ilTorinese

Valle – Errigo (Pd): “Potenziare servizi ospedale di Rivoli”

“RISOLVERE LE CRITICITÀ PER DIVENTARE HUB DI ECCELLENZA”

30 gennaio 2024 – “Il sistema sanitario piemontese non gode di buona salute: per questo ho deciso di intraprendere un viaggio per verificare lo stato dei presidi della nostra regione. Ho visitato alcuni reparti dell’Ospedale di Rivoli e il suo pronto soccorso, accompagnato dal sindaco Alessandro Errigo” annuncia Daniele Valle.

L’Ospedale di Rivoli costituisce un punto di riferimento fondamentale per i cittadini rivolesi, ma anche per tutto il territorio della zona ovest.

“Come in altre strutture del Piemonte, la realizzazione dei posti letto Arcuri, previsti per il potenziamento della rete ospedaliera durante l’emergenza pandemica, non è ancora stata completata, gravando sulla capacità di accoglienza dell’ospedale.” dichiara il vicepresidente della Commissione sanità Daniele Valle.

“Il pronto soccorso di Rivoli, inoltre, è in forte sofferenza a causa di un sovraffollamento cronico. A questo si aggiunge la difficoltà nel reclutamento di personale, che compromette la qualità dell’assistenza e rallenta i servizi.” prosegue il Consigliere dem.

“Garantire un sistema sanitario efficiente, accessibile e all’avanguardia rappresenta una priorità assoluta per la nostra amministrazione” dichiara il Sindaco di Rivoli Alessandro Errigo.

“Riteniamo essenziale potenziare l’ospedale, affinché possa diventare un vero e proprio hub di eccellenza.

Il nostro obiettivo – prosegue Errigo – è rafforzare l’ospedale attraverso investimenti mirati che permettano di migliorare le infrastrutture, potenziare i reparti esistenti e specializzare alcune unità operative.”

“Il presidio di Rivoli continua ad investire su telemedicina e refertazione a distanza, alleggerendo così la pressione sul personale e rendendo le cure più accessibili.I segnali positivi dell’Ospedale – ammette Valle – sono molti. Abbiamo potuto constatare l’impegno nell’umanizzazione degli spazi ospedalieri, con interventi concreti per migliorare il comfort di caregivers, familiari e pazienti. Inoltre, proseguono a pieno regime i lavori strutturali, come dimostrano gli interventi sulle facciate dell’ospedale”

“Sollecitiamo un impegno concreto per il potenziamento dell’ospedale e il ripristino dei poliambulatori, nella ferma convinzione che investire nella sanità significa investire direttamente nella qualità della vita di ogni cittadino” concludono Alessandro Errigo e Daniele Valle.

Multe più salate per chi non paga la sosta sulle strisce blu

A seguito delle modifiche introdotte dal nuovo Codice della Strada, sono in vigore le nuove sanzioni legate alla sosta a pagamento.

Gtt ricorda che la sanzione per il mancato pagamento di € 42,00 viene maggiorata di un importo pari al pagamento della sosta di un’intera giornata. Per esempio, se sosto in zona a pagamento da € 1,7/h, la sanzione diventa pari ad € 42,00 + (€ 1,70 x 11,5 h) = € 61,55.

Per il biglietto scaduto non vale più la regola dei 15 minuti concessi se ho pagato almeno un’ora con voucher o parcometro, ma viene applicata la seguente regolamentazione:

  • Fino al 10% del tempo per cui si è pagato si è in tolleranza e non si riceve la sanzione.
    Per esempio, se sosto in zona a pagamento da € 1,20/h per 60 minuti, la tolleranza è di 6 minuti.
  • Se il biglietto è scaduto da un tempo superiore al 10% e fino al 50% del tempo per cui si è pagato la sanzione sarà di € 21,00 maggiorata di un importo pari al pagamento della sosta di un’intera giornata.
    Per esempio, se sosto in zona a € 1,70/h la sanzione diventa pari ad € 21,00 + (€ 1,70 x 11,5 h) = € 40,55
  • se il biglietto è scaduto da un tempo superiore al 50%del tempo per cui si è pagato la sanzione sarà di € 42,00 maggiorata di un importo pari al pagamento della sosta di un’intera giornata.

Resta valida la regola della riduzione del 30% per chi paga il preavviso entro 20 giorni dalla data di emissione.

