ilTorinese

Gavazza (Lega): “La realizzazione della Tangenziale Est è una priorità”

“Dopo anni di silenzio, grazie all’amministrazione regionale a trazione Lega si torna a parlare del progetto della Tangenziale Est che prevede la realizzazione dell’ultimo tratto mancante del sistema tangenziale torinese, per collegare l’autostrada A4 Torino-Milano dallo svincolo di Brandizzo all’autostrada A21 Torino-Piacenza tra Villanova d’Asti e Santena.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO  La Tangenziale Est di Torino è un’opera strategica richiesta dal territorio, dal tessuto imprenditoriale e produttivo, che va immaginata in un lungo periodo al fine di rilanciare l’economia in termini di investimenti infrastrutturali e occupazionali, con l’obiettivo di decongestionare l’anello ovest di Torino, connettere il sistema economico e valorizzare le imprese. È un intervento fortemente voluto dal territorio, quello della collina, che deve affrontare ogni giorno tutte le criticità connesse al transito di mezzi pesanti su una rete stradale attualmente non strutturata per quel tipo di traffico. Il fattore ambientale è fondamentale perché con questa nuova arteria ci sarà meno inquinamento e meno traffico nell’area torinese già fortemente compromessa, riducendo al contempo i costi di produzione. Realizzando questi 22 chilometri della Tangenziale Est si potrà sgravare la locale rete di strade dai mezzi pesanti e inquinanti, rendendo il traffico maggiormente fluido nella tangenziale di Torino.  Dal progetto preliminare l’autostrada prevedrà due corsie più l’emergenza per ogni senso di marcia e sei svincoli. Il primo è previsto a Pessione, frazione di Chieri, dove verrà realizzato l’innesto sulla A21, e il secondo nei pressi dell’area industriale Martini&Rossi. Da Pessione la tangenziale punterà verso Chieri con un tracciato in trincea per limitare l’impatto visivo e un’uscita di connessione con la SR10. Gli svincoli successivi sono previsti uno all’altezza dell’area industriale di Andezeno, e due nei pressi di Gassino, uno fra Sciolze e Rivalba e uno alla fine della discesa lungo la valle del Rio Maggiore per arrivare al nuovo ponte sul Po con l’innesto a Brandizzo sull’A4. Con la realizzazione della Tangenziale Est si andrà dopo 45 anni a chiudere un anello di fondamentale importanza per il tessuto industriale del Piemonte, unitamente al raddoppio del ponte sulla Dora Baltea che collega Verolengo con Crescentino sulla ex SS11, la circonvallazione Rivarossa Front che parte dalla 460 e il tratto Villastellone Santena”. Lo dichiara Gianluca Gavazza, consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte.

“Da autotrasportatore – continua Gavazza – posso confermare che un camion che deve andare dall’autostrada A4 alla A21, da Brandizzo a Santena, oggi deve circumnavigare Torino e transitare da territori che potrebbero essere evitati: in questo modo con la nuova infrastruttura che servirà la zona est di Torino, ci sarà un risparmio di chilometri percorsi, meno traffico e quindi meno inquinamento ambientale”. “Il ponte che già collega la A4 alla collina, costato 45 milioni di euro nel 2010, è stato realizzato in due anni e mezzo, lo stesso tempo impiegato per la costruzione del Canale Cavour, 155 anni prima, e costato 45 milioni di lire. Il ponte oltre a servire ai brandizzesi per andare a prendere il caffè alla Piana di San Raffaele, come negli ultimi dieci anni, potrà dare un rilancio al sistema infrastrutturale di Torino e del Piemonte. Da sempre i commerci si sviluppano con le infrastrutture – conclude il consigliere Gavazza – è di fondamentale importanza la realizzazione di questo progetto per la ripartenza di Torino, motore pulsante di un Piemonte che da sempre produce”.

I magnifici 20 produttori piemontesi di Wine Spectator

 Sono 20 i produttori piemontesi selezionati da Wine Spectator per il decennale di OperaWine, l’edizione antologica e straordinaria dell’evento targato Vinitaly che, per l’occasione, amplia la tradizionale squadra dei top 100 d’Italia a 186 ‘all timer’, produttori scelti una o più volte nel corso dei dieci anni.

