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Torino e Leopoli firmano il Patto di Amicizia e Collaborazione

È stato firmato nella Sala delle Colonne di Palazzo Civico, il ‘Patto di Amicizia e Collaborazione’ tra la Città di Torino e la Città ucraina di Leopoli. L’accordo è stato sottoscritto dal sindaco di Torino Stefano Lo Russo e dal sindaco di Leopoli Andriy Sadovyi alla presenza del console generale dell’Ucraina a Milano Andrii Kartysh e del console onorario a Torino Dario Arrigotti e rappresenta un passo importante per rafforzare i legami tra le due città, gettando le basi per una collaborazione reciproca.

Il patto, che avrà una durata iniziale di tre anni, si pone l’obiettivo di promuovere valori condivisi come la democrazia, la libertà, lo stato di diritto, i diritti umani e l’integrazione sociale, favorendo un dialogo costruttivo tra le rispettive comunità.

“Torino e Leopoli – ha detto il sindaco Lo Russo – sono città ricche di storia, cultura e spirito di innovazione. Pur distanti geograficamente, condividono l’aspirazione di costruire un futuro inclusivo, sostenibile e orientato al benessere delle proprie comunità. Questo patto è insieme un simbolo di amicizia e un impegno reciproco a lavorare insieme in numerosi settori, oltre alle attività e ai progetti che già da anni legano le nostre due città. Un pensiero speciale in questa occasione poi non può che andare al popolo ucraino, che da oltre mille giorni vive il dramma della guerra. La firma di oggi vuole rappresentare anche un messaggio di solidarietà e di vicinanza, Torino è con voi”.

“Leopoli – ha spiegato il sindaco Sadovyi – è talvolta chiamata il ‘Piemonte ucraino’ perché durante il Risorgimento, quando Torino fu il centro dell’unità politica d’Italia, fu l’epicentro del movimento per lo stato ucraino. Questa analogia storica è più appropriata che mai ora, durante la guerra, mentre la nostra città è il più grande centro umanitario dell’Ucraina. Tutti i nostri progetti – medicina, riabilitazione, educazione – sono una risposta alla tragedia dell’invasione russa, ma anche la nostra visione del futuro. E apprezziamo molto l’opportunità di ampliare i nostri orizzonti e la nostra visione attraverso l’esperienza storica e culturale di Torino e del Piemonte. La partnership tra Leopoli e Torino non solo apre nuovi orizzonti di cooperazione nei settori della cultura, dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile, ma dimostra anche la solidarietà delle nostre città nella lotta contro l’invasore russo e nella difesa dei valori europei”.

Le principali aree di collaborazione tra Torino e Leopoli riguarderanno diversi ambiti strategici. Sul piano culturale, le due città si impegneranno a organizzare scambi e promuovere collaborazioni tra istituzioni artistiche, museali e culturali. In ambito scolastico e accademico, si adopereranno per incentivare progetti di scambio che coinvolgano studenti, docenti e istituti di formazione, comprese le scuole di alta formazione artistica e musicale. Un focus particolare sarà dedicato all’innovazione tecnologica, alla sostenibilità ambientale e alla mobilità urbana, attraverso la condivisione di conoscenze ed esperienze utili a sviluppare soluzioni avanzate in questi settori.
Ultimo ma non meno importante l’accordo prevede il sostegno a progetti di innovazione sociale, con il coinvolgimento attivo di organizzazioni e associazioni operanti nei rispettivi territori. Lo scorso anno Il Sindaco Andriy Sadovyi aveva presentato prima alla Città di Torino e poi al Brussels Urban Summit il progetto “Unbroken”, l’hub umanitario promosso dal Comune di Leopoli per fornire assistenza medica qualificata per curare, protesizzare e riabilitare Ucraini in Ucraina.
Tra i prossimi progetti vi sono la realizzazione all’interno dell’hub di un nuovo centro di riabilitazione e, più a lungo termine, la prospettiva di costruire nuovi edifici per la chirurgia e la riabilitazione e social housing per i pazienti.

