ilTorinese

Scippa lo smartphone a una ragazza, arrestato

 

Sabato notte gli agenti del Commissariato Centro hanno arrestato per rapina un ventiseienne cittadino egiziano che aveva rubato lo smartphone a una ragazza in via Garibaldi.

Poco prima dell’una, la vittima sta percorrendo la via con il telefono tra le mani, visto che stata scrivendo degli sms. Giunta all’incrocio on via San Tommaso, viene raggiunta alle spalle dal cittadino egiziano che le strappa dalle mani lo smartphone e si dà alla fuga. La ragazza insegue lo scippatore e cerca di attirare l’attenzione dei passanti. Insegue il ladro fino in Piazzeta Reale dove si ferma ormai esausta; qui il testimone viene preso da tre persone che, raccolte le grida di aiuto della ragazza,inseguono il cittadino egiziano senza però raggiungerlo. Tuttavia, recuperano e restituiscono alla giovane lo smartphone del quale l’uomo si è disfatto durante la fuga.

Gli agenti del Commissariato Centro, nel frattempo allertati, intercettano il reo il Piazza Castello. Questi alla vista della volante si dà nuovamente alla fuga venendo però bloccato in via Cesare Battisti dopo un inseguimento nelle vie del quartiere. Quando l’uomo viene fermato oppone resistenza agli operatori di polizia colpendoli con pugni e calci che però non gli evitano l’arresto.

Nella stessa giornata gli agenti del Commissariato Centro hanno anche arrestato per spaccio in Lungo Po Cadorna un trentaseienne cittadino marocchino fermato dopo la cessione di stupefacente. Lo straniero quando è stato fermato è stato trovato in possesso di involucri contenenti marijuana.

I libri più letti nel mese di settembre

Torna puntuale la piccola rassegna dedicata ai titoli che maggiormente hanno interessato i lettori iscritti al gruppo di Facebook Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri nel mese di settembre.

 

Nel mese di settembre i libri più commentati nel gruppo sono strati: A voce alta, capolavoro di Bernhard Schlink che racconta una storia di passione e presa di coscienza . Al secondo posto fa il suo ingresso Fu sera e fu mattina, nuovo romanzo di Ken Follett che costituisce il prequel del famoso I pilastri della terra; infine terzo posto per La ragazza del secolo scorso, l’autobiografia di Rossana Rossanda, recentemente scomparsa.

L’autore più citato del mese è Valerio Massimo Manfredi, i cui nome è sempre molto presente n tra i consigli dei lettori: tra i suoi romanzi, i più amati sono senza dubbio Lo scudo di Talos, romanzo che ripercorre le vicende delle Guerre Persiane, Antica Madre, ambientato tra i legionari di Nerone e Teutoburgo, che racconta l’epica battaglia tra i barbari di Arminio e i romani.

Questo mese, la libreria San Michele di Albenga consiglia per voi:

Un capolavoro che lascia cicatrici: “Viaggio al termine della notte” di Celine (Corbaccio). Un colpo di genio, breve ma perfetto: “Le braci” di Marai (Adelphi). Un racconto profondo e delicato che non si scorda. “Le nostre anime di notte” di Kent haruf (NN editore).

Per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e delle letteratura venite a trovarci sul nostro sito ufficiale e scoprite ogni settimana i consigli letterari del nostro canale YouTube!

A presto e buone letture!

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Commercio, a Torino consumi in calo del 26,8 per cento

Il Piemonte flette del -22,7% con le province di Torino, Cuneo e Novara rispettivamente al -26,8%, -18,4% e -13%.

L’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento e non food elaborato da Confimprese-EY registra un trend negativo del  -27,7% a luglio 2020 vs 2019 e una flessione del -40,6% nei primi 7 mesi del 2020 vs 2019.

Nei primi 7 mesi del 2020 la ristorazione è il settore in maggiore sofferenza con -30%, seguita dall’abbigliamento -29,3%. Meglio la categoria altro non food con -9,3%. Il travel recupera 10 punti percentuali rispetto a giugno ma rimane negativo a -59% a luglio e a -58% nei primi 7 mesi.

