ilTorinese

Due Madonne col Bambino. Gentileschi e Van Dyck a confronto

Due capolavori dalla collezione Corsini” in mostra a Torino

Nell’ambito della rassegna “L’Ospite illustre”

La mostra espone due opere prestigiose di Orazio Gentileschi e Antoon van Dyck, entrambe conservate presso la Galleria Corsini di Roma.

La Madonna col Bambino dipinta a Roma da Orazio Gentileschi intorno al 1610 e la Madonna della paglia di Antoon van Dyck, realizzata a Genova tra il 1625 e il 1627, fin dal Settecento si trovavano a confronto nella “Galleria nobile” di Palazzo Corsini alla Lungara a Roma, la sala destinata ad accogliere i capolavori selezionati dal cardinale Neri Maria Corsini.

Dieci anni circa separano i due quadri, che costituiscono due diverse interpretazioni della cosiddetta “Madonnadel latte”, un’iconografia fortunatissima, nata per visualizzare concretamente il ruolo di Maria come madre di Cristo.

Il quadro di Gentileschi testimonia la novità della rivoluzione di Caravaggio e della pittura “dal naturale”, in cui il tema sacro è trasformato in un momento intimo e quotidiano. L’essenza dell’opera è infatti tutta nell’umanissimo scambio di sguardi tra la madre e il figlio, che allunga la mano per tirarle la veste. Se non fosse per l’aureola e i consueti colori rosso e blu dell’abito, la Vergine potrebbe essere una qualsiasi ragazza del popolo, abbigliata secondo la moda romana dell’epoca, così come il Bambino con il suo sgargiante vestito giallo.

Van Dyck, invece, sulla scia dei grandi maestri del Rinascimento italiano, reinterpreta il tema con una forte densità simbolica, inserendolo nel contesto della Natività. In ossequio ai dettami del Concilio di Trento, evita di mostrare un’immagine “sconveniente”, coprendo il seno di Maria con la testa del bimbo addormentato, ma lasciando la veste abbassata per alludere all’allattamento. Una serie di dettagli sottolinea poi la morte e resurrezione di Cristo: dal viso della Vergine, assorto e malinconico, alla nuvola scura che irrompe nella capanna, fino alle spighe che danno il nome al quadro e i cui steli formano una croce in primo piano.

 

DOVE

Gallerie d’Italia – Torino

QUANDO

Dal 27 novembre 2024 al 12 gennaio 2025

BIGLIETTI

Intero 10€, ridotto 8€, ridotto speciale 5€ per clienti del Gruppo Intesa Sanpaolo e under 26; gratuità per convenzionati, scuole, minori di 18 anni, dipendenti del Gruppo Intesa Sanpaolo, prima domenica di ogni mese

 

Auto elettriche, le vendite non decollano e Mirafiori si ferma di nuovo

Stellantis ha comunicato  la sospensione della produzione presso le carrozzerie di Mirafiori, dal 2 al 17 dicembre. La decisione, dovuta al calo di vendite delle vetture elettriche sul mercato internazionale, è stata già comunicata ai sindacati.  Un nuovo stop (uno dei tanti ormai all’ordine del giorno) per lo storico stabilimento torinese.  Inoltre dal 18 dicembre al 5 gennaio si terrà la chiusura collettiva dello stabilimento, come  da accordo stipulato nelle settimane precedenti, in occasione  delle festività di fine anno. La preoccupazione a Torino aumenta: il futuro dell’automotive sembra sempre più incerto.

A Pragelato (Torino) il terzo European K9 Winter Camp 2024

 

Da oggi fino a domenica, a Pragelato (Torino) si svolgerà l’evento nazionale di ricerca persone scomparse con l’ausilio di oltre venti Unità cinofile presenti provenienti da tutta Italia e con relatori internazionali.

L’evento é organizzato da Ivan Schmidt Academy con International K9 Mantrailing Alliance.

Il Summit invernale 2024 verterà in modo particolare sull’ausilio di nuove tecnologie nella ricerca di persone scomparse con l’ausilio di unità cinofile e sulla solidificazione delle competenze in ambienti considerati ostili.

