ilTorinese

E’ morto il sindaco di Rivalta Nicola De Ruggiero

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De Ruggiero, 67 anni, è stato  assessore regionale nella giunta  di  Mercedes Bresso. Per mesi mesi ha lottato contro un tumore al pancreas. Ne aveva dato notizia ai concittadini attraverso la pagina web del Comune di Rivalta. 

 

Il comunicato della città di Rivalta

Combatteva una difficile battaglia contro il male che lo aveva colpito
alla fine dello scorso anno

Nelle prime ore di questa mattina il sindaco di Rivalta di Torino Nicola de Ruggiero è
venuto a mancare.

Stava combattendo con forza, tenacia e ottimismo una difficile battaglia contro il male che
lo aveva colpito alla fine dello scorso anno.

Nicola de Ruggiero, 68 anni, dirigente medico alla ASL TO3, era in carica dal 26 giugno
del 2017. Un incarico, quello da primo cittadino, che era tornato a ricoprire quattro anni
fa, dopo aver guidato l’amministrazione rivaltese per due mandati tra il 1993 e il 2002.

Nel 2005 era entrato a far parte della giunta regionale del Piemonte presieduta da
Mercedes Bresso con la delega ad Ambiente Parchi e Risorse idriche, delega ricoperta fino
alla conclusione del mandato nel 2010.

Tra incarichi gli pubblici anche la presidenza dell’assemblea del Consorzio Torino Sud e i
ruoli da componente del direttivo ANCI Piemonte e del consiglio di amministrazione di
SMAT.

***

Questo il messaggio con il quale il vicesindaco Sergio Muro ha comunicato la notizia
alla cittadinanza:

Care rivaltesi e cari rivaltesi,
negli ultimi giorni la condizioni di salute del nostro Sindaco si sono improvvisamente aggravate e
poche ore fa è venuto tristemente a mancare. Sino all’ultimo, con la lucidità e il pragmatismo che
lo contraddistinguevano, ha lavorato per Rivalta, leggendo i documenti che dalla Giunta gli
inviavamo e guidandoci nelle lunghe riunioni formali e informali che svolgevamo online o di
persona.

Questa notizia che non avrei mai voluto comunicarvi colpisce prima di tutto la sua famiglia, la
moglie e i figli, le tante persone che nella sua lunga attività lavorativa e politica ha incontrato. E
colpisce tutta la nostra comunità, cha Nicola ha amato e servito come Sindaco per tre mandati.
Questa notizia ci rattrista, ci lascia sgomenti e con un vuoto profondo.

Nei prossimi giorni, d’intesa con la famiglia, l’amministrazine comunale organizzerà per il
sindaco Nicola de Ruggiero un momento di ricordo e saluto.

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Gruppo Pd del Consiglio regionale: Cordoglio per la scomparsa di Nicola De Ruggiero

19 aprile 2021 – Esprimiamo profondo cordoglio per la scomparsa di Nicola De Ruggiero. La notizia della sua morte lascia in noi una grande tristezza e un vuoto profondo. Lo ricordiamo con affetto per l’impegno profuso nelle Istituzioni e nella politica, per la sua intelligenza e per la sua dedizione. Mancheranno il suo coraggio e la sua determinazione. Ci stringiamo alla famiglia in questo momento di dolore.

I Consiglieri regionali del Gruppo del Partito Democratico

Clamoroso! È nata la SuperLega di calcio europea

Poco dopo la mezzanotte è nata ufficialmente la SuperLega di calcio europea.In teoria collaborativa con l’uefa ed i campionati nazionali  ,in pratica si contrappone.

Ora le squadre fondatrici,sono 12 tra cu
Juve Inter e Milan,rischiano grosso; addirittura l’espulsione da tutte le coppe europee e dai campionato nazionali.Ecco la
nuova competizione calcistica infrasettimanale, la Super League, governata dai Club Fondatori.
AC Milan, Arsenal FC, Atlético de Madrid, Chelsea FC, FC Barcelona, FC Internazionale Milano, Juventus FC, Liverpool FC, Manchester City, Manchester United, Real Madrid CF e Tottenham Hotspur hanno tutti aderito in qualità di Club Fondatori. È previsto che altri tre club aderiranno come Club Fondatori prima della stagione inaugurale, che dovrebbe iniziare non appena possibile.

