ilTorinese

Conto alla rovescia per il Torino Jazz Festival

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La tredicesima edizione del Torino Jazz Festival (la cui presentazione stampa avverrà lunedì 10 marzo 2025, ore 11.00, in Sala delle Colonne a Palazzo Civico) si svolgerà dal 23 al 30 aprile 2025, con un’anteprima diffusa nei jazz club della città a partire dal 15 aprile.

 

Il Torino Jazz Festival 2025, diretto da Stefano Zenni, nel corso degli anni ha riscosso grande successo e dedicherà per la sua tredicesima edizione sempre più spazio alle produzioni originali create appositamente per la rassegna, accanto alle esclusive delle star del jazz nazionali e internazionali.

 

Ad aprire il TJF 2025mercoledì 23 aprile alle ore 21 al Teatro ColosseoEnrico Rava con il suo quintetto, fresco del premio ‘Top Jazz’ assegnato dalla rivista Musica Jazz, con il quale si è aggiudicato i titoli per il miglior disco e formazione del 2024. Nel corso della serata, la Città di Torino consegnerà al trombettista la targa Torri Palatine con la dicitura “A Enrico Rava che ha portato il jazz di Torino nel mondo“.

 

Gran finale all’Auditorium Giovanni Agnelli Lingottomercoledì 30 aprile in occasione della Giornata Internazionale Unesco del Jazz, in esclusiva europea, con una star internazionale: Jason Moran, il suo trio e la TJF All Stars, un ampio gruppo di grandi interpreti del jazz italiano, nella produzione multimediale “Il Big Bang del Jazz. L’eroica storia di James Reese Europe”.

 

Il Torino Jazz Festival 2025 è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino con il sostegno di Fondazione CRT, Main Partner Intesa Sanpaolo e Iren.

PH Credit ©️ Enrico Rava by Giorgio Luzi

“Perché non c’è più la politica”. Il libro di Francesco Fiumara presentato a Moncalieri

Insieme all’autore erano presenti Daniele Cantore e Bobo Craxi

Venerdì 7 febbraio, presso il Palazzo Comunale di Moncalieri, si è tenuto l’incontro di presentazione del libro “Perché non c’è più la politica” di Francesco Fiumara, Sindaco di Moncalieri per due Legislature, fino al 1990 e amministratore regionale. Insieme all’autore erano presenti Daniele Cantore, già Segretario Nazionale dei Giovani Socialisti, membro della Direzione Nazionale del PSI, Segretario della federazione di Torino, Assessore Regionale, e Bobo Craxi, già deputato e sottosegretario di Stato, esponente del Partito Socialista Italiano, e attualmente aderente al ricostituito partito socialista. L’evento è stato curato dal Circolo Culturale Saturnio. Ha moderato l’incontro il direttore de Il Mercoledì,  Mel Menzio.

L’incontro ha rappresentato un’occasione importante di confronto costruttivo riguardante un interrogativo definito “epocale” dallo storico Gianni Oliva, che ha curato la prefazione del libro: perché non c’è più la politica ?

Il libro dedica accenni conclusivi all’atteggiamento con cui gli italiani, indirizzati da una comunicazione coordinata e mirata, hanno reagito ai processi avviati nel 1992-1994, una ventata di antipolitica e antipartitismo che ha portato a salutare con entusiasmo “la caduta degli dei”, nell’illusione miope che il crollo del vecchio sistema avrebbe portato per automatismo all’eliminazione (nel libri viene scritto “elimi-nazione”) dei corrotti e degli incapaci. La politica è stata demonizzata e i partiti trasformati in greppie cui si aggrappano di volta in volta personaggi improbabili: il risultato è che da trent’anni l’Italia vive una fase di transizione permanente, con maggioranze che non sopravvivono da una legislatura all’altra e con leader che durano lo spazio di un mattino.

“Il mio intervento vuole iniziare con un ringraziamento – ha spiegato Daniele Cantore – quello rivolto al Comune di Moncalieri e alle istituzioni. Penso sia importante, innanzitutto, recuperare il sentimento di sacralità verso i luoghi delle istituzioni e verso chi li rappresenta.  Ringrazio inoltre Francesco Fiumara per questo libro, un importante percorso della storia politica italiana che contiene informazioni, sconosciute ai più, del passaggio tra la prima e la seconda Repubblica. Fiumara elenca e evidenzia i motivi che hanno portato alla disattenzione comune verso la politica e verso la società, probabilmente anche per colpa della politica stessa. Voglio inoltre sottolineare il verso dantesco dal quale Fiumara si discosta (Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare) per affermarsi come politico del ‘fare’ e uomo che intende far ascoltare la propria voce”.

