A Saluzzo è ormai “countdown” per il 97° Carnevale
Nell’antica “Capitale del Marchesato”, tutto è pronto per la “Gran Baldoria”, mentre si attende con curiosità il nome della nuova Castellana
Da domenica 2 febbraio a lunedì 3 marzo
Saluzzo (Cuneo)
I motori sono, da giorni, ben accesi per uno storico “Carnevale” giunto ormai al suo 97° compleanno. E il via è nell’aria. Aria di Festa e “Gran Baldoria”. Date, programmi e protagonisti del “97° Carnevale Città Saluzzo” – “8° degli Oratori della Diocesi di Saluzzo” e “7° delle 2 Province” – sono stati svelati nei giorni scorsi, nel corso della conferenza stampa indetta dalla “Fondazione Amleto Bertoni” nella locale “Sala degli Specchi” de “Il Quartiere”.
Il primo grande appuntamento sarà domenica 2 febbraio, alle 10, presso il “Palazzo Comunale” di Saluzzo, in via Macallè. Lì si svolgerà, infatti, dal balcone di “Palazzo Civico”, la “presentazione ufficiale”, con annessa “consegna delle chiavi” della città, della nuova “Castellana”, accompagnata dall’immancabile “Ciaferlin”, dalle “Damigelle” e dai “Ciaferlinot”. A seguire, sempre domenica 2 febbraio, si scenderà in piazza e per le strade per presentare le “Maschere” e brindare con loro. Confermatissima e persino rinnovata, anche quest’anno, la liaison col “71° Carnevale della Città di Rivoli”, dove, sabato 1 febbraio, dalle 15, è in programma l’investitura del “Conte Verde” e della “Contessa”.
Per maggiori informazioni sugli appuntamenti scrivere a info@fondazionebertoni.it
Tre le principali novità di quest’anno, che, innanzi tutto, porta con sé due nuove maschere, la “Castellana” e il “Ciaferlin”, con passaggio del testimone, dopo sette anni di attiva collaborazione, da Aurelio Seimandi a Beppe Roatta accompagnato dai “Ciaferlinot”, Ezio Rosso e Sebastiano Testa. Entra poi a far parte del circuito del “Carnevale delle due Province” anche la “Città di Nichelino” con la sua sfilata. E il “circuito immaginario”, dalle “Città di Rivoli” e “Saluzzo” (2018), quest’anno andrà, sicuramente, ad ingrandirsi “ribadendo la bontà di un’idea nata dalla consapevolezza che, insieme, si possono raggiungere più importanti risultati”.
Nichelino, Piobesi T.se, Pinerolo, Luserna San Giovanni, Racconigi, Centallo/Fossano, Villafalletto, Scalenghe: questi i Paesi che prepareranno gli 8 “carri” che le Giurie dovranno valutare nella “grande sfilata saluzzese”, mentre Verzuolo e Saluzzo (Oratorio “Don Bosco”) confermano il loro impegno con i “carri” dell’Oratorio ad aprire la sfilata cittadina.
Questo in sintesi il programma stilato in agenda. Dopo la presentazione della nuova “Castellana” di domenica 2 febbraio (e a seguire la camminata per le vie cittadine con le “maschere), nello stesso giorno (ore 9 – 18) si aprirà presso “Il Quartiere” il “Mercantico”, dove poter visitare la tradizionale “Mostra degli Abiti delle Castellane”. Domenica 16 febbraio, prima grande sfilata a Nichelino, per il 9° “Carnevale della Città di Nichelino”.
Sabato 22 febbraio, la festa entrerà nel vivo: alle ore 20, polenta e “Gran Ballo” serale al “Pala CRS” con la musica dell’“Orchestra Aurelio Seimandi”. A seguire, domenica 23 febbraio, dalle ore 14, è in programma l’8° “Carnevale degli Oratori” e, in contemporanea, a Rivoli, si terrà la “sfilata” del locale “71° Carnevale”. Sabato 1° marzo, a Saluzzo, (ore 10) in piazza Cavour – Ala di Ferro, tutti a tavola con l’immancabile “Colazione di Ciaferlin” e in serata “sfilata notturna” del 10° Carnevale della “Città di Barge”. Il giorno seguente, domenica 2 marzo (ore 14) sarà finalmente il tempo, per le vie del Centro Cittadino, della “grande sfilata” del 97° Carnevale “Città di Saluzzo”.
