ilTorinese

 Gli sfreccia davanti a bordo del monopattino che gli aveva rubato

Trentacinquenne marocchino arrestato dagli agenti del Com.to San Donato

Gli aveva rubato il monopattino lo scorso 9 maggio nei pressi del Parco Dora. Nel pomeriggio di lunedì, il ladro sfreccia casualmente in via Fossata proprio davanti al proprietario, che non può fare a meno di notarlo. Così non ci pensa due volte e gli va dietro, comunicando nel frattempo alla centrale del 112 NUE la posizione. I poliziotti del Comm.to San Donato in servizio di Volante accorrono e rintracciano il fuggitivo  all’interno del parco Sempione; lui, vedendola pattugli avvicinarsi, cerca di dileguarsi. Vistosi però raggiunto dagli agenti li spintona più volte e li minaccia di lasciarlo perdere, altrimenti sarà peggio per loro. Nonostante la resistenza opposta, il trentacinquenne marocchino viene definitivamente fermato. Oltre al monopattino elettrico, la cui proprietà effettivamente verrà riconosciuta al richiedente, l’uomo aveva all’interno di uno zaino 277 biglietti “gratta e vinci”, alcuni dei quali integri ed altri con aree abrase, per un totale complessivo di 1330 €. Il fermato ha proseguito col suo atteggiamento ostile e minaccioso anche negli  uffici della Polizia Scientifica ove è stato sottoposto agli accertamenti del caso, che hanno fatto emergere a suo carico numerosissimi precedenti per stupefacenti. Pe lui sono scattate le manette per minacce e resistenza a P.U., oltre alla denuncia per il furto in trascorsa flagranza del monopattino, per ricettazione dei gratta e vinci e per violazione della legge sull’immigrazione, essendo  irregolare sul Territorio Italiano.

Giachino: “Perché mi candido Sindaco di Torino”

di Mino GIACHINO

 

L’Economia di Torino si è fermata da oltre 10 anni e pertanto risente molto di più delle gravi ferite dovute ai tanti Lockdown e a Ristori molto al di sotto delle necessità.  

 