TORINO CLICK

Parte da Savigliano e prosegue ad Alba il Festival Uto Ughi

Uto Ughi, tra i maggiori violinisti del nostro tempo, è protagonista del Festival nazionale che porta il suo nome “Uto Ughi per i giovani”, con partenza dal Piemonte, con precisione dalla città di Alba, e poi tappe a Savigliano, Cuneo e Moretta e in tutta Italia. Dopo il successo de “La Santità Sconosciuta”, il festival che ha portato a esibirsi per sedici edizioni interpreti di altissimo livello artistico, facendo incontrare in varie forme spiritualità e musica, si è trasformato in un progetto dedicato ai giovani. I concerti e le masterclass dedicate ai giovani saranno a ingresso libero e gratuito perché l’arte è un bene prezioso e spirituale a cui tutti devono poter accedere, come spiega il maestro Uto Ughi.

“Per poter portare avanti questa nostra missione – aggiunge il maestro Uto Ughi – il sostegno dei partner è prezioso e fondamentale e, in un periodo economicamente così difficile per le famiglie, è più che mai doveroso da parte nostra donare un festival culturale musicale per emozionare il pubblico appassionato, avvicinare le nuove generazioni alla cultura e salvaguardare la grande tradizione musicale.

In un momento in cui le nuove generazioni hanno subito un impoverimento formativo e culturale a causa della pandemia, nel 2021 la Santità Sconosciuta, d’intesa con il maestro Uto Ughi e la Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero, ha elaborato un programma ricco di interpreti affermati, talenti virtuosi e momenti musicali eccellenti per far vivere al pubblico l’emozione della grande musica.

Il festival ideato dal Maestro Uto Ughi, dall’Associazione Culturale Arturo Toscanini di Savigliano e sostenuto per le tappe piemontesi, dalla Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero, e altre importanti realtà nazionali, si presenta con particolarità culturali e artistiche uniche e originali, soprattutto per la volontà di diffondere il piacere della musica classica tra le fasce più giovani della popolazione, ad ingresso libero e in forma gratuita. Con questa finalità sono in programma incontri con gli allievi di tutte le scuole di ogni ordine e grado per trasmettere alle nuove generazioni l’amore e la sensibilità verso la musica e in generale verso la cultura. Questo tipo di divulgazione ha il merito di catturare l’attenzione dei ragazzi, trasmettendo loro messaggi positivi da applicare alla quotidianità. Attraverso una programmazione di concerti, la musica viene spiegata in modo semplice e diretto, sollecitando una partecipazione attiva da parte del pubblico.

Il programma musicale per l’edizione 2024 del festival Uto Ughi per I giovani prevede martedì 3 dicembre alle 21 alla Creusa Neira di Savigliano un viaggio musicale tra composizioni originali e i più celebri arrangiamenti per quintetto di ottoni Strumentisti dell’Orchestra Nazionale della Rai. Venerdì 6 dicembre, nella chiesa della Beata Vergine di Moretta concerto di Uto Ughi e Leonardo Bartelloni con un recital per violino e pianoforte, con pezzi emblematici della grande tradizione violinistica. All’Auditorium Ferrero di Alba, alle 21, Uto Ughi e i Filarmonici di Roma insieme ne “La magia del Violino”.

Lunedì 9 dicembre alle 10.45 prove aperte per tutti gli studenti della città di Alba per la lectio “La musica spiegata da Uto Ughi”.

MARA MARTELLOTTA

A Torino installati 2 locker per il ritiro pacchi h24

A Torino sono stati installati 2 locker da Locker Italia, la Joint Venture per l’ecommerce costituita da Poste Italiane e DHL eCommerce.

I locker di Torino saranno attivi tutti i giorni 24 ore su 24 e consentiranno, grazie alla loro capillarità e tecnologia, di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi a supporto dell’ecommerce, rendendo ancora più semplici e comode le operazioni di spedizione e ritiro pacchi per chi compra online.

