ilTorinese

Sanità, due nuovi centri di alta specializzazione

Su proposta dell’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, la Giunta regionale ha promosso a Centro di alta specializzazione regionale il Centro di Neuroendocrinologia Clinica della S.C.D.U. Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo e la Struttura di Medicina Fisica e Riabilitazione Universitaria, entrambi facenti parte dell’Azienda ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino.

«Due riconoscimenti ampiamente meritati – commenta l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, che fanno onore all’alta professionalità degli operatori e dell’intera Sanità regionale. Il Piemonte dimostra una capacità di cura di eccellente livello e guarda con fiducia alle nuove sfide della Sanità regionale, tra cui la costruzione del Parco della Salute di Torino appena avviata».

Il Centro di riferimento regionale per la diagnosi e cura delle patologie ipotalamo-ipofisarie fa parte della Rete Endocrino-Diabetologica regionale (Rete ED), alla quale compete la condivisione dei percorsi diagnostico-terapeutici relativi al trattamento delle patologie endocrino-metaboliche e del diabete.

Il Centro di alta specializzazione di riferimento regionale per i percorsi integrati di riabilitazione e recupero funzionale –  Rehabilitation Institute Torino (R.I.T.O.) – sarà inserito nella rete regionale delle strutture di riabilitazione e di recupero funzionale.

Eccellenze del Piemonte in vetrina per celebrare Tartufo, vini e prodotti tipici

Dal Castello di Roddi al territorio, un calendario di eventi diffusi tra cene gourmet, scuole di cucina e degustazioni nelle Enoteche regionali

 

 

Da progetto pilota a evento consolidato e diffuso sul territorio. “Eccellenze del Piemonte in vetrina”, varato lo scorso anno dal laboratorio virtuale del “Truffle Hub” al Castello di Roddi, nell’Albese, in occasione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, torna con un ricco calendario di appuntamenti in presenza da ottobre 2021 a gennaio 2022: esperienze gourmet al Castello di Roddi, tra cene tematiche, scuola di cucina, laboratori sensoriali sul tartufo e incontri digitali sul vino. Appuntamenti del gusto sul territorio con cene a cura di importanti chef stellati e di alta cucina, dove il Tartufo Bianco d’Alba incontra le eccellenze piemontesi, cooking lessons alla scoperta di ricette e prodotti tipici. Degustazioni nelle Enoteche regionali del Piemonte per conoscere le etichette DOC e DOCG e, infine, due eventi che abbinano la classe del Tartufo Bianco d’Alba e dei grandi vini piemontesi al prodotto turistico del Golf, in due storici Golf Club del Piemonte e del Lazio.

 

“Eccellenze del Piemonte in vetrina” è un progetto promosso dalla Regione Piemonte, inserito anche quest’anno nella programmazione della 91a edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e realizzato da VisitPiemonte – Regional Marketing and Promotion, l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, le Agenzie Turistiche Locali piemontesi e le Enoteche Regionali. Obiettivo, valorizzare – a corona del Tartufo Bianco d’Alba – i diversi prodotti di eccellenza regionale, coinvolgendo gli operatori del settore e le imprese della filiera agroalimentare e vitivinicola piemontese nella promozione del patrimonio produttivo, enogastronomico e culturale regionale, che si combinerà in piatti e ricette inedite, creative ed originali, pensate per conquistare appassionati di cucina e buongustai in un susseguirsi di appuntamenti.

 

«Un importante progetto come “Eccellenze del Piemonte in vetrina”, giunto alla seconda edizione, si apre oggi, a pochi giorni dall’assegnazione al Piemonte del primo premio come meta enogastronomica secondo le recensioni online, confermando una vocazione senza dubbio consolidata e riconosciuta. Ancora una volta i migliori chef celebreranno un elemento dall’ineguagliabile valore come il Tartufo Bianco d’Alba accostandolo ai prodotti locali, e su tutto il territorio vi saranno spazi per conoscere i nostri grandi vini e partecipare a laboratori e analisi sensoriali. Sarà una grande festa della miglior enogastronomia piemontese, con un’inaugurazione di eccezione in uno dei golf club di maggior prestigio della nostra regione», dichiara Vittoria Poggio, Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte.

