ilTorinese

Preziose miniature a Palazzo Madama

Palazzo Madama svela alla Città la sua ricca Collezione di manoscritti e miniature raramente esposte al pubblico

Dal 23 maggio all’8 settembre

Partiamo dai numeri: 20 codici miniati10 incunaboli e un ricco fondo di 80 tra fogli e “miniature” ritagliate (“cuttings”), databili fra il XIII ed il XIV secolo e appartenenti all’importante Collezione del “Museo” di piazza Castello, raramente esposta al pubblico per l’estrema delicatezza delle opere. Fra le più preziose in assoluto, il celebre codice delle “Très Belles Heures de Notre Dame di Jean de Berry” (noto anche come “Heures de Turin – Milan”) con miniature del fiammingo Jan van Eyck, mai più esposto al pubblico dal 2019. E’ per davvero un campionario d’arte di stupefacente preziosità, raccontata attraverso secoli e secoli di grande storia, il progetto espositivo “Jan van Eyck e le miniature rivelate”, in corso a “Palazzo Madama” da venerdì 23 maggio a lunedì 8 settembre, sotto la curatela di Simonetta Castronovo (Conservatrice del “Museo”) e realizzato in partnership con il Dipartimento di “Studi Storici” dell’“Università di Torino”“Il progetto, sulla base degli studi appena conclusi da parte dell’‘Ateneo torinese’ – sottolinea Castronovo – intende quindi svelare e illustrare al pubblico un patrimonio che pochi conoscono, affiancando alle vetrine una grafica che, oltre a inquadrare ciascun volume e ciascun frammento nel giusto contesto geografico e stilistico, apra anche degli approfondimenti sia sulle tecniche di realizzazione dei manoscritti e i materiali impiegati, sia sulle biblioteche nel Medioevo e nel Rinascimento e sulla circolazione dei libri in questo periodo”.

L’iter espositivo si articola in sei sezioni cronologiche: dal “Duecento – Trecento” fino al “Cinquecento”, passando per il “Quattrocento” in Francia e nelle Fiandre, dove troviamo il già citato codice  “Les Très Belles Heures de Notre Dame de Jean de Berry”, commissionato intorno al 1380 dal duca Jean de Berry, fratello del re di Francia, e che per una ventina d’anni impegnò diversi artisti, fino ad arrivare, negli Anni Venti del Quattrocento, attraverso diversi colpi di scena e passaggi di proprietà, nei Paesi Bassi alla bottega dei fratelli Hubert e Jan van Eyck (Maastricht?, 1390 – Bruges, 1441), pioniere quest’ultimo dell’arte fiamminga, nonché perfezionatore della tecnica a olio, che gradualmente sostituì in Europa l’uso del colore a tempera. Dai Paesi Bassi, il “Codice” approdò in Piemonte nel XVII secolo, diviso in due frammenti, confluiti, il primo, nella Biblioteca di Vittorio Amedeo II di Savoia e, il secondo, nella Biblioteca del conte Francesco Flaminio d’Agliè. Agli inizi dell’Ottocento, quest’ultimo fu acquistato dal marchese Gian Giacomo Trivulzio per la sua celebre “raccolta milanese” e ceduto (senza non poche “beghe” diplomatiche) al “Museo Civico” di Torino solo nel 1935, insieme al famoso “Ritratto Trivulzio” di Antonello da Messina. Di qui, il titolo “Heures de Turin – Milan”. Splendida e, per quei tempi, “rivoluzionaria”, nella minuta precisa trattazione del “vero” e nel contrasto dei piani prospettici e dei chiaroscuri, la scena della “Nascita del Battista” non meno che la “Messa dei morti”, ambientata “nella vertiginosa verticalità di una cattedrale gotica che sfonda i bordi della cornice dipinta”.

Fra le altre opere di grande valore, ricordiamo, ancora gli “Statuti della Città di Torino” del 1360, oggi conservati nell’“Archivio Storico” del Comune, con i primi ordinamenti che regolavano la vita cittadina, nonché i rapporti del Comune con i conti di Savoia; quindi, due Statuti di Corporazioni medievali, la “Matricola degli orefici” e quella dei “Cordovanieri” di Bologna, e infine una “Bibbia” del 1280, autentico capolavoro del Duecento bolognese. Proseguendo, al “Gotico” internazionale e lombardo appartengono una serie di frammenti provenienti da raffinati “Libri d’Ore” e “Antifonari” legati al gusto della corte dei Visconti. Preziose (accanto alle opere di van Eyck) anche altre testimonianze dell’arte fiamminga e franco fiamminga, con nomi che vanno da Simon Marmion ad Antoine de Lonhy, pittore borgognone poi attivo tra Savoia, Valle di Susa, Torino e Chieri nell’ultimo quarto del Quattrocento. Stupendi, per chiudere l’iter espositivo, il rinascimentale “Messale” del cardinale Domenico della Rovere miniato da Francesco Marmitta e il cosiddetto “Libro di Lettere Astrologiche” (1550), manuale di calligrafia, forse realizzato per il giovane Emanuele Filiberto di Savoia, con straordinarie iniziali a inchiostro, ancora di ispirazione medievaleggiante.