In programma sabato 19 giugno alle Gallerie Mercatali di Verona, OperaWine 2021 vedrà quindi le aziende portabandiera del prodotto enologico made in Italy nel mondo selezionate dalla rivista americana di settore più influente sui mercati internazionali incontrare oltre 300 operatori e buyer nazionali ed esteri provenienti da 13 nazioni, per la prima importante campagna di incoming realizzata da Veronafiere e Ice Agenzia dopo il blocco forzato degli ultimi 15 mesi. Tra i protagonisti indiscussi il Barolo, che con 16 etichette in degustazione si posiziona al terzo posto tra le denominazioni di rosso più rappresentate, garantendo al Piemonte la medaglia di bronzo anche nella classifica per regioni dopo Toscana (47 etichette) e Veneto (23), e seguito a distanza da Sicilia e Trentino Alto Adige (13), in quarta posizione a parimerito. Sul fronte delle tipologie, al grand tasting dell’Italia enoica si contano 134 rossi, 32 bianchi 17 bollicine e 3 vini passiti in degustazione.

Da Nord a Sud, passando per le isole e per territori eroici come la Valle d’Aosta o le pendici dell’Etna, l’eccellenza del vigneto italiano torna a OperaWine con un format che garantisce tutti gli standard di sicurezza previsti sia dalla normativa vigente che dal protocollo di Veronafiere. Il layout espositivo, infatti, prevede un percorso predefinito tra le regioni viticole rappresentate in ordine alfabetico e per tipologia di vini: si parte con le bollicine, per passare ai bianchi, poi ai rossi e infine ai passiti. Completano le misure adottate a garanzia della sicurezza di espositori e visitatori, quelle relative alla gestione degli ingressi scaglionati in due turni, con titolo di accesso digitale e preventiva misurazione della temperatura, in base a un contingente massimo consentito sull’area di 7mila mq. Inoltre, ogni accreditato avrà a disposizione un kit personale di degustazione (calice e spittoon); nell’area anche unità e presidi sanitari per tutta la durata dell’evento.

Domenica 20 giugno e sempre alle Gallerie mercatali, OperaWine passerà il testimone a Vinitaly Preview, l’ulteriore evento che vedrà quasi 70 cantine, 5 consorzi (Consorzio di tutela Lambrusco doc, Consorzio tutela vino Lessini Durello doc, Consorzio di tutela del Prosecco doc, Consorzio di tutela vini del Trentino, Consorzio di tutela vini doc Sicilia) e l’associazione Famiglie Storiche impegnati in un due sessioni di walkaround tasting (10.30-14.30 e 14.30-18.00) e incontri con la domanda nazionale ed estera presente a Verona (link aziende Vinitaly Preview: https://bit.ly/3gtFyF2).

Le cantine del Piemonte selezionate da Wine Spectator per Vinitaly OperaWine 2021 (in ordine alfabetico):

Braida di Giacomo Bologna (Barbera d’Asti Bricco dell’Uccellone 2016); Bruno Giacosa (Barbaresco Asili Riserva 2014); Casa E. di Mirafiore (Barolo Lazzarito 2015); Ceretto (Barolo Brunate 2016); Damilano (Barolo Cannubi Riserva 1752 2013);  Elvio Cogno (Barolo Vigna Elena Riserva 2006); G.B. Burlotto (Barolo Cannubi 2013);  G.D. Vajra (Barolo Bricco delle Viole 2011); Luciano Sandrone (Barolo Le Vigne 2015); Marchesi di Barolo (Barolo Sarmassa 2001); Mascarello Giuseppe & Figlio (Barolo Monprivato 2015); Massolino – Vigna Rionda (Barolo Vigna Rionda Riserva 2011); Michele Chiarlo (Nizza Cipressi 2017); Paolo Scavino (Barolo Bricco Ambrogio 2013); Pecchenino (Barolo Le Coste 2004);  Pio Cesare (Barolo Ornato 2013); Poderi Aldo Conterno (Barolo Romirasco 2011); Prunotto (Barolo Bussia 2016); Roagna (Barbaresco Pajè 2014); Vietti (Barolo Villero Riserva 2012).

