ilTorinese

Crisi di società e impianti natatori, la necessità di interventi sostanziali

Le erogazioni una tantum a fondo perduto previste dai recenti provvedimenti del Governo e della Regione Piemonte, per sostenere la ripresa delle attività sportive e la riapertura degli impianti, sono interventi naturalmente apprezzabili ma purtroppo insufficienti per risolvere la crisi che si sta abbattendo sulle società sportive; in particolare su quelle che gestiscono impianti, a maggior ragione se economicamente dispendiosi come le piscine.

Seppur tra varie difficoltà e in tempi diversi, l’attività sportiva è ripartita in numerosi impianti natatori di Piemonte e Valle d’Aosta; in molti casi aiutata dalla bella stagione, che consente di risparmiare sulle spese di riscaldamento. I problemi maggiori si presenteranno però in autunno, quando gli impianti torneranno a richiedere spese di gestione più gravose. A quel punto, i mancati ricavi dovuti alla lunga chiusura dei mesi scorsi e al contingentamento degli ingressi si faranno sentire in maniera insostenibile per le società. Le quali, per questo motivo, vanno sostenute con interventi più mirati e più radicali rispetto a quelli – per quanto rispettabili – già in atto.
«Le piscine vanno aiutate, altrimenti il rischio concreto è quello di una chiusura forzata degli impianti natatori, proprio nell’anno olimpico – afferma Gianluca Albonico, presidente del comitato regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta – abbiamo rappresentato questi problemi alle istituzioni e occorre al più presto trovare misure di sostegno dedicate. In altre regioni sono già partiti bandi specifici di sostegno alle piscine. Rinnoviamo la disponibilità di FIN nei confronti di Regione e Comuni proprietari di impianti, per trovare rapidamente soluzioni che consentano agli impianti di rimanere aperti anche in autunno».

Locali commerciali, domanda e offerta

Prima dell’emergenza sanitaria, nel 2019 il settore commerciale ed il settore terziario hanno registrato un aumento delle compravendite rispettivamente del 6,5% e del 4,8%.

Dati positivi quindi che mettono in evidenza un interesse per l’acquisto di queste tipologie che, soprattutto nelle grandi metropoli, stanno attirando gli investitori. L’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa ha analizzato le richieste pervenute alle reti Tecnocasa Immobili per l’Impresa e Tecnorete Immobili per l’Impresa relativi a negozi ed uffici.

NEGOZI
Il segmento dei negozi è da sempre orientato alla locazione che, infatti, interessa l’80,6% delle richieste. Solo il 19,4% della domanda opta per l’acquisto. Il 43,6% è rappresentato da investitori, un dato abbastanza allineato con quello degli scorsi anni alla luce degli interessanti rendimenti da locazione. Segue un 15,1% che desidera aprire attività di ristorazione e somministrazione, dato in aumento rispetto all’ultima rilevazione alla luce della maggiore attrattiva del comparto food. La metratura più gettonata tra gli acquirenti è inferiore a 50 mq. Sul mercato della locazione, quella che raccoglie la maggioranza delle richieste, il 38,0% dei potenziali affittuari desidera metrature comprese tra 51 e 100 mq, seguito dal 33,1% che ceca metrature inferiori a 50 mq. Il 26,8% di chi cerca in affitto lo fa per avviare attività di somministrazione e ristorazione, il 9,3% per cimentarsi nel settore dell’abbigliamento. C’è poi un 5,4% che realizza studi professionali. Le zone centrali sono quelle maggiormente ambite dai retailer che tendono a posizionarsi soprattutto nelle città ad elevato afflusso turistico. Chi è presente nelle posizioni top cerca di difenderle e, se può, di migliorarle. In questo momento Milano è la città che, in Italia, attira maggiormente i brand più importanti che aprono qui i loro flagship store vista la grande attrattività che la città sta dimostrando oltre alla capacità di sperimentare nuove modalità di shopping che uniscono tradizione e innovazione. Dopo Milano anche Firenze, Roma, Torino e Napoli richiamano l’interesse dei retailer con il capoluogo partenopeo che, negli ultimi tempi, è in grande spolvero. Continua l’ascesa della ristorazione ed Il food si conferma un settore dinamico, soprattutto per quanto riguarda i nuovi concept.

