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L’e-commerce nel Torinese cresce del 300 per cento

Nei primi nove mesi del 2020 si registra un incremento del 306% delle consegne e-commerce rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Pronti nuovi servizi

Cresce ancora il numero dei pacchi consegnati da Poste Italiane a Torino. Nei primi nove mesi del 2020, infatti, si è registrato un incremento del 306% dei pacchi e-commerce rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

L’Azienda, grazie alla propria capillarità e all’efficienza della rete distributiva che sul territorio può contare su 42 Centri di Recapito, 420 Uffici Postali e 440 Punto poste da te, è riuscita a far fronte alle nuove esigenze del mercato, ai nuovi bisogni dei consumatori e soprattutto al considerevole incremento di richieste dei cittadini in questo periodo di emergenza.

E grazie alla spinta del Black Friday e degli acquisti natalizi ormai alle porte, le prossime settimane rappresenteranno un periodo di alti volumi di consegna per la rete logistica di Poste Italiane, che si conferma fra i partner di distribuzione più scelti dal mercato, grazie ai suoi servizi, ai suoi 27 mila portalettere, 33.500 mezzi e oltre 1.800 centri di distribuzione. Attualmente in Provincia di Torino la rete Punto Poste, l’insieme di attività commerciali che offrono i servizi di ritiro e spedizioni pacchi, conta 414 tabaccherie, bar, cartolerie, negozi ed edicole presso le quali è possibile ritirare i propri acquisti in modo semplice e veloce. A questi si affiancano i 26 Locker punti self-service con orari di apertura estesi attraverso i quali è possibile anche effettuare il reso dei propri acquisti online che devono essere spediti con Poste Italiane.
Inoltre, anche per i cittadini della provincia di Torino la consegna e-commerce di Poste Italiane si arricchisce di nuovi servizi. Attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, sarà infatti possibile consultare lo stato della spedizione direttamente via WhatsApp . Con il servizio di tracciatura online, già disponibile su web ed APP, è possibile tracciare lo stato della spedizione in modo semplice e veloce, per qualsiasi tipo di prodotto di Poste Italiane.
Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3715003715, si entra in contatto con l’Assistente Digitale Poste, che restituisce un apposito link alle informazioni richieste per verificare lo stato della spedizione. Per eseguire la tracciatura è necessario indicare il codice di invio presente sotto il simbolo a barre del prodotto inviato o, in caso di acquisto online, il numero fornito dal venditore.

A livello nazionale, nei primi nove mesi dell’anno, grazie al modello di recapito Joint Delivery è stato consegnato il numero record di 53 milioni di pacchi, circa il 42% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, determinando un risultato operativo (EBIT) in crescita del 34,7%.

“Per Poste Italiane – come ricordato dall’Amministratore Delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre – il segmento B2C mostra un trend solido dopo aver registrato un terzo trimestre molto forte, con volumi di vendite significativi. A ottobre, che è andato ancora meglio di settembre, e a novembre abbiamo assistito ad una costante crescita. Inoltre, stiamo entrando in un periodo importante per questo tipo di mercato”.
La rete logistica di Poste Italiane è destinata ad ampliarsi: nei giorni scorsi Poste Italiane ha annunciato di aver sottoscritto un accordo preliminare per acquistare l’intero capitale sociale dell’operatore postale Nexive Group. Un risultato che, ad autorizzazione definitiva dell’operazione, porterà Poste Italiane a poter contare su sinergie importanti, come sottolineato dall’AD Matteo Del Fante: “L’accordo per la possibile acquisizione di Nexive è utile al Paese, crea valore e nello stesso tempo migliora la qualità del servizio di recapito”.