Davvero una mostra evento. Che fa onore alla Città e al suo Antico “Museo Civico”.

Gianni Milani

“Jan van Eyck e le miniature rivelate”

Palazzo Madama – Corte Medievale, piazza Castello, Torino; tel. 011/4433501 o www.palazzomadamatorino.it

Fino all’8 settembre

Orari: lun. e da merc. a dom. 10/18; martedì chiuso

Nelle foto: Jan van Eick “Heures de Turin – Milan” (“Nascita del Battista” e “Battesimo di Cristo”), 1420-’24; Simonetta Castronovo; Francesco Marmitta “Messale del cardinale Domenico della Rovere”, 1490-‘92

Entro ottobre la nuova rotatoria di Fiano

Saranno ultimati entro il mese di ottobre i lavori per l’atteso intervento di viabilità sulla Strada Provinciale 1 delle valli di Lanzo, con la realizzazione della rotatoria all’incrocio tra la SP 1 e la Provinciale 724 nel territorio del Comune di Fiano. Lo ha precisato il Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici Jacopo Suppo, rispondendo in Consiglio metropolitano ad una interrogazione della Lista civica per il territorio.

I lavori per un importo complessivo di 730.000 euro hanno dovuto registrare una serie di problematiche nel corso della realizzazione delle opere, che hanno influito sulle tempistiche di esecuzione facendo accumulare ritardi. La Città metropolitana di Torino al fine di concludere le opere ha sottoscritto ad inizio anno un accordo transattivo con l’associazione temporanea di imprese tra la Artuso srl e la Gi.Ma.Co.

Festa di San Giacomo a Rivarolo Canavese, Bartoli: «Tradizione, comunità e istituzioni unite nel segno dell’identità»

Rivarolo Canavese, 27 luglio 2025 –

Il Consigliere Regionale del Piemonte Sergio Bartoli, Presidente della V Commissione (Ambiente), ha preso parte questa mattina alla Santa Messa pontificale in occasione della Festa Patronale di San Giacomo Apostolo, celebrata nella Chiesa Parrocchiale di Rivarolo Canavese da S.E.R. Mons. Daniele Salera, Vescovo di Ivrea.

Una cerimonia solenne e molto partecipata, che ha visto la presenza di autorità civili, militari e religiose, dei Priori Moreno Pomaro e Remo Obert, e di una comunità profondamente legata alle proprie tradizioni. Tra i presenti anche numerosi Amministratori locali, l’Europarlamentare Giovanni Crosetto, rappresentanti delle istituzioni regionali e provinciali, nonché le Forze dell’Ordine, con il Maresciallo Alfonso Lombardo (Stazione Carabinieri di Rivarolo), il Capitano Manuel Grasso (Compagnia Carabinieri di Ivrea), e il Comandante Sergio Cavallo della Polizia Municipale.

«La Festa patronale di San Giacomo rappresenta un momento fortemente identitario per la comunità di Rivarolo Canavese. Una ricorrenza che unisce tradizione religiosa, spirito civico e partecipazione collettiva. La celebrazione della Santa Messa pontificale, presieduta da S.E.R. Mons. Daniele Salera, è stata un’occasione di profonda riflessione e di condivisione dei valori che tengono unite le nostre comunità: solidarietà, coesione e senso di appartenenza», ha dichiarato Bartoli.

«Ringrazio il Sindaco Martino Zucco Chinà e l’Amministrazione comunale per l’invito e per l’impegno nel valorizzare questo momento. Un pensiero riconoscente va al parroco don Raffaele Roffino, ai Priori, alle Forze dell’Ordine e a tutti coloro che ogni giorno garantiscono sicurezza e servizio pubblico. La presenza istituzionale così ampia e partecipata – ha aggiunto – testimonia quanto sia ancora vivo il legame tra comunità e territorio».

L’evento si inserisce nel ricco programma dei festeggiamenti patronali organizzati dal Comune di Rivarolo Canavese, con il coinvolgimento delle realtà religiose, associative e culturali del territorio.