Altro fenomeno che vale la pena segnalare è il progressivo abbandono dei centri storici da parte delle attività terziarie (presenza di Ztl e difficoltà di parcheggio tra i principali problemi) con conseguente liberazione di location importanti che sono così occupate da retailer a caccia di posizioni di primaria importanza. Nelle grandi città così come nelle città capoluogo e di piccola dimensione i locali commerciali in vie a basso transito continuano a soffrire e spesso chiudono. Al loro posto si insediano attività di servizi che non necessitano di passaggio. Nelle grandi città il cui mercato immobiliare residenziale è in ripresa si segnalano diversi casi in cui il locale commerciale in via non di passaggio è sottoposto a cambio d’uso in residenziale.

L’analisi dell’offerta rileva che il 57% dei negozi presenti sul mercato sono in locazione e prevalgono le metrature fino a 100 mq.

UFFICI

 

 

Anche sugli uffici si registra una prevalenza di immobili in locazione, 78,8% contro un 21,2% di richieste di acquisto. Quello degli uffici resta al momento l’unico segmento ad avere delle difficoltà, ad eccezione di Milano dove il comprato è molto vivace perché attira numerosi investitori e registra diversi interventi sul territorio. Negli ultimi mesi sembra esserci una leggera ripresa anche se, al momento, la domanda è inferiore all’offerta. Quando possibile si procede ad un cambio di destinazione d’uso in residenziale. La domanda si concentra su immobili in buono stato, posizionati possibilmente non lontano dalla metropolitana e comunque in zone ben collegate con i mezzi. La maggioranza delle richieste, sia in acquisto sia in locazione, sono orientate su tagli inferiori a 150 mq. L’apertura di studi professionali è la motivazione prevalente di chi affitta e compra un ufficio. Un 23,2% acquista per investimento.

L’offerta sugli uffici vede prevalere le tipologie in affitto (63,9%) e il taglio più presente sul mercato misura fino a 150 mq.

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

Alla “Venaria Reale” l’arazzo ispirato all’opera di Raffaello Sanzio

“Madonna del Divino Amore, 1523-1538”, restaurato dal Centro Conservazione e Restauro della Reggia. Fino al 6 settembre

L’evento rientra nelle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio (Urbino, 1483 – Roma, 1520). E’, infatti, in questo importante e ricco solco commemorativo, che ritorna alla Reggia de “La Venaria Reale”, dopo l’accurato lavoro di restauro compiuto dal Centro Conservazione e Restauro della stessaresidenza sabauda e dopo essere stata esposta nei mesi scorsi (fino alla chiusura imposta dall’emergenza sanitaria) al “Museo della Ceramica” di Mondovì, la “Madonna del Divino Amore o della Benedizione”: 307 x 202 cm., si tratta di un prezioso arazzo realizzato ad inizio Cinquecento dalla raffinata Manifattura di Bruxelles, su cartone di Lambert Lombard (artista belga fra i più dotati del Rinascimento nord europeo), da un’opera di Raffaello e proveniente dal Museo Pontificio “Santa Casa” di Loreto. L’arazzo, esposto fino al prossimo 6 settembre nella sacrestia della Cappella di Sant’Uberto a “La Venaria”, sarà visibile gratuitamente nel percorso di visita della Reggia etraduce, con filati preziosi, una delle immagini più note della produzione pittorica dell’Urbinate, olio su tavola databile verso il 1516 che ebbe grande fortuna critica, soprattutto nel XIX secolo, quando venne denominataper l’appunto “Madonna del Divino Amore”. Per la storia, il dipinto raffaelliano che vede raffigurati laMadonna con Bambino, Sant’Anna e San Giovannino, è identificato con quello citato dal Vasari per Lionello Pio da Carpi, in seguito acquistato da Alessandro Farnese il Giovane nel 1564 ed oggi conservato per l’ appunto nella Collezione Farnese del Museo di Capodimonte aNapoli. L’opera, ad esso ispirata e presentata alla Reggia, era parte di una serie tessuta su modello raffaellesco narrante episodi della vita della Vergine, commissionata dal potente Vescovo di Liegi Érard de la Marck. Nel XVII secolo divenne proprietà di Papa Alessandro VIII Ottoboni e nel 1723 il nipote, il Cardinale Pietro Ottoboni, ne fece dono al Santuario di Loreto. L’odierno allestimento dell’arazzo è l’ultima tappa di un progetto nato dalla collaborazione tra la Fondazione CRC e il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, nell’ambito di un programma pluriennale per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e che ha come concept quello di portare un’opera importante nei laboratori del Centro per un intervento di studio, analisi e conservazione, i cui risultati possano essere espressi in un’esposizione pubblica. Così, dopo i progetti che hanno riguardato opere di Manet e Kandinskij, con Mostre nel 2017 e 2018 presso il Museo della Ceramica di Mondovì, consueto partner dell’iniziativa, l’operazione 2019- 2020 è stata dedicata appunto alle celebrazioni del Cinquecentenario della morte di Raffaello. Il progetto– sottolinea Stefano Trucco, presidente del Centro Conservazione e Restauro – ci ha permesso fra l’altro di continuare la collaborazione con il Museo Pontificio di Loreto, iniziata anni fa con interventi su altri arazzi delle serie raffaellesche lì conservate. Abbiamo voluto che quest’anno ci fosse anche una valorizzazione del nostro lavoro non solo sul territorio cuneese per il quale il progetto con la Fondazione CRC è nato, ma anche nella Reggia di Venaria. L’esposizione nella Sacrestiadella Cappella di Sant’Uberto è un’ambientazione perfetta che ricrea il senso e lo scopo per il quale l’opera era stata creata, per la devozione privata di un grandissimo collezionista del Cinquecento”.