Per maggiori informazioni consultare il testo del Codice della strada sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Polis Policy “Difendiamo la Democrazia”

Venerdì 31 gennaio, presso il CRAL Reale Group di corso Agnelli 129, a Torino, prenderà il via l’ottava edizione

 

Venerdì 31 gennaio torna Polis Policy, l’Accademia di Alta Formazione promossa dall’Associazione Difendiamo il Futuro. Il tema dell’ottava edizione è “Difendiamo la Democrazia”, di cui la Seconda Sessione proverà a rispondere alla domanda: “È possibile una democrazia senza i partiti?”. L’incontro avrà luogo presso il CRAL Reale Group di corso Agnelli 129, a Torino, con inizio previsto alle 18.15.

Luciano Violante, Presidente dell’Associazione Futuri Probabili, sarà il relatore della serata. Introdurranno la discussione il Coordinatore della Commissione Cultura e Istruzione della Fondazione CRT e Vicepresidente del Comitato Diritti Umani e Civili della Regione Piemonte Giampiero Leo e Giuseppina De Santis, del Comitato Direttivo del Centro Einaudi. Modererà Gian Paolo Zanetta, Direttore Generale dell’Ospedale Cottolengo. Per quanto riguarda l’intermezzo Another Vision, interverrà durante la cena a buffet Grazia Del Treppo, autrice e testimone dell’esodo giuliano dalmata.

“Polis Policy – dichiara Giuseppe Giulio Calabrese, Presidente dell’Associazione Difendiamo il Futuro – si pone l’obiettivo di approfondire e spiegare grandi temi dell’epoca contemporanea, attraverso interventi di esperti. Quest’anno il comitato scientifico ha deciso di approfondire il tema della democrazia. La prima sessione è stata dedicata al tema generale, vale a dire che cos’è veramente la democrazia. Le altre due sessioni verranno dedicate ad approfondire i rapporti tra democrazia, partiti e potere mediatico. L’impostazione iniziale sarà sempre quella umana, nell’ottica di mantenere un ampio respiro e una visione generale”.

 

Mara Martellotta

PdF: “A Torino è in discussione la Libertà Educativa dei genitori”

 

«A Torino per promuovere l’ideologia GENDER tra i minori si mette in discussione la Libertà Educativa dei genitori – dichiara Carlo Bravi, del Popolo della Famiglia (PdF) di Torino – con la giunta comunale che dedica specifiche risorse per contrastare l’esercizio di tale libertà attraverso la redazione di un dettagliato vademecum destinato alle istituzioni educative comunali e pubbliche del comune contenente tutte le istruzioni ed i suggerimenti volti a mettere in discussione il primato educativo delle famiglie nell’ambito specifico relativo all’ideologia GENDER».

«Fin dalle sue origini nel 2016 il Popolo della Famiglia vigila sulla propaganda gender nelle scuole. La scritta “No gender nelle scuole” compare sul logo dello stesso PdF. Più evidente di così non sarebbe possibile» prosegue Carlo Bravi, che soggiunge: «Altre meritorie realtà associative profamily sono molto attive, ma va dato atto che il PdF è il solo partito esplicitamente contrario alla penetrazione di tale ideologia. Apprendiamo ora che il Comune di Torino si è premurato di redigere un vademecum dal titolo “Scuola e genitori “anti-gender“, ad uso e consumo di presidi e insegnanti con l’esplicito invito a non lasciarsi intimidire [sic!] dai metodi di famiglie definite “una minoranza di esponenti dell’area più conservatrice” del mondo cattolico. Sono “consigli di buona prassi e prudenza” da utilizzare in vista di possibili incontri richiesti dai genitori di cui “non si deve avere timore”». 

«Secondo la tipica metodologia della sinistra – sottolinea Bravi – da un lato si denigra chi si vuole attaccare, dall’altro ci si richiama più o meno a sproposito a valanghe di norme e sentenze per sostenere la propria tesi, per finire (anche questo un tipico atteggiamento di sinistra) rovesciando i ruoli per farsi passare a quello di vittima accusando, per giunta, i genitori con l’epiteto “anti gender”. I redattori di questo “vademecum” sappiano che a non lasciarsi intimidire saranno invece proprio quei genitori che non intendono permettere che i propri figli vengano indottrinati nelle loro scuole dalle balzane teorie gender; nella consapevolezza che la Libertà Educativa dei genitori per i propri figli è uno dei Valori Fondamentali sia del Diritto Naturale, sia della Dottrina Sociale Cristiana, alla quale le famiglie non possono e non vogliono rinunciare».

