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Afghani in fuga dai talebani: appello del Pd per l’accoglienza nei Comuni piemontesi

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Alcuni capoluoghi di provincia come Cuneo e Verbania, e un’altra ventina di comuni piemontesi  hanno ad oggi  risposto all’appello alla solidarietà lanciato dalla segreteria regionale del Pd e hanno concesso  la propria  disponibilità politica ad accogliere gli afghani in fuga dai talebani.

Il Pd piemontese  sta sollecitando in queste ore tutti i sindaci “ad attivarsi per supportare una politica di accoglienza coordinata a livello nazionale ed europeo, rivolta in particolare a chi ha collaborato con noi in questi anni e nutre fondati dubbi sull’atteggiamento talebano. Lo sforzo  dovrà essere sostenuto, anche economicamente, dal Governo con risorse dedicate. Questo è il tempo della solidarietà, non della demagogia e del populismo”.

Parole e musica in Monferrato

AL VIA UNA EDIZIONE DI ALTO LIVELLO MUSICALE E CULTURALE

La musica è cultura e la cultura è un ottimo veicolo per la promozione del territorio ed il turismo. E’ stato il leit-motiv degli interventi che si sono succeduti giovedì mattina nella sala del Consiglio provinciale di Alessandria a Palazzo Ghilini in occasione della presentazione della sedicesima edizione di ‘Parole e Musica in Monferrato’, iniziativa nata a San Salvatore Monferrato ma estesa poi a diversi altri centri del Monferrato.

PEM, questo l’acronimo del Festival è parte della rassegna Settembre Sansalvatorese ed è organizzato quest’anno dal Comune di San Salvatore Monferrato in collaborazione con Comune di Valenza, Comune di Lu-Cuccaro Monferrato, Comune di Balzola, Comune di Mirabello Monferrato e dal Tennis Club Country Sport Village Mirabello, con il patrocinio di Provincia di Alessandria, Regione Piemonte, Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato Unesco ed il contributo, tra gli altri di Fondazione Crt e Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. E anche per questa edizione, sotto la direzione artistica di Enrico Deregibus come da 8 anni a questa parte, l’offerta degli incontri è molto alta dal punto di vista qualitativo.