Gianni Milani

“Madonna del Divino Amore”

Reggia “La Venaria Reale” – Cappella di Sant’Uberto, piazza della Repubblica 4 Venaria Reale (To); tel. 011/4492333 o www.lavenaria.it

Fino al 6 settembre

Orari: mart. – ven. 14,30/18,30 ; sab. – dom. e festivi 10,30/18,30

“Servizi Psichiatrici del Mauriziano? Chiuderli è un’assurdità”

“Ero preoccupato prima, a maggior ragione lo sono dopo le parole spese  in Consiglio Regionale dall’Assessore Icardi in risposta al mio Question Time sul tema. Quei sedici posti letto possono fare la differenza in questa critica fase post-quarantena: preserviamoli”

Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’Ospedale Mauriziano di Torino, chiuso per emergenza COVID-19 dallo scorso 28 marzo, rischia di non riaprire. E la Giunta Regionale, rispondendo nei giorni scorsi  in Consiglio a un mio Question Time sul tema, non ci rassicura. Anzi: afferma chiaramente l’intenzione strategica di concentrare l’offerta sulle strutture del Martini, dell’Amedeo di Savoia e del San Giovanni Bosco, piuttosto che procedere a quella che l’Assessore Icardi definisce una “polverizzazione dell’offerta”. Ma la distribuzione di un servizio sul territorio è un concetto ben diverso dalla polverizzazione. Non possiamo permetterci di rinunciare a un reparto da 16 posti letto, con medici e professionisti di eccellenza, come quello del Mauriziano. Questi posti letto quasi un terzo dei posti letto totali a disposizione dell’Asl di Torino per il segmento psichiatrico: un’offerta la cui importanza saremo costretti ad apprezzare, temo, in questo periodo post COVID. Il Servizio Psichiatrico del Mauriziano rappresenta da sempre uno spazio di accoglienza e cura. Non possiamo fare passi indietro: il lavoro di rete tra tutti gli snodi assistenziali territoriali sarebbe gravemente compromesso da questa chiusura.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Riaprono in sicurezza castelli e dimore storiche

Sono molteplici i castelli e le dimore storiche presenti sul territorio della provincia di Torino. Luoghi spesso poco conosciuti che conservano un fascino antico, legato a storie, intrighi e passioni e oggi più che mai adatti alla ripartenza. In base alle tendenze attuali, infatti, domina il turismo di prossimità privilegiando gli spostamenti con mezzi propri e scegliendo formule di intrattenimento nel tempo libero all’aria aperta, in luoghi non affollati e spazi incontaminati.