Dal link seguente i genitori potranno scaricare il modulo per il consenso informato : https://qci.qr-code.click/uploads/pdf/1736604652736_67827af1d75bc.pdf

Per informazioni e segnalazioni al riguardo scrivere all’Osservatorio Scuola del PdF Piemonte, email:  osservatoriopdf@gmail.com

Osservatorio Popolo della Famiglia

UCID, incontro con il Presidente del Club degli Investitori Rocchietti

La serata con Giancarlo Rocchietti, Presidente del Club degli Investitori e autore del libro “L’occhio della tigre”, è stata organizzata da UCID Torino, in collaborazione con Impact Hub di Torino presso la loro sede, che hanno gentilmente concesso.

“La co- organizzazione ha consentito – spiega il presidente dell’UCID Marco Lazzarino- di attirare un pubblico numeroso e qualificato, come lo è il relatore, e di dibattere con lui sull’ecosistema delle start up e come si è evoluto negli ultimi venti anni. L’esempio di Giancarlo Rocchietti è stato assolutamente visionario perché oltre vent’anni fa egli ha fondato il Club degli Investitori che è diventato nel tempo il più grande network di business Angels nel mondo e che ha supportato oltre 400 start up nel corso degli anni finanziandole per oltre 60 milioni di euro”.

“UCID prosegue nella sua scoperta del territorio torinese – afferma il suo presidente l’ingegnere Marco Lazzarino – e definisco questo anno “itinerante” in quanto tutte le serate si svolgono e sono coordinate con altre associazioni, organizzazioni, a partire dall’Unione Industriale nella prima serata, consulenti del Lavoro nella seconda serata, l’imprenditrice Fresia in occasione della Messa di Natale e quest’ultima serata con l’autore di un recente libro “L’occhio della tigre “, esclamazione usata spesso dallo stesso Rocchietti nella sua lunga carriera di investitore in start up. Questo è il tratto distintivo degli imprenditori dell’innovazione nel nuovo millennio, ambiziosi, veloci, pronti a cambiare il modello di business”.

“Sto lavorando – conclude Marco Lazzarino – per mettere in contatto UCID con i principali attori imprenditoriali della città di Torino e del Piemonte, contribuendo a fare rete e veicolare il nostro messaggio che è quello di introdurre l’etica nel mondo lavorativo”.

Impact Hub è una società con società benefit con spazi coworking ed eventi, incubatore certificato di start up impact e hub per l’impact investing.

 

Mara Martellotta

Un buono per l’accesso ai servizi fondamentali dei bambini

In Piemonte il 2025 sarà anche l’anno di Vesta, il nuovo buono da 1.000 euro creato dall’Assessorato regionale alle Famiglie per sostenere l’accesso a servizi fondamentali per i bambini da 0 a 6 anni.
Con l’impiego di 34 milioni di euro attinti dalle misure del Fondo Sociale Europeo se ne potranno erogare 10.000 l’anno nel corso del triennio 2025-2027.
Per accedere a Vesta, che prende il nome dalla dea romana protettrice della famiglia, basterà presentare domanda collegandosi alla piattaforma online che sarà attiva entro il mese di giugno, caricare l’Isee del nucleo familiare e indicare il numero di figli in fascia d’età 0-6 anni, così da poter ottenere il buono per ciascuno di essi.
«Questa misura conferma la volontà del Governo regionale affrontare il tema della natalità e sostenere le famiglie con bambini finanziando quei servizi e attività che fanno parte della quotidianità delle famiglie – ha dichiarato il presidente Alberto Cirio nel corso della conferenza stampa di presentazione – Sono risorse che abbiamo individuato sui fondi europei, proseguendo l’uso virtuoso e innovativo che questa amministrazione fa di questi strumenti. perché riusciamo ad utilizzarli davvero al servizio dei cittadini, siano essi le famiglie, come in questo caso, gli studenti come nel caso delle borse di studio, o le imprese».
L’assessore regionale alle Famiglie e ai Bambini Maurizio Marrone ha evidenziato che «avevamo promesso un ingente piano di sostegno alla famiglia ed ecco Vesta, un aiuto strutturale per pagare l’accesso a servizi fondamentali che stanno diventando troppo costosi anche per il ceto medio in difficoltà. Nessuna coppia vorrebbe mai rinunciare ad avere figli, ma troppo spesso redditi e risparmi non sono sufficienti a permetterseli: da qui un preoccupante inverno demografico che rischia di privare del futuro la comunità, ma anche la nostra ferma determinazione ad utilizzare ogni risorsa pubblica disponibile per sostenere concretamente il potere di acquisto delle famiglie. La rivoluzione delle culle in Piemonte compie così un altro importante passo avanti nel cammino per la natalità».
Come funzionerà Vesta
Una volta ricevuta la comunicazione di assegnazione, Vesta potrà essere utilizzato per servizi per la prima infanzia 0-6 anni (nido d’infanzia, micronido, sezioni primavera, nido in famiglia, spazio gioco per bambini, centro per bambini e famiglie), scuole per l’infanzia e servizi di assistenza scolastica correlati (iscrizione e frequenza, pre e post orario, mensa); centri estivi; baby-sitting; supporto ai soggetti con disabilità (tra cui servizi erogati da centri diurni, di assistenza educativa, laboratori); attività sportiva (ginnastica, psicomotricità, corsi di nuoto e acquaticità, danza, ecc…); corsi di massaggio infantile/espressione corporea; percorsi di avvicinamento all’apprendimento di una lingua straniera; fattorie didattiche/alpeggi.
Alle famiglie basterà tenere copia delle fatture di spesa e caricarle in piattaforma per ottenere sul conto corrente il rimborso fino a 1.000 euro dei costi sostenuti.
Vesta rappresenterà anche l’occasione per intervenire in maniera importante nel rafforzamento del sistema pubblico. L’Assessorato alle Famiglie ha deciso di destinare 5 milioni di euro per istituire una nuova unità di missione nella Direzione Welfare e rafforzare e coordinare l’attività dei Centri per le Famiglie a titolarità pubblica degli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali nel sostegno alle funzioni genitoriali e cura dei legami, attività di consulenza, mediazione familiare e gestione dei conflitti, rapporti con associazioni ed organismi del terzo settore no-profit.