 

Operativo l’hub vaccinale Koelliker, Gruppo Abele e Ascom

Accelerare sulla campagna vaccinale per contribuire alla tutela e alla protezione della salute collettiva: con questo obiettivo tre storiche realtà torinesi – Ospedale Koelliker, Gruppo Abele e Ascom Confcommercio Torino e provincia – si sono unite per organizzare il nuovo hub vaccinale nei locali della Fabbrica delle “e”, sede del Gruppo Abele.

L’hub erogherà 400 dosi di vaccino al giorno; insieme ai medici e agli infermieri dell’Ospedale Koelliker saranno impegnati i volontari di ABIO, AVO e UNITALSI, fondamentali per accogliere le persone e gestire i flussi in entrata e in uscita dall’hub.

Tutte le persone vaccinate riceveranno una bottiglietta d’acqua, grazie alla donazione di Codè Crai Ovest.

Ospedale Koelliker, Gruppo Abele e Ascom Confcommercio Torino hanno voluto unire le forze e scendere in campo insieme, condividendo da subito un importante obiettivo: essere vicini alle persone.

Forte della missione condivisa, l’hub di corso Trapani 91 b si è candidato con la Regione Piemonte per portare la vaccinazione anche alle categorie di “invisibili” – immigrati irregolari o in attesa di regolarizzazione, vittime di maltrattamenti e senzatetto  affinché possano tutelarsi dal coronavirus.

Paola Malvasio, Direttore Sanitario della Struttura, dichiara“C’è bisogno di accelerare sulla campagna di vaccinazione di massa e l’Ospedale Koelliker, tenendo fede ai principi che animano da sempre i Missionari della Consolata, ha sentito la responsabilità di fare la propria parte in un momento così cruciale per la città, alla quale da sempre cerchiamo di essere vicini impegnandoci per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Il nostro personale ha aderito con grande spirito di collaborazione e grazie al loro aiuto saremo in grado a regime di vaccinare più di 2000 persone ogni settimana”.

“Il diritto alla salute è il diritto fondamentale: quello che rende possibili gli altri. Un diritto che chiede quindi di essere difeso, sostenuto e promosso insieme, ciascuno con la propria quota d’impegno e di responsabilità – dice Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele – È in quest’ottica che va letta l’iniziativa che il Gruppo Abele ha voluto condividere con l’Ospedale Koelliker e l’Ascom: aprire nella sua sede un centro vaccinale per offrire un servizio alla città, con un occhio di riguardo per le persone fragili, ai margini o emarginate. È unendo le forze nel segno del bene comune che possiamo costruire un futuro diverso, una società della salute, della giustizia sociale e della dignità”.

“Le categorie che noi rappresentiamo – afferma Maria Luisa Coppa presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia – sono state fra le più colpite dalla pandemia e sappiamo bene cosa significa offrire gli strumenti necessari per uscire al più presto dall’emergenza e ripartire in sicurezza. Solo un’imponente campagna vaccinale potrà permettere la ripresa dell’economia. Per questi motivi abbiamo aderito all’iniziativa, un concreto contributo per portare la campagna vaccinale agli imprenditori e ai loro collaboratori”.

“Un sabato insieme” alle cantine Balbiano

Sabato 19 giugno le Cantine Balbiano saranno aperte tutto il giorno con degustazioni all’aria aperta, visite gratuite all’azienda e al Museo del giocattolo. Nel corso dell’evento verrà presentata la nuova Balbox, cofanetto in partnership con la distilleria Quaglia e la pasticceria Coppo con gli ingredienti per realizzare il Balbiano Sling, originale cocktail fresco ed estivo. Il ricavato della giornata verrà devoluto all’associazione Vale un Sogno 2 che promuove l’inserimento lavorativo di ragazzi con disabilità intellettive

 “Dopo un anno e mezzo di chiusura forzata a causa della pandemia, siamo estremamente felici di poter aprire nuovamente le porte della cantina al pubblico – racconta Luca Balbiano – Abbiamo organizzato una giornata speciale che sarà una vera e propria festa collettiva nel pieno rispetto delle normative anti Covid“.