Nel commercio, tra le partite IVA, i professionisti, il mondo della ristorazione, del turismo e delle palestre si è perso oltre il 50% del fatturato. In questi ultimi dieci anni molti non hanno fatto la loro parte, molti grandi manager hanno pensato più a se stessi che agli interessi di Torino.
Molte aziende se ne sono andate e i Sindaci non sono stati capaci di trattenerle. Più aumentavano gli stipendi dei grandi manager,  più aumentavano le quotazioni di Borsa delle aziende e più aumentavano le difficoltà del lavoro, degli occupati a tempo parziale, dei pensionati con la minima etc.etc.
Il nuovo Sindaco dovrà avere una sensibilità che lo metta in grado di rendersi conto delle difficoltà delle piccole aziende, delle partite IVA , della metà della Città che sta male e non scambi le piste ciclabili con gli interventi a favore dello sviluppo della Città unico modo per iniziare a curare le ferite economiche e sociali.
Se guardiamo lo stato economico e sociale di Torino con gli occhi del Medico dobbiamo rilevare che io sono stato il primo a denunciare nel 2008  la crescita inferiore alla media nazionale , ma chi governava la Città si giro dall’altra parte.
Così la malattia di Torino, cioè la sua minore crescita economica, è stata capita troppo tardi e non si sono prese le contromisure. Se mi ascoltavano nel 2008 si poteva  accelerare la costruzione della TAV, della Linea 2 della Metropolitana, si sarebbe dovuto fermare il trasferimento della Direzione  della Telecom, della Fiat, dell’Oreal etc.etc.
Oggi dopo la vendita a Peugeot della Fiat le decisioni sugli stabilimenti torinesi e italiani vengono prese in Francia. Torino , cioè, non ha più tutto il destino nelle sue mani.
Che i partiti, in particolare quelli che hanno amministrato la Città negli ultimi 20 anni non si siano accorti del declino e non abbiano preso le contromisure lo si vede dal fatto che le uniche novità di questi anni arrivano dalla cosiddetta Società Civile.
Nel 2013 io lanciai l’idea e lavorai insieme ad alcuni parlamentari per portare a Torino la Autorità dei Trasporti con duecento posti di lavoro a tempo indeterminato. Attorno alla Autority dei trasporti c’è un giro di affari indotto dall’arrivo a Torino di tutte le imprese di trasporto e dei loro esperti per far valere le loro ragioni.
Nel 2018 lanciai le manifestazioni per difendere la TAV insieme alle imprese e alle madamin. Come ha riconosciuto Salvini a maggio 2019 , in un comizio a Settimo, “se si farà la TAV lo si deve soprattutto a Giachino”.
Nel 2020 per merito della iniziativa di Don Luca Peyron Torino ha avuto la promessa da Giuseppi di avere il Centro per la Intelligenza Artificiale.
Negli ultimi mesi l’ignavia del governo giallorosso ha tenuto fermi per quasi 2 anni i lavori della TAV e ha rischiato di farci perdere il Centro per la Intelligenza artificiale. Questo dimostra che non basta conoscere i problemi  ma occorre anche avere la competenza e la capacità di governo per passare dalle parole ai fatti.
Rispetto a tutti i Candidati Sindaci sono l’unico ad avere avuto la esperienza di stare al Governo del Paese. Con quella esperienza avrei chiesto a Giuseppi di inserire nella Legge di Bilancio dello Stato il finanziamento del Centro della Intelligenza artificiale. Così mi sarei incatenato alla porta del Ministro Demicheli (PD) pur di sbloccare il progetto della tratta italiana della TAV, così come dopo la visita alla FIAT insieme a Giuseppi avrei preteso che nel Bilancio dello Stato fossero stanziati più fondi per la rottamazione delle vecchie auto. In Francia hanno stanziato 8 miliardi, Giuseppi che piace tanto alle Donne, neanche 500 milioni.
Candidarsi a Sindaco di una Città in crisi come TORINO e’ il servizio più bello anche se il più impegnativo  per il futuro della Città e dei suoi Cittadini.
Lo faccio perché non vedo Candidati alla altezza dei grandi Sindaci che hanno rilanciato Torino dopo la perdita della Capitale nel 1864 e dopo la seconda Guerra Mondiale.
Per Torino ho fatto cose importanti e quindi sono più credibile nel promettere  alla Città la ripartenza della economia e del Lavoro, sia quello dipendente che quello autonomo di cui il governo giallorosso si è assolutamente dimenticato.
Nessuno mi condiziona,  non il Sistema Torino, non i Salotti che peraltro sono meno sensibili della regina Antonietta.
Come sono stati usati i soldi delle Fondazioni Bancarie se la Città è sempre più povera e noi dobbiamo contare sulla Assistenza della Caritas, del Cottolengo, del Sermig , della Comunità di S. Egidio etc.etc.
Per la Assistenza come per il ruolo di Vice Sindaco penso a una Donna. Tutti saranno chiamati a fare di più per far ripartire la economia e il lavoro. Chi ha avuto tutto e tanto da Torino deve fare la sua parte, non limitarsi a giocare in borsa o a puntare su qualche START-up.
Rilancerò le Fiere che qualcuno ha abbandonato, riporterò a Torino il Salone dell’auto , rilancerò turismo e commercio,  rilancerò l’aeroporto .
Non prometto cose irrealizzabili ma le cose che servono davvero. Più sicurezza mentre Torino oggi rischia di perdere ben due Commissariati.
Per la Movida e per la pulizia di strade e dei nostri magnifici porti penso a una Donna come Assessore .
Lavorerò insieme fin da subito al Sindaco di Genova, un caro amico, al Sindaco di Lione e a quello di Milano per mettere insieme le eccellenze e a trovare le sinergie economiche e sociali .  L’area economica che unisce queste 4 Città vale più di 600 miliardi di euro e ha potenzialità nella ricerca, nei servizi e nella manifattura che la porrà ai primi posti e potrà candidarsi a diventare la Silicon Valley d’Europa.
Ho scritto queste prime cose non tanto  per  evitare che vengano copiate ma perché ognuno possa attribuirne la responsabilità a chi sa di cosa ha bisogno Torino per ripartire con più lavoro dipendente e autonomo.
Sarò lieto di leggere i commenti e i suggerimenti,
Mino Giachino 
Candidato Sindaco di Torino 
Appoggiato dalle Liste
-SITAV SILAVORO 
-Lista SGARBI

