ilTorinese

Operaio muore schiacciato da un carico di lamiere sotto gli occhi del fratello

Un operaio di 56 anni questa mattina è morto sotto gli occhi del fratello a Candiolo

L’uomo è stato schiacciato  da una lastra in lamiera  davanti a una ditta di trasporti. I  fratelli lavoravano per conto di una ditta lombarda. Una parte del carico  del container che stavano svuotando  ha investito l’operaio, morto sul colpo.

Sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri della stazione di Vinovo. (foto archivio)

Il Lions a sostegno degli anziani in difficoltà

Domani mercoledì 28 alle ore 10 presso l’oratorio di San Lorenzo ci sarà la consegna di 100 kit per le persone anziane e in difficolta, prodotti che verranno consegnati alle seguenti parrocchie: 

 

San Lorenzo, San Massimo, Sacro Cuore, San Massimiliano di Kolbe, Santa Chiara, Madonna dei Poveri e Centro D’Ascolto Pier Giorgio Frassati.

Ogni kit è composto:  per gli uomini- un pigiama , uno slip, una canottiera, un paio di calzini, una ciabatta e un kit di prodotti per l’igiene. Per le donne_ un pigiama, due canottiere, uno slip, un paio di calzini, un paio di ciabatte e un paio di pantofole e un kit per prodotti per l’igiene.

Alla consegna dei pacchi saranno presenti gli otto club che hanno aderito a questo service e sono: Torino Taurasia, Rivoli Castello, Torino Principe Eugenio, Torino Monviso, Torino Experia, Torino Sabauda, Torino risorgimento, Torino Due, inoltre sarà presente il Governatore del ns. Distretto 108ia1 Giancarlo..

Ex Embraco, non c’è accordo: per ora confermati i 400 licenziamenti

Non è stato raggiunto l’ accordo tra Fim, Fiom, Uilm, Uglm Torino e i curatori fallimentari di Ventures

Per il momento nessun risultato al tavolo convocato dall’assessorato al Lavoro della Regione Piemonte.

Sono quindi confermati i licenziamenti dei 400 lavoratori ex Embraco che scatteranno il 22 luglio al termine della cassa integrazione.

I legali hanno confermato  di non poter inviare la richiesta di cassa integrazione per Covid, nonostante quanto sostenuto dai tecnici del ministero del Lavoro al tavolo convocato nei giorni scorsi  dal Mise.

(foto archivio)

Le aziende possono candidarsi come centri vaccinali

Da oggi tutte le aziende produttive presenti sul territorio piemontese potranno aderire alla manifestazione d’interesse indetta dalla Regione Piemonte per dare loro la possibilità di vaccinare direttamente i propri lavoratori, con l’opzione che l’immunizzazione venga estesa anche ai famigliari in linea diretta (genitori, conviventi, figli).

I lavoratori e i famigliari per fascia di età o categoria di rischio dovranno rientrare nei gruppi target in fase di vaccinazione previsti dal Piano nazionale.

Le attività produttive dovranno organizzare i propri punti vaccinali seguendo delle linee di indirizzo loro fornite e potranno partire una volta che l’Asl di competenza abbia effettuato i sopralluoghi necessari e concessa l’autorizzazione.

L’apertura alle aziende della possibilità di vaccinare autonomamente i propri dipendenti presenta molteplici vantaggi.

«Da un lato – dichiara l’assessore regionale alle Attività produttive, Andrea Tronzano – mettendo al riparo le categorie produttive dal rischio di contrarre il virus, si garantisce al tessuto economico regionale la presenza della forza lavoro di cui necessita per dare continuità alle attività. L’amministrazione regionale incontrerà ora nuovamente le aziende, confrontandosi, per definire tutta una serie di aspetti organizzativi».

«Dall’altro – afferma il commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi, Antonio Rinaudo – questo ci consente di avere a disposizione ulteriori punti vaccinali e quindi di procedere più rapidamente nella campagna di immunizzazione della popolazione piemontese, nonché di tutelare la salute delle persone che proprio in questi giorni, con le nuove aperture, riprendono a recarsi sui luoghi di lavoro».

Lavoratori e famigliari, per fascia di età o categoria di rischio, dovranno rientrare nei gruppi target in fase di vaccinazione previsti dal Piano nazionale.

