IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni Il Presidente della Repubblica Mattarella ha ritenuto di ribadire una netta condanna ad ogni discriminazione e intolleranza nella giornata internazionale contro l’omofobia.

Gli esempi, al
riguardo, si sprecano persino. È appena sufficiente scorrere le cronache concrete del Partito
democratico in questi ultimi mesi. Con il governo giallo/rosso la segreteria nazionale del partito
era seccamente e strenuamente a difesa del proporzionale e la conseguente cancellazione della
sciagurata e pessima legge elettorale, il cosiddetto “rosatellum”. E quasi tutto il partito, di
conseguenza, era schierato come un sol uomo su quella prospettiva. Passano pochi mesi e arriva
Letta dalla Francia dopo l’auto esonero di Zingaretti in polemica feroce con il suo partito e
quell’impianto proporzionale cede il passo al ritorno secco del maggioritario. E anche qui,
altrettanto puntualmente, tutto il partito si allinea e cambia, di conseguenza, radicalmente la
prospettiva politica per il principale partito della sinistra italiana. Passano alcune settimane e, nel
frattempo, si spezza clamorosamente l’alleanza – definita troppo frettolosamente “storica,
organica e strutturale” da alcuni strateghi del Pd – con il partito di Grillo e di Conte, cioè i 5 stelle,
e si riaffaccia miracolosamente nel dibattito interno la necessità del ritorno al proporzionale.
Ora, è del tutto evidente che la futura legge elettorale sarà il frutto e la conseguenza dei sondaggi
in quel particolare momento storico e, soprattutto, del risultato delle elezioni amministrative di
ottobre dei singoli partiti. Due considerazioni che, ovviamente, prescindono radicalmente da
qualsiasi alleanza politica di lungo respiro e di lungo termine perchè tutto è legato alla
contingenza e alla stringente attualità. Certo, la distanza con il passato al riguardo è
semplicemente siderale. Perchè il nostro paese, è sempre bene non dimenticarlo mai, ha avuto la
medesima legge elettorale per quasi 50 anni dopodichè è partito il valzer dei cambiamenti quasi
ad ogni legislatura. Nulla di grave, per carità. Ma non possiamo, al contempo, non rilevare che il
cambiamento così repentino delle leggi elettorali non risponde più ad alcun disegno politico di
lungo respiro ma solo e soltanto alla logica della contingenza e dell’interesse politico
momentaneo dei vari partiti e cartelli elettorali. Nulla di strategico, quindi. Ed è proprio lungo
questo percorso che si smarrisce il valore della politica come progetto storico e di lungo termine.
Del resto, la legge elettorale di per sè non cambia il panorama della politica ma ne determina e ne
condiziona profondamente le modalità di comportamento. Non a caso, con le leggi elettorali
tramontano e nascono nuovi partiti, scompaiono e si riaffacciano nuove alleanze politiche e,
soprattutto, può emergere – o meno – una nuova classe dirigente. Basti ricordare, per fare un solo
esempio, cosa hanno significato concretamente nella politica italiana l’irruzione – positiva – del
Mattarellum da un lato o del “porcellum”con le liste bloccate dall’altro. Due modalità, due leggi
elettorali, due modi d’essere nella politica italiana che hanno contribuito a creare due modelli
politici profondamente diversi tra di loro.
Ecco perchè, alla fine, sarebbe auspicabile che la legge elettorale rispondesse, seppur solo
minimamente, ad un disegno politico di lungo termine. Sarebbe, questo, anche l’unico modo per
battere alla radice il trasformismo da un lato e, soprattutto, per evitare di perpetuare la crisi della
politica dall’altro. Il trasformismo, l’opportunismo, il populismo e l’anti politica introdotti dai 5
stelle in questi ultimi anni negli ingranaggi della politica italiana non possono continuare ad essere
il faro che illumina il comportamento dei partiti. Serve, veramente, una inversione di rotta
archiviando definitivamente tutto ciò che in questi ultimi tempi ha immiserito e dequalificato la
politica italiana e lo stesso tessuto etico della nostra democrazia. Se si vuole si può fare.
Giorgio Merlo
Durante il penultimo incontro, martedì 18 maggio alle ore 15.00, Eliana Liotta sarà protagonista insieme al suo libro “Il cibo che ci salverà”, edito da La nave di Teseo. Con lei dialogherà il Direttore del Corriere della Sera – edizione Torino -, Marco Castelnuovo.
Si parlerà di alimentazione dal punto di vista salutare e ambientale. Perché esiste un cibo che è allo stesso tempo gentile con il corpo e con il pianeta. È un cibo intelligente, adatto all’Antropocene, l’epoca in cui viviamo e dove sono gli esseri umani a influenzare gli eventi della natura. “Il cibo che ci salverà” dimostra quanto sia indispensabile una svolta ecologica a tavola per aiutare la terra e la salute. Per salvare l’ambiente non basta più andare in giro in bici, comprare un’auto ibrida e ricordarsi di spegnere le luci. Non è sufficiente pensare solo a petrolio e carbone. Come avverte l’ONU, il riscaldamento globale non potrà arrestarsi senza modificare il sistema alimentare, da cui dipende un terzo delle emissioni di gas serra, responsabili dell’aumento delle temperature. L’aspetto straordinario è che i pranzi e le cene invocati per frenare l’inquinamento e il clima impazzito sono esattamente gli stessi che proteggono la salute e che potenziano il sistema immunitario. Tendiamo a dimenticarcene: siamo parte del tutto. In questo saggio l’autrice presenta per la prima volta una riflessione che parte da un approccio scientifico duplice, ecologico e nutrizionale, con la consulenza dello European Institute on Economics and the Environment (Istituto europeo per l’economia e l’ambiente) e del Progetto EAT della Fondazione Gruppo San Donato. Cinque le diete proposte, sia ecocarnivore sia vegetali, capaci di mitigare le emissioni inquinanti e di migliorare la linea e la nostra salute. Centinaia le risposte offerte alle curiosità sull’impatto degli alimenti, dagli allevamenti intensivi alla pesca, dalla coltivazione dell’avocado ai prototipi di bistecca sintetica. Siamo quello che mangiamo e quello che mangiamo può cambiare il mondo.