Partita del cuore: la squadra della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro sfiderà la Nazionale Italiana Cantanti

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IL 25 MAGGIO TORNANO ALL’ALLIANZ STADIUI CAMPIONI PER LA RICERCA PER SOSTENERE LA BATTAGLIA CONTRO IL CANCRO

La squadra della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro sfiderà la Nazionale Italiana Cantanti. In campo, tra gli altri, Buffon, Pirlo, Allegri, i piloti della Ferrari Leclerc e Sainz, John Elkann e Andrea Agnelli. Tanti i modi per sostenere la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e l’Istituto di Candiolo-IRCCS. Diretta televisiva su Canale 5 dalle 21.

 

 Tornano in campo i “Campioni per la Ricerca”, la squadra della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro composta da personaggi dello sport, dello spettacolo e dell’imprenditoria nata nel 2013 per sostenere le attività di ricerca e cura dell’Istituto di Candiolo-IRCCS. Il prossimo martedì 25 maggio i “Campioni per la Ricerca” sfideranno la Nazionale Italiana Cantanti del capitano Enrico Ruggeri nella 30/ma edizione della “Partita del Cuore”, che si svolgerà all’Allianz Stadium di Torino. Una serata di spettacolo, sport e solidarietà trasmessa in diretta dalle ore 21 su Canale 5, con la conduzione di Federica Panicucci, i commenti di Pierluigi Pardo e le interviste di Giorgia Rossi.

Anche quest’anno in tanti hanno deciso di scendere in campo per dare un contributo alla lotta contro il cancro: tra gli altri, John Elkann, Andrea Agnelli, Neri Marcorè, Pavel Nedved, i piloti della Ferrari Lecrerc e Sainz, Shade, Antonio Giovinazzi, Gigi Buffon, Andrea Pirlo, Davide Cassani. Ma le sorprese saranno ancora tante.

Tre i partner principali che da sempre sono vicini alla Fondazione e che non si sono tirati indietro di fronte a questa chiamata: Jeep, Intesa Sanpaolo e Grimaldi Lines; grazie a loro, nonostante l’assenza del pubblico, si potranno destinare importanti risorse alla cura e alla ricerca del cancro dell’Istituto di Candiolo-IRCCS.

Per Gianmarco Sala, Direttore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro: “La trentesima edizione della Partita del Cuore vedrà ancora una volta una partecipazione significativa di esponenti del mondo dello sport, dello spettacolo, della cultura e dell’imprenditoria, che si sfideranno per una grande causa: sostenere la ricerca sul cancro. Pur senza la tradizionale cornice di pubblico, che nelle ultime edizioni ha sempre fatto registrare il tutto esaurito all’Allianz Stadium, sarà una serata speciale dedicata alla nostra Fondazione che proprio nel 2021 compie trentacinque anni: siamo sicuri che non mancheranno l’affetto e il sostegno delle persone, che in questi trentacinque anni hanno consentito la nascita e lo sviluppo dell’Istituto di Candiolo IRCCS”.

Anche da casa si potrà giocare un ruolo fondamentale e fare molto a favore dei Campioni per la Ricerca e della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro: è attivo (e lo rimarrà fino al 3 giugno) il numero solidale 45527. Si possono donare 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, Poste Mobile, Coop Voce e Tiscali. Chiamando lo stesso numero da RETE FISSA TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali, si possono donare 5 o 10 euro. Chiamando da rete fissa TWT, Convergenze, Poste Mobile si possono donare 5 euro.

Si potrà anche essere presenti all’Allianz Stadium “virtualmente” con l’iniziativa “Non ci sono, ma dono” attraverso il sitowww.ticketone.it: acquistando un biglietto (10 euro) si riceverà un attestato di partecipazione che potrà essere scaricato e postato sui propri social. Le prime cinque persone che lo faranno riceveranno in omaggio una chitarra autografata dai partecipati della Partita del Cuore.

Inoltre, sarà possibile donare anche aderendo al progetto “Partita del Cuore 2021 – scendi anche tu in campo!” aperto a tutti fino a luglio sulla piattaforma For Funding di Intesa Sanpaolo, Platinum Sponsor dell’iniziativa (www.forfunding.it), oppure direttamente tramite bonifico bancario all’Iban di For Funding IT32T0306909606100000047402 con causale “CUORE2021” e attraverso il sistema di pagamento “Satispay”.

