ilTorinese

Sonata per tubi Arie di musica classica per strumenti inconsueti

Open Factory, via del Castello 15, Nichelino con la Compagnia Nando e Maila

Musica inconsueta o circo inedito? “Sonata per tubi” è il circo dell’invenzione, cantato e suonato dal vivo dalla Compagnia Nando e Maila, che ricerca le possibilità musicali di oggetti ed attrezzi di circo, trasformandoli in strumenti musicali attraverso l’ingegno e l’uso della tecnologia.

“Ogni cosa che tocchiamo o facciamo emette suono: sia gli attrezzi di circo, che il palco, che noi stessi”.

Ha inizio il concerto. Pezzi di tubo che volano vanno a comporre un contrabbasso e un violoncello. La musica avanza tra Rossini, Bach, Beethoven, Pink Floyd, Rolling Stones e Luis Armstrong. Poi arriva lei: una ragazzina, una principessa moderna che sconvolge ogni armonia. Il mito principale degli adolescenti di tutto il mondo è quello dell’eroe. In ogni adolescente c’è, nella fantasia, nei pensieri e nelle zone più profonde dell’animo, l’esigenza di fare qualcosa di eroico, di particolare, che sia al di fuori della quotidianità per diventare adulti. Il circo alimenta la follia del trio in contrappunto con clave che diventano sax e con diaboli sonori. Ne consegue un crescendo di canti polifonici a tre voci, di danze e prove di coraggio, musicali e circensi, che condurranno ad un rituale finale per il passaggio dall’adolescenza alla vita da adulto. Il pizzicato del clown musicale fa trasparire l’anima dei tre attori che con un linguaggio universale e accessibile a tutti, si incontrano e si scontrano nel magico gioco della vita.

 

We Are Open è organizzato da Reverse Agency, in collaborazione con Piemonte dal Vivo, Torino Comedy Lounge, Teatro Superga e promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo

 

Mercoledì 28 luglio, ore 21,30

Sonata per Tubi

Compagnia Nando e Maila

Di e con Ferdinando D’Andria, Maila Sparapani, Marilù D’Andria

Aiuto alla creazione: Marta Dalla Via, Federico Cibin

Disegno luci e audio: Federico Cibin

Scenografie: Ferdinando D’Andria

Contributo ai giochi circensi e acrobazie: Riccardo Massidda, Gaby Corbo

Tecniche di circo: palo cinese, danza acrobatica, verticalismo, manipolazione di oggetti, giocoleria con diabolo e clave

Strumenti musicali utilizzati: basso tubo, tuboncello, minitubo, violino, clavax (clava/sax), diabolofono (diabolo sonoro), palo sonoro, palco grancassa

Biglietto: 5 euro

 

Info

www.openfactory.space

T: 011 4174908

 

Crollo delle immatricolazioni di autobus in Piemonte: -30% nel 2020 Ma Torino regge

Torino segna solo -7,8%. L’elettrico è la seconda fonte di alimentazione nel trasporto persone. Nel capoluogo oltre il 40% dei mezzi appartiene alle categorie Euro 5 e 6. Trasporto merci, targhe giù del 19,5%

 

Tra chiusure, blocchi alla circolazione e restrizioni dovute all’emergenza sanitaria ed economica in atto, il 2020 è stato un anno difficile anche per il mondo del trasporto merci e persone su strada. Lo storico brand Continental  ha realizzato un Osservatorio sui macro trend del trasporto pesante con l’obiettivo di fornire una panoramica del settore sia a livello nazionale, sia a livello locale. Per capire quanto ha inciso la pandemia sullo sviluppo del comparto dei mezzi pesanti in Piemonte, l’Osservatorio ha analizzato i dati relativi alle nuove immatricolazioni, ai tipi di alimentazione, all’anzianità e alle categorie Euro* del parco circolante in Regione e nelle singole province.

 

Immatricolazioni trasporto persone: Piemonte -30%, Torino solo -7,8%

Nel 2020 in Italia le immatricolazioni di mezzi pesanti per il trasporto merci con oltre 16t sono state 19.616, il 14,2% in meno rispetto al 2019. Peggiora leggermente la situazione in Piemonte, regione che registra -23,5% e passa da 1.850 a 1.415 nuove targhe. Torino segna 595 nuove registrazioni e chiude il 2020 a -19,5%.

 

Nel trasporto persone, le immatricolazioni di autobus di oltre 3,5t in Italia sono passate da 4.935 del 2019 a 3.404 del 2020 (-31%). In questo caso il calo del Piemonte è in linea con la media nazionale e tocca il 30%, con 224 nuovi bus immatricolati. Tra le province, Torino fa registrare la diminuzione più lieve con 166 registrazioni e solo un -7,8%.

