ilTorinese

Al via la maturità per 35 mila studenti piemontesi

L’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino ha scritto una lettera destinata ai 35.000 tra ragazze e ragazzi che devono sostenere l’esame di maturità, che si svolgerà per il secondo anno consecutivo seguendo le regole anticontagio da Covid e si svolgerà secondo un colloquio orale dalla durata di circa un’ora da sostenere partendo da un elaborato scritto presentato a fine maggio.

“A tutti voi che vi apprestate ad affrontare il tanto atteso esame di Maturità, desidero rivolgere un grande ‘in bocca al lupo’ per questa importante prova – scrive Chiorino – Questo terribile anno e mezzo di pandemia ha messo a dura prova tutti noi e le vostre famiglie. L’esperienza collettiva e individuale del pericolo, la paura del male, il distanziamento sociale hanno rivoluzionato la vita e hanno dato anche a voi la misura della precarietà che ci può colpire. Ciononostante, siete stati coraggiosi e vi raccomando di guardare avanti, al salto che vi attende, a fare progetti, a ‘dar prova’ di voi, delle vostre capacità, a dire e far sapere che potrete essere d’aiuto agli altri e che anche noi adulti possiamo riporre in voi la nostra fiducia nel futuro. Mai come quest’anno i professori saranno convocati per ascoltare quello che avrete da dire, per vedere come saprete impostare un colloquio che dirà tanto di voi. Vedete questo esame come un modo per rispondere ‘presente’ alla chiamata del vostro futuro, ognuno alla sua maniera”.

Nella lettera Chiorino ringrazia anche tutti coloro hanno vissuto in prima linea questo ennesimo anno di scuola a “singhiozzo”: “Voglio ringraziarvi per la pazienza e la tenacia che avete dimostrato in questo ultimo anno e mezzo in cui vi è stata tolta la libertà, la socialità e le esperienze di vita: insieme a voi, voglio ringraziare anche tutti i vostri insegnanti e ricordarvi come su di loro potete contare, visto il modo in cui hanno dimostrato di saper essere i vostri custodi e guide durante questa emergenza, al di là del mero ruolo lavorativo svolto, ma tutelando i vostri diritti inviolabili quali l’istruzione e la speranza che i vostri progetti migliori possano realizzarsi. Abbiamo davanti a noi un tempo straordinariamente complesso, pieno di sfide, per non parlare del conto da pagare che lascerà questa pandemia. Bisognerà davvero rimettere in moto questo nostro Paese negli anni a venire”.

Sgominata la banda che derubava i tir

Associazione per delinquere finalizzata al furto di merci trasportate su autoarticolati mediante tecnica del “taglio telo”

 

13 persone arrestate, delle quali 9 sottoposte alla custodia cautelare in carcere, 1 agli arresti domiciliari, 1 sottoposta all’obbligo di dimora e 2 all’obbligo di presentazione alla P.G.

Avevano costituito un’organizzazione dedita al furto ed alla ricettazione di merce trasportata sui mezzi pesanti in sosta o presso ditte, prediligendo la ricambistica per auto ed in generale le forniture per l’automotive.

Le indagini, condotte dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento #PoliziaStradale Piemonte e Valle d’Aosta di #Torino e coordinate dalla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale, hanno avuto inizio nell’ottobre del 2019 a seguito di una lunga serie di furti su autoarticolati in sosta presso le aree di servizio della rete autostradale dell’area metropolitana torinese. I rimorchi dei complessi veicolari venivano privati del carico previa ispezione degli stessi attraverso squarci ai teloni, inferti con strumenti da taglio.

Sulla base del modus operandi adottato nella commissione dei furti, dei luoghi in cui questi si verificavano, e degli indizi emersi in occasione degli eventi delittuosi, gli agenti della Squadra di P.G. focalizzavano la propria attenzione su un gruppo di persone (di etnia rom) dimorante nel quartiere Mirafiori Sud di Torino il quale, con cadenza pressoché quotidiana, era solito in ore notturne perlustrare “palmo a palmo” le diverse aree di servizio e di parcheggio del sistema autostradale dell’area torinese. Il gruppo depredava i mezzi pesanti del carico che veniva, in un primo momento, nascosto all’interno di locali nella sua disponibilità, quindi ceduto ai ricettatori.

