ilTorinese

Altra rapina in farmacia, Fdi: “Barriera fuori controllo”

“Non è accettabile che in un paese civile i dottori di una farmacia di periferia subiscano tre furti in appena un anno, nell’indifferenza dello Stato – a dichiararlo sono la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli e la capogruppo di Fdi in Circoscrizione 6 Verangela Marino, intervenendo sull’ultimo caso di cronaca a Barriera di Milano. “Presenterò un’interrogazione al Ministro dell’Interno – prosegue Montaruli – per chiedere conto della situazione in cui versa la periferia nord di Torino, divenuta ormai un far west tra rapine e spaccio, senza che da Prefettura, Comune e Ministero arrivino le adeguate risposte. Il caso del carabiniere ferito durante un tentativo di rapina qualche tempo fa avrebbe dovuto destare qualcuno dal torpore, ma evidentemente così non è stato”. “Basterebbe che chi di dovere andasse a riprendere in mano le decine di appelli, denunce, chiamate d’emergenza e petizioni dei residenti per rendersi conto della situazione in cui versa il nostro quartiere – dichiara Marino -. Come Fratelli d’Italia in circoscrizione 6 saremo al fianco dei tanti cittadini e commercianti onesti di Barriera che ogni giorno subiscono degrado e illegalità, ma serve un intervento risoluto. Comune, Prefettura e Ministero ascoltino il grido di protesta che arriva dalla nostra periferia”.

Frontale tra auto: un morto e due feriti

Tragico incidente venerdì scorso a Mappano, nel Torinese. Un morto e due feriti nel sinistro avvenuto in via Margherita Hack

Nel violento scontro tra una Fiat Punto e una Fiat Sedici è rimasto vittima l’uomo alla guida della prima vettura. Sull’altra auto viaggiavano  marito e moglie e l’uomo è stato trasportato in eliambulanza al Cto in gravi condizioni. La donna è finita al Pronto soccorso.

Per gli hotel di Torino è stato un anno difficile

Abbastanza positivo il trend delle prenotazioni negli alberghi in montagna, ma non è la stessa cosa a Torino.

Federalberghi traccia un bilancio del 2021 ed emerge che gli ultimi mesi non sono bastati a salvare un anno ancora fortemente penalizzato dal Covid-19 per il comparto turistico-ricettivo torinese. Rispetto al 2019 si evidenzia un calo del 45% nelle presenze e i primi sei mesi, caratterizzati dalle zone gialle, arancioni e rosse e  dalle restrizioni agli spostamenti interregionali, sono andati peggio del 2020. I fatturati del 2020 e del 2021 assommati non si avvicinano neanche al fatturato del 2019. Nel 2020, poi, il settore turistico-ricettivo della provincia ha perso il 23,8% dei dipendenti. Gli eventi di nuovo in presenza negli ultimi mesi dell’anno, come Salone del Libro, Nitto Atp Finals, Coppa Davis, Tff hanno determinato un aumento delle presenze: 60% a settembre (- 20% sul 2019), 70% a ottobre e novembre (rispettivamente -15% e -10% rispetto agli stessi mesi del 2019).

Momenti di paura per l’incendio in pizzeria

Attimi di paura ieri in una pizzeria di corso Francia a Susa

Nel pomeriggio, prima delle 15, si sono sviluppate alte fiamme in cucina.

E’ stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per domare l’incendio.

(foto archivio)

2 gennaio 1971, la tragedia nel mondo del calcio che contò 66 morti

ACCADDE OGGI 

Sono trascorsi 51 anni da quel famigerato 2 gennaio 1971 a Glasgow, la Scozia si fermò perché Il calcio si trasformò da grande passiine sportiva ricca di passione ed entusiasmo a spietato killer di vite umane.
All’Ibrox Stadium, alla presenza di 80mila spettatori, si giocava Rangers contro Celtics, uno dei derby calcistici più caldi d’Europa e, come il solito, lo stadio era stracolmo. I Rangers cercavano un riscatto dopo l’ultimo scudetto del 1964 mentre il Celtic continuava a dominare da qualche anno. Il Celtic passò in vantaggio a fine partita e molti tifosi si avviarono all’uscita. Negli ultimi secondi di partita, però, arrivò il pareggio dei Rangers che ovviamente portò ad una grandissima  gioia dei tifosi di casa che provocò esiti disastrosi. Fu infatti nella scalinata 13 che si accalcò troppa gente a causa della rottura delle barriere di protezione; la calca fu tale che un bambino cadde dalle spalle del papà e a seguito di questo incidente vi fu una reazione a catena dall’effetto domino dalle conseguenze tragiche pur di evitare di calpestare il piccolo: 66 persone morirono, la maggior parte per asfissia e restarono feriti circa 200 supporters.
Una tragedia che ancora oggi,seppur nel ricordo,sconvolge ancora il mondo del calcio.

Enzo Grassano

Bimbo di due mesi muore colto da malore a Bardonecchia

Campo Smith, Val di Susa. Questa mattina un bambino di due mesi è morto per un malore improvviso a Bardonecchia.

