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Rivers, un progetto multimediale alla Gam

Martedì 29 settembre 2020 Ore 17.00 e ore 18.00 Collezione del ‘900 – GAM Torino

CasaBottega e GAM Torino presentano Rivers, progetto dell’artista multimediale, musicista e compositore Yuval Avital.

Rivers è una composizione-performance nella quale la Voce e il Gesto si intrecciano in un’esperienza spaziale e sensoriale, invitando il pubblico a immergersi e a ricercare un incontro intimo e umano.

I due elementi principali dell’opera sono due fiumi che si intrecciano, il fiume naturale e quello umano: un ensemble vocale (Crowd Music) composto principalmente da rifugiati non-musicisti che usano la loro voce come strumento di espressività e come “testimonianza d’arte”, e altoparlanti che riproducono elaborate registrazioni sonore delle acque correnti locali, registrate da Avital nei luoghi in cui la performance ha luogo.

Rivers è una performance strettamente correlata al laboratorio che la precede, quasi un piccolo percorso di trasformazione attraverso l’azione creativa, che avrà luogo dal 21 al 25 settembre negli spazi di Via Baltea 3 in Barriera di Milano a Torino e sarà condotto dal Dipartimento Educazione della GAM con Cristina Pistoletto(presidente di Responsability) e la supervisione di Yuval Avital.

L’intero progetto è co-prodotto da GAM Torino e da CasaBottega-Barriera in Divenire, e vedrà protagonisti i cittadini del territorio, tra cui rifugiati e richiedenti asilo, con il gentile contributo del resartMole 27. La performance sarà presentata martedì 29 settembre alla GAM negli spazi della rinnovata Collezione del ‘900 e mercoledì 30 settembre alle ore 18 in Piazza Foroni, Barriera di Milano.

In occasione della collaborazione con la GAM Yuval Avital donerà due opere della serie Rivers alla collezione del museo.

Yuval Avital. Nato a Gerusalemme nel 1977 e residente a Milano, è conosciuto per le sue installazioni sonore e visive, performance collettive che coinvolgono masse sonore nella creazione di rituali contemporanei, opere icono-sonore, quadri multimediali complessi e per lo sviluppo di progetti tecnologici, realizzati anche con l’apporto di intelligenza artificiale in spazi pubblici, siti di archeologia industriale, teatri e musei, sfidando le tradizionali categorie che separano le arti. Nelle sue opere totali e performance, nei suoi concerti e progetti immersivi si possono trovare, uno accanto all’altro, portatori di tradizioni rare e antiche, grandi solisti di musica contemporanea, folle di non musicisti, ballerini, strumenti tecnologici elaborati o appositamente creati, multiproiezioni video, stampe fotografiche, disegni e pittura. www.yuvalavital.com

CasaBottega è un distretto dell’arte e della creatività con sede in Barriera di Milano, pensato per giovani creativi e costruito insieme a residenti, commercianti, associazioni, enti artistici e culturali. Un intervento creativo di rigenerazione urbana che trasforma le serrande abbassate in laboratori artistici con annessa residenza: i giovani creativi (artisti/designer/maker) non diventano solo operatori commerciali del quartiere, ma attori strategici di presidio sociale, contribuendo così alla riqualificazione del territorio. Un laboratorio artistico diffuso che sperimenta nuove forme culturali per promuovere convivenza, coesione sociale, cittadinanza, contrasto alle discriminazioni. CasaBottega è anche Barriera in Divenire: un programma di interventi partecipativi di artisti nazionali e internazionali che animeranno con laboratori, performance e azioni il quartiere di Barriera di Milano. Il progetto CasaBottega è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del “Bando CivICa, progetti di Cultura e Innovazione Civica”. La Compagnia sostiene iniziative volte alla sperimentazione di nuove pratiche culturali capaci di agire sull’impatto civico: migliorare la convivenza e la coesione sociale, la qualità della cittadinanza, contrastare le discriminazioni, favorire la consapevolezza sui diritti individuali, civili e sociali, disgregare le disuguaglianze nella distribuzione delle opportunità che consentano alle persone di vivere in modo attivo e rispettoso del sé e degli altri.

