ilTorinese

Presenze turistiche in calo negli hotel torinesi, si spera nel Natale

Diminuiscono  le presenze turistiche a Torino. Il  calo ad agosto è del 5% del tasso di occupazione delle camere d’albergo rispetto allo stesso mese del 2018.
“Colpa dell’assenza di eventi, mostre, manifestazioni e iniziative capaci di portare turisti nella nostra città – sostiene il presidente di Federalberghi Torino, Fabio Borio – e della mancanza di una programmazione di lungo periodo che permetta agli operatori alberghieri di strutturare un’offerta commerciale accattivante”.  Nota positiva è stata  la partita Juve-Napoli. Ma,  prosegue Borio “Non possiamo rimanere aggrappati solo al calcio per salvare una stagione. Al momento  non conosciamo il calendario eventi del 2020 che ci era stato promesso per luglio né sappiamo che cosa la Città intenda organizzare per il Natale 2019 e Capodanno”. L’assessore comunale Sacco replica invece che i turisti, considerando anche il settore Airbnb sarebbero cresciuti del 7 per cento.

(foto Roberto Barranca)

Fisco: ecco tutte le scadenze di settembre

Dalla parte dei consumatori

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Buongiorno, Avvocato: quali gli appuntamenti inderogabili settembrini con le tasse? Grazie, Mirella.

Un settembre denso di impegni per i contribuenti italiani. Si tratta di obblighi finanziari che riguarderanno un po’ tutti gli operatori economici (titolari di aziende, piccoli imprenditori e liberi professionisti) che, dopo una serie di proroghe, rinvii e a seguito della pausa estiva del Fisco, saranno di nuovo chiamati ad adempiere ai propri doveri di contribuenti.

Di seguito il calendario da tenere bene a mente: da16 settembre 2019 si dovrà procedere con l’emissione e la registrazione delle fatture differite per i beni consegnati con documenti di trasporto relativi al mese precedente. Al 30 settembre 2019, invece, sono stati rinviati tutti i versamenti relativi alla già avvenuta presentazione delle dichiarazioni. Fino al 30 settembre 2019: verifica risultati Isa, liquidazione Iva e versamento ritenute.

Durante tutto il mese di settembre, e fino al 30 settembre 2019, gli studi professionali, per conto dei clienti che seguono e rappresentano, dovranno procedere con una verifica dei risultati ottenuti dall’applicazione degli Indici Sintetici di Attività (gli Isa, che hanno sostituito gli studi di settore). Dai risultati ottenuti, di fatto, dipenderà l’importo delle imposte dovute dal contribuente al Fisco, così come l’attribuzione o meno di specifici premi e agevolazioni.

Entro settembre, inoltre, bisognerà procedere con il versamento delle ritenute relative a provvigioni, cessione di titoli e valute, redditi di capitale e lavoro autonomo e provvedere alla liquidazione Iva relativa al mese di agosto, oltre che al versamento dell’Iva dovuta dalle pubbliche amministrazioni.

Il cibo è salute. La sfida della Regione

Gli assessori regionali Icardi e Protopapa: “La cura del cibo è prioritaria per la qualità della vita dei cittadini”

Su iniziativa dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi e d’intesa con l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa si è insediato a Torino, nella sede dell’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, il tavolo regionale di consultazione sulla salute alimentare “Il cibo è salute”.

Una sorta di convocazione degli Stati generali della salute alimentare ai quali hanno partecipato i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali di categoria, dell’Industria agroalimentare, del Commercio, dell’Artigianato, degli organi pubblici di controllo, dell’Università di Torino, degli Enti e delle Fondazioni interessate, oltre che le Direzioni degli assessorati alla Sanità e all’Agricoltura e singoli esperti di settore.

Il Tavolo di consultazione ha principalmente tre obiettivi: l’analisi degli strumenti di programmazione regionale e delle loro relazioni con la normativa vigente e valutazione delle eventuali possibilità di miglioramento o modifica per armonizzare la loro applicazione nel settore agroalimentare al fine di assicurare un elevato livello di sicurezza per i cittadini e di valorizzare le produzioni regionali; la predisposizione di linee di indirizzo di carattere tecnico-scientifico e/o organizzativo su argomenti proposti alla discussione dai componenti del tavolo; l’individuazione di una strategia di comunicazione autorevole e scientificamente corretta per contrastare i facili allarmismi e le notizie distorte sui prodotti alimentari e sulla loro sicurezza.

