ilTorinese

Il Museo Orafo valenzano, un’idea che prende forma

Un Museo Orafo incentrato sul saper fare, in linea con la candidatura di Valenza a ‘Città Creativa dell’Unesco’, un’infrastruttura che si incardina nel tessuto produttivo valenzano.

Questa è l’obiettivo di Museo Orafo che Luca Dal Pozzolo, consulente per l’Amministrazione Comunale di Valenza (nonché Presidente della Fondazione Fitzcarraldo e direttore dell’Osservatorio Culturale del Piemonte) ha delineato all’Assessore Regionale alla Cultura Maria Vittoria Poggio, in un incontro che si è svolto a Palazzo Pellizzari, presenti il Sindaco Maurizio Oddone, il Vice Sindaco, Luca Rossi e l’Assessore ai Beni Culturali, Alessia Zaio. L’incontro di Palazzo Pellizzari è stato propedeutico all’avvio del percorso verso un Museo Orafo.

2 giugno, 17 marzo o 4 novembre?

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

I 75 anni della Repubblica hanno portato a dare particolare enfasi alla festa del 2 giugno che l’anno scorso di fatto non si poté svolgere

Dei giornali sono usciti in edizione speciale, pubblicando articoli mitizzanti e poco storici, come la distanza dal 1946 avrebbe imposto. I discorsi grondanti di retorica hanno preso il sopravvento.  Ho trovato sobrietà di linguaggio e rigore storico negli ambienti mazziniani, i più titolati a festeggiare la nascita della Repubblica che il grande genovese aveva propugnato con inimitabile slancio morale.
Ho sentito dire da un’alta carica dello Stato che personalmente stimo molto, che il 2 giugno è  il compleanno della nostra Patria,  parola in disuso riscoperta per l’occasione. Ciampi a cui si deve il ripristino del 2 giugno, mai si sarebbe abbandonato ad una affermazione così azzardata. Ciampi aveva il senso della storia e sapeva bene che la Patria italiana e’ nata con il Risorgimento il 17 marzo 1861. Postdatarla al 1946 e’ storicamente aberrante perché la storia di un popolo non conosce cesure e anche le parti considerate negative fanno parte della sua vita e non possono essere cancellate. Ma c’è anche chi considera che la nascita dell’Italia unita risalga al 4 novembre 1918, quando dopo il Veneto (1866) e Roma Capitale (1870) l’Italia porto’ a termine il disegno risorgimentale con Trento, Trieste e i territori dell’Adriatico orientale. Ci sono diverse scuole di pensiero, tutte condizionate a considerazioni politiche differenti. Ci fu anche chi ritenne che la storia d’Italia sia iniziata il 25 aprile 1945 con la Liberazione e la fine della guerra e del fascismo.  Ciascuno tira acqua al suo mulino, ma far coincidere l’inizio della storia d’Italia con la nascita della Repubblica e’ una minchionata che non avevo ancora sentito.  Bisognerebbe esortare, citando il Foscolo, allo studio della storia, ma con la scuola che ci ritroviamo,  appare un desiderio impossibile. Nell’ignoranza storica generalizzata tutto diventa credibile e non suscita reazioni.  Chi straccia le pagine della propria storia e crea delle ere (anche il fascismo ne creo’ una) tende a barare al gioco o dimostra di non capire cosa sia la storia.

Al via le vaccinazioni nelle aziende

COVID PIEMONTE: AL VIA IL 3 GIUGNO LE VACCINAZIONI NELLE AZIENDE.

OLTRE 100.000 I LAVORATORI DELLE AZIENDE COINVOLTE NELLA PRIMA FASE.

Inizieranno il 3 giugno in Piemonte le vaccinazioni nelle aziende del comparto produttivo che hanno aderito all’invito della Regione.

Oltre 700, su più di 1200 candidature, le aziende risultate idonee a diventare punti vaccinali.

