ilTorinese

Ladro 17enne apre 27 box auto e ruba un’autovettura

Arrestato martedì notte un cittadino rumeno di 17 anni

Hanno fatto qualche rumore di troppo e così un residente dello stabile si è svegliato, vedendo due sconosciuti stazionare sulla rampa di accesso ai garage condominiale. L’uomo segnalava la presenza di estranei nel palazzo e tempestivamente una volante raggiungeva via Defendente Ferrari, ove effettivamente trovava un cancello d’ingresso ai garage di un palazzo bloccato a metà. Accedendo alla struttura e ispezionando i 4 piani interrati dello stabile, i poliziotti constatavano che ben 27 box auto erano stati aperti; alcune saracinesche erano state forzate. Non vi era più ombra dei soggetti che stavano facendo da palo, ma gli agenti riuscivano a bloccare un’autovettura che stava per guadagnare l’uscita. All’interno dell’auto, un diciassettenne di origini rumene, che alla vista degli agenti ha tentato la fuga ma è stato immediatamente bloccato. Il giovane era in possesso di una tronchese, di un coltello a serramanico e di due telecomandi elettronici, presumibilmente utilizzati per aprire una parte dei garage. Il diciassettenne, che ha precedenti specifici,  è stato arrestato per tentato furto aggravato in concorso con persone rimaste ignote.

Calcio a 5, i Civich quinti ai campionati italiani

GSPM TORINO QUINTO IN SALENTO

I vigili sabaudi cedono soltanto negli scontri diretti con le prime due classificate e vincono quattro partite su 6

Dopo quasi un anno e mezzo di pandemia di Coronavirus, che ha impedito il regolare svolgimento di numerose manifestazioni sportive, è ripresa l’attività del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino, che ha preso parte all’edizione numero 23 del campionato italiano di calcio a 5, tenutasi dal 13 al 20 giugno in Puglia, nella meravigliosa cornice della penisola salentina.

La competizione ha registrato la partecipazione di tredici squadre, fra cui i neocampioni di Barletta-San Severo, che hanno avuto la meglio su Montesilvano e Castellammare di Stabia. Seguono, in ordine di piazzamento, i GS di Bari, Torino, Palermo, Pesaro, Salerno, Trieste, L’Aquila, Torre del Greco, Andria e Brindisi.

Decisamente degna di menzione la prova offerta dai vigili sabaudi, che hanno centrato un ottimo quinto posto al termine di un cammino esaltante nella kermesse, che li ha visti cedere soltanto di fronte alle prime due classificate, ottenendo in tutto quattro successi su sei incontri disputati. Giova sottolineare che le tredici compagini iscritte all’evento sono state suddivise in tre gironi da tre squadre e in un girone da quattro, esattamente quello toccato al GSPM Torino, che ha affrontato i colleghi di Trieste (sconfitti con il punteggio di 4-1), L’Aquila (superati con un tennistico 6-2) e Montesilvano (vittoriosi di misura sui gialloblù: 2-1).

Ottenuta la qualificazione ai quarti di finale, i piemontesi hanno rimediato un sonoro 0-3 da parte dei futuri campioni d’Italia di Barletta-San Severo, venendo quindi inseriti nella parte del tabellone dedicata ai piazzamenti dal quinto posto in giù: qui, in semifinale, è maturato un prezioso 1-0 ai danni di Pesaro, che ha consentito a Torino di contendere e sottrarre la quinta posizione a Palermo (6-4 lo score al triplice fischio del direttore di gara).