Il fulcro, come hanno ricordato, dopo l’introduzione del vice presidente della Provincia di Alessandria, Gian Paolo Lumi, il vice sindaco ed assessore alle manifestazioni di San Salvatore, Corrado Tagliabue e lo stesso Deregibus, sono degli incontri/intervista, non veri e propri concerti con cantanti e musicisti che si raccontano, inframezzando alle parole qualche canzone eseguita in modo assolutamente informale. Il programma, dunque, anche per il 2021, è ricco di appuntamenti di assoluto interesse: si parte alle ore 21.15  del 22 agosto, domenica, a San Salvatore con l’incontro con Francesco Bianconi, leader dei ‘Baustelle’, scrittore con il romanzo ‘Atlante delle case maledette’ e autore di molti testi di successo per il suo gruppo ed altri artisti. Il 28 agosto, alle 18.30 nel piazzale di via Colonnello Mazza a Cuccaro, nel comune di Lu e Cuccaro Monferrato, arriva Malika Ayane, cantautrice milanese con 5 partecipazioni a Sanremo e 2 Premi della Critica. Il 3 settembre, alle 18.30, sarà la volta di Nada, nome simbolo della musica italiana, protagonista di una fiction a lei dedicata su RaiUno, che sarà a Balzola in piazza Giovanni XXIII. La serata del 6 settembre, alle 21.15, a San Salvatore al Parco della Torre storica, vedrà una parziale deviazione del percorso musicale perché protagonista sarà il giornalista Luca Sofri, che racconterà l’esperienza del Post, il quotidiano online che dirige. A Valenza, invece, l’8 settembre, alle 21.15, arriva Davide Van De Sfroos, musicista e scrittore lombardo che presenterà il suo nuovo album ‘Maader Folk’. Valenza, come ha confermato ancora il vicesindaco Luca Rossi, aderisce da anni con convinzione alla rassegna e due artisti valenzani, recentemente scomparsi sono stati ricordati nel suo intervento da Tagliabue per il contributo dato nelle passate edizioni di PEM, Yel Bosco e Gildo Farinelli. Il 9 settembre, alle 21.15, il Country Sport Village di Mirabello ospiterà una serata con Erica Mou, vincitrice di un premio per la critica a Sanremo Giovani. Presenterà nell’occasione il suo album ‘Nature’ in uscita il giorno successivo. A San Salvatore, poi, il 14 settembre, alle 21.15 ci sarà una vera e propria leggenda della musica in Italia, Bobby Solo. Nel corso della serata una buona parte sarà dedicata alla musica, alle sue canzoni eseguite dal vivo. Alle 18.30, ancora all’ombra della Torre storica ci sarà Samuel, cantante ed autore con 9 album eseguiti con i Subsonica. Il 23 settembre, alle 21.15, nell’anfiteatro dei Giardini pubblici verrà dedicata una serata ad Ezio Bosso, grande direttore d’orchestra e compositore che aveva radici balzolesi. Sarà ricordato con la sua musica e con il nipote Tommaso, curatore della sua eredità artistica, ed Alessia Capelletti, curatrice del libro ‘Ezio Bosso. Faccio Musica’. A chiudere il festival il 24 settembre, sarà la tradizionale passeggiata letteraria dedicata quest’anno a ‘L’inferno di Dante’, con partenza dalle 19.30 in viale della Rimembranza e la partecipazione del ‘Teatro del Rimbombo’ che, in costumi d’epoca declamerà i versi più noti dei canti infernali della Commedia. Gli incontri verranno condotti da Deregibu che sarà affiancato da Alessandro Rosa con Nada, Riccardo Massola con Luca Sofri e Alberto Bazzurro con Davide Van De Sfroos.

GLI APPUNTAMENTI SONO AD INGRESSO GRATUITO ESIBENDO GREEN PASS E NEL RISPETTO DELLE NORMATIVE ANTI COVID

LA PRENOTAZIONE POSTO E’ OBBLIGATORIA INDICANDO NOME, COGNOME E RECAPITO TELEFONICO A segreteria.pem@gmail.com o al numero 371/4369046 (dal lunedì al sabato alle 10 alle 12)

 

Evade dagli arresti domiciliari. Rintracciato a Porta Palazzo

Ha tentato la fuga ma è stato bloccato dai poliziotti 

E’ durata qualche ora la fuga di un diciottenne marocchino sottoposto al regime degli arresti domiciliari in un alloggio di Barriera Milano; infatti, grazie a un controllo effettuato lo scorso giovedì sera da operatori del Commissariato Centro nella zona di Porta Palazzo, il giovane è stato identificato e rintracciato. Inizialmente, il ragazzo, che ha precedenti per reati contro la persona e la Pubblica Amministrazione, si è dimostrato collaborativo con gli agenti, ammettendo candidamente di essere “stanco” di stare in casa e di essere uscito per fare una passeggiata. Pochi istanti dopo, compreso che sarebbe stato nuovamente arrestato, il diciottenne ha cercato di fuggire correndo in direzione di corso Giulio Cesare. Nella concitazione, si è tolto le ciabatte, che probabilmente lo intralciavano nella corsa, ed è riuscito a percorrere diverse centinaia di metri, fin quando i poliziotti non lo hanno raggiunto, traendolo in arresto.

Igor Boni: “Damilano farebbe tutte le parti in commedia” 

L’intervento di Igor Boni (Presidente di Radicali Italiani): “Chi dà le concessioni e chi le riceve”

“Il Sindaco di Torino sarà anche il Sindaco della Città metropolitana. Uno dei contendenti della prossima competizione elettorale, Paolo Damilano, ha sulle spalle un conflitto di interesse che è una incudine pesantissima, che purtroppo continua a rimanere nell’oblio dell’informazione.

