ilTorinese

Merlo: Via Lattea, senza unità si perde. Lo dimostra la sconfitta di Sestriere

Caro direttore, la secca ed inappellabile sconfitta politica subita recentemente da Sestriere e da chi ha preparato il cosiddetto dossier per i Campionati del mondo di sci alpino del 2029, credo sia giunto il momento per iniziare a ragionare come comparto territoriale della intera Via Lattea senza fughe in avanti delle singole realtà locali. Anche se è del tutto comprensibile, nonchè legittimo, che ogni località ragioni per conto proprio, è del tutto evidente che va adesso, però, rivista integralmente l’intera offerta sportiva, e quindi anche turistica, a livello nazionale e soprattutto a livello europeo ed internazionale della Via Lattea. Pur seguendo, ognuno, la sua peculiarità turistica, la sua specificità territoriale la sua vocazione sportiva.

Se, al contrario, qualche comune pensa di continuare a giocare per conto proprio, l’epilogo non potrà che essere quello che ha colpito ed affondato recentemente Sestriere. E non potrà che essere uno solo: e cioè, continuare a collezionare sconfitte. È bene pensarci prima che sia troppo tardi.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Il VI Festival dell’Outsider Art e Arte Irregolare con focus sul contrasto alla violenza di genere

“SONO ALTRO. SONO ALTROVE”

Torino, dal 30 settembre al 2 ottobre 2021 Con mostre ed eventi dal 25 settembre al 14 ottobre

 

In presenza a: Palazzo Barolo, Accademia Albertina di Belle Arti, InGenio Arte Contemporanea, Galleria Gliacrobati e DRIM/ Contemporary art ground

Online inwww.facebook.com/gliacrobati

Ingressi gratuiti – Sito Web: www.festivalarteirregolare.it

La VI edizione del “Festival dell’Outsider Art e Arte Irregolare” si svolge in diverse location di Torino e con alcuni eventi in streaming proponendo mostre, visite guidate, spettacoli, performance artistiche e teatrali, proiezioni, talk ed altre iniziative volte a far scoprire produzioni artistiche realizzate da autori e autrici operanti fuori dal sistema dell’arte ufficiale, ma ormai riconosciuti a livello internazionale o musealizzati – come Bonaria Manca, Gilda Domenica o Patrizio Decembrino – e persone in situazioni di fragilità che operano al di fuori delle norme estetiche convenzionali.

Il Festival metterà in luce produzioni indipendenti, forme d’arte originali sviluppate in atelier protetti, pratiche di educazione emozionale e di arte terapia, con un focus specifico al contrasto della violenza di genere proposto e sviluppato nell’ambito del progetto europeo Deep Acts con varie iniziative e con “Centosettantaperottanta | What comes first?”, progetto di ricerca artistica di Sara Conforti, preview della XIII Florence Biennale in programma dal 23 al 31 Ottobre 2021.

Sabato 2 ottobre è in programma un convegno nazionale di informazione e riflessione sull’Outsider Art a cura di Eva di Stefano, Giorgio Bedoni e Daniela Rosi, in collaborazione con Edoardo Di Mauro e Roberto Mastroianni.

Tra gli interventi: Maurizio Cilli con “Liberiamo il Nuovo Mondo. Indagine su Francesco Toris”; la presentazione della video installazione “Patrizio” di Massimo Ricciardo vincitrice di Cantica21, MAECI e MIBACT a cura di Domenico Amoroso; il lancio di “Brutt’incontri”, mostra virtuale a cura dell’Accademia di Belle Arti di Brera e del Sistema Museale di Ateneo dell’Università degli Studi di Torino, in collaborazione con la Casa dell’Art Brut di Casteggio (Pavia).

Nella serata conclusiva del Festival, il 2 ottobre, la Mole Antonelliana sarà illuminata come una bandiera di luce per sostenere simbolicamente i mondi in ombra dell’Outsider Art.