Le attività produttive dovranno organizzare i propri punti vaccinali seguendo specifiche linee di indirizzo e potranno iniziare con le vaccinazioni una volta che l’Asl di competenza abbia effettuato i sopralluoghi necessari e concessa l’autorizzazione.

Il modulo per la manifestazione d’interesse sarà pubblicato oggi su www.regione.piemonte.it

Difendo Piero Fassino

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni  C’è chi nel Pd, pur di  caldeggiare e giustificare l’assurda alleanza con i grillini, critica il quinquennio della sindacatura di Fassino che io non votai nel 2011 esclusivamente per le persone da cui era circondato

Fassino lo avrei  votato per stima personale  (ci conosciamo dal 1984) ma era troppo attorniato da gente che invece  disprezzavo. Io mi astenni dal voto, come avevo già fatto altre volte  alle amministrative, quando mi proposero Chiamparino, Buttiglione, Costa, Rosso e l’ultima volta persino  il ragioniere on. Napoli e la ragazza giuliva grillina che al ballottaggio vinse con il voto delle destre impazzite e rancorose.  Nel 2016 votai  invece senza alcun dubbio per Fassino  al ballottaggio purtroppo inutilmente.
Lo incontrai alla vigilia del voto all’associazione degli esuli Giuliano – Dalmati, era più triste del solito ed aveva capito che il giorno dopo avrebbe perso. In effetti il “Sistema Torino“ aveva stancato, ma pochi capirono che l’Appendino lo avrebbe mantenuto in vita. In ogni caso quel sistema si identificò in Chiamparino e non in Fassino. Ma torniamo al dunque. Piero Fassino, consigliere comunale di lungo corso, deputato, due volte Ministro, era il meglio che la città potesse avere. La prima volta non  lo votai a causa dei  Moderati voltagabbana che si portava dietro e altri politicanti destinati a ricomparire a Palazzo Civico come eminenze grigie. Fassino sarebbe stato votabile anche nel 2011 perché aveva  comunque saputo  pensionare  i vari Alfieri e le varie Tessore passata  dalla corte di Alessio alla corte di Sergio , il Sindaco per eccellenza, eletto nel 2001 perché era morto all’improvviso  il bravissimo e onesto Carpanini, naturaliter successore del grande Castellani. Adesso per la sinistra del Pd, a cui va bene l’alleanza con i grillini e anche con il Sindaco uscente (che rappresenta una vergogna nella storia di Torino), Fassino ha amministrato in modo non adeguato  la città’ . Questi signori  che non sono in buona fede rimpiangono il vecchio Chiamparino e dimenticano, vogliono dimenticare il perché Piero Fassino nel suo quinquennio poté fare non tutto ciò che si era proposto: il buco di bilancio abissale lasciato da Chiamparino a cui nessuno ha chiesto conto di questo, tutti ubriacati dalle Olimpiadi invernali che durarono lo spazio di un mattino e servirono a lanciare il nuovo astro della Christillin, intima degli  Agnelli, che fino da un po’ di tempo fa aspirava anche lei  a palazzo civico, stando a  quanto scrivevano  certi gazzettieri  un po’ troppo cortigiani. Fassino si impegnò a tappare le falle create dal suo  predecessore che venne premiato con la Presidenza della Fondazione San Paolo e poi della Regione dove continuò a rivelare  i suoi limiti. Fassino avrà pure un brutto carattere, secondo alcuni suoi detrattori e’  persino irascibile,  ma è un politico serio, un uomo colto,   un amministratore a 24 carati, a cui gli attuali che ambiscono al posto di Sindaco, non assomigliano  Forse l’unico che ha rivelato qualche dote in proposito e’  l’ ex assessore di Fassino e professore universitario  Stefano  Lo Russo che ha guidato in modo forse un po’ troppo blando l’opposizione ad Appendino , ma ha almeno una esperienza alle spalle degna di attenzione.
scrivere a quaglieni@gmail.com

Per rinascere “il Musinè ha bisogno di te”

Il Consiglio regionale promuove la raccolta fondi lanciata nelle scorse settimane per sostenere la riforestazione del Musinè, dopo l’incendio che per giorni, lo scorso marzo,  ha visto bruciare le pendici del monte, riducendo in cenere oltre 400 ettari di terreno. L’iniziativa “Il Musinè ha bisogno di te per rinascere”, sostenuta dal Comune di Casellette, ha già coinvolto diverse istituzioni, privati e associazioni del territorio.