L’imprenditore Damilano, della Famiglia Damilano che è a capo della Società Pontevecchio srl, proprietaria di ben 7 marchi di acque minerali (tra cui la nota Valmora), vuole diventare sindaco della nostra città. Il Piemonte è la regione italiana che ha il maggior numero di concessioni attive per l’imbottigliamento delle acque minerali; le concessioni attive sono 46, 26 quelle effettivamente utilizzate, 4 fanno riferimento a Fonti di Vinadio, 4 a San Bernardo e 6 a Pontevecchio srl. Si tratta per la società Pontevecchio di un businnes assai redditizio (oltre 50 milioni di fatturato per oltre 4 milioni di utili) a fronte di concessioni dal prezzo irrisorio. Nulla di illegale s’intende, anzi: viva gli imprenditori capaci di creare lavoro e reddito.

Tuttavia la nota dolente c’è quando Damilano da imprenditore delle acque vuole diventare Sindaco. Delle concessioni una componente fissa calcolata sull’estensione della superficie dell’area oggetto di concessione viene introitata dalla città metropolitana, una parte variabile rapportata ai quantitativi di acqua minerale imbottigliata va alla Regione Piemonte, che gestisce anche il rinnovo delle concessioni. Le acque minerali sono soggette alle disposizioni della L.R. 25/1994. Il loro utilizzo è in regime di concessione che viene rilasciata dalla Città metropolitana. Il rilascio della concessione presume un permesso di ricerca, che ha durata di 3+2 anni mentre la concessione ha durata 20 anni.

Quindi se Damilano dovesse divenire sindaco sarà a capo dell’ente che fornisce permessi e concessioni alla Pontevecchio srl dove lui oggi risulta essere parte del consiglio di amministrazione (fino a poco fa Amministratore delegato) e suo fratello Presidente.

Credo che di questo ci si debba occupare e che Damilano sarebbe utile non si trincerasse dietro al solito no-comment. Io, come ho già detto e scritto, sono pronto a confrontarmi pubblicamente con lui per chiedergli come potrebbe essere libero con questi due ruoli sulle spalle e come potrebbe trattare liberamente e duramente con la regione Piemonte con questo conflitto di interesse. Damilano farebbe tutte le parti in commedia: chi dà le concessioni e chi le riceve. A mio modesto avviso si tratta di una questione dirimente”.

I teatri torinesi: Teatro Alfieri

Torino e i suoi teatri

1 Storia del Teatro: il mondo antico
2 Storia del Teatro: il Medioevo e i teatri itineranti
3 Storia del Teatro: dal Rinascimento ai giorni nostri
4 I teatri torinesi: Teatro Gobetti
5 I teatri torinesi :Teatro Carignano
6 I teatri torinesi :Teatro Colosseo
7 I teatri torinesi :Teatro Alfieri
8 I teatri torinesi :Teatro Macario
9 Il fascino dell’Opera lirica
10 Il Teatro Regio.

 