“L’impegno politico può durare a lungo – continua Bobo Craxi – non ti lascia mai, diventa una missione al di là di mandati e cariche. Il libro di Fiumara spiega perché non ci sia più la politica, e pare quasi uno slogan. Mi chiedo effettivamente come potrà essere definito tra un secolo questo periodo storico. Le riflessioni contenute in questo libro possono essere inserite in un contesto anche più ampio per tentare di recuperare i ragionamenti di testa e non di pancia, a sviluppare quel pensiero critico che permetta di andare oltre quei mezzi che fanno da tramite nella comunicazione tra cittadini e politica, spesso cercando di creare fratture tra le due parti. Penso sia importante spiegare alle nuove generazioni come non cadere nel luogo comune, il significato di battersi per le cause giuste, occuparsi dei problemi della gente, che poi riguarda il senso stesso del fare politica”.

“Da vero spirito socialista io ce l’ho messa sempre tutta – conclude l’autore Francesco Fiumara – se oggi siamo qui tutti insieme a parlare liberamente e pacificamente forse è perché i socialisti hanno sempre saputo parlare con la gente. Parlare, questo è l’aspetto fondamentale che è venuto a mancare. Il dialogo è importante, una politica priva di partiti è una politica sterile, persino pericolosa. Ripercorrere la storia di questi ultimi trent’anni significa soffiare via quella nebbia che nasconde la verità. Mi auguro, con questo libro, di contribuire alla rinascita di qualcosa di importante, di far parte di quella scintilla di convinzione che porterà a vedere la politica del futuro non come un’impresa titanica, ma come la naturale conseguenza di quegli uomini che, parlandosi attraverso idee e contenuti , sapranno adottare soluzioni condivise”.

Gian Giacomo Della Porta

Droga e orologi contraffatti. Arrestato dai carabinieri

I Carabinieri della Tenenza di Nichelino, hanno arrestato un italiano di 36 anni perché gravemente indiziato di “detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio” e “introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi”. I militari, hanno individuato il soggetto a seguito di attività investigativa finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti. Nel laboratorio dove svolgeva il proprio lavoro, sono stati rinvenuti 700 grammi di cocaina, un bilancino elettronico, vario materiale per il confezionamento della droga, quasi 10 mila euro in contanti, denaro forse provento dell’attività di spaccio, 6 orologi completi e cinque quadranti per orologi probabilmente contraffazioni del marchio “Rolex”. Inoltre, a seguito di perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti duemila euro in contanti, denaro anch’esso presumibilmente frutto dell’attività illecita e un orologio completo imitazione “Rolex”. Il presunto reo è stato accompagnato presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino.

Professore sotto tutela  

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
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Il caso del prof. Federico Vercellone che accusato di “sguardi lascivi ” durante un esame da una studentessa venne sospeso per un mese dall’insegnamento è rivelatore del clima perverso che si respira in un ateneo da tempo  fuori controllo non solo per l’occupazione devastante  filo palestinese.
Ma adesso l’umiliazione evidente inferta a Vercellone che terrà lezioni ed esami con un tutor appare davvero scandalosa.  Gli assistenti avevano il compito di collaborare con il docente, adesso avrebbero la funzione di controllare il professore.
Neppure il ‘68 giunse a tanto. E che il rettore taccia può essere comprensibile, ma non accettabile. Che i docenti tacciano e subiscano un atto chiaramente intimidatorio mette in crisi la dignità stessa  del mestiere di insegnare. Sono cose da capo caseggiato nella Russia sovietica o nel ventennio fascista. I candidati rettori non possono esimersi dal prendere una chiara e netta  posizione.
Va precisato che il prof. Vercellone è stato sospeso dall’insegnamento  per un mese l’anno scorso senza che ci fossero atti formali contro di lui da parte di studentesse o di chiunque altro. Vercellone fece ricorso al TAR contro la sospensione, senza finora ottenere risposta. Contro di lui si sono sollevati dubbi senza uno straccio di  prove e l’accusa nei suoi confronti  è apparsa labile a parere di più giuristi. Come studioso Vercellone appare legato da sempre  al giro di Gianni Vattimo e non può  essere sospettato di appartenere a correnti di pensiero men che ortodosse rispetto alle vulgate prevalenti nell’ Università di Torino. Anche questo è un altro punto oscuro di una vicenda che disonora non Vercellone, ma almeno una parte dell’Ateneo.

