Un progetto a cura del Dipartimento Educazione GAMDa oggi il percorso del Novecento della GAM di Torino è ancora più inclusivo: ad arricchirne la visita 10 schede multisensoriali finanziate da Fondazione CRT e realizzate nell’ambito dell’innovativo progetto di inclusione e accoglienza “Operatori museali e disabilità”, sostenuto e ideato da Fondazione CRT con Fondazione Paideia.
Le risorse di Fondazione CRT sono state erogate nell’ambito del bando Esponente, che sostiene le attività espositive e di riordino delle collezioni dei musei che tengono conto di una maggiore fruibilità da parte del pubblico, soprattutto dei giovani, e che pongono un’attenzione particolare allo sviluppo di strumenti operativi per favorire l’accessibilità alla cultura di persone con disabilità e con bisogni speciali. Il Dipartimento Educazione della GAM, che da sempre si impegna a garantire l’accessibilità all’arte e propone con grande costanza progetti per l’inclusione sociale, ha partecipato al bando ed è stato selezionato con il progetto GAM for ALL.
Un “traguardo” che si è aggiunto al percorso di formazione sull’inclusione che il Dipartimento ha avviato qualche mese prima, partecipando al workshop itinerante di “Operatori museali e disabilità” con il fine di formare i propri operatori per realizzare un progetto che migliorasse e aumentasse l’accessibilità e tentasse in qualche misura di “annullare” qualsiasi tipo di disabilità. Il nuovo progetto ha mosso i primi passi proprio in quell’occasione.
GAM for ALL ha impegnato il Dipartimento Educazione GAM, insieme al Direttore e gli esperti del settore dell’accessibilità, nell’identificazione di 8 opere pittoriche della collezione che potessero essere fruibili da tutti, con una particolare attenzione alle persone con difficoltà sensoriali (ciechi, ipovedenti, sordi, ipoacusici). Altre 2 schede raccontano invece il progetto, l’allestimento del ‘900 e la storia della GAM. È stato necessario un lungo lavoro di stesura e traduzione di testi con caratteristiche specifiche di alta leggibilità, registrazione di audio-descrizioni in italiano e inglese, riprese video con traduzioni in LIS e realizzazione di immagini in rilievo.
Il museo ha lavorato in stretta collaborazione con la Tactile Vision Onlus e l’Istituto dei Sordi di Torino. Le traduzioni nella Lingua dei Segni Italiana – LIS sono infatti realizzate da insegnanti sordi dell’Istituto: non si tratta quindi di una trasposizione dall’Italiano al LIS, ma di una descrizione che segue le regole grammaticali e le tempistiche della Lingua di Segni perché realizzate da persone “madrelingua”. L’apporto e la collaborazione con alcuni soci dell’UCI – Unione Ciechi Italiana ha infine permesso di verificare la qualità e la comprensione tattile delle immagini e, sul piano linguistico, la validità dei testi che guidano l’esplorazione.
Attraverso accorgimenti di natura multimediale e multisensoriale, questi 10 supporti sono in grado di comunicare l’opera d’arte in modo semplice e inclusivo, rivolgendosi a un pubblico il più ampio possibile, per età e abilità, con una particolare attenzione alle persone con difficoltà sensoriali.
SCHEDA TECNICA
n. 10 schede multisensoriali in formato A3, in materiale leggero, agili da consultare, che contengono:
· Immagine visiva ad alta qualità dell’opera selezionata a colori (o di mappe se si parla della struttura museale) · Immagine dell’opera in rilievo, realizzata con una resina trasparente, per agevolare l’esperienza tattile di ipovedenti e ciechi. · Testo ad alta leggibilità (sia per il carattere e il font utilizzato sia per il lessico semplificato ed essenziale) contenente informazioni sull’opera o sul museo. · Titoli e autori tradotti in Braille · QR code o NFC* per accedere a contenuti di audio-descrizione per non vedenti (o per chiunque sia agevolato all’ascolto di un audio piuttosto che alla lettura di un testo) in Italiano e in Inglese. · QR code o NCF* per accedere al video descrittivo in LIS, Lingua dei segni italiana, per i sordi.