Si chiude, lunedì 3 marzo (ore 15), con il “Ballo dei Bambini” e (ore 22) il “grande veglione dedicato ai giovani” al “Pala CRS” di Saluzzo (via Don Giacomo Soleri, 16) con le “maschere” degli “Amis del Carlevè”.
Dicono i responsabili della “Fondazione Amleto Bertoni: “Il 2024 è stato l’anno della consacrazione della ‘grande’ sfilata, riconosciuta ‘sfilata storica’ dal ‘Ministero della cultura’ e da esso sostenuta in misura ancora più importante. Soprattutto, è stato l’ultimo anno sotto la guida del Segretario Romano Boglio – grande artefice del Carnevale saluzzese – e di persone che per anni si sono impegnate per la buona riuscita dell’evento. Oggi prende il testimone un nuovo CDA che da subito si è messo in moto e al lavoro. Con una parata di 10 carri ed una grandissima festa di piazza, siamo sicuri di ripartire esattamente da dove si era giunti l’anno scorso e, ancora una volta, proveremo a fare un passo in avanti per migliorare sempre di più le proposte. Con i carri, con i bimbi, con le bellissime maschere coloreremo le nostre giornate”. E dunque: “Che Carnevale sia!”.
Per info: “Fondazione Amleto Bertoni”, piazza Montebello 1, Saluzzo (Cuneo); tel. 0175/43527 o www.fondazionebertoni.it
g.m.
Nelle foto: il Carnevale, Manifesto degli appuntamenti di quest’anno, conferenza stampa di presentazione del “Carnevale” con il passaggio di consegne i “Ciaferlin” Aurelio Seimandi (secondo da sinistra) e Beppe Roatta (quarto da sinistra).
È tutto pronto per la nuova edizione di “Mani che Pensano”, il prestigioso riconoscimento che celebra competenze, impegno e professionalità nella professione infermieristica. L’evento, organizzato dalla Consulta Giovani di OPI Torino in collaborazione con il consiglio direttivo di OPI, si terrà il 18 febbraio 2025 alle ore 17 nella sede dell’Ordine delle professioni Infermieristiche di Torino in via Stellone 5. Parteciperanno l’Assessore alla Sanità Regionale Federico Riboldi e Jacopo Rosatelli, Assessore alle Politiche Sociali e Salute. Sono in attesa di conferma Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte e Stefano Lorusso, Sindaco di Torino e della Città Metropolitana. Fin dalla sua istituzione, il premio “Mani che Pensano” si è posto l’obiettivo di valorizzare gli infermieri che con passione e dedizione hanno conseguito a migliorare l’immagine della professione nella società e nella comunità scientifica. Competenze innovative, visione orientata al miglioramento e umanità sono i valori chiave che guidano la selezione dei candidati.
“Il Premio è un momento di celebrazione per tutta la nostra comunità professionale – afferma Ivan Bufalo, Presidente dell’Ordine delle professioni Infermieristiche di Torino – riconoscere il lavoro di eccellenza dei nostri infermieri significa anche valorizzare il fuoco fondamentale che svolgono per la salute pubblica”.
Ilaria Carbonero, coordinatrice della Consulta Giovani OPI Torino, aggiunge: “ Questa iniziativa è nata per mettere in luce l’impegno e l’umanità degli infermieri che lavorano con passione ogni giorno per il benessere delle persone. “Mani che Pensano” celebra l’essenza della nostra professione, l’unione tra mente e cuore”.