Nemmeno il periodo di “lockdown”, tra i mesi di marzo-maggio del 2020, che tra le altre cose ha limitato di gran lunga la circolazione di merci non di prima necessità, ha scoraggiato gli indagati dal porre in essere i propri intenti criminosi che infatti, proprio in quel periodo, hanno interessato le abitazioni private, i distributori carburanti ed i supermercati ai quali sono stati provocati anche ingenti danni alle strutture.

L’indagine ha consentito di acquisire importanti elementi probatori per 64 episodi illeciti ed è stata caratterizzata dal sequestro di beni provento dei furti il cui valore complessivo è stato stimato in svariati milioni di euro. Si tratta per lo più di ingenti quantità di ricambi per auto e di forniture per l’automotive.

Gli elementi di prova raccolti consentivano al P.M. di richiedere l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 13 persone che proprio in questi giorni veniva concessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino che stabiliva per 9 persone la detenzione in carcere, per una gli arresti domiciliari, per un’altra l’obbligo di dimora e per altre 2 l’obbligo di presentazione alla P.G.

L’intervento è stato eseguito nella scorsa settimana dalla Squadra di P.G. della Polizia Stradale di Torino con l’ausilio di personale delle Sezioni Polizia Stradale di Torino, Alessandria, Novara e Vercelli nonché di quello del Reparto Prevenzione Crimine di questo capoluogo.

 

Polfer, oltre 4 mila controlli sui treni e nelle stazioni

3 arresti, 8 indagati, 4.203 persone controllate, di cui 762 con precedenti. 250 pattuglie impegnate nelle stazioni e 21 in abiti civili per attività antiborseggio.

76 i servizi di vigilanza a bordo treno per un totale di 179 convogli presenziati. 20 i servizi lungo linea e 38 di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale, dal 7 al 13 giugno 2021, del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta.

Durante la settimana sono stati intensificati i servizi di prevenzione e vigilanza per una più incisiva azione di contrasto alla microcriminalità presso alcune stazioni non presidiate dal personale di Polizia, tra cui nella provincia di Torino: Avigliana e Torrazza Piemonte; nella provincia di Cuneo: Mondovì e Alba, mentre nella provincia di Vercelli presso lo scalo di Livorno Ferraris, con l’impiego di personale nelle ore pomeridiane e serali, anche a bordo treno.

A Torino Porta Nuova un ventitreenne italiano è stato sanzionato amministrativamente per possesso di sostanza stupefacente tipo eroina e cocaina. Il giovane, controllato dagli operatori della Polfer nei pressi del parcheggio adiacente alla stazione, è stato trovato in possesso di due involucri contenenti lo stupefacente in modica quantità. Successivamente agli accertamenti, il giovane è stato sanzionato e le sostanze sequestrate.

Sempre a Torino, gli agenti hanno denunciato un ventunenne gambiano per spaccio di sostanze stupefacenti e sostituzione di persona. Durante i servizi di vigilanza nell’area ferroviaria, i poliziotti hanno fermato il ragazzo che durante il controllo ha esibito un documento risultato successivamente appartenere ad altra persona. Dalla verifica in banca dati, effettuata tramite apparato “spaid”, strumento che rileva le impronte digitali, si è risaliti alla vera identità del giovane. Accompagnato presso gli uffici di Polizia, è stato rinvenuto inoltre, occultato sulla persona, dello stupefacente tipo marijuana e 30 euro in contanti. Pertanto al termine degli accertamenti il ragazzo è stato denunciato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente e sostituzione di persona e lo stupefacente è stato sequestrato.

A seguito di scrupolose e accurate indagini dagli agenti del Settore Operativo di Porta Nuova è stato rintracciato un ventinovenne algerino responsabile di furto perpetrato lo scorso mese di aprile a bordo di un mezzo di trasporto cittadino, che transita nelle strade adiacenti alla stazione. Dalla visione delle videocamere di sicurezza si è risaliti all’identità dell’uomo, nei confronti del quale è stato emesso un ordine di custodia cautelare in carcere per il reato commesso.