Il GSPM Torino, in questa prima avventura calcistica dall’avvento dell’emergenza sanitaria nel nostro Paese, ha potuto contare sull’apporto di undici giocatori: Davide Ossati, Davide Bianco, Dario Giorgio, Alessio Colucci, Mirko Boaretto, Paolo Dabbene, Andrea Di Coste, Giuseppe Simone Manzo, Federico Trabucco, Francesco Piccinni e Daniele Pareschi. Il gruppo è allenato da Giuliano Giacobbe ed è stato accompagnato nella trasferta dal dirigente responsabile Rino Amato, il quale, a margine della cerimonia di premiazione, ha commentato così il risultato ottenuto: “Ci siamo presentati a questo campionato con l’obiettivo di ben figurare e di toglierci qualche soddisfazione, affrontando l’evento con il giusto impegno e con la consapevolezza di doverlo onorare al meglio delle nostre possibilità. Il tutto, senza mai venire meno ai nostri princìpi di lealtà, rispetto degli avversari e dei giudici di gara”. L’intento della rosa a disposizione del coach Giacobbe era quello di superare il primo turno ed è stato brillantemente centrato; di conseguenza, il bilancio conclusivo non può che strappare un sorriso: “Abbiamo perso solo con le prime due della classe e questo deve essere un motivo di orgoglio per i ragazzi – ha proseguito Rino Amato –. In tutte le partite i nostri uomini hanno dato il massimo, praticando un bel calcio e non risparmiandosi. Noi dirigenti non possiamo che essere contenti del comportamento tenuto da ciascuno di loro sia dentro che fuori dal campo. Si è formato un team unito, che si è divertito e, nel contempo, ha fatto fare bella figura al Gruppo Sportivo e alla città di Torino”. Infine, un pensiero immancabile: “Finalmente siamo riusciti a svolgere un campionato dopo circa due anni e non nascondo che la voglia di confrontarci, incontrarci e socializzare con gli altri era tanta”.

Vite umane oltre le frontiere

UNA MOSTRA FOTOGRAFICA PER RACCONTARE IL CAMPO PROFUGHI DI LIPA

La Fondazione MAMRE, il 5 luglio inaugurerà la mostra fotografica a cura di Claudio Silighini che testimonia la condizione  di chi è costretto oltre frontiera.

Il 23 dicembre 2020 un incendio distrusse il campo profughi di LIPA in Bosnia unico riparo per i tanti profughi che da mesi, inutilmente, tentano di attraversare la frontiera con la Croazia.

Il fatto trovò ampia eco sui giornali e la notizia di migliaia di persone abbandonate a loro stesse, alla neve e al freddo.

 Il mondo del volontariato si mobilitò per portare soccorso. La richiesta di aiuto per i migranti intrappolati nella neve, lanciata attraverso i social, trovò risposta concreta, abbondante e generosa.

Il fotoreporter Silighini, con altri, accompagna le spedizioni, racconta la vicenda con l’occhio esperto.

Il bollettino Covid di venerdì 2 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 25nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 4 dopo test antigenico), pari allo 0,1% di 20.961 tamponi eseguiti, di cui 15.316 antigenici. Dei 25 nuovi casi, gli asintomatici sono 9 (36%).

I casi sono così ripartiti: 5 screening, 17 contatti di caso, 3 con indagine in corso; per ambito: 1 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 1 scolastico, 23 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 366.997 così suddivisi su base provinciale: 29.600 Alessandria, 17.496 Asti, 11.533 Biella, 52.949 Cuneo, 28.271 Novara, 196.416 Torino, 13.748 Vercelli, 12.984 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.503 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.497 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 11(invariatirispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 139( – 6 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 614.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.459.306 (+ 20.961 rispetto a ieri), di cui 1.780.051 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.696

Nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale resta quindi di 11.696 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 943 Novara, 5.590 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.537 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.537(+ 49 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.968 Alessandria, 16.760 Asti, 11.040 Biella, 51.432 Cuneo, 27.279 Novara, 190.429 Torino, 13.179 Vercelli, 12.594 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.437 extraregione e 2.419 in fase di definizione.

Ancora nulla di deciso sul futuro del Maria Adelaide

«Sul futuro del Maria Adelaide nulla è deciso. Sei mesi fa la Regione ha chiesto alla Città della Salute di sospendere le procedure per l’alienazione dell’immobile, il cui utilizzo potrebbe essere valutato nell’ambito delle necessità legate alle Universiadi.

Nel frattempo, il nuovo scenario determinato dal Pnrr richiede un ulteriore approfondimento per un eventuale riutilizzo della struttura ai fini della medicina territoriale. Nelle prossime settimane, tutte queste opzioni verranno attentamente valutate, non senza tenere conto dei bisogni di offerta sanitaria del quartiere interessato».

Cosi l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, al termine dell’incontro avuto a margine degli impegni della giornata con una delegazione di manifestanti che sostengono la necessità di riaprire il presidio sanitario Maria Adelaide di Torino, chiuso da anni.

L’assessore porterà la petizione consegnatagli dai manifestanti all’attenzione della Giunta di domani.