 

Alimentazione autobus: bene l’elettrico

Lo scorso anno, il parco circolante di autocarri merci in Italia ha raggiunto le 4.221.718 unità. La quasi totalità di questi sono alimentati a gasolio (91,6%); i rimanenti sono a benzina (4,6%), a metano (2,2%), a benzina e gas liquido (1,2%), ibridi ed elettrici (0,1% ognuno). Stesso schema in Piemonte: sul podio gasolio, benzina e metano (91,42%, 4,81% e 1,84%), mentre ibrido ed elettrico ben al di sotto dell’1% (0,14% e 0,10%). A Torino benzina e metano salgono a 5,3% e 3%, con ibrido ed elettrico entrambi allo 0,2%.

 

Il parco autobus nel nostro Paese registra nel 2020 99.883 unità. Anche in questo contesto la maggioranza dei mezzi in circolazione sono a gasolio (93,7%), seguiti però dal metano (4,8%). Sotto l’1% rimangono l’elettrico, il benzina, benzina e gas liquido e l’ibrido. Il gasolio regna anche in Piemonte (92,3%) seguito dal metano (5,7%). L’elettrico è la terza fonte di alimentazione e supera benzina e ibrido (1,2% vs 0,5% e 0,1%). Nel capoluogo salgono le quote di autobus a metano e a batteria (8,6% e 1,9%) e rimangono sotto l’1% quelli ibridi e a benzina (0,2% e 0,5%).

 

A Torino solo un autocarro su 9 ha più di 30 anni

La fascia di anzianità maggiormente rappresentata all’interno del parco circolante italiano di mezzi pesanti per il trasporto merci è quella da 10 a 15 anni (18,9%), seguita dai 15-20 anni (17,9%) e 20-30 anni (15,7%). Anche il Piemonte segue la stessa graduatoria con la preponderanza della fascia 10-15 anni che arriva al 20,4%. Il 12% del parco è sopra i 30 anni di età e il 20,6% sotto i 5.

A Torino la percentuale di autocarri di massimo 5 anni di età sale a 22,2%, e quella dei mezzi più anziani scende all’11,9%.

 

Considerando il parco autobus nel nostro Paese, emerge che quelli più recenti (da 0 a 5 anni) sono il 19,4% del totale, mentre quelli più vecchi, di oltre 20 anni, il 25,7%. Nella fascia intermedia da 5 a 20 anni, si colloca la maggior parte del parco circolante. In Regione l’incidenza della fascia più recente si abbassa al 18,1%, mentre quella dei veicoli più datati scende al 18,9%. Il distacco tra le due fasce è lieve anche nel capoluogo dove il 19,2% del parco è di massimo 5 anni e il 18,6% oltre i 20.

 

A Torino oltre il 40% di bus è Euro 5 o 6

Dall’analisi della categoria Euro dei mezzi pesanti per trasporto merci in circolazione a livello nazionale emerge un’importante presenza di veicoli molto recenti (Euro 5 ed Euro 6), che corrisponde al 31,8% del totale; ciò nonostante, quelli più vecchi (Euro 0, Euro 1 ed Euro 2) continuano a coprire una quota superiore (33,3%). Al contrario in Piemonte gli autocarri Euro 0,1 e 2 sono il 29,9%, al di sotto della quota di Euro 5 e 6 (33,3%). Anche a Torino le classi più inquinanti (28,9%) sono meno di quelle più giovani (34,8%).

 

In Italia la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 38,2%. Vi è però ancora in circolazione un’ampia quota di categorie più vecchie, ed Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 arrivano al 38,6% del totale. In Regione il 37,3% del parco è Euro 5 e 6 mentre le classi più inquinanti dalla 0 alla 2 si fermano al 23,8%. Percentuali simili a Torino dove le categorie 5 e 6 superano il 40% e quelle più obsolete che si stanziano al 24,6%.

 

Regione, Magliano: in Piemonte 500 siti da bonificare:

“quale impegno dalla Giunta Regionale per restituirli alla comunità?”


Contaminati, non bonificati, potenzialmente nocivi: tra i siti censiti dall’Anagrafe Regionale compaiono la “ex Oma ed ex Chimica Industriale” di Rivalta di Torino, la “Ex Interchim” di Ciriè, la “ex Lerifond” di Givoletto, la “ex Ghia” di Torino e centinaia di altri. Che cosa intende fare, in merito, la Giunta Cirio? Sul tema, che ha a che fare con la salute dei piemontesi. il mio Question Time in Consiglio Regionale.

