ilTorinese

Capodanno in piazza Castello tra misure di sicurezza e modifiche alla viabilità

Per i festeggiamenti del nuovo anno, piazza Castello ospiterà migliaia di persone che potranno assistere agli spettacoli in programma la sera del 31 dicembre e il pomeriggio del primo gennaio.

La notte di Capodanno, a partire dalle ore 21 di martedì 31 dicembre e fino all’una, si svolgerà il concerto “Torino wasn’t built in a day”.

Mercoledì primo gennaio, sempre in piazza Castello e con inizio alle ore 16.30, avrà luogo il concerto di musica classica “Torino in due atti”.

L’area di piazza Castello interessata dagli eventi (AREA ROSSA) sarà prevalentemente la zona pedonale compresa tra Palazzo Madama e l’ex Palazzo della Regione sui lati est-ovest e tra piazzetta Reale e via Pietro Micca sui lati nord-sud.

Le persone che desiderano assistere al concerto di fine anno potranno accedere all’area munite di prenotazione, da effettuare sul sito di VivaTicket, dietro pagamento di una cauzione di 5 euro che sarà restituita entro 15 giorni dall’accesso alla piazza.
L’ingresso all’area per il concerto del primo gennaio sarà invece senza prenotazione, fino al raggiungimento della capienza massima prevista.

REGOLE D’ACCESSO ALLO SPETTACOLO

Il pubblico accederà all’area spettacolo (denominata zona rossa) da 6 varchi:

–        piazza San Giovanni (riservato a persone con disabilità, albergati e accreditati)

–        via Garibaldi / via XX Settembre

–        via Palazzo di Città / via XX Settembre

–        via Pietro Micca / Piazza Castello

–        via Roma / via Cesare Battisti

–        via Po / Piazza Castello

I varchi, unitamente agli assi viabili di via Barbaroux, via Viotti, l’area pedonale di Piazza Castello, sia lato Prefettura (verso i Giardini Reali Inferiori) che lato sud (verso via Po), saranno utilizzati anche per il deflusso e come percorsi di fuga. Via Verdi e la Galleria Subalpina, invece, saranno chiusi sul perimetro della zona rossa.

Per lo spettacolo di martedì 31 dicembre i varchi di accesso all’area saranno aperti al pubblico alle ore 19.00, mentre per lo spettacolo di mercoledì primo gennaio saranno aperti alle ore 14.00.

Si invitano i cittadini a utilizzare i mezzi di trasporto pubblico per raggiungere il centro città e, per evitare code ai punti di ingresso, ad attenersi alle indicazioni e ai consigli degli organizzatori sulle modalità di accesso alla piazza, lasciando a casa e non portando con sé ciò che è espressamente vietato introdurre.

All’ingresso delle aree presidiate saranno predisposti controlli di sicurezza per impedire l’ingresso di oggetti vietati quali bottiglie di vetro, lattine, materiale ingombrante e oggetti potenzialmente pericolosi come, ad esempio, bombolette spray, aste o bastoni, armi, materiale esplosivo, artifici pirotecnici, lanterne volanti, fumogeni, razzi di segnalazione, sostanze infiammabili, esplodenti o corrosive, pietre, catene, coltelli o altri oggetti da punta o taglio (esclusi presidi sanitari e ombrelli). Sarà inoltre vietato introdurre biciclette, monopattini o altri mezzi di trasporto, salvo quelli necessari alle persone con difficoltà motorie. Si consiglia, per accelerare i tempi di controllo, di non portare zaini o borse di grandi dimensioni e di utilizzare contenitori trasparenti.  Se non accompagnato da specifica autorizzazione, così come previsto dall’art. 57 del T.U. Pubblica Sicurezza, è severamente vietato il lancio di lanterne volanti in quanto considerate ‘accensioni pericolose’. Si ricorda che, in caso di manifestazioni pubbliche, l’inosservanza è punita ai sensi dell’art. 703 del Codice Penale con l’arresto.