Guarda il video:

I 150 anni dello storico caffè Baratti & Milano

Un compleanno che apre una nuova stagione

Le novità di gennaio e febbraio 2025

 

Lo storico Caffè di Piazza Castello a Torino festeggia i 150 anni dall’apertura e per dare seguito a questo compleanno istituzionale, Baratti & Milano si apre a un anno di eventi e appuntamenti che saranno dedicati a raccontare una realtà che rappresenta non solo un’icona culturale della città, ma anche un punto di incontro e dialogo, dove l’impresa si intreccia con la cultura e la cultura si traduce in impresa. Dall’arte, con il progetto Vetrinista sarà lei, che trasformerà la vetrina su Piazza Castello in un’opera d’arte contemporanea, alla pasticceria, con le nuove linee di praline, passando per l’apertura del ristorante serale firmato dallo chef stellato Ugo Alciati, e la mostra d’archivio che celebra la storia dell’iconica pubblicità Baratti & Milano: ogni mese sarà arricchito da novità e sorprese in pieno stile Baratti & Milano, per continuare a raccontare la storia e il futuro dell’eccellenza sabauda.


«Il Caffè Baratti & Milano è una tappa importante nella storia della città di Torino. Il traguardo di questo compleanno è motivo di orgoglio e siamo entusiasti di offrire alla città, dopo ben 150 anni, il locale storico immutato nelle sue parti caratteristiche, sia rispetto all’inaugurazione di fine 800, sia rispetto ai rinnovamenti di inizio ‘900. Il Caffè Baratti & Milano con tutto il suo personale di sala, cucina e pasticceria, è pronto a iniziare un anno ricco di nuove occasioni da condividere con i suoi clienti e amici, rafforzando ancora di più il legame tra la storica caffetteria di Piazza Castello e la città che la ospita dal 1874» dice il Dott. Guido Repetto, Presidente di Baratti & Milano

 

LA CENA CON ALCIATI NEL CAFFÈ STORICO

 

Tra le tante novità del nuovo anno, giovedì 30 gennaio alle 20 verrà aperto il ristorante serale nello storico Caffè Baratti di Piazza Castello: è “Ristorante Baratti & Milano”, in collaborazione con Ugo Alciati. Il progetto segna un’importante evoluzione per il locale, che si rinnova grazie alla collaborazione con lo chef stellato Alciati, membro di una delle famiglie più prestigiose della cucina piemontese. L’obiettivo sarà raccontare la tradizione in modo innovativo, proponendo un’esperienza che unisce storia e contemporaneità. La nuova identità culinaria del Caffè mostrerà la grande esperienza dello staff che incontra il gusto di Torino, insieme per un’esperienza unica. L’illustratrice Annalisa Bollini ha curato un’inedita versione grafica del menu del ristorante, integrando elementi architettonici della Galleria e portando a sintesi gli ingredienti iconici del brand Alciati e di Baratti & Milano.

