ilTorinese

Covid, il bollettino di sabato 26 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.826 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 5,3% di 34.754 tamponi eseguiti, di cui 30.156 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 979.642, così suddivisi su base provinciale: 80.770 Alessandria, 44.965 Asti, 38.019 Biella, 131.211 Cuneo, 74.242 Novara, 520.770 Torino, 34.792 Vercelli, 34.972 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.801 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.100 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 39 (uguale a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 969 (-47 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 46.173

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.591.187(+34.754  rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 13.023

Sono 6, 2 di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 13.023 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.744 Alessandria, 779 Asti, 498 Biella, 1.592 Cuneo, 1.046 Novara, 6.207 Torino, 601 Vercelli, 422 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 134 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

919.438 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 919.438(+ 2.595 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 75.798 Alessandria, 42.641 Asti, 35.989 Biella, 124.473 Cuneo, 71.211 Novara, 491.670 Torino, 32.650 Vercelli, 32.862 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.650 extraregione e 8.494 in fase di definizione.

Associazioni in piazza a Torino per dire no alla guerra in Ucraina

No all’invasione dell’Ucraina e alla guerra. Molti i presenti alla manifestazione, promossa dal Coordinamento A.G.i.Te. a Torino contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi. Partecipano anche i sindacati e i rappresentanti di tutte le professioni religiose. “La guerra non risolve nessun problema, semplicemente distrugge”, dice  Zaira Zafarana di A.G.i.Te.  “Non subiremo la fatalità della guerra come soluzione delle controversie, o peggio, come ‘igiene del mondo’ per pulirlo dai suoi errori. Essere in piazza è fondamentale, per nulla banale”, così sul volantino di Se non ora quando, una delle associazioni presenti.

(foto Mihai Bursuc)

Il torinese Simone Alberto Rolle secondo ai Mondiali canottaggio indoor

E record italiano sulla distanza 500 mt

 

Il giovane Simone Alberto Rolle (nato a Torino il 9-6-2001) della Società Canottieri Caprera di Torino si è classificato al secondo posto ai Mondiali di Canottaggio Indoor 2022, categoria Pesi leggeri Under 23.

Unico italiano della categoria alle finali di World Rowing Indoor che si sono svolti il 25 febbraio 2022 ha conquistato contestualmente anche il record italiano sulla distanza di 500 metri con 1:23.8 per la categoria pesi leggeri 19-29 anni.

Le gare, inizialmente previste in Germania a Monaco, sono state convertite a causa del Covid-19 in modalità virtuale a distanza e trasmesse sul canale youtube World Rowing.
La finale, che ha visto protagonista Simone Alberto Rolle, si è svolta presso la sede della Società Canottieri Caprera di Torino, in diretta mondiale.

L’atleta – già medaglia d’oro 2020 ai Campionati Italiani (Varese) 8 Pesi Leggeri M e medaglia di bronzo 2021 ai Campionati italiani (Gavirate) 4 senza Pesi Leggeri M – deteneva già il record italiano indoor 2021 categoria 1 minuto Pesi Leggeri 19-29 M.

Simone Alberto Rolle si dedica al canottaggio dal 2014 e dal 2017 fa parte della squadra agonistica della Società Canottieri Caprera di Torino, uno dei circoli remieri più antichi d’Italia, nato nel 1883 e presente alla fondazione della Federazione Italiana Canottaggio (allora Rowing Club Italiano), nonché insignito nel 1970 della Medaglia d’Argento C.O.N.I. al Merito Sportivo e nel 1993 di quella d’Oro.
Allenatore della squadra agonistica è l’olimpionico Giorgio Tuccinardi.

Simone Alberto Rolle attualmente frequenta il secondo anno del Corso triennale in Economia e Gestione dei beni Culturali e dello Spettacolo presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Ai Mondiali di Canottaggio indoor anche un altro atleta della Società Caprera: Alberto Quagliato che si è classificato al primo posto per la categoria PR2 (pararowing) 2000 mt.

