ilTorinese

Due impegni decisivi per le squadre torinesi

Martedì 18 maggio recupero 25esima
Giornata di campionato
Ore 20.30. Lazio-Torino

Mercoledì 19 maggio ore 21
Finale Coppa Italia al Mapei Stadium di
Reggio Emilia
Atalanta-Juventus

Prima della 38esima ed ultima giornata di campionato le squadre torinesi sono attese da 2 importanti e decisivi impegni infrasettimanali:recupero di campionato per il Toro e finale Coppa Italia per la Juve.
I bianconeri del tecnico Andrea Pirlo proveranno a vincere la 14esima Coppa Italia contro i nerazzurri atalantini freschi di qualificazione in Champions League ed autori di un’altra annata strepitosa,guidati dall’ex tecnico delle giovanili bianconere Gian Piero Gasperini.
Nelle ultime 2 partite vinte contro Sassuolo ed Inter,la Juve ha dato segnali di ripresa con trame di gioco semplici ed un’applicazione tattica molto attenta.Pirlo ha lasciato, saggiamente,da parte le alchimie tattiche del bel gioco a tutti i costi a prescindere dando più praticità alla squadra.Dopo aver vinto la Supercoppa italiana i bianconeri sono pronti ad alzare il secondo trofeo stagionale.
E veniamo al Toro…ora più che mai ha il destino nelle sue mani.A cominciare dal recupero contro Lazio,gara rinviata a marzo quando i granata di Davide Nicola venero fermati dall’Asl di Torino per lo scoppio di un focolaio Covid all’interno della squadra.Oggi il già retrocesso Crotone ha dato una grande mano al Toro costringendo al pareggio, dopo il 93esimo,il diretto avversario Benevento.Ora ai granata basterà un punto nelle prossime 2 gare,contro Lazio e Benevento stesso.
Martedì sera i granata potrebbero esser salvi senza aspettare l’ultima e decisiva giornata.Da oggi tutti in ritiro ed a Roma martedì sera contro la Lazio verrà schierata la formazione titolare,senza calcoli,basta 1 punto per rimanere in serie A….appunto.

Vincenzo Grassano

Genitori separati, Fdi: “In Piemonte rivoluzione normativa”

“Separati non vuol dire esclusi dalla vita dei propri figli o penalizzati sulle case popolari”, questo il messaggio della battaglia di Fratelli d’Italia. Dalla giunta della Regione Piemonte insieme l’assessore Maurizio Marrone il partito ha dato il via a una rivoluzione normativa volta a sostenere i genitori separati e divorziati.

Entrambe le parti riceveranno comunicazioni congiunte da parte della Regione su tutte le questioni riguardanti i figli minori e nel caso un genitore abbia dovuto lasciare il tetto coniugale, verrà previsto un punteggio aggiuntivo nelle graduatorie per l’edilizia sociale per aiutare i genitori single obbligati al versamento dell’assegno di mantenimento dei figli.

Ad annunciare la notizia sono la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli e l’esponente di Fdi a Torino Marco Farina, da anni in prima fila sul tema e promotore della modifica alla norma.

“La Regione promuoverà periodicamente un’adeguata informazione volta a garantire il diritto del minore al mantenimento di un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori – commenta l’onorevole Augusta Montaruli – richiamando la necessità di assicurare la comunicazione congiunta, da parte della Regione, a ciascuno dei genitori sulla situazione e gli interventi riguardanti i figli minori”. La norma, infatti, agisce anche in risposta a specifiche di almeno uno dei genitori, in ogni caso nel rispetto e in coerenza con eventuali provvedimenti adottati dall’autorità giudiziaria. Inoltre, per i coniugi legalmente separati o divorziati che, a seguito di provvedimento dell’autorità giudiziaria, hanno lasciato da non più di un anno la casa coniugale in cui risiedono i figli (anche se di proprietà dei medesimi coniugi o ex coniugi) e sono obbligati al versamento dell’assegno di mantenimento sarà previsto un punteggio aggiuntivo nella graduatoria per l’ottenimento di una casa popolare.

“Ringrazio l’assessore alla Semplificazione Maurizio Marrone che – dopo una serie di incontri sul tema – è stato artefice di queste modifiche normative all’interno della Legge di riordino dell’ordinamento regionale approvata in giunta” così commenta Marco Farina. “È una grande vittoria per tutti i genitori separati, che da anni lottano e chiedono pari diritti – Continua –  Grazie anche Ricotta Michele, Presidente Associazione Papà Separati Torino OdV per il contributo e l’impegno”.