7  I teatri torinesi: Teatro Alfieri

“L’estate sta finendo, il caldo se ne va”…
Ferragosto segna il lento ma inesorabile inizio della chiusura degli ombrelloni.
Le afose città da cui siamo scappati ci sogghignano e attendono il nostro ritorno obbligato; anche questa volta l’abbronzatura sbiadirà e prima che il segno del costume scompaia del tutto saremo ormai immersi nel “tran-tran” lavorativo, pronti e solerti nel sognare la prossima e lontanissima estate.
Cosa possiamo fare, cari compatrioti torinesi, per alleviare la noia degli sbuffi del rientro?
Per fortuna la città delle “golose” gozzaniane ci viene in aiuto, offrendoci attività, passatempi e svaghi di cui sarebbe bene approfittare, non solo in questo specifico momento di ripresa della quotidianità, ma durante tutto il resto dell’anno.
Si potrebbe per esempio decidere di andare a teatro.
A Torino ci sono numerosi teatri, più di una decina, e le manifestazioni che si svolgono all’interno delle strutture consentono di soddisfare qualsiasi desiderio: gli amanti della lirica possono recarsi al Teatro Regio, coloro i quali preferiscono il balletto sono invitati ad andare in special modo al Teatro Nuovo e chi ama crogiolarsi nel piacere della prosa può accomodarsi sulle poltroncine vellutate dei teatri Colosseo e Alfieri e altri ancora.
Essenziale per la cultura torinese è il Teatro Stabile, ente di produzione e ospitalità per il teatro di prosa, che si occupa della gestione anche del Carignano, del Gobetti e della Cavallerizza Reale.
Si incastonano tra i grandi nomi delle strutture storiche di Torino molte piccole realtà, costituite da minute e preziose platee, che a loro volta propongono spettacoli di vario genere, dai classici, alle esibizioni sperimentali o avanguardiste; mi preme tuttavia sottolineare la silenziosa importanza di questi luoghi, che non solo contribuiscono ad accrescere il panorama culturale cittadino, ma offrono l’impagabile opportunità agli artisti emergenti di dimostrare il proprio valore, quando questi recitano davanti ad un ristretto ma incuriosito pubblico. Per citare degli esempi, il Valdocco, in via Salerno, il Molo di Lilith, in via Cigliano, l’Alfa Teatro, il salotto dell’operetta, in via Casalborgone, o anche il Cine Teatro Baretti, in via Baretti.
Questo pezzo è dedicato ad una delle principali strutture teatrali della città sabauda, il Teatro Alfieri.

Esso si affaccia sulla ottocentesca Piazza Solferino ed è una delle realtà maggiormente attive e conosciute, insieme ai teatri Regio e Carignano.
L’edificio, quando viene costruito, è pensato per l’esecuzione di rappresentazioni liriche ed equestri, a causa della notevole capienza; in un secondo momento il teatro viene utilizzato per ospitare in prevalenza spettacoli di prosa. Attualmente all’Alfieri si svolgono diversi generi teatrali, dai classici alla drammaturgia contemporanea, dall’operetta al musical.
Inoltre oggi lo stabile conferma la propria nevralgica posizione all’interno della scena culturale torinese, poichè continua ad ospitare numerosi protagonisti del teatro italiano. Tra le diverse personalità che hanno calcato il palcoscenico è opportuno ricordare Vittorio Gassman, Erminio Macario, Wanda Osiris, Walter Chiari, Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, Gino Bramieri, Giorgio Gaber, Gigi Proietti e molti altri.
La storia dell’Alfieri inizia a metà dell’Ottocento, ed è subito costituita da un ritmato susseguirsi di prime rappresentazioni e spettacoli di successo.
Progetta la struttura l’architetto torinese Barnaba Panizza, figlio d’arte del già noto Lorenzo, a cui si devono l’Ospedale San Giovanni Battista e il Regio Manicomio di Collegno.
Ad appena tre anni dall’inagurazione, avvenuta nel 1855, un incendio devasta lo stabile, che viene celermente ristrutturato e riaperto al pubblico. Dopo una seconda inaugurazione, avvenuta nel 1860, altri tre incendi divampano nel teatro, rendendo obbligatori ulteriori lavori di ristrutturazione che volontariamente seguono le linee originali. Il più evidente segno di continuità con il passato è dato dalla facciata, coronata da un imponente frontone triangolare che permane tuttora. I primi interventi sono diretti dallo stesso Panizza, che nel 1877 ridisegna la sala; segue l’ampliamento dell’ingresso nel 1901 ad opera di Pietro Fenoglio, successivamente nel 1927 il nuovo allestimento è a cura di Eugenio Mollino.
Come altri luoghi torinesi, anche l’Alfieri è duramente colpito dai bombardamenti avvenuti durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale; la struttura subisce due volte il violento impatto delle bombe: il 20 novembre 1942 e l’8 dicembre dello stesso anno.