CasaBottega è un progetto di Sumisura APS, Città di Torino – Area Giovani e Pari Opportunità – Torino Creativa, Circoscrizione 6, Ass. Responsability e Liberitutti s.c.s., realizzato in collaborazione con Italia che Cambia e Polo del ‘900.

PARTECIPAZIONE GRATUITA

Numero limitato di partecipanti solo su prenotazione.

Prenotazione obbligatoria entro lunedì 28 settembre al numero: 011 4429630

(dal lunedì al venerdì 9-12 – 14-16)

Informazioni: infogamdidattica@fondazionetorinomusei.it

www.yuvalavital.com

Valli di Lanzo, riscoprire il turismo di prossimità

Alla scoperta di una fra le strutture storiche del Piemonte in cui vivere un’esperienza a contatto con la natura.

Tra le proposte per gli amanti della natura e del verde dell’estate in corso, in Val di lanzo spicca sicuramente quella del ‘Camping La Roccia’ di Cantoira, storica struttura ricettiva attiva dal lontano 1960, oggi sapientemente diretta dall’imprenditore turistico Paolo Garrone.

E riscoprire così, durante il soggiorno, il concetto antico ma sempre valido di ‘turismo di prossimità’, a contatto con aree che meritano di essere riscoperte e vissute per la magia delle emozioni che evocano e trasmettono a quanti s’imbattono in spazi aperti, vette cristalline e antichi borghi dal fascino che il tempo accresce sempre più.
“Siamo in grado di offrire momenti di svago e relax per singoli, coppie, famiglie e bambini che desiderino approfondire e vivere intensamente e più da vicino il concetto reale del camping”, esordisce Paolo Garrone.

“Puntiamo a fare della nostra struttura un’oasi di tranquillità, colori, profumi naturali. Ma anche una base di partenza per conoscere al meglio tutto il bello e il buono che il nostro territorio propone a chi sceglie di venire a visitarlo. Il tutto nel pieno rispetto delle precauzioni di sicurezza, stante la situazione Covid in corso”, prosegue.
Tra i servizi offerti, anche la visita ai luoghi-simbolo del territorio, fra cui chiese, piloni votivi e aree verdi, tutte gestite con numeri, modi e spazi in linea con le distanze di sicurezza, e in modalità differente a seconda delle fasce di età della popolazione, nel rispetto delle incolumità dei turisti.

Per informazioni, è disponibile il numero 329 3610339, oppure l’indirizzo e-mail campinglaroccia@tiscali.it

Falsi monili e abiti griffati: le fiamme gialle sequestrano un milione di articoli

Perla di Boemia, Zircone, Corallo, Argento, Madreperla. Queste alcune delle indicazioni riportate sul milione di articoli sequestrati dalla Guardia di Finanza di Torino ma che in realtà erano prodotte artificialmente con pasta vitrea o ceramica.v

È il risultato di un’operazione condotta dai Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego del capoluogo Piemontese coordinata dal Pool Tutela del Consumatore della Procura della Repubblica Torinese, che ha visto coinvolto un market del centro città gestito da un imprenditore di origine cinese.

Come detto oltre un 1 milioni gli articoli, tra monili ed accessori d’abbigliamento, tolti dal mercato riportanti false indicazioni qualitative anche in relazione alla loro qualità e provenienza ovvero con indicazioni merceologiche non conformi. Collane, bracciali, orecchini e anelli sono risultati essere prodotti artificialmente con pasta vitrea o ceramica o addirittura semplici agglomerati di ABS (Acrilonitrile Butadiene Stirene).

L’ingente quantitativo sequestrato avrebbe consentito gestore dello store di “Porta Palazzo” un profitto di oltre 1 milione di euro.