Dal 2019 “Mani che Pensano” ha premiato numerosi professionisti che hanno saputo distinguersi per il loro contributo alla crescita della professione Infermieristica. Tra i vincitori delle precedenti edizioni figurano nel 2019 Giuseppe Marmo, che ha visto il primo Master in Infermieristica di salute mentale e delle dipendenze a Torino, Christian Foti, 2020, premiato per il suo lavoro nel settore socio-sanitario e per la sua attività di cooperazione internazionale allo sviluppo, Valerio Di Monte, 2021, docente e autore insignito per il suo contributo alla ricerca storica sull’assistenza Infermieristica moderna, Alessio Rizzo, 2022, infermiere case manager e coordinatore della Consulta Giovani OPI Torino, premiato per il suo impegno nella formazione e nei progetto innovativi e, nel 2023, Francesco Barbero, protagonista nella gestione delle emergenze sanitarie e nella promozione della salute pubblica in Italia e all’estero. Per l’edizione 2024 sono stati selezionati 12 candidati distintisi per le loro iniziative innovative e per una visione orientata alla crescita del sistema sanitario. Quest’anno, oltre al riconoscimento principale, verranno introdotte nuove categorie che valorizzano diversi ambiti della professione Infermieristica. Tra le novità il Premio prevede il riconoscimento di aree specifiche, come l’impatto sulla professione e sulla società, innovazione e cambiamento, risonanza e impatto mediatico, responsabilità sociale, leadership e orientamento professionale.
Mara Martellotta
Storia, design, arte e futuro sono i grandi temi che guideranno la programmazione per il 2025 del MAUTO (Museo Nazionale dell’Automobile), per offrire a un pubblico sempre più grande e numeroso un racconto dell’automobile innovativo e attuale, oltre a rafforzare una rete di istituzioni e aziende interessate ai linguaggi della contemporaneità. Il MAUTO presenta il programma culturale 2025, anno in cui intende consolidare gli importanti risultati raggiunti nel 2024 in termini di visitatori, visibilità e ampliamento degli ambiti di attività e ricerca. Nel luglio 2023 il MAUTO celebrava i 90 anni del Museo, e in quell’occasione si inaugurata sotto la direzione di Lorenza Bravetta una nuova strategia che ha visto l’automobile in vari settori della cultura. Il risultato è stato eccellente in termini di pubblico, con un aumento di visitatori del 27% registrato nel 2024 rispetto al 2023, e del 62% rispetto al 2022, con complessivamente 400 mila visitatori. Tra gli obiettivi del Museo vi è l’incremento della presenza sul territorio e l’apertura a nuovi pubblici attraverso una diversificata serie di azioni di valorizzazione dello straordinario patrimonio conservato, e la produzione di contenuti inediti in grado di comunicare i linguaggi della contemporaneità. I quattro filoni tematici che animano il programma 2025 del MAUTO sono storia, design, arte e futuro. Il MAUTO si articola in due sedi: il Museo Nazionale dell’Automobile e il Centro Storico FIAT. Le attività includono mostre, site specific, appuntamenti culturali, attività di ricerca, interventi di restauro, workshop e proposte educative che, insieme, contribuiscono a creare un racconto articolato e trasversale dell’automobile e della sua storia. Si tratta di una narrazione declinata per i diversi pubblici al quale il Museo si rivolge, con l’obiettivo di renderlo un luogo accessibile e inclusivo che promuove la diversità e la sostenibilità, e che opera con la partecipazione della comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, la riflessione e la condivisione di conoscenze.
