cui si fissa il mozzo di sostegno della campana) è formato da sei mascheroni.

 

L’evento fa parte del progetto San Giovanni x 3, organizzato dalle città di Torino, Genova e Firenze per i festeggiamenti del santo patrono.

Martedì 23 giugno alle ore 20 lo si potrà seguire in diretta sui canali Instagram e Facebook di Palazzo Madama.

 

 

Mercoledì 24 giugno i musei di Fondazione Torino Musei, Palazzo MadamaGAM e MAO, saranno aperti dalle 10 alle 20

Ryanair, riprendono oggi i collegamenti dall’Aeroporto di Torino

Otto le destinazioni servite dalla compagnia aerea low cost nell’estate 2020

 

Caselle Torinese, 22 giugno 2020 – Riprendono oggi i collegamenti di Ryanair dall’Aeroporto di Torino. La compagnia aerea ripristina dalla data odierna i voli su Bari e Catania; da domani, 23 giugno, riparte il collegamento per Palermo, mentre da luglio tornano anche i voli verso Barcellona El Prat, Brindisi, Londra Stansted, Ibiza e Valencia.

 

Sono otto, in tutto, le destinazioni servite da Ryanair nella stagione estiva 2020 dall’Aeroporto di Torino, di cui 4 nazionali e 4 internazionali.

 

Con l’allentamento delle restrizioni agli spostamenti, la propensione ai viaggi torna a crescere e per i Piemontesi che cercano una destinazione di vacanza la compagnia aerea ripristina il proprio network di collegamenti. A partire dal mese di luglio il vettore incrementerà gradualmente il numero di rotte e la loro frequenza, come parte integrante dell’operativo per l’estate 2020.

 

Ryanair ricomincia a collegare il Piemonte con il Sud Italia e con l’Europa, permettendo a tutti i viaggiatori di scoprire i tesori di questa Regione: la ripresa dei collegamenti, oltre a sostenere l’economia e il turismo regionale da cui dipendono migliaia di posti di lavoro, offrirà anche l’opportunità di favorire i flussi di passeggeri business e leisure in partenza dall’Aeroporto di Torino verso le altre regioni italiane e verso l’Europa.

 

 

Lingua madre di Maddalena Fingerle vince il Premio Italo Calvino

Lingua madre di Maddalena Fingerle è l’opera vincitrice della XXXIII edizione del Premio Italo Calvino. Considerata la qualità delle opere finaliste, sono state inoltre assegnate due coppie di menzioni speciali della Giuria: la prima coppia di menzioni va a Oceanides di Riccardo Capoferro e a Il valore affettivo di Nicoletta Verna; la seconda coppia di menzioni va a  Schikaneder e il labirinto di Benedetta Galli e a Vita breve di un domatore di belve di Daniele Santero. La menzione speciale Treccani viene attribuita a Giardino San Leonardo di Gian Primo Brugnoli.

 
Il romanzo vincitore e le menzioni speciali sono stati proclamati lunedì 22 giugno dai Giurati Omar Di Monopoli, Helena Janeczek, Gino Ruozzi, Flavio Soriga e Nadia Terranova, durante  una diretta streaming in collaborazione con il Circolo dei lettori di Torino.
Il direttivo del Premio ha infine insignito l’opera non finalista Il Tullio e l’eolao più stranissimo di  tutto il Canton Ticino di Davide Rigiani di una menzione speciale del Direttivo.
 
Le motivazioni della Giuria
 
La Giuria ha deciso di assegnare il Premio a Lingua madre di Maddalena Fingerle con la seguente  motivazione:  « un romanzo compatto di grande maturità che riesce nella sfida di tenere insieme  leggerezza e profondità, affrontando con piglio holdeniano e stile impeccabile il complesso tema  della parola tra pulizia e ipocrisia nel singolare contesto del bilinguismo altoatesino. »
 
Queste, invece, le motivazioni per le due coppie di menzioni speciali della Giuria:
 