Le prime a partire il 3 giugno saranno le Confindustrie delle province di Alessandria, Asti, Cuneo e Torino, unitamente all’API di Torino e a Confartigianato Cuneo.
Nello stesso giorno via alle vaccinazioni anche per dipendenti e loro familiari di UnipolSai a Torino, Gruppo Zegna a Sandigliano (Biella) e a San Pietro Mosezzo (Novara), Gruppo Merlo a Cervasca (Cuneo) e Amazon a Brandizzo e Torrazza Piemonte (To).

Al via le vaccinazioni per i propri dipendenti anche negli hub di Reale Mutua, Lavazza, BasicNet e della Fondazione Compagnia di San Paolo che da settimane stanno già vaccinando la popolazione generale a supporto del sistema sanitario e adesso, oltre a continuare in questa preziosa attività, potranno anche vaccinare in modo diretto i propri dipendenti.

Sono oltre 100.000 i lavoratori delle aziende coinvolte nella prima fase del progetto. L’obiettivo è somministrare 5.000 vaccini al giorno.

«Desideriamo ringraziare tutte le aziende per aver risposto numerose e per essersi rese disponibili a vaccinare non solo i loro dipendenti – dichiarano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, insieme agli assessori alle Attività produttive Andrea Tronzano e al Lavoro Elena Chiorino. Il nostro tessuto produttivo ha compreso che questa azione aiuterà il Piemonte ad alleggerire la pressione sul sistema sanitario e sugli ospedali, restituendo loro al più presto lo spazio necessario per concentrarsi completamente sulla cura dei cittadini. Con la vaccinazione nelle aziende aggiungiamo un ulteriore tassello nella campagna vaccinale che procede secondo le indicazioni ricevute e che ha già ampiamente superato 2,5 milioni di dosi somministrate. Il mese di giugno è fondamentale per dare un impulso decisivo e mettere in sicurezza la popolazione. Un ringraziamento anche al Commissario dell’area giuridica amministrativa, Antonio Rinaudo, ed alle coordinatrici del progetto Carla Fasson e Paola Rossetto per il loro prezioso lavoro».

Come definito nelle Linee di indirizzo elaborate dalla Regione e pubblicate sul sito, la fornitura dei vaccini e dei dispositivi per la loro somministrazione saranno a cura della Regione tramite le Asl mentre della realizzazione dei punti vaccinali nei luoghi di lavoro e dei relativi oneri si faranno a carico le aziende aderenti.

Verrà inoltre messa a disposizione dal CSI la piattaforma “SIRVA-Light” che consentirà la prenotazione e la gestione del processo vaccinale e dei relativi dati nel rispetto della privacy.

Vaccini: per i giovani sabato l’open Day di Reale Mutua

PER I GIOVANI DAI 18 AI 28 ANNI

I giovani tra 18 e 28 anni di tutto il Piemonte possono prenotare il vaccino per l’Open night organizzata sabato 5 giugno presso l’hub di Reale Mutua Assicurazioni a Torino.

Prenotazioni dalle ore 12 di giovedì 3 giugno su www.ilPiemontetivaccina.it fino all’esaurimento dei mille posti disponibili.

Le vaccinazioni avranno luogo tra le ore 21.30 di sabato e le ore 3.30 della notte di domenica. Il vaccino da inoculare sarà deciso dal medico presente nell’hub dopo aver esaminato quanto dichiarato nella scheda di anamnesi.

In caso di controlli delle forze dell’ordine, lo spostamento verso il punto vaccinale e il rientro alla propria abitazione oltre l’orario del coprifuoco sarà giustificato per motivi di salute mediante l’esibizione del messaggio di conferma dell’appuntamento.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione tra Reale Group, Asl Città di Torino, CDC e Regione Piemonte.

A “Parlaconme” la crisi climatica in agricoltura

Al centro della puntata  del 3 giugno con ospite Marco Dallera e condotta da Simona Riccio

 

La crisi climatica in agricoltura e le conseguenze  che ne possono scaturire se non la si valuta seriamente  costituiscono il tema della puntata di PARLACONME di giovedì 3 giugno sulla Radio web Radiovidanetwork,  condotta da Simona Riccio, Agrifood e Organic Specialist.