Arrestata la “santona” che si dichiarava intelligenza artificiale

Dopo mesi di ricerche, la polizia ha arrestato a Lido di Ostia Carla Stagno, 55 anni, originaria di Moncalieri. Nota come la “santona”, si presentava come una guaritrice sostenendo di essere un’intelligenza artificiale creata in laboratorio e capace di comunicare con gli astri.

Le forze dell’ordine erano sulle sue tracce da novembre, quando  era stata condannata a nove anni di reclusione per associazione a delinquere, esercizio abusivo della professione medica e morte come conseguenza di altro reato. I reati erano stati  commessi tra il 2019 e il 2021, giudicati con una sentenza divenuta  definitiva.

Con  quattro complici – tra cui la sorella – Stagno, secondo gli investigatori,  aveva fondato la setta “Unisono” a Moncalieri e operativa su  Facebook  e WhatsApp. A capo dell’organizzazione, è accusata di aver manipolato decine di persone, raccogliendo oltre 100mila euro con l’aiuto di un fisioterapista, un  informatico e un tesoriere.

Giachino: Val di Susa bloccata come tutti gli anni dai NoTav

Ci rimette l’economia e il lavoro valsusino e piemontese 

Caro direttore,
l’unica Valle bloccata in Europa di sabato a fine luglio quando i turisti di tutta Europa vengono in Italia o se ne ritornano nei loro Paesi perché ai Notav viene concesso tutto, dalla organizzazione a Venaus di un Festival che serve a raccogliere e a far divertire chi si oppone a un’opera che il Parlamento per ben due volte ha votato come strategico e di interesse nazionale. Il Parlamento è l’unico organismo che rappresenta la volontà popolare . Venti anni di manifestazioni Notav hanno rallentato un’opera che farà aumentare la crescita economica del nostro Paese , hanno danneggiato la economia e il lavoro. Disoccupati che da anni aspettano il lavoro. Nel frattempo è aumentato l’inquinamento e l’intasamento del traffico. Nel frattempo il costo dei lavori è aumentato di miliardi con i quali si sarebbe costruita un’altra linea di metropolitana.  Dobbiamo riportare 40.000 persone in piazza Castello come abbiamo fatto nel novembre del 2018? E’ in ballo l’interesse nazionale non bazzecole. Per fortuna che il Comune di Bardonecchia che meriterebbe una medaglia d’oro ha concesso la autorizzazione a tre dicesi tre Trafori internazionali. Cosa ne dice il Ministro dell’Interno?
 
Mino Giachino

No Tav bloccano la Torino – Bardonecchia, scontri con la polizia. Cirio: “Inaccettabile”

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L’autostrada Torino-Bardonecchia oggi  è stata chiusa all’altezza del cantiere dell’autoporto di San Didero. Un nutrito gruppo di manifestanti No Tav, alcune centinaia, l’hanno occupata e hanno incendiato alcune masserizie sulla carreggiata.

I manifestanti hanno dato vita al solito lancio di pietre e bombe carta contro le forze dell’ordine in servizio  alla protezione del cantiere.

“Quanto accaduto oggi sull’autostrada Torino-Bardonecchia è inaccettabile. Esprimiamo piena solidarietà ai lavoratori impegnati nei cantieri, che ogni giorno svolgono il loro lavoro con professionalità e impegno, spesso in un clima di tensione che non dovrebbe esistere. Ringraziamo le Forze dell’Ordine per il lavoro che stanno svolgendo sul territorio. La libertà di manifestare non può mai trasformarsi in un attacco alla collettività e allo Stato” dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte, Enrico Bussalino, sulla protesta odierna No Tav. “Bloccare un’arteria strategica, paralizzando il traffico e mettendo a rischio la sicurezza di cittadini e lavoratori, non è una forma di protesta ma un atto di irresponsabilità – aggiunge l’assessore Bussalino – La Tav è un’opera fondamentale per lo sviluppo del Piemonte e dell’Italia intera, e non saranno azioni illegali a fermare il progresso.

 

Smantellato traffico di droga da 400mila euro al mese

La Polizia di Stato ha arrestato cinque persone accusate di far parte di un sodalizio dedito allo spaccio all’ingrosso di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti nel Novarese. La Squadra Mobile di Novara – sezione antidroga – ha indagato nove mesi  per smantellare il gruppo di malviventi che immetteva  sul mercato circa 30 kg di hashish e 2 kg di cocaina a settimana, per un giro d’affari stimato intorno ai 400 mila euro al mese.

