ilTorinese

Il Natale a Torino sarà solidale

 “La cooperazione e l’assunzione di responsabilità sono apprezzate dai cittadini e generano fiducia, perché tutti sanno che una partita come questa si vince soltanto insieme e che nessuno può pretendere di avere ragione da solo. Di cooperazione abbiamo bisogno per superare l’emergenza sanitaria, e ne abbiamo bisogno per ripartire progettando un domani sereno. (…) La pandemia ha modificato i ritmi della nostra vita, ha inciso su tempi e luoghi di lavoro e con essi sull’uso di spazi e infrastrutture, pensati e costruiti per altre esigenze. Appartiene alla Repubblica saper leggere i segni dei mutamenti, e saper creare i percorsi affinché gli obiettivi di libertà, giustizia, coesione sociale, che la Costituzione ci affida, trovino applicazione nel tempo nuovo. Dobbiamo essere protagonisti del cambiamento, e non succubi degli eventi”. 

Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (dall’intervento alla sessione di apertura della XXXVII Assemblea annuale ANCI).

Sarà sicuramente un Natale diverso. Un Natale all’insegna della solidarietà. È questo il messaggio della Città di Torino per le festività di fine anno.

In un momento difficile come l’attuale è fondamentale la solidarietà sociale, il volontariato, l’assistenza, ed è per tale ragione che l’Amministrazione comunale ha deciso di proseguire e incrementare ‘Torino Solidale’ il progetto nato a marzo in collaborazione con il Banco Alimentare del Piemonte, il Banco delle Opere di Carità e la Rete del privato sociale del territorio per tutelare le persone e i nuclei in situazione di fragilità personale, sociale ed economica. Un’iniziativa di rete per unire le forze e far fronte alle richieste che giungono da tante persone e famiglie che, a causa dell’emergenza sanitaria e della conseguente emergenza economica, stanno vivendo un momento particolarmente critico della loro esistenza. A ‘Torino Solidale’ possono contribuire anche i singoli cittadini sia con beni alimentari e di prima necessità, sia attraverso il conto corrente ‘solidarietà’ che il Comune ha aperto nella Banca Unicredit per raccogliere le donazioni. Fino a oggi il progetto ha agito su molteplici fronti sostenendo oltre 15mila famiglie grazie a una rete capillare e di prossimità che si è tradotta in 12 Snodi che hanno assicurato e garantiscono tuttora il rifornimento, lo stoccaggio di beni alimentari e di prima necessità e la distribuzione di pacchi alimentari.

È con questo spirito che nei primi giorni di novembre la Città ha stanziato un ulteriore contributo di 1 milione di euro e, in occasione delle feste, ha deciso di promuovere una campagna di comunicazione (dall’1 dicembre al 6 gennaio 2021) dal titolo ‘TORINO NATALE SOLIDALE’ sia per favorire la raccolta fondi, sia per restituire ai cittadini l’atmosfera natalizia attraverso azioni concrete in aiuto di chi ha più bisogno.

 

CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE

‘Questo Natale è un’altra storia’ è il payoff della campagna di comunicazione che, partendo dall’attuale momento storico, vuole sottolineare l’opportunità di impegnarci tutti per scrivere una storia diversa e invitarci a non perdere la positività. Un insieme di azioni per richiamare l’attenzione in modo accattivante e coinvolgere le persone diffondendo in loro un messaggio che le faccia riflettere e le spinga ad azioni concrete di solidarietà.

 

Call to action ‘METTIAMOCI IL CUORE’

Insieme al sostegno della Città, la vera forza di ‘Torino Natale Solidale’ è data dalle e dai cittadini. L’obiettivo della call to action ‘Mettiamoci il cuore’, infatti, è ritrovare tutti insieme il vero senso del Natale in un gesto di sentita e concreta solidarietà verso le persone che, oggi in particolare, ne hanno più bisogno. Alla potenza del messaggio ‘virale’ si unisce l’iconicità di un QR Code a forma di cuore ‘confezionato’ in un pacco dono natalizio che, rimandando al sito, www.nataleatorino.it, racchiude tutte le info sulla modalità per effettuare una donazione.