Il ristorante Piano 35 conquista la stella Michelin

Il ristorante in cima al grattacielo Intesa Sanpaolo guidato dallo chef resident Christian Balzo si aggiudica l’importante riconoscimento del mondo della ristorazione. Doppio traguardo Michelin per chef Sacco che, oltre a Piano35, conferma per il 15° anno la seconda stella nel suo ristorante Piccolo Lago a Verbania

 

Durante la presentazione della Guida Michelin 2021, trasmessa quest’anno da Milano in una inconsueta formula a distanza a causa delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, lo chef “d’acqua dolce” Marco Sacco ha coronato due traguardi che, in un anno in cui il settore della ristorazione sta attraversando uno degli scenari più critici degli ultimi decenni, esprimono ancora di più il valore di uno chef che negli anni ha costruito una vera e propria famiglia di professionisti.

Piano35, il ristorante unico per posizione e vista sulla città di Torino, situato a 150 metri d’altezza, guidato dallo chef resident Christian Balzo, ha ricevuto la stella Michelin. Il successo arriva a poco più di un anno dall’inizio della gestione di chef Sacco che fin da subito aveva affidato la cabina di regia a Balzo. Un’intuizione vincente che ha permesso al locale in cima al grattacielo Intesa Sanpaolo di salire nell’olimpo della Rossa in poco più di un anno.

Un successo che si aggiunge a un’altra grande emozione: per il 15° anno di fila è stata confermata la seconda stella al Piccolo Lago, quartier generale di chef Sacco sul Lago Maggiore, luogo in cui ha raggiunto i primi traguardi e dove ha consacrato la sua carriera. In questo complesso 2020, sono ancor più significativi i due risultati storici che festeggiamo – commenta pieno di gioia Marco Sacco – E’ stato un anno difficile e i prossimi mesi non saranno da meno, ma questi riconoscimenti ci permettono di mantenere alta la voglia di indossare la divisa e l’energia creativa fra i fornelli. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro dell’incredibile squadra che mi circonda: un team fantastico che ogni giorno condivide tutto, dai sacrifici più dolorosi alle gioie più emozionanti”.

Christian Balzo, classe ’78, è un poliedrico talento cresciuto e formatosi in Piemonte. Dopo alcune esperienze sul territorio, di cui l’ultima alla Cascina Lautier a Chieri, nel 2019 approda a Piano35 dove, in soli otto mesi di apertura, conquista uno dei traguardi più importanti per chi lavora in questo mondo. “Ancora non ho ben realizzato quello che è successo – racconta Balzo – l’emozione è davvero grande ed è resa ancora più intensa dalla straordinarietà della situazione attuale. Mai avrei pensato di ricevere la stella in un anno in cui il settore della ristorazione è stato fermato! Con Marco Sacco ci siamo incontrati due anni fa e, fin da subito, abbiamo capito che insieme avremmo potuto fare grandi cose. A Piano35 ogni giorno portiamo avanti la ricerca di nuovi sapori, la cura verso ogni dettaglio e soprattutto il divertimento per quello che facciamo: se non si appassiona lo chef fra i fornelli non lo faranno neanche le persone sedute a tavola. E’ un grande onore raggiungere questo traguardo a Torino, nella terra che mi ha cresciuto, mi ha formato e mi ha fatto innamorare dell’eccezionale cultura gastronomica piemontese.”

A poco più di un anno dal debutto della nostra gestione a Torino – conclude chef Sacco – il riconoscimento accordato dalla Guida all’idea gastronomica che abbiamo portato avanti ci riempie di orgoglio. È un onore raggiungere questo doppio successo ed è un’occasione unica condividere questa emozione con tutto il mondo culinario italiano. Sono convinto che torneremo a far rivivere il bello che l’Italia gastronomica è in grado di realizzare”.

“Cinesi in Italia”, presentazione del documentario in Live Chat

Online da lunedì 23 novembre 2020 il documentario realizzato dall’Istituto Confucio dell’Università di Torino

Presentazione in Live Chat venerdì 27 novembre nell’ambito della Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori

 Nell’ambito della Notte dei Ricercatori dell’Università di Torino, l’Istituto Confucio dell’Ateneo presenta il documentario “Cinesi in Italia”, lavoro di ricognizione della presenza cinese nel nostro paese, realizzato attraverso recentissime interviste raccolte fra Torino, Milano, Firenze, Prato, Roma, Napoli, Bologna e Trieste. Il lavoro vuole essere un contributo a una migliore conoscenza della presenza diversificata, attiva e spesso socialmente attenta e partecipe dei Cinesi nel nostro paese.