 

Un Festival per scoprire larte e la bellezza nascosta, per far conoscere al vasto pubblico opere di autori e autrici che esprimono la loro sensibilità in modo originale, senza filtri concettuali, senza interessi per la fama o per il mercato.

Il Festival – itinerante e a cadenza annuale – per il 2021 ha scelto come sede Torino per gli esempi di welfare culturale, per la singolare storia cittadina – che ben interpreta un misterioso rapporto tra razionale e irrazionale, tra dimensione fisica e spirituale – e per le collezioni pubbliche di Art Brut, Outsider Art e Arte Irregolare dell’Università degli Studi di Torino, dell’Ex Ospedale Psichiatrico di Collegno e della Città di Torino. Una rarità nel panorama italiano.

L’intenso cartellone si dipana dal 30 settembre al 2 ottobre 2021, con mostre ed eventi in programma tra il 25 settembre e il 14 ottobre, in presenza a Palazzo Barolo, Accademia Albertina di Belle Arti, InGenio Arte Contemporanea, Galleria Gliacrobati e DRIM/ Contemporary art ground.

Alcuni eventi si svolgeranno online in www.facebook.com/gliacrobati

Le mostre, intrecciando diverse prospettive, propongono un’articolata visione su l’intensa bellezza espressa da mondi fragili e in ombra distinguendo fra: la produzione indipendente, insolita e irriducibile dell’Outsider Art e dell’Arte Irregolare; le forme d’arte personali e originali sviluppate negli atelier protetti; le pratiche di educazione emozionale e di arte terapia, con un focus specifico al contrasto della violenza di genere.

Il pubblico potrà accostarsi a immaginari insoliti, alle rappresentazioni di un sentito, visionario e appassionato dialogo con santi, defunti, intelligenze intergalattiche, alieni e altre entità immaginarie e reali non ben identificabili.

Il convegno sarà un importante spazio di informazione e riflessione, con la guida di esperti, sui temi dell’Art Brut, Outsider Art e dell’Arte Medianica. Spettacoli, performance artistiche e teatrali, trasmissioni e talk articoleranno l’intenso programma che precede e va oltre le tre giornate del Festival in diverse sedi: Palazzo Barolo, Accademia Albertina di Belle Arti, InGenio Arte Contemporanea, Galleria Gliacrobati e DRIM/ Contemporary art ground.

 

Un fil rouge intorno al tema della ferita e della riparazione collega le diverse  mostre del Festival con “DEEP ACTS – Developing Emotional Education Pathways and Art Centered Therapy Services against gender violence”, un progetto finanziato dal programma europeo “Rights, Equality and Citizenship”, curato da una partnership transnazionale composta da Fermata d’Autobus (Torino, Italia), Cooperativa RUMBOS (Siviglia, Spagna), Nuovo Comitato Il Nobel per i Disabili (Gubbio, Italia), Compagnia Teatrale ASTA (Covilhã, Portogallo) e Associazione Nuovi Linguaggi (Loreto, Italia). L’obiettivo del progetto è quello di offrire metodi innovativi e strumenti di lavoro specifici, che prevedono l’uso dell’arteterapia e dell’educazione emozionale, ai professionisti e alle organizzazioni che operano nella prevenzione della violenza di genere. www.deepacts.eu

 

Il Festival viene organizzato nell’ambito della Rassegna Singolare e Plurale di Città di Torino e Opera Barolo, a cura di Artenne e Forme in bilico.

Il Festival dell’Arte Irregolare è nato nel 2014 grazie alla collaborazione tra il Comitato Il Nobel per i disabili Onlus fondato da Dario Fo e Franca Rame e il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna.

Nel corso degli anni si è sviluppato grazie al lavoro di un’ampia rete che si è costituita tra le maggiori realtà italiane che si occupano di arte Outsider e Irregolare.