«Agricoltura e Sanità giocano sul cibo la stessa partita: produttori e sistema pubblico di prevenzione e controllo lavorano entrambi al servizio del consumatore, garantendo la qualità del Made in Italy nel mondo, cioè quel valore aggiunto alla produzione agroalimentare che rappresenta una forza trainante dell’economia piemontese. – commenta  l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – Per questa ragione abbiamo ritenuto di instaurare un rapporto continuativo ed organico con le differenti componenti della filiera agroalimentare, in modo da poter  ragionare tutti insieme sulla molteplicità delle normative europee, nazionali e regionali che spesso generano difformità interpretative, con conseguenti ritardi e contenziosi in buona parte evitabili attraverso una migliore consultazione preventiva tra le parti. E’ necessario armonizzare l’approccio alle problematiche del comparto, contrastare i facili allarmismi e le notizie distorte sulla sicurezza dei prodotti alimentari che finiscono per causare danni materiali e d’immagine devastanti. La cura del cibo riveste un’importanza prioritaria nella qualità della vita dei cittadini e riguarda l’intera filiera alimentare».

«Con molto piacere saluto la nascita del Tavolo di consultazione “il cibo è salute” – osserva l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa -, istituito per definire standard adeguati di sicurezza e qualità dei prodotti agroalimentari. Da quest’anno, l’Assessorato all’Agricoltura si occuperà anche degli aspetti legati al cibo, con particolare riguardo alla valorizzazione della filiere di produzione, che a mio avviso devono garantire in primo luogo salubrità e tracciabilità per un’adeguata tutela del consumatore finale. Il mio augurio è che il Tavolo di consultazione possa dare adeguate risposte alla numerose richieste che ci giungono dai consumatori sempre più attenti alla qualità degli alimenti che consumano, tenuto conto anche della necessità di estendere l’utilizzo dei prodotti piemontesi nelle nostre scuole e nelle mense aziendali».

Produzione, i distretti su cui puntare

DA PALAZZO LASCARIS

Il Piemonte, per un rilancio del settore produttivo, punterà su nove distretti: agroalimentare e agroindustriale; fibre naturali; energia da fonti rinnovabili; automotive; aerospaziale; logistica integrata e intermodale; biomedicale, biotech e bioenginering; edilizia innovativa; elettrodomestici e accessoristica.

Lo ha spiegato in Terza commissione (presidente Claudio Leone) l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano, anticipando ai commissari le linee guida che verranno presentate.

“Dobbiamo tornare a programmare e in questa fase stiamo elaborando, grazie ad un gruppo di lavoro molto ampio, la strategia più corretta per scrivere il Piano della competitività che dovrebbe uscire a novembre. Il tentativo è basato su precise direttrici per ridare occupazione e smalto alle imprese: fare sistema, quindi meno diffidenza e più collaborazione, cercando di trasferire la ricerca e lo sviluppo in produzione. Per quanto riguarda il capitale umano, vogliamo migliorare la performance dei lavoratori e degli studenti indirizzandoli alle esigenze del mercato, utilizzando lo strumento di collaborazioni con soggetti altamente qualificati come il Politecnico. È poi importante istituire una progettualità comune tra Giunta, Consiglio, imprese, sindacati e tutto il mondo territoriale” ha detto Tronzano.

“Si tratta di creare un ‘cluster tridimensionale’, dove ai cicli produttivi e alla collaborazione tra imprese si affianchi l’attenzione per il territorio”, ha aggiunto l’assessore. “Se riusciremo a coinvolgerlo creando una sorta di megadistretto, avremo il cluster tridimensionale utile soprattutto alle piccole e microimprese, a cui noi daremo molto spazio senza dimenticare però le grandi, quelle che aiutano a crescere il settore produttivo in un’ottica collaborativa e di sistema” ha concluso.