Il tempo di analisi di un’opera dura tra i 5 e i 7 minuti.
Le 10 schede sono collocate in appositi contenitori ad altezza agevole, posizionati nelle sale della collezione permanente del Novecento accanto all’opera esposta.
Il Dipartimento Educazione GAM propone quotidianamente attività rivolte a diverse tipologie di disabilità, fisiche e cognitive. Tuttavia il tema dell’accessibilità è un argomento più complesso, che comprende ad esempio anche l’agevolazione sul prezzo del biglietto, per consentire a tutta la cittadinanza di accedere al museo, e per favorire una cultura di inclusione e accoglienza. Le schede sono infatti a disposizione di tutto il pubblico, a uso gratuito, e si possono utilizzare in completa autonomia con il solo ausilio di un comune cellulare.
I musei sono sempre più chiamati a immaginare metodi e azioni efficaci per arricchire la qualità dei servizi a favore di tutti i pubblici. Questo progetto, realizzato anche grazie al supporto delle nuove tecnologie, non è che un altro piccolo tassello per raggiungere grandi obiettivi.
* sensori di prossimità NFC (Near Field Communication)
Link alla playlist video su Youtube
Per informazioni: Dipartimento Educazione GAM t. 011 4436999 infogamdidattica@fondazionetorinomusei.it
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“Street Art in Blu3”. Fino al 26 settembre
Sì, ovviamente c’è anche Lui. Lui con la L maiuscola. Il primo della classe. Il più ribelle, il più aggressivo, il più blasfemo, il più ironico, il più politicamente sovversivo, il più “magico”, capace di distruggere a distanza una copia della sua celebre “Girl with Balloon” prima della fine della battitura all’asta di Sotheby’s nel 2018, sotto lo sguardo incredulo e sbigottito del pubblico presente.
Certo. Non potevano mancare le opere del grande – eternamente “unknown”, come molti altri suoi colleghi celati dietro improbabili e misteriosi pseudonimi – Banksy da Bristol nella ricca carrellata di opere esposte fino al 26 settembre nella mostra “Sreet Art in Blu3” (seconda edizione) voluta da Claudia e Andrea Spoto, in collaborazione con il collettivo di collezionisti “Xora”, negli spazi del Teatro “Colosseo”, il più grande teatro privato, per numero di posti, del Piemonte. Se di grande “Arte di Strada” o “Arte Urbana” si vuol parlare con una visione a carattere internazionale, Banksy non poteva di certo essere dimenticato. Dicono le curatrici, la svizzera di Lugano Serena Maisto (anche lei presente con sue opere in mostra e curatrice dell’immagine guida) e Lacryma Lisnic: “Dopo l’esperienza del 2019 torniamo al Colosseo con una seconda mostra, che però viviamo ‘alla terza’. Il 3 infatti ricorda sia la B di Blu che la lettera con la quale si firma Bansky, ancora una volta protagonista della nostra mostra, in dialogo con i lavori di 3D, ovvero Robert Del Naja. Sono la stessa persona? Sono artisti che collaborano in un progetto collettivo? Non diamo risposte, ma sarà il pubblico a farsi emozionare dalle loro opere”. Quasi 150 sono i lavori di 36 artisti esposti negli spazi del teatro, nei corridoi, sul palcoscenico, nel foyer in un vero e proprio allestimento fra luci e musica, in un percorso di assonanze e rimandi fra esterno e interno, luci e ombre, passato e presente. Originali, print, serigrafie, copertine di LP che hanno fatto la storia della musica e dell’arte, insegne stradali e persino una falsa banconota a firma di Banksy: “opere diverse