Tavolo crisi moda, Chiorino: “Da Governo e Regione massimo sostegno”

 

Il vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte ha partecipato al tavolo convocato presso il Ministero del Lavoro in accordo con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy

Semplificazione, formazione e sostegno ad aggregazione e partecipazione azionaria: sono questi i tre pilastri del rilancio del settore della moda in Piemonte. A parlarne, durante il tavolo congiunto con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy convocato ieri presso il Ministero del Lavoro, il vicepresidente della Regione Piemonte, Elena Chiorino.

“Esprimo ringraziamento e apprezzamento per un tavolo che è particolarmente significativo dell’attenzione che il Governo sta dando al settore della moda e alle nostre Regioni” ha affermato Chiorino, ribadendo il valore di incontri congiunti tra i ministeri che aiutino a snellire il percorso di sostegno alle imprese sia artigiane sia industriali in difficoltà operanti nel settore moda.

“Ben venga la disponibilità del Governo a garantire proroga e disponibilità di fondi, con l’auspicio e l’obbiettivo che si debba lavorare in un’ottica di periodo ponte: non possiamo rassegnarci ad alcun accompagnamento alla chiusura o al licenziamento, ma dobbiamo guardare al rilancio di un settore strategico tanto per il Piemonte quanto per la nostra Nazione” ha specificato il vicepresidente.

In Piemonte – come noto – il settore della moda è identificabile principalmente con quello del tessile. Chiorino ha quindi portato al tavolo nazionale le istanze provenienti dal territorio: “Riteniamo imprescindibile il consolidamento delle filiere esistenti e lo sviluppo delle filiere in ambito tecnologico. Abbiamo bisogno di semplificazione e solidità: una filiera solida facilita i processi di innovazione e adeguamento alle richieste di un mercato sempre più veloce”. 

L’introduzione del Digital Product Passport costringerà il sistema produttivo a un adeguamento impegnativo, che dovrebbe consentire informazioni più affidabili e accessibili al consumatore finale, tutelando l’intera filiera: “La tracciabilità non dovrebbe peraltro essere limitata alle sole fibre naturali, ma focalizzata sulle fibre che possano essere riciclate” ha affermato il vicepresidente.

“E’ fondamentale – ha affermato concluso Chiorino – il sostegno a percorsi di aggregazione e partecipazione azionaria. Credo fermamente che sia la formazione che le politiche attive siano un punto imprescindibile da cui partire per accompagnare la transizione di imprenditori e artigiani del settore della moda: la Regione Piemonte sarà al loro fianco in questo percorso”.

A San Valentino, le “Promesse” diventano… “da marinaia!”

In mostra, alla Galleria “BI-Box Art Space” di Biella, le ironiche e romantiche opere grafiche di Galassika

Fino a sabato 1° marzo

Biella

“Ma come fanno i marinai, mascalzoni ed imprudenti … Sempre in cerca di una bimba da baciar …”, cantavano insieme, più di quarant’anni fa, Lucio Dalla e Francesco De Gregori (perfino loro!), mettendo, ancora una volta, alla berlina quei “poveri marinai”, errabondi “mascalzoni” collezionisti (secondo secolari vulgate) di promesse d’amore mai mantenute e sfacciatamente buttate a mare ad ogni nuovo ormeggio. Ma meno male che almeno a “San Valentino”, festa degli innamorati e delle vere “verità” in amore, ad una brava artista biellese è venuto oggi in mente (par condicio!?) di chiedersi Ma saranno proprio sempre i marinai a non mantenere le promesse? E perche non inserire nel novero dei “pinocchio amorosi” anche le fanciulle? Evviva! Qualcuno finalmente ci prova a sconvolgere desueti “detti popolari” che durano da secoli e che invece necessitano da un bel po’ di un’“aggiustatina di genere”.