Siti contaminati. Siti che necessitano di bonifica. Siti potenzialmente pericolosi per la salute dei piemontesi: i luoghi con queste caratteristiche sono cinquecento sul territorio piemontese e il dato, registrato dall’apposita Anagrafe Regionale dei Siti da Bonificare, cresce anno dopo anno.

Altre Regioni si stanno muovendo per affrontare efficacemente, sui rispettivi territori, il tema dei siti da bonificare. La Lombardia, per esempio, ha promosso un bando per l’avvio dei processi di bonifica e di rigenerazione dei siti. E la Regione Piemonte? Che cosa intende fare in merito? Lo chiederò in Consiglio Regionale con un QUestion Time appena presentato a Palazzo Lascaris. In particolare, chiederò informazioni su quali altre azioni intenda mettere in campo questa Giunta, oltre all’impiego delle risorse statali stanziate, per bonificare i siti contaminati e tutelare la salute dei cittadini.

Con la DGR del 16/07/2021 n. 3550 la Regione ha assegnato 4,6 milioni di euro di risorse statali per la realizzazione di interventi di bonifica dei siti della “ex Lerifond” di Givoletto, della “ex Oma ed ex Chimica Industriale” di Rivalta di Torino e della “Ex Interchim” di Ciriè. Il trasferimento delle risorse finanziarie per l’esecuzione degli interventi sarà operato direttamente dallo Stato alle Amministrazioni comunali. Favorire gli interventi di recupero delle aree dismesse, abbandonate o sottoutilizzate oggi compromesse da inquinamento è fondamentale anche per restituire tali aree alla comunità.

Dei 500 siti con procedimento attivo sul territorio regionale, circa 100 si trovano a Torino; circa il 47% dei siti censiti in Anagrafe insiste sul territorio della Città Metropolitana di Torino, il 14% è in Provincia di Novara, il 13% in Provincia di Alessandria, il 6% nelle Province di Biella e di Vercelli, il 5% nelle Province di Asti, di Cuneo e del Verbano-Cusio-Ossola: Oltre il 50% delle cause di inquinamento riscontrate sul territorio regionale è riconducibile alla presenza di sostanze contaminanti attribuibili alla cattiva gestione di impianti e strutture. Le altre principali cause di inquinamento sono riconducibili alla presenza di sostanze inquinanti dovuta alla scorretta gestione di rifiuti (oltre il 20%), eventi accidentali (17%) e, in ultimo, sversamenti accidentali su suolo e acque (8%).

Per legge i siti inquinanti devono essere bonificati a spese del responsabile dell’inquinamento, non sempre però facilmente individuabile: per tutelare la salute dei cittadini in queste situazioni è dunque fondamentale l’intervento delle Istituzioni.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

“Cronaca di un amore non corrisposto”

LIBRI / A Sestri Levante viene presentato il libro del giornalista torinese Carlo Buonerba

 

