ilTorinese

Nubifragi e tombini intasati

“Sono circa 160 mila le caditoie, gli scoli dell’acqua lungo la viabilità cittadina ed alcune di esse non riescono ad assorbire tutta l’acqua piovana e questo avviene perché probabilmente sono intasate e mal pulite da chi preposto alla manutenzione ordinaria delle stesse, inoltre essendo le precipitazioni intense presumibilmente l’insufficiente dimensionamento della rete fognaria non è in grado di sopportare la pressione dell’acqua.

La rimozione del fogliame è di competenza dell’Amiat mentre Smat si occupa dello spurgo e della disostruzione delle camerette di raccordo, del rifacimento delle griglie o della ricostruzione delle condotte di drenaggio. Da informazioni della Smat nel 2018 sono stati effettuati 16 mila interventi e nel 2019 20 mila. Smat interviene grazie ad una attività programmata di manutenzione, oppure su segnalazione di cittadini, uffici circoscrizionali o vigili urbani”.

E’ quanto afferma il  Capogruppo di Sicurezza e legalità Raffaele Petrarulo che ha depositato un’interpellanza in Comune “per sapere se sia possibile monitorare tutti i punti critici della città, chiedere assistenza ai tecnici per verificare la corretta funzionalità delle caditoie, se sia possibile chiedere almeno una volta all’anno la pulizia di tutte le caditoie, se intendano attivarsi al fine di richiedere la costruzione di un collettore mediano che servirebbe tra l’altro  ad assorbire grossi volumi di acqua piovana”

Nuovi voli da Caselle per Sardegna e Romania

Blue Air annuncia due nuove destinazioni da Torino. In vendita i voli per Bucarest e Olbia per volare da marzo 2021.

 Crescono le operazioni di Blue Air dalla base di Torino a partire da marzo 2021. Bucarest e Olbia le due nuove destinazioni che si aggiungono al network.

Blue Air aumenta la propria offerta di voli nazionali e internazionali da Torino: a partire da marzo 2021 si aggiungono le due nuove rotte per Bucarest e Olbia al network della compagnia aerea.

I nuovi voli sono già in vendita sul sito web del vettore www.flyblueair.com.

Saranno 4 le frequenze settimanali del volo per Bucarest (lunedì, mercoledì, venerdì e sabato) e 2 le frequenze a settimana del collegamento per Olbia (martedì e venerdì).

Blue Air conferma per la prossima stagione estiva anche i nuovi voli da Torino per Bari e Cagliari, recentemente annunciati, che prendono il via il 7 settembre 2020.

Per l’estate 2021 l’offerta di voli nazionali e internazionali di Blue Air da Torino comprende così 10 rotte, di cui 8 nazionali (oltre alla new entry Olbia dal 31 marzo 2021, anche Alghero, Bari, Cagliari, Catania, Napoli, Lamezia Terme e Trapani) e 2 internazionali (la novità Bucarest dal 29 marzo 2021 e Bacau).

–          Torino – Alghero 3 voli settimanali

–          Torino – Bari 5 voli settimanali (DAL 7 SETTEMBRE 2020)

–          Torino – Cagliari 4 voli settimanali (DAL 7 SETTEMBRE 2020)

–          Torino – Catania 12 voli settimanali

–          Torino-Lamezia Terme 7 voli settimanali

–          Torino – Napoli 3 voli settimanali

–          Torino – Olbia 2 voli settimanali (NUOVA ROTTA)

–          Torino – Trapani 2 voli settimanali

–          Torino – Bacau 4 voli settimanali

–          Torino – Bucarest 4 voli settimanali (NUOVA ROTTA)

“Siamo molto soddisfatti degli ulteriori investimenti fatti da Blue Air sulla base di Torino. I biglietti per le destinazioni che si aggiungono a partire dalla stagione estiva 2021 sono già disponibili: questo aspetto rappresenta un valore aggiunto per i passeggeri di Torino Airport, che ora dispongono di un più ampio ventaglio di offerta per volare verso il Sud Italia e la Romania. Poter prenotare e programmare il proprio viaggio con anticipo consente infatti ai viaggiatori di godere così di tariffe molto convenienti” ha dichiarato Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport.