Sarà infatti “Un sabato insieme” a tutti gli effetti sabato 19 giugno presso le Cantine Balbiano (Corso Vittorio Emanuele 1, Andezeno). La storica azienda di Andezeno, guidata dal giovane produttore Luca Balbiano, ha in programma una giornata aperta al pubblico per conoscere i segreti del Freisa di Chieri DOC e scoprire la storia di una famiglia dedita alla coltura della vite da tre generazioni.

A partire dalle 10:30, fino alle 19:30, sarà possibile visitare gratuitamente Villa Balbiano, il quartier generale dell’azienda, le cantine e l’originalissimo Museo Balbiano che custodisce centinaia di giocattoli e oggetti antichi, con alcuni pezzi risalenti all’inizio del ‘900. All’esterno, nel parco della Villa, sarà allestito invece l’angolo degustazioni gratuite con possibilità di assaggiare le etichette dell’azienda all’aria aperta. I più appassionati potranno acquistare una speciale box (costo €10, per prenotazioni scrivere a info@balbiano.com) per assaporare le tipicità gastronomiche chieresi in abbinamento alle etichette in degustazione. Il ricavato verrà devoluto all’Associazione Vale un sogno 2, cooperativa sociale che promuove l’inserimento lavorativo di ragazzi con disabilità intellettive.

Freisa e Charity ma non solo. Durante la giornata sarà infatti presentata la Balbox, cofanetto in legno dedicato ai progetti di collaborazione con le aziende d’eccellenza del territorio. La prima Balbox è stata creata unendo i vini Balbiano ai prodotti della Distilleria Quaglia di Castelnuovo don Bosco e della Pasticceria Coppo di Andezeno. All’interno del cofanetto ci saranno tutti gli ingredienti per realizzare il cocktail dell’estate: il Balbiano Sling a base di Spumante Brut Rosè Chiulin con i liquori della Distilleria Quaglia e la frutta essiccata della pasticceria Coppo.

UN SABATO INSIEME”

Sabato 19 giugno dalle 10.30 alle 19:30

Cantine Balbiano, Corso Vittorio Emanuele 1 – Andezeno (TO)

Per prenotazioni telefonare allo 0119434044 oppure scrivere a info@balbiano.com

Boniperti, gentiluomo e sportivo

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Ho conosciuto Giampiero Boniperti, scomparso ieri, malgrado non mi interessi di calcio e non sia tifoso di nessuna squadra.

Sono stato però amico di due juventini sfegatati : Mario Soldati e Vittorio Chiusano che fu anche presidente della squadra bianconera. Al contrario molte persone che mi stanno cordialmente antipatiche tifano per il Toro. Sarà sicuramente casuale e non come diceva Soldati un qualcosa che spiega tanti aspetti di una persona. Detto questo, ho sempre avuto simpatia per questo calciatore fuoriclasse che non soffriva del divismo intollerabile e dell’avidità spasmodica di denaro di molti calciatori. Boniperti rappresenta un’epoca in cui le squadre italiane avevano fuoriclasse italiani. Ed avevano anche presidenti adeguati a partire dall’avvocato Agnelli. Se guardo all’oggi, vedo molto cinismo e protagonismo arrogante. La famiglia Agnelli putroppo e’ finita non solo per l’auto, ma anche per il calcio. Resiste donna Allegra nel grande progetto umanitario di Candiolo, esempio eccezionale di efficienza e di scientificità e di filantropia vera. Boniperti lo vedevo spesso con Soldati che stravedeva per lui, ma lo incontravo anche dal mitico “Da Mauro “ in via Maria Vittoria dove io andavo a cena spesso con Aldo Viglione. Aveva un tavolo riservato quasi intoccabile. Un tempietto gastronomico bianconero. Una volta che andai con la senatrice Francesca Scopelliti, compagna di Tortora, Mauro mi concesse di cenare in quel tavolo bonipertiano perché amava la nobile figura di Enzo,  vittima della malagiustizia. Mario Soldati lo volle socio vitalizio del Centro Pannunzio ed in effetti anche quando fu per cinque anni deputato europeo, dimostro’ di essere un vero liberale. A Bruxelles si trovò subito a suo agio. Era un vero signore che mantenne una sobrietà elegante tutta piemontese, anche quando fu al vertice del
successo sportivo e veniva universalmente osannato. E’ stato l’immagine alta di uno sport che non c’è più, dominato oggi dalla brutale logica dei soldi e degli ultrà prezzolati e spesso violenti. E’ una gloria italiana, torinese e piemontese che va ricordata come un monito severo ad un presente calcistico che, per quanto mi dicono i miei amici esperti di calcio, e’ molto squallido.Vi cito un esempio che mi colpì e mi offese molto:  il presidente Andrea Agnelli non volle ricordare Soldati nel ventennale della sua morte.  Feci male a non rivolgermi a Boniperti che sicuramente sapeva molto bene cosa rappresentasse per la squadra la figura di Soldati.