Ospite della puntata sarà Marco Dallera, presidente, assicuratore qualità e addetto vendite della Cooperativa Azienda Agricola Il Casone di Isola Sant’Antonio, nell’Alessandrino.

Il primo giugno scorso Dallera ha avuto il piacere di dialogare  con il Ministro delle Politiche Agricole Stefano  Patuanelli, al quale ha esposto alcune importanti criticità che gravano sul settore agroalimentare e, in particolare, sulla filiera ortofrutticola.

L’esperienza professionale di Marco Dallera nasce dal profondo riconoscimento del settore agricolo,  alla luce anche del suo lavoroa contatto con gli ortomercati all’ingrosso, in particolare quello di Milano e, in passato, con le piattaforme della GDO. Da sempre risulta  particolarmente attento alle vendite a km zero e molto appassionato anche al settore della meteorologia.

Diverse le problematiche che ha affrontato nel colloquio con il Ministro delle Politiche Agricole. La prima,  di cui tratterà  anche in trasmissione, riguarda il Recovery fund e i metodi utilizzati per le nuove risorse destinate al comparto. A questo proposito il ministro ha ricordato che la cabina di regia sarà accentrata ecostantemente monitorata da Palazzo Chigi.

La seconda tematica trattata riguarda la maggiore attenzione da rivolgere  al settore ortofrutticolo italiano, che è in grado di fornire un’offerta qualificata di prodotti rivolti sia al mercato interno sia a quello dell’export, ma che sta anche attraversando una crisi che può essere fatta risalire alla presenza di problematiche prepandemiche, mai completamente risolte dalla classe politica.

Un’altra problematica che Marco Dallera ha affrontato con il ministro e di cui parlerà in trasmissione riguarda la riforma del credito agrario, specifico per il comparto, e della carente presenza politica nella materia delle avversità in agricoltura e in quella della logistica.

Ultimo tema che verrà affrontato in trasmissione, ma non meno importante,  sarà  quello dei mercati ortofrutticoli all’ingrosso, che Marco Dallera ha invitato il ministro a visitare, mentre sono in pieno funzionamento, per poterne comprendere meglio il ruolo rivestito all’interno della filiera agroalimentare  e per capire, in particolar modo, la qualità dei prodotti che vi transitano e il lavoro da parte degli operatori.

 

La trasmissione può essere seguita collegandosi direttamente al sito www.vidanetwork.it

Oppure sulla app ufficiale Radio Vida Network scaricabile gratuitamente per Ios e Android

Nei maggiori aggregatori Radio

Su speaker Alexa e Google Home

Replica il giorno successivo venerdì alle ore 9 e il sabato mattina della settimana successiva alle ore 11.30.

Mara Martellotta 

Omaggio a Torino dallo spazio

Omaggio fotografico dallo spazio, dell’astronauta statunitense Shane Kimbrough

E’ membro dell’equipaggio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e  sul suo profilo Instagram ha pubblicato uno scatto di Torino  dall’alto. Ha scritto:  “Turin, Italy  a city with rich history and culture in northern Italy”

Kevin Spacey “turista” a Torino per un nuovo film

Il due volte premio Oscar Kevin Spacey, il cinico Francis Underwood di House of cards,  è in questi giorni a Torino per le riprese del film “L’uomo che disegnò Dio”, diretto da Franco Nero, prodotto da Louis Nero per L’AltroFilm. Nero interpreta un anziano non vedente, insegnante di ritrattistica a carboncino in una scuola serale. Nella foto di Facebook, Spacey al ristorante Brick’s. L’attore americano ha visitato il Museo del Cinema e  ha preso un aperitivo al Caffe Torino.

Il bollettino Covid di mercoledì 2 giugno

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 190 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 17 dopo test antigenico), pari all’1,4 % di 13.346tamponi eseguiti, di cui 7.731 antigenici. Dei 190 nuovi casi, gli asintomatici sono 84 (44,2%).