“Siamo lieti di annunciare il lancio del nostro programma estivo 2021 dalla base di Torino, che è stato progettato per soddisfare il crescente interesse dei nostri clienti verso le destinazioni più popolari del Sud Italia. Ci impegniamo a fornire la migliore offerta di voli economici e un network attraente in Italia, oltre a un numero maggiore di voli diretti dalla Romania all’Italia. Ringraziamo i nostri clienti per la costante fiducia nel volare con Blue Air e continuiamo a sviluppare la nostra rete e i nostri servizi, per fornire la migliore esperienza ai passeggeri e le tariffe più basse per le loro destinazioni preferite” ha commentato Krassimir Tanev, Chief Commercial Officer di Blue Air.

Coronavirus, i nuovi contagi sono novanta

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

 

26.763 PAZIENTI GUARITI E 493 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.763 (+73) rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3344 (+16) Alessandria, 1602 (+3) Asti, 848 (+0) Biella, 2548 (+13) Cuneo, 2390 (+3) Novara, 13.738 (+31) Torino, 1128 (+6) Vercelli, 985 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 180 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 493 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI RIMANGONO 4145

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è quindi di 4145 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 399 Cuneo, 373 Novara, 1834 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 32.784 (+ 90) rispetto a ieri, di cui 59 asintomatici. Dei 90 casi, 24 screening, 54 contatti di caso, 12 con indagine in corso. I casi importati sono 24 su 90, i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4166 Alessandria, 1916 Asti, 1075 Biella,3094 Cuneo, 3001 Novara, 16.365 Torino, 1526 Vercelli, 1179 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 284 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 178 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 5(1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 81 (-rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1297

I tamponi diagnostici finora processati sono 582.786 di cui 324.539risultati negativi.

Ciclista investito in piazza Statuto

L’autista dell’autocarro Nissan che proveniva da via Cibrario, svoltando a destra in piazza Statuto ha investito un ciclista, che stava attraversando su un attraversamento ciclopedonale.

Il ciclista è stato subito soccorso dall’autista e poi dai sanitari che lo hanno trasportato all’ospedale Maria Vittoria.

“ Quell’incrocio è troppo pericoloso, il comune dovrebbe mettere un semaforo, si sono già verificati troppi incidenti, speriamo la prossima volta non ci scappi il morto” dichiara Lorenzo Ciravegna del Comitato Torino BCPS.

L’aperitivo che ci piace

MANGIARE CHIARO / Ormai si parla sempre più di “sano stile di vita”, associato ad una sana alimentazione e a del movimento costante. Ed è in effetti fondamentale per mantenersi quanto più possibile in salute e ridurre il rischio di insorgenza di patologie cronico-degenerative.

Ma è altrettanto importante evitare di sfociare nell’ossessione dell’healthy a tutti i costi, con il rischio di privarsi di tasselli fondamentali di quello stesso sano stile di vita che tanto si va ricercando. Tasselli come la convivialità, ad esempio.

E diciamocelo, soprattutto in estate, quanto fa star bene un aperitivo in relax con gli amici?

Forse dovrei dirvi che l’assunzione di alcol dovrebbe essere pari a zero, dato che è classificato come sicuramente cancerogeno (classe 1) dall’IARC, ma siamo onesti: ogni tanto uno spritz in compagnia è indiscussa fonte di gioia. Quindi no, non sono qui per consigliarvi di ordinare un estratto di verdura al prossimo aperitivo che avete in programma.
Ci tengo tuttavia a darvi qualche dritta, perché di fronte ad una bottiglia di rosso e ad un tagliere è davvero facile fare il pieno di calorie.

Drink →  1 birra da 33 cl, 1 bicchiere di prosecco, 1 spritz, 1 calice di vino: una volta ogni tanto ce li si può concedere senza problemi. Se dovessero capitare più aperitivi nella stessa settimana, le altre volte sarebbe preferibile ordinare un analcolico.
Un esempio salutare? Personalmente trovo squisito il succo di pomodoro condito con tabasco, limone e un pizzico di sale!