I moderni e tecnologi armadietti sono facili da usare grazie ad uno schermo dalla grafica chiara e intuitiva e saranno collocati in modo strategico nelle varie località, offrendo il massimo della convenienza ai mittenti e ai consumatori. I locker di Torino, attivi in via Alfieri e in Via Marsigli, sono i primi della regione Piemonte e fanno parte dei 10mila attivati su tutto il territorio nazionale

La collaborazione strategica tra Poste Italiane e il Gruppo DHL permetterà di rafforzare la capillarità dei servizi legati alla logistica, facilitando al tempo stesso la crescita dell’ecommerce con particolare attenzione alla sostenibilità.

“Che Forte Natale!” a Vinadio

Alla Caserma “Carlo Alberto” si riscaldano i motori per l’arrivo delle Feste 

Sabato 23 e domenica 24 novembre

E ancora sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre

Vinadio (Cuneo)

Quest’anno farà il bis, in omaggio al suo ventennale, il “Mercatino di Natale” che si terrà nei recuperati spazi della “Caserma Carlo Alberto”, in piazza Vittorio Veneto 8, al “Forte di Vinadio”. Organizzata, come sempre, dalla “Fondazione Artea”, in collaborazione con il Comune vinadiese, la manifestazione “Che Forte Natale!” cambierà, per l’occasione, forma, ampliando l’offerta e raddoppiando i weekend di apertura. Il doppio appuntamento si terrà infatti sabato 23 (dalle 14 alle 21) e domenica 24 novembre (dalle 10 alle 18) e, poi ancora, sabato 30 novembre (dalle 10 alle 21) e domenica 1° dicembre (dalle 10 alle 18). Ricca di proposte ed eventi per tutti i gusti e tutte le età “quest’anno, in occasione del suo ventesimo anniversario, l’iniziativa natalizia al ‘Forte’ – sottolinea Davide De Luca, direttore della ‘Fondazione Artea’– aumenterà la sua offerta culturale e di valorizzazione con un doppio weekend, offrendo la possibilità di un’esperienza più ampia, in cui i visitatori potranno prendere parte, ancora di più rispetto agli anni passati, ad un ricco programma di iniziative, oltre che fruire delle eccellenze del territorio”.

Non mancherà, anche quest’anno, il tanto atteso “Mercatino”, allestito dal 2004, su oltre 1.600 mq di percorso al chiuso con più di 120 espositori (in buona parte diversi nei due finesettimana di apertura) che proporranno ai visitatori una vasta selezione di prodotti tipici e gastronomici d’eccellenza (di Piemonte, Liguria e del territorio provenzale), oltre che manufatti artigianali, articoli natalizi e tante altre idee regalo, per immergersi nella magica atmosfera delle feste. E alla fine del percorso del “Mercatino”, sarà inoltre possibile assistere alla preparazione della tradizionale pasta fresca di Vinadio, i “crouset”. Leccornia non da poco!

E il programma è solo agli inizi. Basti pensare che, per la prima volta, l’evento natalizio al “Forte” ospiterà anche il circo contemporaneo con lo spettacolo “Gran Cabaret Madera”(intreccio surreale di musica, acrobatica e teatro comico), proposto in otto repliche dalla “Compagnia Madera” tutti i giorni della manifestazione, per non dire dell’immancabile “Casa di Babbo e Mamma Natale”, allestita nella “Cappella del Forte”, dove i più piccoli potranno, come da tradizione, consegnare la classica “letterina portadoni”. Numerose saranno poi le “visite animate”, che accompagneranno i visitatori a conoscere i segreti e la storia della “Caserma del Forte”, come il dietro le quinte delle “chapiteau” del “Circo Madera” e la suggestiva “arte della falconeria”.

Sabato 30 novembre, infine, alle 21, le calde voci di “FeelArmonia Ensemble”, con il concerto “Cartoline”, condurranno il pubblico in un insolito “viaggio musicale” intorno al mondo.