Studentato all’ex maria Adelaide, Italexit: “Riapriamo l’ospedale”

 
 

La vicenda del Maria Adelaide è a dir poco surreale: chiuso da Chiamparino, snobbato da Appendino e infine lasciato a marcire da Cirio.

Adesso la struttura è finita in un dossier della Regione per essere trasformata in uno studentato in vista delle Universiadi. Una proposta che reputo ridicola: abbiamo migliaia di metri quadri disponibili (alla Manifattura Tabacchi, per esempio) e la giunta regionale vuole usare un ex ospedale. La tentata mediazione del Comune, che propone l’inserimento di un fantomatico “poliambulatorio di prossimità”, non è abbastanza e arriva troppo tardi.
L’ultimo anno ci ha dimostrato che i piccoli ospedali sono fondamentali: per me l’unica opzione possibile è la riapertura del presidio sanitario.
Ivano Verra, Candidato sindaco per Italexit

A Chieri è “Festa della musica”

Per celebrare il solstizio d’estate, concerti al “Chiostro di Sant’Antonio” e nel cortile del Palazzo Municipale
Da sabato 19 a lunedì 21 giugno

Per tre giorni sarà pioggia di musica a Chieri. Nella storica cittadina collinare, infatti si va a celebrare la “Festa della Musica 2021”, l’evento internazionale organizzato ogni anno in occasione del solstizio d’estate, con un programma molto ricco e variegato di nove concerti ospitati presso il “Chiostro di Sant’Antonio” (via Vittorio Emanuele, 26) ed il cortile del Palazzo Municipale (via Palazzo di Città, 10). L’appuntamento è per sabato 19, domenica 20 e lunedì 21 giugno prossimi.
I gruppi “Sax Appeal”, “Alex Blanco”, “Svago cover Band”, “Onde Sonore”, “Charlie Brown” e “Le Rose di rame” proporranno un viaggio musicale tra jazz, fusion, pop, rock, classico internazionale, cover degli anni ‘60, ‘70, ‘80 e ‘90, fino alle canzoni di Fabrizio De Andrè. Completano il programma il concerto in onore di Ennio Morricone della “Filarmonica Chierese” ed i concerti degli allievi delle scuole di musica “MozArt” e “Officina Musicale”.
“Siamo davvero felici di tornare a celebrare la Festa della Musica con eventi aperti a tutta la cittadinanza – dichiara l’assessore chierese alla Cultura Antonella Giordano – ed un ricco programma su tre giornate, dal sabato al lunedì, che offre a band e scuole di musica della nostra città l’opportunità di esibirsi davanti al pubblico. Quest’anno la Festa viene ad assumere un significato davvero particolare, dopo tanti mesi in cui i lavoratori dello spettacolo sono stati costretti all’inattività a causa della pandemia: è un ritorno al piacere di stare insieme e di condividere le emozioni della musica”.
Domenica 20 giugno, inoltre, l’“Unione Artisti del Chierese” ed “EffeOttoChieri” organizzano lungo l’isola pedonale di via Vittorio Emanuele, dalle 10 alle 18, una mostra d’arte dedicata alla musica.
Per info riguardanti nello specifico il programma: Comune di Chieri, via Palazzo di Città 10, tel. 011/94281 o www.comune.chieri.to.it
g. m.