Per la Maggioranza, a sostegno delle linee guida, sono intervenuti Paolo Bongioanni di Fdi (“Le piccole imprese sono il valore aggiunto dell’economia piemontese, ma serve una semplificazione legislativa”) e Michele Mosca della Lega (“Si incomincia a fare sistema. Sarà importante l’internazionalizzazione delle nostre aziende e l’Alta velocità è un’occasione di sviluppo”).

Per Ivano Martinetti (M5s) si dovranno evitare le delocalizzazioni delle aziende che hanno beneficiato di finanziamenti regionali.

Marco Grimaldi (Luv), facendo riferimento alla cospicua somma stanziata dalla precedente Giunta regionale per agevolare l’insediamento di nuove aziende, ha chiesto spiegazioni circa le notizie trapelate a mezzo stampa dell’intenzione di erogare incentivi alle imprese che assumono residenti in Piemonte da almeno cinque anni.

Richiesta avanzata anche da Raffaele Gallo (Pd), che ha poi chiesto di relazionare in commissione sui Fondi europei.

Maurizio Marello (Pd) è intervenuto sulla necessità di una modifica nazionale, nell’ottica della ripresa economica, del Decreto crescita per non penalizzare ulteriormente i piccoli artigiani. Ha poi sollecitato una specifica attenzione per l’immissione nel mondo del lavoro di quei dipendenti che sono stati costretti ad uscire per via della crisi.

Per Sean Sacco (M5s) è sempre più importante guardare alla mobilità elettrica, investendo sull’automotive dedicato.

Infine il capogruppo del Pd Domenico Ravetti si è detto preoccupato per i territori che sono stati spazzati via dalla crisi e necessitano di essere rigenerati: “Proponiamo la creazione di tavoli per lo sviluppo da attivare in ogni Provincia”.

Non paga le consumazioni e minaccia la barista

Arrestato per rapina dalla Polizia di Stato
Un cittadino marocchino di 31 anni è stato arrestato nella notte di martedì per rapina dagli
agenti della Squadra Volante.
L’uomo dopo aver fatto ingresso in un bar di via Belfiore ha consumato diverse birre per poi
allontanarsi senza pagare. Circa un’ora dopo, è tornato nel locale e con fare prepotente ha
chiesto una nuova birra. Al diniego della barista, l’uomo ha prelevato una bottiglia dal frigo.
Quando la donna gli ha chiesto d pagare quanto consumato in precedenza, lo straniero ha
preso un coltello dal bancone e brandendolo ha minacciato la barista. Quest’ultima, però,
nel frattempo stava comunicando via chat con il proprio compagno, il quale, alla luce dei
messaggi ricevuti, ha contattato la polizia, cosa che ha permesso agli agenti di arrivare sul
posto e bloccare il trentunenne.
A seguito di accertamenti, è emerso che il cittadino marocchino oltre ad essere irregolare
sul Territorio Nazionale aveva precedenti di polizia dello stesso tipo a carico.

Assedio di Torino: omaggio floreale alla Consolata

Sabato mattina  in coincidenza con il 313° anniversario dell’inizio della battaglia di Torino del 1706, il generale Franco Cravarezza, direttore del museo Pietro Micca e dell’assedio di Torino del 1706, accompagnato da due Cannonieri del Gruppo Storico Pietro Micca della Città di Torino, ha portato alla Madonna Consolata uno omaggio floreale a forma di scudo sabaudo ed ha partecipato alla Santa Messa in suffragio di tutti i civili e soldati caduti durante l’assedio del 1706 celebrata da Monsignor Giacomo Maria Martinacci, Rettore del Santuario e Cancelliere della Curia.

Nell’accogliere l’omaggio floreale all’inizio della Messa, il Rettore ha evidenziato come la liberazione di Torino nel 1706 fu vitale per la Storia della Città e come la Consolata, devotamente invocata a protezione durante l’assedio, fu nominata Patrona di Torino proprio a tale merito.

La Guardia di Finanza sequestra migliaia di jeans contraffatti

Apre la sua azienda tessile in Tunisia, ottiene progetti, design e loghi del capo pregiato e riproduce illecitamente, per poi rivenderli, migliaia di capi contraffatti.