Vincenzo Grassano

Ritorno a scuola tra molti dubbi

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Si ritorna a scuola. È sicuramente vero che la scuola è un servizio essenziale per un paese civile, ma si tratta di vedere se questa riapertura sia un bene o un male in quanto la riapertura di per se’ significa poco.

Certo la chiusura ha fatto apprezzare la scuola anche agli studenti meno interessati perché l’elemento socializzante, specie per i giovani, è molto importante. Ma io sento il dovere civico di sollevare dei dubbi sulla sicurezza, sul distanziamento reale, sui trasporti.
Vorrei avere notizie rassicuranti su cosa in questi lunghi mesi è stato fatto per cambiare le cose. La riapertura a settembre è stata causa di molti problemi e dell’aggravarsi della pandemia. Molti presidi manifestano dei dubbi e denunciano dei pericoli che mi sento di condividere.
La didattica a distanza non è certo una meraviglia, ma almeno preserva la sicurezza.
La decisione improvvisa di riaprire le scuole va motivata e per la scuola non dovrebbe valere il “rischio ragionato“. Può valere per chi vuole andare al ristorante o a teatro, ma per gli studenti non deve valere. Il diritto allo studio è cosa molto diversa dal decidere di andare con gli amici in pizzeria. Leggo che alcuni considerano la riapertura una festa.
Non condivido, penso ai tanti mesi perduti e alla impossibilità di recuperare in pochissimo tempo il lavoro che non si è fatto o si è fatto in modo non consono e senza adeguati e seri controlli e verifiche.
Non si è neppure pensato di portare la fine dell’anno al 30 giugno e di far iniziare gli esami di Stato al primo luglio com’era un tempo. E come saranno questi esami? Non è chiaro. Se Azzolina e’ stata una catastrofe, il nuovo ministro sembra inesistente. Appare abbastanza ovvio che si giungerà, di fatto,  ad una promozione di massa, magari mascherandola con qualche cavillo burocratico del tutto formale.
La scuola non può essere vista solo come un elemento socializzante e aggregante, ma soprattutto come una fucina di studi seri. Questi studi seri erano già in crisi prima della pandemia, figurarsi oggi. Ma qui con la riapertura e’ anche in gioco la sicurezza per cui non credo si sia lavorato abbastanza.

Il rischio calcolato non produca danni incalcolabili

Il premier Draghi ha dichiarato che il programma di aperture programmato dal governo risponde ad un rischio calcolato.

Non la pensano nello stesso modo i più importanti virologi del nostro Paese che paventano il pericolo che una ripresa del contagio possa imporre a breve nuove e maggiori restrizioni.  Se fosse così i danni che si produrrebbero sarebbero incalcolabili perché l’economia, le imprese e le persone difficilmente sopporterebbero un nuovo lockdown.
I dati sull’andamento della pandemia e delle vaccinazioni giustificano  la decisione del premier che si è assunto la responsabilità di decidere? Lo spero.
In altri Paesi le misure , molto più severe di quelle adottate in Italia, sono state allentate in presenza di una crescita esponenziale delle vaccinazioni che rappresentano l’unico antidoto efficace nei confronti di una ripresa del contagio. Da noi ( e non per colpa del governo ma per la difficoltà a disporre dei vaccini e per l’esistenza di situazioni molto diverse tra Regione e Regione)  le vaccinazioni non proseguono con la rapidità che sarebbe necessaria e che il governo per primo aveva auspicato.
Fino a ieri si era dichiarato che esisteva un nesso strettissimo tra vaccinazioni e allentamento delle misure.
Sia chiaro: la situazione sociale del Paese rischia di esplodere. La crisi che vivono interi settori e migliaia di famiglie è drammatica. Gli aiuti del governo, di questo e di quello precedente, hanno  solo in parte mitigato gli effetti della pandemia sull’economia e sulla stessa sopravvivenza di molte imprese e sono stati condizionati dalle inefficienze, dalle storture che da decenni caratterizzano il sistema.
Che si debbano creare le condizioni per tornare al più presto alla normalità ( dopo mesi di blocco) e fuori discussione. Solo in Italia ha potuto essere alimentata una polemica strumentale tra presunti rigoristi e presunti aperturisti come se esistesse chi si diverte a condannare il Paese al declino.
Il problema è che vanno create le condizioni di sicurezza per consentire che le aperture non diventino nel giro di poco tempo nuove chiusure con danni incalcolabili proprio per quelle imprese che si dichiara di voler difendere.
Il premier ritiene che queste condizioni esistano. Mi auguro che abbia ragione e che nei prossimi giorni le vaccinazioni procedano al ritmo di 500 mila al giorno, che partano quelle  all’interno dei luoghi di lavoro e che nessuno interpreti le aperture che si verificheranno dal 26 come una sorta di ” liberi tutti”. Perché se non sarà cosi, Draghi o non Draghi, il disastro è annunciato e a farne le spese saremo tutti.
WILMER RONZANI