Il Festival è a cura di un comitato organizzativo composto da addetti ai lavori ed esperti di Outsider Art da tutta Italia, in collaborazione con il progetto europeo Deep Acts e i relativi partners, con il patrocinio di Città di Torino, Regione Piemonte e Fondazione Fo Rame, in partnership con Opera Barolo, Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Università degli Studi di Torino, ASL Città di Torino, AUSL di Bologna, AUSL di Piacenza le associazioni culturali Artenne e Forme in Bilico, Galleria Gliacrobati, Osservatorio Outsider Art di Palermo, Lao di Verona, aps Diblu Arte di Melegnano e IAAPs, Association International for Art and Psychology, sez. piemontese

Collaborano all’organizzazione inoltre una fitta rete di Istituzioni, associazioni, cooperative sociali e collezioni.

IstituzioniAccademia di Belle Arti di Brera di Milano, ASL TO3, USL Umbria 1, USL Toscana Centro, SOS SMA 2 Firenze, Città di Torino: Area Attività Culturali, Area Giovani e Pari Opportunità / GxT Giovani per Torino – Area Politiche Sociali, Servizio Disabilità / Centro Arte Singolare e Plurale e InGenio, MACC / Museo d’Arte Contemporanea Caltagirone, Sistema Museale di Ateneo dell’Università degli Studi di Torino, MUFANT / Museolab del Fantastico e della Fantascienza.

AssociazioniANMC / Associazione Nazionale Museo del Cinema, Arteco, Atelier Blu Cammello di Livorno, CCW / Cultural Welfare Center, Fuoriserie di Piacenza, L’Alfiere in Campoverde, La Nuova Tinaia Onlus di Firenze, Lapsus di Senigallia, Osservatorio Outsider Art di Palermo.

Cooperative SocialiAccomazzi, Chronos, G. Di Vittorio, Esserci, P.G. Frassati, Il Sogno di una cosa, impresa sociale Coabitare / Housing Giulia. Fondazioni: Medicina a Misura di Donna e FItzcarraldo. Gallerie: Maroncelli 12 di Milano, DRIM – Contemporary art Ground e Galleria Gliacrobati di Torino.

Festival in reteDisability Film Festival, Film Job Days, LiberAzioni.

CollezioniCasa dell’Art Brut di Casteggio (Pavia); The Elmar R. Gruber Collection of Mediumistic Art di Monaco (Germania), Collezione famiglia Azara, Collezione Silvana Crescini.

Inail, dal 1° ottobre accesso esclusivo ai servizi digitali solo con Spid, Cie e Cns

Entro il 30 settembre chi non avesse già provveduto dovrà attivarsi per adottare le nuove modalità di accesso. Le strutture ospedaliere tra i soggetti coinvolti nel piano di transizione.

A partire da venerdì 1° ottobre 2021, si potrà accedere ai servizi digitali dell’Inailesclusivamente con Spid, Cie e Cns. Il percorso di Inail verso la transizione digitale è iniziato il 1° dicembre 2020. Dal 28 febbraio 2021, non sono più state rilasciate nuove credenziali Inail e tutti i soggetti che hanno richiesto l’abilitazione ai servizi on line dell’Istituto hanno dovuto utilizzare come modalità esclusiva di accesso Spid(Sistema pubblico di identità digitale), Cie (Carta d’identità elettronica), Cns (Carta nazionale dei servizi).


Dai patronati alle amministrazioni statali, passando per le casalinghe, un percorso scandito in quasi un anno. Articolato in tappe, da dicembre 2020 a ottobre 2021, e fasi differenti per tipologia di utenti, il piano di transizione digitale previsto dall’Inail, con l’accesso ai servizi tramite Spid, Cie e Cns, ha riguardato via via gli istituti di patronato e di assistenza sociale, i consulenti del lavoro e i loro delegati, e i soggetti autorizzati a operare come intermediari nonché le casalinghe. A seguire, a marzo 2021, sono stati gli utenti registrati nel profilo Amministrazioni statali in gestione per conto dello Stato, sia nuovi sia già registrati.