DA DOMENICA 28 GIUGNO VISITE NELLE DIMORE NOBILIARI DEL CANAVESE, PINEROLESE, COLLINA TORINESE E VALSUSA

Al via quindi l’VIII edizione dell’iniziativa “Castelli e dimore in provincia di Torino” realizzata dall’ATL Turismo Torino e Provincia con l’obiettivo di promuovere il patrimonio storico-culturale rappresentato dai castelli e dimore storiche del territorio della Città Metropolitana di Torino con la collaborazione dei proprietari dei castelli, dei Comuni coinvolti e, per il Pinerolese, dell’Associazione Dimore Storiche Italiane.

Si parte DOMENICA 28 GIUGNO – nel rispetto delle misure previste dal Decreto del Presidente della Giunta Regionale relativo alle riaperture del Piemonte – e si prosegue DOMENICA 26 LUGLIO, DOMENICA 30 AGOSTO, DOMENICA 27 SETTEMBRE.

I castelli e le dimore storiche coinvolte sono:

CANAVESE
Castello e Parco di Masino
Palazzo D’Oria a Ciriè
Castello di Foglizzo
Castello dei Conti Frola di Montanaro

PINEROLESE
Castello di Osasco
Castello di Piobesi
Casa Lajolo a Piossasco
Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo
Palazzotto Juva a Volvera

COLLINA TORINESE
Giardino delle Erbe Aromatiche di Casa Zuccala a Marentino
Castello di Pralormo

VALLE DI SUSA
Torre e Ricetto di San Mauro di Almese
Castello e Borgo Medievale di Avigliana
Castello Contessa Adelaide di Susa

Per visitare i castelli e le dimore storiche è obbligatorio l’uso della mascherina, tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene (la dimora ospitante mette a disposizione idonei mezzi detergenti all’ingresso oppure presso i servizi igienici) e osservare le distanze interpersonali di almeno 1 metro, in particolare negli spazi chiusi.
La prenotazione è obbligatoria via telefono o via mail ai recapiti indicati sulle pagine web e social dei singoli aderenti al fine di garantire piccoli gruppi di visita contingentati a cadenza oraria.
Sarà responsabilità del castello e della dimora storica organizzare l’ingresso contingentato, prevedere un percorso monodirezionale, contrastare il rischio di prossimità tra persone, impedire l’aggregazione negli spazi all’aperto nel rispetto della normativa vigente.
L’ingresso ad alcune dimore storiche è a pagamento, è previsto il biglietto ridotto per i possessori di Torino+Piemonte Card.
Per ulteriori dettagli su tutte le aperture ed iniziative delle singole dimore e sulle modalità di accesso consultare:
https://www.turismotorino.org/it/castelli-e-dimore-storiche-2020 https://www.facebook.com/events/1928439690788647/

Ripensare un nuovo mondo alle Ogr

Un webinar sugli scenari della rivoluzione digitale nel “nuovo mondo” da ripensare e ricostruire nel prossimo futuro; visite guidate gratuite per raccontare la storia recente delle OGR Torino, a partire da quella delle 15 grandi statue d’acciaio che compongono Procession of reparationists, l’opera site-specific dell’artista sudafricano di fama mondiale William Kentridge; uno show in streaming con media-artist, collettivi e musicisti del panorama della musica elettronica torinese.

OGR Brand New Day: l’alba di un nuovo giorno sarà un evento aperto a tutti, lungo 12 ore, all’insegna delle contaminazioni tra arte e tecnologia. L’appuntamento proposto dalle OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino si svolgerà giovedì 25 giugno, in occasione del primo compleanno di OGR Tech powered by Talent Garden, hub dell’innovazione scientifica, tecnologica e industriale progettato e realizzato da Fondazione CRT per far crescere l’ecosistema italiano del tech su scala internazionale.

“OGR Tech, la nostra hub di innovazione da sempre proiettata al futuro, è tornata a operare a pieno regime sin dal primo giorno della Fase 2 e festeggia il suo primo compleanno segnando più che mai ‘L’alba di un nuovo giorno’. L’evento del 25 giugno rappresenta l’inizio della sfida che porteremo avanti nei prossimi mesi, ovvero far dialogare le due anime Cult e Tech delle Officine utilizzando tecnologie digitali, arte e cultura, per parlare a nuovi e più ampi pubblici. In questa doppia modalità, virtuale e reale, si realizza concretamente la nostra mission e si ‘ripara’, così come è insito nel nostro stesso nome, l’istinto umano alla socialità, che speriamo quanto prima si possa esprimere di nuovo anche nella manica Cult”, afferma il Direttore Generale delle OGR e Segretario Generale di Fondazione CRT Massimo Lapucci.