For Funding è la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo che consente alle persone – fisiche e giuridiche – di donare e prestare denaro a selezionati progetti Non Profit in modo diretto, gratuito e senza l’utilizzo di intermediari. La piattaforma garantisce sicurezza e trasparenza, con una rendicontazione pubblica sia sull’andamento della raccolta, sia sul successivo utilizzo del denaro.

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus è stata costituita nel 1986 per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico, l’Istituto di Candiolo (Torino), capace di coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e di mettere a disposizione dei pazienti le migliori risorse umane e tecnologiche.

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro si occupa di reperire le risorse economiche attraverso attività di raccolta fondi e organizza tutte le iniziative e le manifestazioni necessarie per raggiungere questo scopo.

L’Istituto di Candiolo IRCCS è l’unico centro di ricerca e cura del cancro italiano realizzato esclusivamente attraverso il sostegno di oltre 300 mila donatori privati che, grazie alla loro generosità, ne hanno fatto un centro di rilievo internazionale. L’ Istituto di Candiolo è anche l’unico “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico” del Piemonte, riconosciuto dal Ministero della Salute, a testimonianza delle importanti scoperte fatte e pubblicate sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali. È inserito nella Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta e le sue prestazioni sono fornite in convenzione col Servizio Sanitario Nazionale o in regime di libera professione. Ha iniziato la sua attività nel 1996 e da allora ha sviluppato nuovi spazi e servizi. Oggi si estende su 56.500 mq, di cui circa 10 mila dedicati alla ricerca. A Candiolo lavorano circa 800 persone tra medici, ricercatori italiani e internazionali, infermieri, personale amministrativo e tecnici.

La Fondazione ha previsto per i prossimi anni un importante piano di sviluppo che permetterà all’Istituto di crescere ulteriormente, dotandosi così di nuovi spazi da mettere a disposizione di medici, ricercatori e, soprattutto, dei pazienti e delle persone a loro vicine. L’obiettivo è di curare sempre più persone e sempre meglio.

La raccolta fondi di quest’edizione della Partita del Cuore sarà destinata al rinnovo del parco tecnologico della Radioterapia dell’Istituto di Candiolo IRCCS, e in particolare alla sostituzione di una delle due Tomoteraphy, con apparecchiatura di ultima generazione e dalla tecnologia avanzata, che permetterà di offrire un servizio di altissima qualità nei trattamenti radioterapici ai pazienti.

www.fprconlus.it

Le antiche arti tra tradizione e innovazione

Accoglienza e convivialità sono le parole chiave che nell’Atelier torinese di Lorella Greco, orafa e designer di bijoux, respiri entrando.

Ad aprire la porta di un mondo magico, sospeso tra tradizione e innovazione, è il sorriso di Lorella che, insieme ad un buon caffè, fa dell’arte del ricevimento un vero e proprio rito irrinunciabile.

L’Atelier di via Vasco 2 è uno scrigno che contiene creazioni uniche, che racchiudono la sapienza di mani artigiane e il gusto per l’imperfetto: un cerchio, una linea, una geometria che, proprio perché imprecise, caratterizzano il concept dell’artista.

La passione di Lorella Greco nasce per caso: impiegata della Telecom a Torino, a quarant’anni si rende conto di avere una creatività dirompente e di non riuscire ad esprimerla con quel lavoro. Decide, così, di buttarsi a capofitto nel progetto che aveva a cuore: riuscire a creare una propria linea di gioielli.

Nel 2013 compra un bancone da orafo e comincia a studiare e produrre pezzi per la storica gioielleria sabauda  Cane, un paio di anni dopo apre un laboratorio in piazza Monastero, a Torino, fino ad arrivare all’Atelier artigianale di lavorazioni in bronzo e ottone di via Vasco, nel centro storico del capoluogo piemontese.

L’esposizione, a due passi dalla Cavallerizza reale, è allestita in un vecchio magazzino di fine Ottocento, probabilmente adibito alla sosta dei cavalli, che conserva un fascino retrò. Il pavimento originale in cementine e gli arredi, scovati nei mercatini che Lorella ama frequentare, sono un vero e proprio esempio di elegante commistione di stili che si sposa armonicamente con creazioni  raffinate ma al tempo stesso facili da indossare.