 

La brava artista, grafica con fiocchi e controfiocchi, è la biellese Galassika, al secolo Carola Sagliaschi, che in prospettiva per l’appunto della “Festa di San Valentino” ha inaugurato, in questi giorni e fino a sabato 1° marzo, presso la Galleria “BI-Box Art Space” di via Italia 38, a Biella, una personale dal titolo (ancora evviva!) “Promesse da marinaia”. Con quella “a” finale al posto della “o” che fa proprio piacere. Ironica e fantasiosa narratrice, Galassika possiede la maestria di un segno nitido che mai sbeffeggia il reale, pur addomesticandolo in una sequenza di pagine che trasformano le figure (in questa mostra, “gente di mare”) in protagonisti di storie quasi “fumettistiche”, attrici e attori di mondi in cui marinai, marinaie, creature acquatiche e audaci sirene fanno sberleffi alla consueta inamovibile quotidianità per intrecciarsi fra loro in rocamboleschi giochi grafici di singolare originalità. Ogni pagina grafica presente in mostra profuma di “buona scuola”, il segno è rigoroso, quasi ininterrotto nel suo farsi volo immaginario, di attenta percezione alle cose pur sapendo di imbrigliarle in strane giravolte formali cui solo la luce dell’immaginario può dare un senso e una chiave di lettura e d’accesso.

 

In questa serie “marinaresca”, l’artista “esplora – è stato scritto – il tema delle passioni salate, delle promesse sussurrate al vento e del legame fra il mare e l’amore”. Le sue grafiche danno allora vita a un mondo di simil-sirene, marinaie ardimentose con sigarette in bocca che sputano barchette di carta anziché fumo, di marinai ultratatuati, qualcuno dalla lunga barba che ascolta dall’incavo di una conchiglia-cellulare le promesse (mantenute?) della donna amata, altri ancora – marinaio e marinaia – persi in amore, occhi negli occhi e matasse convulse di capelli in cui paiono farsi spazio chele pronunciate di granchi o tentacoli arricciati di polpi indispettiti e grintosi, con mari in burrasca e barche e navi sulle “montagne russe” che fanno da “quinta” teatrale a palchi su cui devi aspettarti possa accadere di tutto. E di più! Anche che vada a quel paese il secolare motto genovese Passàa a punta de Portofin, addio bella che son fantin! Tradotto: “Dopo la punta di Portofino, ciao bella, sono libero!”

 

Parallelamente, sempre fino a sabato 1° marzo, il pubblico potrà visitare sempre alla Galleria “BI-BOx Art Space” anche la mostra Ritratti urbani” con i dipinti di Beatrice Scaramal e le fotografie di Damiano Andreotti, ogni volto con la propria storia. Contestualmente alle mostre, sono inoltre in programma per sabato 15 febbraio, due laboratori a cura di Beatrice Scaramal. Dalle 10 alle 12, un momento pensato per i più piccoli: ogni bambino potrà immaginare e dare vita a un supereroe con poteri speciali, capace di affrontare le difficoltà e superare le sfide, ma con qualità uniche come la gentilezza, il coraggio o l’immaginazione. Alle 18,30 avrà luogo il secondo laboratorio, riservato agli adulti: con l’aiuto dell’artista verranno esplorati colori, forme e parole “per raccontare sfide, sogni nel cassetto o le vittorie più belle, trasformandole in un ritratto urbano unico e personale”. Il costo per partecipare ai laboratori è di 15 Europrenotazioni e info392 516 6749 o info.bibox@gmail.com.

Gianni Milani

Nelle foto: Galassika “Promessa da marinaia”, “Il marinaio innamorato”, Imprevisti di navigazione” e “Senza scampo”

“Adotta uno scrittore”, il Progetto firmato dal Salone del Libro

Giunge alla sua XXIII edizione  che coinvolgerà ben 40 autori e 40 scuole di 8 Regioni italiane

