ilTorinese

Nuovi centri vaccinali anti-Covid a Volpiano e San Benigno Canavese

In campo Comuni, medici di medicina generale e volontari

Sabato 10 aprile a Volpiano sono entrati in funzione due centri vaccinali locali, nella sala polivalente e nel salone parrocchiale, gestiti attraverso i medici di medicina generale di Volpiano e San Benigno Canavese; un terzo punto è operativo a Villa Volpini a San Benigno Canavese. L’iniziativa è frutto della richiesta, rivolta dai sindaci di Volpiano e San Benigno Canavese alla Asl TO4, di aprire dei punti decentrati nei quali i medici di base possano somministrare i vaccini anti-Covid ai propri assistiti, secondo le priorità stabilite dalla legge; in base alle dosi di vaccini consegnate ai medici l’iniziativa verrà prossimamente ripetuta.

Commenta il sindaco di Volpiano Emanuele de Zuanne: «Ringrazio i medici di medicina generale di Volpiano e San Benigno Canavese che si sono resi disponibili per iniziare le vaccinazioni e venire incontro alle persone più a rischio, evitando loro di doversi recare nei centri organizzati dalla Asl più distanti. Ringrazio la polizia municipale, i volontari della Protezione Civile e dell’Associazione nazionale carabinieri, la Croce Bianca, il personale sanitario che si è reso disponibile ad affiancare i colleghi, il parroco don Claudio Bertero per la disponibilità del salone parrocchiale; sono soddisfatto del lavoro di squadra che è stato fatto su un’attività che rende evidente il concetto di prossimità e consente di attuare un servizio vicino alla popolazione».

Ucid Giovani nel Tavolo per l’intelligenza artificiale

 YES4TO  L’intelligenza artificiale è uno dei maggiori elementi di sviluppo riconosciuti a livello planetario per le imprese, la società, le
pubbliche amministrazioni e la vita delle società e delle organizzazioni nel loro complesso.

Il nostro Paese, e la nostra Città, hanno bisogno immediato di progetti concreti che attirino saperi e investimenti, ma che
soprattutto diano gambe alla transizione dei nostri territori verso un nuovo modello di sviluppo, quello digitale.

Sosteniamo convintamente la creazione dell’I3A (l’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale), previsto dalle linee guida del
Ministero dello Sviluppo Economico e la cui sede principale è stata localizzata a Torino. Chiediamo che tale progettualità,
inserita tra le linee del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sia portata avanti senza indugi dalle nostre istituzioni locali,
con il coinvolgimento attivo del mondo dell’impresa, di professionisti, delle Fondazioni e dell’Università, attraverso un
tavolo operativo che dia forza concreta al progetto e coinvolga gli attori che finora si sono impegnati nella promozione
dell’iniziativa.

Riteniamo utile procedere rapidamente, in modo da essere pronti non appena saranno disponibili i fondi del Next
Generation Italia, creando da subito quella rete di sinergie vitale per lo sviluppo concreto di una istituzione di tale portata.
L’I3A dovrà diventare un polo dal profilo nazionale ed internazionale legato alla ricerca, allo sviluppo, al trasferimento
tecnologico e soprattutto alla disseminazione di saperi nel campo delle applicazioni dell’AI. Dovrà essere capace di attrarre
talenti e raccogliere finanziamenti dal mercato nazionale ed internazionale, con fondi pubblici nazionali ed europei.

In questo drammatico momento di crisi globale chiediamo a tutte le forze in campo di riunirsi intorno ad un progetto
comune, per cogliere l’opportunità di pensare, con passione e lungimiranza, al futuro del nostro Paese e dei territori,
restituendo, soprattutto a noi giovani, la speranza ed il coraggio di continuare a lottare nel presente per il domani di tutti,
dei nostri genitori e dei nostri figli.