Sospeso il Bollo Auto, si paga entro il 31 luglio

L’Assessore Andrea Tronzano “un provvedimento già attuato nella passata stagione”

 

I cittadini che hanno in scadenza il bollo auto nei mesi di aprile, maggio, giugno potranno pagarlo senza alcuna maggiorazione entro il prossimo 31 luglio. E’ l’effetto di una deliberazione di giunta regionale approvata venerdì scorso su proposta dell’Assessore al Bilancio Andrea Tronzano.

“La pandemia incide ancora pesantemente sulle nostre vite. È sembrato naturale proporre questa sospensione, una dilazione nei pagamenti – ha commentato l’Assessore Andrea Tronzano – un provvedimento che avevamo già attuato lo scorso anno.”

Lettera aperta delle Associazioni Ambientaliste sulle linee ferroviarie sospese

Al Ministro Giovannini: «Sono essenziali per la mobilità pendolare di lavoratori e studenti, in chiave turistica e utili a contenere il traffico veicolare e le relative emissioni. Una mobilità integrata potrebbe portare ripopolamento e sviluppo delle aree interne, migliorando contemporaneamente la qualità della vita dei grandi centri urbani».

 

Mentre prosegue l’articolata campagna virale sui social network di #futurosospeso, le associazioni e i comitati che sollecitano la riattivazione di tutte le tratte ferroviarie sospese del Piemonte avviano un dialogo con il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini. In una lettera trasmessa nei giorni scorsi, le organizzazioni piemontesi hanno sintetizzato al Ministro la situazione esistente dopo la sospensione di molte linee, dal 2012, e pari a circa un terzo dell’intera rete ferroviaria regionale.

Partendo dai casi emblematici della linea elettrificata Pinerolo-Torre Pellice (sospesa nel 2012 e la cui riattivazione, prevista per il 2019, non ha avuto seguito), della Asti – Castagnole delle Lanze – Alba (che la Regione Piemonte vorrebbe sopprimere definitivamente trasformando i binari in una anacronistica pista ciclabile artificiale) e della Cuneo-Ventimiglia/Nizza (premiata come “Luogo del cuore” dal FAI per la sua particolare bellezza che ancora una volta ha dimostrato le sue potenzialità come collegamento internazionale che meriterebbe un servizio adeguato e di tipo universale anzichè il disinteresse dell’amministrazione regionale), le organizzazioni della campagna hanno evidenziato al Ministro le incongruenze attuali rispetto agli orientamenti strategici proposti dall’Unione Europea, che vedono centrali proprio i temi connessi alla sostenibilità ambientale e dei trasporti.

«Le linee ferroviarie sono essenziali per la mobilità pendolare di lavoratori e studenti, in chiave turistica e utili a contenere il traffico veicolare e le relative emissioni che causano i gravi problemi di inquinamento atmosferico che affliggono questa parte della pianura Padana e le sue città, provocando il conseguente rischio sanitario per la popolazione e l’aggravamento della crisi climatica – affermano nel documento le organizzazioni – Una mobilità integrata potrebbe portare ripopolamento e sviluppo delle aree interne, migliorando contemporaneamente la qualità della vita dei grandi centri urbani».

Primi Firmatari:

Co.M.I.S. – Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile

Associazione Ferrovie Piemontesi

Associazione Pendolari e Trasporti Biellesi

Associazione Pendolari Novesi

Associazione Utenti del Trasporto Pubblico.