e diversi materiali per raccontare un mondo fatto di rimandi, influenze, percorsi di senso”. Il titolo della rassegna rimanda all’italiano Blu, fra i nomi più importanti della street art mondiale. Anche di lui non si conosce la vera identità, né il nome né la data di nascita; si ipotizza sia nato agli inizi degli anni ’80 a Senigallia, comincia a farsi conoscere nel ’99 con alcuni graffiti realizzati un po’ ovunque (muri, saracinesche, cartelli stradali e quant’altro) nel centro storico di Bologna e nel 2011 viene segnalato dal “Guardian” come uno dei dieci migliori street artist in circolazione. Al “Colosseo”, presenta 32 opere. Da segnalare “Rennes”, prova d’artista in preparazione del murales realizzato in occasione del “Festival Mettre en Scene” nel 2010 nell’omonima cittadina francese sulla facciata di un teatro e il potentissimo “Il Grigio di Blu”, frammento di una delle opere coperte a Bologna nel marzo del 2016 in polemica con la tanto discussa mostra degli “stacchi”, in corso nel capoluogo emiliano. Atto di rivolta. Che crea, non distrugge. “Se si potesse grattare la patina di vernice da quest’opera, si vedrebbe un frammento di uno dei murales cancellati a Bologna”. Il muro, appunto. Dice Banksy: “Un muro è una grande arma. E’ una delle cose peggiori con
cui puoi colpire qualcuno”. E quanto se n’è servito, di quest’arma, l’artista di Bristol! Lui che ha fatto del suo segno uno dei maggiori esempi di “arte politica” del contemporaneo. Quaranta le sue opere esposte al “Colosseo”. Dalla celeberrima “Girl with Balloon”, diventata dopo l’“incidente” (di cui s’è detto) all’asta di Sotheby’s, “Love is in the Bin”, alla “Di-Faced Tenner”, la prima opera di Banksy ad entrare nella collezione privata del “British Museum”: una falsa banconota da 10 sterline raffigurante Lady Diana, con sopra l’iscrizione provocatoria “Banksy of England” e il motto “I promise to pay the bearer on demand the ultimate price”. Fra i tanti nomi importanti presenti in mostra, da segnalare anche lo spagnolo (Gonzalo) Borondo con i suoi volti e corpi deformi e incompleti “che si attorcigliano e straripano con crudeltà”, insieme a 3D, ovvero il britannico Robert Del Naja, produttore, musicista, cantante e rapper, fondatore dei “Massive Attack”. Sempre più insistenti le voci che possa proprio essere lui a tutti gli effetti il vero Banksy. Gira e rigira, sempre a Lui, si ritorna.
Gianni Milani
“Street Art in Blu3”
Teatro “Colosseo”, via Madama Cristina 71, Torino; tel. 011/6698034 o www.teatrocolosseo.it
Fino al 26 settembre
Orari: dal mart. al ven. 15/19 – sab. e dom. 10/19
Pubblicati i bandi di concorso per le categorie D (laureati) e C (diplomati) per diversi profili professionali. Le assunzioni saranno tutte e tempo pieno e indeterminato.
Sono 280 in totale i posti di lavoro con contratto a tempo indeterminato messi a bando dalla Regione Piemonte: 50 per la categoria C, riservata ai diplomati, e 230 per chi ha un titolo di studio di laurea. Questi i numeri dei bandi di concorso pubblicati dall’amministrazione regionale in questi giorni.
Come ha sottolineato l’assessore regionale al Personale, la Regione Piemonte torna ad assumere dopo molti anni di stasi. Si tratta di un’ottima notizia per chi è alla ricerca di un impiego di carattere pubblico, ma è soprattutto una buona notizia per l’amministrazione pubblica piemontese, che potrà così contare su una decisa implementazione del personale.