I trend per aree geografiche mostrano valori simili con eccezione del Sud. Il Centro si attesta a -30%, peggiora il Nord-est con -31% per il calo del turismo, il Nord-ovest chiude a -27%. In miglioramento il Sud, che registra -22%

La ripresa rimane ai blocchi di partenza e il commercio non taglia il traguardo della ripartenza che al momento è ancora lontano. I valori sono negativi: il mese di luglio si chiude con un trend nelle vendite del -27,7%, che porta il comparto a registrare nei primi 7 mesi dell’anno una contrazione pari a -40,6%. L’Osservatorio permanente Confimprese-EY sui trend di consumo non lascia spazio a dubbi ed evidenzia il persistente clima di scarsa fiducia delle famiglie italiane, poco inclini a riprendere le abitudini di consumo dell’anno precedente.

Quanto ai settori merceologici, nel mese di luglio si registrano dinamiche negative nelle vendite generalizzate a tutti i settori: in forte sofferenza abbigliamento e ristorazione con trend mensili rispettivamente di -29,3% e -30%, mentre il settore altro non food contiene la flessione a -9.3 % sullo stesso periodo 2019.

L’ e-commerce a luglio registra su base mese una performance positiva (+22%), a conferma del fenomeno di digitalizzazione degli acquisti in atto. La dinamica delle vendite del canale evidenzia però segnali di rallentamento riallineandosi a ordini di grandezza pre Covid-19.

«Il mese di luglio – spiega Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese – ha purtroppo raffreddato le aspettative di un rapido miglioramento della propensione al consumo. Con una flessione di quasi -28% rispetto all’anno precedente ha mostrato una tendenza alla stabilizzazione del calo registrato nel primo mese pieno di post lockdown (giugno -27%). Lo scenario mostra comunque significativi differenziali nelle dinamiche sia a livello geografico con il Sud a +10% vs Nord-est e Centro sia a livello canale con il travel a -15% vs media Italia».

Quanto a Pta (Primary Trade Area) nel mese di luglio si riscontrano performance negative in tutta Italia e in particolare in alcune location come Fiumara (Genova) che registra un -13% rispetto alla media canale centri commerciali e Milano che segna un -9% rispetto alla media high street con Il Centro -8%, Fiordaliso -7%, Carosello -3%. Sempre rispetto alla media nazionale negativi Roma Est -9%, I Gigli (Firenze) -5%, Adigeo (Verona) -3%. Si confermano in controtendenza, come già nel mese di giugno, Orio Center (Bergamo) che performa il 13% meglio della media paese, seguito da Nave de Vero (Venezia) +7%, Auchan +7%, Forum Palermo +5%.

«Le vendite di luglio 2020 mostrano comunque un incremento del 15% in valore assoluto rispetto a giugno 2020 pur con lo spostamento dei saldi a fine luglio e agosto – chiarisce Paolo Lobetti Bodoni, business consulting leader Italy EY – L’anno scorso luglio aveva registrato un +15% rispetto a giugno 2019 ma con i saldi attivi. Crediamo che con la lettura congiunta dei dati di luglio e agosto potrà emergere un trend migliorativo rispetto ai valori espressi oggi. Rimane il maggiore impatto subito dalle regioni e dalle città a maggiore vocazione turistica, che difficilmente verrà recuperato».

Analisi per aree geografiche e province

Con riferimento alle aree geografiche, nel mese di luglio Sud e Isole si confermano over performanti rispetto alla media Italia (+6 punti), limitando la frenata delle vendite nei primi 7 mesi dell’anno a -37,3% (media Italia -40,6%). Il divario tra Sud e Nord-est/Centro è addirittura del 10%.

A livello regionale da segnalare come Calabria e Sicilia, che hanno anticipato l’avvio dei saldi dell’anno al 1° luglio 2020, evidenziano performance mensili significativamente superiori (+10 punti) rispetto alla media italiana: il trend nelle vendite su base mensile risulta però negativo e rispettivamente pari a -14,1% e -16,6%. Il delta tra Toscana e Calabria/Basilicata è pari al 21%.

A livello di province, l’andamento delle vendite evidenzia la maggiore sofferenza delle città a forte vocazione turistica: Venezia e Firenze registrano performance nelle vendite molto inferiori alla media Italia con -7 punti di gap sul progressivo annuo e -14 punti di gap sul mese di luglio, a conferma di una situazione critica che non registra ancora segnali forti di inversione nella tendenza della domanda.