“La crescita dei numeri in questo biennio è propulsiva – spiega Benedetto Camerana, Presidente del MAUTO – è l’effetto della svolta impressa al MAUTO dall’articolato programma multiculturale costruito per i 90 anni, insieme alle istituzioni museali torinesi. Questa nuova offerta è il ripensamento dell’idea stessa di automobile attraverso l’inclusione programmatica dei molti valori culturali da essa veicolati e rappresentati. Abbiamo declinato la presenza pervasiva dell’auto nella musica pop come nella narrativa, veicolo di esperienze concettuali come per Chironi ieri o Kuśmirowski oggi, di cui è stata inaugurata nella giornata di giovedi 30 gennaio la mostra ‘C/Art-l’arte di giocare con l’automobile’ dedicata al collezionismo delle auto giocattolo, di storie visive e industriali dell’Italia del Novecento come per ‘125 volte FIAT’. Questa mostra mi porta a richiamare lo sdoppiamento del programma tra due sedi, il MAUTO e il Centro FIAT, per sua natura luogo di memoria e archivio quindi avviato a essere polo di studi e ricerche. Segnalo anche l’attivazione di diversi programmi con altre istituzioni in Europa e nel mondo globale, e nel non luogo del metaverso, che vede l’auto italiana e non solo come valore riconosciuto. Il nostro focus è il dialogo con altre culture, e i risultati sono la conseguenza”.
Il progetto di divulgazione del patrimonio culturale che il Museo conserva, reso possibile grazie alla collaborazione di altri enti culturali, scuole, istituti di ricerca di alta formazione in Italia e all’estero, oltre che di costante collaborazione con quelle aziende che hanno scelto di condividere il programma. I traguardi raggiunti nel 2024, e la progettazione delle attività 2025, sono il risultato di un impegno corale, portato avanti da una squadra di persone altamente qualificate e sempre più numerose. Al gruppo di lavoro si sono aggiunti recentemente tre curatori esterni che, con Ilaria Pani e Davide Lorenzoni, responsabili rispettivamente di archivi-centro di documentazione e del Centro di conservazione e restauro, hanno contribuito a definire le linee guida delle rispettive aree di competenza, valutandone la coerenza rispetto alla missione del Museo: Maurizio Arnone, head of future cities & communities research domain di Fondazione Links e curatore per il MAUTO del settore Future Mobility; Silvia Baruffaldi, direttore responsabile di Auto e Design e curatrice del settore Design e Gianluigi Recuperati, scrittore e curatore di Public Program e Progetti Speciali.
“Il 2025 sarà un anno di numerosi cantieri – afferma il direttore del MAUTO Lorenza Bravetta – il percorso espositivo si arricchirà infatti del progetto Future Mobility, a cura di Maurizio Arnone, e a giugno del nuovo spazio Design curato da Silvia Baruffaldi. Lo spazio di cui è responsabile Gianluigi Recuperati, del Public Program e Progetti Speciali, includerà una programmazione e trimestrale di opere di videoartisti come Chris Burden e, il 25 maggio prossimo, la musica di Luciano Chessa che sarà una riflessione sul sound del Grand Prix di Monaco di Formula 1”.
Proseguirà nel 2025 l’importante progetto di restauro sulla carrozza di Bordino, condotto all’interno degli spazi espositivi nell’ottica di preservare un unicum del patrimonio culturale italiano, generando lavoro qualificato e restituendo una parte di storia del territorio e della comunità. Oltre a questo intervento di restauro on site, il Centro di Conservazione e Restauro organizzerà la seconda edizione della Winter School, realizzato in collaborazione con il Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale e finalizzata da formazione di personale specializzato nel settore del restauro delle automobili d’epoca. Le attività di divulgazione al pubblico e le visite guidate a cura del Conservatore saranno occasioni uniche per scoprire i gioielli della collezione, per approfondire aspetti tecnici e per conoscere più da vicino l’evoluzione dell’ingegneria automobilistica. Si tratta di progetti che combinando manutenzione e valorizzazione riflettono l’impegno del Museo nel preservare e raccontare il patrimonio storico dell’automobile, rendendolo accessibile e vivo per il pubblico contemporaneo.