Sottolinea Giuseppe Cornara, sindaco di Vinadio: “Anche quest’anno si riconferma la scelta della ‘Caserma Carlo Alberto del Forte’ come ‘location’ per ospitare le attività legate al Natale. Dopo il recente restauro, gli spazi, oltre ad essere perfettamente funzionali allo svolgimento di eventi di questa portata, risultano accessibili anche per chi presenta difficoltà motorie. Inoltre, la struttura dello ‘chapiteau’ che verrà allestita nel grande Cortile è priva di barriere architettoniche e ciò consente un accesso garantito e senza ostacoli anche agli spettacoli circensi, grande novità del Natale 2024”.

L’accesso a “Che Forte Natale!” ha un costo di 3 Euro ed è gratuito per i bimbi fino a 10 anni e, il sabato, per i residenti a Vinadio. I biglietti sono anche acquistabili su www.ticket.it

Inoltre, partecipando alla manifestazione, si avrà anche diritto a un “buono” per visitare a tariffa ridotta le mostre “Robert Doisneau,. Trame di vita” al “Filatoio” di Caraglio e “Elliot Erwitt. L’idea fuggevole” alla “Castiglia” di Saluzzo, fino al 25 febbraio 2025.

Per ulteriori info: tel. 0171/1670042 o www.fortedivinadio.com

g.m.

Nelle foto: “Che Forte Natale!” a Vinadio (immagini di repertorio) e Davide De Luca, direttore “Fondazione Artea”

Shakespeare… al buio! Al Teatro “Spazio Kairòs /Onda Larsen” di Torino

Un singolare esperimento con spettatori bendati per meglio accostarsi al più importante drammaturgo inglese

Sabato 23 novembre, doppia replica

L’esperimento non è nuovo. Dopo il tutto esaurito dello scorso anno con “Romeo & Giulietta”, “Spazio Kairos/Onda Larsen Teatro” di via  Mottalciata 7, a Torino, ritorna a proporre William Shakespeare in una“versione inedita”.

L’appuntamento è per sabato 23 novembre(alle 18 e alle 21), allorché agli spettatori verrà proposto di “salire sul palco bendati” per meglio (in modo decisamente inusitato) fruire di “Macbeth”, una delle più celebri e la più breve delle tragedie shakespeariane, composta dal grande drammaturgo inglese fra il 1605 ed il 1608. La proposta, inserita nella stagione di “Onda Larsen – Interferenze” e dal titolo “I Teatri della mente – Macbeth”, arriva dal “Teatro della Juta / Commedia Community” di Alessandria, con drammaturgia e regia di Luca Zilovich e sul palco sette attori: Giacomo Bisceglie, Enrica Fieno, Lorenzo Fracchia, Michela Gatto, Giulia Maino, Fabio Martinello e Mattia Stango.

I “Teatri della mente” sono “un format – spiegano gli organizzatori – di spettacoli sensoriali a cui gli spettatori assistono bendati e seduti al centro dello spazio scenico mentre attici e attori recitano in mezzo a loro”. Il pubblico (al massimo 60 spettatori a replica) viene condotto in sala già bendato, ricevendo da subito i primi “stimoli sensoriali”.
Una volta seduto sarà, quindi, trasportato nell’azione scenica dalla voce degli attori, dagliodori e dai paesaggi sonori che completano la drammaturgia delle scene.


Dopo “Romeo & Giulietta” (che lo scorso anno fece il tutto esaurito allo “Spazio Kairòs”), il secondo capitolo de “I Teatri della Mente”guiderà lo spettatore attraverso la tragica ascesa al potere di Macbeth, protagonista di una delle più cruente tragedie di Shakespeare che, al par suo, drammatizzò straordinariamente i disastrosi “effetti fisici e psicologici” della ricerca del “potere” per il proprio interesse personale. Il pubblico sarà immerso nelle atmosfere di una Scozia oscura, governata da despoti e abitata da streghe, in cui attori e spettatori daranno vita insieme allo spettacolo, i primi recitando e i secondi immaginandolo nella loro mente. Avvolto dalla nebbia delle brughiere scozzesi, il pubblico, proprio grazie agli stimoli sensoriali, sobbalzerà sulle sedie nel percepire accanto a sé il rumore delle spade, e sarà condotto nella perversità della mente del tiranno scozzese dall’odore acre della battaglia e dalle voci incalzanti delle streghe, respirando da vicino la folle sete di potere di Lady Macbeth, ispirata alla regina Grouch di Scozia.