Programma della giornata

 

La digital R-evolution di OGR Tech

Dalle 11 alle 12 webinar sui canali social delle OGR Torino

Big Data, Intelligenza Artificiale, gaming, imprenditoria sociale, arte e innovazione digitale saranno i temi al centro del talk che coinvolgerà Massimo Lapucci – Direttore Generale OGR Torino e Segretario Generale di Fondazione CRT, Silvia Candiani – AD Microsoft Italia, Davide Dattoli – CoFounder e CEO Talent Garden partner operativo di OGR Tech, Valerio Di Donato – CEO di 34BigThings, Ciro Cattuto – Professore associato presso il Dipartimento di Computer Science dell’Università di Torino, Principal Scientist ISI Foundation, Patrick Tuttofuoco  artista visivo, Nicola Ricciardi – Direttore Artistico OGR Torino. Modera Matteo Pessione – coordinatore operativo OGR Torino e docente di Management e Marketing delle industrie creative all’Università degli Studi di Torino.

A condurre, Carlo Pastore – speaker radiofonico.

Obiettivo del talk è ripensare la contemporaneità attraverso i progetti e le nuove linee di produzione culturale tra arte e tecnologia che caratterizzeranno le OGR nei prossimi mesi, nella prospettiva interdisciplinare che connota da sempre le nuove OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino.


Come nasce una mostra – Live

Alle 16 e alle 18, visite guidate gratuite – Corte Est, OGR Torino, Corso Castelfidardo 22

prenotazione obbligatoria con mail a prenotazioni@ogrtorino.it

 

Il 25 giugno la rubrica Come nasce una mostra, nata in occasione del lancio del progetto OGR is digital, si trasforma e da digitale diventa live. Un racconto orale, sotto forma di visite guidate gratuite a cura del Direttore Artistico Nicola Ricciardi e del team curatoriale, per narrare la storia artistica recente delle OGR, a partire dall’opera Procession of reparationists di William Kentridge, artista tra i massimi esponenti dell’arte contemporanea a livello mondiale.

Nel pomeriggio, alle 16 e alle 18, nella Corte Est delle OGR di corso Castelfidardo 22, verranno svelati tutti i retroscena delle 15 grandi sculture in acciaio di oltre 4 metri di altezza che hanno viaggiato per circa un mese via mare dal Sudafrica per raggiungere le OGR Torino, dopo mesi di intenso lavoro da parte dell’artista. La storia artistica delle OGR sarà quindi raccontata a partire da un’opera fortemente attuale, significativa e simbolica sul tema del lavoro, frutto di una minuziosa ricerca di William Kentridge a partire dalle industrie del Nord Italia tra Ottocento e Novecento, attraverso le fotografie degli operai dell’epoca.

Brand New Day: 2 ore di musica originale in streaming

Dalle 21 alle 23 show online sui canali social delle OGR Torino

La sperimentazione musicale del format OGR SoundSystem, in occasione del compleanno delle OGR Tech, diventa digitale grazie all’evento OGR Brand New Day, show online organizzato dalle OGR Cult in collaborazione con C2C Festival con contenuti multimediali in cui l’architettura delle OGR Tech si fonderà a elementi di Visual Art originali.

OGR SoundSystem è la rassegna sviluppata dalle OGR Torino in collaborazione con C2CFestival, una piattaforma per sperimentazioni audiovisive, collaborazioni uniche e nuove produzioni firmate da artisti emergenti e non solo.

Protagonisti degli show del 25 giugno, quattro artisti della scena elettronica e avant-pop tra Torino e Milano:

72-Hour Post Fight: hanno esordito su La Tempesta International, con un flusso continuo di 30 minuti fatto di campi elettronici e colpi di scena musicali, sospinti da improvvisazioni jazz al sax, chitarre taglienti e percussioni dinamiche.