È quello che ha scoperto nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Torino nel corso di un’indagine che ha portato al sequestro di migliaia di jeans di un noto brand nazionale contraffatto.

Contraffazione marchi, fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale, frode in commercio e ricettazione, questi gli addebiti in capo a tre imprenditori italiani che hanno illegalmente introdotto nel territorio nazionale 7.000 jeans falsi.

Le indagini dei Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego Torino, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, sono partite proprio dal capoluogo piemontese tramite il monitoraggio di siti di e-commerce nel settore del fashion-style, dove è stato possibile individuare dei prezzi di vendita non corrispondenti al valore corrente di mercato; basti pensare che i pantaloni pagati al produttore circa 5 euro venivano rivenduti ad oltre 120 euro ovviamente accompagnati da packaging, loghi, etichette e imballi riportanti il noto brand, tutto rigorosamente contraffatto.

Gli sviluppi delle indagini hanno portato i “Baschi Verdi” sino a Roma dove presso un’area logistica della capitale sono stati sequestrati alcuni container appena giunti dal nord Africa con all’interno migliaia di pantaloni falsi ed illecitamente introdotti in Italia.

I container, come ricordato, provenivano dalla Tunisia, paese questo emergente nel settore del confezionamento di tessuti. Queste, in sintesi, le dinamiche della vicenda: a Monastir, un imprenditore italiano apre il suo opificio e, dopo aver ottenuto progetti, design e loghi del capo pregiato, ne riproduce illecitamente un grosso quantitativo rivendendolo poi ad un collega di origini campane con la sua azienda a Prato. Quest’ultimo, a sua volta, tramite un’azienda romana era pronto a distribuire la falsa merce anche tramite piattaforme web, in Italia ed all’estero.

L’azienda titolare del diritto di privativa industriale internazionale del noto brand, dopo aver appreso dei fatti, ha fornito alla Guarda di Finanza torinese un significativo supporto per interrompere l’illecita filiera produttiva e distributiva.

Le indagini a questo punto cercheranno di ricostruire eventuali precedenti forniture illegali che potrebbero interessare ulteriori noti marchi.

I tre imprenditori, tutti italiani, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torino. Un milione di euro l’ammontare della frode.

Duplice, anche questa volta, la finalità dell’operazione della Guardia di Finanza di Torino che, oltre ad arginare un fenomeno distorsivo del mercato, vedrà la merce sequestrata devoluta ad enti caritatevoli per la successiva consegna a persone bisognose.

Spacciavano in abito elegante: pusher arrestati. Tra loro quattro donne

<<Dress code>> imposto ai componenti della gang. Trasportavano stupefacente ben vestiti e a bordo di auto pulite per non destare sospetti. I Carabinieri stanno eseguendo arresti nei confronti di una ventina di persone
Torino, 12 settembre  I Carabinieri di Torino stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una ventina di persone, ritenute responsabili di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente in concorso. Nel gruppo criminale figurano anche 4 donne. Smerciavano centinaia di dosi di cocaina, hashish e marijuana dalla Val di Susa fino ai quartieri della movida del capoluogo piemontese, importate dalla Spagna e dall’Olanda per mezzo di corrieri.  <<Dress code>> e <<codice di condotta>> le direttive dell’organizzazione imposte ai propri componenti per non attirare sospetti ed eludere i controlli: camicia sempre stirata, barba rasata, autovetture nuove e pulite, divieto assoluto telefonare con smartphone di uso comune, ma esclusivamente con telefoni criptati, come ulteriore accorgimento messo in atto della banda. Nel corso delle indagini sono già stati sequestrati dai Carabinieri 28 kg di sostanza stupefacente, tra cocaina, hashish ed marijuana.
Operazione dress-code:  gli aggiornamenti
Questa mattina hanno partecipato all’operazione 200 carabinieri del comando provinciale di Torino, in collaborazione con le unità cinofile. Durante le perquisizioni, i carabinieri hanno sequestrato 200 g di hashish 30.000 € in contanti e una serra di marijuana a Sant’Ambrogio di Torino. Il coltivatore è stato arrestato. Salgono a 19 gli arresti dell’operazione. Soddisfazione è stata espressa dal comandante provinciale dei Carabinieri di torino, Francesco rizzo. “L’odierna operazione di servizio della Compagnia di Susa, che segue di qualche giorno quella della Compagnia di Venaria Reale – ha commentato il Colonnello – conferma il massimo sforzo investigativo dei reparti dell’Arma dei Carabinieri sul territorio rivolto al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti”.Per l’esito complessivo dell’operazione di servizio il Procuratore della Repubblica di Torino, Paolo Borgna, si è personalmente complimentato con Rizzo.