Coinvolte anche le strutture ospedaliere. Entro il 30 settembre anche gli ospedali che attualmente accedono al portale www.inail.it dovranno disabilitare le vecchie utenze e adottare le nuove modalità di accesso tramite SPID, CNS e CIE per continuare a utilizzare il servizio telematico Inail, in particolare per la trasmissione di documenti quali certificazione medica del pronto soccorso e denunce di infortunio.


Informazioni e assistenza. Gli utenti ancora sprovvisti delle nuove credenziali di accesso potranno ricevere assistenza tramite “Inail Risponde”, presente sul sito istituzionale (www.inail.it alla voce “Supporto” disponibile nella barra blu in alto alla home page ovvero nella sezione “Recapiti e contatti” nella sezione blu in calce alla home page) oppure contattare il Contact Center Inail telefonando al numero 06.6001 (sia da rete fissa che da mobile).

La Cappella Sistina delle Alpi

Martedì 28 settembre gli Amici della Fondazione Ordine Mauriziano ci raccontano, in presenza e online, “La Cappella Sistina delle Alpi Marittime”

Ore 18 – Fondazione Educatorio della Provvidenza, Corso Trento 13; in presenza e online

Per il collegamento online: Piattaforma Zoom ID: 99669430915 – PW: 981707

AFOM – AMICI DELLA FONDAZIONE ORDINE MAURIZIANO

Conferenza dal titolo “Notre Dame des Fontaines (sottotitolo: La Cappella Sistina delle Alpi Marittime), a cura di Mario Busatto, socio AFOM.

Il santuario di Notre Dame des Fontaines è stato definito “La Cappella Sistina delle Alpi Marittime” in virtù degli splendidi affreschi tardo quattrocenteschi che coprono interamente le sue pareti e che illustrano episodi dei vangeli apocrifi, una coinvolgente Passione di Cristo che contiene, tra l’altro, la pubblica denuncia di un contemporaneo assassinio e un imponente Giudizio Universale pieno di messaggi simbolici.

Info: info@afom.it – www.afom.it

“Il mondo del cibo che guarda alla ripartenza” Al via il festival del giornalismo alimentare

Diretta streaming su www.festivalgiornalismoalimentare.it e sulla pagina facebook del Festival del Giornalismo Alimentare (foodjournalismfest)

 

Prende finalmente il via la sesta edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, in programma lunedì 27 e martedì 28, per la prima volta nella sua storia, in diretta streaming sul sito web www.festivalgiornalismoalimentare.it e sulla pagina facebook del Festival.

E’ stato raggiunto il massimo di presenze consentite all’interno del Circolo dei Lettori, sede fisica del Festival, e quindi lo streaming permetterà a tutti gli interessati che non possono partecipare fisicamente, di assistere in remoto ai lavori, porre domande ai relatori e sentirsi parte integrante della manifestazione anche a distanza.

Tema di questa edizione è “il mondo del cibo che guarda alla ripartenza”. 

Saranno 30 i panel di lavoro per circa 120 relatori. Mai come quest’anno il Festival sarà ricco di spunti e approfondimenti di interesse per la platea di addetti ai lavori, dai giornalisti ai blogger, dai comunicatori enogastronomici alle aziende alimentari, così come per le istituzioni e per i cittadini particolarmente sensibili al tema. Al centro del dibattito sarà, naturalmente, il mondo del cibo oltre la pandemia, attraverso analisi, ricerche commissionate e racconti di esperienze dirette. Ma anche l’informazione sulla ricerca scientifica e sulla salute in ambito alimentare e le tendenze di consumo che si stabilizzeranno dopo la pandemia. Sono numerose le ricerche che saranno presentate durante la due giorni al Circolo dei Lettori: strumenti utili per analizzare cambiamenti e reazioni di tutto il mondo food durante il periodo della pandemia e ipotizzare gli scenari futuri di un settore in costante divenire.

lunedì 27 settembre

Particolarmente interessanti saranno le ricerche che verranno presentate, alcune di queste in esclusiva, per il Festival: il report “Media & Food” realizzato in esclusiva per il Festival con la collaborazione del Master Alimentazione e Dietetica Applicata e il master Cibo & Società dell’Università Bicocca di Milano, grazie ai dati forniti da L’Eco della Stampa, e finalizzato a comprendere quanto e come i media italiani abbiano informato sul mondo alimentare durante il periodo di pandemia, misurandone l’impatto, intercettando i temi più discussi e analizzando le modalità di informazione.