Ma il marketing dell’imprenditore non si limitava alla commercializzazione dei falsi monili. Nel corso delle perquisizioni, infatti, i Baschi Verdi hanno anche rinvenuto centinaia di mascherine che oltre a non essere conformi, hanno accertato i Finanzieri essere contraffatte in quanto riportavano falsamente il marchio di note griffe della moda mondiale. Particolarità della vicenda: tra le mascherine cautelate molte anche quelle riportanti illegalmente il logo della nota app “Tik-Tok”, popolarissima tra i giovanissimi.

La titolare dell’attività è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Torino: frode in commercio, false indicazioni di origine e qualitative della merce, contraffazione e ricettazione le accuse da cui dovrà difendersi.  Rischia anche sanzioni sino a 25.000 euro.

L’operazione rientra nell’ambito del controllo economico-finanziario del territorio eseguito, quotidianamente, dalla Guardia di Finanza, per contrastare tutte quelle forme di commercio illegale in modo da tutelare non solo i consumatori, ma anche gli imprenditori onesti eliminando pericolose distorsioni delle corrette regole dell’economia di mercato.

Biennale Tecnologia a supporto di allievi e docenti

Bambini e ragazzi alla scoperta della Tecnologia

È online il programma dell’offerta formativa messa a disposizione da Biennale Tecnologia per supportare studenti e docenti delle scuole elementari, medie e superiori, in questa fase di ripartenza della didattica. Il piano formativo, disponibile online e in presenza (solo per le scuole del comune di Torino) prevede una serie di lezioni innovative a cura dei docenti e dei ricercatori del Politecnico di Torino e laboratori didattici proposti dall’Associazione CentroScienza Onlus

 

 

Torino, 27 settembre 2020 – La prima edizione di Biennale Tecnologia (Torino, 12-15 novembre 2020) si impegna concretamente per supportare le scuole di ogni ordine e grado con un’offerta formativa gratuita sui temi della prima edizione della manifestazione: sostenibilità, tecnologia e innovazione.

 

Con un calendario di attività dal 1° ottobre al 15 novembre, “Biennale Tecnologia per le scuole” avrà lo scopo di invitare bambini e ragazzi a riflettere sulla tecnologia da punti di vista insoliti e interessanti, catturando la loro attenzione con “L’Esperto in classe”, una serie di lezioni per le scuole superiori con i ricercatori e docenti del Politecnico di Torino, e con i laboratori didattici interattivi per le scuole primarie e medie inferiori a cura dell’Associazione CentroScienza Onlus.

 

“L’Esperto in classe” è una offerta di 12 lezioni pensate per gli studenti delle scuole medie superiori dai docenti e dai ricercatori del Politecnico di Torino, per avvicinare i ragazzi ai temi della sostenibilità secondo diverse declinazioni, tra cui: energia sostenibile, fonti rinnovabili, intelligenza artificiale, medicina personalizzata, internet, previsione del futuro con gli algoritmi, tutela del patrimonio culturale. Questi incontri saranno disponibili su prenotazione in modalità online e, per alcune di essi, in presenza nelle scuole del comune di Torino.

 

I 10 Laboratori didattici proposti da CentroScienza Onlus vogliono essere uno strumento di supporto per la didattica delle scuole primarie e medie inferiori. Grazie alla forte interazione con i bambini e i ragazzi e all’utilizzo di modalità di insegnamento integrate con il gioco, CentroScienza propone un’ampia gamma di temi – biologia evolutiva, matematica, scienze della Terra, fisica, chimica, informatica ed economia – e di possibilità formative dai titoli accattivanti come: “Costruiamo un asteroide”, “Informazioni Top Secret!” e “Clima che scotta”. Anche in questo caso, gli incontri saranno disponibili su prenotazione in modalità online oppure in presenza nelle scuole del comune di Torino.

 

Le attività di “Biennale Tecnologia per le scuole” sono completamente gratuite e devono essere prenotate dagli istituti scolastici interessati sul sito di Biennale Tecnologia all’indirizzo: https://www.biennaletecnologia.it/biennale-tecnologia-le-scuole dove si trovano tutte le informazioni sulla proposta didattica.