Per quanto riguarda l’accesso di animali, si evidenzia che i cani hanno un senso dell’udito molto sviluppato, in quanto possono percepire suoni ad alta frequenza e reagire a rumori non udibili all’orecchio umano, e possono essere facilmente spaventati o disturbati dai suoni forti e dalla confusione. Si ricorda inoltre che ai sensi dell’art. 21 del vigente Regolamento per la tutela e il benessere degli animali in città, i cani vanno tenuti al guinzaglio con una lunghezza non superiore a due metri e i cani di indole mordace devono indossare apposita museruola. La museruola deve essere di materiale atossico, adatta alla taglia, alla razza e tale comunque da impedire ai cani di mordere, ma non di bere. Solo i cuccioli fino ai sei mesi di età non hanno l’obbligo della museruola.

RESTRIZIONI AL TRAFFICO E DIVIETI DI SOSTA

Martedì 31 dicembre e mercoledì primo gennaio saranno istituite due aree con restrizioni al traffico veicolare e pedonale e alla sosta.

AREA ROSSA

L’area rossa sarà compresa nel seguente perimetro (i portici di confine non saranno percorribili):

–        piazzetta Reale, tutta, dalla Chiesa di San Lorenzo all’Armeria Reale

–        piazza Castello, dall’Armeria Reale ai fornici della Prefettura

–        viale Primo Maggio, dai fornici della Prefettura al ponte dei giardini Reali Superiori

–        viale Primo Maggio dal ponte giardini Reali Superiori a piazzetta Mollino, lato nord, e piazzetta Accademia Militare, lato est

–        via Battisti, lato nord, da via Bogino a via Roma, con esclusione di via Accademia delle Scienze e confine a filo fabbricato di piazza Castello

–        via Monte di Pietà, lato nord, da via Roma a via XX Settembre

–        via XX Settembre, lato est, da via Monte di Pietà a via Palazzo di Città

–        via Palazzo di Città, lato nord, da via XX Settembre alla chiesa di San Lorenzo.

Martedì 31 dicembre, all’interno dell’area rossa, dalle ore 9.00, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata fino alle 18.00 di mercoledì primo gennaio; dalle ore 16.00 fino alle ore 3.00 di mercoledì primo gennaio, e comunque sino a cessate esigenze, sarà istituito il divieto di transito per tutte le categorie di veicoli, compresi velocipedi, monopattini e veicoli di trasporto pubblico, fatta eccezione per i veicoli di Soccorso, della Forza Pubblica e della Polizia Locale.

Mercoledì primo gennaio persisterà il divieto di sosta con rimozione forzata già in vigore dalle ore 9.00 di martedì 31 dicembre fino alle 18.00. Il divieto di transito per tutte le categorie di veicoli, compresa la mobilità sostenibile e i veicoli di trasporto pubblico, fatta eccezione per i veicoli di Soccorso, della Forza Pubblica e della Polizia Locale, inizierà dalle ore 12.30 fino alle ore 18.30 e comunque sino a cessate esigenze.

All’interno dell’area rossa potranno circolare a piedi esclusivamente i residenti e gli spettatori dei due concerti.

AREA GIALLA

L’area gialla, subito a ridosso dell’area rossa, sarà delimitata dalle seguenti vie:

–        corso Regina Margherita, lato sud, da via XX Settembre a Rondò Rivella

–        corso San Maurizio, carreggiata laterale sud

–        viale Partigiani, lato est

–        viale Primo Maggio, lato est

–        viale Luzio, lato sud

–        Cavallerizza Reale

–        via Vasco, lato ovest

–        via San Francesco da Paola, lato ovest

–        via Principe Amedeo, lato nord;

–        via Bertola, lato nord;

–        via XX Settembre, lato est tratto via Bertola-via Monte di Pietà;

–        via Monte di Pietà, lato nord tratto via XX Settembre –via Micca lato nord;

–        via San Tommaso, lato est;

–        via Porta Palatina, lato est;

–        via della Basilica, lato nord;

–        via della Basilica, lato nord;

–        via XX Settembre, lato ovest sino a corso Regina Margherita.