Il percorso espositivo si arricchisce di tre nuove sezioni dedicate all’automobile d’artista, al futuro e al design. La prima presenterà opere di autori che hanno lavorato con l’automobile, attestandosi la centralità e pregnanza nella riflessione e artistica contemporanea a partire dalla Fiat 127 camaleonte di Cristian Chironi, accompagnata da composizioni realizzate ad hoc per il progetto da musicisti e compositori del calibro di Marino Formenti e Paolo Fresu, e dall’opera The Velocity of Thought, progettata e realizzata nel 1976 dall’artista Paul Etienne Lincoln; la sezione Future Mobility si sviluppa su più sale interattive e dinamiche per offrire spunti e riflessioni sul futuro della mobilità in chiave sostenibile presentando contenuti immersivi in continua evoluzione e un susseguirsi di prototipi frutto della ricerca. Alla sezione Design sarà invece dedicato un significativo ampliamento e un aggiornamento nei contenuti e nell’approccio, applicando un punto di vista più contemporaneo e completo, per restituire la storia e la centralità dei processi creativi e della progettazione automobilistica.
Due prossime mostre saranno saranno quella sull’inedita figura del pilota biellese Carlo Felice Trossi, a cura di Giordano Bruno Guerri e una esposizione sulla figura di Marcello Gandini in collaborazione con il QAM Qatar Art Museum e l’Università delle Arti del Qatar.
Mara Martellotta
Dodicenne investita da auto a Torino. È grave
Ha 12 anni la ragazzina investita da una vettura in corso Grosseto a Torino nel primo pomeriggio. La giovane stava attraversando il corso sulle strisce pedonali quando è stata travolta da un’auto. Sul posto il 118 e la polizia municipale. Ora la ragazza è ricoverata in ospedale in gravi condizioni.
Sabato primo febbraio alle 18, al teatro Vittoria per l’Unione Musicale, Caterina Isaia violoncello e Yukino Kaihara pianoforte, eseguiranno musiche di Beethoven, Britten, Piazzolla. Domenica 2 alle 16.30 al teatro Vittoria, il Duo Evocaciones eseguirà musiche di Granados, Albèniz, Cassadò, Falla.
Mercoledì 5 alle 20.30, al Conservatorio per l’Unione Musicale, Christian Gerhaher baritono, Tabea Zimmermann viola e Gerld Huber pianoforte, eseguiranno musiche di Schumann, Rihm, Fuchs, Kuràg, Schoeck, Brahms. Giovedì 6 alle 20.30 e venerdì 7 alle 20, all’Auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Andrès Orozco-Estrada, eseguirà musiche di Sostakovic. Venerdì 7 alle 20.30 per I Pianisti del Lingotto, nella Sala 500 , il pianista Leif Ove Andsnes eseguirà musiche di Grieg, Janàcek, Chopin. Martedì 12 alle 20.30 per Lingottomusica all’Auditorium Agnelli, l’Orchestre Philharmoniqhe de Monte-Carlo diretta da Charles Dutoit e con Martha Argerich al pianoforte, eseguirà musiche di Ravel e Musorgskij. Mercoledì 12 alle 20.30 al Conservatorio, Massimo Quarta violino, Enrico Dindo violoncello e Pietro De Maria pianoforte, eseguiranno un programma tutto dedicato a Ravel. Giovedì 13 alle 20.30 e venerdì 14 alle 20 all’Auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Robert Trevino, eseguirà musiche di Mahler. Sabato 15 alle 18 al teatro Vittoria, Andrea Scapola violino con Antonio Valentino, eseguirà musiche di Paganini. Lunedì 17 alle 20 al teatro Vittoria per l’Unione Musicale, l’Ensemble Terra d’Otranto, eseguirà un programma dal titolo “Tarantulae, Antidoti e Follie”. Mercoledì 19 alle 20.30 al Conservatorio per l’Unione Musicale, il Quartetto Jerusalem con Sharon Kam clarinetto, eseguirà musiche di Mozart, Sostakovic, Brahms. Giovedì 20 alle 20.30 e venerdì 21 alle 20, all’Auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Marc Albrecht e con Marie-Ange Nguci al pianoforte, eseguirà musiche di Richard Strauss. Martedì 25 alle 20 al teatro Vittoria, Daniele Di Gregorio percussioni ed elettronica, eseguirà il “concerto per marimba e computer” . Il concerto sarà preceduto alle 19.30 dall’aperitivo. Giovedì 27 alle 20 al teatro Regio, debutto di “Rigoletto” di Giuseppe Verdi. Melodramma in 3 atti. L’Orchestra del teatro Regio sarà diretta da Nicola Luisotti. Repliche fino a martedì 11 marzo.