Comitato per la valorizzazione delle ferro-tramvie in Val Tanaro e Ponente Ligure

Comitato strade ferrate “Bartolomeo Bona” Nizza Monferrato

Comitato Trenovivo Val Pellice

Gruppo Pendolari Cuneo-Torino

AMODO – Alleanza Mobilità Dolce

AmicinBici – bik&motion

ARCI Piemonte – Associazione ricreativa e culturale italiana

Associazione Asti Cambia

Associazione Italiana Greenways

CIPRA Italia – Commissione internazionale per la protezione delle Alpi

Comitato Torino Respira

Coordinamento dei comitati piemontesi del Forum Salviamo il Paesaggio

FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – Coordinamento Nord-ovest

FIFTM – Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali

Fridays For Future – Piemonte

Greenpeace Italia

Italia Nostra

Kyoto club

Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta

Pro Natura – Piemonte

UISP – Unione italiana sport per tutti – Piemonte

WWF Oasi e aree protette piemontesi

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Annie Ernaux  “La donna gelata”   -L’Orma editore-   euro  17,00

Questo romanzo della scrittrice francese è uscito in patria nel 1981, ed è un altro capitolo dell’affresco complessivo della sua vita, scomposta in tante fasi che racconta agganciandosi allo sfondo sociale, miscelando soggettività e momento storico. Qui l’arco temporale va dagli anni 50 ai 70 e mette a fuoco luci ed ombre del crescere femmina a quell’epoca.

La Ernaux -figlia di appartenenti alla classe lavoratrice del nord della Francia, che gestivano la bottega del paese- in “La donna gelata” narra infanzia, adolescenza, formazione e poi lo schianto nel matrimonio.

La sua è stata una crescita con due genitori fuori dagli schemi dell’epoca; una famiglia che si reggeva su un equilibrio anomalo, in cui i ruoli erano rovesciati. Madre e padre erano complementari al contrario, perché seguendo le loro inclinazioni e attitudini spontanee si organizzarono con lei che mandava avanti la bottega, mentre lui svolgeva i lavori domestici.

Un bell’esempio per la loro figlia unica che crebbe senza impalarsi all’idea che maschile sia superiore al femminile. Sarà soprattutto la madre a spronarla a lasciare da parte le bambole, aspettandosi che studi, sia libera e diventi qualcuno.

Poi c’è il traghettarsi attraverso l’adolescenza, l’accettazione del proprio corpo e la scoperta della sessualità che all’epoca prevedeva grande libertà per i maschi, rigide regole per le ragazze.

Lei studia, cresce e si impegna sulla strada dell’emancipazione; peccato però che l’aver avuto quello che sembrava il vantaggio di una famiglia “illuminata” non l’abbia preparata al confronto con una realtà ben diversa.

Se ne accorgerà una volta sposata con un uomo banale, quando diventerà madre e sarà lasciata sola dal marito a destreggiarsi tra pannolini, pappe e pisolini; restando indietro su tutto il resto, a partire dalla carriera messa in stand by.

Leggendo scoprirete come riuscirà a dare una nuova rotta alla sua esistenza.

 

 

 

Steven Price  “Casa Lampedusa”    -Bompiani-     euro  18,00

E’ magnifica questa biografia romanzata in cui il poeta e scrittore canadese Steven Price ricostruisce la vita del principe Giuseppe Tomasi di Lampedusa, cogliendone soprattutto il lato crepuscolare. Nato nel 1986 e ultimo discendente di una nobile casata -ormai decaduta- autore del capolavoro “Il Gattopardo”, è morto di tumore ai polmoni nel 1957, con la delusione di aver visto il suo manoscritto rifiutato da due grandi case editrici.

E’ stata una beffa del destino morire prima di poter assaporare il successo del libro che Bassani volle pubblicare a tutti i costi nella collana che dirigeva da Feltrinelli. Fu riconosciuto un capolavoro ed un trionfo replicato anche al cinema, con l’omonimo film diretto da Luchino Visconti nel 1961 e con un cast stellare.

Price si concentra soprattutto sugli ultimi anni del principe, dopo una vita di studi e letture; ritrae un uomo sul viale del tramonto, malinconico e pensieroso, minato nella salute e deluso dai tempi che avanzano.

In 299 pagine scritte con sensibilità e finezza ripercorriamo le tappe salienti della sua vita.

Le grandi case dell’infanzia, i ricordi più cari, gli anni della guerra con il palazzo di famiglia distrutto dai bombardamenti degli alleati.