Sestri Levante, la città dei due mari, affacciata sulle due meravigliose baie “delle Favole” e del “Silenzio” è stata scelta dal giornalista e scrittore Carlo Buonerba per la presentazione del suo romanzo dal titolo “Cronaca di un amore non corrisposto ( Rossini Editore ), in programma giovedì 29 luglio prossimo, alle 18.30, in piazza Ex Lavoratori F.I.T. 5, Condurrà l’incontro il giornalista e critico cinematografico Matteo Fantozzi e vi interverrà, oltre l’autore, anche lo psicologo e psicoterapeuta Giovanni Rossi, attivo nella professione a Nizza.
“Cronaca di un amore non corrisposto” rappresenta una narrazione autobiografica condotta in prima persona dal protagonista Federico Spes, ingegnere nelle comunicazioni e insegnante, da alcuni anni, in un liceo nella provincia di Milano. L’opera non vuol essere un romanzo di formazione, ma la cronaca di un amore e, in comune con questo genere letterario, di cui abbiamo esempi anche in autori stranieri come Gabriel Garcia Marquez (Cronaca di una morte annunciata), presenta la forma di narrazione storica degli eventi, qui scritti sotto forma di diario.
In realtà però in questo libro la cronaca si arricchisce di dimensioni nuove, non soltanto perché a scriverla è un collaudato e esperto giornalista, ma perché riguarda il sentimento amoroso e, di fronte a questo, il lettore non può rimanere indifferente.
La forma diaristica del libro assume anche tratti intimistici e il protagonista, alter ego dell’autore, dimostra una forte risolutezza nello scrivere i passaggi di un sentimento amoroso, che contraddistingue il suo rapporto con Raffaella e che non verrà corrisposto. Un amore, insomma, impossibile, che non lo condurrà, tuttavia, ad arrendersi, ma a proseguire nella sua missione.
Il sentimento amoroso guida il protagonista, gli fornisce quella energia vitale capace di accettare nuove sfide, anche in un periodo difficile come quello pandemico ( il romanzo inizia ad essere composto nel 2019 e termina nell’aprile del 2020). La scrittura, come per altri autori, anche per il protagonista e per il nostro scrittore, diventa uno strumento per destare l’attenzione dell’amata e per riflettere sulla nascita di un sentimento, quello amoroso, su cui tanti pensatori, in epoche diverse, si sono interrogati.
Il protagonista Federico Spes pare a tratti dimostrarci che il confine tra il sentimento amicale e quello amoroso tra un uomo e una donna può diventare labile e che nella società contemporanea i rapporti interpersonali non risultano sempre facilitati dalle modernissime tecnologie. La messaggistica, come quella WhatsApp, a differenza delle telefonate e dei colloqui dal vivo, può ingenerare a volte equivoci, sia in campo professionale sia quello privato, e in questa società che il sociologo Bauman aveva definito sempre “più liquida”, anche le espressioni più semplici e gentili possono venire fraintese.
Tuttavia l’eredità che lascia un amore non corrisposto rimane presente non solo nell’arricchimento che un simile sentimento può apportare nel protagonista, ma anche nell’insegnamento che gli fornisce, spronandolo a non abbandonare mai il cammino, anche quando questo risulta irto e difficoltoso, perché non si può raggiungere l’alba senza passare prima lungo i sentieri della notte.

Mara Martellotta

The Flashback Special Project Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto

Flashback, l’arte è tutta contemporanea

Lucrezia Testa Iannilli
Gates (2021)

Inaugurazione mercoledì 28 luglio, alle ore 18.30
piazza Bottesini, Torino
e in diretta Facebook (@flashbackfair)

 

Mercoledì 28 luglio alle ore 18.30 si inaugura in piazza Bottesini a Torino e in diretta Facebook @flashbackfair – il quarto manifesto di Opera Viva Barriera di Milano, progetto ideato da Alessandro Bulgini, curato da Christian Caliandro e sostenuto dalla fiera d’arte Flashback, con l’opera Gates di Lucrezia Testa Iannilli (2021).


Il racconto che mese dopo mese si dispiega in questa settima edizioneprosegue ora con la sua quarta puntata, Gates, il manifesto ideato e realizzato da Lucrezia Testa Iannilli, fotografa e performer.

La sua ricerca predilige come strumento di percezione il corpo umano e quello animale, che diventa il soggetto delle sue azioni e immagini fotografiche: secondo il suo pensiero, infatti, la condizione non-umana è probabilmente l’unica in grado di salvare l’essere umano. Anche il suo lavoro riflette dunque – da un ulteriore punto di vista rispetto a quello delle precedenti autrici – sulle conseguenze drammatiche ma anche interessanti della pandemia, in particolare sulla psiche umana. Iannilli si sofferma sull’animale come cura: “Ansia e depressione, catalizzati da solitudine, paura del contagio, disagio e limitazioni delle libertà personali, sono stati diagnosticati sempre più diffusamente, e si sono trasformati per molti in uno stress post-traumatico. Gli animali hanno fatto in qualche modo scudo alla nostra salute mentale. Se avevano già una buona connessione, questa èstata ulteriormente rafforzata.”

Nell’immagine l’autrice propone una fusione ‘dolce’ tra animali e umani, all’insegna della reciprocità e dell’interscambio continuo dei ruoli. Questi Nuovi Umani – a loro volta vere e proprie ‘porte’, varchi verso altre dimensioni ricordano da vicino le “Nuove Creature” indagate da Jim Morrison nella sua seconda raccolta poetica, pubblicata nel 1970: “Donna lucertola / con i tuoi occhi d’insetto / con la tua selvaggia sorpresa. / Calda figlia del silenzio. (…) Cani dormono distesi. / Il lupo ulula. / Una creatura sopravvive alla guerra. / Una foresta. / Un fruscìo di parole spezzate, soffocante / fiume” (Jim Morrison, I Signori. Le Nuove Creature, Kaos Edizioni, Milano 1993, p. 93).