La prima coppia di menzioni va a Oceanides di Riccardo Capoferro che  « si distingue per la  bellezza della lingua e la riuscita fusione di mondi immaginari e mondi conosciuti in un’originale  rielaborazione del romanzo marinaresco sette-ottocentesco anglosassone che infrange le barriere fra  tradizioni letterarie » 
Il valore affettivo di Nicoletta Verna « una conturbante tragedia moderna  presentata sotto forma di romanzo famigliare neoborghese in cui risaltano la coerenza tra forma e  contenuto, l’equilibrio della struttura e la sottile definizione di una protagonista prigioniera delle sue  ossessioni. »
 
La seconda coppia di menzioni va a Schikaneder e il labirinto di Benedetta Galli e a Vita breve di  un domatore di belve di Daniele Santero « Entrambi i romanzi sono sagaci e ironiche ricostruzioni  di particolari aure storiche. Con il brillante Schikaneder e il labirinto, dove è notevole la destrezza
nel gestire registri ora buffi ora drammatici, ci troviamo nel mondo dell’opera viennese di fine  Settecento al crepuscolo dell’illuminismo mozartiano. 
Con l’estravagante e colto romanzo di  Santero passiamo alla fascinazione ottocentesca per l’esotismo del circo e dello zoo, filtrata  attraverso la vita di un uomo non illustre, Upilio Faimali da Gropparello. »
 
La menzione speciale Treccani
 
L a menzione speciale Treccani, assegnata per il terzo anno consecutivo dall’Istitut o della  Enciclopedia Italiana all’opera finalista che si è distinta per originalità linguistica e creatività  espressiva, viene attribuita a Giardino San Leonardo di Gian Primo Brugnoli con la seguente  motivazione:
 
« L’insolita e spiazzante maestosità del dettato, la crudezza icastica, il virtuosismo linguistico  esagerato ma efficace: Giardino San Leonardo esibisce una prosa rocambolesca e ribelle,  strabordante ed eccessiva, maneggiata con disinvolta duttilità e zeppa di neologismi ed espressioni  vernacolari d’altri tempi che si rincorrono costruendo un’architettura narrativa di straordinario  impatto. L’esperienza creativo-stilistica è bizzarra quanto basta a far girare la testa del lettore  disorientato da un vortice trascinante di parole e personaggi, ma semanticamente consapevole e  forse memore di qualche racconto degli Accoppiamenti giudiziosi. »
 
La menzione speciale del Direttivo
 
Il Direttivo del Premio, composto da Franca CavagnoliAnna ChiarloniMario Marchetti Laura MolleaCarla Sacchi Ferrero, ha assegnato la menzione speciale del Direttivo a un’opera  non finalista particolarmente meritevole sotto il profilo dell’innovazione della forma  romanzesca, con la seguente motivazione:
 
« Il Tullio e l’eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino di Davide Rigiani è un testo che, con  fantasia scatenata e una lingua mai stanca di sorprendere, sotto l’apparenza del mero divertimento,  descrive con esattezza antropologica un ordinato mondo di periferia residenziale dei nostri tempi
(nel caso, ticinese), proponendo un’ariosa alternativa attraverso la famiglia del Tullio. Interessante  tentativo di costruire un’opera ibrida rivolta contemporaneamente all’immaginazione infantile e a  una sensibilità matura. Ardita scommessa in gran parte vinta. Un libro da illustrare – e da leggere
insieme, bambini e grandi. »
 
Gli autori
 
Maddalena Fingerle, nata a Bolzano nel 1993, di cognome tedesco ma di lingua madre italiana, ha  compiuto gli studi universitari (dapprima di
Germanistica per poi specializzarsi in Italianistica) a  Monaco di Baviera dove risiede. Al momento è impegnata in un dottorato sulle strategie di 
evasione  in Tasso e Marino. Suoi racconti sono apparsi su Nazione Indiana, Neutopia, CrapulaClub.
 
Riccardo Capoferro, nato a Roma nel 1975, è professore associato di Letteratura Inglese alla  Sapienza. Ha al suo attivo un’ampia produzione scientifica. Si è soprattutto occupato del romanzo  inglese del Settecento, genere di cui non poche tracce si rinvengono in Oceanides. Tra i suoi  interessi rientrano la fantascienza e il rapporto tra fumetto e narrativa.
 