Nel 1949 ulteriori restauri comportano l’ampliamento della platea e l’annessione delle due attuali gallerie.
Per quel che riguarda l’esterno, l’edificio, di alto valore ambientale, si presenta come un chiaro esempio di eclettismo di ritorno, tipico delle architetture novecentesche di prestigio. Particolarmente degna di nota è la facciata ottocentesca della casa, adiacente al teatro, che fa angolo con via Cernaia, progettata nel 1870 e abitata dallo stesso architetto Panizza fino alla morte, avvenuta nel 1895.
Ma non sono solo le mura e le ristrutturazioni architettoniche a costituire la storia di un teatro, bensì gli spettacoli che vi vengono rappresentati al suo interno. Lungi da me propinarvi il lunghissimo elenco di lavori che nel tempo hanno animato la scena dell’Alfieri, ma alcune opere mi pare opportuno segnalarle. Nel 1882 è eseguita la prima assoluta de “Il sortilegio”, di Antonio Scontrino, mentre nel 1888 è la volta de “La Mandragola” di Machiavelli, musicata da Achille Graffigna.
Negli anni Cinquanta del Novecento viene rappresentata la prima assoluta dell’opera eroicomica “Otto Schnaffs” di Sandro Fuga, diretta da Oliviero De Fabritiis. Più o meno nello stesso periodo il cartellone propone diverse prime: “Simon Boccanegra” di Verdi, diretto da Franco Ghione; “Pelléas et Mélisande” di Debussy; “La sposa venduta” di Smetana, diretta sempre da Ghione; “La Traviata” di Verdi diretta da De Fabritiis. Negli anni successivi si eseguono all’Alfieri numerosi altri spettacoli, tra cui di grande successo “La Bohème” di Puccini diretta da Gianandrea Gavazzeni e “Margherita da Cortona” di Licinio Refice.
A partire dalla seconda metà del Novecento è Giuseppe Erba a seguire la gestione dei programmi teatrali. Egli, grazie alle indubbie abilità di impresario, caratterizza gli spettacoli alfieriani in termini di qualità e varietà, ponendo attenzione nell’alternare prosa, performance jazz, teatro classico e operette.
Oggi l’Alfieri è gestito dalla Compagnia Torino Spettacoli, di cui fanno parte anche il Teatro Erba, nato come cinematografo, e il Teatro Gioiello.
Gentili lettori, non c’è molto altro che vi posso raccontare, anche perchè il teatro va vissuto “in prima linea”, non letto o guardato attraverso un monitor.
Quello che ancora mi sento di consigliarvi, è di dare una rapida occhiata all’attuale calendario degli spettacoli e giocare a scegliere quelli che più vi piacciono. Magari la piacevole visione di qualche interessante esibizione renderà più dolce l’attesa della tanto agognata prossima estate.

Alessia Cagnotto

 

 

Nuovo slogan per la campagna di Damilano: c’è da cambiare

Al via la nuova campagna di Paolo Damilano, candidato sindaco di Torino Bellissima e del centrodestra, con il nuovo slogan C’È DA CAMBIARE e nuovo messaggio in vista del voto.

Il lancio oggi tramite i canali social e i manifesti affissi in questi giorni in città. Qui il link al post su Facebook

«C’è moltissimo da fare. C’è da ricostruire il lavoro, la sicurezza, il senso stesso di una città che deve tornare Bellissima. Ma per farlo davvero, occorre un cambiamento vero, non retorico, un cambiamento nelle priorità: Torino e i torinesi prima degli apparati e delle logiche di potere.

Un cambiamento che può garantire solo un progetto che nasce civico e si è aperto alle energie migliori della città. Il nostro progetto, il vostro progetto. Il 3 e 4 ottobre cambiamo tutti insieme e riportiamo Torino all’altezza di sé!»

#CèDaFare #CèDaCambiare #DamilanoSindaco #TorinoBellissima #Torino

Arrestato per tentata estorsione: “Rivoglio il cane!”

Sabato mattina una cittadina chiama il 112 NUE, segnalando la presenza di un soggetto molesto che pretende da lei la restituzione di un cucciolo di cane.