 

PALM WINE: è un progetto di Simone Bertuzzi lanciato in formato blog nel 2009: un’apertura verso i movimenti dei suoni e degli immaginari nel mondo post-globale, inebriati dai vapori dell’alcol. Palm Wine suona regolarmente come dj proponendo calde sonorità border-crossing. Simone Bertuzzi è inoltre metà del duo artistico Invernomuto, attivo nell’ambito delle arti visive dal 2003.

SPIME.IM: collettivo formato da due musicisti, un media-artist, un visionario ingegnere, autore di una personalissima e caleidoscopica realtà virtuale, progettata per ambiziosi spettacoli audiovisivi.

 

Virginia W.: giornalista, scrittrice tv, promoter e fondatrice di alcune delle principali club night di Milano, Spiritual Sauna e Just Cavalle.

“La storia recente che abbiamo vissuto, e che stiamo ancora vivendo, ci conferma più che mai che è proprio dai momenti di maggiore crisi che prendono forma le più grandi innovazioni. Le migliori opportunità, infatti, nascono dal dialogo tra creatività, conoscenza, coraggio e visione, e le OGR rappresentano un fertile terreno per mettere in pratica questo dialogo. In occasione del primo compleanno di OGR Tech festeggiamo un luogo dove quotidianamente le arti e l’innovazione tecnologica convivono per creare qualcosa di inedito, che impara dal passato ma guarda sempre al futuro”, sostiene il Presidente OGR Fulvio Gianaria.

“Questa giornata per noi segna un momento di ripartenza, anche se non possiamo certo dire di aver mai smesso di correre in questi tre mesi. Dapprima abbiamo corso all’indietro, ripercorrendo la nostra storia per il progetto online Come nasce una mostra. E adesso sfruttiamo quella rincorsa per fare un balzo in avanti: verso strade inedite, come quelle situate all’incrocio tra arti e tecnologia. Sempre perseguendo l’obiettivo che ci siamo posti dal 2017, ovvero la costruzione e la crescita – in misura e consapevolezza – di un nuovo pubblico nel campo delle arti visive e performative, capace di rappresentare una domanda di cultura ancora inespressa”, dichiara il Direttore Artistico Nicola Ricciardi.

Lesione non individuata: due radiologi verso il processo per la morte della donna di piazza San Carlo

La  microfrattura all’altezza della cervicale non è  stata individuata dai medici.

E la conseguenza sarebbe la morte di Marisa Amato, la 64 enne schiacciata dalla folla in piazza San Carlo, il  3 giugno 2017, morta  diciannove mesi dopo. Sono due i radiologi che rischiano il processo con l’accusa di omicidio colposo. Secondo la Procura, la mancata diagnosi della microfrattura avrebbe provocato la paralisi della donna e successivamente  la morte  il 25 gennaio  2019.

Biondi, grande avvocato e uomo libero

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / E’ mancato Alfredo Biondi, il decano dei liberali italiani. Uomo di spirito e animo indipendente, fu eletto deputato e senatore per nove volte e fu ministro. In tre dicasteri. Divenne anche segretario del PLI dopo Zanone e prima di Altisssimo. Grande avvocato  di  processi importanti, fu inizialmente difensore di Enzo Tortora, mentre il PLI si disinteressò del suo dramma giudiziario che solo Pannella seppe capire.