La cassettiera da tipografo che luccica come fosse nuova ospita la collezione “Antiche arti”, gioielli creati artigianalmente a telaio, proprio come si faceva un tempo. L’idea nasce nel corso di un soggiorno a Longobucco, nella sua amata Calabria, che vanta una tradizione secolare di tessitura a telaio di legno. Unire le vecchie tradizioni all’innovazione nel concetto moderno di gioiello: è questo l’obiettivo dell’artigiana torineseche, con grande passione, ha dato vita a monili davvero straordinari.

L’oro lavorato in minuscole catenelle si sposa perfettamente con la filatura di pregiato cachemire, scintillante lurex o semplice cotone, con un risultato di straordinaria eleganza e raffinatezza. La collezione comprende collane, anelli e bracciali che non possono non essere indossati uno accanto all’altro nei più originali accostamenti cromatici e tessili.

Le borse realizzate in macramè sono un altro assaggio di tradizioni del nostro passato. Pizzo antichissimo, era usato nel Medioevo principalmente per le bordure da corredo e viene lavorato con soli nodi e intrecci. Queste tecniche sono state riprese nelle borse che vanno a braccetto con i gioielli esposti in Atelier: pochi pezzi dai colori neutri e dalle fogge che sembrano senza tempo, un accessorio chic che non può certo mancare nell’armadio di ogni donna.

La gioielleria

Le prime creazioni di Lorella Greco sono state leFedone Materia”, anelli in bronzo, pensati in origine come fedi nuziali, per celebrare i 25 anni di unione con Roberto e diventate poi un vero e proprio must-have.

L’artista si ispira al concetto di “testa-cera”, ovvero l’idea nasce da un’intuizione che viene immediatamente modellata nel cosiddetto processo di “cera persa”. “Le idee migliori – spiega Lorella – nascono proprio quando sto lavorando la cera grezza. Prediligo le linee sinuose, i cerchi, le curve, ma che tutto sia assolutamente imperfetto, perché è un po’ come  con le persone: un difetto è tale se lo si rapporta a un’idea di perfezione, ma sotto un’altra luce questa mancanza può diventare una grande risorsa, una grande bellezza. Un gioiello perfetto non mi parla, un prodotto che appare non ancora finito lascia invece spazio al divenire e può essere tutto ciò che immaginiamo e che più ci affascina”.

Il rapporto umano è un lavoro…

Ciò che colpisce di più di Lorella Greco, oltre alla grande passione che guida le sue creazioni, è il rapporto con le clienti, che spesso diventano amiche, compagne di chiacchiere e di caffè. Lei è pronta a tendere un orecchio e ascoltare la storia di ogni donna che varca la soglia del piccolo cammeo di via Vasco, ognuna porta con sé una storia, un’emozione, un difetto che lei, con la pazienza di chi mette l’anima in quel che fa, sa trasformare in leggerezza, in orpello, in dono. Sì perché basta indossare un orecchino o mettere al dito uno dei suoi anelli per sentirsi una principessa, bella perché imperfetta.

In effetti il gioiello serve proprio ad attirare gli sguardi e le sue creazioni delicate e raffinate non eccedono mai, ma segnano un tocco di originalità in ognuno, un tocco speciale, che difficilmente si ritrova in un mondo così globalizzato, dove il lavoro dell’artigiano viene spesso sovrastato dalle produzioni di massa a basso costo e scarsa qualità.

“Con il lockdown legato al Covid la mia parte creativa – spiega Lorella – ha avuto un blocco. La mancanza di contatto con le persone non mi ha permesso di esprimermi, di socializzare, di condividere qualche momento di confidenza o semplicemente di confronto. Mi ha tolto la continuità. Oggi poter raccontare i miei bijoux a chi passa a trovarmi mi ricarica di energie, mi nutro soprattutto del rapporto con le clienti: la soddisfazione  di vedere una persona affascinata dalle mie creazioni è stimolante e appagante per chi fa questo mestiere. Anche per questo ho deciso di allestire un piccolo gazebo fuori dall’Atelier, per accogliere, tra un caffè e due chiacchiere, chi desidera entrare nel mio piccolo mondo”.

