ilTorinese

De Sono, al via la stagione

Interessanti novità nella stagione musicale che promuove la conoscenza dei giovani talenti

 

Prende avvio la nuova stagione musicale della De Sono, che  da trentatré anni vanta un impegno costante nella formazione e nel sostegno dei giovani talenti.

“Dopo un periodo di assenza in cui le attività sono state costrette alla modalità online torniamo a suonare- spiega il direttore artistico Andrea Malvano – proprio nelle sale in cui da sempre presentiamo al pubblico nuove generazioni di musicisti, in quelle sedi che nessuna forma di medialita’ potrà  mai sostituire, in quell’incarico di intenzionalità che prende il nome di esecuzione live”.

“L’impegno nel settore dell’educazione musicale e nel sostegno ai giovani non si è  fermato neanche durante la pandemia – ha chiarito  la presidente della De Sono, Francesca Gentile Camerana”. Si tratta di una finalità che viene perseguita da ormai ben trentatré anni e che quest’anno viene a concretizzarsi anchecon l’avvio di un progetto, nuovo e ambizioso, di educazione all’ascolto, avviato in collaborazione con la Fondazione Agnelli. Questo programma porterà all’avvio di un ciclo di lezioni-concerto nelle scuole secondarie di tutta Italia, dedicato alla memoria di Gianluigi Gabetti.

“Si tratta di una sfida nell’ambito dello sviluppo dell’audience, ma anche della valorizzazione del ruolo della musica nella società – conclude il direttore artistico Andrea Malvano – L’idea è  quella di favorire proprio quelle aree culturali e geografiche che risultano maggiormente problematiche, unendo l’intento educativo al lavoro sul sociale”.

Saranno sette gli appuntamenti concertistica della stagione, capace di offrire a borsisti e ex borsisti importanti occasioni per suonare sui palchi del Conservatorio e del Teatro Vittoria di Torino. Il concerto inaugurale sarà affidato agli strumenti a fiato, con un ricco programma di arrangiamenti operistici studiato in collaborazione con l’ex borsista Fany Maselli. Prevede l’omaggio ai duecento anni di Cesar Franck con protagonista il violoncellista Ilario Fantone, che ha ricevuto una borsa di studio alla memoria di Renzo Brancaleon. Un altro interessante appuntamento sarà quello riservato al Trio Chagall, promettente formazione torinese, diplomata al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Una serata speciale sarà quella dedicata ai 75 anni del compositore Gilberto Bosco, con due brani della sua produzione, eseguiti da due borsisti dell’associazione; dedicato al tema dell’esotismo nel Lied tedescosarà, invece, il concerto Rose dell’Est, con Klaudia Tandl, giovane specialista del repertorio.

Il cartellone risulta arricchito dalla preziosa collaborazione con il Teatro Stabile di Torino, in occasione di ‘Spasso musicale’, concerto spettacolo per la regia di Marco Lorenzi, rimandato a quest’anno a causa del Covid. È rinnovata anche l’altrettanto preziosa sinergia con la Fondazione Renzo Giubergia, in occasione della serata dedicata all’omonimo premio e la partnership con MitoSettembre Musica.

Saranno anche presenti le masterclass per strumenti a arco e gli incontri di perfezionamento dedicati alla memoria di Giovanni Camerana. Il lavoro di neolaureati e dottorandi è sostenuto dalla De Sono grazie all’attività editoriale diretta da Andrea Malvano; di recente è  stata pubblicata dalla casa editrice LIM una tesi universitaria, la trentanovesima pubblicata, a opera di Vittorio Cattelan, dedicata alla musica italiana a Costantinopoli nel primo Ottocento.

Mara Martellotta

Cento anni di editoria in prima persona E ora nasce la nuova Giappichelli

Il 5 ottobre la casa editrice torinese compie un secolo e inizia un nuovo ciclo Leader per i testi accademici giuridici e unica azienda indipendente del settore Adesso raddoppia con il debutto di Giappichelli Edu, dedicata all’innovazione didattica

Magistrati, avvocati, notai, professionisti o manager, una cosa unisce chiunque abbia
studiato Giurisprudenza a cavallo tra il XX e il XXI secolo: un libro Giappichelli. La casa
editrice leader in Italia nell’insegnamento universitario del diritto compie un secolo e
l’anniversario è l’occasione non solo per celebrare una storia unica, ma anche per
lanciare una sfida che guarda ai prossimi cento anni. A fianco della casa madre – che
si rinnova per restare protagonista anche nell’ecosistema digitale – nasce Giappichelli
Edu, una nuova realtà dedicata all’innovazione dei contenuti editoriali per la didattica
universitaria del futuro.