L’odio contro Israele

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Aver preso posizione a favore di Israele non è mai stato facilissimo. Io ricordo personalmente le aspre polemiche suscitate a partire dal 1967, quando ci fu la guerra dei Sei giorni durante la quale Israele assediata da ogni parte sconfisse gli stati confinanti intenzionati a cancellare il piccolo Stato, unica democrazia mediorientale

Ricordo che già allora ,ad esempio, Eugenio Scalfari schierò  “L’Espresso”,  che dirigeva, dalla parte degli arabi,per non parlare dei comunisti che furono tutti dalla parte degli aggressori.
In tutte le vicende successive,  ( in alcune delle quali era impossibile sostenere l’operato di Israele, lo scrivo con chiarezza ) c’è sempre stato una sorta di pregiudizio favorevole per i palestinesi anche da parte dei nostri governanti, a partire da Andreotti, Moro e Craxi. L’ambiguo Arafat era considerato in Italia come una sorte di eroe, un Garibaldi del Medio Oriente. Poi si scoprì che era anche un uomo corrotto.
Sventolare la bandiera con Stella di David non fu mai facile . Solo persone come Pannunzio, Arrigo Levi, Pannella, Arrigo Benedetti lo fecero.
Lo scrittore Primo Levi divenne ferocemente anti israeliano. E non fu e non è certo l’ultimo caso.
Oggi è stato criticato il segretario del Pd Letta per essere andato ad una manifestazione a favore di Israele e tornano le solite tiritere contro Israele dei vecchi D’Alema e Bersani,tornati rampanti per l’occasione .Anche il ministro Speranza ha voluto aggiungere una sua parolina contro Israele che per prima ha battuto la pandemia.
Il mio amico Angelo Pezzana ha pagato prezzi altissimi nel corso degli anni per mantenere la sua coerenza a difesa di Israele.
Ieri ,come ho sempre fatto in passato, ho scritto a favore dello Stato di Israele, del suo diritto ad esistere e del dovere morale di sostenere questa posizione. Ho usato scientemente la parola morale. Non l’avessi mai fatto.
Sono stato fatto oggetto di attacchi anche un po’ volgari e soprattutto prevenuti da parte di gente che non conosce la storia ed ignora la politica e non ha mai conosciuto cosa significhi vivere in uno stato costantemente assediato dai terroristi. Basta essere stati anche pochi giorni in Israele per comprendere la situazione.
Si è creata in Italia una lobby filopalestinese molto agguerrita ed a volte persino fanatica che potrebbe mascherare anche dei potenziali terroristi o dei loro fiancheggiatori.
L’unico odio consentito oggi in Italia sembra essere quello contro Israele.  Oggi in questo Paese ci sono troppi odi, malgrado si siano attivati in tanti a combattere contro fenomeni inconciliabili con una libera democrazia e un minimo di civiltà. Malgrado le regole che vietano gli assembramenti, abbiamo visto molti in piazza a manifestare per i palestinesi.
Lo dico con amarezza e con tutto il rispetto dovuto ad una vittima reduce dei campi dì sterminio nazisti: mi sarei aspettato una parola contro l’odio antisraeliano anche da parte della benemerita senatrice a vita Liliana Segre. In molti casi l’essere filopalestinesi sottintende anche un antisemitismo più o meno inconsapevole, ma reale.

Forlì – Reale Mutua Basket Torino 56-93: come dovrebbe sempre essere

Il basket visto a distanza.

La partita di oggi ha emesso assolutamente dei verdettiinteressanti che possiamo facilmente verificare insieme.

Punto primo: Torino quando è in condizioni normali segna e stravince senza pensare né a difendere né tantomeno a schemi particolari.

Punto secondo: quando gli avversari giocano in maniera normale non segnano, non pensano né ad attaccare né a difendere e perdono di 40 punti.

Terzo punto: se Torino decidesse di voler salire in Serie A, le caratteristiche per vincere il suo play off le ha sicuramente tutte, pur con gli innesti che le altre squadre hanno effettuato o hanno intenzione di svolgere.

La partita di oggi è stata un susseguirsi continuo di errori classici della squadra di Forlì e di una buona circolazione di palla di Torino ma con questa volta molti tiri sia da due che da tre punti andati a segno.