Nelle regioni continua inalterato il primato negativo della Toscana che si conferma la peggiore sia a luglio (-34,6%) sia nei primi 7 mesi (-44%), con la provincia di Firenze e la città di Firenze che chiudono il mese rispettivamente a -40,7% e -42%.
In seconda posizione il Veneto in flessione del 33% (-42,7% nei primi 7 mesi). Nel mese di luglio la provincia di Venezia paga il peso più importante con -41,4% (la città di Venezia si attesta a -46%), seguita dalle province di Padova (-33,6%), Verona (-30,9%) e Vicenza (-25,3%).
Al terzo posto l’Emilia-Romagna (-42,6% nei primi 7 mesi) e Sardegna (-41,3% nei primi 7 mesi) entrambe al -31,1%. Per la regione emiliana la provincia peggiore è Modena (-37%), seguita da Bologna (-33,1%) e Forlì-Cesena (-32,5%).
Al quarto posto con -31% (-41% nei primi 7 mesi) il Lazio, dove la provincia di Roma è in flessione del -32,4% e la città eterna del -34%.
Chiude la top 5 delle peggiori regioni la Lombardia con -29,4% (-43% nei primi 7 mesi). Questa la situazione nelle principali province: Milano -32,5% (Milano città: -42%), Brescia -32,2%, Como -28,2%, Monza -27,3%, Bergamo -26,4%, Varese -25,9%.

A breve distanza troviamo la Liguria al -30% con la provincia di Genova al -32,8%, il Trentino-Alto Adige al -28,1%, la Campania al -26,7% (con le province di Caserta e Napoli rispettivamente al -30,2% e -26,3%).
Il Friuli-Venezia Giulia peggiora rispetto a giugno e chiude luglio a -26,1% con la provincia di Udine a -27,6%. Importante anche la flessione della regione nei primi 7 mesi (-44,4% vs stesso periodo del 2019). Il Piemonte flette del -22,7% con le province di Torino, Cuneo e Novara rispettivamente al -26,8%, -18,4% e -13%.

Uno sguardo alle regioni del Centro mostrano andamenti di poco inferiori al quadro sopra descritto e comunque in peggioramento rispetto a giugno: Umbria (-25,6%), Abruzzo (-28,8%), Marche (-22,6%). Peggiora il Molise con -32,3%. Nel resto d’Italia le regioni con il più forte recupero sono Valle d’Aosta con -19% e Basilicata con -14,6%.

Analisi per canali di vendita

Quanto ai canali di vendita, il mese di luglio conferma le macro-dinamiche di giugno: centri commerciali, outlet e highstreet delle grandi città intorno al -32%, meglio le aree periferiche delle grandi città e le città di provincia con -21%. Il travel continua a essere il canale più in sofferenza a -59%, anche se in ripresa rispetto al -69% registrato in giugno.

Ecco Smartflower, l’impianto fotovoltaico “girasole” di Iren

Da alcune settimane Iren ha installato presso la centrale termoelettrica di cogenerazione di Torino Nord (Strada del Pansa) un nuovo ed innovativo impianto fotovoltaico che richiama nella forma e nei movimenti l’idea di un girasole.

Si tratta dello Smartflower, un impianto fotovoltaico di ultima generazione che insegue il sole sia durante la giornata, da est a ovest, che durante le stagioni: in estate si dispone su un piano quasi orizzontale e in inverno su un piano quasi verticale.