 

Dalla Chiesa, l’ultimo patriota

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni/ Saluzzo, celebre in passato per il suo “Settembre saluzzese” , ha celebrato ieri il Generale e Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa nel centenario della nascita

Gli ha dedicato un monumento collettivo di sei artisti saluzzesi che è stato illustrato dalla storica dell’arte Carla Bianco. Un’opera che costituisce un elemento vivo di contatto tra passato, presente e futuro.

Carlo Alberto Dalla Chiesa e’ stato mandato allo sbaraglio come prefetto di Palermo senza i poteri necessari a combattere la mafia che ,dopo pochi mesi dal suo insediamento, decise di ucciderlo
barbaramente insieme alla moglie e all’unico agente di scorta.
Dalla Chiesa che ho conosciuto personalmente in parecchie occasioni, era un uomo e un carabiniere fuori ordinanza. Uomo capace e intransigente, seppe inventare un metodo investigativo che consentì durante gli anni di piombo di sconfiggere il terrorismo rosso. Sentiva l’orgoglio di essere piemontese e carabiniere, si considerava gli alamari cuciti sulla pelle, come Guareschi in prigionia sentiva le stellette di ufficiale del Regio Esercito avvitate sulla pelle.
Era un uomo intero, generoso, capace di comandare ed entusiasmare i suoi carabinieri. Saluzzo ha dato l’esempio, ma il Generale va ricordato in tutta Italia, anche a Torino, dove ha operato con passione. E‘ stato un grande italiano di cui dobbiamo essere orgogliosi e che dobbiamo indicare come esempio civile alle nuove generazioni. Nel nichilismo godereccio ed egocentrico dei tempi che viviamo, e’ indispensabile tornare a guardare in alto al sacrificio supremo della vita di Dalla Chiesa. Ricordo di averlo incontrato un giorno di settembre tanti anni fa alla “Corona Grossa “, il celebre e storico ristorante di Saluzzo. Un momento di serenità dopo gli terribili del terrorismo. Fu l’ultimo
dei patrioti, fu, a suo modo,  un uomo del Risorgimento. Quel giorno a Saluzzo mi ricordo’ Silvio Pellico, uno dei primi patrioti italiani.  Dalla Chiesa fu l’ultimo personaggio dell’ Italia civile ispirato ai grandi valori alfieriani di patria e libertà.

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Joël Dicker  “L’enigma della camera 622”  -La Nave di Teseo- euro 22,00

 

Il nuovo travolgente e camaleontico thriller dello scrittore ginevrino (diventato famoso con “La verità sul caso Harry Quebert”), questa volta è ambientato in un hotel di lusso sulle Alpi svizzere….e  preparatevi a non staccarvi più dal libro.

Tanto per cominciare il corposo romanzo è una sorta di gioco di specchi tra finzione narrativa e autobiografia, perché a mettersi sulle tracce del mistero che avvolge la camera 622 è un giovane scrittore che assomiglia parecchio a Dicker -come lui si chiama Joël- e, insieme all’affascinante Scarlett, riesce a risolvere un classico intrigante cold-case.

Arrivato all’hotel Palace de Verbier si accorge che manca la stanza 622, scopre che proprio in quella camera era avvenuto un delitto 15 anni prima – rimasto irrisolto- e che la direzione

aveva deciso di cancellare quel numero.

Va da sé che decide di indagare sulla vicenda dando il via a 632 pagine che non vorreste mai finire.

Tutto ruota intorno alla banca Ebezner, da più di 300 anni saldamente nelle mani della stessa famiglia. La carica di presidente è stata tramandata per generazioni di padre in figlio, ma ora il padre di Macaire ha cambiato le carte in tavola: nel suo testamento ha deciso che non sarà più così e che l’incarico andrà a chi si dimostrerà davvero all’altezza.