Se l’Italia è la culla del Diritto, Giappichelli è un po’ la “levatrice” di intere generazioni
di professori, ricercatori e studenti. La casa editrice torinese arriva all’appuntamento
con il centenario forte del ruolo di primo editore nelle facoltà di Giurisprudenza e
solidamente sul podio anche in quelle di Economia. Un traguardo raggiunto
partendo da una piccola cartolibreria al servizio degli universitari di Torino, divenuta
oggi grande casa editrice nazionale e unica azienda indipendente in un settore
dominato dalle multinazionali.

Il segreto è un mix di tradizione e sguardo al futuro che si radica sull’approccio da
“editore in prima persona”, incarnato dall’amministratore delegato Giuliano
Giappichelli, dalla moglie Rosalba e dal loro rapporto personale e quasi sartoriale con
gli autori e con il processo di creazione dei loro libri. Un percorso che adesso si
arricchirà con l’arrivo della quinta generazione Giappichelli e con una trasformazione
da “azienda familiare” ad “azienda di famiglia” che prevede, tra l’altro, l’ingresso per
la prima volta di un direttore generale dall’esterno.

È il nuovo capitolo di una storia che comincia il 5 ottobre 1921 quando Modesto
Giappichelli, un bidello dell’Università di Torino conosciutissimo e stimato da
professori e studenti, inaugura insieme al figlio Giuseppe la prima cartolibreria a
Torino in Via Vasco 2, proprio di fianco al Rettorato. L’insegna del negozio di Giuseppe
Giappichelli è diventata da allora un pezzo di storia della città, un luogo simbolo che
insieme agli uffici di Via Po 21 si è trasformato in punto di riferimento per personaggi
del calibro di Luigi Einaudi, Norberto Bobbio, Giuseppe Grosso, Guido Astuti, Gianni
Vattimo, Massimo Mila. Ma anche, in tempi più recenti, autori
come Giovanni Pitruzzella, Francesco Viganò, Nicola Lattanzi, Vincenzo Lopilato,
Raffaele Cantone, che con Giappichelli hanno avuto in questi anni rapporti come
collaboratori. Autori divenuti familiari per generazioni di studenti di Giurisprudenza,
così come Crisanto Mandrioli, Vincenzo Cerulli Irelli, Claudio Consolo, Marco Cian,
Roberto Bin, Paolo Caretti, Ugo de Siervo, Franco Modugno, Francesco Palazzo,
Vincenzo Varano, Giuseppe Santoro Passarelli, Vincenzo Roppo, Enrico
Gabrielli. Anche nel campo dell’economia aziendale hanno “firmato” libri Giappichelli
autori prestigiosi come Umberto Bertini, Luciano Marchi e Lucio Potito.

Nei decenni seguiti alla fondazione, il testimone di famiglia è passato da Giuseppe al
figlio Giorgio, che con la moglie Olimpia ha guidato la casa editrice dal 1968 in poi, gli
anni caldi delle manifestazioni studentesche e del terrorismo. L’evoluzione del mondo
universitario di quegli anni, spinse la Giappichelli ad abbandonare la produzione
dedicata alle facoltà di Lettere e concentrarsi su Giurisprudenza ed Economia,
puntando all’espansione nazionale. Un progetto reso realtà da Giuliano, figlio di
Giorgio, dal 1983 alla guida della casa editrice (affiancato per 20 anni dal fratello
Guido). Nel corso degli anni è divenuta una tradizione anche la “G” come iniziale dei
nomi di famiglia: un percorso che prosegue con le figlie di Giuliano, Giulia e Giorgia,
quinta generazione dopo Modesto.

«Fin dagli inizi abbiamo intrapreso un percorso chiaro e preciso nel pieno rispetto di
quei valori che negli anni sono diventati il nostro marchio di fabbrica e che ci hanno
consentito di raggiungere traguardi importanti» afferma Giuliano Giappichelli.
«L’essere flessibili, disponibili, capaci di creare un rapporto quanto più possibile
personale e umano con gli autori, lavorare con la serietà e qualità che mettiamo in
ogni nostro gesto, sintetizzano quello che mi piace definire il “metodo Giappichelli”,
grazie al quale siamo in grado di fare la differenza e al tempo stesso affrontare le sfide
che il mercato ci mette di fronte ogni giorno».