Nella zona gialla sarà istituito il divieto di transito per tutti i veicoli, compresi velocipedi, monopattini e veicoli di trasporto pubblico, fatta eccezione per i veicoli di Soccorso, della Forza Pubblica, della Polizia Locale e dei residenti muniti di documento di riconoscimento, con gli stessi orari della zona rossa.

Dalle ore 9.00 di martedì 31 dicembre alle ore 18.00 di mercoledì primo gennaio e comunque fino a cessate esigenze, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata in zona gialla per tutti i veicoli, compresi velocipedi e monopattini. Il divieto interesserà le seguenti vie:

–        via XX Settembre ambo i lati, tratto via Bertola – piazza San Giovanni;

–        via Po, ambo i lati, tratto piazza Castello – via San Francesco da Paola;

–        via Viotti, ambo i lati, tratto via Bertola – via Monte di Pietà;

–        via Micca, ambo i lati, tratto via XX Settembre – via San Tommaso;

–        via Garibaldi ambo i lati, tratto via XX Settembre – via San Tommaso;

–        via Roma ambo i lati, tratto via Battisti – via Principe Amedeo;

–        via Battisti ambo i lati, tratto via Bogino – via Carlo Alberto.

In occasione dell’evento di mercoledì primo gennaio, nell’area gialla perdurerà il provvedimento di divieto di sosta con rimozione forzata già in vigore dalle ore 9.00 di martedì 31 dicembre. Il divieto di transito per tutte le categorie di veicoli, compresa la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico, inizierà dalle ore 12.30.

All’interno dell’area gialla la circolazione dei pedoni è libera e i veicoli dei residenti potranno circolare per uscire o raggiungere l’abitazione o i posti auto. I veicoli al servizio di persone con disabilità e stallo “ad personam” potranno regolarmente sostare.

Il trasporto pubblico potrà circolare in zona gialla sino alle ore 16.00, fatta eccezione per via XX Settembre (tratto Monte di Pietà – piazza San Giovanni) ove il divieto di transito ai mezzi pubblici inizierà alle ore 18.00.

DEVIAZIONI MEZZI TRASPORTO PUBBLICO URBANO – GTT

Conseguentemente ai divieti di circolazione che saranno istituiti, alcune linee del trasporto pubblico urbano subiranno deviazioni e/o limitazioni di percorso. Per maggiori dettagli sulle linee deviate e/o limitate è possibile visionare il sito Internet di GTT – Gruppo Torinese Trasporti – https://www.gtt.to.it/cms/

PARCHEGGI TAXI

Le aree di stazionamento dei taxi in piazza Castello verranno sospese dalle ore 16.00 di martedì 31 dicembre alle ore 18.00 di mercoledì primo gennaio.

PARCHEGGIO INTERRATO PIAZZA CASTELLO

Il parcheggio interrato di piazza Castello/via Roma sarà chiuso nel tratto sotterraneo corrispondente alla zona rossa.

L’entrata veicolare di piazza Castello (Micca/Viotti) sarà chiusa già dalle ore 7.00 di lunedì 30 dicembre; l’uscita di via Viotti (Viotti/Monte di Pietà) dalle ore 12.00 di martedì 31 dicembre. I provvedimenti perdureranno fino alle ore 18.00 di mercoledì primo gennaio.