E’ così che si scatena la lotta tra Macaire Ebezner e il brillante Lev Levovitch, affascinante self made man che si è fatto da solo partendo dal nulla.

I due saranno in lotta non solo sul fronte professionale, ma si contenderanno anche la bellissima Anastasia (moglie di Macaire) e a movimentare ulteriormente la trama compariranno altri personaggi carichi di mistero, come il mefistofelico Tarnogol.

Ancora una volta Dicker fa centro con un romanzo grondante pagine mozzafiato, che sciorinano divoranti ambizioni, rapporti familiari complessi e controversi, amori e tradimenti, appuntamenti mancati e occasioni perdute, avvelenamenti e intrighi, in un folgorante susseguirsi di colpi di scena e con un epilogo insospettabile…

 

Esther Safran Foer  “Voglio sappiate che ci  siamo ancora. La memoria, dopo l’Olocausto”   – Guanda-  euro 18,00

Lei è la madre settantenne dello scrittore Jonathan Safran Foer e questo è il memoir in cui rimette insieme i frammenti della tragica storia della sua famiglia, vittima dell’Olocausto. Tutto ha inizio con i silenzi familiari che l’hanno accompagnata nella vita in America, da una vecchia foto in bianco e nero e una mappa tracciata a mano.

Figlia di immigrati ucraini è cresciuta in mezzo ai fantasmi del non detto, con un padre che intuisce dal passato tragico di cui però non ha mai voluto parlare.

Ma lei ha bisogno di colmare i vuoti della sua storia familiare, così decide di andare in Ucraina e ripercorrere le orme dei suoi antenati. Scopre che il padre era cresciuto in un villaggio e aveva avuto già una moglie e una figlia, uccise dai nazisti; lui era lontano al momento del massacro e il destino aveva deciso diversamente per lui..

Esther vuole saperne di più su quella sorellastra morta bambina e finisce per affacciarsi  sull’orrore. Rintraccia anziani sopravissuti che raccontano i massacri di una moltitudine di ebrei scovati nei villaggi, ammazzati anche 200 alla volta, “messi in fila, ciascuno con una mano appoggiata sulla spalla della persona che aveva davanti. I tedeschi fotografarono e misurarono in lunghezza e larghezza la fila di persone, la popolazione ebrea, in modo da calcolare le dimensioni delle fosse necessarie”.

Ecco la descrizione dell’Aktion dei reparti di annientamento, la Einsatzgruppe C, a bordo di 11 camion dell’esercito, l’11 agosto 1942. Ma ci saranno altri villaggi rasi al suolo con la terra delle fosse comuni che si muoverà per giorni anche dopo le esecuzioni.

L’autrice ricostruisce le morti della nonna assassinata con le nipoti in braccio e quelle degli altri parenti. Bisnonni, zii e cugini falciati secondo un macabro rituale: “ gli ebrei erano stati legati l’uno all’altro per le mani e condotti in fila di fronte a una fossa già scavata….avevano dovuto spogliarsi, calarsi nella fossa e stendersi a faccia in giù. I tedeschi sparavano a una fila e poi andavano a prendere quella successiva”

Quella di Esther è una straziante Via Crucis da una fossa comune all’altra: luoghi di inimmaginabile dolore, eppure stranamente pacifici, dove lei lascia foto, biglietti e sassi. E’ il suo dolente messaggio ai suoi morti, per dirgli che il loro Dna sopravvive in lei, nei suoi figli e nipoti, perché come dice il titolo “voglio sappiate che ci siamo ancora”.

 

Questa potrebbe anche essere l’occasione giusta per rileggere o scoprire il primo romanzo del famoso figlio dell’autrice:

Jonathan Safran Foer  “Ogni cosa è illuminata”   -Guanda-  euro 13,00

Pubblicato nel 2002, ha ispirato l’omonimo film nel 2005. Narra il viaggio in Ucraina di un giovane ebreo americano che, armato solo di una foto, va alla ricerca della donna che forse ha salvato suo nonno dalla furia dei nazisti. Anche in questo caso sono indimenticabili le pagine che danno vita ad un autentica saga ebraica in cui lo scrittore ripercorre la storia dello shtel ucraino a partire dalle origini nel 700, fino all’annientamento per mano nazista e la scomparsa dalle carte geografiche.