La visione di Lucrezia Testa Iannilli disegna dunque uno scenario in cui, dopo la fine – dopo una fine – il nuovo inizio si presenta come un fecondo cedimento di quote e porzioni identitarie, una fiduciosa ibridazione delle specie e un superamento felice dell’ottica unicamente umana, occidentale, tecnologica che evidentemente oggi mostra tutte le sue crepe e le sue criticità.

Lucrezia Testa Iannilli (Roma, 1977) fotografa e performer utilizza strumenti di indagine inter-disciplinari.  Nelle sue pratiche di ricerca interviene con installazioni e cicli performativi in spazi decontestualizzanti, utilizzando come strumento di visione il corpo umano e quello animale, soprattutto cavalli, leitmotiv di molte azioni e opere fotografiche. Nel 2015 inizia la collaborazione con la Galleria FPAC di Francesco Pantaleone con il quale presenta una serie di scatti a MIART 2015 e 2016 e nel gennaio 2016 partecipa nella sezione Open Wall alla mostra Fuori Formato: una collezione working-pro di 22 scatti selezionati in un anno di lavoro e trasferte a fianco l’attrice italiana Sabina Guzzanti. Dal 2016 inizia il progetto Game of Vanth dove riunisce uomini e animali in performance e installazioni site-specific per dare forma all’immateriale visione dei Varchi in cornici decontestualizzanti, Nel 2021 inizia il lavoro a lungo termine New Humans, un’indagine sulla preservazione dell’essere umano in una prospettiva inusuale, non-umana.


 

Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto VII edizione

Un progetto di Alessandro Bulgini

A cura di Christian Caliandro

4° artista: Lucrezia Testa Iannilli, Gates (2021)

Cimasa 50530 – Piazza Bottesini, Torino

Inaugurazione, 28 luglio ore 18.30 e in diretta @flashbackfair

28 luglio – fino al 30 agosto 2021


Con il supporto della Fondazione CRT

Con il Patrocino della Città di Torino e della Circoscrizione 6


Flashback, l’arte è tutta contemporanea

Torino, 4 / 7 novembre 2021


Per informazioni:

e. info@flashback.to.it

e. operaviva@flashback.to.it

www.flashback.to.it

 

 

Green Pass, Coraggio Italia: “Chi ama i giovani li protegge”

Non sono d’accordo con Salvini quando sostiene che chi vuole imporre il Green Pass per entrare in uno stadio o in un cinema “non ama i giovani”.

Al contrario, sono convinto – lo dico nella necessaria dialettica della coalizione – che il ruolo di pedagogo di un genitore (o di un nonno) non si esaurisca con la maggiore età dei figli. I giovani vanno protetti, qualche volta perfino da se stessi, dall’esuberanza irrazionale tipica della loro età. Un genitore che abdica a questo ruolo commette un errore irreparabile.

     Chi ama i giovani li guida, li esorta, li mette in guardia dai rischi di certi comportamenti, compreso il rifiuto del vaccino. Non farlo, al solo scopo di catturare la loro benevolenza e la loro simpatia, significa abbandonare quel giovane a se stesso e ai propri errori le cui conseguenze ricadono su tutti noi. Amo le mie nipoti, ancora più da quando hanno liberamente accettato di vaccinarsi

on. Osvaldo Napoli, deputato di Coraggio Italia

La Loggia, ripartono i lavori per la costruzione della Rsa

Entro la fine del mese ripartono nel Comune di La Loggia (TO) i lavori per la realizzazione della nuova RSA del gruppo friulano “Sereni Orizzonti”. La conclusione dell’opera, attualmente realizzata al 30%, è stata riappaltata all’impresa MET Srl e ieri pomeriggio è stato sottoscritto il verbale della consegna dell’area, alla presenza dell’architetto Federico Toso (nuovo direttore dei lavori) e di Valentino Bortolussi (responsabile del settore costruzioni di “Sereni Orizzonti”). Il cantiere terminerà la prossima estate mentre l’entrata in funzione della nuova struttura è prevista al più tardi entro la fine dell’anno, una volta terminato l’allestimento interno e ottenute le necessarie autorizzazioni. A darne notizia con soddisfazione è stato Massimo Blasoni, l’azionista di riferimento del gruppo friulano leader in Italia nella costruzione e gestione di residenze per anziani.