In questo modo lo Smartflower può arrivare a produrre il 40% di energia in più rispetto ad un impianto fotovoltaico convenzionale di pari caratteristiche e posizionato su un tetto esposto a sud. L’impianto è dotato di celle fotovoltaiche monocristalline collocate sui suoi petali, per una potenza nominale di 2,3 kW e una produzione annua di energia di 4.500 kWh.
Lo Smartflower è governato da un orologio astronomico che gli permette di orientarsi in maniera ottimale anche in presenza di nuvole. L’elevata efficienza dell’impianto è anche conseguenza della circolazione dell’aria che raffredda meglio i petali fotovoltaici rispetto ai pannelli installati sui tetti o alle stringhe installate in un campo a terra. E’ dimostrato infatti che un modulo che lavora con temperatura inferiore di 10°C incrementa la sua produzione del 5%.
Non mancano altre funzioni smart molto interessanti: qualora la velocità del vento fosse troppo elevata, un anemometro fornisce il segnale all’impianto che autonomamente chiude i pannelli a forma di petalo e si ripone in posizione di sicurezza. Calata la spinta del vento, lo Smartflower riapre i pannelli e riprende a produrre energia rinnovabile. L’operazione di chiusura dei “petali” viene inoltre effettuata mensilmente nella notte, allo scopo di pulire automaticamente i pannelli grazie alle spazzole presenti sugli stessi e al movimento di rotazione di un “petalo” sull’altro. A testimonianza dell’impegno del Gruppo Iren per la sostenibilità ambientale, il progetto dello Smartflower è stato inserito nel piano di miglioramento ambientale per il triennio 2020-2022 della dichiarazione EMAS 2019.

Metropolitana di nuovo in funzione tra Porta Nuova e Lingotto

A partire da martedì 1° settembre torna regolare il servizio della Metropolitana da Porta Nuova a Lingottosospeso da fine luglio.

Si è infatti conclusa positivamente la fase di verifica della linea con il cosiddetto “pre-esercizio” per consentire la circolazione dei treni sull’intera tratta “Fermi-Lingotto”.

La ripresa dell’esercizio su tutta la tratta avviene a seguito della fine dei lavori di collegamento tra la tratta già in esercizio e la tratta “Lingotto-Bengasi”, in fase di costruzione e che erano iniziati lo scorso 27 luglio.

I lavori svolti in galleria hanno riguardato l’integrazione del sistema tra le due tratte: tra gli interventi principali la posa delle vie di corsa, delle cosiddette “correnti forti” necessarie per l’alimentazione dei treni, delle “correnti deboli” che servono per alimentare le luci in galleria e in stazione e la posa del “tappetino” che funge da interfaccia tra il treno e il sistema per consentire la guida automatica dei veicoli.

Sono proseguiti regolarmente anche i lavori nelle stazioni dove sono state ultimate le finiture a parete ed è stata avviata la posa dei pavimenti ed il montaggio delle strutture di supporto delle porte di banchina.

Mancini: “Mai nessuno mi ha cercato”

Roberto Mancini vuole tenersi la panchina azzurra

“Nessuno mi ha cercato – ha dichiarato  il ct azzurro, al primo raduno dopo 10 mesi, a proposito delle indiscrezioni che lo avevano  fato vicino a grandi europei – d’altronde e’ difficile. Io ho iniziato un lavoro due anni fa e mi sembra  sia stato fatto un ottimo lavoro. E vogliamo continuare a crescere e migliorare, con l’orizzonte europei e mondiali, dispiacerebbe  lasciare una squadra che gioca bene a qualcun altro…”.

Al via l’osservatorio sulle Rsa per monitorare il territorio

Si riunirà ogni 15 giorni per monitorare e coordinare la situazione territoriale

Primo incontro di insediamento, ieri, per l’Osservatorio permanente sulle Rsa, costituito ad inizio agosto dalla Regione Piemonte con una apposita delibera di Giunta.

Il Presidente della Regione Alberto Cirio  sottolinea “la volontà e l’importanza di mettere a sistema l’esperienza maturata nei mesi più acuti dell’emergenza, vista la delicatezza e la complessità di un settore che coinvolge i soggetti più fragili della nostra comunità”.

L’Osservatorio prosegue e rende permanente il lavoro di coordinamento avviato a fine marzo dall’Unità di crisi della Regione. Avrà il compito di favorire il confronto con le Cabine di regia Rsa istituite a livello provinciale e di concorrere all’individuazione di soluzioni omogenee da attivare su tutti i territori, in sinergia con il Dirmei, il nuovo Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive.