Lo spettacolo in programma per sabato prossimo 23 novembre è il secondo che il regista Luca Zilovich allestisce per l’alessandrino “Teatro della Juta” con la tecnica propria dei “Teatri della Mente”.

“È un modo diverso – spiega Zilovich – di pensare al teatro, in cui lo spettatore bendato mette in moto la sua creatività e diventa artista dello spettacolo al pari di attrici e attori seguendo l’ambizioso Macbeth attraverso la ‘profezia delle streghe’: si trova con lui sul campo di battaglia e viene condotto nel lato più profondo della sua mente”. Seduto nello stesso spazio scenico, il pubblico diventa attore fra gli attori, assistendo e concretamente “partecipando” ad una delle più famose tragedie shakespeariane, in una versione indubbiamente inedita, attraverso la quale le vicende del tiranno scozzese vengono narrate esclusivamente tramite stimoli uditivi, olfattivi (prodotti da Enzo Ventriglia) e tattili.

Un modo “nuovo” di fare e vivere il teatro. Curioso e di “grande effetto”, considerando, almeno, i brillanti risultati finora ottenuti. E chissà che ne avrebbe pensato e detto lo stesso “Bardo” o “Cigno dell’Avon”? Personalmente sarei propenso per un “excellent!”, considerandone la “personalità estroversa ed intuitiva” descritta da alcuni suoi biografi.

Per info: “Spazio Kairòs/Onda Larsen Teatro”, via Mottalciata 7, Torino; tel. 351/4607575 o www.ondalarsen.org

g.m.

Nelle foto: Teatro della Juta in “Macbeth”, immagini di repertorio

Lady Poopise

PENSIERI SPARSI  di Didia Bargnani

Curiosando su Instagram alla ricerca di personaggi, aziende di famiglia più o meno grandi, negozi particolari , tutti aventi come comune denominatore l’essere di Torino o provincia, mi sono imbattuta in questo nome: Lady Poopise. Curioso, ho pensato, chi sarà mai questa signora?
Lady Poopise è una performer torinese di Burlesque, un’antica forma di spettacolo teatrale nata nel periodo dell’Inghilterra Vittoriana, caratterizzata da un’ironia pungente che si trasformava in satira contro la classe dirigente. Con il passare degli anni lo spettacolo ha perso il suo carattere sovversivo ed è diventato una sorta di varietà dove la donna, grazie anche a meravigliosi e scenografici costumi da pin-up per lo più succinti ma mai volgari, diventa protagonista della storia messa in scena.
La sua più acclamata performer, l’americana Dita von Teese, ha riportato in auge il Burlesque negli anni duemila e da allora questo tipo di spettacolo si è sempre più diffuso; nella sola Torino, mi racconta Lady Poopise, ci sono due scuole di Burlesque, Amazing Flamingo Art Studio di Vanille Bon Bon e quella di Mara Scagli, inoltre tutti gli anni si tiene l’International Cabaret Burlesque Festival al Teatro Q77 in corso Brescia.
Perché hai scelto di diventare una performer di Burlesque?
“Tre anni fa, durante una lezione di canto, ho conosciuto un’insegnante di questa fantastica arte e dopo averle fatto vedere un mio numero le ho chiesto d’inserirmi nel suo spettacolo e da allora non mi sono più fermata. Sono partita avvantaggiata in quanto la danza, il canto e la passione per la moda e gli abiti degli anni ‘30, ‘40 e ‘50 sono sempre stati la mia passione.”
“ Dal primo Festival al quale ho partecipato, ho capito che per essere una performer lo devi essere a 360 gradi- spiega Lady Poopise- io canto dal vivo, ballo, spesso invento il mio ‘act’ (la storia), creo e cucio personalmente gli abiti di scena, quante ore passate a cucire strass, paillettes, perline e piume! La musica ha un ruolo importantissimo, può essere funky, rock, blues, classica, jazz,  dipende dalla storia, se è Classic o Comic; lo spettacolo finisce sempre con uno strip-tease, mai nudità totale, basato sulla seduzione, non sulla volgarità”.
Si tratta di uno show divertente, colorato che per le sue ambientazioni spesso ci porta agli anni ‘40, ‘50 o al periodo dei Varietà, dei Musical, spettacoli colmi di lustrini, luci e balletti.
Il Burlesque è l’arte che celebra il corpo e la sensualità senza falsi moralismi, sempre con un tocco d’ironia , “ l’aspetto teatrale si mescola al gioco di seduzione, sdrammatizzando la sensualità attraverso il cabaret e l’umorismo, mostrando e giocando con il proprio corpo in modo libero”.
“ La parte fisica è impegnativa – continua Lady Poopise- le performance richiedono preparazione sia per quanto riguarda la danza e il canto ma anche per la coordinazione e la presenza scenica, la reazione del pubblico è uno degli aspetti più gratificanti, si crea infatti una grande empatia tra la performer e chi guarda”.
Attraverso il Burlesque possiamo dunque entrare in contatto con il nostro corpo, imparare a vivere la sensualità con gioia, senza paura di osare e liberarci dalle imposizioni sociali per celebrare davvero chi siamo senza alcun tipo d’inibizione o vergogna.