“Un’importante iniziativa che il Consiglio regionale sostiene con determinazione – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia – affinché sul monte Musinè, oltre all’opera di riforestazione, siano realizzati sistemi in grado di domare velocemente i focolai prima che distruggano grandi porzioni di territorio. Mi auguro – continua – che anche tanti  cittadini sostengano la raccolta fondi, affinché il Musinè ritorni ad essere un luogo accogliente per escursioni e svago”.

“Ringraziamo il Presidente e il Consiglio Regionale per aver preso a cuore la nostra iniziativa di raccolta fondi che ha lo scopo di riqualificare il Monte Musinè dopo il grave incendio che lo ha devastato nel mese di marzo – ha affermato il sindaco di Casellette, Pacifico Banchieri – Sono partite le progettazioni che hanno lo scopo di avviare i lavori per salvaguardare la montagna da eventuali prossimi incendi e, dove possibile, saranno intrapresi lavori di riforestazione”.

Da Affini Aperitivo in barattolo e spritz subalpino

“SAPORI E INVENTIVA NEL SEGNO DELLA SOSTENIBILITA’”

Con la riapertura dei suoi locali, il Gruppo Affini si presenta con un format rinnovato. Una nuova concezione di aperitivo in cui la naturalità delle materie prime del territorio, la collaborazione con innovative realtà artigianali piemontesi, la produzione home made e il concetto di riutilizzo si coniugano con la creatività e la voglia di sorprendere.

 

Ripartire per non fermarsi più. Con nuove idee e nuove collaborazioni ma con la consueta voglia di stupire, offrendo una proposta ancora più pop – sorprendente.

Con la riapertura di 100 Vini e Affini (presso Green Pea) lunedì 26 aprile, Affini San Salvario Riv.1 (Via Belfiore 16C) martedì 27 aprile e di Affini Porta Palazzo Riv.2 (Piazza della Repubblica 3) mercoledì 28 aprile, il Gruppo Affini, capitanato da Davide Pinto e Michele Marzella, si ripresenta con un format nuovo, in cui i concetti di sostenibilità, no-spreco e riutilizzo sono le fondamenta su cui costruire un’ idea di aperitivo e di miscelazione proiettato al futuro: nel rispetto del territorio, dell’ambiente e del consumatore.

Uno dei protagonisti principali dell’offerta Affini sarà l’aperitivo in barattolo.  Le proposte gastronomiche saranno servite all’interno di eleganti barattoli di vetro, che i clienti potranno portarsi a casa e riutilizzare, in un’ottica di vetro a valore, dando loro una seconda vita e una nuova funzione. A rendere ancora più fantasiosi i barattoli ci penserà l’ingegno del barman Affini e illustratore Pietro Chiappero, in arte “Alpac”, che ogni mese li abbellirà con intriganti vignette, rendendoli pezzi unici da collezione. Il barattolo di vetro garantirà, inoltre, una maggior conservazione delle materie prime, tutte rigorosamente del territorio, alimentando la filosofia di zero-spreco su cui si fonda l’identità di Affini e che in quest’epoca dominata dall’emergenza Covid si è ulteriormente rafforzata.

Altro protagonista del rinnovato format saranno gli “Spritz Subalpini”, con l’utilizzo di alcuni dei liquori di punta del brand Distillerie Subalpine, preparati home made presso l’Opificio Urbano da poco inaugurato a Chieri.

Sono tre le proposte di “Spritz Subalpini” attualmente in menù. Il Nuvospritz in cui il liquore Nuvolari si incontra con la birra. Una bevanda che può prendere direzioni e gusti differenti a seconda della tipologia di birra scelta per l’abbinamento.  Il Wizard Spritz è invece frutto dell’incontro tra l’Elixir Le Masche e il sidro di mele del Birrificio Baladin con l’aggiunta di profumo di fieno. L’ApeRegina celebra il matrimonio tra il liquore Green Bee e la soda di miele fermentato “meadlight” con l’aggiunta di sciroppo di cedrata e gocce di lime.