Commenta Ivan Schmidt:

“E’ dal 2011 che utilizziamo tecnologie quali droni unitamente alle Unità Cinofile, ma nuove tecnologie e sofisticazione di questi strumenti, ci permettono oggi una maggiore probabilità di successo nel ritrovamento. Il cane da Mantrailing é principalmente un fornitore di informazioni (direzioni, presenza, esclusione, rilevamento) e questi dati possono poi essere incrociati con missioni di scanning più accurate e precise appunto sulla scorta delle informazioni fornite dal cane. Crediamo fortemente in questi eventi, perché oltre la parte tecnica, vi é una forte componente psicologica nella preparazione di un binomio pronto ad entrare in azione anche in ambienti ostili. Non da meno, si unirà il tutto a competenze di profilazione (profiling) e negoziazione in ambiente ostile oltre la psicologica dell’emergenza”.

I relatori dell’evento sono Ivan Schmidt e Vassilia Sacco, attualmente formatori delle Unità Cinofile Croce Verde di Cumiana.

Gli organizzatori si appoggeranno  per gli aspetti logistici al Villaggio Turistico Gofree che ha accolto l’iniziativa con grande sensibilità.

Inverno alle porte: ecco il piano di accoglienza per i senza fissa dimora

La Città di Torino ha predisposto il piano di accoglienza invernale 2024/2025 rivolto alle persone senza dimora. Si tratta come di consueto di un potenziamento per la stagione più fredda della rete di servizi già attivi durante il resto dell’anno e dedicati alle persone in condizione di grave marginalità.

Nei numeri parliamo di 7milioni di euro di stanziamento complessivi e circa 1000 posti letto e di accoglienza notturna, 80 in più dello scorso anno, distribuiti in varie strutture con il coinvolgimento attivo di 38 enti del Terzo Settore.

“Quello dell’accoglienza e del sostegno alle persone senza dimora – spiega l’assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli – è un tema complesso per il quale non esistono soluzioni semplici o univoche, ma serve invece un approccio integrato che metta insieme politiche sociali, sanitarie e di sicurezza. L’impegno della Città, attraverso numerosi comparti, dai servizi sociali alla Polizia Locale, insieme ai tanti enti ed associazioni che operano a Torino, è concreto e continuo, con particolare attenzione al periodo invernale. L’obiettivo è quello di fornire a queste persone un’accoglienza dignitosa nelle notti più fredde e, grazie a personale qualificato, un primo sostegno e l’accompagnamento verso altri servizi a seconda delle loro necessità”.

Tra le strutture di accoglienza, riaprirà il 9 dicembre il sito umanitario della Città di Torino di via Traves gestito dalla Croce Rossa Italiana che conta 70 posti letto ed è aperto con accesso diretto a partire dalle ore 18. Quest’anno il servizio di accoglienza del sito sarà ulteriormente migliorato anche attraverso l’acquisto di moduli abitativi, che verranno installati nei prossimi giorni, per offrire alle persone maggiori livelli di comfort e privacy.

Dallo scorso inverno la rete di accoglienza si è arricchita della struttura dell’ex Buon Pastore, in corso Regina Margherita 153, di proprietà della Città e gestita dalla Croce Rossa Italiana in partenariato con altri enti del Terzo Settore con una capacità di ospitalità temporanea fino a 80 posti per adulti singoli, nuclei familiari e minori non accompagnati. Il sito non è ad ingresso libero ma le persone sono indirizzate qui perché seguite da associazioni o servizi sociali, che le prendono in carico direttamente o attraverso il Servizio homeless Torino, punto unico di accesso e orientamento ai servizi per persone in condizioni di marginalità che si trova in via Sacchi 47 ed è aperto da lunedì al sabato in orario 9,30 – 13 e 14-16.

A poca distanza dal punto unificato resta attivo, in collaborazione con l’ASL Città di Torino e il Terzo settore, anche l’ambulatorio socio sanitario di via Sacchi 49, che, a potenziamento del servizio già attivo, per il periodo invernale sarà aperto tutti i giorni, festivi compresi, con orario 15,30 – 18,30.

Potenziati già da queste settimane anche i servizi itineranti di intervento in strada e di prossimità messi in campo da operatori dei servizi sociali e della Polizia Locale, attivi tutti i giorni dell’anno, che ora possono contare su di un educatore in più per il servizio diurno che porta il totale a 6, e di un’equipe mobile aggiuntiva per quello notturno, attivo dalle ore 18 alle 2 di notte, operante sul territorio cittadino per prestare aiuto alle persone in difficoltà e indirizzarle verso i servizi di ospitalità. Sempre la Polizia Locale mette a disposizione una unità complessa multiprofessionale interdipartimentale, in cui operano 8 persone di diversi reparti specializzati, con il compito di garantire un livello dovuto di sicurezza urbana diffusa accogliendo e supportando nel contempo la fragilità delle persone che vivono nel contesto urbano con l’obiettivo di accompagnarle verso una miglior collocazione notturna e percorsi di supporto sociale. Nella zona del centro città opera quotidianamente una pattuglia dedicata nelle prime ore del mattino cui si aggiungono 3 pattuglie del Reparto Operativo speciale a settimana per interventi mirati e altre 2 pattuglie quotidiane che operano su tutte le zone della città e in modo particolare sulle zone più attenzionate rispetto alla presenza di situazioni di fragilità.