Oltre ai rappresentanti degli Assessorati alla Sanità e al Welfare della Regione Piemonte, fanno parte dell’Osservatorio permanente il Dirmei, un rappresentante delle Prefetture, i rappresentanti delle associazioni datoriali e dei sindacati dei lavoratori, accanto a un esponente dell’Ordine dei medici e dell’Ordine delle professioni infermieristiche e di un rappresentante degli Enti gestori delle funzioni socio assistenziali del territorio. In base alle esigenze, potrà essere integrato, inoltre, da rappresentanti delle Asl e dei Comuni. All’incontro di oggi erano presenti anche la Città Metropolitana di Torino e l’Anci Piemonte.

L’Osservatorio si riunirà ogni due settimane, con la possibilità di essere convocato in qualsiasi momento nel caso ne venisse segnalata la necessità da uno dei suoi componenti.

È stata inoltre inviata dal Dirmei a tutte le residenze socio assistenziali piemontesi una scheda per valutare il grado di rischio (basso, medio e alto) delle strutture. I risultati verranno restituiti alle singole Rsa insieme alle specifiche attività per ridurre il grado di rischio. Quelle valutate a rischio elevato saranno soggette tempestivamente a uno screening mediante tampone.

Sempre dal Dirmei sono stati avviati anche i percorsi di formazione rivolti a tutto il personale delle Rsa per contrastare il virus, implementare l’offerta e migliorare la risposta clinico organizzativa.

Il sostegno della Regione alle scuole di montagna

La Regione Piemonte sostiene  il mantenimento e lo sviluppo dei servizi scolastici statali nei territori montani anche per l’anno 2020-2021.

La  Giunta ha deciso la predisposizione di un bando per la concessione di contributi per complessivi 300.000 euro.

Le Unioni montane sedi di plessi scolastici potranno formulare, in accordo con gli istituti di riferimento, programmi capaci di garantire nelle scuole statali dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado l’impiego del personale necessario per assicurare il mantenimento dell’offerta in caso di accertate condizioni di sofferenza, documentata marginalità e rischio di chiusura.

Inoltre, potranno provvedere alla razionalizzazione di situazioni di pluriclasse dove sono documentabili particolari disagi dovuti alla composizione delle stesse in rapporto alla dotazione di personale docente e al tempo scuola previsto.

Ogni programma dovrà considerare la dotazione dei servizi scolastici esistenti, la loro dislocazione e le caratteristiche geomorfologiche del territorio.

Coronavirus: in Piemonte nessuna nuova vittima e 37 contagi in più

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

 

26.834 PAZIENTI GUARITI E 469 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.834 (+14) rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3362 (+0) Alessandria, 1606 (+4) Asti, 848 (+0) Biella, 2555 (+0) Cuneo, 2.400 (+0) Novara, 13.759 (+8) Torino, 1135 (+2) Vercelli, 986 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 181 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 469 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI RIMANGONO 4146

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione, nessuno oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale rimane quindi di 4146 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 399 Cuneo, 373 Novara, 1834 Torino, 223 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 32.881 (+ 37) rispetto a ieri, di cui 25 asintomatici. Dei 37 casi, 13 screening, 20 contatti di caso, 4 con indagine in corso. I casi importati sono 16 su 37, i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4172 Alessandria, 1919 Asti, 1076 Biella, 3104 Cuneo, 3007 Novara, 16.400 Torino, 1555 Vercelli, 1182 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 284 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 182 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 7(+2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 98 (+ 13 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1327

I tamponi diagnostici finora processati sono 587.908 di cui 328.107 risultati negativi.

Referendum, Di Maio ribadisce il proprio SI’

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ribadisce il proprio sì e quello di M5S al referendum sul taglio dei parlamentari, in una intervista rilasciata a Fanpage: 

“L’obiettivo di questa riforma è portare il numero dei parlamentari italiani a quello della media europea: la Germania ne ha circa 700, la Francia circa 500, mentre  l’Italia ne ha 945. E’ un numero ampio perché questo Parlamento è stato disegnato dopo il fascismo, quando andava creato uno Stato.

Poi sono nati i consigli regionali, i consigli comunali. Oggi tagliare 345 parlamentari significa tornare a una normalità”.  Per Di Maio “Non è una battaglia di anti-politica, ma ci sono anche dei risparmi, mezzo miliardo nel complesso. Sono soldi che gli italiani risparmieranno. All’ultima votazione tutti i partiti l’hanno votata, e quindi ci aspettiamo un sostegno anche da chi l’ha votata in Parlamento”.