Oltre alla campagna di comunicazione creata in occasione delle festività natalizie, ‘Torino Natale Solidale’ è anche il proseguimento e il rafforzamento con il contributo di Iren del progetto ’Torino Solidale’ che individua nel Natale l’occasione per sensibilizzare maggiormente la cittadinanza alla solidarietà e all’aiuto reciproco.

“Ci avviciniamo alle feste natalizie che quest’anno, a causa della pandemia e della necessità di contrastarne la diffusione, dovremo inevitabilmente trascorrere in modo diverso rispetto al passato – dichiara Chiara Appendino Sindaca di Torino –. Per la nostra comunità cittadina è certo un momento particolarmente difficile. E sono giorni che dobbiamo vivere, come ci ha indicato il Presidente Mattarella nel suo recente discorso all’Assemblea annuale dell’Anci, responsabilmente e con spirito di collaborazione e di solidarietà. Un invito accolto dalla Città di Torino che, proprio all’insegna della massima attenzione verso quelle famiglie che più soffrono gli effetti economici e sociali dell’emergenza sanitaria, ha deciso di trasformare in occasione di solidarietà le iniziative che non si potranno organizzare questo Natale. Al progetto Torino Solidale e alle attività dei suoi snodi che ogni mese consegnano generi alimentari e beni di prima necessità a migliaia di persone, sono state infatti destinate le risorse finanziarie che sarebbero servite per dare vita agli eventi di piazza da programmare nell’ambito della festività di fine anno e che, proprio per le conseguenze e le restrizioni da adottare necessariamente per contenere il contagio da Covid 19, non si potranno svolgere”.

 

“Il Natale è dimenticare per un po’ se stessi e trovare il tempo per gli altri, è lo spirito del dare senza il pensiero di ricevere. Lo stesso spirito – afferma Sonia Schellino, assessora alle Politiche Sociali della Città di Torino – che ha animato fin dai primi giorni della pandemia, a marzo, l’intera Rete di Torino Solidale con decine di associazioni e centinaia di volontari. Esprimo il mio apprezzamento per l’iniziativa che unisce tanti e diversi settori di questa Amministrazione nell’unico comune obiettivo di far trascorrere alle famiglie in difficoltà le festività natalizie con maggiore serenità e il conforto di non sentirsi sole”.

In un periodo complesso come quello che stiamo vivendo, abbiamo ritenuto non percorribili le diverse ipotesi di celebrazioni natalizie che si erano delineate – spiega Francesca Leon, Assessora alla Cultura della Città di Torino -.  Quest’anno sarà necessariamente un Natale diverso e abbiamo quindi deciso, in accordo con l’Assessora Schellino e con tutta la Giunta, di dare alla nostra città un messaggio di solidarietà e vicinanza. Ci è parsa l’unica cosa giusta da fare in questo momento complicato ed incerto. Con l’aiuto della Fondazione per la Cultura Torino abbiamo deciso di utilizzare parte delle risorse destinate alle attività natalizie per regalare alla città una campagna di comunicazione che invitasse cittadini e aziende al dono e che facesse sentire tutti uniti in un gesto di solidarietà, nonostante la distanza. Il lavoro degli snodi è stato tantissimo, ma c’è ancora tanto da fare. Per accompagnare le nostre feste saranno anche proposte pillole musicali on line che accompagneranno le nostre feste, grazie al Coordinamento delle Associazioni Musicali e ARCI. Ci auguriamo che questo Natale 2020 a Torino sia solidale e capace di trasmettere vicinanza e senso di comunità”.

Chiunque si riconoscesse nel progetto ‘Torino Natale Solidale’ e volesse dare un proprio contributo potrà farlo effettuando un bonifico bancario a favore del Comune di Torino IBAN IT69L0200801033000104431330 – causale ‘Torino Solidale art. 66 dl 18/2020’.

 

Anche Graphic Days® ha aderito all’iniziativa ‘Torino Natale Solidale’ e per farlo ha individuato all’interno della sua grande community alcuni artisti che hanno accettato con entusiasmo e grande partecipazione di regalare una propria opera a supporto delle donazioni. Cecilia Campironi, Fernando Cobelo, Giovanni Gastaldi, Alice Serafino Ilaria Urbinati firmeranno 5 soggetti diversi che diventeranno un messaggio di augurio e di speranza in forma di cartolina virtuale o fisica visibile sul sito www.nataleatorino.it e scaricabile dall’1 dicembre.