Il documentario, online a partire da lunedì 23 novembre 2020, indaga con particolare attenzione le generazioni più giovani, senza perdere d’occhio la stratificazione delle diverse esperienze a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso.

Il lavoro è stato possibile grazie alla collaborazione attiva della chat sino-italiana “Dialogo” e vuole essere un punto di partenza che stimoli allo studio e alla ricerca; l’amplissimo materiale documentario raccolto verrà messo a disposizione degli studiosi da parte dell’Istituto Confucio dell’Università di Torino e dell’Ateneo.

Nel contempo, il documentario si rivolge alla società intera e a tutti coloro che vivono in Italia, italiani e stranieri, cinesi e non, per riflettere sul nostro ruolo di cittadini IN questo paese, a prescindere dai passaporti.

Venerdì 27/11, i professionisti, gli operatori e i tecnici che hanno realizzato le interviste, insieme a studiosi e protagonisti del documentario, parteciperanno alla Live Chat della Notte, dalle 16.00 alle 17.30. L’incontro sarà coordinato da Stefania Stafutti, coordinatrice scientifica del progetto.

“Cinesi in Italia” – Regia di Xin Alessandro Zheng, documentario, ITA 2020, durata 57 minuti.

Il documentario racconta le storie di almeno tre generazioni di cinesi che vivono in Italia, attraverso le interviste realizzate tra il 2019 e l’inizio del 2020 in diverse città dello Stivale. Racconti individuali che diventano una storia corale: uno spaccato molto interessante dell’ampia comunità cinese nel nostro paese.

 

“Cinesi in Italia” sarà online, a partire da lunedì 23 novembre 2020, su:

Sharper Night http://www.sharper-night.it/evento/video-cinesi-in-italia-il-documentario/

Unito Media https://media.unito.it/?content=9841

Live Chat della Notte / venerdì 27 novembre dalle 16.00 alle 17.30:

(https://meet.google.com/ueq-qtwt-uah)

Partecipano:

  • Li Hongxiang, Direttore di parte cinese dell’Istituto Confucio dell’Università di Torino
  • Zheng Ningyuan, artista visivo, fondatore del gruppo WUXU
  • Susanna Yu Bai, filmmaker e producer
  • Sergio Basso, regista e sceneggiatore
  • Xin Alessandro Zheng, regista
  • Shi Yang Shi, attore
  • Daniele Brigadoi Cologna, Università degli Studi dell’Insubria
  • Marco Wong, Presidente Onorario di Associna e Consigliere Comunale del Comune di Prato
  • Jada Bai, Fondazione Italia Cina
  • Zhiyuan Liu, mediatrice culturale

Il Piemonte sta lavorando per riaprire in sicurezza i negozi a dicembre

Non c’è ancora la certezza di una positiva retrocessione in zona arancione, ma la Regione si sta preparando per la riapertura dei negozi a dicembre. 

“Noi vogliamo riaprire – commenta il presidente della Regione Alberto Cirio – ma lo vogliamo fare per sempre: ormai non possiamo più correre rischi, ce lo chiedono gli operatori per primi. Per raggiungere questo obiettivo serve però una modalità di vita che cambia, con più regole e maggiore consapevolezza”. Sono allo studio le linee guida per la riapertura. Intanto il primo dicembre inizierà  una campagna studiata dall’assessorato regionale al Commercio per la promozione dei negozi di vicinato. “Per la riapertura – aggiunge il governatore – riteniamo ragionevole darci come obiettivo il periodo  intorno al 3-4 dicembre, in volata verso il lungo Ponte dell’Immacolata”.