Altroconsumo presenterà in anteprima i risultati della propria ricerca dedicata alle nuove abitudini alimentari che rimarranno dopo la pandemia.

Il turismo enogastronomico dopo la crisi è invece oggetto dell’interessante relazione di Roberta Garibaldi (da remoto), docente universitaria e autrice del Rapporto annuale sul Turismo Enogastronomico Italiano: tema centrale del suo intervento sarà la sostenibilità in ambito turistico

nelle sue tre accezioni – ambientale, sociale ed economica – un trend in continua ascesa, di cui verranno presentati i dati emersi dal Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano.

L’Associazione Comunicazione Pubblica e l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli presenteranno invece la ricerca sull’informazione e il cibo nell’anno della pandemia, strumento utile per comprendere quali siano state le informazioni in ambito alimentare più ricercate dagli utenti durante la pandemia.

Un ampio focus sarà dedicato al riso con due panel specifici, uno dei quali “Le nuove frontiere della ricerca al servizio della sostenibilità” vedrà tra gli altri la presenza di GianMarco Centinaio, sottosegretario di Stato al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Molto stimolante sarà la presentazione della ricerca dell’Associazione italiana Ambasciatori del Gusto, alla presenza della sua Presidente Cristina Bowerman, incentrata sulla “Psicologia a servizio della ristorazione” che indaga sullo stress lavorativo nelle cucine

Attesissimo, poi, l’intervento di Maurizio Martina (da remoto), Vicedirettore della FAO, dedicato a “La fame e gli sprechi”.

Anche il tema della salute alimentare sarà al centro del dibattito, con l’intervista a Guido Giustetto, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri per capire come “comunicare la salute dopo il COVID”, mentre in un altro panel ci si chiederà come “Comunicare il microbiota ai ragazzi”.

Ben due i panel dedicati al vino per parlare del “Sistema delle enoteche regionali del Piemonte”, alla presenza tra gli altri di Marco Protopapa, Assessore Agricoltura e cibo della Regione Piemonte, e dell’attualissimo tema del “Vino e cambiamenti climatici” con diversi ospiti tra cui la Camera di commercio di Torino e provincia, la Confederazione Italiana Agricoltori,  l’Arpa Piemonte e la Società Meteorologica Italiana. Spazio anche a un focus sulle “Politiche agroalimentari nel piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Verrà anche fatto il punto sulla candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’Unesco e non mancheranno, come sempre, dibattiti sul ruolo dei comunicatori del cibo in questo periodo così delicato come quello che stiamo vivendo.

martedì 28 settembre.

 

Il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana DOP porterà i risultati dello studio commissionato a Nomisma inerente alle tendenze di consumo dei prodotti italiani all’estero, primi tra tutti la mozzarella di bufala campana.

Grande attenzione sarà dedicata agli sprechi del cibo, argomento delicato per cui il Festival si è speso fin dalla prima edizione, alla transizione ecologica dal punto di vista alimentare, l’innovazione green in agricoltura, all’ambiente e alla sicurezza dell’acqua che beviamo

 Momenti di confronto verteranno sulla salute e la ricerca scientifica per capire quale sia la comunicazione più adatta per informare il pubblico su questi temi così importanti, con l’interessante esempio della campagna europea verso i consumatori #EUChooseSafeFood.