Food → potendo scegliere, perché non optare per crudités di verdure accompagnate da hummus o da un formaggio spalmabile? Un’idea può essere anche di stuzzicare della frutta secca tostata non salata: mandorle, pistacchi, anacardi, noccioline. Con moderazione però, si tratta sì di alimenti sani, ma pur sempre ad alta densità calorica! Oppure, perché no, delle olive potrebbero essere una valida alternativa. E se ci sono solo arachidi salate e patatine fritte? Basta assaggiarne una piccola manciata, ma senza esagerare per non fare il pieno di sale.
E ancora… che fare davanti ad un buffet con i fiocchi? Non ci si può certamente limitare a guardare! L’aperitivo si trasforma in una cena, cercando di scegliere comunque con criterio e moderazione, et voilà, il gioco è fatto!

L’importante è ricordare sempre che non è l’eccezione a fare la regola, bensì la somma di tutte le nostre scelte quotidiane.

Vittoria Roscigno

Vittoria Roscigno, classe 1995, laureata con lode in Dietistica presso l’Università degli studi di Torino e con il massimo dei voti nella Magistrale in Scienze dell’Alimentazione presso l’Università degli studi di Firenze. Ha conseguito i titoli di “Esperta in nutrizione sportiva” e “Nutrition expert” mediante due corsi annuali e sta attualmente frequentando un Master di II livello in Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Università degli studi di Pavia. Lavora in qualità di dietista presso le strutture Humanitas Gradenigo e Humanitas Cellini, oltre a svolgere attività di libera professione a Torino.

 

“Che la scienza e la buona forchetta siano sempre con te”.

Sito: vittoriaroscigno.it
Instagram: @dietistavittoriaroscigno
Facebook: Dott.ssa Vittoria Roscigno – Dietista

In viaggio con Contrera per le strade di Barriera di Milano

La trilogia di Contrera è una trilogia sulla saga di Barriera di Milano, scritta da Christian Frascella. Poche le speranze di tornare agli antichi splendori. Bel libro anche l’ultimo,  e soprattutto scritto in modo magistrale ed accattivante, come del resto i primi due della serie.