SOMMINISTRAZIONE, VENDITA E CONSUMO DI BEVANDE

Nell’area compresa nel perimetro della zona gialla, che ricomprende anche la zona rossa, dalle ore 16.00 di martedì 31 dicembre alle ore 7.00 di mercoledì primo gennaio e dalle ore 12.30 alle ore 18.30 di mercoledì primo gennaio, saranno vietati:

•      la vendita per asporto, da parte degli esercizi pubblici, degli esercizi in sede fissa, dei titolari di autorizzazione per il commercio ambulante, di bevande in bottiglie di vetro e lattine, che possano costituire pericolo, anche se erogate da distributori automatici, i cui gestori dovranno provvedere ad ogni misura e adempimento necessario per impedirne l’erogazione;

•      il consumo in luogo pubblico di bevande in bottiglie di vetro e lattine e in qualsiasi altro contenitore che possa essere impropriamente utilizzato costituendo un pericolo per la pubblica incolumità, nonché il loro abbandono al di fuori degli appositi raccoglitori;

•      la detenzione in luogo pubblico di bevande in bottiglie di vetro e lattine e in qualsiasi altro contenitore che possa essere impropriamente utilizzato costituendo un pericolo per la pubblica incolumità;

•      la vendita e somministrazione di bevande alcooliche che abbiano un contenuto alcolico superiore a ventuno gradi per cento in volume.

Nell’area compresa nel perimetro della zona rossa, dalle ore 16.00 di martedì 31 dicembre alle ore 7.00 di mercoledì primo gennaio e dalle ore 12.30 alle ore 18.30 di mercoledì primo gennaio, sarà vietato introdurre contenitori di vetro e/o metallo o comunque idonei all’offesa.

Nuovi ospedali piemontesi: in Gazzetta ufficiale il decreto da 600 milioni

È pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto per il “Programma di investimento per iniziative urgenti di elevata utilità sociale nel campo dell’edilizia sanitaria valutabili dall’Inail”, sottoscritto dal Ministero della Salute di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

L’atto ora è pienamente efficace e concretizza lo stanziamento di oltre 600 milioni di euro per coprire interamente l’incremento dei costi per la realizzazione dei nuovi ospedali piemontesi, portando a 2,257 miliardi di euro la disponibilità complessiva sui fondi Inail.

«Un altro fondamentale passo avanti per proseguire spediti nella realizzazione del Piano di edilizia sanitaria – hanno commentato il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi -, che con i suoi oltre 4,5 miliardi di euro è il più imponente dal dopoguerra ad oggi e che doterà la nostra Regione di 11 nuovi ospedali, 4 rigenerazioni e ampliamenti, 91 case di comunità e 30 ospedali di comunità, oltre a 43 centrali operative territoriali».

«In questo mese di dicembre abbiamo avuto la notizia, dopo non poche difficoltà del passato, della presentazione di una domanda di partecipazione al bando per la costruzione-gestione della Città della salute e della scienza di Novara e la conclusione, per altre strutture, delle progettazioni; quindi, come promesso, proseguiamo con la massima determinazione e concretezza verso un traguardo che darà ai cittadini e ai professionisti sanitari del Piemonte strutture nuove e all’avanguardia», hanno concluso il presidente Cirio e l’assessore Riboldi.

Denunciati bracconieri con cinghiale nel bagagliaio

I carabinieri di Biella hanno denunciato due bracconieri. Stavano cacciando in una zona boschiva protetta. I due avevano abbattuto un cinghiale e lo avevano messo nel bagagliaio  del loro fuoristrada. Uno dei cacciatori deteneva illegalmente  il fucile e le munizioni.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Programma GOL, contratti di solidarietà. Chiorino: “Scelta strategica e utile”

Parallelamente la Regione prosegue nell’impegno a sostegno dell’occupazione e della formazione professionale con un investimento di 61,84 milioni di euro sul programma GOL. Il vicepresidente Chiorino: “Insieme al Governo, con il Programma GOL e con investimenti strategici, difendiamo i lavoratori, sosteniamo le imprese e prepariamo il Piemonte e l’Italia alle sfide del futuro”

“Accolgo con grande soddisfazione la decisione del Consiglio dei Ministri di ampliare la platea dei fruitori del programma europeo ‘Garanzia di occupabilità dei lavoratori’ (GOL) anche ai lavoratori in contratto di solidarietà. È una scelta utile e strategica soprattutto per le esigenze dei settori automotive e del tessile, cruciali per la nostra Nazione, che stanno affrontando profonde trasformazioni”. Lo ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte.