 

Si parte sabato 23 ottobre, al Golf Club Margara di Fubine Monferrato, già sede del Ladies Italian Open 2021, con una gara a coppie ed esperienze di avvicinamento al golf, abbinate a laboratori di analisi sensoriale del Tartufo Bianco d’Alba; appuntamento che si ripeterà all’Olgiata Golf Club Roma il 27 e 28 novembre. Poi, fino a dicembre, il calendario si snoderà tra gli appuntamenti al Castello di Roddi con un calendario di cene a cura di importanti chef piemontesi, che apre lunedì 25 ottobre con la chef Patrizia Grossi del ristorante La Torre di Casale Monferrato, e che diventa itinerante sul territorio con le cene nei ristoranti stellati e di alta cucina della provincia di Alessandria, Biella, Cuneo, Domodossola, Novara, del Torinese e Vercelli. Parliamo di un parterre di grandi nomi della cucina piemontese stellata, quali Giorgio Bartolucci, Christian e Manuel Costardi, Marta Grassi, Christian Milone, Sergio Vineis e altre importanti firme.

Fino a gennaio si potranno inoltre seguire corsi di cucina sul territorio e partecipare a degustazioni e cene presso le Enoteche Regionali piemontesi.

 

«Le attività di “Eccellenze del Piemonte in Vetrina” aggregano Regione Piemonte, VisitPiemonte, Ente Fiera Internazionale Tartufo Bianco d’Alba, le ATL piemontesi e le Enoteche Regionali nella direzione di un obiettivo comune, ovvero un importante progetto di valorizzazione regionale. Partendo dal Tartufo Bianco d’Alba e dalla sua notorietà a livello internazionale, l’evento si estende al meglio dei prodotti piemontesi delle varie realtà locali, coinvolgendo le diverse aree territoriali e i numerosi attori della filiera, dalla materia prima al prodotto finale. Un progetto ambizioso che si avvale del nostro ricco patrimonio produttivo, enogastronomico e culturale e che quest’anno coinvolge anche due prestigiosi club golfistici, in Piemonte e nel Lazio, che diventano in questo modo ambasciatori dell’intero nostro Piemonte presso un pubblico particolarmente attento e sensibile», dichiara il Presidente di VisitPiemonte, Giuseppe Carlevaris.

 

«Anche questa 91^ edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si intreccia, come lo scorso anno, con l’evento diffuso di “Eccellenze del Piemonte in Vetrina” e mette a disposizione di tutto il sistema Piemonte gli spazi prestigiosi del Truffle Hub allestito presso il Castello di Roddi per valorizzare gli chef e le eccellenze agroalimentari e imprenditoriali piemontesi, oltre ai grandi vini della nostra Regione. Ancora una volta un gioco di squadra prezioso, che ha visto la Regione Piemonte e VisitPiemonte, tutte le ATL e le altre realtà piemontesi collaborare in un lavoro importante di promozione della nostra enogastronomia», commenta Liliana Allena, Presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.

 

 

Il programma sempre aggiornato sarà disponibile su www.visitpiemonte.com

Info e prenotazioni su: www.fieradeltartufo.org

Domenica con Agriflor in piazza Vittorio

UN TUFFO NEI COLORI ASPETTANDO L’INVERNO

Domenica 24 ottobre, dalle 9 alle 19 in Piazza Vittorio Veneto a Torino, torna l’appuntamento mensile con il mercatino di Agriflor, un’occasione per godersi le ultime fioriture autunnali prima dei mesi più freddi

 

 

Dopo il grande successo di FloReal alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, torna l’ormai consueto appuntamento mensile con il mercatino di Agriflor, in programma domenica 24 ottobre in Piazza Vittorio Veneto a Torino dalle 9 alle 19.

 

Un piccolo tuffo nelle eccellenze florovivaistiche e agroalimentari piemontesi, un’occasione per scoprire le ultime fioriture autunnali, grazie alla presenza di circa una ventina di vivaisti piemontesi che metteranno in mostra le proprie bellezze floreali, come le piante grasse, le piante d’interno, quelle da orto, le aromatiche e alcune chicche come i cavoli ornamentali, ma anche l’erba fungo e l’erba ostrica.

 

Un tripudio di colori e profumi per allietare il pubblico amante della natura e delle piante. Insieme alla proposta florovivaistica, Agriflor ospiterà come sempre alcune eccellenze agroalimentari piemontesi con i prodotti tipici del nostro territorio, come i formaggi, verdure essiccate, il miele, vino, ma anche le farine e i biscotti.