Spaccio ai giardini della piscina “Parri”

Tre  arrestati, uno di questi era stato arrestato per spaccio già 10 volte

 

L’intersezione Tiziano/Ormea è spesso luogo di scambi di sostanze stupefacenti fra pusher di nazionalità centroafricana e acquirenti vari. Complice la conformazione dei luoghi, infatti, non è raro che i venditori nascondano le dosi all’interno dei giardini interni alla struttura,  mentre dei complici attuano un servizio di  copertura agli angoli delle strade, nell’eventuale arrivo delle Forze dell’Ordine. Quando tutto appare tranquillo avvengono poi le cessioni. Lo scorso venerdì sera, i poliziotti in moto dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno effettuato un accurato servizio volto al contrasto del fenomeno ed hanno notato  diverse persone muoversi dall’interno all’esterno della struttura. In particolare un cittadino senegalese faceva la sponda fra la struttura ed alcune auto parcheggiate nei pressi; lo vedevano nitidamente prendere accordi con un cittadino italiano, al quale passava una dose rivelatasi essere poi cocaina, celata nel cavo orale, a seguito dello scambio di 40 €. Nelle operazioni, il pusher veniva visibilmente coadiuvato da altri 2 soggetti stranieri, situati all’interno del complesso,  che svolgevano funzioni da palo. I poliziotti sono intervenuti rapidamente e, nonostante la forte resistenza agita da tutti e  tre, sono riusciti a fermarli. Uno di essi, un maliano, di fatto maggiorenne nonostante abbia dichiarato di avere appena 16 anni, ha abbandonato durante la fuga 10 ovuli di cocaina, immediatamente recuperati dagli operatori. Per lui e i complici, un senegalese di 40 anni – già arrestato dieci volte per reati di spaccio – e un gabonese di 18, tutti irregolari sul territorio nazionale, sono scattate le manette per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso  e resistenza a pubblico ufficiale.

I soldi volano dalla finestra, ragazzo denunciato

Nei giorni scorsi  gli agenti della Squadra Volante si presentano alla porta di un alloggio in via Poma, dove si presuma sia in atto da parte degli occupanti una attività di detenzione di stupefacente.

Al bussare degli agenti, si sentono all’interno dei rumori; mentre una giovane di 28 anni apre, il compagno si reca velocemente  nella camera da letto, chiudendosi la porta alle spalle. Ma gli agenti lo bloccano proprio mentre lui sta buttando dalla finestra, ubicata al quinto piano dello stabile, varie decine di banconote e dello stupefacente. Gli agenti recupereranno, per quanto possibile, quanto gettato: si tratta della somma di 1665 € in contanti e di una decina di grammi di marijuana. Non si esclude che altro stupefacente sia andato disperso nel fogliame presente nel cortile sotto casa. Materiale utile al confezionamento della sostanza è stato trovato nell’alloggio. Il giovane, un ventitreenne con precedenti specifici, è stato indagato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Turismo, gli artigiani: “Chiediamo alle istituzioni di non compromettere il fatturato delle festività”

In Piemonte sono 14.271 le imprese artigiane che si occupano di attività legate al turismo con riduzione del giro d’affari fino all’80%. Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Per l’artigianato legato alla domanda turistica è importante riaprire gli impianti da sci del Piemonte”.

 

In Piemonte sono 14.271 le micro, piccole e medie imprese artigiane che si occupano di attività legate al turismo, quindi alle vacanze e allo svago, (trasporti, ristorazione, ricettività, benessere, abbigliamento, artigianato artistico, ecc.): gli effetti economici legati all’emergenza sanitaria comporterà una riduzione del giro d’affari fino all’80%, se non una chiusura della stessa attività.

 

A livello provinciale le imprese artigiane che svolgono attività legate al turismo sono così suddivise: Torino 7.402; Cuneo 1.913; Alessandria 1.775; Novara 1.044; Asti 670; Verbano 493; Vercelli 487 e Biella 487.