Daniele Lonardo, Presidente Gruppo Giovani UCID Sezione di Torino

Nuovo contrordine: Torino arancione già da lunedì

LA PROVINCIA DI TORINO ARANCIONE DA LUNEDÌ COME IL RESTO DEL PIEMONTE E QUELLA DI CUNEO DA MERCOLEDÌ  

L’incidenza è già scesa sotto la soglia di allerta per il Torinese e prima del 14 aprile lo sarà anche nel Cuneese

Da lunedì 12 aprile la provincia di Torino passerà in zona arancione come il resto del Piemonte, mentre per la provincia di Cuneo la misura scatterà da mercoledì 14 aprile, alla luce del nuovo decreto che per i territori con una incidenza superiore a 250 casi su 100 mila abitanti prevede misure più restrittive fino al rientro sotto la soglia di allerta.

La conferma è arrivata oggi durante la riunione convocata dalla Regione con gli epidemiologi e gli esperti dell’Unità di crisi.
L’analisi tecnica dell’andamento epidemiologico indica che il valore dell’incidenza, ovvero il numero di persone contagiate su 100 mila abitanti, è già sceso in queste ore sotto la soglia di allerta di 250 casi nella provincia di Torino (alla rilevazione di oggi 226.9) e lo stesso con elevata probabilità avverrà prima di mercoledì 14 aprile per la provincia di Cuneo (che al momento ha una incidenza di 261.6).

Dalla prossima settimana quindi in tutto il Piemonte saranno valide le misure della zona arancione: a partire da lunedì nelle province di Alessandria, Asti, Biella, Novara, Torino, Vercelli e Vco, e a partire da mercoledì per la provincia di Cuneo, fermo restando la conferma dei dati che continuano ad essere monitorati quotidianamente.

Le scuole torneranno regolarmente in presenza a partire da lunedì 12 aprile, al 100% fino alla terza media e al 50% per le superiori in tutto il Piemonte, ad eccezione della provincia di Cuneo dove – permanendo la zona rossa – lunedì e martedì la scuola sarà in presenza fino alla prima media e in dad dalla seconda media in su, per uniformarsi poi da mercoledì alle regole della zona arancione, come nel resto del territorio regionale (cioè in presenza fino alla terza media e in dad al 50% per le superiori).

La relazione è stata già trasmessa dalla Regione al ministro della Salute Roberto Speranza.

“Il ritorno in zona arancione è un segnale importante e anche i dati della pressione ospedaliera mostrano finalmente una progressiva riduzione dei ricoveri sia in terapia intensiva che in degenza ordinaria – sottolineano  il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Ma il numero complessivo dei contagi e dei ricoveri resta comunque alto, così come lo sono drammaticamente le vite e gli affetti che il Covid si sta portando via. Per cui oggi più che mai riaprire non significa abbassare il nostro livello di attenzione e prudenza, ma al contrario alzarlo ancor di più”.

Una vittoria fondamentale per il Toro

Vittoria fondamentale per il Toro! Udinese-Torino 0-1 gol di Belotti su rigore….3 punti importantissimi per la salvezza quelli ottenuti stasera dai granata di Nicola Carattere,gioco e grande unione di squadra:il mister Nicola sta compiendo un capolavoro.

 

Tanta praticità di squadra,grande determinazione,trame di gioco interessanti:il 17esimo posto è saldamente nelle mani,anzi nei piedi del Toro….+5 punti sul Cagliari terzultimo che giocherà in casa della capolista Inter.Stasera una grande prova di capitan Belotti,bene anche la difesa con Bremer Buongiorno ed Izzo attenti e determinati a non lasciare spazi agli attaccanti friulani.Buona gara anche per il sostituto di Sirigu,Milinkovic Savic attento e sicuro tra i pali.Bene anche il centrocampo con Mandragora a dirigere il gioco e smistare palloni sempre interessanti senza mai sprecare le giocate.Anche Verdi ha giocato una buona partita nel suo nuovo ruolo di mezz’ala.La salvezza è a portata di mano.Il Toro è padrone del suo destino.

Vincenzo Grassano 

In Piemonte superato il milione di vaccinazioni

Prima regione per percentuale di popolazione già immunizzata con la seconda dose. Più di 28 mila le somministrazioni comunicate oggi

Un sabato da record con oltre 28 mila somministrazioni e un traguardo importante: il Piemonte ha superato un milione di vaccinazioni totali e si conferma la prima regione italiana per numero di persone che hanno già completato il ciclo vaccinale ricevendo anche la seconda dose, circa 350 mila, quasi l’8% della popolazione piemontese (fonte: Gedi Visual
https://lab.gedidigital.it/gedi-visual/2021/report-vaccini-anti-covid-aggiornamento-vaccinazioni-italia/).