 

Come ormai da tradizione, Agriflor sarà organizzata in totale sicurezza, con ingressi contingentati e con la garanzia del giusto distanziamento tra i banchi e tra le persone per evitare assembramenti.

 

Per scoprire il sempre più ampio e rigoglioso mondo florovivaistico di FLOR, tutti potranno continuare a collegarsi su eflor (www.eflor.it) la prima piattaforma floreale italiana che mette in contatto tutti gli appassionati del verde, con gli esperti del settore e i florovivaisti.

Un luogo di incontro virtuale dove è possibile “visitare” i vivai, ammirare le foto delle piante, conoscere tutte le loro caratteristiche, scambiarsi opinioni “green”, chiedere suggerimenti e, naturalmente, acquistare fiori di ogni tipo ma anche oggettistica per il giardinaggio, libri, sementi e prodotti naturali, decorazioni per la casa e il giardino.

 

Mario Rigoni Stern, il centenario del grande vecchio dell’Altipiano

Cento anni fa, il 1° novembre 1921, giorno dei morti, nasceva a Asiago Mario Rigoni Stern, uno dei più importanti narratori del Novecento italiano.

Per ricordarlo e aiutarci a conoscerlo più a fondo Giuseppe Mendicino ha pubblicato, recentemente, per l’editore Laterza “Mario Rigoni Stern. Un ritratto”. Si tratta di un libro utilissimo, impreziosito da belle immagini messe a disposizione dal figlio Alberico, primogenito di Rigoni Stern, che offre squarci poco conosciuti o addirittura inediti sulla vita dell’autore del Sergente nella neve, dall’infanzia in via Ortigara dove viveva la sua famiglia, agli anni giovanili e dei giochi spericolati sull’Altopiano dei Sette Comuni che spaventavano la madre Anna (“Can de toso, mi fai morire” lo rimbrottava per poi coccolarselo e difenderlo) fino ai tempi della guerra, della ritirata di Russia e della prigionia. Le vicissitudini della guerra sono state narrate da Rigoni Stern non soltanto nel suo capolavoro, ma anche in volumi come Quota Albania, Ritorno sul Don, I racconti di guerra,Quel Natale nella steppa, Tra due guerre. Nel volume sono rievocati gli anni della ricostruzione, il lavoro all’ufficio imposte del catasto, la scrittura e la grande lezione d’amore per la montagna e la natura che accompagnarono per tutta la vita l’impegno e l’etica morale di Mario Rigoni Stern e ci avvicinano al suo stile narrativo semplice e chiaro, profondo e mai banale, fortemente caratterizzato da una vena umanissima, antieroica e di forte valore civile. Scrive Mendicino: “Rigoni teneva ad evidenziare che l’etica è una, a tutte le latitudini, dovunque ci troviamo. I valori sono sempre gli stessi: amicizia, coraggio, desiderio di libertà, altruismo. L’umanità è una, al di là dei confini, dei colori e delle razze. E’ stato un uomo coerente, che ha vissuto, applicando in maniera concreta questi valori“. Un altro tema caro allo scrittore di Asiago che trova largo spazio nel racconto di Mendicino fu il rapporto d’amore e rispetto per la natura, il paesaggio, la flora e gli animali. In una intervista Rigoni Stern confidò come il suo ambiente fosse ”fatto di boschi, di pascoli, di montagne, di nevi e temporali”. Temi ai quali dedicò libri importanti come Il bosco degli urogalli, Inverni lontani, Aspettando l’alba, Uomini, boschi e api e soprattutto Arboreto salvatico. In quest’ultimo libro , pubblicato nel 1991, Mario Rigoni Stern scelse venti alberi a lui particolarmente cari e li raccontò, partendo dalle caratteristiche botaniche e ambientali per poi illustrarne la storia e le ricchezze, spiegando gli influssi che hanno avuto nella cultura popolare e nella letteratura, non facendo mancare riferimenti alle sue esperienze di vita. Una intera comunità e le sue genti, quella dell’altipiano dei Sette Comuni, venne narrata nella stupenda trilogia composta da Storia di Tönle, L’anno della vittoria e Le stagioni di Giacomo, annoverabile senza dubbio tra i suoi libri migliori. Mario Rigoni Stern. Un ritratto  è la terza opera che Giuseppe Medicino gli ha dedicato, accanto a Mario Rigoni Stern. Il coraggio di dire no, e Mario Rigoni Stern. Vita, guerre, libri. Il centenario della nascita è celebrato anche da un bellissimo volume a fumetti che gli dedica un omaggio antiretorico, incrociando le sue narrazioni e la biografia con una formula intelligente e originale. I due grandi temi che costituiscono il filo comune delle sue opere letterarie, come ricorda nella prefazione Sergio Frigo, presidente del Premio letterario Rigoni Stern, sono quelli della storia – “la guerra che tutto travolge senza remissione”, e la natura, “che invece rimargina le ferite e risolleva l’uomo dagli abissi in cui si va periodicamente a cacciare”. La sceneggiatura del graphic novel è intessuta sulla vicenda de Il sergente nella neve, in cui Mario Rigoni Stern ripercorre la ritirata di Russia con i suoi alpini riportati “a baita“, con i ricordi rivissuti nel Ritorno sul Don quando, accompagnato dalla moglie, intraprese il viaggio verso l’Est per rivedere i luoghi della guerra “col cuore gonfio e la toponomastica impressa nella mente”.