Partito ad inizio anno si concluderà il prossimo 19 maggio

Notevoli le cifre. Sono 1.006, quest’anno, le studentesse e gli studenti delle Scuole (complessivamente 40) di Piemonte, Liguria, Toscana, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia coinvolti, da gennaio a maggio, nella XXIII edizione di “Adotta uno scrittore”, progetto didattico e culturale esteso dalle elementari all’università e presente pur anche in classi attive presso “Case di Reclusione” e Case circondariali” (nonché nella Sezione Ospedaliera dell’“Istituto Gobetti Marchesini” presso l’Ospedale “Regina Margherita” di Torino), ideato e organizzato dal “Salone Internazionale del Libro” di Torino, con il sostegno della “Consulta delle Fondazioni di origine bancaria” di Piemonte e Liguria, in collaborazione  con la “Fondazione con il Sud”. Ogni adozione prevede tre appuntamenti in classe per ciascuna autrice e ciascun autore adottato (40 in totale) e il quarto conclusivo lunedì 19 maggio, nell’ambito della XXXVII edizione del “Salone del Libro”. Alle autrici e agli autori è lasciata la libertà di ideare il percorso all’interno delle classi, senza alcun vincolo particolare, se non quello di “partire dai libri e dalla lettura, per offrire opportunità di confronto e riflessione non solo sulla narrazione e la scrittura, ma anche sull’attualità e sui temi della contemporaneità”.

In proposito afferma Annalena Benini, direttrice editoriale del “Salone” di Torino: “Da più di vent’anni ‘Adotta uno scrittore’ non solo crea, ma si prende cura dell’incontro fondamentale: quello sulla cultura, sulla lettura, sullo scambio di esperienze. In tutta Italia, anche nei luoghi più complicati da stimolare e raggiungere, i ragazzi delle scuole primarie fino alle università, i ragazzi ristretti negli istituti minorili, le persone nelle case circondariali e di reclusione hanno un tempo di incontro e di relazione con scrittori, artisti, giornalisti, sui temi che stanno loro a cuore, sulle possibilità e sugli inciampi dell’esistenza … ‘Adotta uno scrittore’ ha costruito fili di seta e di libertà interiore fra chi parla e chi ascolta, fra chi fa domande e chi prova a dare risposte. Non dura qualche minuto, ma tutto l’anno, tutti gli anni. Costruisce tempo, si prende cura, e fa in modo che i libri ci parlino ancora”.

Sono 40, si è detto, le scrittrici e gli scrittori, i fumettisti, le illustratrici e gli illustratori insieme a giornaliste e giornalisti, saggisti e studiosi adottati nel corso di quest’anno: da Daria Bignardi scrittrice e conduttrice, autrice di “Ogni prigione è un’isola” (Mondadori), in cui racconta il sistema carcerario attraverso l’esperienza personale a Francesca Giannone, autrice del bestseller “La portalettere” (Editrice Nord), romanzo italiano più venduto del 2023, tradotto in 30 Paesi via via (per forzata sintesi) fino a Marco Balzano, Premio Campiello con “L’ultimo arrivato” (Sellerio), a Nadeesha Uyangoda, nata a Colombo (Sri Lanka) e in Italia dall’età di sei anni, autrice di “Corpi che contano” (66thand2nd), sul tema del rapporto tra corpo e pratica sportiva a Matteo Bussola, scrittore e conduttore radiofonico, autore del bestseller “La neve in fondo al mare” (Einaudi), sulla fragilità adolescenziale e alla scrittrice Raffaella Romagnolo, autrice di “Aggiustare l’Universo” (Mondadori), romanzo di dolore, rinascita e memoria, finalista Premio Strega 2024. Impossibile citarli tutti.

Basti sapere che, grazie  al progetto, nel corso degli anni sono state portate a termine 545 adozioni per un totale di 15.278 studentesse e studenti, coinvolgendo 380 tra gli autori e le autrici più importanti della letteratura italiana degli ultimi quarant’anni. Cifre da record e anche per il 2025 “Adotta uno scrittore” avrà uno spazio sul “Bookblog”, la piattaforma digitale del “Salone” curata dagli studenti, che insieme agli Autori e ai docenti costruiranno un racconto partecipato, rendendo i contenuti fruibili liberamente su “bookblog.salonelibro.it

Da segnalare, infine, che sul canale “YouTube” del Salone sono disponibili i video “Si fa presto a dire Adotta” 2024 (adotta 2024), a cura della scrittrice Laura Marzi e del regista Fabio Ferrero, e “Si fa presto a dire Adotta” 2023 (playlist “Adotta uno scrittore”), realizzato da Fabio Ferrero con la partecipazione dello scrittore Raffaele Riba e che sempre  su “YouTube” del Salone si può accedere alle video pillole “Si fa presto a dire Adotta” 2022 (realizzate con la scrittrice Giusi Marchetta) che ripercorrono i vent’anni del progetto e un documentario di Fabio Ferrero, che, attraverso le parole e le voci di studentesse, studenti, autori e autrici, ripropone i temi, le atmosfere e le riflessioni scaturite dal confronto e dalla lettura dei libri.