Sanità privata, grandi manovre: Affidea completa l’acquisizione strategica dei laboratori medici CDC

E’ il più grande erogatore di prestazioni specialistiche ambulatoriali in Italia

 

Il Gruppo CDC è leader nel settore della medicina del lavoro, delle analisi di laboratorio e della sanità privata in Piemonte.  Affidea ha annunciato l’acquisizione del 100% del Centro Diagnostico Cernaia |CDC Group, rinomato erogatore di prestazioni ambulatoriali in Piemonte. Con questa operazione Affidea rafforza la sua presenza in Italia, diventando il più grande gruppo sanitario di assistenza specialistica ambulatoriale del Paese, con un’offerta di servizi ampia e diversificata.

 

Con questa acquisizione, a livello europeo, la rete di Affidea conterà 308 centri, quasi 11.000 professionisti e assisterà circa 10 milioni di pazienti ogni anno. Affidea vanta una lunga esperienza avendo integrato oltre 125 nuovi centri negli ultimi 5 anni.

Da quasi 50 anni il Gruppo CDC (www.gruppocdc.it) è una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche dell’area Nord-Ovest dell’Italia; con le sue 32 sedi sparse nel territorio piemontese ha sviluppato un’assistenza sanitaria integrata. CDC offre, ai suoi 1,2 milioni di pazienti, un’ampia gamma di servizi medici: analisi di laboratorio, specialistica ambulatoriale, diagnostica per immagini, fisioterapia e medicina del lavoro. L’azienda esegue ogni anno più di 3,7 milioni di test di laboratorio, 420.000 visite specialistiche e circa 500.000 esami di diagnostica per immagini. Collabora con oltre 1.300 professionisti, di cui 900 sono medici. Le competenze del suo staff medico, l’alta qualità dei servizi erogati, l’approccio di cura paziente-centrico, fanno di CDC l’erogatore preferenziale di fondi e assicurazioni sanitarie private, nonché di oltre 8.000 aziende distribuite sul territorio settentrionale.

In Italia, Affidea e CDC potranno contare – grazie all’acquisizione – su un team costituito da oltre 2500 professionisti, di cui quasi 2.000 sono medici.

Con una rete di 54 centri e 60 punti prelievo, l’azienda potrà assistere in totale circa 2,2 milioni di pazienti all’anno, diversificando l’offerta sanitaria di Affidea aggiungendo un’importante gamma di prestazioni specialistiche, di fisioterapia, di assistenza domiciliare, di diagnostica oncologica e di laboratorio, rafforzando al contempo il comparto di medicina del lavoro, rendendo così Affidea il fornitore preferenziale di aziende e assicurazioni sanitare private.

Autostrada da incubo tra Torino e il Ponente Ligure

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Andare da Torino verso il Ponente ligure e viceversa sta diventando un’impresa mai vista. Anche nei giorni feriali. C’è da immaginare cosa succede nei fine settimana.

La percorrenza in autostrada tra Albenga e Finale Ligure ha richiesto ieri 30 giugno, nel tardo pomeriggio, due ore  con una coda interminabile  in molti tratti un galleria. Non è la prima volta perché ormai i tempi sono imprevedibili  con ricadute di intasamenti anche sull’Aurelia. Una situazione da terzo mondo in via di sottosviluppo che colpisce residenti, operatori dei trasporti, turisti. La Società autostrade ha delle responsabilità  gravi in presenza di tariffe molto alte. La situazione di ieri  – 30 giugno – non avrebbe consentito il passaggio di un mezzo di soccorso o di un’autombulanza per Pietra ligure. Sindaci e presidenti della Regione e della Provincia  debbono intervenire per porre un qualche rimedio ad una programmazione di lavori quanto meno intempestiva. Anche i rapporti con il Piemonte sono compromessi  perché i lavori per la strada del San Bernardino ostacolano la viabilità. E quella sarebbe l’unica alternativa all’autostrada. In ogni caso due ore per pochi chilometri sono davvero troppe. Significa di fatto spezzare in due la Liguria e scollegarla dal Piemonte . La situazione è aggravata dal fatto che in altre parti dell’autostrada la si registrano altri intoppi. Pensare di affrontare luglio e agosto in queste condizioni risulta  non accettabile.

Rivoluzione societaria al Toro

Lasciano la società granata il DG Antonio Comi, il responsabile del settore giovanile Massimo Bava.