Cambio al vertice della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

Anna Ferrino è la nuova presidente

Dopo dodici anni di Presidenza, Gianaria lascia la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea, vero e proprio braccio operativo della Fondazione CRT che l’ha istituita nel Duemila e ne garantisce tuttora il supporto.

Con Anna Ferrino si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione, alla presenza del Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia e del Segretario Generale Massimo Lapucci, che resterà in carica per i prossimi quattro anni: accanto alla Presidente siedono Caterina Bima in qualità di Vice Presidente, Gianni Arnaudo e Marco Giovannini. Confermato Massimo Broccio, già Segretario del Consiglio nei precedenti mandati.

“Esprimo gratitudine al gruppo di lavoro che ci ha preceduto e all’intera struttura perché, grazie al loro contributo, la Fondazione si qualifica quale punto di riferimento per l’arte moderna e contemporanea, sia a livello nazionale che internazionale”, dichiara Anna Ferrino.

La nuova Presidente ha quindi espresso l’intenzione di continuare a “puntare sulla tutela, promozione e valorizzazione dell’arte moderna e contemporanea quale fattore di sviluppo sociale ed economico, da attuarsi in primis attraverso la Collezione, assetto fondamentale per lo sviluppo dei due principali musei di riferimento del nostro territorio, la Galleria d’Arte Moderna di Torino e il Castello di Rivoli”.
“Negli ultimi dodici anni, infatti, la Fondazione ha acquisito oltre 250 importanti opere d’arte dei più rilevanti artisti contemporanei, da Marina Abramovic a William Kentridge, Liam Gillick e Jannis Kounellis, favorendo e indirizzando la programmazione espositiva dei maggiori musei piemontesi”, spiega la Presidente Ferrino, che aggiunge: “La Fondazione intende restare in prima linea per supportare l’intero sistema dell’arte contemporanea a Torino e in Piemonte, attraverso il sostegno ai suoi protagonisti, gli artisti, e ai progetti di residenza loro dedicati, nonché mediante l’erogazione di contributi specifici destinati alle più importanti manifestazioni culturali torinesi, alle fiere e alle gallerie.
“Infine, proseguendo lungo il percorso tracciato nel corso dell’ultimo quadriennio – prosegue Anna Ferrino – ritengo sia fondamentale focalizzarsi sulle progettualità e i servizi di formazione culturale gratuita messi in campo negli spazi OGR, un bacino di indiscussa eccellenza in termini di innovazione culturale che, attraverso programmi come OGR Public Program e OGR You, puntano a coinvolgere ed educare le nuove generazioni, il nostro futuro”.

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La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT
Ente strumentale della Fondazione CRT, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea arricchisce e valorizza da oltre 20 anni il patrimonio culturale e artistico torinese e piemontese, sia con l’acquisizione di nuove opere, sia con azioni e progetti per lo sviluppo, il rafforzamento e l’efficienza dell’intero sistema.
La Fondazione ha acquisito complessivamente più di 870 opere di 300 artisti, per un investimento complessivo superiore ai 40 milioni di euro: una delle più importanti collezioni private a livello internazionale, al servizio della collettività. Inoltre, per avvicinare all’arte contemporanea un pubblico sempre più vasto e diffuso, la Fondazione agisce su molteplici fronti: la promozione (con il sostegno al programma Contemporary Art), la fruizione (con il contributo alle più rilevanti manifestazioni del circuito culturale piemontese), la formazione e l’educazione (con i progetti OGR Public Program, OGR YOU e ZonArte).
www.fondazioneartecrt.it

Logistica, il Piemonte alla ricerca di nuove alleanze con i porti liguri

Le inchieste del Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore 

 

Il nuovo numero del Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore distribuito con il quotidiano in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta venerdì 18 giugno dedica l’ampio focus di apertura a un’inchiesta sul settore della logistica.