Giunti sul posto, gli agenti della Squadra Volanti rintracciano l’uomo, cittadino italiano di 40 anni, davanti l’abitazione della donna. Questi riferisce di voler indietro il cucciolo, regalato alla proprietaria un mese prima, asserendo che questa non fosse in grado di mantenerlo in quanto, a suo dire, denutrito e mal tenuto. Le condizioni del cane appaiono ottimali agli occhi degli agenti. Ribadita l’intenzione di non voler assecondare la volontà dell’uomo, quest’ultimo decide di allontanarsi.

Dopo un’ora la donna allerta nuovamente il 112 NUE, riferendo che il quarantenne si era nuovamente palesato sotto la sua abitazione.

Alla vista della Volante, il reo tenta di allontanarsi, senza successo. I poliziotti ascoltano nuovamente la vittima che questa volta decide di aprirsi, rivelando il trascorso avuto con l’uomo. La fine della loro relazione lo aveva portato a rivalersi sul cucciolo, con parole e gesti che avevano scatenato nella donna un forte timore.

Durante la perquisizione, il quarantenne è stato trovato in possesso di un coltello da cucina di oltre 20 cm, occultato nei pantaloni.

Con numerosi precedenti di Polizia, sono scattate le manette per tentata estorsione ed una denuncia per porto di oggetti atti ad offendere.

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Juve: Pjanic in arrivo. Toro: Borini nuovo obiettivo

Il direttore sportivo della Juventus Fabio Cherubini si sta adoperando al massimo per portare in bianco ero,per la seconda volta, Miralem Pjanic finanziando il tutto con la cessione di Weston McKennie, dopo appena un anno dal suo arrivo. Il calciatore americano sarebbe un obiettivo di mercato di molte squadra, e dall’estero sarebbero arrivate anche le prime offerte. L’ex centrocampista dello Schalke 04 non sarebbe considerato incedibile e la sua partenza sembrerebbe l’unico modo per liberare spazio al bosniaco, il quale è disposto a ridursi anche l’ingaggio pur di tornare a Torino.

In casa granata c’è un nome nuovo per la trequarti:Fabio Borini,ex giocatore del tecnico granata Juric ai tempi del Verona.Dalla Turchia fanno sapere che il giocatore può liberarsi pagando la clausola di 2,5 milioni di dollari.Con Becao in difesa,Pobega a centrocampo e Borini sulla trequarti,Juric sarà contento e tirerà un grosso sospiro di sollievo in quanto avrà quanto richiesto per poter fare un campionato che collocherà il Toro tra l’ottavo ed il decimo posto.

Vincenzo Grassano

Torino e Piemonte restano in zona bianca

Pre-Report settimanale del Ministero Salute – Istituto superiore sanità

Nella settimana 9-15 agosto, in Piemonte, il numero dei nuovi casi segnalati risulta in crescita rispetto alla settimana precedente. La percentuale di positività dei tamponi resta al 2%, mentre l’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi decresce passando da 1.35 a 0.99. Il tasso di occupazione dei letti in terapia intensiva cresce da 1% a 2%, mentre resta stabile al 2% quello dei posti letto ordinari. Aumentano i focolai attivi, i nuovi focolai e il numero di persone non collegate a catene di trasmissione note. Il valore dell’incidenza e il numero dei ricoveri ancora contenuti concorrono favorevolmente a mantenere la nostra regione in zona bianca.

Auto dei carabinieri evita scontro ma investe donna sul marciapiede

All’angolo tra  Grosseto e  via Chiesa della Salute, una donna è stata investita da una pattuglia dei carabinieri che ha dovuto evitare un’auto che le aveva tagliato la strada.

Nell’impatto la donna è rimasta ferita ma non in modo grave ed è stata trasportata all’ospedale Giovanni Bosco in  codice giallo. La  polizia municipale sta verificando la dinamica dell’incidente.

Dalle prime ricostruzioni, ieri alle 18,30, la donna era sul marciapiede quando  è stata investita dall’auto dei carabinieri che viaggiava con la sirena accesa e che ha sterzato improvvisamente per evitare un’altra vettura che le aveva tagliato la strada. L’auto dei militari è così finita contro il marciapiede e le è scoppiato uno pneumatico.