ilTorinese

Tav, Giachino: positivo risarcimento aziende cantiere

Molto Positivo il fondo governativo per il risarcimento alle imprese che collaborano al cantiere della TAV colpite da assalti dei NOTAV. Come proposi già il 24 gennaio scorso, in una lettera pubblicata da IL TORINESE,  essendo la TAV un’opera di interesse nazionale, i danni causati dagli assalti dei NOTAV debbono essere risarciti, in particolare la parte non coperta dalle Assicurazioni. Ora  sarà importantissima la accelerazione dei lavori che porteranno gli occupati del cantiere lato Italia dai  300 attuali alle mille unità. Chi attacca il cantiere della TAV va contro l’interesse nazionale e contro il diritto del lavoro che vorrei ricordare alla Signora Schlein e ai cattolici NoTav e’ il primo diritto riconosciuto dalla Costituzione. La TAV rappresentera’ la più importante spinta al rilancio economico della Bassa Valle di Susa il cui PIL è sceso negli ultimi anni ai livelli delle regioni del Sud e del Piemonte.

 

Mino GIACHINO 

già sottosegretario ai trasporti

Spettacoli, festival e rassegne: la Regione lancia 20 bandi per la cultura

STANZIATI 11,5 MILIONI DI EURO

L’assessore Chiarelli: «Una grande opportunità per le realtà culturali del nostro territorio»

 

Apriranno domani, giovedì 7 agosto, i 20 bandi per la cultura 2025 previsti all’interno del Piano triennale. La dotazione sarà di 11,5 milioni di euro che serviranno a sostenere le realtà del territorio con un intervento puntuale e concreto.

La programmazione nasce da un lavoro di ascolto, confronto e condivisione con oltre 50 associazioni di categoria. Dai tavoli è nata la necessità di garantire più bandi triennali e maggiore attenzione alle aree non capoluogo e a bassa densità culturale.

Sono abbracciate tutte le espressioni artistiche: dallo spettacolo dal vivo, con la programmazione di festival, rassegne e stagioni e la produzione di teatro, lirica, danza e circo contemporaneo, fino alla valorizzazione della musica popolare e amatoriale, come cori e bande. Interventi mirati sosterranno il settore del cinema, sia nella realizzazione di progetti culturali che nella promozione e riqualificazione delle sale. Ampio spazio sarà dedicato anche alle attività espositive, alla divulgazione culturale attraverso convegni e festival, alle rievocazioni e ai carnevali storici, alla formazione musicale e artistica – dai corsi pre-accademici ai percorsi professionali – e al sostegno delle residenze artistiche, stabili e diffuse sul territorio.

«La partenza di questi bandi era molto attesa dalle realtà culturali e grazie all’instancabile lavoro degli uffici, siamo riusciti a garantire l’apertura delle candidature nonostante il mese di agosto – spiega l’assessore alla Cultura Marina Chiarelli -. In questo Piano triennale abbiamo impresso delle scelte politiche precise: dare maggiore sostegno a chi sceglie di portare la cultura dove è più necessario e allo stesso tempo garantire maggiore continuità e stabilità al comparto con una programmazione pluriennale. Con questa visione strategica vogliamo rendere il Piemonte un’eccellenza culturale sempre più riconosciuta a livello nazionale e internazionale».

Le modalità di partecipazione (con scadenza 25 settembre 2025) sono consultabili al link: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/cultura-turismo-sport/cultura/bandi-cultura-2025

E’ morto il giurista Vladimiro Zagrebelsky

Il giurista ed ex giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo, Vladimiro Zagrebelsky, è morto improvvisamente all’età di 85 anni. Era fratello maggiore di Gustavo, giudice costituzionale dal 1995 al 2004 e presidente della Corte.  La morte è avvenuta  ieri sera, nella sua casa di villeggiatura a Gressoney-La-Trinité, Valle d’Aosta.