La storia si intitola semplicemente Rigoni Stern (144 pagine edite da Becco Giallo, con la sceneggiatura di Camilla Trainini e i disegni di Chiara Raimondi) e inizia nel 1970 quando allo scrittore, seduto al suo tavolo di impiegato del catasto di Asiago, di tanto in tanto e quasi inavvertitamente trascrive sui fogli i nomi dei commilitoni, sussurrando: “Sento di avere un conto in sospeso con la memoria”. Parte con la moglie Anna per il lungo viaggio in treno alla volta di Kiev dove sono attesi da una guida per raggiungere la steppa russa e i luoghi del fronte del Don che riaccendono in lui le memorie. Le illustrazioni della venticinquenne Chiara Raimondi cambiamo colore ogni volta che si passa dal presente al passato, imprimendo una potente forza evocativa al racconto. Spesso le frasi sono tratte dai due libri, rispettando rigorosamente il pensiero e le descrizioni dello scrittore nei giorni della ritirata e della battaglia di Nikolajewka, dei campi di concentramento e del ritorno sull’altipiano. Le due giovanissime autrici fanno riecheggiare la sua voce: “..sotto la neve ritrovo i miei sentieri, sento di non essere solo. Nel silenzio, sembra che i compagni camminino ancora con me, risvegliati dalla memoria”. Un originale tributo al più grande scrittore di montagna del dopoguerra.

Marco Travaglini

Tamponi negli hot spot regionali: 1200 prenotazioni al 31 ottobre

Alle ore 17  di sabato 23 sono  stati effettuati negli hot spot delle aziende sanitarie piemontesi 198 tamponi gratuiti a persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino e sono in attesa di ricevere il Green pass (che per disposizione ministeriale arriva 15 giorni dopo la somministrazione).

Le prenotazioni per domenica sono 380, quelle per lunedì 263. In totale, quelle già registrate fino al 31 ottobre sono quasi 1.200.

Sempre alle ore 17 erano stati effettuati 53 tamponi a pagamento per ottenere il Green pass valido 48 ore, mentre per domenica ne risultano prenotati oltre 230.

La replica di U-Mask ad Agcm su comunicazione ingannevole

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA REPLICA DI U-MASK CHE CONTESTA LE CONCLUSIONI DI AGCM SU COMUNICAZIONE INGANNEVOLE. RICORRE AL TAR E RIVENDICA LA CORRETTEZZA DEL PROPRIO OPERATO E LA CONFORMITÀ ALLE NORME 

U-Earth non ha mai commercializzato mascherine dannose per la salute né ha mai ingannato, né inteso ingannare i consumatori. Anche per questi motivi, la Società contesterà le conclusioni raggiunte dall’Antitrust con il provvedimento odierno circa la comunicazione asseritamente ingannevole ai consumatori delle attività di promozione e vendita della U-Mask, e presenterà ricorso al TAR del Lazio per il suo annullamento, certa della correttezza del proprio operato e della piena conformità delle mascherine alla normativa di settore. Il TAR del Lazio, peraltro, si è espresso già a favore della Società, annullando il provvedimento del Ministero della Salute di ritiro dal mercato della mascherina.