Grazie al lavoro svolto in maniera esemplare dagli uffici, anche nei mesi più difficili della pandemia, sono state individuate le aree a più elevato bisogno di personale, anche in ragione dei numerosi pensionamenti degli ultimi anni e della necessità di immettere risorse umane ‘fresche’ nelle strutture. Sono state così focalizzate le necessità alle quali questi bandi potranno dare una copertura ottimale a tutte le funzioni individuate. In particolare, la categoria C prevede 50 posti per il profilo di ‘collaboratore amministrativo contabile’ e richiede il possesso del diploma di scuola superiore, mentre la corposa categoria D richiede una laurea o titolo equipollente differenziati a seconda dei profili professionali e offre ben 230 posti per: 50 ‘Istruttori addetti ad attività in materia di agricoltura e foreste’, 26 ‘Istruttori addetti ad attività di pianificazione e gestione ambientale e delle risorse naturali’, 54 ‘Istruttori addetti ad attività tecniche del territorio’, 30 ‘Istruttori addetti ad attività economico-finanziaria’ e 70 ‘Istruttori addetti ad attività amministrativa e giuridica’.
I requisiti richiesti sono molto specifici e prevedono, tra le altre cose, anche le prova di lingua straniera e di capacità informatiche. Ci sarà una preselezione, non prevista per chi già lavora all’interno della struttura della Giunta Regionale, e successivamente una prova scritta e una orale. Ad ogni prova sarà assegnato un punteggio che andrà a costruire la graduatoria finale dei futuri dipendenti della Regione. Come evidenziato dall’assessore regionale al Personale, questo concorso è stato studiato in modo da mettere l’accento sulle competenze e sulla qualità dei candidati: è infatti fondamentale per l’amministrazione pubblica poter contare su un ricambio così importante per il personale che porterà avanti il futuro di tutta la struttura.
Le domande di partecipazione devono essere compilate on line entro l’11 ottobre seguendo le istruzioni dei Bandi 192, 193,194,195 e 196 pubblicati sul sito dei bandi regionali all’indirizzo https://bandi.regione.piemonte.it/concorsi-incarichi-stage
TORINO RICORDA GINO STRADA “CIAO GINO. ORA CONTINUIAMO NOI”
MARTEDI’ 14 SETTEMBRE RIAPRE L’INFOPOINT DI TORINO CON UNA GIORNATA SPECIALE IN RICORDO DI GINO STRADA, FONDATORE DI EMERGENCY
LETTURE, MUSICA E VIDEO DALLE 15 ALLE 22 IN CORSO VALDOCCO 3
“I pazienti vengono sempre prima di tutto”, il senso di giustizia, la lucidità, il rigore, la capacità di visione: erano queste le cose che si notavano subito in Gino Strada, chirurgo e fondatore di EMERGENCY.
Ora spetta a tutti noi rimboccarci le maniche, portare avanti l’eredità di Gino e imparare a guardare lontano, come faceva lui.
Per questo il 14 settembre vi invitano all’Infopoint di Torino, in corso Valdocco 3, per un ricordo corale tra video, scritti e testimonianze, ma anche per accogliere e incontrare tutte le persone che vogliono unirsi a noi in questo cammino.
Per maggiori informazioni emergencypoint.torino@emergency.it
EMERGENCY INFOPOINT è uno spazio informativo aperto a tutti, un punto di riferimento per i sostenitori di EMERGENCY e per chiunque voglia conoscere le attività dell’associazione che dal 1994 offre cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.
EMERGENCY è un’associazione indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Da allora EMERGENCY ha curato oltre 10 milioni di persone, una ogni minuto. EMERGENCY promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.
Ore 21
Torinesi in agrodolce
Sprofondo bianconero e frizzante granata.
In teoria si,in pratica no. Calma e gesso come si suol dire. La Juve è in crisi d’identità e lo certifica la classifica: 1 solo punto dopo 3 partite,-8 da un terzetto in testa alla classifica che sta volando sulle ali di un irrefrenabile entusiasmo: Napoli,Roma e Milan.La squadra bianconera di Max Allegri siamo certi si riprenderà:ha un organico con 18 titolari effettivi e la scelta di rinunciare a Ronaldo è stata ponderata. Mai tenere un giocatore controvoglia,specie se è un fuoriclasse come il portoghese.La Juve ha già pronta la sua occasione di riscatto.In Champions League contro il Malmoe nella prima giornata del girone H che vede presenti oltre ai bianconeri e svedesi,il Chelsea e lo Zenit San Pietroburgo.Ricordiamo che si qualificano agli ottavi le prime 2 squadre in classifica.