Si può parlare di “vera” partita solo nei primi due quarti in quanto Torino è stata nettamente superiore e il terzo e il quarto quarto si sono giocati solo perché nel basket non esiste la manifesta inferiorità come nel baseball che interrompe le partite.

Dei singoli possiamo dire bene di Clark, di Cappelletti, di Pinkins, e di Bushati che in alcuni momenti ha giocato in maniera divertente ed efficace.

Si può parlare bene anche di Alibegovic che stavolta da tre e’stato efficace ma in realtà un po’ tutti hanno contribuito e questa partita è stata vinta bene senza alcune timore dall’inizio alla fine.

Il vero commento è l’incredulità che possiamo avere ripensando al fatto che nella partita di andata con questa squadra di Forlì la Reale Mutua aveva perso e anche male. Ma questo è il campionato in cui si sta giocando, in cui a volte si segna e si stravince e a volte si distruggono i ferri e si perde. Così come quando si perde è giusta la volontà di verificare colpe e brutte scelte, così quando si vince è giusto riconoscere la buona prestazione. Oggi è stata una buona prestazione, sicuramente favorita dalla pessima partita di Forlì ma, il demerito degli altri nulla toglie alla propria buona prestazione, anche se, in realtà, il risultato è quello che ci si aspetterebbe quasi sempre in ogni partita giocata da Torino.

Adesso inizia la parte decisiva con i play off finali: vorrà Torinodel  basket realmente salire in serie A? A noi e ai posteri l’ardua sentenza.

(foto archivio)

Paolo Michieletto

 

Allasia risponde a De Bonis: “I musei vanno aperti e non chiusi, basta denigrare il Museo Lombroso”

I musei vanno aperti e non chiusi.

Il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia risponde al senatore De Bonis che continua a denigrare il Museo Lombroso chiedendone la chiusura senza neppure averlo mai visitato come da lui stesso dichiarato. Capisco che appartenga al partito del No, che tanti danni e disastri ha creato al nostro Paese, ma le sue dichiarazioni di attacco ai giornali torinesi che li definisce nordisti, rendono l’idea della portata politica del senatore. Torino ha già sperimentato il No con l’attuale amministrazione pentastellata, ritengo che sia giunto il momento del Si, quello dello sviluppo e dell’innovazione. Il Museo di Antropologia criminale deve continuare a restare aperto, la cultura dell’oblio non appartiene alla nostra Città, De Bonis se ne faccia una ragione.

Il bollettino Covid di domenica 16 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 403 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 9 dopo test antigenico), pari al3,4% di 11.708 tamponi eseguiti, di cui 15.252 antigenici. Dei 403 nuovi casi, gli asintomatici sono 189 (46,9%).

I casi sono così ripartiti: 23 screening, 264 contatti di caso, 116 con indagine in corso; per ambito: 3 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 63 scolastico, 337 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 359.838 così suddivisi su base provinciale: 29.021 Alessandria, 17.222 Asti, 11.212 Biella, 51.905 Cuneo, 27.633 Novara, 192.734 Torino, 13.393 Vercelli, 12.719 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.477 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.522 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 138 (1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.250 (34 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 9.467

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.690.271 (+11.708 rispetto a ieri), di cui 1.576.208 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.504

Sono 5 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.504 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.553 Alessandria, 699 Asti, 426 Biella, 1.429 Cuneo, 938 Novara, 5.483 Torino, 513 Vercelli, 367 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

337.479 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 337.479 (+649 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 26.784 Alessandria, 16.159 Asti, 10.249 Biella, 48.696 Cuneo, 25.986 Novara, 181.380 Torino, 12.444 Vercelli, 12.027 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.378 extraregione e 2.376 in fase di definizione.

Armato di pistola (scacciacani) rapina un passeggero sul treno Fossano-Torino

Cittadino nigeriano arrestato dai carabinieri

Torino, 16 maggio. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare i reati contro il patrimonio, i carabinieri hanno arrestato un cittadino nigeriano per rapina e resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
L’uomo mentre si trovava a bordo del treno che da Fossano raggiunge il capoluogo piemontese, nei pressi della Stazione Torino Stura, armato di una pistola, ha minacciato un passeggero facendosi consegnare la somma di 50 euro. Prelevato il denaro ha poi costretto il capotreno ed il macchinista ha fermare il convoglio e ad aprire le porte fuggendo a piedi. Il pronto intervento dei militari del Nucleo Radiomobile ha consentito di rintracciarlo nelle immediate vicinanza dello scalo ferroviario e di bloccarlo nonostante abbia tentato di reagire opponendosi al controllo. L’arma, che si è rivelata essere una scacciacani, è stata recuperata così come il denaro che è stato restituito al legittimo proprietario.