A Vercelli in autunno si celebrerà l’Espressionismo italiano

Opere provenienti dalla collezione Iannaccone nella chiesa di San Marco, presso lo spazio Arca

Una novità artistica contraddistinguerà il settembre vercellese e i mesi a seguire. Dall’11 settembre 2025 all’11 gennaio 2026 a Vercelli, nella chiesa di San Marco, Spazio Arca, verrà  allestita la mostra dal titolo “Guttuso, De Pisis, Fontana.. . L’espressionismo italiano”. Si tratta dell’inaugurazione di un progetto espositivo quinquennale nato dalla collaborazione tra Arca Arte Vercelli e Fondazione Giuseppe Iannaccone.
Saranno esposte in mostra 34 opere realizzate tra il 1920 e il 1945, appartenenti al nucleo storico  della Collezione Giuseppe Iannaccone, che verranno inserite in un unico percorso espositivo.
Tra gli artisti in mostra figurano Renato Guttuso, Renato Birolli, Lucio Fontana, Fausto Pirandello,  Aligi Sassu, Alberto Ziveri ed Emilio Vedova, che si sono distinti per aver mantenuto un’autonomia espressiva.
La mostra sarà  l’occasione unica per ammirare capolavori di rara intensità  e valore storico artistico, alcuni dei quali mai esposti al pubblico.

L’evento, fortemente voluto dal sindaco di Vercelli Roberto Scheda, celebra il periodo di grande attualità  nella storia dell’arte italiana del Novecento. L’esposizione è  curata da Daniele Fenaroli, direttore generale della Fondazione Giuseppe Iannacone, in partnership con Arthemisia, sponsor la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, la Provincia e ASM.

“Attraverso colori vibranti e forme irregolari, queste opere raccontano un’Italia fragile, disallineata, attraversata da tensioni e solitudini, animata da una potente esigenza di verità e autenticità  – spiega Fenaroli – Lontano dalle estetiche celebrative e dalla propaganda ufficiale,  l’Espressionismo italiano si impone come una contronarrazione umana e profonda, capace di restituire all’individuo la dignità,  l’angoscia e il suo smarrimento. È  proprio in questa dimensione che la pittura espressionista italiana diventa “scavo emotivo e empatia, capaci di superare l’apparenza, per penetrare nel cuore dell’esperienza umana. In un contesto storico in cui l’arte era spesso utilizzata come strumento di  controllo e di omologazione, questi artisti furono in grado di dar voce al dissenso, all’ambiguità,  alla fragilità, consegnando un’eredità visiva di rara potenza.
L’allestimento è progettato per dialogare armonicamente con lo spazio di Arca e accompagnerà il visitatore in un percorso immersivo in cui luce, spazio e silenzio valorizzano la forza espressiva delle opere.

Tra i lavori esposti spiccano alcune opere emblematiche  dell’Espressionismo italiano come “Nudo in piedi” di Lucio Fontana del 1939, “Composizione  ( Siesta Rustica) di Fausto Pirandello (1924-1926), il Caffeuccio veneziano di  Emilio Vedova del ’42, lo Schermidore di Angelo del Bon del 1934 e Ritratto di Antonino Santangelo di Renato Guttuso del 1942.