 

«La collaborazione con Baratti & Milano non è un’operazione commerciale. È nata dal piacere di poter far parte di un progetto di qualificazione di uno spazio affascinante e storico portando la nostra esperienza, le nostre ricette e i nostri fornitori in un’équipe di lavoro residente con cui iniziamo un dialogo di ristorazione. L’idea è anche quella di ricercare insieme nella tradizione gastronomica torinese quelle ricette che sono ancora nella memoria e dare loro un “vestito contemporaneo”» afferma lo chef Ugo Alciati.

 

«Nell’illustrazione per il menù del Ristorante Baratti & Milano ho dato ampio spazio alla Galleria, alla sua struttura architettonica e alla sua intramontabile magia, dedicandole il fronte e il retro. Per le due ali interne, che aprono letteralmente le porte al menù, ho pensato a una parata allegra e variopinta che accompagna i clienti nel mondo della famiglia Alciati. A guidare il gruppo ci sono due animali fantastici, ispirati alle targhe decorative degli arredi interni, dove tra elementi floreali e nomi dei migliori prodotti spuntano due strani animali che ricordano i bestiari medievali. Gli altri personaggi, invece, distribuiscono caramelle e confetti ricordando la storica tradizione dolciaria di Baratti & Milano, o portano omaggi floreali, celebrando il nuovo capitolo del Caffè» dichiara l’artista Annalisa Bollini.

VETRINISTA SARÀ LEI: IL NUOVO PROGETTO ARTISTICO DEL 2025

 

In prossimità dell’apertura del nuovo ristorante serale del Caffè Baratti & Milano, mercoledì 29 gennaio segna per lo storico locale sabaudo un’altra tappa importante nell’ambito dei festeggiamenti dei 150 anni, quando verrà lanciato Vetrinista sarà lei, di Helga Faletti, a cura di Luca Beatrice, che ha seguito il progetto artistico sin dall’inizio e l’ha portato a termine prima della sua improvvisa e recente scomparsa. Baratti & Milano lancerà l’iniziativa come previsto, con il sentito desiderio di onorare e commemorare l’impegno e il lavoro di un amico e stimato critico d’arte

Vetrinista sarà lei trasformerà la vetrina su Piazza Castello in un’opera d’arte: artisti contemporanei allestiranno la storica vetrina attraverso uno studio architettonico e scenografico. Il progetto parte dal voler comunicare la storia di Baratti & Milano e la sua evoluzione nel tempo attraverso le vetrine, che diventano l’identità di questa trasformazione. Gli artisti coinvolti saranno: Nicola Bolla, Massimo Giacon, Marco Lodola, Elena Salmistraro e Maurizio Vetrugno. A ogni artista selezionato sarà associato un prodotto di Baratti & Milano e le loro opere saranno esposte per una quarantina di giorni.

«Mettersi in vetrina, oltre a suggerire il necessario narcisismo in chi crede sia bello esporsi, implica innanzitutto una volontà di comunicare bellezza. Così, nel luogo più centrale di Torino, tra i portici metafisici e l’inalterato glamour del tardo Liberty, una mezza dozzina di artisti contemporanei allestirà la storica vetrina di Baratti & Milano che affaccia sulla Piazza Castello. Non sarà una semplice collocazione stravagante ma un vero e proprio studio architettonico e scenografico in dialogo tra due ambiti di eccellenza. Un breve viaggio all’insegna dell’estetica contemporanea che ci accompagnerà per tutto il 2025» aveva dichiarato Luca Beatrice, curatore del progetto Vetrinista sarà lei, in vista della sua inaugurazione.

 

«Ho sempre avuto l’impressione, lavorando con Luca Beatrice, che lui provasse un piacere vero a sfidare “il già fatto”, con intelligenza e ricerca. Ogni idea era un’occasione per incontrarci e un giorno, seduti al Caffè Baratti, gli chiesi di fare con me un progetto più che particolare, dedicato alla storia di Baratti & Milano, alle sue vetrine e all’arte contemporanea. Gli raccontai che non ero soddisfatta delle proposte ricevute, perché tra le idee di tutti non si vedeva la giusta direzione. Al primo plin avevamo già il titolo e un anno di lavoro. “Sei contenta? Allora vai avanti”: mi avrebbe detto così. Me lo ha chiesto altre volte, dopo avermi indicato come perfezionare ogni allestimento. Stiamo andando avanti, e sono contenta di lavorare con artisti scelti da Luca seguendo una rotta ben tracciata» afferma Helga Faletti, capo-progetto di Vetrinista sarà lei.