Finalmente entusiasmo in casa granata dopo una crisi depressiva biennale.Juric ha riacceso l’entusiasmo.Rotonda vittoria contro la Salernitana ma aldilà del risultato convince la prestazione del Toro.La mano del tecnico croato si vede:il Toro non subisce,reagisce e crea gioco stazionando nella metacampo avversaria,come già successo nelle prime giornate culminate in 2 sconfitte di misura contro Atalanta e Fiorentina che potevano esser entrambi pareggi. Piacciono i nuovi innesti,giovani grintosi e vogliosi,dal tasso tecnico elevato, è in Toro che gioca a calcio finalmente. Zima,Pobega,Pjaca,Brekalo,Praet,tanta qualità in difesa ed a centrocampo,settore da sempre in difficoltà per la squadra granata.Certo si devono
frenare i facili entusiasmi, il banco di prova importante sarà già venerdì prossimo a Reggio Emilia contro il Sassuolo.Siamo certi, però,che questo Toro vale un centroclassifica tranquillo senza i patimenti degli ultimi 2 anni.
Vincenzo Grassano
Covid, il bollettino di lunedì 13 settembre
COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato87nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 14 dopo test antigenico), pari all’ 0,6% di 15.508tamponi eseguiti, di cui 12.591antigenici. Degli 87 nuovi casi, gli asintomatici sono 47 (54,0%).
I casi sono così ripartiti: 24 screening, 52 contatti di caso, 11 con indagine in corso, 2 importati dall’estero.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 379.434,così suddivisi su base provinciale: 31.020 Alessandria, 17.977 Asti, 11.960 Biella, 54.770 Cuneo, 29.549 Novara, 202.180 Torino, 14.181 Vercelli, 13.557 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.557 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.683 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 24 ( – 1 rispetto aieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 195 (+5rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 3.537.
I tamponi diagnostici finora processati sono 6.709.545(+ 15.508rispetto a ieri), di cui 2.090.477risultati negativi.
I DECESSI RIMANGONO 11.733
Nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 comunicato oggi dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.
Il totale rimane quindi di 11.733deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.571 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.457 Cuneo, 946 Novara, 5.609 Torino, 529 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
363.945 GUARITI
I pazienti guariti diventano complessivamente 363.945(+194rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.086 Alessandria, 17.065 Asti, 11.411 Biella, 52.666 Cuneo, 28.400 Novara, 194.766 Torino, 13.503 Vercelli, 13.087 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.470 extraregione e 2.491 in fase di definizione.
“Sono 651 i posti letto di terapia intensiva al momento presenti in Piemonte e oltre un centinaio verrà attivato al più tardi entro un anno”. Lo ha dichiarato il coordinatore dell’Area sanitaria dell’Unità di crisi Emilpaolo Manno nel corso della seduta della Commissione Sanità dedicata a un approfondimento sull’argomento.
“Alle 327 terapie intensive ‘storiche’ – ha spiegato Manno – si sono in questi mesi aggiunti 164 posti letto quiescenti che non derivano da riconversioni ma dalla quota letti prevista nel Piano Arcuri (che ne prevede complessivamente 299) e da letti allestiti e non occupati nei vari ospedali, nonché da 160 posti letto funzionali predisposti e finanziati con fondi regionali. Un numero che dovrebbe permettere di affrontare con relativa tranquillità la quarta ondata di pandemia, dal momento che al 31 marzo 2020 (prima ondata) i posti erano 459, al 22 novembre 2020 (seconda ondata) 414 e al 22 marzo 2021 (terza ondata) 364”.