Il progetto di collaborazione intende creare un dialogo multidisciplinare, proprio a partire dall’intreccio delle opere della Collezione di Giuseppe Iannaccone con quelle di un giovane artista emergente e con lo spazio dell’ex Chiesa di San Marco degli Eremiti.
In questa prima edizione la grande arte italiana del primo Novecento sarà affiancata da tre opere del giovane artista Norberto Spina, di Milano (1995), tra cui un prestito della Royal Academy di Londra e lavori site specific inediti, concepiti per l’occasione.
L’artista mostra un approccio ispirato a una rilettura della storia, suggerendo al tempo stesso una continuità nel modo in cui l’arte possa offrire una visione personale della realtà.
Spina, come gli artisti degli anni Trenta hanno rifiutato l’estetica celebrativa del potere, anche lui si muove ai margini della memoria collettiva, reinterpretando atmosfere, gesti e volti e riportandole alla luce senza indugiare nella nostalgia, ma attraverso un atto consapevole. Spina invita lo spettatore a non rimanere passivo osservatore di fronte agli intensi volti di Benito Albino Dassler, il figlio non riconosciuto di Mussolini, e a quello di Edda Ciano.
L’artista indaga le modalità con cui l’immagine del potere si riflette nel nostro sguardo contemporaneo. Il suo è un invito a leggere la storia non come un archivio chiuso, ma un organismo vivo e complesso, attraversato da tensioni sempre attuali.
Vi sono opere di Norberto Spina che instaurano un dialogo con il passato, tra queste “La battaglia dei tre cavalieri” di Aligi Sassu del 1941, accostata a ‘Presente’ di Norberto Spina del 2024, che rielabora un dettaglio del Sacrario di Redipuglia, fatto edificare da Mussolini nel 1938. Sassu, all’indomani della prigionia, in pieno conflitto mondiale, si affida ad una pittura epica per denunciare una guerra assurda; Spina, con un linguaggio minimale, isola una parola  nella pietra per confrontarla con il nostro tempo. Da un lato i corpi dei cavalieri esprimono nettamente la perdita dell’individuo, l’annientarsi dello spirito umano, dall’altro il potere espresso attraverso una monumentalità muta continua a interrogare il visitatore.

La  mostra dal titolo “Guttuso, De Pisis, Fontana, l’Espressionismo italiano” è ospitata nello spazio Arca di Vercelli, in piazza San Marco 1 dall’11 settembre 2025 all’11 gennaio 2026.

Tel 0161649605

Mara Martellotta

Serie A: accordo con l’AIC, taglio automatico degli stipendi in caso di retrocessione

 

La Lega Serie A ha ufficializzato, attraverso i propri canali, la firma di un nuovo accordo collettivo con l’Associazione Italiana Calciatori (AIC). Tra le principali novità del patto, valido a partire dal 2 settembre 2025, spicca una misura destinata a far discutere: per tutti i nuovi contratti firmati da quella data, è prevista una riduzione automatica dello stipendio del 25% in caso di retrocessione in Serie B.
Si tratta di un intervento pensato per tutelare maggiormente i club, soprattutto quelli impegnati nella lotta per la salvezza, alleggerendo l’impatto economico della discesa nella serie cadetta. La misura è frutto di una trattativa tra Lega e sindacato calciatori che punta a garantire maggiore sostenibilità al sistema calcistico italiano.

Enzo Grassano

Juventus, il punto sul mercato

6 agosto 2025

La Juventus ha ceduto Timothy Weah al Marsiglia (prestito con obbligo, €17M) e ha ufficializzato i riscatti di Conceição, González, Kalulu e Kelly.
In attacco è arrivato Jonathan David a parametro zero, dopo la scadenza del contratto con il Lille: un colpo di grande valore, senza costi di cartellino.
Trattativa in fase avanzata anche per Randal Kolo Muani (PSG), vicino con prestito e obbligo di riscatto da circa €50M.
Sul fronte uscite, Dusan Vlahović resta nel mirino di PSG e club inglesi. In bilico anche Douglas Luiz, seguito in Premier League. A centrocampo piace Matt O’Riley del Brighton.
La Juve punta su qualità e sostenibilità, rafforzando l’attacco senza stravolgere i conti.

Enzo Grassano

Donna in bici muore investita da un furgone

Una donna di 48 anni che viaggiava a bordo di una bici è morta in un incidente stradale a Premia, in val d’Ossola, nel Verbano-Cusio-Ossola. È stata investita da un furgone probabilmente in fase di sorpasso, sulla strada statale. Illeso un amico che la accompagnava con la sua bicicletta.