Sempre a Torino il personale Polfer ha denunciato un quarantottenne italiano per rifiuto di generalità. I fatti risalgono allo scorso mese di aprile, quando l’uomo, privo di biglietto a bordo di un treno regionale sulla tratta Torino – Chivasso, all’atto del controllo dei titoli di viaggio si è rifiutato di declinare le generalità al capotreno. Dalle successive indagini, lo stesso è stato rintracciato e denunciato.

Ad Alessandria è stato denunciato un trentatreenne nigeriano per oltraggio a Pubblico Ufficiale e interruzione di pubblico servizio. L’uomo, nell’intento di ritardare la partenza del treno nella stazione cittadina per consentire ad altri suoi connazionali di salire a bordo, si è frapposto tra le porte del convoglio impedendone la chiusura. Sopraggiunto il capotreno per ripristinare la sicurezza dei passeggeri, lo stesso è stato  apostrofato con frasi oltraggiose. I poliziotti intervenuti hanno dapprima riportato alla calma l’individuo e, dopo averlo accompagnato presso gli uffici di Polizia, lo hanno denunciato per interruzione di pubblico servizio e oltraggio.

Sempre ad Alessandria, a seguito di accertamenti di polizia giudiziaria, gli agenti hanno denunciato tre italiani di 58, 56 e 45 anni per falsità ideologica, falsità materiale e riciclaggio. In particolare gli operatori sono risaliti alla compravendita illecita di un’autovettura, acquistata con finanziamento intestato a un ignaro cittadino per la somma di 20.700 euro e rivenduta successivamente diverse volte, per un totale complessivo di circa 30.000 euro.

A Novi Ligure (AL) un sessantaduenne italiano, rintracciato all’interno dello scalo, è stato denunciato dalla Polfer per violazione del divieto di accesso all’area ferroviaria emesso lo scorso mese di maggio dal Questore di Alessandria, in applicazione delle norme per la sicurezza delle aree pubbliche ‘Daspo Urbano’.

Un minore pakistano è stato rintracciato dalla Polizia Ferroviaria di Novara, in stazione, allontanatosi da una comunità di accoglienza della provincia. Dagli accertamenti in banca dati è emersa una nota di scomparsa, pertanto il ragazzo è stato successivamente affidato ad una struttura protetta della città in attesa del ricollocamento presso la comunità di prima accoglienza.

Pronto soccorso, negli ospedali piemontesi si lavora per la completa agibilità dopo il Covid

«Riguardo agli ospedali piemontesi che hanno dovuto sacrificare i loro Pronto soccorso a causa dell’emergenza pandemica, ho richiesto al Dirmei di provvedere quanto prima alla riapertura dei servizi e alla riconversione dei Covid hospital.

Dobbiamo essere particolarmente riconoscenti verso i territori che non hanno mai esitato ad offrire il loro incondizionato contributo nei momenti più drammatici dell’emergenza sanitaria, nell’interesse della collettività. L’andamento epidemiologico e la sensibile riduzione dei ricoveri permettono finalmente di mirare alla progressiva riapertura dei Pronto soccorso, compatibilmente con le misure di sicurezza ancora in atto».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, sulle richieste di riapertura dei Pronto soccorso di Saluzzo e Ceva.

«Sulla variazione dell’assetto organizzativo delle realtà di Saluzzo e Ceva – continua Icardi – c’è già una disposizione autorizzativa del Dirmei del 10 giugno scorso e il nuovo direttore generale dell’Asl Cn1 è al lavoro per trovare in tempi brevi una soluzione che garantisca una attenta separazione dei percorsi covid e no-covid dei due Pronto soccorso, in attesa che entrambi gli ospedali tornino ad essere liberi da ricoveri covid. In ogni caso, tutti i direttori generali sono già sollecitati a riconvertire all’ordinario i Covid hospital nei tempi tecnici strettamente necessari, individuando le risorse umane adeguate».