Pier Luigi Fuggetta
Nessuno sarebbe rimasto travolto dalla valanga che si è staccata in tarda mattinata, verso le 12,45 a Bardonecchia in zona del Vallon Cros. E’ quanto afferma il Soccorso alpino piemontese che spiega come si sia trattato di un evento spontaneo che non ha coinvolto persone e nemmeno le piste da sci. Sono operativi sul luogo della valanga il Servizio Regionale di Elisoccorso di Azienda Zero Piemonte e il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese con l’unità cinofila. Nella giornata di oggi 31 gennaio, il bollettino di allerta valanghe dell’Arpa – Piemonte segnala grado di pericolo 3 – marcato.
IL SINDACO RINGRAZIA I SOCCORRITORI
Il sindaco Chiara Rossetti ringrazia “i volontari del Soccorso Alpino di Bardonecchia e quanti prontamente intervenuti, oggi, sul luogo del distacco nevoso nella zona del Vallon Cross”. “Fortunatamente non c’è stata alcuna persona coinvolta e l’intervento è stato immediato. Ancora
una volta si raccomanda, dopo le nevicate degli ultimi giorni, la massima prudenza”.
L’iniziativa dell’Atleta paralimpico cremonese (24h/500 chilometri) illustrata nella sede di Borello Supermercati main sponsor dell’evento




È online l’ottava edizione de “I numeri del Piemonte”, l’Annuario statistico regionale realizzato da Regione e Istat.
La pubblicazione fornisce un quadro sintetico di dati territoriali che includono centinaia di elaborazioni e tabelle organizzate in 17 sezioni tematiche. Viene inoltre dedicato ampio spazio agli indicatori territoriali di misura del Benessere equo e sostenibile (BES) e agli indicatori Istat per gli obiettivi di sviluppo sostenibile per il 2030 delle Nazioni Unite.
“I numeri del Piemonte” è uno strumento di lavoro per decisori pubblici e privati, Università ed enti di ricerca, cittadini e studenti. I dati possono essere di supporto alla programmazione delle politiche e degli interventi regionali.
Alcuni dati
Al 31 dicembre 2023 la popolazione residente in Piemonte, definita sulla base del censimento permanente, ammontava a 4.251.623 persone ed era sostanzialmente stabile rispetto al 31 dicembre 2022. Più della metà di esse viveva in provincia di Torino (52%).
Aumentata, come nel resto dell’Italia, la denatalità: i nati sono stati 2.203, -94 rispetto al 2022.
In crescita la speranza di vita alla nascita, che viene stimata in Piemonte in 81 anni per gli uomini e 85 anni per le donne, e la quota di popolazione anziana, passata da 267 anziani ogni 100 giovani nel 2022 a 232 nel 2023.
La spesa sanitaria pubblica pro-capite nell’ultimo triennio è aumentata da 2.063 euro per abitante del 2020 a 2.232 nel 2022.
È proseguita la flessione della popolazione scolastica: nel 2022-23 si è attestata a 374.262 studenti, con una diminuzione dell’1,7% rispetto ai 380.736 del 2021-22.
Le unità locali dell’industria registrate nelle anagrafi camerali sono diminuite dalle 129.798 del 2021 alle 129.298 del 2023. Il numero di occupati è in lieve aumento e il tasso di occupazione (15-64 anni) continua ad essere sopra la media nazionale (67,1% Piemonte e 61,5% in Italia nel 2023).
Le visite nei musei hanno registrato un superamento dei livelli pre-pandemici: dai 6.337.056 visitatori del 2019 si è arrivati al 7.055.010 del 2023.