La Nazionale di Rugby in visita all’Istituto di Candiolo – IRCCS per “Life is BLU”

Una delegazione di giocatori della Nazionale Italiana di Rugby ha visitato l’Istituto di Candiolo – IRCCS per sostenere la cura e la ricerca contro i tumori maschili e per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione oncologica, accompagnata dal Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Allegra Agnelli.
A due giorni dalla sfida attesissima contro gli All Blacks, in programma sabato 23 novembre all’Allianz Stadium di Torino, una delegazione della Nazionale Italiana di Rugby ha visitato l’Istituto di Candiolo – IRCCS. Accompagnati dal Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Allegra Agnelli, i giocatori hanno esplorato gli spazi dove medici e ricercatori si impegnano quotidianamente nelle attività di cura e ricerca sul cancro.
La visita si inserisce nell’ambito della collaborazione tra la Federazione Italiana Rugby (FIR) e la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione, la ricerca e la cura dei tumori maschili. Durante il mese di novembre, in concomitanza con le Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series, gli Azzurri sono stati protagonisti della campagna della Fondazione “Life is Blu”, attraverso una serie di attività a sostegno dell’iniziativa.
Allegra Agnelli ha dichiarato: “Siamo onorati di accogliere la Nazionale Italiana di Rugby nel nostro Istituto. La loro visita rappresenta un importante segnale di vicinanza e supporto alla nostra missione. La collaborazione con la FIR è un esempio virtuoso di come sport e ricerca possano unirsi per promuovere la prevenzione e sostenere la lotta contro il cancro.”
Vittorio Musso, Consigliere Federale FIR, ha guidato la delegazione azzurra in rappresentanza del Presidente Duodo: “La Federazione Italiana Rugby è impegnata a contribuire attivamente al miglioramento della società e siamo orgogliosi di affiancare la Fondazione nella campagna di sensibilizzazione per la prevenzione dei tumori maschili Life is BLU. L’Istituto di Candiolo è un’eccellenza nazionale ed è stato un privilegio poterlo visitare e andare alla scoperta di una struttura che dà lustro al nostro Paese“.
I giocatori, particolarmente colpiti dall’eccellenza delle strutture e dall’impegno di medici e ricercatori, hanno confermato la volontà di proseguire il sostegno alla Fondazione, ribadendo l’importanza di fare squadra anche fuori dal campo per obiettivi cruciali come la prevenzione e la salute.
Inoltre, la Fondazione, in collaborazione con la Federazione Italiana Rugby, offre a tutti coloro che hanno acquistato il biglietto della partita la possibilità di effettuare una visita di prevenzione gratuita dedicata ai tumori maschili. Le visite si terranno presso l’Istituto di Candiolo – IRCCS nelle giornate del 28-29 novembre, 5-6 dicembre e 12-13 dicembre. Sarà possibile prenotarsi attraverso il sito della Federazione Italiana Rugby: https://federugby.it/