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L’autore è nato in Barriera nel 1973 e probabilmente ha sentito, o gli e stato raccontato di una Barriera viva  e presente, direi (forse eccessivamente) identitaria. Prima ci nascevi,  ci vivevi e ci morivi. Ora puoi solo scappare. L’invenzione di Contrera, detective ed ex poliziotto che ha il suo ufficio in una lavanderia a gettoni gestita da un marocchino è assolutamente originale. Contrera è un campione nel fare ciò che non dovrebbe fare per raggiungere ciò che vorrebbe raggiungere. Fallisce in tutto meticolosamente, tranne capire chi è l’assassino.
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Ex poliziotto- perché corrotto – che ha deluso il padre, mitico poliziotto di Barriera che tutti stimavano, un poliziotto di strada che amava ed era amato da una intera collettività. Collettività che ora non esiste più. Negli anni 70 il commissariato di Zona era in via Malone. Tra corso Giulio Cesare e Corso Vercelli. Per gioco, noi ragazzi di Barriera, ci avvicinavamo ai muri scrivendo slogan politici. Il commissario sapeva. Ci faceva fare sapendo della nostra innocuità’. In via Feletto i bar dei calabresi: dalle sei di sera si riempivano di muratori che bevevano birra mangiando noccioline americane. E i pugliesi che inondavano piazza Foroni ed il suoi banchi del mercato. In via Crescentino si produceva ancora con una miriade di artigiani. Tanti falegnami nei cortili delle case. Come i materassai che al cambio di stagione venivano a riattare i materassi. Tra falegnami e materassai quanta polvere! Torniamo alla letteratura.
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Anche negli affetti Contrera è un disastro. Separato con figlia adolescente ha decisamente rapporti difficili improntati alla più totale rottura. Non ci fosse la sua amorevole sorella dormirebbe per strada. Adorato dai nipoti e disprezzato dal cognato direttore di banca. Vivono dalle parti di via Oxlia dopo piazza Rebaudengo. Mi ricordo che fino alla fine degli anni 60 era poco costruita, poi il boom delle case popolari. Minima la comunità Rom. Qualche piccolo furto, ma nel complesso la situazione era accettabile. In Piazza Rebaudengo c’è ancora la pesa pubblica,  ovviamente in disuso.
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Dalle basse di Stura partivano i carbonai che vendevano il carbone a Porta Palazzo. Dopo corso Vercelli si infilavano in via Renato Martorelli, pochissime auto con il solo rumore degli zoccoli. Il carretto si fermava. L’oste si chiamava Giacu e versava un quartino di vino rigorosamente rosso e poi via, verso l‘altra osteria. Si sa che il carbone asciuga e l’acqua era controindicata. Ora corso Giulio Cesare e corso Vercelli sono  tra i più grandi supermercati di droga. Tra i più convenienti. Contrera sguazza in questa melma tra improbabili giustizieri della notte, capi mafiosi e gang senegalesi. Non è una novità che in corso Novara angolo corso Giulio Cesare bande rivali si prendano ad accettate. Proprio davanti alla lapide di Elio Barontini, partigiano anarchico. E le case di ringhiera di via Cuneo e via Bra dove ora trovarci un italiano è pressoché impossibile, ma negli anni 60 ci abitavano mia nonna materna e gli zii sempre materni. Primo turno alle sei del mattino tra Grandi Motori e Facis in Corso Emilia. Ora Contrera indaga su omicidi e degrado. Una volta la Barriera era terra di operai ed artigiani, ora è terra di spacciatori ed emarginati. Un territorio in balia di se’ stesso ad un paio di chilometri dal centro e dal quadrilatero romano, dove ebbe i natali la nostra bella città.
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Confessiamo un un nostro personale debito verso l’autore. Riesce a descrivere questa disperazione con una certa leggerezza che rende la lettura gradevole e meno onerosa per chi ci è nato e vissuto, come il sottoscritto. Il suo racconto penetra nelle strade dandone una visione nitida. Contrera usa l’auto della sorella. La sua gli è stata bruciata perché ha pestato i piedi a chi non doveva pestarli. È un uomo capace schiacciato dal troppo peso del ricordo di suo padre. Piccoli viaggi in auto  che, concretamente ti fanno capire che cosa è diventata Barriera. Ad una cena tra vecchi amici mi sfottevano perché invocavo l’intervento dell’Esercito e  poi dicevano, giustamente , che Chistian Frascella era un grande per questi suoi romanzi. Nel terzo libro mi sembra che le conclusioni siano molto ma molto simili. A mali estremi estremi rimedi. Quando c’è cancrena bisogna amputare. Viceversa tutto il corpo si ammala. Francamente è dura sperare, ma è l’unica carta in mano che abbiamo da calare. Proprio il finale pessimismo dell’autore potrebbe essere un buon viatico affinché qualcosa cambi. Si diceva una volta che per ritornare in paradiso bisogna scendere negli inferi. Indubbiamente Barriera di Milano sta conoscendo qualcosa di molto simile all’inferno. Durissima la risalita,  ma è un nostro dovere impegnarci e sperare ancora.
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Patrizio Tosetto
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(Le foto di Barriera sono di Urban Lab Torino)

Assistenti sociali: «I have a dream»

«I have a dream». L’Ordine Assistenti sociali del Piemonte fa sue le parole pronunciate il 28 agosto del 1963 da Martin Luter King per porre l’attenzione sulle difficoltà del periodo storico attuale.

 

«I have a dream» («Io ho un sogno») è il titolo del discorso tenuto da Martin Luther King Jr. il 28 agosto 1963 davanti al Lincoln Memorial di Washington al termine di una marcia di protesta per i diritti civili nota come la marcia su Washington per il lavoro e la libertà. Nel suo discorso esprimeva la speranza che un giorno la popolazione di colore avrebbe goduto degli stessi diritti dei bianchi.

Si tratta di uno dei discorsi più famosi del ventesimo secolo ed è diventato simbolo della lotta contro il razzismo negli Stati Uniti.