 

Anne Tyler  “Un ragazzo sulla soglia”   -Guanda-   euro 17,00

Questo è il 23esimo romanzo dell’autrice americana originaria del Minnesota, Premio Pulitzer (nel 1989 con “Lezioni di respiro”) definita “scrittrice delle persone comuni”. E ancora una volta mette in campo tutta la sua bravura nel raccontare una semplice esistenza e i suoi possibili risvolti.

Protagonista è Micah Mortimer, un appannato 40enne senza particolari qualità, custode di un condominio a Baltimora. Vive da solo ed è titolare di una società di manutenzione e assistenza per computer e stampanti “Tecnica-Mente”, si reca nelle case di chi richiede il suo intervento e sa aggiustare parecchie cose.

La sua è una vita grigia come tante altre: è fissato con la raccolta differenziata dei rifiuti, ama l’ordine, è fidanzato con Cass, una maestra sua coetanea, con la quale condivide riti e abitudini… ma ognuno a casa sua.

Poi un bel giorno alla sua porta suona l’adolescente Brink, primo anno di college e aria benestante, che senza dire nulla si è allontanato da casa. Sostiene di non sapere chi sia suo padre, ma pensa che potrebbe Micah che ai tempi del liceo aveva avuto una storia con la giovanissima Lorna.

Di colpo, il solito tran tran del protagonista viene stravolto e la sua abituale rigida routine va in mille pezzi.

Ma è anche  l’occasione per recuperare stralci del proprio passato, riconsiderare i legami familiari e affettivi in genere, non dare troppo per scontate parecchie cose. Micah saprà gestire la vicenda? Ancora una volta la famiglia è centrale, ed è il luogo in cui possono essere affrontate e risolte quelle che sembrano grandi catastrofi.

 

Ragazzino accoltellato alla schiena in via Roma

Un giovane ha accoltellato un ragazzo di 16 anni la  notte scorsa in via Roma

L’aggredito era in compagnia di  quattro amici quando, pare dopo aver dato una spallata per un banale litigio ad un componente di un altro gruppo, questo lo ha accoltellato. Gli amici della vittima dell’aggressione hanno chiamato la polizia mentre gli altri ragazzi fuggivano. L’aggressore è coetaneo del ferito. Quest’ultimo, colpito alla schiena, non è in pericolo di vita. La prognosi è di una settimana.

L’Avigliana Rebels è Campione Regionale

Softball U15/ La formazione U15 dell’Avigliana Rebels, superando per 14-7 in trasferta  la compagine delle pari età del Softball La Loggia, ha concluso al primo
posto del girone regionale.


La vittoria del titolo regala il pass al concentramento nazionale 1 che
si disputerà il prossimo week-end in campo neutro, quando l’Avigliana Rebels incontrerà il Bollate Softball 1969 ed il Friuli ’81 Softball.

Nella fase regolare del campionato il cammino della compagine aviglianese è stato pressoché perfetto, visto che in 10 gare sono
arrivate 9 vittorie ed 1 sola sconfitta.

Dopo l’euforia dell’importante vittoria regionale, le ragazze allenate da Maristella Perizzolo dovranno riconcentrarsi per impegnarsi a migliorare ancor di più il loro percorso del gruppo composto dal nucleo
storico Rebels, al quale si sono amalgamate al meglio le ragazze giunte in prestito dall’Aosta Bugs e la ricevitrice siciliana Giulia Franco.