“In una regione che la prossima settimana tornerà arancione questo è un grande traguardo perché prima vaccineremo tutti, prima potremo veramente ripartire – commentano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Il nostro grazie va a tutti coloro i quali stanno facendo uno sforzo enorme per mettere in sicurezza al più presto i cittadini piemontesi, grazie a tutti i nostri operatori sanitari, alle nostre Asl e ai nostri ospedali, ai tantissimi volontari, ai sindaci, ma anche al sistema sanitario privato e alle aziende pronte a supportare i punti vaccinali pubblici e grazie ai nostri medici di famiglia che stanno dando un contributo fondamentale al risultato che abbiamo raggiunto oggi”.

Sono per l’esattezza 28.400 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18.30). A 4.125 è stata somministrata la seconda dose.
10.265 gli over80 e 10.788 i settantenni (di cui 5.908 vaccinati dai propri medici di famiglia).

Dall’inizio della campagna si è quindi proceduto all’inoculazione di 1.013.566 dosi (di cui 348.472 come seconde), corrispondenti al 81,8% di 1.239.440 finora disponibili per il Piemonte.

Pallanuoto maschile A2, i risultati

A Torino, presso la piscina Stadio Monumentale di corso Galileo Ferraris 294, alle 16 di oggi, sabato 10 aprile, nella settima giornata, seconda di ritorno, del Campionato per il girone Nord Est della serie A2 di pallanuoto maschile, Como Nuoto Recoaro ha incontrato Reale Mutua Torino 81 Iren.

Un nuovo, grande risultato per la pallanuoto torinese:

9/17 (gol: 2 Di Giacomo, 4 Colombo, Audiberti, 2 Vuksanovic, Loiacono, 7 E.Novara) – parziali: 1° tempo 3 – 6, 2° tempo 2 – 6, 3° tempo 2 – 3, 4° tempo 2 – 2 )

Il bollettino Covid di sabato 10 aprile

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.267 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 124 dopo test antigenico), pari al 4,4% dei 28.927 tamponi eseguiti, di cui 19.183 antigenici. Dei 1.267 nuovi casi, gli asintomatici sono 534 (42,1%).

I casi sono così ripartiti: 142 screening, 821 contatti di caso, 304 con indagine in corso; per ambito: 12 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 85 scolastico, 1.170 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 329.232 così suddivisi su base provinciale: 26.613 Alessandria, 15.957 Asti, 10.122 Biella, 46.882 Cuneo, 25.471 Novara, 176.214 Torino, 12.354 Vercelli, 11.808 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.404 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.407 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 324 (5 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.633 (73 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 24.716

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.978.062 (+28.927 rispetto a ieri), di cui 1.406.015 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 10.647

Sono 22 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 10.647 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.497 Alessandria, 655 Asti, 399 Biella, 1.296 Cuneo, 874 Novara, 5.007 Torino, 482 Vercelli, 347 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 90 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

289.912 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 289.912 (+2.255 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 23.616 Alessandria, 14.069 Asti,9.020Biella, 40.423 Cuneo, 22.544 Novara, 155.082 Torino, 10.948 Vercelli, 10.791 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.276 extraregione e 2.143 in fase di definizione.

Il lockdown riduce il numero di reati (ma non gli omicidi)

Emergenza Covid  e lockdown hanno fatto diminuire i reati commessi a Torino. Nel  169esimo anniversario dalla fondazione della Polizia di Stato, la Questura fa il bilancio della propria attività.