Writers in azione, cittadino li redarguisce e si ritrova sporco di vernice

Erano stati sorpresi ad imbrattare un muro con una scritta di 15 metri

 

E’ il secondo intervento, nel giro di pochi giorni, che termina con una denuncia per deturpamento e imbrattamento di cose altrui. La scorsa settimana gli agenti del commissariato San Secondo erano intervenuti in soccorso di un cittadino, costretto a fuggire da un gruppo di giovani diventati aggressivi dopo essere stati ripresi verbalmente, in seguito all’imbrattamento di una pensilina degli autobus. Questa volta la “performance” ha trovato spazio sul muro perimetrale di uno stabile in corso Galileo Ferraris. Sono da poco passate le 22 quando un cittadino vede tre ragazzi all’opera con le bombolette spray di vernice. Questi gli si avvicina e li redarguisce dal loro comportamento. Uno di loro zittisce l’uomo, sporcandolo di vernice spray sul volto ed alle mani, dopodiché il gruppo si allontana in direzione corso re Umberto. La vittima allerta il 112 NUE, continuando a tenere i giovani a vista. Gli agenti del commissariato San Secondo intercettano uno dei tre fuggitivi, cittadino sudamericano di 27 anni, che si era staccato dagli amici, fingendosi estraneo. Perquisito, viene trovato in possesso di 7 bombolette spray, 7 tappini ed un paio di guanti. Nel frattempo personale della Squadra Volante ferma anche un secondo soggetto, corrispondente alle descrizioni fornite dalla vittima. Privo di documenti al seguito, declina le proprie generalità che risulteranno però “inesistenti”. Dopo una serie di accertamenti, i poliziotti riescono a risalire al suo vero nome, scoprendo che il giovane, cittadino italiano di 24 anni, era già stato controllato precedentemente, in compagnia dello stesso  ventisettenne. In seguito, gli operatori effettuano un sopralluogo presso lo stabile in corso Galileo Ferraris, constatando la presenza di una scritta, della lunghezza di 15 metri, rappresentante il segno distintivo dei writers. Numerose foto di altri murales a loro “firma” sono state rinvenute nelle gallerie dei telefoni. Entrambi con precedenti di Polizia, il ventiquattrenne è stato inoltre deferito per falsa attestazione.

Azzurri sul maxischermo al Mirafiori Motor Village

Pizza, birra e partita…un rito quasi sacro da vivere con gli amici. E se la pandemia ha imposto molte limitazioni non ha certo cancellato la voglia di tifare azzurro dei torinesi, possibilmente in compagnia.

Domenica 20, il Mirafiori Motor Village apre le porte della Sala Agorà di Piazza Cattaneo per vivere la partita Italia – Galles delle ore 18.00 sull’enorme maxischermo.

70 posti, mascherina, pizza, birra (con la complicità di Motor Village Bistrot by Gerla) e tifo da stadio!!

D’altra parte Fiat è top partner della Figc e auto ufficiale della Nazionale Italiana di Calcio: quale posto migliore del Mirafiori Motor Village per tornare a festeggiare gli Azzurri impegnati negli Europei?

E per provare a vivere la stessa emozione che si respira a “Casa Azzurri” a Roma per tutto il pomeriggio saranno a disposizione le Fiat 500 Hybrid per un test drive gratuito.

Prenotazione obbligatoria: tel. 011. 19620438.

Mirafiori Motor Village

Piazza Riccardo Cattaneo 9, Torino

011/3710478

www.mirafiorimotorvillage.it

La targa sulla casa natale di Faletti ad Asti

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Giorgio Faletti è stato un personaggio poliedrico che mi è sempre piaciuto.