E tra gli ultimi e ricercati arrivi che Lorella ha deciso di ospitare nel suo spazio, si rimane affascinati dalle sete delle sciarpe dell’artigiano siciliano Eugenio Vazzano e dai secchielli in pelle di Red Whale: non resta che fare un salto a curiosare, per rifornire il guardaroba dell’estate!

Daniela Roselli

Il bollettino Covid di sabato 22 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 400 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 29 dopo test antigenico), pari all’1,6% di 25.284 tamponi eseguiti, di cui 18.082 antigenici. Dei 400 nuovi casi, gli asintomatici sono 166 (42%).

I casi sono così ripartiti: 40 screening, 273 contatti di caso, 87 con indagine in corso; per ambito: 11 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 80 scolastico, 309 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 362.216 così suddivisi su base provinciale: 29.228 Alessandria, 17.301 Asti, 11.344 Biella, 52.226 Cuneo, 27.808 Novara, 193.963 Torino, 13.497 Vercelli, 12.846 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.486 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.517 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 105 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 893 (45 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 7211.

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.809.789 (+25.284 rispetto a ieri), di cui 1.603.658 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.577

Sono 4 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.577 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.562 Alessandria, 701 Asti, 428 Biella, 1.438 Cuneo, 938 Novara, 5.528 Torino, 517 Vercelli, 369 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

342.430 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 341.430 (+743 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 27.158 Alessandria, 16.348 Asti, 10.472 Biella, 49.470 Cuneo, 26.340 Novara, 184.033 Torino, 12.610 Vercelli, 12.214 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.399 extraregione e 2.386 in fase di definizione.

Vaccini per i turisti, firmato l’accordo tra Piemonte e Liguria

E’ stato siglato il memorandum d’intesa tra le Regioni Piemonte e Liguria per la vaccinazione nel periodo delle vacanze estive.

“Verrà sottoposto all’approvazione del generale Figliuolo, che ha dato grande disponibilità”, ha detto il presidente del Piemonte Cirio, nel corso di un incontro  con il presidente della Liguria Giovanni Toti.

Avviata la sinergia tra Piemonte e Liguria per favorire nella stagione estiva la vaccinazione dei rispettivi abitanti in vacanza sulla costa ligure o sulle montagne piemontesi. Il primo atto è il protocollo d’intenti per la reciprocità vaccinale in ambito turistico firmato questa mattina a Torino dai presidenti Alberto Cirio e Giovanni Toti.

Erano presenti per la Regione Piemonte anche il vicepresidente Fabio Carosso, l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi e, in videocollegamento, l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio.

Il documento è stato già trasmesso al generale Figliuolo, commissario straordinario per l’Emergenza Covid-19, per ogni opportuna valutazione e se arriverà il via libera da Roma si partirà al più presto.

La sinergia prevede che:

– i residenti in Piemonte potranno ricevere la vaccinazione anti-Covid presso i punti vaccinali della Liguria, così come i residenti in Liguria potranno ricevere la medesima vaccinazione presso i punti vaccinali siti in Piemonte alle seguenti condizioni:

– il soggiorno deve avvenire a scopo turistico durante il periodo estivo e per una durata che rende difficoltosa la somministrazione del vaccino nel territorio di residenza;

– nella richiesta l’interessato deve attestare l’esistenza delle condizioni di applicabilità dell’accordo, specificare la sua condizione di soggetto non vaccinato oppure presentare la certificazione della data e tipologia della prima dose ricevuta, rilasciare le autorizzazione al trattamento dei dati.

Le modalità di prenotazione e di registrazione della vaccinazione e l’interoperabilità dei sistemi informativi di Liguria e Piemonte dovranno garantire l’organizzazione delle operazioni di vaccinazione dei cittadini, consentendo a chi si trova fuori regione di accedere ai sistemi.

L’avvenuta vaccinazione sarà notificata all’Anagrafe Vaccinale Nazionale Covid (AVC), che provvederà a inviare alla Regione di residenza le relative informazioni. Sulla base della rendicontazione trasmessa alle Regioni dall’AVC saranno stabilite le modalità per il riequilibrio delle scorte dei vaccini.

Nei prossimi giorni sui portali per la vaccinazione delle due Regioni verranno pubblicate tutte le informazioni pratiche per favorire l’operazione senza eccessiva burocrazia.