Il piccolo era  con i genitori nel piazzale di partenza degli impianti sciistici di risalita.

Papà e mamma si sono accorti che il bambino non respirava e  hanno chiamato i soccorsi.

Sono intervenuti polizia, elisoccorso, carabinieri e il 118 ma non è stato possibile rianimarlo.

Ubriaco maltratta la figlia e finisce in carcere

Un uomo di 62 anni, vedovo, disoccupato e pregiudicato, ai domiciliari per un altro reato, è stato arrestato  per maltrattementi nei confronti della figlia. La donna di 33 anni viveva con lui: è stata minacciata  più volte, e cacciata da casa. Il genitore, alterato dall’uso di alcolici, è stato condotto al carcere Lorusso e Cutugno di Torino.

È morta Rosalba che visse per 20 anni da eremita nella grotta della Madonna

Rosalba Frainer, l’eremita che da 20 anni abitava nella Grotta della Beaume a Oulx, e’ stata trovata morta il 1 gennaio, forse per un arresto cardiaco.

Aveva 75 anni, viveva di offerte e  in realtà viveva in un capanno davanti  alla grotta. Indossava sempre un saio e una giacca a vento e accoglieva i visitatori.  Nel 1967, sostengono i credenti, lì’ era apparsa la Madonna. Rosalba, molto conosciuta in valle, era originaria della Toscana, aveva vissuto in Liguria  e aveva lavorato  nel settore grafico.

(Foto Oulx.org)

Limite al contante. Gli artigiani: “Servono incentivi “

“Con il nuovo anno riprende la danza del limite al contante. Dal 1 gennaio la soglia viene dimezzata e scende a 999 euro, la stessa di undici anni fa.

La santa crociata contro il contante, che secondo chi ci governa dovrebbe spezzare le reni agli evasori, è contraddistinta da un continuo e disorientante sali-e-scendi dell’asticella: dai 12.500 euro del 2002 agli attuali 999, passando per 4.999, poi 2.499, quindi 2.999, e poi 1.999…un’odissea, non nello spazio ma nei portafogli dei cittadini, che sicuramente sarà frutto di ineccepibili erudizioni degli esperti delle cose fiscali, eppure a distanza di vent’anni resta ancora da dimostrare l’efficacia di questa ballerina misura nel contrasto all’evasione. Sia chiaro: l’evasione va combattuta, l’uso dei pagamenti digitali va incentivato. Ma sulle modalità, riteniamo di dissentire. Ancora una volta si penalizzano artigiani e commercianti, prevedendo multe che variano in base al valore del prodotto acquistato. Ma, vi ricordate quando gli esattori facevano la posta ai clienti all’uscita dai negozi, per controllare gli scontrini? Una misura poliziesca, così efficace che poi è stata eliminata. E le costose assurdità come le lotterie degli scontrini o il cashback di Stato? Diciamocelo, questa altalena del limite al contante è la foglia di fico della politica, dell’incapacità di colpire i grandi evasori e della non volontà di pensare vere ed efficaci politiche di incentivo per i negozianti e cittadini. Alla base di tutto c’è la perenne presunzione che l’artigiano e il commerciante sia un ‘evasore in sonno’, da tartassare e controllare. È stato evidente in questa pandemia, che ci ha visti colpiti da chiusure e restrizioni di ogni tipo, trasformati prima in sanificatori poi in controllori di green pass, insomma in butta-fuori sia dei no vax sia della vecchietta con i contanti nella borsetta.

Ci compiacciamo del fatto che, se non altro, le banche avranno un ritorno, grazie al quale confidiamo che rallenteranno la chiusura degli sportelli, conserveranno l’occupazione e avranno più risorse da investire nell’economia reale piuttosto che nella finanza.”

 

Il bollettino Covid di domenica 2 gennaio

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COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.619 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 1.543 dopo test antigenico), pari al 15,9% di 16.452 tamponi eseguiti, di cui 10.404 antigenici. Dei 2.619 nuovi casi gli asintomatici sono 1760 (67,2%).

I casi sono così ripartiti: 1.433 screening, 863 contatti di caso, 323 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 508.866, così suddivisi su base provinciale: 42.625 Alessandria, 24.367 Asti, 17.022 Biella, 72.000 Cuneo, 39.617 Novara, 266.248 Torino, 17.663 Vercelli, 18.599 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.309 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 8.416 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.294 (+52 rispetto a ieri).

I ricoverati in terapia intensiva sono 109 (+1 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 78.688

I tamponi diagnostici finora processati sono 11.846.510 (+ 16.452 rispetto a ieri), di cui 2.747.420 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 12.065

Sono 6 i decessi di persone positive al test del Covid-19, nessuno di oggi, comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.065 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.601 Alessandria, 731Asti, 449 Biella, 1.487 Cuneo, 966 Novara, 5.777 Torino, 555 Vercelli, 383 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 116 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

416.710 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 416.710 (+1.062 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 33.407 Alessandria, 20.359 Asti, 13.571 Biella, 59.201 Cuneo, 33.140 Novara, 221.567 Torino, 14.953 Vercelli, 15.645 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.626 extraregione e 3.241 in fase di definizione.