 

Le vetrine dei negozi non sono solo spazi espositivi per prodotti commerciali: nel corso del XX secolo sono diventate piattaforme di sperimentazione artistica, luoghi in cui gli artisti hanno potuto esprimere idee innovative e ridefinire il rapporto tra arte, commercio e società. Artisti come Salvador Dalí e Andy Warhol hanno trasformato le vetrine in vere e proprie opere d’arte, utilizzandole per sfidare le convenzioni artistiche e catturare l’attenzione del pubblico. Entrambi, pur appartenendo a movimenti diversi – il Surrealismo e la Pop Art – hanno utilizzato la vetrina come una sorta di specchio della società e dell’illusione, ma con approcci e significati radicalmente differenti. Nei loro lavori si nota come la vetrina diventi una metafora potente: per Dalí è una finestra sull’inconscio, un modo per guardare oltre il velo della realtà visibile; per Warhol, invece, è un contenitore del desiderio e della ripetizione, dove l’arte e il consumo si confondono. Mentre Warhol esplora la vetrina come luogo di consumo, ripetizione e massificazione della cultura popolare, Dalí la trasforma in un contenitore di sogno, surrealismo e psicologia. Questi artisti hanno trasformato le vetrine – reali o simboliche – in specchi della società, in luoghi in cui il cliente diventa parte integrante del processo espositivo. Dalí e Warhol invitano quindi a riflettere su come, nel mondo moderno, ogni vetrina – fisica o psicologica – non solo esponga, ma definisca il nostro rapporto con la realtà. In questo senso, le vetrine come opere d’arte, sono più di semplici contenitori di oggetti: sono spazi in cui si riflettono i nostri desideri, la nostra continua ricerca di significato, bellezza e identità. Così, la vetrina di Baratti & Milano, attraverso l’interpretazione degli artisti selezionati, si trasformerà da semplice elemento decorativo a potente strumento di riflessione: chiede di guardare non solo ciò che è esposto, ma anche il modo in cui guardiamo il mondo e ci rapportiamo ad esso. La prima opera a inaugurare il progetto il 29 gennaio sarà Barattola di Marco Lodola, con la sua rappresentazione artistica legata alla Caramella Classica Baratti & Milano. Le due opere seguenti saranno invece di Elena Salmistraro, che inaugurerà il 20 marzo e si ispirerà alle uova di Pasqua e alle tavolette di cioccolato, mentre l’8 maggio sarà la volta di Massimo Giacon, con la sua opera ispirata al cremino.

 

Marco Lodola, Barattola, 2025, lamiera, led, cm 115x12x180: l’opera Barattola, concepita da Lodola appositamente per le vetrine di Baratti & Milano, celebra la tradizione dello storico Caffè torinese e l’evoluzione del design pubblicitario. Realizzata in alluminio led e pellicole viniliche, l’installazione si ispira al celebre manifesto della caramella classica, disegnato nel 1928 da Pluto. Con il suo stile inconfondibile, Lodola intreccia passato e presente, reinterpretando l’estetica dell’epoca attraverso forme semplici e colori accesi. La ricetta della Caramella Classica Baratti & Milano viene registrata nel 1906, dopo anni di produzione e vendita nel laboratorio artigiano del pregiato caramellista Ferdinando Baratti. Si chiamò da sempre Classica perché prima tra le caramelle preziose di questo laboratorio di confettieri e liquoristi. Alchimia, conteggi e antiche cifre di porzioni portano al rito della preparazione di una caramella trasparente e delicatissima, imitata da molti ma rimasta unica nei suoi naturali e semplici gusti di ingrediente perfetto. La trasparenza dell’impasto ispira le trasparenze viniliche dell’artista, consegnando al Caffè storico e alla Città un omaggio inimitabile alla Caramella più famosa del mondo.

La ricerca artistica di Lodola esplora il mondo dello spettacolo, del cinema e – più in generale – della società, avviando un confronto continuo con l’immaginario della cultura di massa. Includendo letteratura, musica e design, l’eclettica pratica di Lodola trova la massima espressione nelle iconiche sculture luminose realizzate in plexiglass con forme sintetizzate e colori rigorosamente pop

 


LE NOVITÀ DI FEBBRAIO: LA FESTA E LE NUOVE LINEE

 