Per info su tutte le “Adozioni” nelle scuole e aggiornamenti sulle date degli incontri, si veda il sito: www.salonelibro.it

g.m.

Nelle foto: Annalena Benini, Daria Bignardi (ph. Riccardo Piccirillo), Nadeesha Uyangoda e Matteo Bussola

Giachino (FDI): “Rilanciare il Trasporto Pubblico Locale obbligo morale per la politica” 

Convegno CGIL sul TPL

Ma sarà impossibile se non si rilancia la crescita economica di Torino, del Piemonte e del Paese.

Responsabilità nel taglio dei fondi per il Trasporto pubblico locale sono da addebitare al Governo Prodi, alla Riforma Bassanini, alla Giunta Cota ma anche alla Giunta Chiamparino. Tagli che penalizzino gli studenti, penso in particolare a quelli che per raggiungere agraria debbono prendere 2 mezzi pubblici e farsi oltre 1 km a piedi. Odiosi i disagi per i pensionati penalizzati anche dalle scale mobili della Metro bloccate, penalizzati i lavoratori che trovano code sulla Tangenziale anche se vogliono utilizzare la propria auto. Occorre ribadire con forza che chi usa i mezzi pubblici non è figlio di un Dio minore e pertanto ha diritto a collegamenti più efficienti e comodi.   Senza aumentare la crescita del PIL nazionale e locale tutto ciò sarà quasi impossibile. Il PIL italiano dal quale derivano le risorse per la spesa pubblica arriverà solo quest’anno il livello del PIL del 2007. Ha pesato molto la linea della austerity decisa dall’Europa. Nell’Italia che cresce poco da oltre vent’anni Torino e di riflesso il Piemonte crescono ancora di meno. Ecco perché occorre difendere con forza l’industria del settore auto e le aziende dell’indotto oltre ad accelerare gli investimenti pubblici come la TAV e la Metro2. Dalla maggiore crescita economica arriveranno le risorse per il Trasporto pubblico locale.
Nel frattempo gli Amministratori del PD migliorino le corse e partecipino  a questi incontri per spiegare meglio le cose che vanno e rispondere alle cose che non vanno.

Mino GIACHINO
Responsabile piemontese trasporti FDI

Rompono vetri delle auto per rubare ma arriva la polizia

Due cittadini italiani, rispettivamente di 49 e 29 anni, sono stati arrestati per furto aggravato in concorso dalla Polizia di Stato a Torino.

Le Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e del Commissariato di P.S. San Donato, dopo esser venute a conoscenza di un’autovettura danneggiata con il vetro posteriore sinistro completamente infranto in via Rochemolles, perlustrano l’area circostante per identificarne gli autori, quando vengono fermati in Via Pietro Cossa da un cittadino che riferisce di aver notato due soggetti infrangere numerosi vetri di autovetture in sosta in quella zona.

Anche grazie alla collaborazione della cittadinanza i poliziotti hanno individuato subito due soggetti: uno, nei pressi di una Fiat 500 con il finestrino anteriore sinistro infranto, con un ombrello in mano, e il secondo intento a rovistare all’interno della medesima vettura.

I due, trovati in possesso di arnesi atti allo scasso, tra i quali un martelletto frangivetro e un piede di porco, nonché di beni provento dei furti effettuati, vengono arrestati per furto aggravato in concorso.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto per entrambi le persone la convalida dell’arresto.

Misure antismog: sabato 8 febbraio torna il livello 0 (bianco)

 

Secondo i dati previsionali forniti  da Arpa Piemonte, da oggi sabato 8 febbraio, e fino a lunedì 10 febbraio 2025 compreso (prossimo giorno di controllo), entrerà in vigore il livello 0 (bianco) con le sole misure strutturali di limitazione del traffico previste del semaforo antismog.

Si ricorda che eventuali variazioni del semaforo antismog, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure, delle esenzioni e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale .

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