 

Il manifesto degli intellettuali ebrei pro Palestina e l’ombra di Pannella

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

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Una delle forme peggiori di arroganza di buona parte degli intellettuali italiani è stato il ricorso ai manifesti con decine se non centinaia di firme a sostegno delle più disparate cause. Già tanti anni fa Mario Pannunzio ironizzava su queste firme raccattate spesso attraverso una telefonata o catene di Sant’Antonio letterarie. Già cent’anni fa nel 1925 iniziò Giovanni Gentile con il manifesto degli intellettuali fascisti a cui doverosamente rispose Benedetto Croce con il manifesto dei non fascisti. Anzi aveva iniziato Marinetti con il Futurismo ,ma si trattava in tutti e tre i casi di cose serie, non confrontabili con le mode successive  dell’impegno firmaiolo. Con la formazione del fronte popolare in Italia, in vista delle elezioni del 1948 ,gli intellettuali vennero reclutati a frotte per sostenere l’alleanza socialcomunista. I vari Natalino  Sapegno, Luigi Russo, Carlo Salinari  insieme ai resti filocomunisti  e gobettiani  del partito d’azione  reclutarono  plotoni di professori che firmarono il proprio sostegno di fatto allo Stalinismo. Solo pochi intellettuali come Silone e Pannunzio come Flaiano e Brancati steccarono nel coro nel  solco tracciato da Benedetto Croce  e crearono l’associazione per la libertà della cultura che ebbe un ruolo importante nel chiarire quale fosse la scelta giusta. Poi nel corso dei decenni ci furono tanti manifesti, naturalmente sempre schierati a senso unico, con le solite firme da Moravia a Bocca , da Brass a Fellini , sulle più disparate questioni, in primis la guerra in Viet Nam, ignorando cosa accadeva in URSS e nei paesi satelliti, in Cina o a Cuba. Furono intellettuali strabici che finirono di squalificare la parola stessa intellettuali che Giordano Bruno Guerri rifiuta. Clamoroso fu il manifesto contro il commissario Calabresi che armò la mano ai suoi assassini di “Lotta Continua”. Furono 757 i firmatari tra cui anche uomini come Bobbio e Amendola. Bobbio anni dopo chiese scusa di quella firma. Poi la moda passò ed  era in  netto declino da un po’ di anni. E‘ ripresa nella confusione più totale dell’agosto 2025  dominato da Gaza e Putin, in cui prevalgono le teste calde e le teste vuote, con un “manifestino”  di intellettuali ebrei italiani contro Israele accusata ovviamente  di Genocidio. Saviano e Ginzburg, la solita Anna Foa e il solito Gad Lerner esibiscono  le solite tiritere  che trasudano di antisemitismo, con la richiesta  del riconoscimento unilaterale  di uno  Stato palestinese che  oggi non  esiste, a meno di volerlo identificare con Hamas. Ho ammirato la senatrice a vita Segre che per fortuna non è un intellettuale e che non ha firmato ,dimostrando coraggio e subendo insulti vergognosi. Ambienti della comunità ebraica definiscono questi intellettuali  “ ingenui pacifisti “. Persino la piccola scrittrice Carmen Moravia  non ha firmato il manifestino dicendo che “per creare lo stato di Palestina deve sparire Hamas“. Chissà cosa direbbe oggi il firmaiolo per antonomasia Alberto Moravia? Magari starebbe con la sua terza moglie o magari starebbe con Saviano? Ma soprattutto mi piacerebbe sapere cosa direbbe Marco Pannella che ebbe sempre per Israele un’attenzione speciale, seguendo in questo Pannunzio che fece saltare per aria il primo partito radicale per un episodio di antisemitismo. Oggi manca una grande coscienza laica e liberale come la sua, capace di andare controcorrente con onestà e coerenza. Sui firmatari grava l’ombra severa e irridente  di Marco che certo non sarebbe dalla parte dei firmatari del manifestino anti -israeliano.