L’edificio in costruzione sull’area tra via Po e via Gozzano è di quattro piani e a forma di “H”, orientato sull’asse est/ovest per il miglior soleggiamento possibile e distribuito in 6 nuclei distinti (dotati di controllo accessi per controllare i movimenti degli ospiti affetti da demenza) per un totale di 120 posti letto. Al piano terra sono previsti la reception e uffici amministrativi, una palestra per riabilitazione, spogliatoi per donne e uomini, un ambulatorio, una sala per servizi alla persona (podologo e parrucchiere), una cucina, un soggiorno per la socializzazione e una sala per il culto. Al primo, secondo e terzo piano si troveranno invece una sala da pranzo comune, servizi igienici per gli ospiti e 2 nuclei da 20 posti letto suddivisi in 10 camere doppie ampie e luminose, arredate in modo confortevole e dotate ciascuna del proprio bagno per disabili.

Tutte le stanze saranno dotate di letti motorizzati, serramenti con tapparelle domotiche, sistema di chiamata e sensori antincendio. Ad ogni piano è previsto un bagno assistito con barella doccia o sedia doccia. I locali verranno dotati di ventilazione meccanica controllata (VMC), che consente un ricambio di aria pulita e asciutta nei locali senza dover aprire le finestre ma recuperando dall’aria il calore che viene espulso. La climatizzazione è stata studiata per offrire agli ospiti il massimo del comfort e della sicurezza: quella invernale sarà assicurata da un impianto di riscaldamento a pavimento (e quindi priva di caloriferi) mentre quella estiva sarà realizzata con un innovativo sistema a trave fredda che rinfrescherà gli ambienti senza fastidiose correnti d’aria.

Come tutte le altre recenti costruzioni di “Sereni Orizzonti” nel resto d’Italia, anche questo edificio presenterà caratteristiche decisamente all’avanguardia per quanto riguarda l’ecosostenibilità e il risparmio energetico. Realizzato in classe energetica A3, sarà infatti in condizione di produrre autonomamente circa 250.000 kWh di energia da fonti energetiche rinnovabili ovvero quasi il 60% del suo intero fabbisogno.

Per la prima settimana di agosto è previsto un sopralluogo in cantiere del Sindaco di La Loggia Domenico Romano. L’accordo sottoscritto da “Sereni Orizzonti” con l’amministrazione comunale prevede anche collegamento pedonale diretto con l’area verde comunale per mezzo di un vialetto, baricentrico rispetto al nuovo parcheggio in previsione, e da questo visivamente separato per mezzo di 2 quinte laterali di verde. Il nuovo parcheggio sarà costituito da due parti ciascuna per un totale di 19 posti auto, una con ingresso ed uscita da via Umberto Saba e l’altra con ingresso ed uscita da via Eugenio Montale. Il vialetto condurrà all’area verde vera e propria, nella quale verranno posizionati un padiglione-gazebo (per attività da dare in gestione o gestita direttamente dal Comune) nonché panchine e cestini portarifiuti. Sono previsti inoltre interventi significativi nella vicina area giochi, la cui superficie verrà ampliata ed arricchita: verrà rifatta la pavimentazione in gomma e saranno aggiunti dei moderni giochi in materiale plastico con robusta struttura metallica. Nell’area adiacente al suo lato sud verrà inoltre realizzato un campo polifunzionale per utilizzo misto (mini basket, pallavolo, calcetto), delimitato da idonea recinzione.

Donne Si Fa Storia: brindisi in alta quota

Con il Prosecco di Serena Wines 1881 e le essenze aromatiche di Elisa Tarasco 

 

Una giornata di studio e convivialità alle sorgenti del Po, con tre università, gli artisti in residenza del progetto Smart Rural, le imprese Essenza Monviso e Serena Wines 1881.


Donne Si Fa Storia si è fattapromotrice di un incontro speciale, quello avvenuto in questi giorni nel Pian della Regina, tra una sua associata, l’azienda agricola piemontese Essenza Monviso e la cantina trevigiana Serena Wines 1881, sostanziando così la sua mission: far incontrare diversi modelli di business innovativi al fine di avviare nuove relazioni dinamiche capaci di massimizzare le potenzialità delle imprese e dei propri territori di appartenenza. Nella fattispecie, il Piemonte d’alta quota con il Parco del Monviso -patrimonio MAB Unesco, e il Veneto delle colline del Prosecco Conegliano Valdobbiadene, altro sito riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Da una parte Elisa Tarasco con la coltivazione di essenze d’alta montagna per produrre preziosi prodotti dedicati a salute e bellezza, dall’altra le uve utilizzate da Luca Serena per vini rinomati come il Prosecco DOC Rosé Soé.  