Per mantenere vivi alcuni simboli della tradizione, pur senza generare occasioni di assembramento in un periodo così delicato, oltre alle opere di Luci d’Artista che illuminano le strade e le piazze cittadine, torneranno l’Albero di Natale, il Calendario dell’Avvento e il presepe di Emanuele Luzzati che da sempre contribuiscono a creare la magica atmosfera natalizia torinese.

 

ALBERO DI NATALE (1 dicembre – 6 gennaio 2021)

Gold & Silver è l’albero di Natale che sarà acceso in piazza San Carlo.

Pensato come simbolo della tradizione delle feste natalizie con i suoi eleganti colori oro e argento, tradizionalmente associati al Natale, l’Albero di Luminarie Gold & Silver proietta le potenzialità artigiane, artistiche e culturali italiane, così come il calore e lo spirito di accoglienza. Alto 22,5 metri per un diametro di 10, nel 2019 è stato annoverato dalla rivista Vanity Fair tra gli alberi di Natale più belli al mondo. La struttura, di acciaio e ferro, pesa 5300 chilogrammi, mentre 12 metri cubi di legno d’abete sono stati usati per i 150 elementi luminosi che lo compongono: piccoli rosoni il cui disegno è ispirato al ricamo chantilly si alternano tra le sezioni del cono illuminati da oltre 27.000 lampadine LED di colore bianco caldo e freddo. Si ringrazia Iren per la collaborazione tecnica e la fornitura elettrica, e la ditta Mariano Light Srl, per la sponsorizzazione tecnica dell’Albero di Natale.

 

CALENDARIO DELL’AVVENTO (1 dicembre – 6 gennaio 2021)

La magia del Natale sarà scandita anche dallo scorrere dei giorni che in piazza San Carlo si manifesterà con l’apertura del fiabesco e colorato calendario nato dalla fantasia di Emanuele Luzzati. Realizzato grazie al lavoro del Teatro Regio di Torino sulla base dei disegni di Lastrego&Testa creati partendo dai bozzetti del Maestro che ha saputo far sognare tutti, unendo grandi e piccini nel più gioioso spirito natalizio. Le caselle del calendario saranno aperte dai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Torino.

PRESEPE DI EMANUELE LUZZATI (8 dicembre – 6 gennaio 2021)

Quest’anno sarà piazza Carlo Felice a ospitare i personaggi creati dal grande artista genovese Emanuele Luzzati. Il suggestivo presepe è composto da sagome dipinte su legno che mescolano ai personaggi tradizionali le figure delle favole più conosciute.

 

MOLE ILLUMINATA (2 dicembre – 6 gennaio 2021)

Nei giorni di festa – grazie a Iren in collaborazione con la Città di Torino – sarà possibile ammirare la Mole Antonelliana illuminata di blu, rosso o bollicine a seconda delle occasioni: blu per tutto il periodo festivo, rosso nelle notti natalizie del 24, 25 e 26 dicembre e ‘bollicine’ il 31 dicembre dallo scoccare della mezzanotte. L’illuminazione è realizzata con 2000 lampade stroboscopiche a led installate lungo tutta la guglia e la cupola.

 

ILLUMINAZIONE SCENOGRAFICA AL GIARDINO LAMARMORA E PIAZZA MARIA TERESA (2 dicembre – 6 gennaio 2021)

Alcuni alberi del giardino e della piazza saranno decorati, grazie alla creatività dei tecnici di Iren, da migliaia di luci a LED scintillanti di colore bianco che andranno a creare un emozionante effetto innevato.

 

CONCERTI

Torneranno, seppure con modalità diversa rispetto agli scorsi anni, i concerti di Natale realizzati dal Coordinamento Associazioni Musicali di Torino.

Si tratta di 16 concerti di 30 minuti ciascuno visibili sul sito e sui canali social della Città. In programma musiche adatte a tutte le fasce d’età: valzer di Strauss, pezzi classici di musica sacra, brani di musica leggera legati alla tradizione natalizia e anche qualche colonna sonora per concludere i festeggiamenti di ‘Torino, città del cinema’. Il 24 dicembre è in programma il ‘Canto di Natale’ di Charles Dickens accompagnato da un artista che disegnerà dal vivo i personaggi descritti dall’attore Enrico Dusio, voce recitante del racconto. L’1 gennaio 2021, invece, si potranno ascoltare i brani tipici del Capodanno di Vienna eseguiti da un’orchestra composta da 16 giovani musicisti della Scuola di Musica di Fossano e direttori dal Maestro Paolo Fiamingo.