Spiega Antonio Attinà, Vice Presidente dell’Ordine Piemontese: «è importante oggi ricordare e celebrare la ricorrenza del famoso discorso di King, centrato sui diritti e contro il razzismo perché, come è ribadito nel nostro Codice deontologico, la professione dell’assistente sociale è fondamentale per garantire i diritti umani e lo sviluppo sociale, a tutela della persona e delle comunità. Si tratta di valori che riflettono l’impulso morale di tutta una comunità professionale che si impegna a perseguire la giustizia sociale e a riconoscere la dignità intrinseca di ogni essere umano».

«Gli assistenti sociali prosegue Antonio Attinà, attraverso la presenza del Presidente nazionale Gazzi agli Stati generali di giugno, hanno portato davanti al Governo, al presidente Conte, a ministri, vice ministri e sottosegretari i bisogni e le speranze di cittadini fragili che rischiano di restare dimenticati dal sistema, ai quali cerchiamo di dare risposte con il nostro lavoro quotidiano. Come ribadito in più sedi e riconosciuto anche al livello di stato centrale, gli assistenti sociali appartengono ad una professione sempre in prima linea, fondamentale per la tenuta del Paese, ancor più in questi mesi di emergenza sanitaria”».

 

«Siamo preoccupati di quanto sta accadendo in questo periodo, commenta Barbara Rosina (Presidente Ordine Assistenti Sociali del Piemonte), osserviamo un tentativo di riduzione dei diritti, una esacerbazione dei conflitti, del clima di violenza verbale e fisica. Siamo preoccupati per tutti gli Evan e i Gioele, le cui famiglie non hanno trovato soluzioni idonee per far fronte ai loro problemi forse perché, a causa di un’errata rappresentazione della nostra professione, hanno ritenuto di non potersi avvicinare al sistema dei servizi per trovare sostegno nelle difficoltà. E non si può negare la grande responsabilità mediatica e politica nel distruggere a priori la fiducia non solo negli assistenti sociali ma nell’intero sistema di protezione e tutela del nostro Paese: il rischio è che le persone si allontanino e che non si rivolgano agli assistenti sociali quando ne hanno bisogno. Ma come diceva King nel suo discorso non potremo mai essere soddisfatti neppure fino a quando a tanti colleghi, persone vere e non astratti bersagli da social network, saranno indirizzati, per motivi diversi, auguri di morte o insulti reiterati di varia gravità, crudeltà, intensità. E ancora, non potremo esserlo fino a quando esisteranno casi Blacke o Floyd chiare testimonianze del razzismo che ancora oggi è presente nei diversi continenti».

«Sarebbe un grave errore – conclude Barbara Rosina – smettere di utilizzare il concetto di sogno, usato da King nei suoi discorsi sin dal 1960, perché ora, nel nostro contesto, come allora in uno completamente diverso, il divario presente fra i principi affermati nella nostra Carta Costituzionale e la realtà è persistente. Il discorso di King fu accolto con favore dal governo Kennedy, impegnato nella campagna per i diritti civili. Fu considerato un successo di protesta organizzata, tanto che non venne eseguito neanche un arresto. Ci chiediamo come in nome dell’auspicata integrazione possa essere possibile continuare a lavorare in un clima di sfiducia, disinteresse, odio, scarsezza di risorse, precarietà lavorativa. King esortava gli americani ad agire affermando «adesso è il momento», ribadiamo a nome degli assistenti sociali piemontesi, perno del sistema dei servizi di sostegno alle situazioni di fragilità, che la rotta deve essere invertita. Se non siamo del tutto responsabili della situazione in cui siamo, lo saremo se non faremo nulla per cambiarla».

 

Scuola, Ruffino (Fi): “Stop ai tagli nei piccoli comuni e in montagna”

“Delle tanto attese compensazioni, e parliamo di 57 miliardi di euro che mancano, non vi è ancora traccia. Intanto, prosegue il piano di desertificazione della valle di Susa e, in particolare di Chiomonte, territorio messo a dura prova da manifestazioni, cantieri, difficoltà, con un eterno cantiere NLTL, una valle che attende da anni risorse, rilancio, investimenti, un commissario, ma che invece riceve solo tagli.

Le compensazioni debbono prevedere uno stop ai tagli ed in particolare sulla scuola.  La decisione delle autorità scolastiche di effettuare tagli delle classi nella scuola primaria di Chiomonte, così come in molti altri piccoli comuni e di montagna, è sbagliata, inopportuna, assurda e in controtendenza rispetto a quanto si sta facendo sul piano nazionale”.

Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.

“La riduzione delle classi comporta non solo un aumento del numero degli alunni per classe, in un momento in cui si cerca di far ripartire la scuola in totale sicurezza, garantendo il distanziamento, ma riduce drasticamente il numero degli insegnanti, quando invece si parla di assunzioni. Il paese ha bisogno di risorse, investimenti economici e in capitale umano. Tagliare sarebbe sbagliato, una beffa per gli abitanti che da anni attendono. La ministra Azzolina parla di classi pollaio? Bene, si parta dalla montagna. Sono inqualificabili gesti che penalizzano zone già disagiate, zone in cui i governi non hanno mai mantenuto le promesse: ora è tempo di dare, non di tagliare”, conclude.

Mergim Vojvoda è granata

Mergim Vojvoda ha siglato un contratto per quattro anni con  il Torino

Il club granata aveva già chiuso l’operazione  martedì.

“Tutto il Torino FC accoglie Vojvoda con un caloroso abbraccio: benvenuto a Torino, Sempre Forza Toro!” , questo il comunicato ufficiale della società.

Il terzino destro, nato nel 1995,  si è già unito al gruppo di Marco Giampaolo per gli allenamenti al Filadelfia.

L’anno scorso il calciatore giocato nello Standard Liegi.

Transmission people to people. Proroga al 6 gennaio

La mostra TRANSMISSIONS people-to-people, allestita al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, sarà prorogata fino al 6 gennaio 2021.  Oltre a recuperare i giorni di chiusura dovuti al lockdown e il programma di visite ed appuntamenti per il pubblico già previsto in primavera, il Museo offre l’opportunità di vedere una mostra importante che ha già avuto un consenso e un apprezzamento significativo da parte dei visitatori con la conferma di un livello internazionale di interesse.

Curata da Tiziana Bonomo, l’esposizione presenta 60 fotografie di grande formato (di cui alcune inedite) di Tiziana e Gianni Baldizzone sulla trasmissione del sapere e sulla relazione maestro-allievo. “Siamo contenti di questa proroga – dichiarano i due autori – perché è un segnale che viene da un’istituzione importante come il Museo del Risorgimento di uno spirito di ripresa e di rilancio delle attività culturali che hanno sofferto l’impatto del Covid19”.

Per oltre 7 anni i due fotografi hanno viaggiato in Asia, Africa e Europa (senza dimenticare il Piemonte) per documentare l’universalità dell’atto umano di trasmissione e raccontare le storie di uomini e donne di mestiere che trasmettono tradizioni con spirito di innovazione contribuendo a preservare un patrimonio di diversità culturale. Tra il 2010 e il 2018, i Baldizzone hanno cercato e fotografato più di 200 maestri e allievi, formatori e apprendisti: maîtres d’art francesi, Tesori Umani Viventi del Giappone, artisti, artigiani, creativi celebri o sconosciuti, depositari di oltre quaranta discipline.  

Storie che saranno ancora svelate durante i prossimi Incontri con gli Autori, l’appuntamento mensile molto apprezzato dai visitatori della mostra.  “Li portiamo sulla scena rendendoli partecipi di cosa è voluto dire essere presenti al momento dello scatto e lavorare per oltre sette anni su uno stesso tema – dichiarano Tiziana e Gianni Baldizzone – La gente si appassiona alle storie personali degli oltre duecento maestri e allievi che abbiamo fotografato e intervistato: non solo quelli che trasmettono la conoscenza in Giappone, in Africa o in India, ma anche realtà torinesi come la gastroenterologia dell’ospedale Mauriziano, che, istituita nel 1913, è la più antica in Italia o la scuola dell’acqua della SMAT”.

Fino al 6 gennaio 2021 sarà inoltre programmato un calendario di incontri su argomenti connessi al tema della trasmissione della conoscenza: passaggio non solo di tecniche, ma soprattutto di saper fare, di saper vivere, di saper essere. Da padre a figlio, da maestro a discepolo, da donna a donna, da bambino a bambino, da Oriente a Occidente.