Anche la salute delle piante, minacciate dai virus, finirà sotto la lente d’ingrandimento del Festival, mentre l’EFSA porterà una propria testimonianza sul “Dialogo tra scienza e cittadini”

 

La Case history di FICO (Fabbrica Italiana Contadina”) sarà utile per parlare di come “Rilanciare il turismo del cibo grazie al Made in Italy”mentre grandissima attenzione sarà dedicata al ruolo sempre più delicato del giornalista e del foodwriter dopo il Covid alla presenza di Marina Macelloni (da remoto) Presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei giornalisti italiani e di rappresentanti dell’FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana)

Il programma completo è disponibile su www.festivalgiornalismoalimentare.it

 

PATROCINI, SPONSOR E PARTNER

Il Festival del Giornalismo Alimentare è realizzato con il supporto della Camera di commercio di Torino e della Fondazione Circolo dei Lettori, con il contributo di Fondazione CRC e Fondazione CRT. Ha ottenuto il patrocinio del Dipartimento editoria e informazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Ministero della Salute, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Comune di Torino, Consiglio Nazionale

dell’Ordine dei Giornalisti, Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Federazione Nazionale Stampa Italiana, Associazione Stampa Subalpina. Sponsor: Corteva Agriscience, Iren, Amiat, Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP, Insalata dell’Orto.  Con il supporto scientifico di Crea, EFSA, Fondazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Fondazione Umberto Veronesi, Ambasciatori del Gusto, Laboratorio Chimico della Camera di commercio di Torino, Altroconsumo, Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, Università Campus bio-medico di Roma, ADA (Master in alimentazione e dietetica applicata), Master Cibo & Società, Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Torino.

INFORMAZIONI UTILI

Per assistere ai panel in streaming basterà accedere alla home page del sito www.festivalgiornalismoalimentare.it e scegliere di seguire uno dei due panel in contemporanea. In alternativa si può seguire la diretta di alcuni panel selezionati sulla pagina Facebook del Festival del Giornalismo Alimentare.

La diretta ufficiale della sesta edizione del FESTIVAL DEL GIORNALISMO ALIMENTARE sarà accessibile anche tramite i siti dei nostri MEDIA PARTNER: Funny Vegan, FoodAffairs, GustoH24, Il Giornale del Cibo, Informacibo, La Gazzetta del Gusto, Radio Beckwith, Radio-Food, Sapere Ambiente

Auto finisce nel dirupo, il conducente muore sul colpo

I carabinieri stanno svolgendo gli accertamenti sull’incidente  mortale  avvenuto nel pomeriggio, a Settimo Vittone.

Una vettura è finita in un dirupo con  un salto di 25 metri. Il conducente è stato sbalzato dall’abitacolo ed è morto sul colpo.

L’incidente si è verificato  in un tratto di strada impervio ed  è stato necessario l’intervento dell’elicottero per raggiungere l’auto.

Lettera aperta a padre Antonio Menegon camilliano

Caro padre Antonio,
Seguo dai tempi più duri della pandemia la Messa delle 10,30 che Ella celebra nella chiesa di San Giuseppe di Torino e trasmette su Facebook.

Il prof. Quaglieni

Ascolto con attenzione le sue omelie, sempre molto vivaci sul piano intellettuale, oltre che cariche di valore messianico sotto quello religioso.
La sua omelia domenicale è quanto di meno clericale si possa ascoltare anche perché a volte assume accenti che non esiterei a definire addirittura anticlericali.

Vorrei che La ascoltassero certi cretini, atei e sbattezzati, che hanno nel loro piccolo cervello solo un laicismo furioso che ,come diceva il mio amico Bobbio, è l’esatto opposto della laicità. C’è chi dice che Lei è un seguace di Papa Francesco, ma io posso testimoniare che certe idee Lei le ha sempre professate ben prima dell’arrivo dell’attuale Papa. In una Messa che feci celebrare per il centenario della nascita di mio Padre ebbi il piacere di apprezzare il suo “anticonformismo” ed anche nei brevi discorsi che ci scambiammo quando venni a fare qualche iniezione in passato, apprezzai il suo modo d’essere fuori dagli schemi. Così, d’altra parte, è l’Ordine dei Camilliani dediti alla cura degli ammalati. Io stesso ho contribuito alla periodica raccolta di medicine attuata dalla chiesa di San Giuseppe e non posso dimenticare un episodio di grande significato etico e religioso: l’aver sgombrato i banchi della chiesa per accogliere a dormire i senza tetto. Un episodio che fece scalpore, ma non fu di esempio. Io apprezzo la profondità delle sue omelie e anche la loro concisione perché esse toccano sempre e subito il cuore del problema.