«L’approccio da boutique che abbiamo avuto in questi anni ci ha permesso di
mantenere un rapporto di ascolto verso gli autori, una vicinanza al mercato e una
modalità di azione che privilegia l’orizzonte di lungo periodo al posto di opportunità
di breve», spiega Giulia Giappichelli, Strategia e Business Development
Giappichelli e AD di Giappichelli EDU. «Abbiamo scelto di investire nelle relazioni che
in molti casi durano decenni o tutta la vita professionale dei nostri interlocutori».
Oggi Giappichelli conta oltre 10.000 autori e 5000 volumi, con una cinquantina tra
dipendenti e collaboratori. In occasione del centenario sarà arricchita la proposta di
riflessione e approfondimento sui grandi temi giuridici ed economici sui quali
Giappichelli propone manuali, volumi e commentari, attraverso una sezione del
rinnovato sito ufficiale dell’editrice. Un magazine online con un nome che richiama
l’anno della fondazione e del Centenario, “Ventuno”, e anche l’indirizzo storico della
casa editrice in Via Po. Qui autori, docenti, studenti e grande pubblico troveranno
interviste e approfondimenti, con rimandi ai volumi nei quali gli autori di Giappichelli,
docenti e professionisti, intervengono su materie e problematiche che hanno ricadute
sociali, economiche e politiche.

Il futuro intanto è cominciato e lo sguardo è rivolto alle tendenze del settore e
all’innovazione dei contenuti editoriali per la didattica universitaria. È il terreno su
cui si muoverà la nuova Giappichelli Edu, in parallelo allo sviluppo della casa madre
sul fronte della digitalizzazione e alla trasformazione in “azienda familiare”.
«L’idea di lavorare per un maggiore rapporto con il mondo degli studenti e la loro
formazione di conoscenza, competenza e metodo, è il segno di una nuova fase che è
stata avviata proprio al compimento dei nostri primi cento anni di vita», commenta
Giulia Giappichelli, che guida la nuova iniziativa imprenditoriale della storica società
torinese.

Il museo: caso studio per progetti accessibili e inclusivi

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Master Class 2021 | Comunicazione visiva – Progettazione acustica – Spazio architettonico

A ottobre , Torino ospita la seconda edizione del un corso di specializzazione dedicato alla progettazione inclusiva delle architetture museali. Tra i docenti Pete Kercher, ambasciatore presso l’EIDD – Design for All Europe. Iscrizioni aperte.

Torino, 21-22-23 ottobre 2021
Accesso con Green Pass

Dopo il successo della prima edizione si ripropone a Torino l’iniziativa mirata a fornire strumenti conoscitivi e progettuali sulla resa accessibile di un museo visto come luogo che racchiude in sé le criticità di tutti gli edifici e dei servizi pubblici: accessibilità fisica e cognitiva, efficienza e adeguatezza, adozione di una narrativa inclusiva.
La Master Class assume in questo periodo un’importanza ancora maggiore data la necessità di rivalutare la partecipazione della cittadinanza in ogni sua variegata composizione nell’ottica in particolare, di un intervento sui beni culturali di prossimità
La Master Class 2021 fornirà ai progettisti (max.20) una metodologia conforme al Design for All, indispensabile per la valorizzazione, la salvaguardia e la fruizione in autonomia del patrimonio culturale.
Destinatari: professionisti che a vario titolo intervengono nella progettualità museale ed espositiva: curatori, architetti, allestitori, lighting designer, scenografi, tecnici del suono, progettisti di supporti multimediali, grafici, architetti e progettisti di spazi pubblici.
Gli argomenti trattati dalla Master Class
⦁ L’architettura inclusiva dell’esperienza museale: allestimenti, illuminotecnica, progettazione del suono;
⦁ La narrativa inclusiva nel museo: adeguamento per pubblici differenti, uso delle nuove tecnologie, multimedialità;
⦁ La normativa e la comunicazione. Materiali e canali di comunicazione;
⦁ Servizi inclusivi annessi
Tutte le tematiche rientrano anche nella progettualità degli spazi pubblici in genere.
Il programma prevede un’introduzione generale all’accessibilità aperta sia in presenza che on line (Giornata Studio); mentre nei giorni successivi l’accesso sarà riservato ai partecipanti (Master Class) che approfondiranno con un gruppo di professionisti gli approcci ai diversi comparti lavorano in piccoli gruppi su progetti pratici, con lo scopo di identificare una serie di sfide nel luogo (es. accesso, percezione, comunicazione, narrazione, servizi, strutture e anche – non ultimo – profittabilità).
DOCENTI
Pete Kercher Direzione e Coordinamento
Arch. Giulio Ceppi
Arch. Claudio Cervelli Lighting Design
Dott.ssa Alessia Pianeta