Chiorino: “Scelta strategica e utile”

Questo ampliamento, fortemente richiesto dal vicepresidente Chiorino, rappresenta un passo avanti concreto per sostenere soprattutto i lavoratori di Stellantis e del suo indotto, ma anche del tessile, garantendo loro l’accesso a percorsi di formazione di riqualificazione professionale. “Si tratta di un intervento essenziale per salvaguardare i livelli occupazionali, fornendo al territorio strumenti per affrontare le sfide della transizione industriale. Come Regione Piemonte, continueremo a lavorare con determinazione per mettere in campo politiche attive del lavoro efficaci e strumenti innovativi, puntando sulla sinergia tra istituzioni, imprese e lavoratori” ha dichiarato ChiorinoInsieme al Governo, con il Programma GOL e con investimenti strategici, difendiamo i lavoratori, sosteniamo le imprese e prepariamo il Piemonte e l’Italia alle sfide del futuro” ha concluso il vicepresidente.

Regione Piemonte: approvata la Direttiva “Formazione per il lavoro 2025” con un investimento di oltre 61 milioni di euro

La Regione Piemonte – intanto – prosegue il proprio impegno a sostegno dell’occupazione e della formazione professionale con l’approvazione della Direttiva “Formazione per il lavoro” 2025. La delibera, adottata nell’ambito del Programma Regionale Fondo Sociale Europeo+ 2021-2027 e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), destina un totale di 61,84 milioni di euro a iniziative volte a migliorare l’inserimento lavorativo e la qualificazione professionale sul territorio.

Le risorse saranno così ripartite:

* 50,84 milioni di euro provenienti dal Programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori);

* 11 milioni di euro derivanti dal Fondo Sociale Europeo+ 2021-2027.

Flessibilità e risultati al centro del programma

Il finanziamento potrà essere incrementato, fino a un massimo di ulteriori 50,84 milioni di euro, sulla base dei risultati conseguiti e delle valutazioni trimestrali effettuate. L’allocazione di queste risorse avverrà con successivi provvedimenti della Giunta Regionale, in coerenza con gli obiettivi del Programma GOL e delle politiche attive del lavoro.

Tempi e negoziazioni

I termini per l’avvio e la conclusione delle attività formative saranno aggiornati in base alle indicazioni ministeriali del PNRR, garantendo un costante adeguamento alle esigenze del territorio e dei lavoratori. Inoltre, il vicepresidente della Regione sarà coinvolto nelle negoziazioni con il Governo per ottimizzare l’implementazione del Programma GOL, rendendolo sempre più efficace e aderente al contesto piemontese.

Questo significativo investimento conferma la volontà della Regione Piemonte di promuovere politiche attive del lavoro innovative e di qualità, in linea con le esigenze del mercato e con le prospettive di sviluppo economico del territorio.

Programma GOL: cos’è e cosa è cambiato

Il programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori – GOL  è il programma di politiche attive prevista del Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia (Missione 5, Componente 1). Dispone della dotazione finanziaria inedita per il nostro Paese di oltre 4,4 miliardi di euro. Entro la fine del 2025, deve coinvolgere 3 milioni di beneficiari, 800.000 dei quali in percorsi di formazione.

Il programma si articola in percorsi diversamente composti in base alla difficoltà della persona di entrare o rientrare nel mercato del lavoro. Tra questi, c’è un percorso specifico destinato ai lavoratori coinvolti in crisi aziendali, beneficiari di integrazioni salariali.

Nell’ultimo Consiglio dei Ministri, il Governo ha esteso il percorso dedicato del Programma GOL (percorso 5) a tutti i lavoratori coinvolti in crisi aziendali, compresi quelli in contratti di solidarietà, per qualunque percentuale di riduzione dell’orario di lavoro.

CS

Tradizione o intossicazione?