 

Inoltre, quanto alla comparazione della U-Mask con le mascherine di tipo FFP2 e FFP3, si sottolinea che l’azienda non ha mai affermato che la mascherina avesse le stesse caratteristiche delle mascherine di tipo FFP2 o FFP3; anzi, ha sempre espressamente chiarito come la mascherina fosse registrata come semplice Dispositivo Medico di Classe 1 e non come DPI. La società ha soltanto inteso illustrare la migliore efficacia della U-Mask rispetto alle normali mascherine chirurgiche e le ulteriori specificità che ne caratterizzano le capacità di filtrazione e anti-proliferazione assente nei DPI usa e getta.

 

Inoltre, le qualità protettive della mascherina sono state oggetto di molteplici e comprovati test, svolti da autorevoli laboratori e soggetti certificatori terzi. In particolare, con riferimento alla contestata efficacia protettiva fino a 200 ore della mascherina, le performance della stessa sono state certificate da indagini specifiche svolte sempre da laboratori terzi e autorevoli come il Laboratorio Sana e il Laboratorio Microbe Investigations AG di Zurigo, specializzati in analisi su materiali antivirali.

 

In merito all’asserita inesistente approvazione da parte del Ministero della Salute, si sottolinea che la U-Mask è stata sempre regolarmente registrata.

Auguri Pelé!

Il mito vivente del calcio compie 81 anni

22 giugno 1970 la prima pagina del grande giornale Sunday Times,all’indomani della vittoria del Brasile che conquista la sua terza coppa del mondo battendo l’Italia 4a1,titola così:”come si scrive Pelé?”risposta:Dio
Fu proprio in quel celebre pomeriggio del 21 luglio che il fuoriclasse assoluto Pelè segnò un famosissimo goal di testa su cross di Rivelino (sovrastando un inerme Burgnich) e fornì i due assist per le reti di Jairzinho e Carlo Alberto. Con quel gol, O Rey divenne il secondo calciatore a segnare in due diverse finali dei Mondiali, conquistando il suo terzo titolo mondiale personale e della storia del Brasile che poté così tenere definitivamente la Coppa Rimet.
Pelé è stato ed è non solo il più forte calciatore di tutti i tempi ma anche un grandissimo uomo nella vita di tutti i giorni.
Basta citare  il suo impegno a favore dell’ambiente, ambasciatore UNICEF sempre pronto ad aiutare i bambini,schierato  contro le discriminazioni razziali e sessuali fuori e dentro il mondo sportivo. Fu il primo calciatore a cui fu dedicato un videogioco; ma anche il più gettonato, in assoluto, per citazioni, manifestazioni, film (Fuga per la vittoria). Autore di molti libri ed autobiografie, è stato persino ambasciatore della pace. Ecco alcuni dei suoi innumerevoli record:
3 Mondiali vinti: Svezia 1958, Cile 1962 e Messico 1970. 1363 presenze totali per 1281 goal segnati. Segnò cinque reti in un solo incontro, in almeno sei occasioni, realizzò quattro goal in una singola partita trenta volte ed aggiunse a ciò novantadue triplette.
Auguri Mito!

Vincenzo Grassano

Sconfitta di misura per l’Atletico Taurinense

Sconfitta di misura per l’Atletico Taurinense nella sfida interna contro l’Associazione Calcio Bra. Il risultato di 2 a 3 conferma i progressi della squadra, ma ancora non si è riusciti a muovere la classifica. I torinesi hanno il merito di non mollare e segnano con Luca Rea e Matteo Barcelos. Ora la testa dovrà subito andare alla trasferta di Caselle.

Il Mister Viri commenta così la gara:Abbiamo giocato una bella partita finendo il primo tempo in vantaggio. Non abbiamo sofferto gli avversari e nel secondo siamo partiti bene con diverse occasioni, ma poi siamo calati leggermente di pressione e abbiamo preso i gol.

Ho provato a dare una scossa nel finale e l’abbiamo sbloccata arrivando sul 2 a 3. Purtroppo non siamo purtroppo riusciti a tenere la palla e a segnare… A un secondo dalla fine abbiamo avuto una punizione, ma non siamo riusciti a concretizzare.

Credo in ognuno di questi ragazziprosegue Viri,il recupero di alcuni calciatori ci ha permesso di acquisire più sicurezza. Ho chiesto a loro un sacrificio per dimostrare al gruppo che tutti sono indispensabili e che non guardo in faccia a nessuno”.

La classifica non è bella, ma l’allenatore vuole tenere subito alto il morale di tutti: “Il mio gruppo c’è, tornerà e io ci credo assolutamente. La casella dice zero punti, è vero, ma se continuiamo così ci toglieremo tante soddisfazioni. Non dobbiamo guardare la classifica, dobbiamo pensare a noi e fare il nostro percorso”.