QUOTA DI ISCRIZIONE GIORNATA STUDIO
€ 100,00

QUOTA DI ISCRIZIONE MASTER CLASS
€ 300,00

REGISTRAZIONI SU e PRE ISCRIZIONI
https://cutt.ly/SWbxmkx
entro il 5 ottobre
accesso con Green Pass

INFO E PROGRAMMA
www.piuculturaaccessibile.it
SEDE
Musei Reali di Torino
Piazzetta Reale, 1 – 10122 TORINO
Essai progettuale: Palazzo Reale
accesso con Green Pass

PERIODO
13-14-15 e 21-22-23 ottobre 2021dalle 9.30 alle 17.00

 

A Sciolze la sagra della zucca

Domenica 3 ottobre a Sciolze, il Comune e La Pro loco organizzano la diciannovesima edizione della ‘Sagra della Zucca’ con una serie di eventi che si alterneranno nell’intero arco della giornata.

Alle ore9.30, presso il Polo Educativo verrà dato l’avvio alla Fiera mercato della zucca, a cura del Comune con la presenza delle ‘Zucchette’ della scuola dell’infanzia.

Alle 10 nel salone comunale ci sarà la mostra fotografica nell’ambito del progetto ‘Colline cultura photo festival’ a cura dell’associazione Archetipo. Alle 12.30, invece, nel centro storico, in piazza Zunino, verrà aperto un punto ristoro all’aperto con grande polentata preparata dagli esperti polentai di Mezzenile e lo spezzatino cucinato dalla Pro loco.

Dalle 15, poi, la manifestazione verrà allietata dalla Streetband della Filarmonica Chierese.

Durante l’intera giornata sarà in funzione un trenino per grandi e piccini che collegherà il centro del paese con il Polo Educativo.

Massimo Iaretti

Tv, a ‘Piazza Libertà’ questa sera c’è Maurizio Scandurra

Il giornalista e opinionista tv torinese ospite dalle 20.00 nel talk-show di Armando Manocchia su Canale Italia 83’.

Maurizio Scandurra, giornalista radiotelevisivo torinese e saggista cattolico fattosi apprezzare anche su ‘Radio24’ a ‘La Zanzara’ e sulle altrettanto affollate frequenze di ‘Radio Radio’per la schiettezza delle sue posizioni, look d’effetto con tanto di crocifisso sempre ben visibile ed eloquio brillante e fluente, torna nuovamente nel salotto televisivo di ‘Piazza Libertà’.

Questa sera di nuovo in diretta come ogni domenica su ‘Canale Italia 83’, su Sky 937 e in streaming su Facebook all’omonima pagina ufficiale del programma ideato, diretto e condotto da Armando Manocchia, Direttore del noto portale d’informazione ImolaOggi.it, con la regia di Giuliano Tristo.

Tema della puntata l’attuale ‘stato di salute’ della giustizia italiana. “Un argomento che costituisce un problema vero, reale, serio. Per un Paese che, a quanto pare, preferisce invece dietro a un virus molto meno nocivo di quanto si voglia far credere. Per un Paese affetto più dalla pandemenza conclamata di una classe dirigente e popolo bue più che da questa presunta e strumentale pandemia. Ringrazio di cuore il valente Armando Manocchia per invitarmi spesso nel suo ottimo programma, uno dei pochi baluardi ancora rimasti a presidio di una libertà troppo spesso violata in nome della salute. Di una Costituzione vilipesa per prima proprio da coloro che invece dovrebbero rappresentarla, incarnandone i valori e difendendone gli assunti. Di uno Stato assorbito da un regime dittatoriale di fatto, e ormai neanche più tanto velato”, conclude il giornalista, che in curriculum annovera altresì importanti partecipazioni anche a programmi di punta di Raiuno e Raidue.

Appuntamento in diretta nazionale a partire dalle ore 20.00 su ‘Canale Italia 83’.