Alla cura di ARCI Torino è invece affidato il palinsesto rivolto ai più giovani. Il mondo delle produzioni contemporanee e indipendenti in ambito musicale e teatrale, verrà coinvolto nella realizzazione di contenuti video autoriali. Sarà l’occasione per fruire di una proposta leggera e popolare per ritrovare la qualità e la passione che hanno reso Torino un riferimento, in

questo ambito, sulla scena nazionale ed europea. A partire dai club, i circoli, come da location d’eccezione, affidandosi a generi i linguaggi diversi ARCI coordinerà artisti, tecnici e professionisti che, pur così duramente colpiti dalla pandemia, sono stati tra i primi a mettersi a disposizione durante l’emergenza sanitaria.

 

Info: www.nataleatorino.it

#nataleatorino #torinosolidale #mettiamocilcuore

Covid, Ruffino (Fi): “Misure sanitarie severe per lo sci”

Il presidente del Veneto Luca Zaia richiama giustamente alla necessità di trovare una linea di comportamento omogenea fra i Paesi alpini sull’imminente stagione sciistica.

Avendo sollevato  questo profilo di un problema che è di importanza capitale per il turismo invernale e con un impatto notevole sul Pil, osservo che Paesi dell’Unione europea come Francia, Austria e Slovenia, e, fuori dalla Ue, la Svizzera, hanno già deciso in piena autonomia di aprire le piste da sci e dunque gli impianti e quant’altro. Il governo italiano è davanti a un bivio complicato e difficile per decidere quale strada prendere: adeguarsi alla concorrenza dei Paesi Alpini, e consentire l’apertura di tutti gli impianti? Oppure bloccare la stagione sciistica mandando gambe all’aria migliaia di imprese e lasciando sul lastrico decine di migliaia di lavoratori?

Esiste una terza via, che mi permetto di suggerire al presidente Conte e al ministro Spadafora: adottare misure molto restrittive sul piano sanitario, evitare gli assembramenti dell’ “après ski” nei pub o nelle discoteche per non ripetere i disastri ferragostani, e con questo favorire la stagione sciistica. Trovo che sarebbe un modo intelligente per evitare il collasso economico del settore ma anche per reggere la competizione con i Paesi alpini. Anzi, sono convinta che un sistema di ferree regole sanitarie potrebbe attirare turisti di altri Paesi. Agli operatori turistici un suggerimento: perché non includere nel pacchetto vacanze un test antigienico all’arrivo e uno alla partenza per ogni ospite?

on. Daniela Ruffino, deputata piemontese di Forza Italia

Sanità, più addetti da giugno ad oggi

Per far fronte all’emergenza Covid la Regione Piemonte può contare oggi (dato al 19 novembre 2020) su 3.957 risorse medico-sanitarie: 811 medici, 1.385 infermieri e 1.761 con altri profili.

A esse vanno aggiunti 594 medici Usca e 10 della Protezione civile. Si tratta, complessivamente, di 4.561 persone che, al 25 giugno, erano invece 2.416”. Lo ha dichiarato  l’assessore alla Sanità Luigi Icardi nel corso dell’audizione in quarta Commissione regionale Sanità a Palazzo Lascaris, presieduta da Alessandro Stecco, “per fare chiarezza sui numeri in modo oggettivo e mi auguro definitivo”.

“Dal 15 marzo – ha aggiunto – sono stati fatti numerosi bandi. Si tratta di bandi della durata di un anno e ciò comporta che chi è stato assunto a marzo è tutt’ora in servizio. Nel periodo estivo abbiamo attinto dalle graduatorie già presenti in alcune Asl e da settembre abbiamo proceduto a ulteriori bandi. Per questo è un falso affermare che il Piemonte non si sia attrezzato per quanto riguarda il personale”.