E’ notizia di questi giorni che una signora inglese già da alcuni anni, pur di mantenere viva a casa sua la tradizione del cenone risparmiando (non poco) avrebbe utilizzato gli avanzi delle feste aziendali, convincendo gli organizzatori del catering a “passarle” gli avanzi. Finché, nel 2017, in un cenone che ebbe luogo alcuni giorni dopo aver preso quel cibo, qualcosa andò storto: molti dei partecipanti accusarono malesseri, il marito, la figlia minore, i suoceri alcuni cugini e amici di famiglia a causa di un’intossicazione alimentare.

Questo è sicuramente un caso limite, ma il rischio è comunque presente specie se si utilizzano preparazioni domestiche della cui modalità di preparazione non si è sicuri, prodotti di bassa qualità o, specie nei discount, prodotti con data “best before” superata.

Tutti i cibi conservati sottovuoto e ricchi di acqua possono diffondere il botulino, proprio perché questo è un clostridio anaerobo che vive, quindi, in assenza di aria. E’ più facile reperire questa tossina nei cibi realizzati domesticamente perché minori sono i controlli e le attenzioni; nelle industrie solitamente i controlli di NAS e ASL sanzionano eventuali difformità dalla legislazione vigente.

Sono altrettanto a rischio le conserve vegetali, le salse, tonno e carne in scatola, gli insaccati.

Quale il senso di questa disamina? In queste festività, essendo noi un popolo di poeti, navigatori e, soprattutto, di mangioni diamo molta importanza alla quantità sia nell’imbandire la tavole che nel preparare cestini natalizi. Al di là di ogni considerazione nutrizionale, dietetica o medica, se pensassimo di più alla qualità piuttosto che alla quantità?

Orientarsi su produttori di chiara fama, o mettere nei cestini cibi che non possano costituire pericolo alimentare?

Se sono persone che conosciamo bene, sapremo se posseggano una macchina per caffè a capsule (o cialde) o se usino ancora la moka; in alternativa marmellata, frutta di stagione, frutta secca, formaggio tipo Grana, legumi secchi, biscotti, fette biscottate ma dando sempre la priorità alla qualità.

Molti di noi tendono a esagerare quando si tratta di regalare qualcosa in concomitanza con le festività principali o se organizzano cene temono di sfigurare cucinando solo ilnecessario, di passare per tirchi, che qualcuno abbia ancora fame ma di dovergli dire “non ce n’è più”; e puntualmente tutti gli anni buttiamo via gli avanzi, quando va bene li distribuiamo tra gli ospiti o ci costringiamo a mangiare gli avanzi per diversi giorni a seguire.

Se per fare questo, però, siamo costretti a lucrare sulla qualità di ciò che offriamo qualcosa non funziona; la salute dei nostri commensali e nostra è seriamente a rischio.

Se il produttore non avesse indicato in etichetta tracce di un allergene, anche solo per la presena nello stabilimento?

Se un dono, perché il regalo è un’altra cosa, indica il sentimento che proviamo verso il ricevente, mandarlo in ospedale non sembra il modo migliore per dimostrarglielo; meglio poco, magari tra prodotti di eccellenza (champagne, tartufo, caviale, quello vero, sigari cubani, whisky invecchiato, ecc.) piuttosto che molti prodotti di dubbia qualità.

E’ corretto, quasi doveroso, mantenere le tradizioni anche se alcune andrebbero adattate alle mutate esigenze della società (più nessuno zappa la terra, spacca le pietre o taglia manualmente gli alberi, quindi 3000 calorie al giorno sono eccessive), la vita sedentaria favorisce il sovrappeso e così via.

Cambiano i tempi, cambiano i gusti e le esigenze delle persone per cui sarebbe il caso di adeguarci, se non vi è nulla che ci impedisca di farlo.

Un occhio alla salute, uno riguardo all’ecologia, un’attenzione agli interessi di chi riceverà il dono o mangerà i nostri manicaretti: non solo dimostreremo di conoscere i suoi gusti ma faremo una scelta razionale, dando priorità al suo gradimento e spendendo probabilmente la stessa somma.