Trasporti, ricettività, ristorazione, agroalimentare, servizi turistici, benessere, intrattenimento, attività ricreative e culturali ma anche artigianato artistico, abbigliamento e calzature; circa il 12% delle circa 117mila realtà artigiane del Piemonte, è coinvolta, direttamente o attraverso l’indotto, nel mercato turistico regionale, e soddisfa le richieste di 15 milioni di presenze.

 

Sono questi i numeri chiave del dossier “Imprese e valore artigiano in Piemonte“, realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato, che ha analizzato i comparti piemontesi del turismo e dell’artigianato, attraverso i dati Istat e Unioncamere del 2019.

“Le imprese artigiane e le micro e piccole realtà legate direttamente o indirettamente al turismo sono molto preoccupate per l’incertezza del Governo rispetto alle possibili aperture in vista delle festività natalizie-commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte-Anzi, per dirla tutta, ci pare che la politica pensi più a chiudere che a riaprire. Le nostre imprese, già pesantemente penalizzate dallo scorso lockdown, dall’assenza di turismo, dalla cancellazione di tutti gli eventi, e ora dalle restrizioni della zona rossa, esprimono forte preoccupazione per la situazione in atto e per l’incertezza riservata ai prossimi giorni. Con il turismo fermo ai blocchi di partenza e con l’incognita dell’apertura degli impianti sciistici, le imprese vedono calare giorno dopo giorno il proprio fatturato proprio nella fase che normalmente dovrebbe essere di alta stagione. Parliamo dei trasporti, con bus e taxi, del benessere, con acconciatori ed estetiste, e ovviamente della ristorazione, degli eventi e della ricettività”.

“Chiediamo alle istituzioni -conclude Felici– di non compromettere il fatturato legato alle festività natalizie. Per l’artigianato legato alla domanda turistica è anche importante riaprire gli impianti da sci del Piemonte, per permettere una boccata di ossigeno alle tante imprese artigiane che si occupano di attività legate al turismo della neve. Inoltre, chiediamo maggiore rapidità decisionale rispetto alle prossime aperture, per permettere alle nostre imprese di riorganizzarsi in sicurezza e di poter gestire le attività stagionali. Chiediamo alla politica un impegno straordinario e una visione che tenga conto della sofferenza delle micro e piccole imprese, spesso a conduzione familiare, che vogliono solo riprendere a lavorare in sicurezza. I ristori sono solo un palliativo ma non rappresentano la cura per mantenere in vita le nostre imprese”.

 

Il comune di Venaria cerca sponsor per rotonde e giardini

Con la deliberazione di Giunta, approvata nella seduta del 16 novembre 2020, il sindaco, Fabio Giulivi, coralmente con la sua Giunta comunale, afferma:

 

«È un punto di partenza che rappresenta un capitolo importante del nostro programma amministrativo. Lo avevamo promesso nei mesi della campagna elettorale e dopo poco più di un mese dall’insediamento, lo rendiamo attuativo.

Si tratta della valorizzazione e manutenzione delle rotonde e del verde pubblico comunale, mediante contratti di sponsorizzazione.

La salvaguardia, la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio verde pubblico della Città di Venaria Reale rappresenta un compito che richiede, oltre a competenza e professionalità di chi vi si dedica, anche la possibilità di disporre di risorse adeguate. La progressiva riduzione delle risorse a disposizione dell’Amministrazione comunale rende sempre più problematico garantire interventi diffusi e sistematici che richiedono invece disponibilità economiche significative».

 

La Città intende ricercare sponsorizzazioni al fine di affidare a soggetti privati la valorizzazione e/o la manutenzione delle rotatorie cittadine, delle aree gioco, delle aree cani e di altre aree verdi comunali, ma anche di reperire risorse per la realizzazione di attività legate alla manutenzione, promozione e cura del verde (es. messa a dimora di alberi, sistemazione di arredi, fioriture, arredi floreali, ecc.).