Ai siti di ospitalità già citati si aggiungono inoltre, la struttura di corso Sebastopoli 262, con fino a 16 posti letto, quella in piazzale Croce Rossa Italiana, che conta fino a 30 posti letto, e quella in via Spalato 15, dedicata a minori stranieri non accompagnati che può accogliere fino a 24 ospiti. Strutture che vanno naturalmente ad aggiungersi all’offerta di accoglienza temporanea già messa a disposizione dalla Città per le persone in difficoltà che comprende oltre 20 Case di ospitalità, alloggi e servizi residenziali di autonomia, percorsi abitativi in housing first, interventi educativi, attività occupazionali e culturali realizzate attraverso i 75 progetti del Piano di Inclusione Sociale attivi nel 2024. Sempre nel mese di dicembre inaugurerà la nuova struttura di housing sociale della Città in via Fiesole 15/A che potrà accogliere al suo interno anche fino a 20 ospiti per situazioni di accoglienza emergenziale.

Complessivamente durante l’inverno 2024-25 saranno dunque disponibili circa 1000 posti di accoglienza complessivi per persone senza dimora.

I Servizi della Direzione Inclusione sociale comunale assicureranno la loro presenza, il coordinamento e il costante monitoraggio in collaborazione con la Direzione di Polizia Locale, la Divisione Protezione Civile e Sicurezza e i Servizi tecnici comunali.

TORINO CLICK

Consumatori, Polliotto (Unc): “Black Friday, prestare attenzione alle possibili truffe”

Il monito e l’invito alla cautela della Presidente di Unione Nazionale Consumatori Piemonte.


Black Friday 2024, a cosa dobbiamo prestare attenzione? Si tratta ormai di un’abitudine a cui gli gli italiani non vogliono rinunciare, anzi non è più limitato soltanto all’ultimo week end di novembre, come vorrebbe la tradizione, ma sconti e promozioni si prolungano per molto più tempo. C’è chi anticiperà i regali di Natale, chi ne approfitta per cambiare un elettrodomestico o rinnovare il guardaroba con un nuovo capo.

Confrontare i prezzi prima e dopo il Black Friday è sempre una buona abitudine, così come è bene controllare il cartellino, sul quale va riportato il prezzo iniziale, la percentuale di sconto e il costo finale (lo stesso vale naturalmente online).

Le truffe più in voga negli ultimi tempi corrono sul web e molte girano intorno ai social network. Dietro post contenenti parole chiave particolarmente diffuse come #giveaway, #blackfriday e #sconti potrebbero infatti celarsi dei truffatori. È bene quindi prestare la massima attenzione quando si seguono su Facebook, Instagram e sugli altri social network i trend del momento. E pensarci su due volte prima di cliccare su post in cui magari si è stati taggati: potrebbero contenere dei link malevoli.

È inoltre importante prestare la massima attenzione anche ai messaggi che circolano su WhatsApp. Anche i gruppi delle chat considerati abitualmente sicuri, perché frequentati da amici, conoscenti o colleghi, possono infatti essere facilmente “infiltrati” da malintenzionati e infettati con l’invio di link che, con pochi click, possono indurre ad esempio ad acquisti inconsapevoli o rendere accessibili informazioni sensibili come i dati della propria carta di credito.