A Torino la crisi è complessa. Parte il tavolo di coordinamento

Investimenti per l’erogazione di servizi di formazione, innovazione e trasferimento tecnologico e progetti per ridare forza alla competitività delle imprese, anche quelle micro e piccole, utilizzo degli ammortizzatori sociali nella fase di transizione e di riqualificazione professionale sono le linee progettuali definite e condivise durante l’incontro operativo del tavolo di coordinamento per “Torino area di crisi industriale complessa” svoltosi il 9 settembre nel palazzo della Regione.

Alla riunione hanno partecipato l’assessore regionale alle Attività produttive della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, l’assessore all’Industria del Comune di Torino, Alberto Sacco, l’assessore alle Attività produttive della Città Metropolitana di Torino, Dimitri De Vita, rappresentantu degli Atenei torinesi, della Camera di Commercio di Torino, delle associazioni imprenditoriali, compresi i costruttori e il mondo della cooperazione, delle organizzazioni sindacali, di Tne e di Finpiemonte.

Rimangono strategici, quindi, il progetto MTCC e la Cittadella dell’aerospazio, perchè il territorio torinese è su questo eccellenza assoluta e vuole continuare ad esserlo. Questi strumenti operativi si completeranno con altre risorse, nell’ambito di un piano più vasto, che toccherà molteplici comparti produttivi, oltre all’automotive e all’aerospazio, in particolare l’economia circolare e la bioeconomia, l’edilizia e la salute. Un piano di intervento che interesserà tutta la scala in cui si articola l’imprenditoria (dalle micro alle grandi imprese, dall’artigianato all’industria) e l’insieme dei territori piemontesi, al di là di quelli strettamente ricompresi nel sistema locale di Torino.

“Mi aspettavo concretezza e la risposta degli attori presenti al tavolo è stata positiva – commenta TronzanoLa Regione Piemonte ha proposto alcune linee politiche che si basano su quattro concetti chiave: fare sistema, agire sul capitale umano, responsabilizzare attraverso la progettualità, scaricare sulla produzione il grande lavoro svolto con ricerca e sviluppo. In questo contesto bene si inserisce il Manifacturing Center che, insieme al Competence, costituisce una delle basi da cui partire per il dialogo con il Ministero. L’obiettivo è uno solo: creare occupazione, sostenendo le imprese, riportando così il Piemonte a risalire nella classifica del pil italiano. Pur nella consapevolezza che i settori automotive e aerospaziale sono determinanti, riteniamo imprescindibile riconoscere il giusto valore anche ad altri cluster quali, ad esempio, l’edilizia, il biomedicale, l’economia circolare, l’agricoltura e la gestione dei rifiuti.”

I prossimi passi saranno l’incontro dei tecnici delle istituzioni con il Ministero, per definire gli interventi finanziabili e il quadro preciso delle risorse disponibili e la creazione di tavoli di lavoro per il dettaglio dei progetti, a partire dall’area di Mirafiori, con l’industria 4.0, e da corso Marche, con la Piattaforma per l’Aerospazio. Questi due interventi faranno da apripista agli altri progetti.