Una variabile economica, la logistica, che conta tra lavoratori diretti e indotto 138mila addetti ed è destinata a pesare sempre di più. Il Piemonte guarda al settore considerando da un lato gli sviluppi potenziali dei due Corridoi, il Reno-Alpi e il Mediterraneo, destinati a incrociarsi sul territorio, dall’altro le potenzialità delle attività di retroporto. Ma lo sviluppo delle ambizioni da retroporto del Piemonte necessitano di nuove alleanze con i porti liguri per realizzare un nuovo modello di business che preveda la veloce movimentazione delle merci verso le aree retroportuali, con un potenziamento della capacità stesse degli scali. Tre i siti logistici attivi in Piemonte: OrbassanoRivalta Scrivia e Novara. Ma nuove opportunità potrebbero aprirsi grazie alle risorse messe in campo dal Decreto Morandi che ha introdotto la ZLS, Zona Logistica semplificata, che individua diverse aree, tra Piemonte, Lombardia e Piacentino, destinate a trasformarsi in zone buffer attrezzate per ospitare attività logistiche da retroporto in vista di un potenziamento del sistema porti-interporti tra Piemonte e Liguria. Un passaggio che ha riaperto la “corsa” alla logistica retroportuale per aree come Alessandria.

In Liguria, la Val Polcevera, cioè l’area di Genova che è stata teatro del crollo del viadotto Morandi potrebbe ospitare una Green logistic valley. Il progetto è stato messo in pista da Spediporto, l’associazione degli spedizionieri di Genova, con il supporto delle istituzioni cittadine, in particolare Autorità di sistema portuale e Comune di Genova, ed è condiviso da molte categorie economiche e sociali della città. L’obiettivo è creare un’area che, dotata anche di un regime doganale e amministrativo semplificato e agevolato, consenta di favorire l’insediamento in zona di attività smart, relative, ad esempio, ad automazione, digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Attività, insomma, in armonia con le linee guida del piano Next generation Ue e del nostro Pnrr.

La Spezia, invece, il gruppo Laghezza ha inaugurato il suo terzo polo logistico e punta a espandere le proprie attività in altri porti del Tirreno (Genova e Livorno) e dell’Adriatico (Venezia e Trieste), mentre ha allo studio due operazioni di acquisizioni societarie.

Ricerca cancro, la Fondazione piemontese compie 35 anni

L’ ISTITUTO DI CANDIOLO E’ DIVENTATO UN’ECCELLENZA INTERNAZIONALE

Il Presidente Allegra Agnelli: “Grazie alla fiducia e alla generosità di tre milioni di amici abbiamo realizzato quanto ci eravamo prefissati 35 anni fa”. Il compleanno celebrato con l’avvio del cantiere per lo sviluppo dell’Istituto di Candiolo: nuovi spazi per la cura e per la ricerca.

Sabato 19 giugno, giorno dell’anniversario, il monumento simbolo di Torino, la Mole Antonelliana, sarà illuminato con il logo della Fondazione.