Soprattutto in queste settimane di acquisti frenetici, ci sono almeno altri 3 consigli utili da seguire:

eliminare tutti i messaggi promozionali considerati sospetti o che provengono da account che non si conoscono, respingendo così al mittente i tentativi di phishing o altre frodi informatiche; scegliere una password diversa ogni volta che si cambia sito di acquisti; non connettersi mai a un wi-fi pubblico se si sta per fare un acquisto sul web”, spiega Patrizia Pollotto, avvocato, fondatore e presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Museo illusioni tra arte e scienza, la riapertura

Arrivano LE TRE GREAT ILLUSIONS

Palazzo Barolo

Via delle Orfane 7/A

Il 7 e l’8 dicembre dalle 10 alle 19

Adrenalina, Energia, Paura, Arte, Scienza, Tecnologia, Sogno: in esclusiva per Il Museo delle Illusioni Ottiche fra Arte e Scienza, a Palazzo Barolo Torino , via delle Orfane 7/A, ARRIVANO LE TRE GREAT ILLUSIONS (G.I.). Non coinvolgono solo la mente, ma anche il corpo, i battiti del nostro cuore e le reti neuronali dei nostri sogni. Una delle principali funzioni dell’attività onirica è quella di aiutare a pensare fuori dagli schemi e fra le scorie trovare una perla, un’Emozione. LE TRE GREAT ILLUSIONS non hanno struttura narrativa, non sono solo giochi percettivi da decifrare per riscoprire un ordine, una soluzione o il falso che c’è in quel che sembra vero… no, propongono un’avventura diversa da vivere sfidando il tempo mettendo in campo il default-mode-network, una rete di aree e connessioni cerebrali che entrano in funzione ogni volta che siamo in modalità emozioni estreme.

La prima è Vortex ci inghiotte con impeto appassionante mentre camminiamo su ponte in sospensione e – catturandoci in una galleria di luci e forme liquide che ruotano iper-veloci intoro a loro stesse – ci invita a ripetere mille e mille volte l’esperienza. Cosa lascia: perdita dell’orientamento e dei punti di riferimento. Rivoluzione creativa, voglia di cambiare e neutralizzare i nostri incubi.

La seconda è Grattacielo ci tiene sospesi all’ultimo piano sul punto di scivolare sulla Quinta Strada e poi voilà precipitiamo nel traffico di New York senza che la velocità di caduta provochi alcun dramma: nessun effetto “sfracellamento”. Possiamo continuare integri la nostra passeggiata: Cosa lascia: Energia, Voglia di nuove sfide.

La terza è il Pozzo ci invita ad andare verso il fondo Giù, sempre più Giù per percorrere l’Infinito e incontrare i nostri desideri. Cosa lascia: tanta paura, ma anche la consapevolezza che è il nostro cervello a inventarsi la storia, tante storie. Un sogno lucido che può durare quanto i giorni della nostra vita. Ma noi siamo più forti dei nostri sogni.

Provare, sperimentare e, poi, dopo l’esperienza scrivere un diario per avere le idee più chiare sul nostro QE, Quoziente Emozionale.

Lo sguardo insignificante dall’Italia, lo sguardo tragico dall’Ucraina

In concorso sugli schermi del 42mo TFF

 

Credo che di tanto in tanto ci si debba fermare a chiederci che cosa sia il cinema (la stessa cosa vale per l’arte, per il teatro, ogni espressione che riusciamo a definire ancora umana), quali possano essere i suoi mezzi e quale il suo fine, non solo una dimensione ludica ma soprattutto la componente istruttiva che qualche volta s’affossa. Ci si dovrebbe fermare a chiedere, di questo o quel progetto, come sia stato pensato e portato avanti, e proposto e come abbia raccattato in giro quei tanti o pochissimi quattrini che gli sono serviti, l’autrice che al cellulare chiede aiuto a papà “sono pur sempre tua figlia”, come abbia avuto dalla sua – con ottime intenzioni – chi lo abbia proposto sugli schermi di un festival, per l’occasione una squadra di giovanissimi dai 23 ai 33 anni, di cui in questi giorni si dice un gran bene ma che al contrario io credo non ami molto il cinema di casa nostra (facciamo il paio della rappresentanza con “Europa Centrale” di cui qui già s’è detto). Mi sono fermato e mi sono fatto la domanda dopo essere uscito all’aperto dalla proiezione di “n-Ego”, l’opera più recente di Eleonora Danco, scrittrice attrice regista, camuffata a passeggiare, trascinandosi dietro sui sampietrini sobbalzanti una flebo e una cartucciera di sonnifero, per le strade di Roma con un collant che le deforma il viso (una sorta di manichino dechirichiano? mah!) e avvolta in un impermeabile di tela cerata, rossissimo, “a esplorare la condizione umana” ci avvertono i programmi.