Se fossi un matematico potrei dire che il rapporto tra qualità e quantità è una costante: al diminuire di una se aumenta l’altra il risultato rimane invariato.

Ma il fattore umano dovrebbe restare il valore dominante.

Sergio Motta

Capodanno… col botto!

IL TORINESE… CON LA CODA

Ci siamo quasi, domani sera saluteremo il 2024 e accoglieremo il nuovo anno. 

C’è chi festeggerà, chi tirerà le somme dell’anno passato, chi farà grandi propositi per quello nuovo.

Ci saranno quelli che festeggeranno in compagnia e quelli che decideranno di andare a dormire prima della mezzanotte.

E i nostri amici pelosi? 

Cominciamo con il dire che, per fortuna, la maggior parte di loro passa una sera come un’altra, qualcuno accoglierà un pò di gente in casa e magari ruberà un pezzo di cotechino, qualcuno invece sarà lasciato a casa da solo, mentre i proprietari vanno fuori a festeggiare.

Questo per dire che ci sono dei cani e dei gatti che non patiscono i rumori ed i botti di Capodanno, vivono serenamente la notte dell’ultimo dell’anno.

Sappiamo però, purtroppo, che ci sono invece alcuni animali che proprio non la sopportano, alcuni addirittura ne sono terrorizzati.

Come dobbiamo comportarci in questo caso?

Il primo consiglio, se il vostro animale ha paura, è di non lasciarlo a casa da solo, magari accendete la televisione o la musica, in modo che il rumore dei botti si confonda un po’.

Stategli vicino, cercando di tranquillizzarlo e accarezzarlo.

Scegliete una stanza rifugio, quella in cui i rumori esterni si percepiscono un pò meno, chiudete le imposte e trasferitevi lì almeno mezz’ora prima dell’evento. Impeditegli l’accesso al balcone.

Questo vale anche per quei cani che di solito vivono in giardino.

Esistono anche degli integratori, su base naturale che possono essere somministrati, ma occorre cominciare qualche settimana prima.

Nei casi più gravi si può ricorrere all’uso dei farmaci, per questo la scelta del farmaco, il dosaggio ed i tempi di somministrazione devono essere prescritti da un medico veterinario, previa visita clinica e anamnesi accurata.

E’ importante valutare quanto sia il grave il problema, se un ansiolitico sia sufficiente o se siano necessarie altre terapie.

Superfluo dire che, come al solito, il veterinario deve essere la vostra figura di fiducia. Non l’amico, il cugino, il portinaio o il vicino di casa. Meglio ancora se il veterinario si occupa o si affida ad un collega che è specialista in comportamento.

 

Dott.ssa Federica Ferro
Dott. Stefano Bo

Le poesie di Graziella Provera

Pubblichiamo di seguito alcuni componimenti che la poetessa Graziella Provera di Casale Monferrato ha inviato al “Torinese”
SERVIRÒ

E serviro’

che del servizio ho fatto
la mia fede.
Serviro’ il senza nome
con la mano tesa
chi è senza voce
e chi sproloquia.
Serviro’ l’iroso, il bestemmiatore,
l’umile e l’orgoglioso,
il folle e l’erudito.
Ognuno avrà senza preferenze.
E quando avrò varcato quella soglia
scavate una buca
sotto l’albero del fico
che dei suoi frutti
si nutriran gli uccelli,
le vespe, i calabroni
nella spirale di un amore
senza fine.
13 ottobre 2024

***

LO SPAZZINO
Oggi m’è tornata a mente ‘na figura
de quanno s’era poveri
e contenti.
S’usciva a gioca’ fori de casa
e tante vorte se vedeva
lo spazzino,
vestito de grigio come er bidone
che se portava appresso.
Ci aveva ‘na grossa scopa
de saggina
e ramazzava tutt’ attorno
senza guarda’ nissuno,
senza ‘na parola.
Se vergognava forse
de fa’ un lavoro
che je’ sembrava d’esse
in punizzione.
Tant’anni so’ passati
forse sessanta.
Ora c’è stanno i camion
che te svejano a le cinque
der matino
con un fracasso che te pija male.
Questo è er progresso,
un passo avanti
de la civiltà.
Mo’ preferivo quanno c’era
lo spazzino
e se sentiva solo er fruscio
de quella grossa scopa
de saggina.