In tutto i reati commessi tra il 15 marzo 2020 e 15 marzo 2021 sono stati 92.163, invece nello stesso periodo dell’anno precedente erano stati 114.902: il calo è  -19,79%. In particolare  (76%) si tratta di reati contro il patrimonio, mentre quelli contro la persona sono il 6%.  Il questore Giuseppe De Matteis, parla di un “calo significativo” in corrispondenza dei vari lockdown. La diminuzione maggiore riguarda i delitti contro il patrimonio: dagli 88.790 dello scorso anno sono passati al 70.089 (-21,06%). In calo anche  furti (33.308) e rapine (992), ma salgono truffe e frodi informatiche (13,748) e  le estorsioni (407). Meno scippi (797), borseggi (5.703), furti in casa (5.283) e di auto (2.809).  Notevole il calo dei borseggi rispetto all’anno precedente (10.116) ovvero -43,62%. Anche le rapine scendono del 25,80%.
Meno anche le  persone denunciate e arrestate: 10.465 quest’anno (contro  12.141), quasi tremila le persone arrestate (2.995, l’anno scorso erano 3.373).  Da registrare l’ aumento di omicidi volontari – dai 17 quest’anno ai 12 dell’anno scorso e di omicidi colposi (45) – ma scendono i tentati omicidi (32) e le violenze sessuali (da 223 a 168).

Barriera, Italexit: “Presidio nella piazza dello spaccio”

“GLI ABITANTI CHIEDONO RISPETTO DALLE ISTITUZIONI ASSENTI DA TROPPI ANNI”

Nella giornata di sabato 10 aprile Italexit ha organizzato un presidio in via Martorelli angolo via Bairo per denunciare il grave stato di degrado in cui versa questa parte della città da troppi anni ostaggio di spacciatori e microcriminalità.

L’iniziativa fa seguito alle segnalazioni di residenti e commercianti che si sono messi in contatto con la sezione torinese del partito dopo essere stati minacciati da alcuni spacciatori: “Chiamiamo le forze dell’ordine ogni giorno – dichiara una negoziante di zona che ha partecipato al presidio – ma la situazione continua a peggiorare. Essere minacciati dagli spacciatori perché si sentono al di sopra della legge è inaccettabile: siamo stufi di sentirci un quartiere di serie B”.

Roberto Mossetto, referente comunale del partito, commenta così la scelta di Italexit di ritrovarsi in via Martorelli: “Italexit è da mesi una presenza fissa nei mercati e nelle piazze di Barriera di Milano: moltissimi abitanti della Circoscrizione 6 si stanno avvicinando a noi proprio perché apprezzano la nostra sincera e continuativa vicinanza alle loro istanze. I grandi partiti, al contrario, si ricordano del disagio nelle periferie solo in prossimità delle elezioni o quando la TV trasmette qualche inchiesta shock”.

Per il problema dello spaccio Mossetto propone una soluzione di buon senso: “Schierare l’esercito per un paio di giorni come ha recentemente fatto la Regione è ridicolo: i cittadini non vogliono sentirsi in un clima di guerra, soprattutto se tutto torna come prima appena le camionette si ritirano. Bisogna al contrario intervenire alla radice del problema: da un lato creare presidi fisici permanenti della Polizia Municipale; dall’altro coinvolgere attivamente la comunità residente in iniziative sociali e culturali nei luoghi considerati piazze di spaccio. Gli abitanti di Barriera nutrono un senso di appartenenza molto forte verso il quartiere: diamo loro il rispetto che si meritano e la possibilità di vivere serenamente in questa zona”.

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Torino. Controlli anti Covid dei carabinieri, 34 persone sanzionate 

Torino, 10 aprile. Nell’ambito dei servizi di controllo disposti dal Comando Provinciale per verificare il rispetto delle norme anti-covid, i militari dell’Arma hanno sanzionato 34 persone.

In particolare a Chivasso, i carabinieri della locale Compagnia hanno identificato e sanzionato 32 persone che in più occasioni hanno consumato all’interno di un bar del luogo, in contrasto con le attuali misure di restrizione finalizzate a contrastare la pandemia in atto. La titolare dell’esercizio commerciale è stata già più volte multata e per tale motivo è stata richiesta la sospensione della licenza commerciale alla Prefettura.
A Chieri, in piazza Duomo, i militari della locale Stazione hanno controllato un’attività di parrucchiere che nonostante la zona rossa era aperta con all’interno un cliente, che è stato sanzionato unitamente al titolare del salone.