I casi sono così ripartiti: 32 screening, 111 contatti di caso, 47 con indagine in corso; per ambito: 2 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 25 scolastico, 163 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 364.701così suddivisi su base provinciale: 29.400 Alessandria, 17.392 Asti, 11.459 Biella, 52.627 Cuneo, 28.037 Novara, 195.212 Torino, 13.646 Vercelli, 12.924 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.492 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.512 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 79 (2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 542(15rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3942

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.986.311(+ 13.346rispetto a ieri), di cui 1.649.669 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.647

Sono 4 decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.647deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 710Asti, 431 Biella, 1.444 Cuneo, 939 Novara, 5.567Torino, 521 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

348.491 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 348.491(+432rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 27.585 Alessandria, 16.550 Asti, 10.767 Biella, 50.512 Cuneo, 26.772 Novara, 187.204 Torino, 12.882 Vercelli, 12.406 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.412 extraregione e 2.401 in fase di definizione.

2 Giugno, la sindaca Appendino: “Ripartiamo dai valori rappresentati dal Tricolore”

L’alzabandiera alla caserma Monte Grappa ha aperto le celebrazioni torinesi del 75esimo anniversario della Festa della Repubblica.

Il tricolore è stato  alle ore 10.30 nel piazzale della caserma sede del Comando della Brigata Alpina Taurinense. Anche quest’anno, infatti, è stato scelto un luogo diverso rispetto alla tradizionale cerimonia in piazza Castello nel rispetto delle disposizioni di sicurezza dovute alla pandemia. Alla cerimonia,  tra gli altri, il prefetto Claudio Palomba, la sindaca Chiara Appendino, il questore Giuseppe De Matteis, l’assessore regionale Andrea Tronzano in rappresentanza del presidente della Regione Alberto Cirio e i presidenti del Consiglio regionale e comunale, Stefano Allasia e Francesco Sicari. Presenti il comandante del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, Generale di Divisione Salvatore Cuoci, e i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

Ha detto la sindaca Appendino nel suo intervento:

Quella di oggi è l’occasione per ricordare i tanti sacrifici fatti dal nostro Paese nell’ultimo anno, l’altissimo prezzo pagato in termini di vite umane, di rapporti umani, di crisi socio-economica. Ma anche per ringraziare chi da tutto questo ci sta portando fuori.

Adesso è davvero ora di accelerare e pensare pienamente al futuro. Facciamo che da questa terribile esperienza ci siano lezioni da imparare per costruire il futuro nostro e delle prossime generazioni.

Ripartiamo da ciò che non può più rimanere indietro. La scuola, la sanità, le persone più in difficoltà, l’ambiente, la cultura dell’innovazione. In altre parole, ripartiamo dai valori rappresentati da quel Tricolore che oggi onoriamo. E torniamo a dare appuntamento in piazza, per il prossimo anno, a tutti i nostri concittadini.

Borseggiatori in centro città, due arresti

Una donna di 41 anni e un uomo di 35 sono stati arrestati in centro dagli agenti della Squadra Volante per tentato furto.

Un famiglia, in vacanza a Torino, si trova in piazza Carignano prima di andare a pranzo. A distanza la giovane figlia vede un uomo con le mani nello zaino a spalle del papà. Le sue grida attirano l’attenzione del genitore il quale subito prende lo zaino rendendosi conto che le cerniere sono aperte e urla di chiamare la Polizia. Una donna lì presente dice alla vittima di aver frainteso, di lasciar perdere che in realtà non è accaduto nulla: la donna prende dal braccio il borseggiatore e si allontanano. Padre e la figlia inseguono per le vie del centro la coppia che a un certo punto si separa prendendo strade diverse. Fuga inutile poiché l’uomo viene fermato in via Principe Amedeo angolo via Accademia Albertina dagli agenti della Squadra Volante intervenuti. La donna, invece, viene bloccata in via Po dagli agenti della Polizia Locale che avevano udito le urla dei diversi membri della famiglia.