Entra nel consiglio d’amministrazione del club Paolo Bellino, già direttore generale di RCS sport. Avrà la delega allo sviluppo degli impianti sportivi.
Antonio Comi, una vita al Toro, prima da calciatore e poi come dirigente di lungo corso,149 presenze e 14 gol, prima attaccante e poi la trasformazione in libero,dai piedi educati e grande visione di gioco Massimo Bava ha portato la primavera granata a vincere 1 scudetto,1 coppa Italia e 2 supercoppe italiane.

Vincenzo Grassano

Covid, il bollettino di giovedì 1 luglio

Torino, 1° luglio  2021

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 15

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 20 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 7 dopo test antigenico), pari allo 0,1% di 13.411 tamponi eseguiti, di cui  9.803  antigenici. Dei 20 nuovi casi, gli asintomatici sono 12 (60%).

I casi sono così ripartiti:10 screening, 9 contatti di caso, 1 con indagine in corso; per ambito: 1 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 0 scolastico, 19 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 366.972 così suddivisi su base provinciale: 29.597 Alessandria, 17.496 Asti, 11.532 Biella, 52.948 Cuneo, 28.267 Novara, 196.406 Torino, 13.744 Vercelli, 12.983 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.502 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.497 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 11 ( -3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 145 ( -7 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 629.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.438.345 (+ 13.411 rispetto a ieri), di cui 1.774.196 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.696

Nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale resta quindi di 11.696 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 943 Novara, 5.590 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.422 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.491 (+ 69 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.960 Alessandria, 16.760 Asti, 11.038 Biella, 51.425 Cuneo, 27.275 Novara, 190.405 Torino, 13.179 Vercelli, 12.594 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.436 extraregione e 2.419 in fase di definizione.

Reale Mutua Basket Torino: “Grazie coach Demis Cavina”

La Reale Mutua Basket Torino ringrazia in maniera profonda e sentita che in questi due anni ha guidato il neonato sodalizio torinese, riconoscendo al coach emiliano di aver contribuito fin da subito alla crescita del nuovo progetto rendendolo ambizioso fin dalla nascita. Queste due stagioni rimarranno nella storia di Basket Torino e al coach vanno i migliori auguri per il proseguo della propria carriera.

Le parole di Cavina: “È difficile essere lucidi e freddi in un momento così pieno di emozioni, dove lo sport ti esalta o ti condanna nel giro di un punto o per pochi centesimi di secondo. Non esiste la macchina del tempo per tornare indietro, flashback, dettagli, inezie. Ma lo sport non toglie quello che abbiamo creato in questi due fantastici anni, partendo dalle fondamenta, costruendo la nuova casa del Basket Torino giorno per giorno con il lavoro e il sacrificio, lasciando sul tavolo un progetto che andrà rifinito in futuro ma che ha già basi concrete e solide. Parlo al plurale perché ho avuto la fortuna di collaborare con professionisti di alto spessore tecnico e umano, che hanno contribuito alla crescita della società e non posso che ringraziarli di cuore per l’energia profusa.

Voglio ringraziare allo stesso modo tutti i giocatori che hanno accettato con grande senso di responsabilità e orgoglio, di indossare una maglia storica, prestigiosa, in una città esigente, piena di cultura sportiva. Attraverso le motivazioni e le ambizioni dei singoli abbiamo costruito una squadra. Passando per il loro miglioramento abbiamo creato un’identità e raggiunto risultati importanti fin dalle prime palle a due. Torino merita un grande palcoscenico insieme ai propri splendidi tifosi, quelli veri con cui, a causa di quello che è successo nel mondo negli ultimi quindici mesi, non abbiamo potuto condividere appieno il nostro percorso umano e di squadra. Porterò sempre con me i rapporti sinceri costruiti in questo periodo, li custodirò gelosamente ricordando come tutti insieme abbiamo tracciato una strada che penso possa portare in futuro Torino nel posto che merita. A volte nelle difficoltà e soprattutto dopo un finale così rocambolesco nascono le riflessioni, gli spunti e le idee per raggiungere nuovi e ancora più grandi traguardi. Il nostro motto fin dal principio è stato che il lavoro di oggi ci farà essere meglio domani. Il nostro urlo strozzato in gola per due volte sarà l’urlo che accompagnerà presto il Pala Gianni Asti con tutti i tifosi torinesi, che spero di abbracciare in un prossimo futuro.”