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Foto Andrea Cherchi

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1a Cosplayer Run Parco Regionale “La Mandria”

22 settembre 2019 ore 10:30 

L’Associazione Sportiva Dilettantistica Accademia 72, un giovane gruppo di amici che ha come scopo
la promozione di eventi sportivi e di aggregazione sul territorio nazionale, è lieta di annunciare la
prima edizione della Cosplayer Run.
Si tratta in una corsa non competitiva di 5 km, ideale anche per famiglie e amatoriali, che si svolgerà
il prossimo 22 settembre nell’incantevole cornice del Parco Regionale “La Mandria” di Torino.
Alla base di questa iniziativa, che la rende unica all’interno dell’affollato panorama podistico italiano,
è l’idea di unire una proposta sportiva e il colorato e irriverente mondo del Cosplay.
Uno degli obiettivi della manifestazione è sensibilizzare i partecipanti alle tematiche di solidarietà, in
tal senso una parte dell’incasso sarà devoluta Associazione Amici Bambini Cardiopatici Onlus, con
sede presso l’Ospedale Regina Margherita di Torino
Ma cos’è il Cosplay e chi sono i Cosplayers? Il fenomeno nasce negli anni 80 in Giappone e si estende
in tutto il sud-est asiatico, diffondendosi anche in Europa nella seconda metà degli anni 90. Il
Cosplayer è un appassionato che non solo si traveste, ma impersona nelle movenze e nelle azioni le
caratteristiche del personaggio interpretato (si va dai manga, ai personaggi di popolari videogames,
fino ai cartoni animati, film, telefilm o giochi di ruolo).
In Italia la comunità dei Coplayers è nutrita e molto partecipata: si pensi che il solo gruppo Facebook
“Cosplayers italiani” raggruppa oltre 33.000 membri e le community e le manifestazioni che ospita
questo tipo di raduni è in crescita esponenziale, soprattutto nel nord-ovest.
Da qui nasce il nostro progetto, già divenuto realtà grazie alla disponibilità del Parco La Mandria
È già stato fatto? In Italia è la prima volta, così come pure in Europa. Abbiamo notizia di una “Cosplay
Run” organizzata nell’aprile del 2016 in un parco della Malesia che ha avuto un discreto successo, pur
coinvolgendo solo ed esclusivamente Cosplayers.
L’idea alla base della Cosplay Run è più ampia e inclusiva. L’evento vuole coinvolgere corridori
amatoriali (siano essi singoli, gruppi e famiglie) insieme con i Cosplayer che vorranno aderire, nella
stessa bucolica ed animata cornice di uno dei Parchi Reali più belli del Piemonte: La Mandria.
Programma
L’evento inizierà alle 10 al “Ponte Verde” con partenza presso il Castello della Mandria, e sarà allestita
un’area di partenza/arrivo dove i Cosplayer potranno radunarsi e sfoggiare i loro colorati e
particolarissimi costumi in una cornice animata da musica, stand e tutto il pubblico che già
abitualmente affolla il bellissimo parco della Mandria.
Dopodiché verso le 11:00 si partirà con la corsa non competitiva aperta a tutti: i Cosplayer più sportivi
e motivati potranno indossare le scarpe da running e correre o camminare insieme a podisti più o
meno amatoriali sul percorso di 5 km adatto a tutte le età e gradi di allenamento.
Sarà anche allestito uno stand per l’Istant Cosplay (dedicato sia ai grandi che ai bambini): in questo
modo anche chi non avrà un costume potrà entrare nello spirito della manifestazione ed arrangiarsi
istantaneamente creandosi un trucco, una maschera o un costume.
Si potrà correre e camminare, l’importante sarà farlo col sorriso godendosi questo coloratissimo
evento.
A partire dalle 11:30 presso l’area di partenza/arrivo verrà allestito un punto di ristoro a cui potranno
partecipare gli sponsor, oltre ai ristoratori delle Cascine del Parco ed altri operatori specializzati.
Alle 12:30 premiazione del costume più gradito ai runners (ogni corridore potrà votare il proprio
Cosplayer preferito con un apposito coupon che troverà nel pacco-gara).
Numerosi Cosplayer hanno già confermato la loro partecipazione, sia in qualità di partecipanti al
raduno, sia come corridori.
Per avere maggiori informazioni e iscriversi alla corsa il consiglio è di visitare il sito web
dell’Associazione: www.accademia72.com.
Sarà possibile iscriversi anche direttamente il giorno dell’evento presso uno stand dedicato. In questo
caso è consigliabile presentarsi con un buon anticipo, in modo da essere sicuri di riuscire a
partecipare.