“Dei pazienti Covid attualmente ricoverati in degenza ordinaria – ha aggiunto – il 67% non è vaccinato o ha ricevuto una sola dose, mentre il 33% ha ricevuto la vaccinazione completa; di quelli in terapia intensiva, invece, il 70% non è vaccinato o ha una sola dose e il 30% lo è, ma si tratta di pazienti con patologie pregresse”.
Ai componenti del gruppo Pd Manno ha risposto che “si auspica, con la quarta ondata, di non creare nuovi Covid Hospital ma s’intende tutelare le attività ad alta specializzazione di ogni Azienda per non bloccare ulteriormente le liste d’attesa”.
Al capogruppo di Luv ha espresso la necessità di “prestare attenzione alle fasce più giovani della popolazione per cercare di evitare il più possibile che vengano ricoverati in ospedale”.
Al presidente della Commissione (Lega) e al M5s ha spiegato che “la disponibilità di terapie intensive consentirà, anche dopo la pandemia, di fare un’analisi dei bisogni regionali e potrà consentire, sugli esempi israeliano e svedese, di mantenere posti perfettamente funzionali da attivare celermente in caso di bisogno”.
La Commissione ha poi iniziato l’esame delle Proposte di legge su prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi del comportamento alimentare, presentate rispettivamente dai gruppi Pd e Moderati.
Su proposta dei primi firmatari si è stabilito di procedere alla costituzione di un gruppo di lavoro – presieduto dal presidente della Commissione e a cui prenderà parte anche l’Assessorato alla Sanità – per affrontare i nodi critici rilevati da associazioni ed enti interessati nel corso delle consultazioni on line che consenta di arrivare a un testo condiviso da tutte le forze politiche.
Lunedì 13 settembre Ezio Bosso avrebbe compiuto 50 anni, così Oscar Giammarinaro, meglio conosciuto come oSKAr già leader della storica band mod torinese Statuto, pubblica un inedito per festeggiare il suo compleanno.
“La musica magica” è il nuovo singolo e videoclip di Oscar Giammarinaro, da lunedì 13
settembre in tutte le piattaforme digitali distribuito da Universal, proprio dedicato all’amico fraterno ed ex bassista degli Statuto Ezio Bosso prematuramente scomparso lo scorso anno.
La canzone composta nel 2019 e presentata all’ultimo Festival di Sanremo, era stata apprezzata dallo stesso Bosso prima della sua morte: “Avevo scritto una canzone per “Xico” –commenta Oscar-, (questo il soprannome affettuoso con il quale i mod di piazza Statuto hanno sempre chiamato Bosso), come regalo per il suo compleanno, a lui era piaciuta molto, al punto che avevo pensato di proporla al Festival di Sanremo. Ezio mi disse che se il brano fosse stato scelto, l’avrebbe arrangiato lui stesso per l’orchestra. A maggio però, Xico ci ha lasciati e la canzone è rimasta lì, come una nostra foto, bella e struggente nello stesso tempo”. Da qui la decisione di provare il Festival e ora di pubblicarla per rendere omaggio alla memoria del musicista, ma, anche all’amico con il quale ha condiviso l’amore per la cultura mod.
Nel videoclip realizzato da Erika Grosso, le note e le parole di Oscar scorrono sullo sfondo di una Torino autunnale tra sonorità cool jazz e pop soul. I protagonisti della storia sono interpretati dai fratelli Julian e Zak Loggia (figli di Alex, storico chitarrista degli Statuto e componenti della band “Omini” che stanno per pubblicare il loro nuovo singolo), rispettivamente nei panni di giovanissimi Ezio e Oscar. Avanti e indietro per la città, che per un attimo ritorna a quegli Anni ’80 che fecero da sfondo al loro sodalizio, i due ragazzi si divertono a suonare e cantare condividendo quella passione per la musica che è stata alla base della loro amicizia e delle loro rispettive carriere. Tra pianoforti, spartiti e contrabbassi le scene si concludono al giardino di piazza Statuto, che da pochi mesi, porta proprio il nome di Ezio Bosso.
Tutti i diritti d’autore del testo saranno devoluti in beneficenza a Radio Parkies – Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani, realtà internazionale già supportata da Bosso negli ultimi mesi di vita.