“Questi numeri – ha sottolineato, chiedendo a Donatella Pagliassotto del Coordinamento risorse umane del Dirmei di illustrarli nei particolari – riguardano esclusivamente le assunzioni per l’emergenza Covid e non comprendono i bandi specifici no-Covid fatti in seguito a turnover o pensionamenti non legati direttamente all’emergenza”.

Gian Luca Vignale del settore regionale delle Rsa e delle strutture residenziali ha invece illustrato, in particolare, le caratteristiche della Piattaforma Covid 19 per la gestione delle strutture residenziali.

“Si è passati – ha osservato – dalla richiesta alle strutture d’inviare di settimana in settimana i dati tramite la compilazione di un foglio Excel all’attuale piattaforma, attiva dal 22 giugno, che consente di caricare i dati tempestivamente. Dal 3 ottobre, in seguito a un’ordinanza regionale, il caricamento dei dati non è più una richiesta del Dirmei ma un obbligo e oggi 602 strutture su 784 caricano regolarmente i dati. Chi non lo fa viene comunque contattato dall’Unità di crisi”.

Rispondendo alle richieste di approfondimenti poste dai consiglieri Domenico RossiDaniele Valle (Pd) e Marco Grimaldi (Luv), Vignale ha assicurato che i dati raccolti dalla piattaforma verranno messi settimanalmente a disposizione della Commissione.

All’inizio della seduta la Commissione ha anche iniziato l’esame della Proposta di legge 82, Misure di sostegno per gli anziani vittime di delitti contro il patrimonio, presentata dal primo firmatario Raffaele Gallo (Pd).

Il provvedimento si propone di istituire misure di sostegno concreto per cittadini di età pari o superiore a 70 anni, residenti in Piemonte e con situazioni economiche disagiate, vittime di gravi reati quali furto, rapina, estorsione o truffa.

Nel dibattito generale sono intervenuti, per richieste di approfondimento, i consiglieri della Lega Sara ZambaiaValter Marin Andrea Cane.

L’importanza della prevenzione urologica in tempi di pandemia

Giovedì 26 Novembre dalle ore 15.30 alle16.30 in diretta streaming sulla pagina FB di Fondazione Ricerca Molinette incontro online con i medici della S.C. Urologia Molinette “NON ABBASSIAMO LA GUARDIA! L’importanza della prevenzione urologica in tempi di pandemia”

“In base ai dati del rapporto “I numeri del Cancro in Italia – 2020”, i tumori urologici sono tra le 5 neoplasie più frequentemente diagnosticate nel nostro paese.
Ogni anno vengono diagnosticati 36.000 carcinomi della prostata, oltre a 25.500 carcinomi della vescica. Considerando tutte le neoplasie, l’efficacia delle campagne di prevenzione e delle terapie innovative ha determinato un complessivo aumento del numero delle persone vive dopo la diagnosi: sono circa 3,6 milioni, con un incremento del 37% rispetto a 10 anni fa. Almeno un paziente su quattro (quasi un milione di persone) è tornato ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale e può considerarsi guarito.
Sono risultati straordinari, che dimostrano perché è importante continuare a lavorare sul fronte della prevenzione. Non possiamo abbassare la guardia, anche in un momento in cui tutta l’attenzione è focalizzata sull’epidemia da Covid-19.
La campagna “Un Baffo per la Ricerca” prevede la collaborazione con i medici della Struttura Complessa di Urologia di Città della Salute e della Scienza, una delle più all’avanguardia d’Italia per l’attività clinica e chirurgica uro-oncologica, guidata dal Prof. Paolo Gontero. I medici metteranno la loro esperienza a disposizione dei cittadini attraverso momenti informativi che quest’anno si svolgeranno online”.

La maestra e il dono d’amore tradito da un uomo indegno

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / La vicenda della maestra d’asilo e delle sue foto erotiche postate vigliaccamente dal suo ex fidanzato sul web si protrae da due anni ed è costata il lavoro alla maestra ventiquattrenne, definita dalla direttrice dell’ asilo una svergognata 