 

Asd Madonna del Pilone: un secolo di vita guardando al futuro

Nell’anno del centenario l’ASD Madonna del Pilone si muove assumendo un volto nuovo rivolto anche ai più  piccoli

Nell’anno del centenario dell’ASD Madonna del Pilone questa realtà aggregativa, nata nel lontano 1922, si prepara ad assumere un volto rinnovato, acquisendo una nuova identità sportiva, culturale, ma anche sociale e aggregativa, assolutamente fondamentale per la vita del quartiere.

Sabato 26 febbraio, al mattino, presso la sede di Viale Michelotti 102/A, è stata illustrata alla cittadinanza convenuta, alla presenza di diversi esponenti politici torinesi, tra cui il Consigliere regionale Capogruppo  dei Moderati Silvio Magliano, l’Assessore comunale al Lavoro, Attività Produttive e Polizia Municipale Gianna Pentenero, il Presidente della Circoscrizione 7  Luca Deri, il nuovo progetto che sarà pronto entro il prossimo mese di maggio, capace di dare un respiro nuovo alla bocciofila di Madonna del Pilone.

“Il progetto di rinnovamento della bocciofila – spiega il  neodirettore artistico e progettuale Marco Grilli – è  maturato nel corso degli anni, a partire dal 2015, per iniziativa di Ernesto Gavassa, che è  stato presidente onorario per dieci anni dell’ASD Madonna del Pilone. Questo progetto è stato anche ampiamente sostenuto dal Presidente attuale, il professor Franco Corno, che vanta, tra l’altro, in famiglia, una tradizione bocciofila, essendo nipote di Pinin Corno, campione di bocce”.

“Le bocce – afferma il Presidente Franco Corno – continueranno a costituire il fil rouge dell’ASD Madonna del Pilone, ma proprio nel 2015 ci siamo resi conti che 18 campi di bocce non avrebbero più  avuto senso, in quanto i giocatori di bocce si stavano in parteconvertendo alla carte. Abbiamo  ritenuto fondamentale coinvolgere anche soggetti più giovani, attraverso una riconversione dei 3500 mq di spazi disponibili”.

“Dopo due anni complessi di pandemia e chiusura – ha spiegato l’Assessore comunale Gianna Pentenero –  apprezziamo ancora maggiormente l’importanza di un simile progetto di rinnovamento, capace di integrare sul territorio componenti diverse della popolazione”.

“Dopo due anni bui dovuti al Covid – spiega il Capogruppo dei Moderati in Consiglio regionale  Silvio Magliano – faremo di tutto per  creare un fil rouge tra il mondo culturale e aggregativo dell’ASD Madonna del Pilone e quello del volontariato e del terzo settore, attraverso il sostegno a progetti sostenibili e economici”.

“Crediamo che questo luogo possa diventare un punto di incontro fondamentale – spiega il direttore del Centro Servizi per il Volontariato Vol.To , Stefano Meneghello – anche per le associazioni di volontariato. Crediamo fortemente nel ruolo anche delle fondazioni bancarie, la Fondazione Compagnia di San Paolo in primis, che ha supportato e promosso il progetto medesimo. Gli investimenti hanno garantito al pubblico affezionato all’ASD Madonna del Pilone, di poter avere nell’immediato futuroopportunità  in più per giocare non solo a bocce, ma anche a streetbocce, Street soccer, pickelball, e di poter praticare  anche allenamenti all’aria aperta di fitness e yoga. La creazione di due padiglioni permetterà di organizzare un fitto calendario di appuntamenti  e di eventi promossi dal Centro Vol.To e, al tempo stesso, il volontariato potrà essere ancora più attivo nell’ambito della circoscrizione”.

“La bocciofila di Madonna del Pilone – ha aggiunto il Presidente della Federbocce Giorgio Roetto – nel rinnovamento che sta conoscendo e che potrà  portare a una ampia frequentazione da parte di bimbi giovani e anziani, dovrà comunque mantenere la sua tradizione di bocciofila,  rinnovando i successi del passato, quando vi giocavano squadre importanti negli anni Settanta e Ottanta”.

La Fondazione Compagnia di San Paolo, rappresentata dall’ingegner Paolo Mulassano, responsabile dell’”Obiettivo Pianeta”, e dalla dottoressa Silvia Dorato, responsabile del progetto “Promuovere il benessere”, ha fornito un supporto prezioso per questo progetto curato dall’architetto Pier Franco Bodriti Grosso.