Ingegneri e architetti cercansi: torna al Politecnico di Torino la Job Fair dedicata all’incontro con le pmi innovative

Job Fair PMI@PoliTO 2024

Incontrare le piccole medie imprese innovative per un futuro nel mondo del lavoro

 

Dal 26 al 28 novembre 2024

Politecnico di Torino – Cittadella Politecnica

ingresso da Corso Castelfidardo 39, Torino

 

La lista delle imprese partecipanti e tutte le informazioni sono disponibili a questo link

 

Dal 26 al 28 novembre 2024 torna al Politecnico di Torino la Job Fair PMI@PoliTO, la fiera del lavoro dedicata all’incontro con le piccole e medie imprese innovative in cerca di Ingegneri, Architetti, Designer e Pianificatori.

L’evento, ormai giunto alla quinta edizione, quest’anno si amplia e si svolgerà nel corso di tre giornate presso la Cittadella Politecnica, nel campus della sede centrale di Ateneo, con accesso da Corso Castelfidardo 39, dalle ore 10:00 alle 17:00.

Un’occasione da non perdere per studenti, laureati/e e PhD del Politecnico di Torino, per scoprire le opportunità per la propria carriera incontrando direttamente i referenti aziendali di 100 Piccole e Medie Imprese, appartenenti a molteplici settori.

Per ulteriori info e accrediti: relazioni.media@polito.it

La Regione acquisisce l’ospedale di Settimo

Il Consiglio regionele ha svolto la discussione generale della Variazione di Bilancio, licenziata dalla prima Commissione, nella seduta pomeridiana presieduta da Davide Nicco. Al termine della seduta si è riunita la Commissione Bilancio, durante la quale l’assessore Andrea Tronzano ha annunciato che, con un emendamento, si stanziano i 15 milioni necessari per acquisire alla Regione l’ospedale di Settimo Torinese.

In precedenza, durante discussione generale, la relatrice di maggioranza Debora Biglia (Fi) ha parlato di “una variazione che punta a un bilancio sano, a posto, che ci consente di guardare con fiducia al futuro. Stiamo risanando il debito senza aumentare la tassazione e lavoriamo per i cittadini piemontesi. Quanto al bollo dimezzato per le ibride, è stato giustamente rilevato come lo sgravio precedente abbia avuto un buon successo e che sia corretto per le auto immatricolate dal 2025 corrispondere almeno la metà del bollo che pagano gli altri automobilisti.

Gianna Pentenero, prima relatrice di opposizione, ha lamentato che il suo gruppo ha “chiesto in Commissione i capitoli delle risorse: da dove vengono prese e dove vengono allocate, ma questo dato non ci è stato fornito. Così le analisi che possiamo fare sono sommarie e complessive, non specifiche. Ci sono 59 milioni in più per la Sanità, ma non conosciamo la situazione finanziaria delle singole Asl, quindi non possiamo dire se i fondi siano sufficienti o meno. Rileviamo anche grosse sofferenze di cassa, come certificato dai revisori dei conti”. Sarah Disabato (M5s), ha obiettato che “dopo la campagna elettorale sono sparite le promesse del presidente Cirio. Aveva assicurato che nei primi 100 giorni di governo avrebbe garantito il trasporto pubblico gratuito per i giovani e il fondo per il sostegno ai cassintegrati dell’automotive; inoltre l’esenzione del bollo per le auto a metano è stata cancellata ed è stato aggiunto il 50% del bollo per le ibride. Quindi di fatto le tasse aumentano”.