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro taglia il traguardo dei 35 anni di vita: era il 19 giugno del 1986 quando alcuni importanti oncologi e Allegra Agnelli ne sottoscrissero l’atto costitutivo davanti a un notaio torinese. L’obiettivo era offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico capace di coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e di mettere a disposizione dei pazienti le migliori risorse umane e tecnologiche. Un centro in cui ricercatori e medici lavorassero fianco a fianco per portare nel più breve tempo possibile al letto dell’ammalato le scoperte scientifiche.
L’impegno preso allora è stato onorato con la realizzazione dell’Istituto di Candiolo, l’unico “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico” del Piemonte, riconosciuto dal Ministero della Salute, a testimonianza delle importanti scoperte fatte e pubblicate sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali. In Istituto lavorano oltre 800 persone, di cui circa 300 ricercatori in 39 laboratori e unità di ricerca. “Abbiamo realizzato quanto immaginato – afferma Allegra Agnelli, che dal 1986 è Presidente della Fondazione – grazie a oltre tre milioni di amici, persone, istituzioni, associazioni e imprese che ci hanno accompagnato in questo percorso. Una generosità commovente, la testimonianza del forte legame che esiste da sempre tra la Fondazione e il territorio, un legame fatto di reciproca fiducia e di importanti risultati raggiunti insieme. Candiolo è dei cittadini e noi siamo i garanti del loro investimento”.
“Non abbiamo mai pensato all’Istituto – aggiunge Allegra Agnelli – solo come un centro che sapesse offrire ricerca d’avanguardia e cure di eccellenza, lo abbiamo voluto anche come un luogo dove il paziente e i suoi cari trovassero umanità, condivisione e calore umano. Sono aspetti fondamentali per questo tipo di malattia, che getta nello sconforto più di altre patologie, sconvolge la vita delle persone e dei loro familiari”.
Grazie alle risorse messe a disposizione dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Candiolo è un cantiere sempre aperto, a dimostrazione di come le donazioni si trasformino continuamente in nuovi spazi, apparecchiature d’avanguardia, borse di studio per ricercatori italiani e internazionali. Il compleanno è stato festeggiato con l’avvio dei lavori di un nuovo sviluppo dell’Istituto per un investimento di circa 100 milioni di euro nei prossimi anni. I primi interventi riguardano il nuovo servizio di hospice “Monviso” per accogliere i pazienti oncologici e i loro familiari e nuovi laboratori per ospitare ricercatori clinici provenienti dalle più importanti strutture internazionali.
A seguire, sono previsti una Biobanca per conservare i tessuti in un’ottica di future terapie oncologiche, la Protonterapia (avanzata forma di Radioterapia), un Poliambulatorio, nuovi spazi dedicati alla formazione, alla didattica e a servizi di foresteria. Verrà, inoltre, realizzato il nuovo “DEP” Centro di stoccaggio e differenziazione dei rifiuti sanitari e, in un’ottica di efficientamento, un nuovo sistema per fornire energia all’Istituto.
“Investire è un dovere per tutti noi – conclude Allegra Agnelli – gli istituti di ricerca e di cura non possono mai fermarsi, devono adeguarsi continuamente ai progressi tecnologici e scientifici. Solo in questo modo si sono fatti grandi progressi. Solo così potremo, mi auguro, trovare una soluzione definitiva”.
Per festeggiare i 35 anni di attività, un grande logo della Fondazione sarà proiettato la sera di sabato 19 giugno sul monumento simbolo di Torino, la Mole Antonelliana. Ad accendere saranno la Dott.ssa Giulia Franzolin e il Dott. Enrico Berrino, due giovani ricercatori dell’Istituto di Candiolo. Altre iniziative ricorderanno l’importante traguardo. Due grandi striscioni – con la scritta “Grazie” e “35 anni” – saranno esposti sulla facciata del Comune di Torino e della Regione Piemonte, entrambi da sempre vicini alla Fondazione. Migliaia di cartoline su cui campeggiano la scritta “Grazie” e i volti di quanti lavorano all’ Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo saranno distribuite nelle farmacie della provincia di Torino da Farmaonlus. Anche due importanti istituzioni culturali torinesi celebreranno il compleanno: Paratissima espone da venerdì 18 giugno, alla Cavallerizza, 50 opere di giovani artisti, che hanno partecipato al progetto: “E’ una vita che ti ricerco”; saranno poi messe in vendita e il ricavato sarà devoluto alla Fondazione. Ad essa sarà anche destinata parte dei proventi della mostra “Viaggio controcorrente”, organizzata dalla Gam. All’ingresso della Galleria d’Arte Moderna vi sarà un punto informativo della Fondazione e saranno distribuiti ghiaccioli offerti da Alberto Marchetti.
La settimana successiva, sabato 26 giugno, i bellissimi giardini di Villa Agnelli, a Villar Perosa, apriranno al pubblico, e in questo affascinante contesto saranno raccolti fondi per l’Istituto di Candiolo.