Da fine ottobre il nuovo volo Torino – Sofia

Wizz Air amplia il proprio network da Torino introducendo una nuova rotta internazionale per Sofia.
I voli saranno operati a partire dal 28 ottobre 2025 con tre frequenze settimanali il martedì, il giovedì e il sabato, e saranno attivi per tutto l’anno. Tutti i voli saranno operati con i modernissimi aeromobili Airbus A321neo, noti per il loro comfort, la silenziosità e le minori emissioni.
I biglietti sono già disponibili su wizzair.com e tramite l’app ufficiale WIZZ, con tariffe a partire da soli €24.99.
Sofia, la capitale della Bulgaria, è una città ricca di storia e cultura, dove si incontrano influenze romane, ottomane e sovietiche. Offre un affascinante mix di antiche chiese, moschee e monumenti del periodo comunista, oltre a vivaci mercati e una crescente scena artistica e culinaria. Circondata dalle montagne del Vitosha, è anche un punto di partenza ideale per gli amanti della natura e degli sport invernali.
Con questa nuova rotta, Wizz Air continua a rafforzare la sua presenza a Torino. A seguito dei recenti annunci, nella stagione invernale 2025/2026,Sofia andrà ad aggiungersi alle altre 6 destinazioni della compagnia: Bucarest, Budapest, Catania, Iasi, Tirana e la ski route Varsavia. Questa nuova connessione è in linea con il Customer First Compass, il piano strategico della compagnia aerea che prevede 14 miliardi di euro di investimenti nei prossimi tre anni, volti a migliorare l’esperienza dei passeggeri, espandendo continuamente il network con nuove rotte e innovando i servizi forniti.
Si prevede inoltre che il lancio della rotta Torino-Sofia genererà effetti economici positivi nel Nord Italia, in particolare nella regione Piemonte. Migliorando l’accesso dalla Bulgaria, questo collegamento contribuirà ad incrementare il turismo in entrata, a sostenere le attività locali di ospitalità e servizi e a contribuire alla creazione di posti di lavoro nella regione. Il Nord Italia continua ad attrarre un crescente interesse tra i viaggiatori bulgari, grazie al suo patrimonio culturale, all’eccellenza culinaria e all’accesso alle principali destinazioni montane, il che lo rende una delle rotte preferite sia per i city break che per le fughe nella natura.
Salvatore Gabriele Imperiale, Corporate Communications Manager di Wizz Air, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di annunciare la nuova rotta Torino-Sofia, che sottolinea il nostro impegno a migliorare la connettività tra l’area nord-ovest italiana e l’Europa dell’Est. Il nostro obiettivo è continuare ad investire con decisione nel mercato italiano, il primo per Wizz Air in termini di passeggeri trasportati, e per farlo è essenziale sviluppare la connettività delle aree strategiche del Paese, come il Nord Italia. Torino ha un ruolo importante in questa cornice, e continueremo ad investire su questa città perché crediamo fermamente nel suo potenziale sia per viaggiatori business che leisure. Il tutto in linea con il nostro slogan Let’s WIZZ!”
Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha commentato: “Siamo molto contenti del nuovo volo Torino-Sofia annunciato oggi da Wizz Air. A partire dalla prossima stagione invernale il Piemonte e la Bulgaria saranno collegati per la prima volta da un volo diretto di linea, arricchendo così il nostro network di destinazioni con un nuovo paese strategico a fini commerciali e turistici. Se da un lato il volo consentirà ai piemontesi di scoprire una città ricca di cultura e storia, dall’altro ci aspettiamo anche un rafforzamento dei flussi incoming destinati al turismo della neve, e non solo, grazie ai tre voli settimanali. Sofia rappresenta solo una delle tante novità del network invernale, a testimonianza della crescente attrattività del nostro territorio. Il nuovo collegamento fa seguito al volo per Budapest annunciato la scorsa settimana da Wizz Air.”