Tentano di truffare anziana ma l’impiegato di banca avvisa la polizia

Una anziana voleva  prelevare i gioielli dalla cassetta di sicurezza della propria banca a Biella. Ma l’impiegato della Banca Sella  si è insospettito e ha chiamato la polizia. Gli agenti hanno pedinato la donna che ha incontrato due malviventi spacciatisi per finti carabinieri . I truffatori avevano convinto l’anziana a farsi consegnare 10mila euro con  l’espediente del falso incidente. I due  sono stati arrestati per tentata truffa in concorso. La vettura utilizzata dai truffatori il giorno prima era stata usata per una truffa  ai danni di un’anziana in provincia di Trento.

Stati Uniti d’Europa: “Cirio, ma quanto ci costi?”

Conferenza stampa del Gruppo Stati Uniti d’Europa e Italia Viva su tasse, riforma IRPEF e caro vita
Lunedì 28 luglio alle ore 9.30, presso la Sala delle Bandiere di Palazzo Lascaris (Via Vittorio Alfieri, 15 – Torino), il Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte ospita in conferenza stampa i parlamentari piemontesi di Italia Viva.
Nel corso dell’incontro si affronteranno i temi legati all’aumento della pressione fiscale e alla riforma dell’IRPEF promossa dal Governo.
Interverranno:
• Vittoria Nallo, presidente del Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte
• Sen. Enrico Borghi, vicepresidente di Italia Viva
• Sen. Silvia Fregolent, presidente regionale di Italia Viva
A mille giorni dall’inizio del Governo Meloni e a un anno dall’avvio del secondo mandato Cirio, il risultato è lo stesso: l’aumento delle tasse. Ma la destra non aveva promesso di abbassarle? Invece di mantenere gli impegni presi con gli italiani, continua a fare cassa massacrando i cittadini, riducendo il potere d’acquisto, impoverendo il ceto medio e colpendo chi lavora e produce.
Nel dibattito sull’aumento delle aliquote IRPEF emerge un dato chiaro: la riforma voluta dal Governo non ha semplificato il sistema fiscale né lo ha reso più equo. Al contrario, ha scaricato la responsabilità sugli enti locali, costretti ad aumentare le addizionali per garantire i servizi essenziali. In una Regione come il Piemonte, dove il costo della vita è già elevato e l’inflazione pesa sui bilanci familiari, colpire nuovamente il ceto medio è una scelta ingiusta. Nonostante l’erosione del potere d’acquisto, il gettito fiscale continua a crescere. E la risposta della destra qual è? Nessuna riforma strutturale, nessun intervento coraggioso. Solo nuove tasse. La verità è che sembrano più impegnati a trovare alibi per il loro immobilismo che a difendere davvero gli interessi dei cittadini.
L’incontro sarà un’occasione per denunciare tutto questo e per presentare la posizione del Gruppo Stati Uniti d’Europa e di Italia Viva su un tema che tocca da vicino milioni di famiglie.

STATI UNITI D’EUROPA

Rivoli ricorda Giuseppe Neirotti e Severino Piol

Si è svolta questa mattina al Centro d’Incontro Neirotti-Piol la commemorazione in ricordo di Giuseppe Neirotti e Severino Piol, operai della FAST e primi rivolesi caduti per la libertà nel luglio del 1943. Un momento partecipato e sentito, promosso dal Comune di Rivoli in collaborazione con ANPI, il Comitato di Quartiere Posta Vecchia e le istituzioni locali.

Il Sindaco Alessandro Errigo, nel suo intervento ha ricordato quanto il gesto di quei due giovani non sia solo memoria storica, ma un monito per l’oggi:

“Una responsabilità che abbiamo nei confronti delle generazioni future, nel raccontare chi erano Giuseppe Neirotti e Severino Piol, che cosa hanno fatto e perché siamo qua oggi. Un impegno che ci chiama ad attualizzare ciò che avvenne 82 anni fa e a trasmetterlo con consapevolezza a chi verrà dopo di noi.”

Il Sindaco ha poi rivolto un ringraziamento speciale al quartiere e a chi ha reso possibile l’organizzazione della serata:

“A proposito di simboli e di comunità, penso che fare oggi, proprio qui, la pastasciutta antifascista sia uno dei regali più belli che potevate fare alla città. È un gesto che racconta una storia: quella del 25 luglio 1943, quando i fratelli Cervi offrirono pasta per celebrare la caduta del fascismo. Ripeterlo oggi, nello stesso luogo dove Neirotti e Piol celebrarono la liberazione, è un messaggio potente che auspico possa diventare una tradizione ricorrente.”

Il ricordo non è solo celebrazione, ma stimolo a contrastare ogni forma di egoismo e chiusura.

La commemorazione proseguirà questa sera con la “Pastasciutta antifascista”, evento aperto a tutta la cittadinanza, che unisce memoria storica, spirito comunitario e impegno civile.