Le motivazioni che hanno portato alla conclusione del protocollo sono diverse:

– l’esistenza di una reciproca e rilevante mobilità turistica su scala annuale, e non solo stagionale, tra Liguria e Piemonte;

– la campagna di vaccinazione si sviluppa nella sua massima espansione durante la stagione turistica estiva, con evidenti conseguenze sulle prenotazioni nelle località interessate in conseguenza del tempo intercorrente tra l’inoculazione della prima e della seconda dose;

– il completamento del ciclo vaccinale risulta rilevante per il rilascio e la durata del “certificato verde”.

“La logica alla base di questo accordo – ha dichiarato il presidente Cirio – è quella di portare il vaccino alle persone, e non le persone al vaccino, e consentire a chi da un anno e mezzo ha dovuto sottostare alle restrizioni dovute alla pandemia di trascorrere le sue vacanze senza dover rientrare nella città di residenza per vaccinarsi. E’ inoltre la dimostrazione concreta di come le Regioni possono lavorare insieme per rendere più facile la vita dei cittadini con un’iniziativa che intende agevolare le persone. Le modalità dell’accordo sono basate sull’interscambio dell’anagrafe vaccinale e su un meccanismo di controllo dell’autocertificazione, il meno burocratico possibile. Piemonte e Liguria stanno procedendo in maniera molto spedita nella campagna vaccinale. Trovare un accordo nazionale per vaccinarsi in vacanza è complicato, ma ciò non toglie che non si possa procedere ad intese territoriali”.

“Se oggi prevediamo di dare un servizio ai cittadini – ha affermato il presidente Toti – lo dobbiamo anche allo straordinario lavoro che le nostre Sanità hanno svolto in questi mesi. Noi applichiamo le competenze delle Regioni e diamo dei servizi ai cittadini tenendo conto delle esigenze dei territori. Non vedo cosa ci sia di strano ma è il sale del regionalismo. Scegliere il regionalismo e poi accusarci di agire in modo diverso è qualcosa a cui non riesco a rassegnarmi. Abbiamo discusso con il generale Figliuolo di questo accordo, che non mi sembra per nulla stravagante, ma invece pragmatico e concreto. Se una persona non vaccinata o vaccinata solo con la prima dose riesce ad avere il vaccino dove è in vacanza riceve solo un servizio di buon senso e non è magari costretta a rinviare la somministrazione. Teniamo anche contro del fatto che se stiamo parlando di vaccini in vacanza vuol dire che la campagna vaccinale sta procedendo bene”.

“Stiamo lavorando per allineare i due sistemi informativi e farli dialogare – ha aggiunto l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – Si stima che siano circa 50.000 i liguri che vengono in vacanza in Piemonte e 250.000 i piemontesi che trascorrono le ferie in Liguria, ma i numeri di coloro che potenzialmente potranno aver bisogno di questo servizio sono nettamente inferiori, perché molti cittadini, soprattutto quelli più anziani, hanno già ricevuto entrambe le dosi. Potremo comunque rendere più agevole la vaccinazione ad un numero importante di persone, tenendo conto che più siamo veloci a vaccinare meno possibilità ha il virus di circolare”.

“Piemonte e Liguria da sempre hanno avviato rapporti di collaborazione – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio del Piemonte, Vittoria Poggio -. Si pensi ad esempio alle relazioni per agevolare gli scambi turistici culturali e commerciali e su quello della logistica. Siamo il retroporto naturale del nord-ovest. Da poco abbiamo avviato il progetto Viae, che apre la strada a nuovi itinerari escursionistici tra le due regioni. Garantire la sicurezza sanitaria è fondamentale, anche per il messaggio verso il mercato estero. Con questa operazione, infatti, tutti sanno di frequentare luoghi protetti in un regime sanitario completamente sotto controllo”.

Lascia a piedi un rider, ladro di bici fermato dalla Polizia

Poche ore prima era stato denunciato per spaccio e resistenza a P.U.