Derby n.251 Torino-Juventus 0-1

Locatelli 87′

È stato un derby come non se ne vedevano da almeno 25 anni,con una Juve guardinga ed un Toro arrembante.
Una partita maschia,grintosa,tattica giocata a viso aperto e senza più un divario tecnico incolmabile come gli altri anni.La squadra bianconera non è più la squadra marziana ammazza campionati  ma continua ad avere giocatori di gran classe che non tutte le squadre di serie A possono permettersi.Il Toro di Juric ha giocatori, finalmente,che rendono la squadra più vicina alle grandi del campionato,colmando,poco per volta,un divario tecnico enorme visto specialmente negli ultimi 2 anni.
I primi 10′ di gara hanno visto i bianconeri sfiorare il gol in ben 3 occasioni:poi fino alla fine del primo tempo c’è stato un totale dominio territoriale dei granata che hanno giocato costantemente nella metà campo della Juve con almeno 3 occasioni da gol sfiorate dagli uomini di Juric. Secondo tempo più equilibrato con i granata che sembrano accontentarsi di 1 punto e con Juric che toglie Sanabria ed inserisce Baselli giocando senza punti di riferimento e tanti centrocampisti per non dare punti di riferimento ai bianconeri,ma viene castigato dal gran gol di Locatelli a 3′ dalla fine della gara,a cui segue un palo clamoroso di Kulusevsky entrato da poco e che legittima la vittoria.Una Juve sorniona che concede nulla allo spettacolo e vince meritatamente perché ci ha creduto fino al 94esimo.

Vincenzo Grassano

Bimbo di tre anni cade dal balcone È grave al Regina Margherita

DAL PIEMONTE. Ha solo 3 anni il bimbo caduto dal balcone di una casa questa mattina a Cavaglià, nel Biellese.

Stava giocando con la sorellina più grande. Non è ancora chiara la dinamica della caduta sulla quale sono  in corso gli accertamenti dei carabinieri. Il piccolo è precipitato da  tre metri. L’allarme è stato dato dal padre, che stava lavorando  in giardino.

Il bambino è stato trasportato in elicottero all’ospedale Regina Margherita di Torino in gravi condizioni per un trauma cranico. È in prognosi riservata e intubato nel reparto di rianimazione.

Covid, il bollettino di sabato 2 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 152nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 52 dopo test antigenico), pari allo 0.4% di 34.944tamponi eseguiti, di cui31.810antigenici. Dei 152 nuovi casi, gli asintomatici sono 86 (56,6%).

I casi sono così ripartiti: 53 screening, 82 contatti di caso, 17 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 383.388,così suddivisi su base provinciale: 31.480 Alessandria, 18.272 Asti, 12.117 Biella, 55.235 Cuneo, 29.803 Novara, 204.194 Torino, 14.282 Vercelli, 13.688 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.581 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.736 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23 ( + 3 rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 185 (4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.396.

I tamponi diagnostici finora processati sono 7.168.438(+34.944rispetto a ieri), di cui 2.190.422risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.763

1 decesso di persona positiva al test del Covid-19 (nessuno di oggi), comunicato oggi dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.763deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.574 Alessandria, 717Asti, 434 Biella, 1.462 Cuneo, 949 Novara,5.619 Torino, 533 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

368.021GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 368.021(+135rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.569 Alessandria, 17.355 Asti, 11.567 Biella, 53.284 Cuneo, 28.697 Novara, 196.677 Torino, 13.652 Vercelli, 13.202 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.494 extraregione e 2.524 in fase di definizione.

Franco Lana, la gioia di sorridere

Caro Torinese,

Ti scrivo per raccontarti alcune cose, penso ad esempio che le vie dei fumetti siano infinite, infatti un tempo semplice appassionato, mi sono trovato a pubblicare dei miei lavori diversi anni fa, come ad esempio sulla rivista “Ganesh”, oppure su “Gruppo Misto”. Poi, è la volta di trasformarmi in vignettista (insieme ad un caro amico), per sei mesi per la rivista “Il Punto City Life”. Arrivano altre pubblicazioni, su “Fatece Largo” e “Talkink”, e la volta poi di una rubrica di freddure sul lodevole “Trenta giorni”. La mia passione per la musica Rock viene premiata con l’inserimento nel doc “Springsteen and I”, il documentario dedicato ai fan del Boss, prodotto dal grande Ridley Scott. Come se non bastasse tutto ciò, mi viene dedicato un albetto, che vede selezionate le mie battute fotografiche dedicate alle copertine di Zagor, il bellissimo fumetto edito da Bonelli Editore. Qualche anno fa, dopo essere arrivato secondo ad un concorso di Poesia della città, riesco a realizzare e a farmi pubblicare un libro tutto mio, di composizioni poetiche. L’ultimo successo, se così vogliamo chiamarlo, mi vede titolare di un secondo libro, questa volta dedicato a battute e freddure. Concludo, dicendo che queste grandi soddisfazioni spero abbiamo portato riflessioni, e perché no un sorriso a persone che come me credono ancora in qualcosa, ma che hanno bisogno di sorridere, in mezzo a tante brutture che ci tocca vivere in questo strano mondo.

Franco Lana