I cittadini possono diventare anche loro protagonisti di questo progetto, sostenendo ASD Madonna del Pilone, diventando soci onorari, con soli 10 euro l’anno, oppure scegliendo tra Silver (frequentatori), Gold (familiari), ambassador ( sostenitori) o socio onorario.

Mara Martellotta 

Il modulo di adesione si può  scaricare sul sito www.asdmadonnadelpilone.it

Segreteria : tel 0118999205     3757327392

 

A Saluzzo le premiazioni del contest del Carnevale, sorprese per grandi e piccoli

 

Domenica 27 febbraio con inizio alle 14.30, in presenza dagli spazi de “Il Quartiere” – Ex Caserma Mario Musso di Saluzzo (con ingresso libero fino ad esaurimento posti) e in contemporanea sulla pagina Facebook della Fondazione Amleto Bertoni, sarà tempo di festa con la premiazione del Contest del 94° Carnevale Città Saluzzo 68° Carnevale di Rivoli – “Il Carnevale delle 2 Province”.

Gli organizzatori della Fab mostreranno le splendide elaborazioni preparate in queste settimane da famiglie, carristi e oratori, con questi ultimi che concorreranno all’assegnazione del premio previsto dal concorso “Quinto Carnevale degli Oratori della Diocesi di Saluzzo”. Dopo le premiazioni del contest, dalle 16, le maschere del Carnevale di Saluzzo, con in testa la Castellana, Ciaferlin, Damigelle e Ciaferlinot insceneranno una passeggiata musicale insieme a quelle dei paesi limitrofi che vorranno unirsi alla “Gran Baldoria” per le vie del centro cittadino, regalando tante sorprese a tutti i cittadini, grandi e piccoli, che scenderanno in strada per ammirarle. Le maschere faranno breve sosta in 5 diverse zone dell’isola pedonale di Saluzzo: in piazza Cavour, presso il “rialzo” di piazza Garibaldi, e in tre punti di corso Italia. Qui sarà possibile ammirare gli splendidi pupazzi in carta pesta realizzati dai gruppi dei carristi che hanno preso parte al concorso indetto anche quest’anno dalla Fondazione Amleto Bertoni, organizzatrice della manifestazione. La giornata di festa sarà aperta da una Santa Messa (ore 10) celebrata nel Duomo di Saluzzo dal Vescovo Cristiano Bodo, alla presenza delle Maschere della Città.

Martedì 1° marzo il Carnevale 2022 avrà un’appendice finale: dalle 16 in presenza sempre dagli spazi dell’ex Caserma Mario Musso (con ingresso libero fino ad esaurimento posti) e in diretta sulla pagina FB della Fab, si terrà la tradizionale premiazione del concorso “Coriandoli di frutta” dedicato alle Scuole dell’Infanzia e Primarie dell’Istituto Comprensivo di Saluzzo. Sempre fino al 1° marzo, infine, dalle 21.30, in diretta sulla pagina FB della Fondazione Amleto Bertoni, andrà in onda “La Gran Baldoria”, la divertente trasmissione condotta da Ciaferlin con protagonisti la Castellana, le Damigelle e i Ciaferlinot, con tanti ospiti.
Maggiori informazioni su www.carnevaleindoor.it o all’indirizzo info@fondazionebertoni.it
A decretare in vincitori del contest on line saranno i like espressi da una giuria esclusivamente popolare che potrà esprimersi votando sulla pagina FB della Fondazione Amleto Bertoni. Le famiglie concorreranno per l’assegnazione dei premi previsti dal concorso “categoria Amanti del Carnevale”. I like conteggiati saranno unicamente quelli compresi tra le 17 del 26 febbraio fino alle 12 del 27 febbraio. Sempre domenica 27 febbraio, dalle 10 fino allo stop ai voti che verrà dato in diretta, il pubblico avrà la possibilità di votare i carri che saranno valutati anche da una giuria di 5 componenti che si esprimeranno in base ai seguenti criteri: uso di materiale di recupero/percentuale di cartapesta, coerenza del carro con il tema scelto, originalità del tema, esecuzione dell’operato e comprensibilità dell’idea di insieme del carro. Vincerà il primo premio assoluto il carro che otterrà il voto maggiore dato dalla somma dei voti dei singoli parametri. Al carro che otterrà più like verrà invece assegnata la coppa del Premio Social del 94° carnevale Città di Saluzzo”. A scalare, in base al punteggio ottenuto, verranno dati gli altri premi. Da sabato 26 sono su Facebook foto e video delle realizzazioni degli oratori: le votazioni saranno possibili fino alle 10 del 27 febbraio. L’oratorio che riceverà più like vincerà un buono per materiale didattico del valore di 50 euro, oltre al trofeo della quarta edizione del concorso.