 

Le rotatorie interessate dalle proposte sono le seguenti:

 

  • corso Garibaldi – piazza Vittorio Veneto

 

  • corso Garibaldi – via Barolo (area verde limitrofa)

 

  • corso Garibaldi – via Iseppon

 

  • corso Garibaldi (spartitraffico)

 

  • via Cavallo – via Castellamonte

 

  • via Cavallo Passerella Mazzini

 

  • corso Machiavelli – via Guarini

 

  • corso Machiavelli – via Barbicinti

 

  • via Petrarca – corso Puccini

 

  • via Canale – via Motrassino

 

  • via Di Vittorio – via Amati

 

  • via San Marchese – via Di Vittorio e spartitraffico

 

  • corso Alessandria – via Casagrande

 

  • svincolo Tangenziale nord

 

  • svincolo Tangenziale sud

 

Le aree verdi cittadine interessate dalle proposte sono tutte quelle evidenziate nella planimetria allegata alla delibera, ovvero giardini pubblici, aree verdi scolastiche, bordi stradali.

 

A seguito della pubblicazione di specifico avviso, che sarà on line nei prossimi giorni, i soggetti privati interessati a realizzare (a proprie spese e/o a propria cura) le suddette attività, potranno presentare una proposta di sponsorizzazione. La gestione e cura delle aree verdi, oggetto dell’istituto della sponsorizzazione, potrà essere attuata o dal Comune, a cui viene versata la somma necessaria, o direttamente dallo “sponsor” o da ditte specializzate nel settore da questi incaricate, aventi i requisiti di qualificazione previsti dalla vigente normativa in materia, a cui lo “sponsor” si affida a sue complete spese.

 

Le proposte così pervenute, entro i termini stabiliti dall’avviso di selezione, saranno valutate da apposita Commissione.

 

In linea generale, la valutazione terrà conto delle qualità dello sponsor in termini di fiducia e di immagine, degli effetti di ritorno sulla pubblicizzazione dell’avvenimento, del relativo valore economico e della convenienza dell’Amministrazione ad acquisirlo nella propria disponibilità.

 

 

I soggetti privati interessati otterranno in cambio, per la durata del contratto, un ritorno di immagine, come meglio precisato nei singoli contratti di sponsorizzazione che verranno stipulati (es. conferenza stampa, pubblicazione sul sito web del verde pubblico del proprio logo legato all’iniziativa, manifesti, cartelli sull’area, ecc.).

 

Conclude il sindaco, Fabio Giulivi: «I Progetti candidati in particolare per le rotatorie cittadine, dovranno tenere conto delle presenza della Residenza Sabauda La Venaria Reale sul territorio della Città, per cui la scelta delle essenze e le configurazioni proposte saranno valutate positivamente se pensate per il sito specifico. Si tratta di un tassello importante per rilanciare l’immagine della nostra Città. Dalle parole passiamo alle azioni».

 

 

Tutte le informazioni verranno pubblicate sul sito istituzionale www.comune.venariareale.to.it

 

 

 

 

 

Monitoraggio degli over 65enni asintomatici, la Regione al lavoro

L’assessorato alla Sanità e quello alla Ricerca applicata Covid sono al lavoro per avviare un monitoraggio su base volontaria attraverso test molecolari della fascia di popolazione degli over 65enni asintomatici, affetti da specifiche malattie croniche, che saranno individuate sulla base di criteri scientifici da parte degli esperti dell’Unità di crisi.

“Dobbiamo sfruttare questo momento, in cui la curva epidemica mostra una flessione che potrebbe assestarsi nei prossimi giorni– spiega Pietro Presti, esperto di management strategico e innovazione in sanità, consulente della Giunta regionale – per potenziare e migliorare il nostro sistema di contact tracing. In questa prospettiva, l’estensione del servizio di testing a questo target di popolazione è da considerarsi come una misura di maggior tutela di una delle categorie più esposte all’impatto della malattia Covid-19. Si tratta di un’ulteriore azione che va ad aggiungersi ai programmi di testing e screening già in essere per i soggetti più a rischio”.