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E’  intervenuta anche la Appendino, sostenendo che far l’amore non è mai reato, una giustissima osservazione che però non coglie i termini del problema. Innanzi tutto una domanda: può una maestra d’asilo avere una sua vita intima e dare sfogo al suo istinto sessuale in libertà ? Già Baudelaire scriveva che la donna e l’uomo devono poter trarre piacere del loro corpo “senza ansietà”.
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Essere scatenati nella passione erotica non significa affatto non poter essere una buona educatrice. Il problema è nato dall’arbitrio commesso dall’ex fidanzato che si è rivelato persona sleale e volgare. Pensare alla maestrina dalla penna penna rossa del libro “Cuore” di De Amicis  che forse non conobbe mai un uomo, è pura ipocrisia. L’unico aspetto positivo del ‘68 è stato quello di aver liberato il sesso  dall’ipocrisia. Si incominciò a scopare liberamente e le ragazze per prime volevano emanciparsi da  costrizioni, convenzioni e luoghi comuni superati. Questo non significava pensare alle comuni e all’amore di gruppo, versione moderna dell’orgia antica. Significava semplicemente godere liberamente del piacere del sesso. Anche la battaglia per la pillola anticoncezionale liberò  l’amore dalle ansie di un concepimento non voluto. Poi si passo’ all’aborto e li il problema assunse complicanze etiche molto gravi, se è vero che un laico come Bobbio non fu d’accordo con la sua liceità  etica. Lo stesso Papa Francesco  ha parlato del sesso come di un dono di Dio. La concezione cattolica di far l’amore solo  in funzione procreativa va rispettata , ma già Anatole France parlò del piacere della trasgressione. La maestra d’asilo nella sua intimità era padrona di fare ciò che voleva e nessuno aveva ed  ha il diritto di sindacare cosa avvenga sotto o sopra le coperte del suo letto. Non c’ è bisogno di essere Bertrand Russell per capirlo. Forse gli educatori debbono essere di per se’ casti e morigerati? Non possono avere una vita sessuale? Io so che una signora dell’alta borghesia torinese si fece fotografare in pose osé dal suo fidanzato d’allora che seppe mantenere la riservatezza del caso. La signora oggi è anziana, ma credo ricordi con piacere quella trasgressione pre-‘68 carica di erotismo e anche di complicità. La maestrina, al massimo, è stata poco prudente a fidarsi del fidanzato, anche se oggi il telefonino è diventato totalmente invasivo  fino da arrivare persino al “lettone” putiniano di Berlusconi. Non è stata affatto una svergognata ed andrebbe reintegrata nel suo posto di lavoro.
Chi la pensa diversamente non ha colto l’evoluzione dei tempi. Qui si sta parlando di un sano, naturale amore tra uomo e donna, quello esaltato  e praticato da Giosuè Carducci. Ci siamo abituati e rassegnati a tutte le patologie, perversioni  e le mostruosità sessuali. Per una volta che si tratta di una ragazza che ama il sesso istintivo  secondo natura che non lascia spazio alla ragione ma da’ sfogo all’istinto, bisogna gioire . Purtroppo la maestrina si era concessa ad una persona da poco che non ha saputo essere degna  del suo dono d’amore. Io ricordo che una ventina d’anni fa in un noto liceo torinese nel mese di settembre andava a tenere lezione di latino e di greco una professoressa in abiti succinti e provocanti. Ci fu una lettera su “Specchio dei tempi”, ma non successe nulla . Non era scandaloso, ma piacevole, vedere l’ombelico della prof., ma ci potevano essere ragioni di opportunità sull’abbigliamento da tenere a scuola. Ma questo è tutto un altro discorso, anche se la scuola dovrebbe avere delle regole che vanno rispettate da tutti, docenti e allievi. A casa propria invece, ciascuno ha il diritto di fare ciò che ritiene senza per questo suscitare giudizi di sorta.
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scrivere a quaglieni@gmail.com

Il Planetario e la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori

Colleghiamoci! Venerdì 27 novembre 2020 dalle ore 17.00   Infini*to – Planetario di Torino, Museo dell’Astronomia e dello Spazio vi invita, come ogni anno, alla Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori, quest’anno completamente digitale.

Grazie alla tecnologia del Planetario e ai canali social, partiremo per un viaggio nella ricerca che parte dal pianeta Terra e arriva alle galassie più lontane. In diretta sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale Youtube incontreremo i Ricercatori ed Esperti che ci racconteranno le ultime news in campo Astronomico e Astrofisico.

Il tutto sarà fruibile online grazie a una diretta Youtube Facebook sulle pagine ufficiali del Museo. Attraverso le chat live di Youtube e di Facebook sarà possibile fare domande ai nostri ospiti.