3 Ottobre 2024

***
IL LUNGO CAMMINO
Quando da un groviglio di spine
sarà ferito il tuo cuore
e del dolore il frutto amaro
avrai gustato fino a saziarti
e vagherai nel deserto
della notte oscura dell’anima,
allora cercherai la Via
che conduce lontano dal mondo.
Percorrerai così l’alchemico sentiero,
pietrosa salita dalle tenebre avvolta.
Nessun conforto avrai
se non il pianto.
Lontana la meta, arduo il cammino
che purifica il cuore
dalle orgogliose, infere passioni.
E tornerà l’animo tuo quello di un fanciullo
ed il tuo spirito, ricolmo di pietà,
brucerà del fuoco ardente dell’Amore.
Sentirai fratello ogni essere che vive
e finalmente tu saprai chi sei.
19 dicembre 2024

Birra artigianale piemontese, aperti due bandi regionali

 

Con due importanti misure la Regione Piemonte interviene a sostegno della Birra artigianale piemontese. Si tratta di due bandi voluti dall’Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni: vanno a sostenere rispettivamente con 260.000 euro l’acquisto di macchinari e strumenti di dotazione per birrifici artigianali e con 40.000 euro la formazione, l’aggiornamento professionale e la riqualificazione degli operatori dell’intera filiera brassicola regionale.

Spiega l’assessore Bongioanni«La birra artigianale in Piemonte rappresenta un settore di eccellenza assoluta e in costante espansione. Negli ultimi anni ha saputo attrarre molti giovani che hanno scelto di aprire birrifici artigianali con una particolare attenzione alla qualità e alle materie prime del territorio. La Regione li sostiene con grande impegno grazie al Registro dei Birrifici Artigianali e al logo della Birra Bop, Birra Origine Piemonte, che abbiamo presentato all’ultima edizione di Terra Madre Salone del Gusto. Il mio impegno è di far raddoppiare già nel bilancio 2025 le risorse interamente dedicate a questa misura».

Il settore brassicolo in Piemonte attualmente conta una novantina di birrifici artigianali (di cui 13 agricoli) e circa 40 beer firm senza impianti di produzione propri (e a cui quindi non sono rivolti gli interventi sopraccitati). Ad oggi sono iscritti al Registro 19 birrifici (4 agricoli e 15 artigianali). «L’impegno della Regione – sottolinea Bongioanni – va nella direzione di sostenere la creazione di una filiera della Birra piemontese che preveda la produzione di birra locale, intesa come trasformato prodotto localmente, a partire da materie prime interamente coltivate in loco come luppolo, malto e orzo». Proprio la crescente domanda di birra artigianale sta favorendo lo sviluppo negli ultimi anni della coltivazione di materie prime in loco, come quella del luppolo che in provincia di Cuneo occupa già 9 ettari.

Possono partecipare a questi due bandi, aperti fino al 31 marzo 2025, i produttori di birra artigianale situati sul territorio della regione che siano iscritti al Registro delle Imprese, al Registro dei birrifici artigianali e siano titolari di Partita Iva idonea allo svolgimento dell’attività. Per il bando sui macchinari la spesa minima ammissibile è pari a 10mila euro, la spesa massima è di 70mila con un sostegno pari al 40% delle spese sostenute. Per il bando sulla formazione professionale i progetti devono avere un importo fra i 5mila e i 20mila euro, che la Regione sostiene fino a una quota del 70%.

Tutte le informazioni e modulistica su https://bandi.regione.piemonte.it/.