“Ripartiamo dalla mobilità sostenibile”

I VOLONTARI DI GREENPEACE TRASFORMANO LE STRADE DELLE CITTÀ ITALIANE

 

Torino, 27.09.20 – Nel mese della riapertura delle scuole e della ripartenza di molte attività lavorative, in oltre venti città di tutta Italia volontarie e volontari di Greenpeace si stanno attivando per denunciare i problemi della mobilità locale e indicare soluzioni per contribuire a rendere le città sostenibili e rispettose del clima e della salute delle persone.

 

A Torino le volontarie e volontari dell’organizzazione ambientalista sono intervenuti in Corso Unione Sovietca, allestendo un simbolico cantiere di Greenpeace per trasformare una delle ben 6 corsie dedicate alle auto in pista ciclabile, e chiedere che il servizio TO BIKE venga ripristinato. Durante l’attività di denuncia, hanno aperto uno striscione con il messaggio “Città per le persone non per le auto”.

 

In Italia ci sono più di 64 auto ogni 100 abitanti, sebbene queste rimangano inutilizzate per più del 90 per cento del tempo, e si sprecano decine di ore imbottigliati nel traffico, con Roma che detiene il record italiano di 166 ore perse all’anno. Ciò si riflette su come sono concepiti gli spazi delle città, piene di strade e parcheggi pensati per il traffico veicolare privato, e con alternative di mobilità sostenibile – come bici, trasporto pubblico e sharing – ancora troppo poco sviluppate e integrate nel tessuto urbano, dal centro alle periferie.

 

«Investire su modelli di mobilità “auto-centrici” significa togliere risorse alle alternative non inquinanti. Per questo le amministrazioni locali devono ripensare il modo in cui le persone si spostano nelle città, che sono al tempo stesso i luoghi con il più alto livello di emissioni di gas serra e quelli con i più gravi problemi di inquinamento atmosferico e problemi di salute connessi», dichiara Federico Spadini, campagna trasporti di Greenpeace Italia. «In questo momento delicato di ripartenza del Paese nella fase post-Covid non possiamo rimanere ancorati alle soluzioni del passato. Gli amministratori locali devono essere lungimiranti e costruire ora la mobilità del futuro, fatta di trasporto pubblico efficiente, infrastrutture per la mobilità ciclistica e pedonale, sistemi di sharing elettrico, trasporto intermodale e spazi progettati per la vita e il benessere delle persone», conclude Spadini.

 

Nei mesi scorsi le città hanno adottato provvedimenti per la mobilità sostenibile, ad esempio attraverso la diffusione di bike lane provvisorie, ma misure del genere non sono sufficienti se non si risolvono le criticità strutturali delle città italiane e dei modelli di mobilità basati sui combustibili fossili, che continuano ad essere ampiamente incentivati dal Governo. Per questo Greenpeace ha lanciato la campagna #RESTART, per chiedere che i fondi pubblici per la ripartenza siano investiti per riprogettare le nostre città, investendo in trasporto pubblico, riqualificazione delle periferie e mobilità alternativa.

Il Piemonte cresce nella raccolta differenziata di carta e cartone

Nel 2019  aumenta del 2,9%: è il miglior incremento tra le regioni del Nord Italia

 

Raccolte e avviate a riciclo 290.301 tonnellate di carta e cartone, pari a 65,6 kg di raccolta pro-capite.

Oltre 11,6 milioni di euro i corrispettivi riconosciuti da Comieco ai Comuni in convenzione.

Da una ricerca Astra per Comieco emerge l’attenzione costante per la raccolta differenziata svolta “sempre/spesso” dall’84% dei piemontesi

 

 La regione del Nord Italia che nel 2019 ha registrato la crescita maggiore nella raccolta differenziata, sfiorando il +3% annuo, è il Piemonte, che ha raccolto 290.301 tonnellate di carta e cartone, pari a una media pro-capite di 65,6 kg. A certificare questi dati è la 25a edizione del Rapporto annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia diffuso da COMIECOConsorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica.