È quindi intervenuta Alice Ravinale (Avs), evidenziando i problemi della sanità per quanto riguarda l’edilizia sanitaria e le criticità legate al Fondo “Vita nascente”, mentre Gianluca Godio (Fdi) ha ricordato che si tratta di un “provvedimento da circa 80 milioni di euro, che ha anche lo scopo di risanare i conti regionali. Conosciamo le difficoltà: senza chiedere maggiori sacrifici, si interviene con aumenti di risorse in molti campi. Ricordiamo che tutti gli investimenti aiutano i comparti che necessitano maggiori risorse”.

La seduta è stata quindi sospesa ed è stata convocata la prima Commissione, presidente Roberto Ravello, durante la quale l’assessore Tronzano ha descritto gli emendamenti presentati dalla Giunta. Con l’emendamento 66 si autorizza appunto l’acquisizione dell’ospedale di Settimo Torinese da parte della Regione, rendendolo quindi pubblico (stanziati 15 milioni, che saranno trasferiti all’Asl To4 per gestire la liquidazione); l’emendamento sulle tabelle, poi, registra l’iscrizione di nuove risorse intervenute nel mese trascorso da quando la variazione era stata presentata a oggi.

Sono intervenute per chiarimenti Ravinale e Pentenero.

Torino, 19 novembre 2024

Artisti piemontesi al Tour Music Fest di San Marino

dal 24 novembre al 1° dicembre 2024, la Repubblica di San Marino ospiterà le Finali Europee del Tour Music Fest – The European Music Contest, uno degli eventi musicali più prestigiosi d’Europa, dedicato ai talenti emergenti.

Tra i finalisti, spiccano 27 artisti emergenti provenienti dal Piemonte,  selezionati tra 29mila candidati da 12 paesi europei per rappresentare con orgoglio la loro regione di fronte a una giuria di fama internazionale.

Le città interessate sono Cuneo, Biella, Alessandria, Torino, Novara e Verbano-Cusio-Ossola e gli artisti piemontesi, con età comprese tra i 12 e i 53 anni, porteranno sul palco stili e generi variegati, spaziando dal cantautorato all’EDM, dal rap al pop, dalla techno alla musica classica, mostrando così la ricchezza musicale della regione. Cuneo è rappresentata da Ludovic Gosmar (DJ Producer), Sofia Cepillo (Junior)  e Dusho (DJ Producer). Biella porta in scena giovani promesse come CHANTY  (Junior), Intlights (Original Band) e Jandir (Interpreti), mentre da Alessandria arriva La Virgy (Interpreti Over).

Torino, con la sua vivacità artistica, è la città più rappresentata, con ben 17 artisti: Emma Leone (Junior), Fabio Vellano (Musicisti – Batteria), DoppiaPaura (Cantautori), ALES (Cantautori), Dj Davide Faccini (DJ Producer), Ambra (Junior), Artemisia (Cantautori), Fabio Cast (Autori), NormaN (DJ), Aura (Interpreti), ONElito (Rapper), Portal Minds (Original Band), Davide (Musicisti – Pianista/Tastierista), Esmeralda (Junior), Sofia Ellero (Junior), Mk-Ice70g (Rapper). Poi da Novara c’è UBE (19 anni, Cantautori), Alessandro (14 anni, Chitarrista Junior) e Baci (18 anni, Batterista); infine da Verbano-Cusio-Ossola, Luigi Durante (24 anni, DJ) farà ballare il pubblico con il suo sound di Tech house commerciale.

I finalisti piemontesi si esibiranno davanti a una giuria di altissimo livello, composta da personalità come il Maestro Beppe Vessicchio, Kara DioGuardi, il rapper Ensi, DJ Mazay e Paola Folli. Oltre alle esibizioni, la settimana delle Finali Europee sarà arricchita da masterclass, jam session e incontri formativi che offriranno agli artisti un’occasione unica di crescita personale e professionale.

L’obiettivo finale per ciascun partecipante è conquistare un posto nella Finalissima del 1° dicembre presso il Teatro Little Tony di San Marino, un evento che promette di essere una passerella internazionale per i talenti emergenti. Tra i premi in palio figurano una borsa di studio alla Berklee College of Music di Boston, la produzione di un singolo e la realizzazione di un videoclip, oltre che il titolo di Artist of the Year 2024.