Il rapporto strettissimo con la madre aristocratica e altera; Beatrice, la maggiore delle 5 bellissime e stravaganti sorelle Cutò, donna affascinante ma col carattere inasprito da sventure e lutti.

Il suo rapporto con Giuseppe sarà strettissimo e soffocante, e inciderà non poco sulla vita matrimoniale del figlio. Donna Beatrice non approvò mai l’unione con la principessa Alessandra Wolff Stomersee, detta Licy, psicanalista colta e sensibile, che Tomasi di Lampedusa

conobbe nel 1925 e sposò.

Le due donne della sua vita mal si sopportavano e per anni Licy e Giuseppe vissero lontani. Ma il loro fu un rapporto inossidabile, fatto di grande intesa, e lei gli restò accanto fino alla fine.

Altro capitolo importante è quello in cui decidono di adottare il figlio di un cugino di secondo grado, il giovane  Gioachino, -erano legatissimi a lui e alla moglie Mirella-  nominandolo erede legale. Il patrimonio ormai era sfumato, ma il giovane avrebbe almeno ereditato il titolo di duca di Palma e, pur non potendo trasferire quello più importante di Lampedusa, Giuseppe ebbe la certezza che non tutto sarebbe morto e finito con lui.

 

 

Susie Orman Schnall   “Adesso splendi”    -Feltrinelli-   euro 17,00

Questo è un romanzo scoppiettante e racconta l’amicizia di due giovani donne: i loro sogni e le ambizioni, lo scontrarsi contro un mondo ben stretto nelle mani degli uomini che lasciano poco spazio al gentil sesso. Tutto ambientato sullo sfondo della sfarzosa fiera mondiale tenutasi a New York nel 1939, inaugurata dal Presidente Roosevelt in persona.

Protagoniste sono l’attrice Vivi Holden e l’aspirante giornalista Maxine Roth: entrambe dovranno fare i conti con una realtà più dura del previsto, e finiranno per scoprire che a volte il dirottamento della traiettoria che si sognava non necessariamente si traduce in disfatta.

Vivi è un’attrice alle prime armi che punta a diventare una star di Hollywood e mal digerisce l’essere surclassata da colleghe rampanti, più immanicate di lei con i personaggi che contano.

Da Los Angeles plana a New York per diventare la prima donna dello spettacolo di nuoto sincronizzato dell’Aquade, che è la punta di diamante dell’Expo. Ma l’inizio sarà tutt’altro che facile….

Invece Maxine, o più semplicemente Max, ambisce ad entrare nella scuderia dei giornalisti del New York Times, ma anche lei si schianterà contro un muro di difficoltà. Viene spedita a fare una dura gavetta nel giornale dell’esposizione e relegata a pubblicare il programma giornaliero degli eventi. Anche lei se la dovrà vedere con il maschilismo imperante, colleghi subdoli e umiliazioni a iosa.

Sebbene Vivi e Max siano diverse, stringono una fortissima amicizia fatta di condivisione e solidarietà. Si confidano, si aiutano e insieme si fanno forza, rialzandosi ogni volta dalle delusioni, tenaci e combattive, determinate a non tradire i loro sogni e a raggiungere le mete prefisse.

Un romanzo che è una boccata di aria fresca….

 

 

Ivan Bunin  “Il signore di San Francisco e altri racconti”   -Adelphi-  euro  20,00

Bunin è un autore russo ancora poco conosciuto nel nostro paese: scrittore e poeta, il primo del suo paese a vincere il Premio Nobel nel 1933, e tutt’altro che un personaggio minore della letteratura mondiale.

Ivan Alekseevič Bunin è nato nel 1870 a Voronež in una famiglia di antica nobiltà spazzata via dalla Rivoluzione d’Ottobre e costretta ad emigrare. Lui nel 1920 riuscì a scappare dalla Russia sovietica e a rifugiarsi in Francia, vivendo con scarsi mezzi tra Parigi e Grasse.

Ma fu anche un viaggiatore instancabile e visitò la Palestina, Ceylon, Egitto, Turchia e Africa del nord.

La sua opera lo colloca come “l’ultimo classico”, orgoglioso di scrivere nel solco dell’illustre tradizione ottocentesca russa, da Tolstoj a Cechov.