“Rispetto al 2018, anno in cui la raccolta differenziata regionale era stata equivalente a 282.018 tonnellate, nel 2019 sono state raccolte e avviate al riciclo ben 8.283 tonnellate di carta e cartone in più, il miglior incremento registrato nell’area del Nord Italia, riflesso di un comportamento sempre più responsabile da parte dei piemontesi” – afferma Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comieco. “Nel 2019 168.543 tonnellate sono state gestite dal circuito Comieco in forza delle convenzioni stipulate con le amministrazioni locali che, di ritorno, hanno ricevuto dal Consorzio oltre 11,6 milioni di euro in corrispettivi economici.”

La raccolta su base provinciale

 

 

Lo spaccato provinciale del dato generale registrato dal Piemonte offre risultati variegati: in provincia di Alessandria nel 2019 sono state raccolte e avviate a riciclo 25.199 tonnellate pari a 58,3 kg per abitante; in provincia di Asti le tonnellate sono state 11.832 tonnellate e il pro-capite pari a 54 kg; in provincia di Biella sono state raccolte 14.485 tonnellate di carta e cartone per un pro-capite di 78,5 kg; in provincia di Cuneo con 46.374 tonnellate, la raccolta pro-capite è stata di 78,3 kg mentre in quella di Novara 61,3 kg pro-capite con 22.779 tonnellate raccolte; in provincia di Torino sono state invece raccolte 146.038 tonnellate di carta e cartone, pari a una media pro-capite di 63,7 kg; a Verbano-Cusio-Ossola 11.764 tonnellate e 73 kg pro-capite e in provincia di Vercelli 11.830 tonnellate di carta e cartone per 67,2 kg pro-capite.

 

L’approccio del Piemonte alla raccolta differenziata

 

L’aumento in termini quantitativi della raccolta di carta e cartone nel Piemonte va di pari passo con la maggior attenzione dei piemontesi nei confronti dell’ambiente e della sostenibilità. Questo è quanto emerge da una ricerca demoscopica commissionata a inizio anno da Comieco all’istituto Astra Ricerche.

I piemontesi, rispetto alla media degli italiani, si mostrano leggermente meno preoccupati per le tematiche ambientali a livello globale (l’86% rispetto a una media nazionale dell’88,5%), mentre mostrano un impegno maggiore della media nell’adottare comportamenti sostenibili (72% rispetto a una media nazionale del 70,7%).

La pratica della raccolta differenziata rappresenta la principale attività effettuata per avere un comportamento sostenibile e viene svolta “sempre/spesso” dall’84% dei piemontesi (rispetto alla media nazionale di 79,7%), anche se l’autovalutazione della propria bravura nell’effettuarla è sostanzialmente allineata con la media nazionale (7,64 vs 7,50 di media).

Quando si tratta di ottenere informazioni o sciogliere dubbi sulla raccolta differenziata, rispetto alla media degli italiani i piemontesi utilizzano meno la guida cartacea distribuita dal Comune (30% vs 41% di media), mentre si avvalgono maggiormente dei motori di ricerca (43% vs 38,5% nazionale), del sito web del Comune (32% vs 27% nazionale) e dei siti dei consorzi che si occupano di raccolta differenziata (22% vs 16,5 nazionale).

 

La raccolta differenziata di carta e cartone in Italia

 

A livello nazionale, la raccolta differenziata di carta e cartone ha fatto registrare nel 2019 una crescita del 3% e complessivamente sono state raccolte 3,5 milioni di tonnellate. L’eccellente stato di salute del settore trova conferma anche nel tasso di riciclo degli imballaggi a base cellulosica, attestatosi all’81% con un ritmo di crescita che rende fattibile centrare l’obiettivo dell’85% fissato dall’Unione Europea al 2030.

Nel 2019, inoltre, è emerso un importante miglioramento sotto il profilo qualitativo dei materiali a base cellulosica avviati al riciclo, con l’incidenza delle impurità nella raccolta differenziata svolta dalle “famiglie” tornata sotto la soglia del 3%, mentre viene confermata l’eccellente qualità delle raccolte sui circuiti “commerciali”.