La sua storia di 82’ non è una storia, è un tragitto slabbrato che gode dello spericolato montaggio di Marco Tecce e incrocia la piazza di Trastevere e il Gianicolo, i lavori interminabili di piazza Venezia e il portico d’Ottavia, i monumenti e le rovine, il moderno e l’antico, camminando avanti e all’indietro, strisciando gattonando e raggomitolandosi, ascoltando massime e stralci di vita, abitudini e azioni di ogni giorno e in fin dei conti con quale importanza, filmando visi e mani e donne con cartelli insignificanti, le provenienze dei tanti quartieri, uomini e donne che hanno sognato un futuro migliore, i pochi che si sono realizzati i tantissimi no, ed elencano i tanti passati di infelicità e di solitudini, gente che racconta gli anni della galera e la quasi obbligatorietà a entrare e uscire da quella, “papà ladro e mamma donna delle pulizia, non potevo stare in un altro posto”, “me li son proprio fatti tutti quelli che stanno in giro per l’Italia”, i mestieri e i mestierucoli, la donna che impiega mezz’ora al giorno per truccarsi, qui sta l’oasi felice della giornata, e il ragazzo più o meno trentenne, “ma tu ti masturbi? lo fai tutti i giorni? ma no, non sempre, mi masturbo per capire il mio corpo” e altri particolari perché s’allarghi la nostra conoscenza, i rapporti tra generazioni, quella che vuol essere la madre/amica per sapere se il piccolo di casa “l’ha già fatto” e “mi padre me picchiava de brutto”. E molto molto altro ancora. Danco deve girare un film e semina appunti e fogli bianchi per le strade di Roma, complici a un certo punto anche Filippo Timi e Elio Germano. Quei fogli dovrebbero esserle utili a costruire la sua “sintassi di epifanie”, il tutto rimane un insignificante esercizio davanti a una macchina presa che avrebbe persino in sé la pretesa di voler divertire.

Meglio tutta le naturalezza, la singolare “povertà” del racconto, di “Kasa Branca”, opera prima che arriva dal Brasile per la regia di Luciano Vidigal. Dé è un ragazzo di una favela di Rio de Janeiro, che vive con la nonna Almerinda, affetta da Alzheimer e ormai arrivata ai suoi ultimi giorni. Con l’aiuto di un paio di amici, decide di farle vivere quei giorni nel migliore dei modi. Andranno a vedere il passare dei treni, la porteranno a fare qualche gita lassù in montagna, caricandosela sulle braccia, inventeranno una festa a casa sua con l’invito a qualche rapper di maggior successo al momento: magari facendo anche i conti con la polizia che perlustra le strade, con la padrona di casa che reclama l’affitto degli ultimi mesi, con un furto nella farmacia vicino perché le spese del settore non incidano troppo. Ogni cosa negli occhi e nella più che pingui forme del ragazzo, nel suo dire la fatica del vivere giorno dopo giorno vicino ad una malata anziana e delle corse in ospedale, degli affetti – i lavaggi, la musica fatta ascoltare, i segnali forse neppure avvertiti -, del dolore che sopraggiunge con la perdita. Attori del tutto sconosciuti per noi, davvero bravi, di quelli che non sembrano avere davanti a sé qualcuno che li filmi.

C’è la storia privata e quella di un intero paese, c’è la memoria di un tempo che fu le repressioni di Kyiv e di Praga riflessa in quello che stiamo vivendo, la paura e la guerra, ci sono i fuochi e i suicidi in “Dissident” diretto da Stanislav Gurenko e Andrii Alf’erov. C’è Oleg che ha combattuto contro la Germania nazista quanto contro l’Unione Sovietica del comunismo, tutto teso all’indipendenza del proprio paese; come c’è la moglie Vilena che sogna una vita serena e dei figli e che deve salvare il suo uomo da un nuovo arresto; c’è l’ambizioso scrittore Taras che cambierebbe la loro esistenza offrendo all’uomo una collaborazione per il romanzo che sta scrivendo e al quale Vilena non rimane insensibile. I dissidenti, le lotte, l’ondata di arresti che invade la città la decisione del suicidio, la speranza della libertà. Ne risulta un film di una tensione che coinvolge lo spettatore, che illustra con personale e autentica partecipazione il racconto di un dramma, che pone in primo piano l’ispirazione che lo ha fatto nascere, che sa porre con estrema precisione ognuno davanti alla Storia. Che non dovrebbe sfuggire alla giuria capitanata da Margaret Mazzantini.

Elio Rabbione

Nelle immagini, scene da “n-Ego” di Eleonora Danco a rappresentare l’Italia, di “Kasa Branca” di nazionalità brasiliana e di “Dissident” proveniente dall’Ucraina.