Giovedì sera un rider, con zaino in spalla, si ferma ad un bar tabacchi di corso Giulio Cesare per acquistare le sigarette. Nel mentre, un ragazzo gli ruba la bici che lo stesso aveva posteggiato fuori pochi istanti prima. Il fattorino lo insegue a piedi in direzione Porta Palazzo e quando incrocia una volante, attira l’attenzione della Polizia che, immediatamente, insegue il ladro: un 26enne marocchino irregolare sul Territorio Nazionale, riconosciuto dagli agenti del Commissariato Barriera di Milano perché denunciato nella stessa mattinata per spaccio e resistenza a Pubblico Ufficiale. Il giovane nella stessa mattinata era stato trovato in possesso di 3 frammenti di hashish e, alla vista dei poliziotti, aveva provato a disfarsi dello stupefacente dandosi a repentina fuga. Il ragazzo si gettava anche contro il poliziotto che lo aveva raggiunto nel tentativo disperato di fuggire.

Lo straniero viene stato arrestato per furto aggravato poiché trovato a bordo della bici rubata

 

Continuava da anni a subire violenze per non allontanare il padre dal figlio

Ha trovato il coraggio di denunciare anni e anni di maltrattamenti in famiglia

La telefonata di minacce fatta alla sorella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. L’uomo, al termine dell’ennesimo litigio per futili motivi con la compagna, al suo allontanarsi da casa per trovare un rifugio sicuro, ha pensato di chiamare la sorella di lei per avvisarla che questa volta era troppo: avrebbe comprato un coltello e avrebbe ucciso la donna. Immediatamente, si è attivata una rete di protezione nei confronti della vittima che, avuta la notizia, si è rivolta al 112 NUE per l’invio di una pattuglia a casa. Il figlio, intanto, era entrato nell’appartamento con la scusa di prendere un libro, trovando il padre addormentato sul divano e in soggiorno, in bella vista sul tavolo, un coltello da caccia di ben trenta cm. Gli agenti del commissariato Mirafiori intervenuti tempestivamente hanno raccolto la denuncia della donna, testimonianza di anni di violenze fisiche e psicologiche in nome della superiorità maschile, alla quale lei doveva semplicemente “obbedienza”. Negli ultimi tempi, anche in considerazione del lockdown per la pandemia, la situazione in casa si era fatta sempre più tesa.  I poliziotti hanno proceduto all’arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia.

 

I negozi dei centri commerciali riaprono nel weekend

Da sabato 22 maggio iniziano le  prime riaperture.

Aprono i negozi  nei mercati, centri commerciali, gallerie e parchi commerciali che erano  chiusi ormai da mesi nei fine settimana. Da lunedì 24 maggio sarà consentita la riapertura delle palestre. A Torino e provincia  nel week-end, negozi aperti nel Centro Commerciale Lingotto, nel Centro Porte di Moncalieri e Le Fornaci.

A Viali Shopping Park aperti tutti i negozi tutti i giorni dalle 9 alle 20 e il Carrefour aperto dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 21 e domenica dalle 8 alle 20.

Settimo Cielo Retail Park apre ora anche il sabato, la domenica e giorni festivi con orario 9.30 – 21. Food Court dalle 10 fino alle 23 dal lunedì alla domenica e Festivi. Il Retail park sarà aperto anche il 2 giugno 2021.

Mondojuve apre i suoi 100  negozi, 7 megastore, 1 iper e 1 area food. Nei bar e nei ristoranti  sprovvisti di posti a sedere all’esterno è attivo esclusivamente il servizio d’asporto e delivery.

Fino alla fine di maggio l’ipermercato Bennet seguirà i consueti orari: lunedì – sabato dalle 8.30 alle 21, domenica dalle 8.30 alle 20.

Volt si candida alle comunali di Torino

 Volt Torino incontra volontari e simpatizzanti online 

Torino – Volt, il Partito Paneuropeo, incontra simpatizzanti e curiosi in diretta FB il 27 maggio  alle ore 21.00 (https://meet.google.com/exs-chfi-aoa) per raccontarsi e condividere il suo programma per Torino

 

Volt conferma la propria candidatura alle prossime elezioni comunali a Torino e programma una serie di incontri online e nelle piazze per per parlare con le cittadine e i cittadini delle necessità della città e di come intende realizzarle. Si potranno conoscere le nostre proposte e discuterle insieme.

Nei prossimi giorni Volt comunicherà gli appuntamenti per i banchetti per la raccolta delle firme.

Altre informazioni:

https://volttorino.org/

https://www.instagram.com/volttorino/?hl=en

https://www.facebook.com/VoltTorino

Programma Elettorale per Torino 2021