Dal Pli solidarietà al console onorario dell’Ucraina

Venerdì 25 febbraio 2022, il Direttivo Regionale del Piemonte del Partito Liberale Italiano ha inviato un telegramma al Console Onorario della Repubblica Ucraina a Torino Dottor Dario Arrigotti:

“I liberali condannano senza alcuna attenuante l’attacco russo all’Ucraina: è un atto criminale ed ingiustificato che esecriamo.

Esprimiamo amicizia e solidarietà agli Ucraini, con l’auspicio che possano presto vivere in Pace e Libertà.”

Donna attraversa la strada poco illuminata: muore investita da un’auto

Nella serata di ieri una donna è morta  dopo essere stata investita da un’auto sulla circonvallazione di Caluso, nelle vicinanze di un hotel. La strada in quel tratto è poco illuminata e forse lei stava attraversando quando  è stata travolta da una Mercedes il cui conducente  si è fermato e ha chiamato i soccorsi. Ma  per la donna non c’è stato più nulla  da fare. La dinamica dell’incidente è all’attenzione dei carabinieri  di Chivasso.

Un giovane chef nel nuovo progetto di rilancio della storica Villa Sassi

Tra le professioni che attirano ancora, quello del cuoco è quella che fa ancora sognare: sarà per il luccichio di tutte quelle pentole, per tutti quegli strani strumenti che vengono usati o semplicemente perchè ” mettere le mani in pasta” ha un non so che di nostalgico ritorno al bambino che vedeva la mamma realizzare torte e manicaretti. 
Poi i bambini crescono e si appassionano davvero alla cucina, quella fatta da professionisti che, con sacrificio, dedizione e passione, si dedicano a realizzare il piatto che meglio risponde ai loro ideali e alla loro filosofia culinaria.
Il giovane Alessandro Braga, classe 1991, veneto doc, formatosi nelle migliori scuole venete e svizzere, arrivato a Torino nel 2019 e completato il percorso di formazione sul campo alla corte del bistrot di chef Antonino Cannavacciuolo, nel 2020 viene coinvolto da protagonista in una nuova e prestigiosa avventura imprenditoriale nella splendida cornice di VILLA SASSI, nel progetto che porta il nome di ” Alessandro In Villa”.  Il rilancio della storico luogo in piena pre collina torinese che a partire dagli anni novanta ha rappresentato per lungo tempo un punto di riferimento importante nel settore dell’ospitalità e degli eventi, oggi vuole rinascere, collocandosi in maniera diversificata non solo maturando questi aspetti, ma anche rinnovandosi in maniera forte e con qualità nel settore della ristorazione e nel neonato ed elegante cocktail bar, il CLOUD9, situato in un’ala autonoma e riservata della villa e, attualmente, aperto al pubblico.
Noi de ” Il Torinese” abbiamo intervistato il giovane chef e la nuova proprietà, accolti nell’ inebriante cantina lounge a fianco del cocktail bar di Cloud 9:
1. Il tuo è un curriculum importante : ce lo vuoi brevemente raccontare? 
 