A volta c’è persino un po’ di ironia nelle sue parole, ma soprattutto c’è una visione di Chiesa che è agli antipodi di quella tramandata dalla tradizione. Non so cosa mi direbbe se sapesse che amo il latino e la Messa tridentina senza per questo essere un nostalgico parruccone della Controriforma di cui da storico ho studiato limiti ed errori. In Lei, qua e là, ma non vorrei dire un’eresia, c’è anche qualche venatura di pensiero che alcuni fedeli potrebbero definire protestante. Io La seguo sempre con interesse, anche quando dissento o non sono totalmente d’accordo con Lei perché le Sue parole trovano conferma nelle opere di carità cristiana di cui è promotore ed artefice. Lei non si limita a dire, ma fa concretamente ciò’ che dice.

Durante l’omelia di domenica 26 settembre ha voluto accennare alle grandi tragedie del ‘900, ignorando una delle più terribili: il comunismo. Si è limitato al nazismo e alla shoah che restano insieme al comunismo le tre grandi aberrazioni del secolo passato. Da credente io ho solo da imparare dalle sue omelie, ma io da storico ho il dovere di ricordare i milioni di morti provocati dal comunismo nelle sue diverse versioni. Non credo che un uomo colto e intelligente come Lei possa credere al comunismo come ad una forma di cristianesimo ateo, ad un impazzimento dell’idea cristiana, come si diceva un tempo.

Queste erano cose che biascicava un mio professore di ginnasio che non aveva il coraggio delle sue idee perché insegnava in una scuola cattolica. L’egualitarismo marxista che ha soffocato nella violenza più atroce ogni libertà e ogni dignità umana,  trae origine dal giacobinismo sanguinario dell’ egalite’ senza liberte’.

Non ritengo indenne da colpe, anche molto gravi, il liberismo oggi praticato nella Cina comunista, la cui origine è indiscutibilmente europea. Non nascondo e non giustifico le crudeltà di un liberismo senza regole. Comprendo invece come il socialismo possa trovare affinità con la dottrina cristiana, malgrado la sua matrice laica perché il socialismo ha un’anima umanitaria e libera. Il comunismo invece non può’ trovare il favore di persone che abbiano fatto i conti con la realtà e la storia. Le utopie a cui credevano Marx e Gramsci si sono rivelate fallaci e le violenze atroci di Lenin e di Mao sono profondamente anticristiane, anzi sono inumane.

Mi scusi se mi sono permesso di esprimere il mio pensiero, ma le ragioni della storia hanno un valore che non può essere ignorato. Le posizioni di via Vandalino a Torino o dell’Isolotto a Firenze, tanto per citare due esempi sessantottini dimenticati, rimangono forme di ribellismo che non ha lasciato nulla dopo di se’ .

Mi creda, con cordiale deferenza

Suo Pier Franco Quaglieni


P.S.  Mia moglie, di origini russe che ebbe l’intera famiglia tra cui suo nonno massacrata dai bolscevichi nel 1918, e’ rimasta esterrefatta, credo con qualche ragione, nel non sentire nominato il comunismo tra le tragedie del ‘900.

Scippa cellulare ma per sbaglio chiama la polizia

Una giovane di 29 anni si è avvicinata a una turista che stava per attraversare sulle strisce vicino alla stazione di Porta Nuova.