L’evento sarà gratuito e sarà possibile effettuare una donazione per supportare il Planetario e il programma “Explore. Together.”

L’evento si svolge nell’ambito della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2020, che a Torino è organizzata da Università e Politecnico. L’iniziativa fa parte del progetto Sharper – SHAring Researchers’ Passion for Evolving Responsibilities. Per maggiori informazioni si rimanda al sito: www.sharper-night.it/torino

PROGRAMMA

Ore 17: INIZIO DIRETTA

1° TAVOLA ROTONDA

ore 17.00: introduzione ai temi tavola rotonda. Utilizzando il Planetario vi presentiamo il tema del primo incontro del pomeriggio

ore 17.10: Il clima sulla Terra [Antonello Provenzale – Direttore, Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR, Pisa]

ore 17.30: Dal Sole alle Aurore, effetti imprevedibili della nostra stella [Alessandro Bemporad – Ricercatore INAF, Osservatorio Astrofisico di Torino]

2° TAVOLA ROTONDA

ore 18.00: introduzione ai temi tavola rotonda. Utilizzando il Planetario vi presentiamo il tema del secondo incontro della serata

ore 18.10: Radio galassie e buchi neri supermassicci. Il progetto Lofar Radio Galaxy Zoo [Francesco Massaro – Professore Associato, Università degli Studi di Torino, Valentina Missaglia – Postdoc, Università degli Studi di Torino ]

ore 18.30: Astronomia multimessaggero [Luca Latronico e Chiara Oppedisano – Ricercatori, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare]

ore 19.15 FINE

Entrambe le tavole rotonde saranno moderate da Simona Romaniello, Responsabile Education di Infini*to ed Emanuele Balboni, Divulgatore di Infini*to.

Al termine di ogni tavola rotonda sarà possibile, utilizzando la chat di Youtube e Facebook, fare domande agli ospiti della serata.

Il Recovery fund per il Piemonte verrà gestito da Roma?

Circa le richieste piemontesi sul Recovery Fund, l’assessore regionale al Bilancio Andrea Tronzano ha spiegato che rimangono ancora ampie incognite sulla modalità di gestione delle risorse, che potrebbe avvenire in modo centralizzato a livello nazionale. È quanto emerso nel corso della Prima Commissione di palazzo Lascaris, presieduta da Carlo Riva Vercellotti, dove è proseguita la discussione sul tema del Recovery Fund e sulle principali linee di intervento formulate dalla Giunta.

Oggi, ha chiarito Tronzano, entrare nel dettaglio delle schede dei singoli interventi sarebbe prematuro in quanto “Un vincolo che ci pone il Recovery Fund è quello di inserire progetti immediatamente cantierabili ed è su quelli che ci siamo concentrati all’interno delle singole schede. Si tratta però ancora di un lavoro provvisorio, perché rimane da capire come il Governo ripartirà le risorse e se, una volta definite le macroaree, le Regioni avranno libertà di manovra nel dettaglio o se la gestione sarà centralizzata da parte del Governo”.

Sanità e ambiente costituiscono le principali macroaree sulle quali si sono concentrate le numerose richieste di approfondimento da parte delle opposizioni, che hanno criticato invece un’eccessiva genericità dell’impostazione delle proposte. Il Pd, con Sergio Chiamparino, ha richiesto risorse specifiche per finanziare il settore strategico della ricerca sulle scienze della vita. Sul tema della mobilità e dello sviluppo sostenibile, i bus green, la qualità dell’aria, le bonifiche ambientali sono intervenuti vari consiglieri di M5s, mentre per lo stesso gruppo Francesca Frediani ha posto l’attenzione sull’urgenza di intervenire sulla didattica a distanza per guardare oltre all’emergenza e farla diventare uno strumento di accompagnamento e supporto alla didattica tradizionale. La riconversione del patrimonio edilizio delle Atc e il rinnovo della flotta di bus e tram di Torino sono due delle priorità messe al centro della discussione da Marco Grimaldi (Luv), mentre sempre dal gruppo Pd sono emerse riflessioni riguardo agli investimenti nella logistica, alla conversione “green” dei cicli produttivi, alla necessità di rafforzamento dei collegamenti infrastrutturali fra Piemonte e Lombardia e alla digitalizzazione della sanità.