Hashish nella borsa frigo e 1600 euro in contanti nella scatola dello champagne

Arrestato dalla Polizia di Stato ventottenne italiano

 

Lo scorso venerdì pomeriggio, personale del Comm.to San Secondo, coadiuvato da una unità cinofila, ha effettuato una perquisizione domiciliare a casa di un ventottenne italiano con precedenti specifici ed una condanna penale per stupefacenti risalente al 2015. In quell’anno il ragazzo, allora ventiduenne, era stato trovato in possesso di 7kg di hashish, 50 grammi di marijuana e di 47000 € in contanti; aveva patteggiato una pena di 2 anni e 6 mesi, con multa di 6000 €. Recentemente, i poliziotti del Comm.to San Secondo avevano saputo di un soggetto che spacciava stupefacenti nel quartiere Santa Rita, conosciuto nell’ambiente con un diminutivo del tutto corrispondente a quello del soggetto già noto.  Il ventottenne, che oggi convive con una cittadina italiana, nascondeva nel frigorifero 2 porzioni di panetti di hashish protetti in carta da forno e cellophane, del peso di 80 grammi; in una borsa frigo nascosta nell’armadio della camera da letto venivano, inoltre, rinvenuti 13 panetti integri di hashish del peso di 1340 grammi e 45 grammi di marijuana in confezione da sottovuoto. In cucina, in un mobile del tinello, venivano rinvenuti un bilancino di precisione e  nascosti dentro una scatola di biscotti altri 70 grammi di hashish; infine, all’ interno di una confezione vuota per champagne la somma in contanti di  1600 €, probabile provento dell’illecita attività di spaccio, considerato anche che il giovane non svolge alcuna attività lavorativa e percepisce  il reddito di cittadinanza.  Per il ventottenne sono nuovamente scattate le manette per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti.

(Foto archivio)

All’ippodromo di Vinovo torna il pubblico

Questo weekend per tutta l’ippica italiana e quindi anche all’Ippodromo di Vinovo ha il sapore della rinascita.

 

Finalmente infatti è arrivato il via libera da parte del Mipaaf, il ministero competente, per la riapertura degli impianti al pubblico. La regola è chiara: consentito l’accesso ad un massimo del 25% di spettatori previsti rispetto alla capienza massima, ma con un limite di 1.000 spettatori. E sarà così anche nell’impianto torinese che domenica 16 maggio riaprirà i cancelli in tutti i sensi, alle 13.30 (prima corsa alle 14.40) con controllo obbligatorio della temperatura all’entrata e distribuzione ordinata dei posto in modo da garantire il dovuto distanziamento. Il pubblico avrà a disposizione anche il bar all’aperto e tutte le attività possibili nel parterre.

Otto le corse in programma, con il Centrale di giornata costituito dal Premio Cicerone riservato ad ottimo soggetti dai 5 anni in su. Un miglio che vedrà al via soggetti come Amour Ny Run, allievo di Andrea Guzzinati, e Agrado, allenato e interpretato da Francesco Di Stefano. Debutto assoluto su questa pista per il tedesco Chocolat Chaud con Gennaro Riccio.

Molto interessante anche la corsa riservata ai gentlemen. il Premio Eschilo, che ha come favorita Chicca Ross, allenata da Guzzinati e nelle mani Filippo Monti, leader della classifica Nazionale con 24 successi.

Giachino: “Una terza forza per Torino”

Per fermare il declino della Città e avviarne il rilancio.

 
Nelle aziende si fanno i conti ogni trimestre . Nelle Città li si dovrebbero fare ogni anno o al massimo alla vigilia delle nuove elezioni. A Torino in quasi trent’anni si son Fatti ben 3 Piani decennali senza mai verificarne i risultati . Così che oggi Torino se la passa male e non  solo per il COVID o per gli ultimi cinque anni Grillini.
 