I liquori Distillerie Subalpine, creati presso l’Opificio Urbano, saranno naturalmente anche proposti in purezza, dallo storico Fernet al Nuvolari e l’Ascari, due dei cocktail di punta di Affini trasformati in liquori per l’aperitivo, dall’aromatico Green Bee al misterioso e intrigante Elixir Le Masche, nato in collaborazione con il ristorante stellato torinese Casa Vicina, o come ingredienti di cocktail sorprendenti come lo Zegna Forest in collaborazione con Zegna.

Alla base della proposta gastronomica di Affini sarà sempre più forte il legame con le eccellenze del territorio, attraverso collaborazioni con piccole realtà artigianali, alcune delle quali selezionate dalla Camera di commercio di Torino nel progetto Maestri del Gusto. Tra le chicche più interessanti da assaporare nel menù Affini ci saranno, ad esempio, i Green Plin, nati da un’idea del Gruppo Affini per omaggiare il tipico plin della tradizione culinaria piemontese, rivisitato in chiave green e vegetariana, con il ripieno a base di ortica e maggiorana e la pasta dal colore verde grazie alla presenza di spinaci disidratati. Un prodotto la cui preparazione è stata affidata al Maestro del Gusto Pastificio Bolognese Muzzarelli, tra i pastifici più conosciuti e quotati del panorama torinese.

Il tagliere di carni crude sarà invece impreziosito da una serie di gelati salati prodotti dal Maestro del Gusto Agrigelateria San Pé di Poirino: il gelato salato vegetale alla senape accompagnerà la battuta di fassona, quello alla cipolla accompagnerà la salsiccia cruda di vitello de La Granda, mentre la Gradisca de La Granda sarà accompagnato dal gelato alla robiola di capra e polvere di oliva taggiasca Olio Roi.

Solo presso “100 Vini e Affini” a Green Pea sarà poi possibile vivere un’esperienza unica, assaporando le “insalate a cm 0” coltivate nel piccolo orto presente all’interno del locale, realizzato grazie alla collaborazione con la giovane azienda piemontese Agrocooltour.

Anche il latte da Affini vivrà una sua seconda vita, diventando una bevanda soft drink da consumare ad ogni ora del giorno. Così come avviene per i liquori, il latte dell’azienda Erbalatte, riconosciuto per la sua alta digeribilità e il suo sapore naturale, potrà essere degustato in “purezza” o come ingredienti di cocktail analcolici intriganti e fantasiosi.

 

ORARI LOCALI GRUPPO AFFINI

 

100 Vini e Affini – Via Nizza 230 (presso Green Pea) – apertura lunedì 26 aprile – Aperto da lunedì al venerdì dalle 10 alle 21.30 / a partire dal 15 maggio aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 21.30;

 

Affini San Salvario Riv.1 – Via Belfiore 16C – apertura martedì 27 aprile – Aperto dal martedì alla domenica dalle 17 alle 21.30;

Affini Porta Palazzo Riv.2 – Piazza della Repubblica 3 – apertura mercoledì 28 aprile – Aperto dal mercoledì al sabato dalle 16 alle 21.30 e la domenica dalle 12 alle 21.30;

Parte la nuova Stagione Educational del Teatro Regio

30 ANNI DI SCUOLA ALL’OPERA

Nel 2021 La Scuola all’Opera del Teatro Regio festeggia un importante anniversario: trent’anni di attività! Perché questo non sia soltanto un traguardo, ma stimolo a proseguire nel nostro impegno per i bambini e i ragazzi, abbiamo preparato una nuova Stagione educational (che tiene inevitabilmente conto dell’attuale situazione legata all’emergenza sanitaria), oltre ad aver riavviato la Scuola di canto corale per bambini dai 7 ai 12 anni, che fiorisce per valorizzare e fare tesoro del lavoro fino a ora svolto con il Coro di voci bianche nato nel 1997.