Il contesto, piuttosto originale, è stato quello di una giornata di alta formazione dove nasce il Po e dove si trovano anche i campi di Elisa Tarasco. È proprio qui, al Pian della Regina, che si sono dati appuntamento una quindicina di ricercatori e dottorandi in scienze ambientali appartenenti ad Alpstream, il gruppo di ricerca voluto dall’Università di Torino, dal Politecnico di Torino e dall’Università del Piemonte Orientale, per monitorare costantemente lo stato di salute dei fiumi – e la loro flora e fauna – in particolare nelle zone alpine in cui il cambiamento climatico influisce in modo importante sull’ambiente.


“Il gruppo di ricerca Alpstream ed Elisa Tarasco afferma Emanuela Zilio, fondatrice di DSFS sono sentinelle preziose di questi luoghi perché grazie alla propria presenza, con sguardo attento intercettano piccoli o grandi cambiamenti ambientali prima che diventino impattanti. È già accaduto, ad esempio, che venisse segnalata l’occlusione di un punto di sorgente del Po, e grazie all’intervento tempestivo si è evitato che si generassero pericolosi dissesti o frane nel versante del Monviso.


“L’acqua –spiega Elisa Tarasco – è uno degli elementi fondamentali per garantire sia l’eccellenza delle erbe officinali sia la qualità delle uve dalle quali si ricavano vini straordinari come il Prosecco che abbiamo offerto per suggellare questo incontro all’insegna dell’amore per l’ambiente”.


Siamo volati ai piedi del Monvisotestimonia Luca Serena, AD di Serena Wines 1881per condividere un’esperienza 100% bio-sostenibile con Elisa, dottore in chimica che ha mollato la città per seguire la sua passione, coltivare erbe officinali nel silenzio della montagna. La sua storia ci ha colpito profondamente e abbiamo voluto sostenerla per comunanza di valori, e in particolare per l’affinità che ci lega alla sostenibilità, tema che alla nostra azienda sta particolarmente a cuore”. 

“Quando ho lasciato il precedente incarico a Torino per creare Essenza Monviso – conferma Elisa cercavo un’alternativa valida in termini di qualità della vita. Mi piaceva l’idea di poter innovare nel rispetto della natura e ho puntato all’alta quota. Ho quindi fondato un’azienda agricola di montagna per la coltivazione di erbe officinali, tutelando la biodiversità e la crescita spontanea di molte specie. Ho scelto un’agricoltura biologica certificata nel rispetto dell’ambiente e della salute dell’uomo. Infine, in piena crisi COVID, data l’impossibilità di muoversi, è arrivata la svolta tecnologica: grazie all’e-commerce, con i miei prodotti ho potuto raggiungere i clienti acquisiti, e i molti nuovi contatti generati dal web, direttamente a domicilio.”

 

Essenza Monviso nel corso di quest’anno è cresciuta anche portando avanti il progetto di implementare varietà e quantità di essenze coltivate. Grazie all’approccio sostenibile, ha potenziato il dialogo con il territorio creando sinergie anche con realtà extra territoriali che condividono la stessa filosofia, come Serena WINES 1881. L’obiettivo è quello di promuovere prodotti che portino con sé l’identità forte di un luogo, sappiano interpretarlo e raccontarlo. Sui terreni affacciati sul Monviso, la coltivazione in alta quota (1800 m) delle stelle alpine, della lavanda, della malva, avviene secondo i dettami dell’agricoltura biologica. Raccolta ed essiccazione delle piante avvengono manualmente, i prodotti per il benessere, cosmetici o alimentari, sono tutti a zero chimica aggiunta. Questo luogo incontaminato si è rivelato ideale, tanto che qui in zona, ad Ostana (CN), sta per sorgere un laboratorio a cielo aperto per l’analisi in vivo della salubrità delle acque. 


“Al fine di un monitoraggio sempre più attento – raccontano con un certo orgoglio il Prof. Stefano Fenoglio e le ricercatrici di Alpstream a Donne Si Fa Storia – stiamo costruendo ai piedi di Ostana un sistema di canali artificiali per attuare esperimenti in condizioni controllate. Riusciremo a effettuare simulazioni del comportamento di 8 fiumi al cambiare delle variabili ambientali. Sarà un impianto di circa 30×20 metri, unico in Europa, disponibile per i ricercatori di tutto il mondo, dal novembre di quest’anno”.

All’incontro in cui Alpstream ed Essenza Monviso hanno visto congiunti i propri sguardi sul fiume Po, si aggiunge un terzo racconto: la graphic novel alla quale sta lavorando Elisabetta Percivati, in arte EPI, un’artista ‘in residenza’ (nell’ambito dei progetti collegati alla piattaforma europea Smart Rural, di cui Ostana – unica area in Italia – fa parte, insieme ad altre 14 location europee).