In televisione mi ha costantemente divertito ed io sono di gusti molto difficili: farmi ridere è impresa ardua, a meno dell’ilarità involontaria che suscitano certe persone che non intendono affatto provocare il riso ed invece ci riescono come se fossero dei collaudati comici professionisti. Faletti mi piaceva da morire e non perdevo una puntata. Faletti con i suoi personaggi mi è rimasto nel cuore, ben oltre il divertimento che mi ha regalato. Sullo scrittore Faletti non sono così convinto, anche se nel 2013 come presidente del premio letterario “Albingaunum“ gli conferii quell’ambito riconoscimento che tocco’ anche a Gramellini. In quell’occasione nacque un rapporto molto cordiale e nel suo intervento fu molto gentile con me, con una definizione affettuosa ed ironica che mi lusingo’  molto e che non oso ripetere perché troppo generosa.  E’ immaginabile il forte dolore e l’impressione emotiva che suscitò in me la notizia della sua morte neppure un anno dopo. Promossi già nel luglio 2014 un ricordo nella piazza San Michele, la più importante di Albenga, che si riempì di gente partecipe e commossa. Io stesso ero così toccato  dalla sua morte immatura e crudele che non riuscii a pronunciare il discorso che avrei voluto dedicargli. Mi limitai a poche parole del tutto inadeguate. Asti ,la sua città, per cui Faletti ha fatto molto, gli ha dedicato la Biblioteca diretta allora da sua moglie. Ma fuori Asti si è fatto poco per ricordarlo. Il Lions di un paese astigiano gli ha dedicato un ricordo legato alla canzone “Minchia, signor tenente”, come si può leggere su internet, ma si trattò di un’iniziativa locale.
Il 28 giugno verrà inaugurata una targa sulla casa natale di Faletti, definito “artista eclettico“, omettendo la data di nascita e di morte che in una lapide di quel genere non e’ cosa opzionale, ma obbligatoria perché destinata ai posteri. Anche la definizione di “eclettico” lascia perplessi perché riduce la portata di Faletti che si sarebbe limitato a miscelare elementi diversi, senza avere un suo stile. Forse volevano scrivere poliedrico, ma sono inciampati nella scelta dell’aggettivo.  La lapide dedicata da Raggi a Ciampi sembra far scuola,  anche se qui non si capisce chi sia il promotore della targa in cui manca il tradizionale “pose“: come abitualmente si legge in lapidi analoghe. Ma credo che un uomo ironico come Faletti non gradirebbe assolutamente un riconoscimento così pomposo. Sarebbe il primo a sorridere di un’idea un po’ bizzarra, come se ad Asti non bastasse il grande Vittorio Alfieri. Infatti ad Asti c’è un ricordo che cancella ogni altro:  quell’Alfieri poeta italiano e cosmopolita che ha onorato la sua città natale come nessun altro: non a caso “abita eterno”, come scrisse il Foscolo nei “Sepolcri”, riferendosi al tempio di “Santa Croce”.

Gaia Lumi, il brand torinese ispirato all’eticità e all’eleganza

Primo Fashion Live Event

 

Si terrà presso la Reserve di via Avogadro 10 sabato 19 giugno prossimo l’esposizione di capi di abbigliamento femminili del brand emergente torinese Gaia Lumi.

Si tratta di un brand che sposa la creatività raffinata a valori ispirati a una forte eticità, tra cui il rispetto per il mondo animale, capace di tradursi nella scelta meticolosa di materiali selezionati, che incontrano poi la progettualità preziosa di esperti artigiani.

Gaia Lumi propone una visione molto etica del made in Italy. La creatività di questa casa di moda si ispira, infatti, ad un mondo che pare onirico e intangibile. Lo stile di questo brand non segue le mode, ma veste perfettamente chi sceglie questo marchio ambizioso appartenente al made in Italy.

Sempre di più nella società contemporanea che ha vissuto l’esperienza pandemica assume un’importanza vitale la difesa dell’ambiente e, di conseguenza, anche la moda etica e sostenibile, più responsabile nei confronti della scelta dei suoi materiali. Questa moda, come nel caso del brand di Gaia Lumi, valorizzamolto l’artigianalità locale.

La moda sostenibile, in inglese “sustainable fashion”, da anni promuove un cambiamento all’interno dell’intero sistema della moda, indirizzato ad una maggiore integrità ecologica e ad una più spiccata giustizia sociale. Si tratta di un paradigma che interessa l’intero sistema e mostra una particolare sensibilità nei confronti delle interconnessioni presenti tra i contesti materiali, sociali e culturali nella moda, in un ampio rispetto dell’ambiente e della società in tutte le sue fasi. Questo tipo di moda, infatti, risulta particolarmente attento ad assicurarsi che la produzione dei capi non venga a deteriorare né le condizioni ambientali del pianeta né quelle lavorative del personale addetto alla lavorazione dei medesimi.