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Biondi era un pisano trapiantato a Genova. Una straordinaria mescolanza di toscanità colta e di genovesità generosa. Ci siamo conosciuti ed abbiamo anche fatto delle cose insieme. Era sicuramente un grande liberale colto, parlatore raffinato e appassionante. Esempio di un politico oggi del tutto scomparso.
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E’ morto a 92 anni. Una lunga vita dedicata alla toga, alle istituzioni, all’idea liberale . Rispetto a tanti liberali pieni di sé e chiusi nel loro sfrenato individualismo, Alfredo sapeva distinguersi per l’equilibrio dei suoi modi gentili , anche se la sua fermezza liberale era assoluta. Era un laico sincero, senza le asprezze laiciste di Zanone. Come ministro della Giustizia tentò di opporsi con coraggio a Di Pietro e Borrelli ed ai loro devastanti teoremi giudiziari che avevano affondato la Prima Repubblica . Da avvocato e da parlamentare fu sempre impegnato contro lo strapotere della magistratura, i suoi abusi e le sue invadenze che offendevano lo Stato di diritto e la stessa Costituzione. Una volta mi disse: l’indipendenza dei magistrati è un loro dovere, non solo  un loro diritto. Sarebbe stato interessante conoscere il suo pensiero sullo scandalo del  CSM e su Palamara. Nel 2011 ottenne la nomina a Cavaliere di gran croce dal Presidente della Repubblica  e nel 2018 venne festeggiato a Genova dal Consiglio comunale in cui fu eletto molte volte. Il Centro Pannunzio della Liguria lo propose come senatore a vita. Sarebbe stato un giusto riconoscimento ad uno statista autentico. Vennero preferiti altri personaggi nefasti come Mario Monti che devastarono l’economia italiana con l’ossessione del rigore e dell’austerità. A me  Biondi è  sempre apparso un uomo intero, capace di essere sé stesso in tempi di meschinità, di ignoranza e di compromissioni. L’essere un grande avvocato lo rendeva libero dalla politica politicante. In questo senso è stato l’ultimo erede dei grandi parlamentari che sapevano rappresentare la Nazione , come afferma la Costituzione, consapevoli del grave e solenne impegno a cui dovevano adempiere.  Pensiamo ai De Nicola, ai De Marsico, ai Leone principi del Foro come Biondi. Ma Alfredo era anche molto altro. Ci si vedeva da” Zeffirino” a Genova in via XX settembre e si mangiava e si beveva gagliardamente. Era un uomo simpatico e libero. Non solo al ristorante , ma nella vita quotidiana ed anche in politica. La sua opera parla crocianamente per lui. Croce fu l’elemento che ci unì fin dal primo nostro  incontro e viene naturale ricordare per lui il famoso “Soliloquio“ crociano: la vita intera è preparazione alla morte. Una lunga vita limpida, appassionata, coraggiosa, libera.

Coronavirus, superati i 24 mila pazienti guariti. Altre 7 vittime e 22 contagi

24.021 PAZIENTI GUARITI E 1.459 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 24.021 (+141 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2855 (+39) Alessandria, 1401 (+9) Asti, 809 (+0) Biella, 2266 (+21) Cuneo, 2136 (+2) Novara, 12.462 (+65) Torino, 1013 (+4) Vercelli, 927 (+2) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 152 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 1.459 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4066

Sono 7 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4066 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 671 Alessandria, 252 Asti, 208 Biella, 393 Cuneo, 359 Novara, 1.795 Torino, 218 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.276 (+22 rispetto a ieri, di cui 19 asintomatiche; delle 22: 4 contatti di caso, 9 Rsa, 8 screening e 1 con inchiesta in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4061 Alessandria, 1874 Asti, 1044 Biella, 2850 Cuneo, 2780 Novara, 15.865 Torino, 1320 Vercelli, 1126 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 261 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 95 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 18 (+0 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 334 (+4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1378.

I tamponi diagnostici finora processati sono 398.623, di cui 218.528 risultati negativi.

Mascherine donate al Ferrante Aporti

Nella giornata del 23 Giugno alcuni volontari CRIVOP ITALIA ODV consegnano e donano al Comandante dell’Istituto Penitenziario Minorile Ferrante Aporti di Torino 500 mascherine chirurgiche monouso.

Il progetto si riferisce alla donazione di circa 10000 mascherine chirurgiche monouso donate agli Istituti Penitenziari tramite il Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta

La CRIVOP ITALIA ODV Organizzazione di Volontariato Penitenziario, è stata costituita a Messina da Michele Recupero il 1 dicembre 2008. Negli anni ha acquisito professionalità nelle attività di volontariato, grazie anche ai Corsi Base di Formazione Penitenziaria che il fondatore ha tenuto dal 2012 in diverse città d’Italia. L’Organizzazione CRIVOP ha portato sostegno morale e materiale a centinaia di detenuti e internati di vari istituti penitenziari nel territorio italiano, a molti ristretti sottoposti alla detenzione domiciliare ed a tante famiglie di detenuti, favorendo la riabilitazione e il reinserimento nella società attraverso un percorso di cambiamento, umano e relazionale.
https://www.crivop.it/