Anche gli ottimisti più sperticati ora sono costretti a dire  che Torino è in declino da 20 anni. Io lo dico dal 2008 ma allora o mi presero in giro perché lo stavo ripetendo in tante sedi o scrollarono le spalle come fecero la Bresso e Chiamparino. 
Così la Amministrazione torinese non corse ai ripari e il declino e’ proseguitò con Fassino e con la APPENDINO. I mesi persi per lo spostamento delle elezioni comunali causa COVID, mentre in Germania e Olanda si è regolarmente votato, hanno accentuato la situazione difficile della Città aggravata dai lunghi Lockdown . 
 
La Fiat venduta ai francesi ha reso felice solo gli azionisti ma , dopo le franche dichiarazioni dell’amministratore delegato di Peugeot, Tavares, secondo il quale i costi negli stabilimenti torinesi sono  alti rispetto a altri , per chi lavora e per Torino la prospettiva non è per niente rassicurante. 
Quando rivedo il mitico GIUSEPPI , con indosso la maglia della FIAT, nel corso della sua visita a Mirafiori , vedo fotografato un sorridente Premier italiano che non aveva assolutamente capito che si era ad una vigilia importante è difficilissima per Torino.
 
Tutti i dati evidenziano che ormai Torino è molto indietro nella classifica delle Città metropolitane  europee sopra il milione e mezzo di abitanti. 41a su 44 e la 42 è Napoli.
 
Eppure in questi ultimi anni e ultimi mesi avete visto interviste ottimistiche sulla economia torinese  da vari economisti e in particolare dal brillante Beppe Russo .
 
Poi non si sa come e perché le analisi cambiano.
 
Beppe Russo viene chiamato a scrivere il programma di Paolo DAMILANO.
L’inizio è nella chiave ottimistica , TORINOBELLISSIMA… 
DAMILANO nell’incontro DUMSE DA FE , il bel gruppo di professionisti coordinato da anni da Piero Gola, dice che quando si voterà la nuova Amministrazione si troverà dentro la ripresa economica post COVID e che Il nuovo Sindaco dovrà diventare l’ambasciatore di Torino nel mondo per invitare i Sindaci e le Comunità estere a visitare la Città del Barocco juvariano e del Barolo. Così a fine Gennaio.
 
Tre mesi dopo la svolta . 
Da qualche giorno è uscito  un manifesto di tutt’altro tenore : a Torino C’È DA FARE. Lunedì scoro in un webinar sul Piano della Città Metropolitana , Beppe RUSSO , che forse nel frattempo ha letto meglio i dati ISTAT , esordisce dicendo che Torino è in declino da 20 anni e prosegue dicendo che per rilanciare la Città bisognerà puntare solo sulle aziende che ce la faranno a stare in piedi.In una azienda privata gli azionisti di fronte a una inversione simile sarebbero molto ma molto  sconcertati .
 
Ma mentre un tecnico può permettersi di dire cose “tranchan”, il Sindaco giura sulla Costituzione che all’articolo 1 dice che la Repubblica Italiana  è fondata sul lavoro non sul fallimento delle aziende in difficoltà o sulla selezione darwinaina tra Le aziende .
 
Per i partiti l’unica cosa che conta ,come diceva Boniperti è vincere,  mentre per i torinesi l’unica cosa che conta è che la Città fermi il declino e si dia un programma di rilancio economico e sociale. Anche perché ora abbiamo scoperto che nei 18 mesi del Governo giallorosso, con il Ministero delle Infrastrutture in mano al PD, la TAV è stata ferma e ora il nuovo Ministro GIOVANNINI vuole discutere con il territorio il progetto della tratta italiana. 
 
Cosicché i torinesi il 10 Ottobre avranno  di fronte le due forze maggiori , una , il PD, che ha portato Torino al declino e viene dall’aver bloccato la TAV, l’altra , Paolo DAMILANO che aveva sbagliato il compito e lo sta correggendo , e una terza forza come la Lista Civica SITAV SILAVORO che il declino di Torino invece lo ha visto per prima e per tempo e che in questi anni pur senza avere incarichi istituzionali ha portato a Torino la Autorità dei Trasporti e ha lanciato e guidato la battaglia per la TAV.
 
Insomma questa volta il tertium esiste, ed è un tertium che ha una VISION e un programma per lanciare Torino nella sua terza fase , dopo il rilancio impresso nel 1865, dopo aver perso la Capitale, dal Marchese di Rora’, nel secondo dopoguerra con la ricostruzione e la lunga fase della Città Capitale dell’auto , dopo  il 2021 con il rilancio verso la Città della Innovazione e della Mobilità del futuro.
 
Mino Giachino 
SiTAV SILAVORO per Torino