“Oggi il sistema sanitario regionale è in grado di effettuare circa 20.000 tamponi al giorno, tra antigenici e molecolari, di cui 7.000 negli hot spot/pitstop – sottolinea l’assessore alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati. Questi ultimi sono andati via via potenziandosi nel tempo e negli ultimi giorni sono arrivati a 52 quelli per i tamponi molecolari, con la creazione di 3 nuovi punti (Avigliana, Bra e Santhià)e a 23 per i test rapidi, con l’aggiunta di 2 ulteriori punti (via Le Chiuse a Torino e via Martiri delle Foibe a Rivarolo). Una capacità che ci consente di allargare presso questi presidi così diffusi sul territorio la platea dei cittadini che possono sottoporsi al test.

“L’ipotesi, su cui ci confronteremo con le rappresentanze sindacali – conclude l’assessore alla sanità, Luigi Genesio Icardi – è che la prenotazione dell’esame venga effettuata, come avviene come già ora per i sintomatici o pauci-sintomatici, dai medici di base, tramite piattaforma Covid. L’obiettivo è alzare ancora di più il livello di tutela per gli over 65, affetti da patologie che li rendono particolarmente fragili”.

27 Novembre: il primo Panettone Day di Eataly. Uno sconto speciale su panettoni e pandori

Una presa di posizione simbolica e dolce contro la tendenza ormai radicata ad incentivare le persone ad acquistare durante il Black Friday qualsiasi tipo di bene, inclusi prodotti che non avrebbero mai acquistato.  

Il 27 novembre Eataly lancerà il suo primo Panettone Day, un giorno in cui ci sarà uno sconto speciale su panettoni e pandori.

 

Il messaggio di Eataly è da sempre “compra solo quello che ti serve, ma compralo di qualità.”

 

L’iniziativa, che parte quest’anno per la prima volta, intende infatti offrire uno sconto speciale su una categoria di prodotti che le persone considerano immancabili sulle tavole natalizie della nostra tradizione, rendendo quindi più dolce e accessibile l’acquisto di alcune specialità frutto del lavoro di tanti artigiani, piccoli produttori e marchi storici italiani.

 

Venerdì 27 novembre, in tutti gli Eataly in Italia e online, sarà possibile godere di uno sconto del 20% sull’acquisto di almeno due panettoni o pandori fra le oltre 50 varietà e marche dell’assortimento di Eataly.

 

L’assortimento 2020 di panettoni e pandori comprende storiche aziende e piccoli artigiani italiani, per citarne alcuni: il panettone Stratosferico della pasticceria artigianale Golosi di Salute, un tripudio di cioccolato fondente e nocciole Tonde Gentili Trilobate, e quello firmato dallo chef stellato Ugo Alciati con pregiati canditi di limone “Costa di Amalfi” e uvetta; il classico panettone Galup al Moscato d’Asti Moncucco docg oppure le specialità ai pistacchi di Bronte o ai Fichi e Malvasia della pasticceria artigianale siciliana Vincente; e ancora, il pandoro Tiramisù dei maestri pasticceri veneti Borsari, o il classico della pasticceria trevisana Fraccaro; il panettone ai marron glacé della piemontese Bonifanti, oppure il panettone Excellence in scatola dei milanesi Vergani realizzato con vaniglia in bacche Bourbon del Madagascar, scorze d’arancia di Sicilia candite fresche, zucchero di canna e miele d’acacia toscano. Senza dimenticare uno dei più amati, il “pere e cioccolato” dell’antica pasticceria umbra Tommaso Muzzi.

 

E visto che panettone e pandoro di anno in anno sono sempre più apprezzati anche all’estero, Eataly Monaco segue l’iniziativa italiana promuovendo la bontà dei due dolci tipici italiani, mentre gli Eataly di Medio Oriente, Turchia, Corea e Giappone avranno dei corner dedicati ai mitici dolci all’interno degli store.

 

 

 

www.eataly.it/panettoneday