Le immagini del territorio realizzate dall’artista daranno vita ad un dossier funzionale alla creazione del videogioco Monviso Play, strumento che potrà accompagnare i visitatori a scoprire, in modo nuovo, le meraviglie del Parco del Monviso MAB UNESCO.

Ufficio Stampa DSFS

Albina Podda 

3484510176


CV Elisa Tarasco – Azienda Agricola Dott.ssa Elisa Tarasco – Essenza Monviso Regione: Piemonte 

Elisa Tarasco si è laureata in Chimica presso l’Università degli Studi di Torino (1994-1999), ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Chimica Analitica presso l’Università degli Studi di Torino (2000-2002) e ha praticato attività da Chimico presso aziende di Settori di Chimica dell’Ambiente e Laboratori di Ricerca (2003-2014). Come Libera Professionista è stata Consulente Ambientale e della Sicurezza (2012-2014). Dal 2014 è titolare dell’Azienda Agricola Essenza Monviso specializzata nella coltivazione e trasformazione di erbe officinali.


Donne Si Fa Storia (DSFS – www.donnesifastoria.it) è un progetto che mira a portare in luce modelli di business non scontati e non sempre noti, ad aprire nuove possibilità di dialogo, networking, co-progettazione e lobby per le imprenditrici della nostra epoca, in una dimensione che spazia dall’identità e peculiarità dei singoli territori alla dimensione europea. Attivato nel 2015, DSFS propone una visione originale sulle professioni ricoperte dalle donne, intraprendendo un viaggio che attraversa 100 anni di storia, dalla Prima Guerra Mondiale ad oggi. Le figure che emergono dalla ricerca sono di contestuale attualità, dinamiche, che ben si prestano a costituire veri e propri modelli di riferimento anche per le donne contemporanee, in termini -diremmo oggi- di approccio lavorativo, capacità di networking, problem solving

Ad oggi il progetto è attivo con le proprie azioni in contesti di livello locale, nazionale ed europeo. 

Calciomercato: attese novità per Toro e Juve

In casa granata 2 nuovi obiettivi:lo svincolato Ramirez ex Sampdoria,piace molto la sua duttilità al tecnico granata Juric e poi Vagnati ha scovato un altro talento grazie agli osservatori in giro per l’Europa.Si tratta di Thibo Baeten, attaccante belga classe 2002 di proprietà degli olandesi del NEC Nijmege, squadra che milita nella serie A olandese.In attesa di sbloccare Messias,8 milioni al Crotone:ultima offerta.In dirittura d’arrivo anche l’affare

Marko Pjaca, trequartista in esubero alla Juve,26 anni, talento ancora inespresso ma che farà comodo a Juric.
In casa bianconera primo giorno d’allenamento per Cristiano Ronaldo che rimarrà sicuramente ad onorare il quarto ed ultimo anno di contratto per poi liberarsi a parametro zero dal giugno 2022.Stessa situazione per l’argentino Paulo Dybala che non ha più fretta di rinnovare ma vuole andare a scadenza naturale contrattuale sempre nel 2022 ma qui la Juve perderà almeno 50 milioni di euro Ricordiamo che i calciatori con scadenza contrattuale al 30 giugno 2022 saranno liberi di firmare per un’altra squadra già dal 1 febbraio 2022.Intanto c’è l’accordo per l’arrivo di Locatelli dal Sassuolo:prestito con obbligo di riscatto a 40 milioni.Il tutto sarà finanziato con la cessione del difensore Demiral al Borussia Dortmund per 30 milioni.

Vincenzo Grassano

Scuola sicura, il piano della Regione per la didattica in presenza

Il Piano Scuola Sicura è stato presentato oggi dalla Regione Piemonte in vista del nuovo anno scolastico

Tra i punti previsti quello riguardanti le primarie e le medie, che non sono comprese nella campagna vaccinale: sono previsti screening mensili volontari con tampone rapido antigenico o salivare e test molecolare per la conferma del risultato in caso di positività. Inoltre prima del nuovo anno scolastico, per i bambini e ragazzi appartenenti a queste fasce di età il Piemonte prevede lo screening di massa gratuito su base volontaria. Lo  screening è proposto al personale, docente e non docente delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado. Il Piano prevede poi il completamento dell’immunizzazione del personale scolastico aderente alla campagna vaccinale entro metà settembre, oltre a iniziative per incentivare i non aderenti, al fine di raggiungere il 90% della platea potenziale entro l’avvio del nuovo anno scolastico.