L’evento Fashion Live si terrà a partire dalle ore 19.

https://forms.gle/Cr7Fvoy3977grDsp6
MARA MARTELLOTTA

Le “notti magiche” all’“Open Factory” di Nichelino

“We are open” Con teatro, cabaret e calcio europeo. Da giovedì 17 giugno a sabato 31 luglio. Nichelino (Torino)

Quattordici gli appuntamenti live, articolati in due filoni: “Culture” e “Comedy”. E inoltre la possibilità di guardare su grande schermo (gratuitamente, con prenotazione obbligatoria) tutte le partite dell’Italia al Campionato Europeo di Calcio. Questo è “We are open”, in scena all’“Open Factory” (via del Castello, 15) di Nichelino, da giovedì 17 giugno a sabato 31 luglio. Organizzato da “Reverse Agency” ( in collaborazione con “Piemonte dal Vivo”, “Torino Comedy Lounge”, “Teatro Superga”) e promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura, con il sostegno di “Compagnia di San Paolo”, la rassegna porterà sul palco il teatro in tutte le sue forme, fra commedia, teatro d’autore, tragedie rivisitate, cabaret e circo contemporaneo. Ad inaugurare la programmazione “Culture”, sarà Giacomo Poretti– del celebre trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo – che presenterà, giovedì 17 giugno, “Chiedimi se sono di turno”: un monologo introspettivo ed ironico che attinge alla sua esperienza personale di ex infermiere all’ospedale di Legnano. La programmazione prosegue con gli spettacoli sospesi, causa Covid, della stagione 2020-2021 del “Teatro Superga”. Giovedì 24 giugno, sarà la volta di Corrado d’Elia, attore, regista e drammaturgo, considerato una delle figure più complete dell’attuale panorama teatrale italiano. In occasione del settecentenario dalla morte di Dante Alighieri, d’Elia riporta sul palco un suo grande successo “Dante. Inferno”, lo spettacolo che più di altri ne dimostra la straordinaria poliedricità. A seguire, giovedì primo luglio spazio allo swing italiano con “Topolini, mici e pinguini innamorati” per raccontare in modo leggero, ma ricco di aneddoti e informazioni, il repertorio della canzonetta sincopata degli anni Trenta e Quaranta con un’attenzione particolare al cosiddetto “filone animalista”. Una simpatica lezione di storia del costume arricchita da una selezione di divertenti canzoni interpretate dalle “Sorelle Marinetti”: Turbina, Scintilla ed Elica (al secolo Nicola Olivieri, Marco Lugli e Matteo Minerva) che negli ultimi 10 anni hanno fatto dello swing la strada maestra della loro carriera. Giovedì 8 luglio è il turno di una tragicommedia dell’arte “Don Chisciotte” messa in scena dagli improbabili saltimbanchi di “Stivalaccio Teatro”, mentre mercoledì 14 luglio arrivano all’“Open Factory” le bolle di sapone giganti con clownerie e giochi d’acqua di “Fish&Bubbles” con Michele Cafaggi, il primo artista in Italia a creare uno spettacolo teatrale dedicato alle bolle di sapone, giudicato miglior clown, attore, mimo al “Premio Nazionale Italiano Franco Enriquez” del 2016. A seguire, giovedì 22 luglio, le “Nina’s Drag Queens”, attori e danzatori che portano a Nichelino “Dragpenny Opera”. “Sonata per tubi” di mercoledì 28 luglio è invece uno spettacolo di circo contemporaneo, cantato e suonato con grande originalità dalla “Compagnia Nando e Maila”, cui seguirà giovedì 29 luglio, come ultimo appuntamento “Culture”, il musicteller Federico Sacchi, con “Wonderful Visions #1 – Il sogno di Martin Luther King secondo Stevie Wonder” , un vero e proprio documentario dal vivo che fonde storytelling, musica, teatro, video e nuove tecnologie per raccontare artisti che il grande pubblico ha dimenticato o mistificato. Gli appuntamenti “Comedy” portano in scena alcuni dei protagonisti della prima edizione di “LOL – Chi ride è fuori”, il comedy show, prodotto da Amazon Prime Video, più chiacchierato del momento. Ad inaugurare il calendario, martedì 29 giugno, Luca Ravenna; martedì 6 luglio, Filippo Giardina porta sul palco il monologo satirico “Dieci”, mentre giovedì 15 luglio è il turno della rivelazione comica del momento, Michela Giraud, già nel cast di Colorado nel 2015 e di CCN – Comedy Central News per tre edizioni. Martedì 20 luglio il protagonista è Daniele Fabbri; a seguire, martedì 27 luglio spazio ad un altro rappresentante della stand up comedy in Italia, Giorgio Montanini, protagonista de “I Predatori”, esordio alla regia di Pietro Castellito, già vincitore del Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura al Festival del Cinema di Venezia 2020 e candidato a 4 David di Donatello. Nel calendario di “Open Factory” anche la presentazione sabato 31 luglio del primo romanzo di Francesco Fry Moneti – violinista e chitarrista dei “Modena City Ramblers” – “In un elaborato impeto d’ira” (Officina di Hank) scritto durante il lockdown.