Il mese di febbraio inaugura con un’iniziativa che coinvolge tutta la città: per celebrare la data effettiva dell’apertura del Caffè storico del 1875, sabato 1 febbraio, dalle 14 alle 19, verrà servita la classica cioccolata calda di Baratti & Milano nella splendida cornice della Galleria dell’Industria Subalpina. Un assaggio in omaggio servito da “Barattine” in costume per festeggiare insieme l’importante ricorrenza. Ma le novità del mese non finisco qui. San Valentino sarà l’occasione di lancio della nuova linea di praline di cioccolato firmata Baratti & Milano con la nuova linea di scatole artigianali prodotte a Torino. La nuova collezione sarà disponibile esclusivamente presso il Caffè storico in Piazza Castello dal 1 febbraio. La linea comprenderà circa cinque modelli di praline realizzate a mano che si portano dietro l’esperienza di 166 anni di laboratorio creativo, declinate in una varietà di gusti tra cui le classiche alternative al cioccolato fondente e al latte. Gli ingredienti saranno un omaggio all’alta qualità: fave di cacao Ecuador Nacional e latte di Normandia, senza dimenticare l’eccellenza dei prodotti nazionali, come le mandorle pugliesi e i pistacchi siciliani, e locali, come le rinomate nocciole delle Langhe.

 

Il Comune di Moncalieri attiva il nuovo Sportello dell’Edilizia

L’Amministrazione si affida alla Technical Design, il cambio è diventato effettivo da metà gennaio

Un cambio di software per gestire in pochi click le pratiche edilizie. Il Comune di Moncalieri ha adottato il sistema GisMaster, sviluppato dalla cuneese Technical Design, a supporto del proprio Sportello Unico dell’Edilizia (SUE), ovvero il punto di riferimento che gestisce domande, dichiarazioni, segnalazioni o comunicazioni relative all’Edilizia Privata per professionisti e privati cittadini. «Il nuovo Sportello – avvisano dal Comune – si configurerà in sostituzione dell’attuale portale MUDE Piemonte. Tutte le comunicazioni (integrazioni, inizio, fine lavori…), inerenti pratiche edilizie presentate tramite MUDE Piemonte, possono essere inviate con il SUE Technical Design riprendendo la pratica originaria tramite il numero e la data di protocollo». È una scelta che scaturisce dalla certezza che la digitalizzazione delle pratiche sia un passo in avanti per semplificare la vita di imprese e cittadini, agevolando così il dialogo con la Pubblica Amministrazione e dalla ferma volontà di facilitare l’opera dei professionisti e cittadini all’interno di una realtà da oltre 56 mila abitanti. «L’attivazione dello Sportello Unico Edilizia telematico rappresenta un obiettivo primario dell’Amministrazione comunale per semplificazione, trasparenza ed efficienza del servizio, oltre chiaramente a rappresentare un preciso obbligo di adeguamento normativo in materia di digitalizzazione», aggiunge l’architetto Nicola Palla, dirigente del Settore sviluppo e gestione del territorio . «In questo modo tutte le pratiche edilizie, e parliamo di oltre mille pratiche CILA, SCIA e permessi di costruire, diventeranno digitali e saranno ricevute e gestite esclusivamente in modalità telematica tramite il nuovo software GisMaster. Dal 13 gennaio infatti il programma GisMaster è diventato l’unico strumento riconosciuto per la trasmissione delle pratiche edilizie». Nata nel 1978 a Cuneo, la Technical Design è oggi un’azienda strutturata e attiva in diverse regioni. I suoi servizi sono utilizzati da un Comune su otto in tutt’Italia. «Esprimo la mia gratitudine al Comune di Moncalieri per la fiducia accordataci e per la collaborazione» dichiara Cristian Esposito, direttore commerciale della società. «Da tempo la maggior parte dei capoluoghi di provincia in Piemonte utilizza il software di Technical Design e questo non può che rappresentare un motivo d’orgoglio. Il nostro obiettivo resta quello di rendere sempre più agevole l’accesso alle pratiche della Pubblica Amministrazione a tutti: professionisti, dipendenti comunali e utenti privati».

Sanità, la Regione: “Più risorse nel 2025”

La quarta Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Luigi Icardi, ha cominciato  l’esame del Defr e del bilancio di previsione 2025-2027, per l’espressione del parere consultivo, sulle materie relative alla sanità, livelli essenziali di assistenza, prevenzione e sicurezza sanitaria ed edilizia sanitaria.
L’assessore Federico Riboldi ha annunciato che “la quota del Fondo nazionale indistinto, ovvero i fondi messi a disposizione dal Governo, saranno superiori a quelli dello scorso anno ma, non essendo ancora stata fatta la ripartizione, non sappiamo esattamente a quanto ammonteranno”.