Aston Villa – Juventus 0-0

I tanti infortuni tra i bianconeri hanno forse favorito il solo pareggio tra Aston Villa e Juve. I torinesi al 93′ patiscono per il gol di Rogers, che verrà però annullato per un fallo  su Di Gregorio. Traversa di Digne su calcio di punizione nel primo tempo, Conceicao si rivela il migliore in campo.

Sciopero 29 dicembre, Amiat: garantiti servizi essenziali

Saranno garantiti i servizi essenziali e saranno assicurate le prestazioni indispensabili a tutela della sicurezza

Nell’intera giornata di venerdì 29 novembre, in occasione dello sciopero generale indetto dalle segreterie nazionali di alcune delle principali organizzazioni sindacali dei lavoratori, tutti i servizi aziendali – con particolare riferimento a quelli del comparto igiene ambientale legati alla raccolta rifiuti e ai Centri di Raccolta –potrebbero subire sospensioni o riduzioni. 

Nelle ore di sciopero saranno comunque garantiti i servizi essenziali e saranno assicurate le prestazioni indispensabili a tutela della sicurezza, nel rispetto degli accordi applicativi della Legge 146/90, così come modificata dalla Legge n. 83/2000 e successive deliberazioni della Commissione di Garanzia che regolamentano l’esercizio del diritto di sciopero.

Le attività riprenderanno regolarmente al termine della giornata di sciopero con l’adozione di tutte le misure organizzative necessarie a ripristinare la regolarità dei servizi.

Treno Asti – aeroporto di Torino, “saranno attivate tutte le fermate”

“La messa in funzione del nuovo segnalamento renderà possibile attivare tutte le fermate alla linea SFM6, come richiesto nell’accordo quadro sulle tracce ferroviarie dalla Regione e dall’Agenzia per la mobilità piemontese. Tra gli investimenti previsti, entro il 2026, Rfi ha in cantiere il potenziamento del segnalamento e la suddivisione in più sezioni di blocco tra Torino-Rebaudengo e Venaria-Reggia” ha risposto l’assessore Gian Luca Vignale (leggendo una nota dell’assessore Marco Gabusi) ad una interrogazione presentata da Andrea Cerutti (Lega) sulle “effettive tempistiche per garantire che le stazioni di Venaria Reale-Rigola e Torino-Corso Grosseto possano essere incluse nella nuova tratta ferroviaria per Caselle, assicurando così un servizio efficiente ai pendolari”.

Cerutti nella sua interrogazione si riferisce all’annuncio, fatto nei giorni scorsi, da Regione, Amp, Rfi e Trenitalia dell’entrata in funzione, a partire dal 15 dicembre, di una nuova linea, da Asti fino all’Aeroporto di Torino Caselle e alla comunicazione dell’assenza delle fermate alle stazioni di Venaria-Rigola e Corso Grosseto.

Nel corso dei lavori la Giunta regionale ha risposto anche alle interrogazioni: “Situazione dei pazienti diabetici in Piemonte che usano microinfusori e sensori per il controllo della glicemia. Occorre fare chiarezza e continuare a mettere al centro la persona malata, non inficiandone tutela e qualità di vita” presentata da Gianna Pentenero (Pd); “Gender pay gap. La legge regionale sulla parità retributiva del 2021 resta inapplicata. Dopo tre anni ancora in attesa del regolamento attuativo” di Nadia Conticelli (Pd); “Assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria A.T.C. Piemonte nord” di Simona Paonessa (Pd); “Seconda edizione del Servizio civile regionale volontario” di Alice Ravinale (Avs); “Quando partiranno i lavori per la realizzazione della Casa di Comunità di Venaria?” di Valentina Cera (Avs); “Quali azioni concrete sta intraprendendo la Giunta per garantire le risorse necessarie al prolungamento della Linea 1 della Metropolitana di Torino, da Fermi (Collegno) a Cascine Vica (Rivoli)?” di Sarah Disabato (M5s); “Iniziative della Giunta per prevenire il rischio di tensioni sociali connesse al peggioramento del servizio ferroviario” di Giulia Marro (Avs); “Caos campagna vaccinazioni pediatriche, a fianco di bambini e famiglie” di Vittoria Nallo (Stati Uniti d’Europa).

Risposta scritta è invece stata richiesta per l’interrogazione, “Trasporto gratis per gli studenti: per ora tagliamogli la metro 2” di Alberto Unia (M5s)