Nicoletta Verna, nata a Forlì nel 1976, è laureata in Scienza della Comunicazione. Vive a Firenze  dove si occupa di web marketing nel settore editoriale. Ha tenuto corsi su teorie e tecniche della  comunicazione ed è autrice di saggi sui media, collaborando inoltre all’Enciclopedia Garzanti della
radio. Ha scritto racconti per le riviste Pastrengo, Carie letterarie, Narrandom e Risme.
 
Benedetta Galli, nata nel 1993 nella città metropolitana di Firenze, dopo il liceo classico ha  intrapreso studi di Ingegneria nella specializzazione energetica. Lavora a Brescia nel settore degli  impianti di cogenerazione. Ha pubblicato nel 2010 un testo teatrale sul portale online della Rivista  Sipario. Con Schikaneder e il labirinto è già stata finalista nel 2019 al Premio Neri Pozza.
 
Daniele Santero, nato a Savona nel 1978, vive a Torino dove insegna nelle scuole medie. È dottore di ricerca in italianistica. Nel campo ha scritto numerosi saggi confluiti in Muse minori. Ironia e invenzione nel Novecento italiano pubblicato nel 2012 dalla Facoltà di Lettere dell’Università di Torino. Ha curato specificamente il carteggio tra i poeti Betocchi e Caproni.
 
Gian Primo Brugnoli è nato nel 1939 a Imola, nel cuore di quella terra emiliana cui dà voce in  Giardino San Leonardo, suo esordio nel romanzo. Laureato in Ingegneria elettronica ha lavorato nel  campo della manutenzione impianti. Ha scritto poesie e racconti per i quali ha ricevuto svariati
riconoscimenti (più volte, in particolare, dal Premio Firenze Capitale d’Europa).
 
Davide Rigiani è nato a Lugano, Svizzera, nel 1980. Si è diplomato alla scuola di commercio a  Lugano e poi al master in tecniche di narrazione della Scuola Holden a Torino. Ha lavorato come  operatore di call center a Torino, come tester linguistico per videogame in Canada e come redattore
e impaginatore freelance. Tra i suoi riferimenti elettivi, nella narrativa Italo Calvino e nel cinema  Tim Burton e Wes Anderson.
 
Sul sito del Premio (www.premiocalvino.it/i-finalisti-2020/) i video di presentazione delle opere premiate e di quelle finaliste.
 
Il Premio Italo Calvino è stato fondato a Torino nel 1985, poco dopo la morte di Italo Calvino, per iniziativa di un gruppo di estimatori e di amici dello scrittore, tra cui Norberto BobbioCesare CasesAnna ChiarloniNatalia GinzburgMassimo MilaLalla RomanoCesare Segre.  
Calvino, com’è noto, ha svolto un intenso e significativo lavoro editoriale per l’Einaudi; l’intenzione è stata, quindi, quella di riprenderne e raccoglierne il ruolo di talent scout di nuovi autori: di qui, l’idea di rivolgersi agli scrittori esordienti e inediti, per i quali non è facile trovare un contatto con il pubblico e con le case editrici. Il Premio ha impostato la propria attività seguendo gli stessi criteri che hanno guidato Calvino: attenzione e equilibrio, gusto della scoperta e funzione critica. 
Ideatrice del Premio e sua animatrice e Presidente fino al 2010 è stata Delia Frigessi, studiosa della cultura italiana tra Ottocento e Novecento. Attuale Presidente del Premio è Mario Marchetti.
 
La menzione speciale Treccani è frutto di una convenzione triennale siglata nel 2018 tra il Premio Calvino e l’Istituto della Enciclopedia Italiana: essa prevede di insignire di una “speciale menzione Treccani l’opera che, tra i finalisti del Premio Italo Calvino, si distingua per originalità linguistica e creatività espressiva” nonché di organizzare presso la sede romana dell’Istituto un incontro “volto a dibattere i temi emergenti della narrativa italiana contemporanea nel suo rapporto con la lingua”.