Il responsabile del settore Programmazione dei servizi sanitari e sociosanitari Franco Ripa ha illustrato le linee portanti del Defr, sottolineando che “in Piemonte la popolazione ultrasessantacinquenne è pari al 26%, leggermente superiore a quella delle altre regioni. Nell’arco degli anni si è assistito a un miglioramento globale dell’assistenza sanitaria in un contesto in cui la popolazione anziana, in continuo incremento, necessita di servizi sanitari legati soprattutto all’acuzie e all’area territoriale. Si sta procedendo nel potenziamento dei servizi territoriali, delle case e degli ospedali di comunità e delle centrali operative territoriali, così come per l’incremento dei posti letto in area intensiva, il potenziamento dei servizi informativi”.

“È necessaria – ha aggiunto – una maggiore integrazione tra servizi sanitari e servizi sociali con particolare attenzione ai minori segnalati dai servizi scolastici, agli interventi di prevenzione sui luoghi di lavoro, alle aree rurali, già oggetto di alcuni progetti, e alla promozione di stili di vita sani”.

Il responsabile del settore Programmazione finanziaria del sistema sanitario Valter Baratta ha invece illustrato le principali voci del bilancio di previsione 2025-2027.

“Dovrebbe ammontare a oltre 9,5 miliardi di euro la quota del Fondo indistinto, la cui entità reale si conoscerà quando lo Stato renderà noto il riparto tra le Regioni – ha spiegato – e a 232 milioni quella del Fondo vincolato. Ammontano a 63 milioni di euro i fondi regionali e i finanziamenti statali d’investimento, a 31 milioni quelli per l’Istituto zooprofilattico e a 165 milioni, ma si prevede di aumentarli, quelli per il pay back dei farmaci”.

Con diversi interventi, i gruppi di opposizione hanno chiesto di riconvocare la Commissione per avere il tempo utile alla discussione. La quarta quindi si riunirà domattina alle ore 10 al posto della prevista prima Commissione, che è stata sconvocata.

Ufficio Stampa CrP

Sanremo 2025, un grande festival: chi vincerà?

Prima che inizi il Festival di Sanremo 2025 vorrei raccontarvi come si svolgerà l’evento, prendete nota e verificate se veramente avverrà come prevedo…

Complimenti alla società organizzatrice dell’evento, una Società in Accomandita Semplice, la BRUNORI SAS.

La viglia, sfilata di tutti i cantanti lungo i CORSI della città fiancheggiati da alti alberi con iRAMA pieni di germogli di tutti i KOLORS. Il corteo sarà preceduto da una Rolls Royce con pneumatici MICHIELIN, elegante e raffinata, e sarà chiuso da un grande carro allegorico con l’Arca di NOEmi.

La serata comincerà con una cantante allegra e GAIA che canterà “Acqua azzurra, acqua CLARA”, una cover di Lucio Battisti (e sembra ranIERI che la cantava il grande Lucio…). Una canzone molto BELLA con romantiche mELODIE che farà scaldare subito l’Ariston.

Seguirà una cantante esordiente, assolutamente sconosciuta (anche Carlo Conti si è chiesto: “Ma KILLA conosce?”) che per l’emozione avrà le gambe mOLLY.

Intervallo nella gara con un ospite straniero dal nome importante, tal JOSHUA (in ebraico, Giosué!), che però, contrariamente al nome, è ateo, senza FEDEZ, e addirittura bestemmia spesso lanciando terribili CRISTIcchi.

Si riprenderà con un’altra giovane speranza, che si esibirà con uno splendido abito alla MODA’ ed un grosso mazzo di ROSE VILLAIN in braccio.

Piccolo intervallo con la proiezione di un cartone animato con Bipbip ed il suo inseguitore WILLIE PEYOTE che non lo acchiappa mai…

A seguire un gruppo sgangherato, guidato da un truzzo che fuma un puzzolente sigaro TOSCANO e con una vistosa macchia di HUNT sulla camicia.

Piccolo incidente in sala: salterà la luce, il pubblico BRANCALA nel buio, purtroppo un anziano sarà colpito da COMA (cose), e trasportato d’urgenza in ospedale.

Alla ripresa dello spettacolo, nuovo ospite straniero (conosciamo solo il suo codice fiscale, RKOMI), che canterà l’indimenticabile GIORGIA on my mind.

Il vincitore (conosco il nome, ma non posso rivelarlo) sarà premiato con una corona di LAURO; qualcuno per l’invidia masticherà fiele e THIELE. Inutile: passata la festa, GABBANI lo Santo…

Buona visione a tutti!

 Gianluigi De Marchi – demarketing2008@libero.it