«Sono molto felice di annunciare che, nonostante la pandemia e la distanza forzata, abbiamo raggiunto un ottimo risultato di iscrizioni alla Scuola di canto – afferma Rosanna Purchia, Commissario straordinario del Teatro Regio – attualmente abbiamo circa 90 iscritti alle lezioni a distanza, iniziate lo scorso 2 marzo e suddivise in un articolato programma messo a punto dal Maestro Claudio Fenoglio, che ringrazio per la passione e la serietà con cui ha sempre seguito i ragazzi.  Le lezioni hanno diversi livelli: dall’avvicinamento al canto alla lettura della musica, alla disciplina corale. Il mio augurio è che da settembre tutti potranno seguire la Scuola in presenza».
Rosanna Purchia esprime così la visione che anima l’impegno del Regio per i ragazzi e i giovani: «Se il teatro si chiude in se stesso e non incide nelle problematiche della comunità, non assolve la sua funzione, la sua missione sociale di istituzione culturale».

Il primo appuntamento che abbiamo dedicato ai giovani, anticipando di fatto la Stagione a loro dedicata, è stato il Concerto per il Giorno della Memoria, lo scorso 27 gennaio. Un concerto guidato con il Coro del Teatro Regio, preparato dal maestro Andrea Secchi, trasmesso in streaming sul sito del Teatro e dedicato a Viktor Ullmann, compositore, direttore d’orchestra e pianista austriaco, morto ad Auschwitz nel 1944. Molto apprezzate l’esecuzione musicale e l’introduzione curata da Sebastian F. Schwarz, Direttore artistico del Regio, che dichiara: «sono felice e soddisfatto dell’ottimo feedback ricevuto per la guida all’ascolto del Concerto del 27 gennaio, così come per le parti introduttive del Concerto di solidarietà dello scorso 8 aprile; questo mi ha convinto a sviluppare l’idea e dunque ad approfondire la contestualizzazione storica, in particolare nell’offerta rivolta ai giovani. Di qui, ho pensato di arricchire il prossimo titolo (La bohème raccontata ai ragazzi) con un focus sui mestieri del teatro e sulle curiosità legate all’opera – protagonisti coloro che lavorano nel nostro teatro – che offriremo in streaming live come parte introduttiva allo spettacolo».