Il libro racchiude 15 racconti con ambientazioni e soggetti molto diversi tra loro. Alcuni li ha scritti a Capri (dove soggiornava all’Hotel Quisisana), e tra Napoli e l’isola ha ambientato quello di apertura “Il signore di San Francisco” del 1915. Racconto che rasenta la perfezione e narra il viaggio per mare di un ricco signore americano 58enne e della sua famiglia; pagine attraversate da molteplici segnali che indicano la morte della “vecchia” Europa e l’incombere della fine di

un’epoca.

Altri brani traggono spunto dai suoi numerosi viaggi a latitudini diverse e a contatto con culture che esercitarono su di lui un immenso fascino. Curioso di tutto e attento alle diversità, fu attratto soprattutto dai paesi orientali, dalle basi culturali e religiose delle più svariate società; spinto anche da una ricerca interiore morale e filosofica.

Tra i racconti migliori c’è la storia di Gotami: ragazza di famiglia modesta, nata ai piedi dell’Himalaya, viene notata dal principe locale che ne fa la sua amante, e lei si trasferisce a corte, senza mai un lamento per il suo ruolo di concubina. Un racconto che gronda fascino e ricorda le favole orientali dal fascino esotico.

Non mancano poi pagine dedicate alla sua patria e alla Russia contadina, racconti profondamente realistici e disillusi che parlano di povertà, violenza e vita misera nelle izbe, le case di legno in cui vivevano i contadini.

Vi chiederete perché tanto talento non raggiunse la notorietà presso i suoi contemporanei: probabilmente per il suo carattere distaccato, sincero fino in fondo e decisamente poco diplomatico, non certo per mancanza di bravura….leggere per credere.

Nuoto, tutti i risultati del weekend a Torino

TUFFI – Tutti i risultati della 2a prova di qualificazione regionale per i Campionati Italiani Estivi Es. C1/C2/Rag./Jun/Sen (valido come Campionato Regionale), svoltasi sabato 17 aprile alla Piscina Stadio Monumentale di Torino, qui: https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/risultati_settori5.asp?menu=agonismo&area=1&read=nuoto&id_manifestazione=1610&parte=902

Qui, invece, i podi della manifestazione:

Trampolino 1 metro – Junior Maschi

1° Federico ZANCO (Blu 2006 asd – Torino) 351,60

2° Emanuele PALUMBO (Torino Tuffi asd) 243,65

Trampolino 1 metro – Ragazzi

1° Lorenzo BENATTI (Blu 2006 asd Torino) 201,45

Trampolino 1 metro – Ragazze

1a Yumi MARGARITORA (Blu 2006 asd – Torino) 190,90

2a Giorgia FERRARA (Torino Tuffi asd) 154,85

Trampolino 1 metro – Senior Donne

1a Matilde BORELLO (Blu 2006 asd – Torino) 220,50

Trampolino 3 metri – Esordienti C1 Maschi

1° Noah MELIADO’ (Blu 2006 asd – Torino) Torino 250,00

Trampolino 3 metri – Esordienti C1 Femmine

1a Asia MINGARDO (Torino Tuffi asd) 188,50

2a Giulia LEONE (Blu 2006 asd – Torino) 140,80

3a Noemi PONZETTA 2009 Blu 2006 asd – Torino) 127,20

Trampolino 3 metri – Esordienti C2 Femmine

1a Viola MOLINO (Blu 2006 asd – Torino) 106,45

Trampolino 3 metri – Junior Maschi

1° Federico ZANCO (Blu 2006 asd – Torino) 335,40

2° Emanuele PALUMBO (Torino Tuffi asd) 265,55

Trampolino 3 metri – Ragazze

1a Yumi MARGARITORA (Blu 2006 asd – Torino) 182,80

2a Greta GIULIETTO (Blu 2006 asd – Torino) 140,95

Trampolino 3 metri – Ragazzi

1° Lorenzo BENATTI (Blu 2006 asd – Torino) 213,60

Trampolino 1m – Esordienti C1 Maschi

1° Noah MELIADO’ (Blu 2006 asd – Torino) 225,30

Trampolino 1 metro – Esordienti C1 Femmine

1a Asia MINGARDO (Torino Tuffi asd) 215,30

2a Giulia LEONE (Blu 2006 asd – Torino) 147,40

3a Noemi PONZETTA (Blu 2006 asd – Torino) 143,80

Trampolino 1 metro – Esordienti C2 Maschi

1° Arturo MELIADO’ (Blu 2006 asd – Torino) 114,90

2° Samuele PARMOLI (Blu 2006 asd – Torino) 83,95

3° Gabriele MECCA (Blu 2006 asd – Torino) 83,90

Trampolino 1 metro – Esordienti C2 Femmine

1a Viola MOLINO (Blu 2006 asd – Torino) 134,55

2a Sofia MAALAOUI (Blu 2006 asd – Torino) 96,85

NUOTO SINCRONIZZATO – Tutti i risultati del Campionato Italiano su base Regionale categorie Juniores programma libero e obbligatori, categorie Esordienti A/Ragazzi obbligatori; manifestazione regionale categoria Assoluti programma libero e obbligatori, gare svoltesi domenica 18 aprile presso la Piscina Stadio Monumentale di Torino, qui:

https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/risultati_settori5.asp?id_manifestazione=1615&menu=agonismo&area=4&read=sincro

 

NUOTO – Risultati della finale regionale valida per il Campionato Italiano di Categoria su base Regionale (valida come Campionato Regionale primaverile) in vasca da 25 metri, svoltasi sabato 17 e domenica 18 aprile (prossima parte di gara sabato 24 e domenica 25 aprile) al Palazzo del Nuoto di Torino:

Sabato mattina

https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/risultati_settori5.asp?menu=agonismo&area=1&read=nuoto&id_manifestazione=1619&parte=903

Sabato pomeriggio

https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/risultati_settori5.asp?menu=agonismo&area=1&read=nuoto&id_manifestazione=1619&parte=904

Domenica mattina

https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/risultati_settori5.asp?menu=agonismo&area=1&read=nuoto&id_manifestazione=1619&parte=905

Domenica pomeriggio

https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/risultati_settori5.asp?menu=agonismo&area=1&read=nuoto&id_manifestazione=1619&parte=906

Le foto dell’evento, a cura di LC Zone qui: https://drive.google.com/drive/folders/1s_TyhWrkDxAssCs1Hdsf9xWsQeQYs1up

(foto LC Zone)

Accerchiano anziana e tentano di derubarla

Arrestato  minorenne

 

Sono circa le 18 in via Stradella quando una pattuglia della Squadra Volante in transito nota due ragazzi accerchiare una persona anziana in compagnia di una bambina.

Con il chiaro intento di distrarre la donna, entrambi le parlano, gesticolando in maniera grossolana. Gli operatori decidono di intervenire, affinché l’anziana non venga ulteriormente importunata, ma i giovani, uno dei quali minorenne, con scatto fulmineo, tentano di impadronirsi della borsa e del girocollo della donna. Le urla dei poliziotti, nel frattempo scesi dall’auto di servizio, mettono in fuga i due malfattori. Uno di questi verrà poi bloccato a pochi metri di distanza. Superato lo spavento iniziale, la vittima riferisce di essere riuscita a “difendere” la propria collana che, seppur danneggiata, le era rimasta tra le mani. Recuperata in seguito anche la borsa, abbandonata poco distante dal luogo dell’aggressione.

Arrestato per tentato furto, il giovane è stato tradotto presso una struttura per minori.

In Cina il Poli inaugura il Pearl River Piano Cultural Park

GUANGZHOU: IL PEARL RIVER PIANO CULTURAL PARK PROGETTATO DAL POLITECNICO DI TORINO APRE AL PUBBLICO

 

Grazie al recupero architettonico della fabbrica di pianoforti, 130.000 metri quadri nel cuore della città, è stata anche creata la Italian Cultural Box, trampolino di lancio per le imprese del territorio torinese in Cina.

 

È stato inaugurato oggi a Guangzhou (Canton), dopo tre anni di intensi lavori di ristrutturazione, il Pearl River Piano Cultural Park, il cui progetto presentato dal Politecnico di Torino insieme alla South China University of Technology è stato selezionato grazie al concorso internazionale di architettura vinto nel 2017. Ad oggi rappresenta uno dei risultati più importanti delle collaborazioni internazionali tra Torino e Guangzhou sui temi del recupero delle aree industriali dismesse per lo sviluppo dell’industria culturale.