Non essendo riuscita a strapparle  la borsa, la ladra le ha preso il cellulare  dalle mani. Alla scena ha assistito un automobilista che ha fermato l’auto e inseguito la donna bloccandola dopo un po’. Nel caos è partita anche una chiamata al servizio di emergenza 112. Alla fine la ladra è stata arrestata dagli agenti del commissariato Barriera Nizza per furto con strappo.

La filiera agroalimentare e le sue problematiche

Nell’ambito del Festival del Giornalismo Alimentare lunedì 27 settembre, con Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist

 

Appuntamento al Circolo dei Lettori lunedì 27 settembre alle ore 10, presso la Sala del Gioco, con Simona Riccio, Linkedin Top Voice Italia e Agrifood & Organic Specialist, e anche Social Media Manager del CAAT, il Centro Agroalimentare di Torino. Quest’anno il Festival del Giornalismo Alimentare è ritornato finalmente in presenza.

Simona Riccio parlerà, nel corso dell’incontro della mattinata, della filiera agroalimentare e delle sue problematiche.

“La filiera agroalimentare è stata in grado di garantire – spiega la Social Media Marketing Manager Simona Riccio – anche durante il periodo di pandemia un servizio essenziale e continuativo, come dimostrato, per esempio, dai grossisti all’interno del Centro agroalimentare di Torino. Risulta fondamentale concentrare la propria attenzione proprio sulla filiera agroalimentare e sul ruolo strategico del settore agricolo, valorizzando, promuovendo e comunicando nel migliore dei modi tale settore”. E questa è  la mission che da anni persegue Simona Riccio, coinvolgendo i vari attori della filiera, come accaduto quest’anno attraverso la trasmissione “PARLACONME “, in onda ogni giovedì pomeriggio  dalle 18 alle 19 sulla Radio web Radio Vidanetwork. Ha coinvolto  molti protagonisti della filiera agroalimentare, fino ai massimi vertici istituzionali del settore, collaborando con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nel progetto True Italian Taste, a difesa del Made in Italy in Italia e nel mondo.

Con Simona Riccio, sul palco, nella sala Gioco presso il Circolo dei Lettori, per esporre il suo racconto del cibo e le esperienze della rete del Festival del Giornalismo Alimentare, saranno presenti Monica Viani, Deborah Waldmann e Matteo Garuti. Modera l’incontro Nicoletta Polliotto

Sarà possibile seguire l’incontro,  esaurito in presenza, via streaming, andando sulla home page del Festival del Giornalismo Alimentare, cliccando il link della sala che interessa, per seguire lo streaming:

http://www.festival-delgiornalismoalimentare.it

Mara Martellotta 

Il bollettino Covid di domenica 26 settembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 15.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 145 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 36 dopo test antigenico), pari allo 0.8% di 19.072 tamponi eseguiti, di cui15.265 antigenici. Dei 145 nuovi casi, gli asintomatici sono 73(50,3%).

I casi sono così ripartiti: 42 screening, 79 contatti di caso, 24 con indagine in corso; nessuno importato.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 382.346, così suddivisi su base provinciale: 31.354 Alessandria, 18.196 Asti, 12.070 Biella, 55.097 Cuneo, 29.728 Novara, 203.636 Torino, 14.263 Vercelli, 13.646 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.575 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.731 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23 (invariati rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 199 (+6 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.572.

I tamponi diagnostici finora processati sono 7.021.154 (+19.072rispetto a ieri), di cui 2.159.062 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.756

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19 (0 di oggi) è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa 11.756 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.572 Alessandria, 717 Asti, 434 Biella, 1.461 Cuneo, 947 Novara, 5.618 Torino, 532 Vercelli, 375Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

366.796 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 366.796 (+172rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.420 Alessandria, 17.251 Asti, 11.519 Biella, 53.152 Cuneo, 28.610Novara, 196.069 Torino, 13.598 Vercelli, 13.171 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.492 extraregione e 2.514 in fase di definizione.Cronaca