Iniziamo con La bohème raccontata ai ragazzi. L’allestimento è quello realizzato dal Teatro Regio in occasione del 125° anniversario dalla prima assoluta del 1896, con Daniel Oren sul podio dell’Orchestra e del Coro Teatro Regio Torino e con la regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi. Per avvicinare i ragazzi all’opera lirica e al suo grande repertorio, abbiamo preparato una versione pocket de La bohème di Giacomo Puccini con la partecipazione del regista Paolo Gavazzeni in qualità di narratore d’eccezione. I focus iniziali saranno condotti da Rosanna Purchia Commissario straordinario, Sebastian F. Schwarz Direttore artistico, Giulio Laguzzi Direttore dei complessi musicali in palcoscenico, Vittorio Borrelli Direttore di scena e Laura Viglione Responsabile della sartoria, i quali interagiranno con i ragazzi collegati per lo streaming.Lo streaming sarà disponibile sul sito del Teatro a partire da martedì 27 aprile con due appuntamenti settimanali, tutti i martedì e giovedì alle 10.15, fino a fine maggio. I biglietti, al costo di € 2 per ciascun ragazzo, sono in vendita sul nostro sito. Per accedere allo streaming occorre prenotare tramite modulo nella pagina dedicata sul sito www.teatroregio.torino.it/scuola-all-opera: il Teatro invierà conferma della prenotazione e, contestualmente, il codice di accesso allo streaming.
L’attività ha riscontrato il pieno interesse del Rotary Club Torino Nord Ovest. Tra le mission dell’associazione: migliorare la qualità della vita delle persone in seno alla comunità dando la possibilità ai giovani di partecipare alla pocket-Bohème e promuovendo così la cultura, uno dei pilastri della società, e in particolare il teatro, la musica e lo sviluppo personale. Per questo motivo i primi 2500 ragazzi iscritti saranno ospiti del Rotary Torino Nord Ovest (http://torinonordovest.rotary2031.org).
L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti è il secondo titolo che abbiamo scelto per le scuole primarie e secondarie di primo grado (bambini dai 6 agli 11 anni) e che proporremo accanto a un percorso formativo per docenti e alunni realizzato in collaborazione con l’Associazione Europa InCanto (www.europaincanto.com).
Le recite dell’opera faranno parte della nostra Stagione autunnale, e se l’andamento dell’emergenza sanitaria ce lo consentirà potranno essere aperte al pubblico in presenza. Speriamo anche di potervene dare già un assaggio nella Stagione estiva.
Il teatro è magia, mistero, incontro che crea meraviglia e che genera intense emozioni sia nel pubblico sia negli artisti che salgono sul palcoscenico. Richiede impegno e partecipazione, può essere a volte divertente, ma esige sempre uno sforzo, spesso anche una certa “fatica intellettuale”: in cambio avvolge completamente e mette di fronte a se stessi come nessun’altra disciplina artistica potrebbe fare. Con il costante obiettivo di far vivere un’esperienza artistica completa ai giovani, il Teatro Regio ha deciso di avvalersi del prezioso contributo di Europa InCanto, da anni impegnata nella didattica musicale dedicata all’opera lirica: siamo certi che questa partnership arricchirà la proposta della Scuola all’Opera, che in passato ha già riscosso così tanto successo con laboratori come Cantiamo l’opera Opera…ndo.
Le recite prevedono la partecipazione del pubblico, per far sì che gli studenti siano parte attiva dello spettacolo e possano viverlo da protagonisti. La regia e l’intero progetto sono naturalmente modulati secondo le normative previste dal protocollo sanitario vigente.
Il percorso didattico è già iniziato nel mese di aprile e si avvale del sostegno del Ministero dell’Istruzione, grazie al quale alcune scuole hanno avuto accesso gratuito all’iniziativa, e prevede una serie di incontri di formazione per i docenti (in presenza e on-line, con accreditamento riconosciuto dal MIUR, Direttiva 170/2016) e due laboratori a scuola o in live streaming per i bambini, che quindi impareranno le parti ritmiche e quelle corali sia dai propri insegnanti sia dai professionisti di Europa InCanto.
Per partecipare è sufficiente compilare un modulo sul sito del Teatro e attendere la conferma telefonica o via e-mail. Il costo per la partecipazione al progetto è di € 20 a bambino e include il materiale didattico (un libro, un cd audio, un dvd/karaoke e un’App), i laboratori per i bambini e lo spettacolo finale.
Oltre all’opera, proponiamo una selezione di concerti sinfonici e corali; abbiamo quindi pensato di rendere disponibili anche per le scuole i concerti dei Giovedì del Regio, arricchiti da un’introduzione all’ascolto appositamente dedicata alla platea dei giovani della scuola secondaria di primo e secondo grado (14-18 anni).
Si accederà allo streaming su prenotazione con modulo sul sito del Regio e successiva conferma telefonica o via mail da parte del Teatro. Il calendario dei concerti con l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio sarà a disposizione anche dei ragazzi delle scuole, alcuni gratuitamente, altri al costo di € 2.L’Impegno del Regio prosegue con un nuovo progetto pensato in sinergia con l’Istituto penale per minorenni “Ferrante Aporti” di Torino e con la sua direttrice Simona Vernaglione, che prevede un Corso di avvicinamento al canto corale. «Per me il Coro è simbolo di unità» così Claudio Fenoglio Maestro del coro di voci bianche, che prosegue: «entrare nel Coro è l’esperienza profonda in cui condivido le mie vibrazioni e i miei stati d’animo. L’ascolto dell’altro è alla base del canto corale e, in generale, del fare musica insieme. Il primo ideale di un coro non è l’approccio artistico, ma la relazione umana. Il suono cantato penetra a fondo nelle coscienze e permette una maggiore connessione fra i singoli, che durante il canto si relazionano in modo intenso. Ho messo a punto un corso che svilupperà questo sentire attraverso semplici esercizi di palestra vocale, postura e allineamento, per poi passare alla teoria e alla pratica di scrittura musicale per giungere, infine, alla “letteratura” propria del coro giovanile, con l’utilizzo di brani del repertorio popolare».