Il nuovo singolo sarà presentato dal vivo nei prossimi giorni in tre incontri dedicati:
martedì 14 settembre ore 21, presso Il Circolo dei Lettori Torino
mercoledì 15 settembre ore 19.30, presso Gallery16 Bologna
domenica 3 ottobre ore 21, presso Arci Bellezza Milano
SOCIAL
https://www.facebook.com/oscarilmod
https://www.instagram.com/oscar_giammarinaro/
MULTILINK PIATTAFORME
https://udsc.lnk.to/MusicaMagica
VIDEOCLIP UFFICIALE
https://www.youtube.com/watch?v=dsi1HfvnOO0
L’assessora Leon rapinata in strada a San Salvario
Ieri sera l’assessora comunale alla Cultura Francesca Leon è stata rapinata a San Salvario, verso le 21,30
Stava rientrando a casa quando un uomo ha cercato di strapparle la borsa. Il rapinatore non era armato e non l’ha aggredita ma si è fatto dare il denaro che aveva nel portafoglio, poi è fuggito. Leon ha gridato ma la strada era deserta. L’Assessora ha chiamato la polizia e poco dopo è arrivata una volante.
Il ‘Gruppo’ , leader nelle bonifiche e soluzioni ambientali, ha presentato in anteprima mondiale i primi materiali edili per arredo urbano e pavimentazione ottenuti con geopolimeri da fanghi di dragaggio e segagione.
Si è conclusa con pieno successo la ‘Milano Design Week’, evento-satellite diffuso su tutto il capoluogo lombardo del ‘Salone del Mobile’, che ha visto la partecipazione del ‘Gruppo Marazzato’ – azienda piemontese leader nelle bonifiche e nella gestione e smaltimento di rifiuti industriali liquidi e solidi dal 1952 – con un proprio spazio specifico all’interno dell’originale mostra ‘RoGuiltlessplastic’ a firma di Rossana Orlandi, ospitata dal 4 al 12 Settembre scorsi presso il ‘Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci’, parte di un progetto internazionale atto a creare consapevolezza sulle tematiche del riutilizzo e del riciclo dei rifiuti.
“Un’utile e stimolante occasione di confronto in cui abbiamo avuto il piacere di condividere le esposizioni del TrashFormation Village, un villaggio visionario dedicato a design, architettura, arte, tecnologia, sport e musica insieme al Politecnico di Torino, che ringraziamo per la preziosa opportunità offertaci”, esordisce soddisfatta Eleonora Longo, Coordinatrice del ‘Centro Ricerca e Sviluppo’ di cui il noto brand vercellese si è recentemente dotato per ampliare nonché approfondire i propri interessi sul tema della ricerca finalizzata a nuove soluzioni per l’ambiente.
“In quel contesto – prosegue – ci è stato possibile presentare in anteprima al grande pubblico il frutto di un progetto nato un paio d’anni fa con il Politecnico di Torino dal titolo ‘Geopolimeri di fanghi di dragaggio e segagione’, consistente nella realizzazione di prototipi di piastrelle per pavimentazione urbana derivati da inerti, per produzione su scala industriale. È stato affascinante vedere i nostri manufatti sperimentali accanto a installazioni, sculture di noti artisti e architetti. Per la prima volta il mondo del design apre al rifiuto, cercandone una nuova dimensione estetica funzionale al completamento e arricchimento insieme di una delle fasi più significative dell’economia circolare: quella legata all’attenzione per il prodotto finale. Abbiamo riscontrato in loco grande attenzione da parte dei visitatori, ricevuto molteplici richieste e soprattutto inaugurato tutta una serie di relazioni umane e professionali che ci incoraggiano nel proseguire con maggiore entusiasmo, impegno e investimento nel cammino sin qui intrapreso”, conclude l’Ingegnere che coordina le attività del polo torinese di ricerca e sviluppo targato ‘Gruppo Marazzato’.