Dal 1 maggio infatti la sede di via Alfieri 10 una delle dieci del territorio nazionale, aprirà dal lunedì al venerdì dalle ore 8:20 alle 15:30, mentre l’ultima settimana del mese dal lunedì al venerdì dalle 8:20 alle 13:35 e il sabato dalle 8:20 alle 12:35.
Lo Spazio Filatelia di Torino offre al suo interno un vasto assortimento di materiale filatelico da collezione con personale specializzato, ospita eventi, convegni e corsi sulla filatelia e affianca i 19 Uffici Postali con sportello filatelico della provincia.
Per maggiori informazioni: https://filatelia.poste.it/spazi-filatelia.html
Gli agenti sono sopraggiunti proprio mentre il responsabile del fatto stava cercando di allontanarsi dal palazzo; la vittima si era intanto affacciata sul balcone per chiedere aiuto. Dagli accertamenti esperiti dagli operatori di polizia veniva verificato che la coppia convivesse da oltre 5 anni; i litigi fra i due, riconducibili a problemi di gelosia e convivenza, si erano fin da subito manifestati fin da subito e nemmeno la nascita di un figlio aveva condotto l’uomo a un comportamento più mite. Gli episodi di minaccia e violenza domestica si sono susseguiti sempre più frequenti nel tempo; la sera dell’intervento, dopo un litigio durante il quale l’uomo aveva chiesto alla madre di suo figlio di andarsene di casa, alle sue rimostranze la ha colpita con diversi calci alle gambe e pugni al volto, causandole lesioni per 10 giorni. La donna non aveva mai denunciato i gravi fatti per timore di ripercussioni da parte del compagno.
Per l’uomo sono scattate le manette per maltrattamenti in famiglia.
19 maggio ore 21 finale Coppa Italia
a Reggio Emilia “Mapei stadium”
Atalanta-Juventus
2 gare importantissime per le 2 squadre torinesi,in 2 giorni entrambe si giocano gran parte,se non tutta la stagione,prim’ancora dell’ultima giornata di campionato prevista domenica 23 maggio.
Il Toro già domani sera cercherà 1 punto è soltanto quello per festeggiare anticipatamente la salvezza,senza attendere lo spareggio decisivo di domenica prossima,in casa,contro il Benevento.Una permanenza in serie A che i granata meritano per quanto fatto vedere prima dei 4 giorni orribili delle 2 sconfitte contro Milan e Spezia subendo in totale 11 gol.Da quando c’è Davide Nicola al timone,19esima ed ultima giornata del girone d’andata e calcolando solo il girone di ritorno il Toro è saldamente al tredicesimo posto,sarebbe salvo con largo anticipo.
Ma la realtà è un’altra come descritta poc’anzi.Nicola ha lavorato molto sulle teste dei calciatori,ricordando loro che giocando a mente sgombra ed in maniera semplice arriverà l’unico punto che manca per la tanto agognata salvezza.Organico a disposizione nel numero di 22 giocatori.Mancheranno solo la mezzala Gojak ed il terzino sinistro Murru,entrambi riserve
E veniamo alla Juve.Coppa Italia da conquistare contro una grande Atalanta,oramai certezza totale del nostro campionato.Se i bianconeri vinceranno alzeranno il secondo trofeo stagionale dopo la già conquistata Supercoppa italiana.Quindi una stagione positiva specie quando la bacheca dei trofei continua ad arricchirsi.Scenderà in campo la formazione titolare con Paulo Dybala affianco al fuoriclasse portoghese Cristiano Ronaldo.Per l’obiettivo qualificazione Champions League bisognerà aspettare l’ultima giornata di campionato domenica 23 maggio al termine della gara Bologna-Juventus in casa dei rossoblù alle ore 20.45
Una nota informativa importante:
Nel Consiglio Federale che si è svolto oggi, sono stati approvate ed annunciate le date del calciomercato della prossima stagione calcistica 2021 -22.La sessione estiva, come di consueto, prenderà il via il giovedì 1° luglio e si concluderà martedì 31 agosto. Già dal 24 maggio, però, sarà possibile depositare gli accordi preliminari. La finestra invernale di mercato, invece, si svolgerà tra lunedì 3 e lunedì 31 gennaio.
Vincenzo Grassano
Gli abitanti del palazzo, nel centro di Torino, hanno chiesto ed ottenuto di poter proteggere con una cancellata lo spazio privato che, ogni notte prima dell’introduzione del coprifuoco, veniva trasformato in un luogo per bere, chiacchierare, litigare, ubriacarsi, vomitare ed urinare.
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Il decoro di Torino non si difende con un cancello ma con il tampone per chi urina sui portoni