Il forte legame istituzionale con la Città di Torino e la Regione Piemonte ci permette di attivare convenzioni significative, come quella appena avviata con la Torino Musical Academy: il Teatro Regio inviterà registi e coreografi a selezionare gli allievi dell’Accademia per la partecipazione a stage e/o tirocini collegati alle produzioni in stagione, offrendo così ai giovani artisti occasioni di esperienza e formazione in un ambito artistico di alto livello professionale.
Questa collaborazione è solo la prima tra quelle che stiamo attivando con altre importanti istituzioni formative, culturali e artistiche, non solo del territorio, quali per esempio l’Accademia del Teatro alla Scala e l’Università degli Studi di Torino.
Nel frattempo il Teatro Regio ha aderito al Documento Quadro “Patto Educativo di Comunità” della Città di Torino ed è a disposizione delle scuole di ogni ordine e grado per la progettazione e la realizzazione di percorsi didattici condivisi (compatibilmente con la generale e complessa situazione legata alla pandemia), che possano sostenere e ampliare l’offerta formativa, in questo momento così delicato per le giovani generazioni.
La trentennale esperienza maturata dalla Scuola all’Opera, consente al Teatro Regio di candidarsi a breve quale ente formatore presso il Ministero dell’Istruzione; siamo inoltre in attesa di risposta per l’accreditamento al Piano delle Arti del MIUR (per la promozione della cultura umanistica e la realizzazione di percorsi sul tema della creatività) ed è nostro auspicio avviare la collaborazione con il CE.SE.DI. (Centro Servizi Didattici della Città Metropolitana di Torino) per progetti di formazione didattica rivolti agli insegnanti e con il riconoscimento di crediti, già per il prossimo anno scolastico.

Per informazioni: www.teatroregio.torino.it
Per le foto in alta definizione, clicca qui

Torino, 23 aprile 2021

LA SCUOLA ALL’OPERA 2021

da Martedì 27 Aprile 2021 ore 10:15
diffusione in streaming su www.teatroregio.torino.it
biglietto a € 2; iniziativa riservata alle scuole

La bohème raccontata ai ragazzi
Opera in quattro quadri
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
dal romanzo Scènes de la vie de Bohème di Henri Murger
Musica di Giacomo Puccini

Personaggi e interpreti
Mimì sopranoMaria Teresa Leva
Rodolfo, poeta tenoreIván Ayón Rivas
Musetta sopranoHasmik Torosyan
Marcello, pittore baritono: Massimo Cavalletti
Schaunard, musicista baritono: Tommaso Barea
Colline, filosofo basso: Alessio Cacciamani
Benoît, padrone di casa e Alcindoro, consigliere di stato basso: Matteo Peirone
Parpignol, venditore ambulante tenore: Alejandro Escobar
Sergente dei doganieri basso: Desaret Lyka
Un doganiere baritono: Gabriel Alexander Wernick
Il venditore di prugne tenore: Franco Traverso
Un ragazzo voce bianca: Matilda EliaNarratore: Paolo Gavazzeni

Direttore d’orchestra: Daniel Oren
Regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi
Curatrice delle scene: Leila Fteita
Curatrice dei costumi: Nicoletta Ceccolini
Bozzetti di Adolf Hohenstein per la prima assoluta al Regio custoditi dall’Archivio Storico Ricordi
Pittore scenografo: Rinaldo Rinaldi
Luci: Andrea Anfossi
Direttore dell’allestimento: Claudia Boasso
Maestro del coro: Andrea Secchi

ORCHESTRA E CORO TEATRO REGIO TORINO
Nuovo allestimento Teatro Regio Torino

Si ringrazia il Rotary Club Torino Nord Ovest

Coltura della Canapa, Pd: “Se ne discuta in Consiglio regionale”

SARNO (PD): “VIA LIBERA DALLE COMMISSIONI”

“Dopo l’approvazione da parte della III Commissione, anche la I Commissione ha espresso parere favorevole sulla norma finanziaria della proposta di legge che riguarda il sostegno alla coltura della canapa. Adesso è importante che il provvedimento, presentato dal collega Martinetti, venga presto esaminato e votato dall’Aula” commenta il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno, uno dei relatori del provvedimento.