Info: tel. 011/4174908 0 www.openfactory.space
g. m.

Nelle foto
– Sorelle Marinetti
– Giacomo Poretti Ph. Serena Serrani
– Francesco Fry Moneti

Raddoppiati i fondi disponibili per gli investimenti

Tronzano: “Il Piemonte dimostra di avere migliorato la sua attrattività”

 

Nelle scorse settimane la Giunta regionale ha raddoppiato la disponibilità finanziaria della misura Contratto di insediamento” – Attrazione di investimenti in Piemonte – Grandi imprese (LR 34/2004) portandola a una dotazione complessiva di 14 milioni.

La Misura sostiene progetti di Ricerca & Sviluppo preordinati o connessi all’insediamento o all’ampliamento di un centro ricerche, di uno stabilimento o di un centro servizi, che generano una ricaduta occupazionale, diretta o indiretta, complessiva di almeno 15 addetti, in termini di nuove assunzioni o di reintegro di lavoratori che usufruiscono degli ammortizzatori sociali.

La misura serve per favorire lo sviluppo di investimenti da parte di imprese, con nuovi insediamenti o espansioni di stabilimenti produttivi, centri di ricerca e centri servizi che generino nuova occupazione qualificata diretta o indiretta.

Alla fine dello scorso anno era stato deciso dalla Giunta regionale di prorogare i termini della scadenza del programma pluriennale delle attività produttive (2018/2020) prorogandolo fino al 31 dicembre del 2021. La misura in oggetto aveva una dotazione finanziaria pari a quasi 7,2 milioni di euro. Nel corso degli ultimi mesi, tuttavia, vi è stato un notevole aumento di interesse che ha reso necessario incrementare le risorse a disposizione, di fatto raddoppiandole, con ulteriori 6,8 milioni di euro. Tutto questo al fine di garantire la continuità operativa della misura stessa sulla base sia delle stesse manifestazioni di interesse, sia delle azioni di interlocuzione in corso con il territorio finalizzate alla presentazione di ulteriori domande di agevolazioni.

 

“La grande attenzione e interesse per questo programma da parte del mondo produttivo – commenta l’Assessore allo Sviluppo delle Attività Produttive Andrea Tronzano – è un segnale forte e preciso che certifica sempre più l’esigenza del mondo d’impresa di innovare e di cercare nuove opportunità di crescita, ed è anche un indizio della voglia di ripartire dopo un periodo difficile”.

 

“La misura – continua l’Assessore Andrea Tronzano – è rivolta alle grandi imprese che intendono investire in Piemonte, generando una significativa ricaduta occupazionale e realizzando progetti di ricerca e sviluppo. Tali progetti possono essere svolti in collaborazione effettiva con una o più PMI e/o organismi di ricerca, ottenendo così una maggiorazione dell’intensità di aiuto”.

“Il Piemonte dimostra di avere migliorato la sua attrattività – conclude l’Assessore Tronzano – La prossima sfida è spendere e spendere bene le ingenti risorse che arriveranno tra area di crisi complessa, recovery, programmazione europea. Il mio impegno è rivolto al coinvolgimento di tutti, comprese le micro e piccole imprese, perché c’è necessità delle intelligenze e del contributo di tutti per tornare a investire in modo visibile”.