Voglio fare un elogio particolare a Fatiga che fino all’infortunio ha fatto una super prestazione, ma anche a tutto il gruppo che ha giocato concentrato e ha dato tuttoconclude Viri. – “Non smetto di crederci in questa squadra e sono sicuro che ce la faremo”.

Moncalieri inCanta

Percorsi d’autore IV Edizione

Piazza Solferino Live Concert

Domenica 24 ottobre alle ore 21, al Teatro Fonderie Limone, l’Associazione Magica Torino e l’Assessorato alla Cultura della Città di Moncalieri presentano Luigi Antinucci – Piazza Solferino live concert, secondo appuntamento della rassegna “MoncalierIncanta- percorsi d’autore IV Edizione” dopo l’esordio con la prima parte lo scorso 17 luglio a Cascina Le Vallere.

La rassegna musicale dedicata alla canzone d’autore italiana di artisti piemontesi è curata dal cantautore e conduttore radiofonico Luigi Antinucci. Domenica Antinucci sarà sul palco insieme a:

Gianluca Fuiano – batteria

Enzo Orefice – pianoforte

Massimo Camarca – basso elettrico

Bati Bartolio – fisarmonica

Marco Roagna – chitarra

Raffaella Antinucci – Chitarra e voci

Condurrà la serata Paolo Rossi di Radio Reporter Torino.

“L’azione che Magica Torino esemplarmente porta avanti, attraverso Moncalieri inCanta,grazie all’estro e alla passione di Luigi Antinucci, merita un grande plauso per la valorizzazione del patrimonio musicale locale più recente, senza però diventare mai folklore – dichiara soddisfatta l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – Con orgoglio sottolineiamo che è nata nella nostra città. E’ un progetto che sosteniamo convintamente come occasione di riscoperta delle tradizioni e occasione di crescita culturale, personale e sociale, in una dimensione che oggi definiremmo glocal”.

“Piazza Solferino è un omaggio a Torino, la città che mi ha adottato e che, con la sua magia, mi ha avvicinato alla musica fin dai miei primi percorsi di vita – sintetizza Luigi Antinucci – La stessa piazza, gli stessi viali che negli anni accompagnarono la mia adolescenza: le panchine, gli amici, i libri di scuola, i primi amori, la chitarra”.

INGRESSO LIBERO

info e prenotazioni

mail: info@magicatorino.it

Autunno, è tempo di bagna cauda!

Esistono numerose varianti  della ricetta tradizionale che prevede esclusivamente l’utilizzo di pochi ingredienti di ottima qualita’: acciughe, aglio e olio

La Bagna Cauda e’ senza dubbio uno dei pilastri della cucina piemontese, ed ha origini lontane nel tempo. E’ una ricetta semplice ricca di gusto e passione che esalta la convivialita’, un rito simbolo di amicizia ed allegria poiche’ in genere la “bagna” si consuma in compagnia. Esistono numerose varianti  della ricetta tradizionale che prevede esclusivamente l’utilizzo di pochi ingredienti di ottima qualita’: acciughe, aglio e olio. Vi propongo la mia variante modernizzata per “addolcire” l’intingolo.

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Ingredienti per 4 persone:

2 teste d’aglio intere

1 etto di acciughe “rosse” di Spagna sotto sale a persona

200ml di olio evo

200ml di latte intero

200ml di panna da cucina

acqua e aceto q.b.

Verdure fresche di stagione a piacere (cardo gobbo, cavolo verza, topinambur, peperoni arrostiti, patate lesse, cipolle al forno, barbabietola ecc.)

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Dissalare velocemente le acciunghe in acqua e aceto e ridurre a filetti. Preparare l’aglio eliminando il germoglio centrale di ogni spicchio poi, affettare sottilmente. Far cuocere a fuoco lentissimo l’aglio in 100ml di latte sino a quando e’ tenerissimo, scolare il latte e ridurre in poltiglia. In una terrina di coccio (“fojot” in piemontese) versare l’olio e quando e’ caldo mettere le aggiughe e la crema di aglio, rimestare con un cucchiaio di legno sino a quando e’ tutto sciolto infine, aggiungere la panna ed il rimanente latte. La salsa e’ pronta per essere servita bollente in ciotole di terracotta singole per ogni commensale. Abbinamento perfetto con un giovane barbera vivace.

 

Paperita Patty