“Nel ddl di Bilancio – spiega Sarno – sono stati stanziati, per finanziare il provvedimento, 84 mila euro per ciascuno degli anni del prossimo triennio. Si tratta di un primo passo, anche se nella proposta presentata ne erano stati indicati 500 mila. Pur comprendendo le difficoltà causate dalla difficile congiuntura economica, auspichiamo un aumento in sede di Assestamento di Bilancio. Si tratta, infatti, di una legge che può rilanciare una parte importante dell’economia piemontese”

“La produzione della canapa, considerata l’oro verde del Piemonte – prosegue Sarno – fa parte un’antica tradizione piemontese che, purtroppo, è stata abbandonata intorno alla metà del Novecento. Dal 2013 a oggi la coltivazione della canapa in Italia ha registrato una crescita esponenziale e la proposta di legge prevede interventi concreti di sostegno delle diverse attività della coltivazione, il raccordo delle filiere territoriali e anche l’ipotesi di creare un distretto della Canapa in Piemonte”.

“Il Gruppo del Partito Democratico – conclude Sarno – ha lavorato al testo, presentando emendamenti che riguardano l’inserimento nei programmi delle Facoltà Universitarie dell’ambito di percorsi specifici sulla conoscenza delle potenzialità della cannabis sativa sotto il profilo ambientale, sanitario e sulle occasioni economiche dell’intera filiera. Il coinvolgimento del mondo universitario è importante per diffondere e potenziare queste opportunità di sviluppo economico”.

Ospedali: ”Il virus è invisibile, noi no! – #RIAPRIAMOLI”

“Questo lo slogan della battaglia di civiltà per ridare dignità ai malati, nel rispetto dell’articolo 32 della Costituzione”

 RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO ”Il virus è invisibile, noi no! – #RIAPRIAMOLI”. Questo lo slogan scelto per la campagna di sensibilizzazione di Periferia Italia sulla riapertura dei 200 ospedali chiusi in 10 anni. Se la politica sanitaria portata avanti in questi decenni non avesse fallito su tutti i fronti, il nostro Paese sarebbe sicuramente riuscito a fronteggiare l’emergenza da Covid-19 in modo totalmente diverso. Tagliare i fondi alla Sanità infatti vuol dire giocare con la vita di tutti noi, in particolare con quella dei cittadini che vivono nelle aree interne e nelle periferie, dove la troppa distanza dagli ospedali di riferimento può essere fatale. È proprio per rispettare il diritto alla salute, che Periferia Italia lancia iniziative, petizioni, presidi, manifestazioni, proteste online su tutto il territorio nazionale. Nello schema di Recovery Plan, elaborato da Periferia Italia, il tema salute assume un ruolo centrale e prioritario, per il quale riteniamo doveroso e necessario investire con fondi adeguati a colmare le falle di una gestione lacunosa che dura da decenni. E garantire la copertura di tutte le esigenze presenti e future del settore, soprattutto riguardo ai dipartimenti di Emergenza-Urgenza, grazie allo stanziamento di 27,6 miliardi. Lo stanziamento si tradurrebbe innanzitutto nel recupero del sistema ospedaliero rilanciando le strutture pubbliche svuotate dei reparti, i Dipartimenti di Emergenza-Urgenza, la riorganizzare del sistema ASL nazionale, che attualmente non funziona, attraverso l’adeguamento e la modernizzazione di tutte le sedi regionali e territoriali. Secondo il più recente rapporto sullo stato del SSN, infatti, pubblicato  a settembre 2019, tra il 2007 e il 2017, sono stati chiusi circa 200 ospedali, tagliati 45 mila posti letto, ridotto di 10 mila unità il personale medico e di 11 mila quello infermieristico. Situazione che si aggrava ancor di più nei casi di emergenza: a fronte di un simile numero di accessi al pronto soccorso, tra il 2013 e il 2018, analizzando i report del SSN, sono state chiuse il 10% delle strutture, e si sono ridotte del 15% le ambulanze. Sono questi dati che ci hanno indotto a portare avanti questa battaglia di civiltà per ridare dignità ai malati, nel rispetto dell’articolo 32 della Costituzione italiana che recita: <<La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana>>. Chiediamo a cittadini, associazioni, comitati, amministratori locali, infermieri, medici e chiunque sia indignato dalla stato attuale delle cose, di segnalarci altri eventuali ospedali chiusi o situazioni incresciose riguardanti la sanità, inviando audio, video, foto al nostro numero whatsapp: +39 3493037638. Mai come adesso serve creare una rete nazionale organizzata e coesa per lavorare alle riaperture degli ospedali chiusi da una politica miope ed incosciente” – Così il Segretario di Periferia Italia, Antonio Tedeschi.