Per la maggioranza il capogruppo della Lega, Alberto Preioni, ha sollecitato l’inserimento della problematica dell’alluvione dell’ottobre scorso nell’ambito degli interventi previsti sul rischio e il dissesto idrogeologico.

Tronzano ha anche specificato come la tutela dell’ambiente, in un’ottica di sviluppo e il rilancio della competitività del sistema produttivo piemontese sia la linea d’azione perseguita dalla Giunta. “Per dare sostanza a questa visione, oltre al Recovery Fund c’è però la programmazione dei fondi europei 2021-2027 e ritengo sarebbe proficua una discussione in merito, peraltro strettamente connessa anche al bilancio”, ha continuato Tronzano. Un tema quest’ultimo sul quale anche le opposizioni hanno manifestato disponibilità e interesse al confronto.

L’assessore ha infine proposto di verificare la disponibilità degli altri assessori competenti per un approfondimento, in primis su infrastrutture e ambiente all’interno del Recovery Fund, da svolgere nell’ambito dei lavori della Prima Commissione di questa settimana.

E’ morto Maradona, addio grande campione

È morto Diego Armando Maradona, oggi pomeriggio nella sua casa in Argentina,per arresto cardiaco

Aveva 60 anni:uno dei più forti se non il più grande calciatore della storia del calcio mondiale.

Campione del mondo con la nazionale Argentina nel 1986,vincitore di 2 scudetti con il Napoli aveva fatto innamorare milioni di tifosi in tutto il mondo per le sue giocate e la sua sportività nei confronti delle squadre avversarie.

Terminata la carriera di calciatore ha intrapreso l’attività di allenatore e dirigente sportivo con alterne fortune.

Proprio oggi,15 anni fa, morì un altro fuoriclasse, l’attaccante nordirlandese George Best.

Vincenzo Grassano

Torino-Virtus Entella, valevole per il quarto turno di Coppa Italia

Domani ore 14  Stadio Olimpico Grande Torino

Doppio allenamento oggi per i granata di Giampaolo,attesi domani da una gara importante per il passaggio del turno in coppa Italia con in gioco la qualificazione agli ottavi per incontrare il Milan.Spazio al turnover per valutare chi gioca meno:in porta M.Savic,il gigante serbo con i piedi buoni,occasione ghiotta per i giovani arrivati dal vivaio granata: Buongiorno,Segre,Edera e Millico,chance per dimostrare che possono far parte del progetto Toro targato Giampaolo.Una gara da non fallire

Qui Juve: giornata di riposo per la squadra del tecnico Pirlo dopo che ieri sera ha già ottenuto la qualificazione agli ottavi di Champions League.Si tenterà il recupero di Bonucci per la gara di campionato sabato 28 novembre alle ore 18,Benevento-Juventus

Vincenzo Grassano

Coronavirus, nuovi contagi e vittime. Ma i ricoveri in ospedale sono in calo

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17,30

72.529 PAZIENTI GUARITI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 72.529 (+ 1948 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: Alessandria 6.193, Asti 3.494, Biella 2.244, Cuneo 8.411, Novara 5.130 Torino 41.432, Vercelli 2.624, Verbano-Cusio-Ossola 2.165 oltre a 414 extraregione e 422 in fase di definizione.

I DECESSI DIVENTANO 5.803

Sono 84 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 7 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 5.803 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 892 Alessandria, 339 Asti, 271 Biella, 627 Cuneo, 530 Novara, 2.616 Torino, 290 Vercelli, 178 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 60 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 156.253(+2.878rispetto a ieri, di cui 1211, il 42%, sono asintomatici).

I casi sono così ripartiti: 698 screening, 1282 contatti di caso, 898 con indagine in corso; per ambito: 422 Rsa/Strutture socio-assistenziali, 155 scolastico, 2301 popolazione generale.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 13.402 Alessandria, 7.138 Asti, 5.391 Biella, 21.050 Cuneo, 11.855 Novara, 84.205 Torino, 5.766 Vercelli, 5.115 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 888 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.443 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 403(1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 5.095 (- 21 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 72.423

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.468.297 (+21.540 rispetto a ieri), di cui 767.627 risultati negativi.