Lo scorso 8 febbraio la sindaca di Torino Chiara Appendino e il sindaco di Guangzhou Wen Guohui hanno siglato un Protocollo di Collaborazione con l’obiettivo di avvicinare le due municipalità attraverso programmi di carattere culturale, economico e accademico. Nonostante le complessità legate alla pandemia che da più di un anno acuisce le distanze fisiche, la firma dell’accordo ha avvalorato la contiguità di intenti delle due città e ufficialmente consolidato il rapporto di collaborazione instaurato ormai da tempo.

Stabilmente a Guangzhou dal 2015 con il South China-Torino Lab, centro di ricerca in cooperazione con la South China University of Technology, il Politecnico di Torino ha avuto un ruolo cardine nella stipula del Protocollo. All’interno delle collaborazioni avviate a Guangzhou si inserisce il progetto per la valorizzazione dell’ex stabilimento industriale della Pearl River Piano Factory, la fabbrica di pianoforti più grande al mondo, ora trasferita fuori città. A seguito del primo posto ottenuto dal South China-Torino Lab del Politecnico nel 2017 nel concorso internazionale di architettura per la riqualificazione dell’area industriale in dismissione, oggi si è conclusa una delle principali operazioni di rigenerazione urbana della città di Guangzhou. La proposta progettuale si basava sulla realizzazione di una “strada” interna all’edificio, che permettesse di collegare le funzioni culturali e di servizio su tutta la lunghezza della fabbrica, di oltre 600 metri. Per una similitudine dimensionale, il progetto sino-italiano è stato soprannominato dai committenti Cantonesi il “Lingotto cinese”, in analogia allo stabilimento torinese.

La proposta vincente del South China-Torino Lab, che ha coinvolto docenti e ricercatori del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino (China Room) e della School of Architecture della South China University of Technology, ha convertito l’ex Pearl River Piano Factory in un Centro Culturale di 130.000 mq, finalizzato ad ospitare start up nei settori della musica e del cinema e ha contribuito alla realizzazione di una sede per la promozione della cultura musicale e cinematografica italiana in Cina.

Il management del Guangzhou Pearl River Piano Group ha infatti deciso di riservare uno spazio dedicato alla promozione della cultura e dell’imprenditoria torinese attraverso un accordo con la Municipalità di Torino e il Politecnico denominato “Italian Cultural Box”.

 

La progettazione interna dell’Italian Cultural Box è avvenuta durante un workshop svoltosi nel mese di ottobre 2019 all’interno del programma Torino Design of the City 2019 coinvolgendo gli studenti del Politecnico e dell’Università di Torino oltre che tre studi emergenti di architettura, ex-allievi Polito (PlaC, BDR Bureau, BTT Studio). Grazie anche al sostegno del Consolato d’Italia, l’Italian Cultural Box mira a insediare una presenza imprenditoriale torinese presso la città di Guangzhou che possa diventare vetrina privilegiata per la promozione di eventi, progetti di scambio e iniziative culturali italiane in Cina.

Il Rettore del Politecnico Guido Saracco dichiara: “La conclusione dei lavori di conversione della fabbrica di pianoforti e l’inaugurazione del Pearl River Piano Cultural Park, secondo il concept architettonico di Politecnico di Torino e South China University of Technology, conferma il ruolo chiave svolto dal Politecnico in questa lunga collaborazione. Questo è solo il primo dei progetti che in futuro potranno essere realizzati nel campo del recupero architettonico e della promozione culturale, grazie alla competenza che il Politecnico e le aziende del nostro territorio hanno dimostrato di possedere e che la creazione della Italian Cultural Box a Guangzhou potrà valorizzare e supportare al meglio”. Il Vicerettore per le Relazioni con la Cina Michele Bonino conclude: “Negli ultimi anni i Dipartimenti di Architettura e Ingegneria del Politecnico hanno lavorato al fine di consolidare la presenza in Cina sia dell’Ateneo sia del comparto imprenditoriale e culturale torinese, attraverso progetti di ricerca, programmi di formazione e accordi istituzionali. Grazie al forte coinvolgimento delle università nei progetti di trasformazione delle città cinesi, sempre più spesso le nostre collaborazioni riguardano casi concreti, come il recupero della fabbrica Pearl River Piano in centro culturale”.

 foto: Vista esterna del Parc Pearl River (credit: TheSignR)