Una volta terminata la scuola alberghiera Cipriani di Adria a Rovigo, la mia città natale, ho avuto la fortuna di entrare come stagista nel ristorante  ” Le Calandre” , 3 stelle Michelin, della famiglia  Alajmo, a Sarmela di Rubano in provincia di Padova ,e la mia passione per la cucina è nata proprio lì : la precisione e la qualità che mi è stata insegnata in tutto ciò che riguardava il mondo della ristorazione, per un ragazzo di 17 anni, è stata davvero un’esperienza indimenticabile. La passione per questo lavoro, inoltre, l’ho anche sviluppata attraverso dei corsi di formazione, messi a disposizione dalla regione veneto, e al termine dei quali ho ottenuto la qualifica di chef eno gastronomo, imparando anche a comprendere le dinamiche corrette fra un wine pairing e un food pairing.
2. Quali sono state le esperienze che  ti hanno fatto capire che il cuoco sarebbe stato davvero il tuo mestiere? 
 
Sicuramente, l’esperienza veneta nel ristorante della famiglia Alajmo, dove le tecniche dell’alta cucina mi sono state  impartite fin da subito, è stata quella che davvero mi ha segnato profondamente nella decisione di intraprendere questa carriera. Ma, in aggiunta, aver avuto la possibilità di assumere il ruolo di sous chef dello stellato Denis Martine, nel Relais Chateaux Denis Martin in Svizzera, e aver imparato le tecniche della cucina molecolare, mi ha davvero dato la svolta nel mio percorso caratterizzato da curiosità e continua voglia di sperimentare per dare vita a piatti che, come l’arte, esprimano sempre emozioni.
3. L’ingresso lavorativo al bistrot di Cannavacciuolo, che impronta ha lasciato nel tuo modo di cucinare? 
 
Se in Svizzera sperimentavo, in Italia – al contrario – sono tornato a studiare la materia prima: al bistrot, in qualità di sous chef, la carne e il pesce lavorati in un certo modo, mi hanno permesso di esprimere in un piatto i gusti e i profumi proprio di quell’ ingrediente. Anche questo aspetto è fortemente presente nella mia proposta gastronomica
4. La tua è una brigata giovane. Come esprimete nei vostri piatti il concetto di ” tradizione”? 
 
Io credo che la cucina sia un mondo aperto dove ognuno può esprimersi a seconda della propria impostazione e visione. Chi svolge il mestiere di cuoco deve in qualche modo giocare con gli ingredienti : recuperare le ricette del passato, crescere con loro, rileggerle in chiave moderna, ma rispettandone  comunque i canoni con le quali sono state create. Il pubblico, dopo un lungo periodo durante il quale abbiamo proposto loro vari tipi di cucina, da quella molecolare, alla nouvelle cousine, ha bisogno di tornare a quei piatti che hanno il sapore di casa.
5. Qual è il progetto di rilancio , sia nella parte gastronomica che di ospitalità ed eventi , di Villa Sassi? 
 
( Domanda rivolta alla proprietà, Patrizia Reviglio) 
 
Abbiamo avuto il desiderio e la volontà di restituire alla città un polo di riferimento per l’hospitality e per gli eventi. Soprattutto che diventasse identitario per un servizio di catering di qualità: aspetto che, soprattutto quando ci si trova a proporre ambientazioni di un certo livello, spesso lascia a desiderare. Non di rado mi sono trovata a vedere delle situazioni dove il cibo somministrato non era propriamente stato controllato, a danno della clientela che avrebbe corso il rischio di intossicarsi.
Non volendo correre anche io questi rischi, ho deciso di investire sul progetto di ” Alessandro in Villa” : ciò che maggiormente mi ha stupito di Alessandro è stato il suo tecnicismo nel maneggiare gli strumenti della cucina, gli ingredienti e la materia prima, soprattutto la parte dei vegetali , da trasformare per realizzarne un piatto gustoso, nutrizionalmente equilibrato ed esteticamente piacevole.
L’aspetto umano che Alessandro esprime nella sua cucina e nei rapporti coi clienti della struttura, è proprio la chiave di svolta che vorremmo dare al nuovo progetto di rilancio di questa location storica della collina torinese, nella sua messa a disposizione di spazi naturali adatti a ospitare eventi di qualità e di effettiva promozione turistica e culturale. All’insegna del recupero della semplicità e del buon gusto.
Chiara Vannini 

Riciclaggio di oro e preziosi Sei arresti nella maxi operazione dei Carabinieri

Asti, i carabinieri stroncano un’associazione dedita al riciclaggio di oro e preziosi con un’operazione che ha coinvolto anche le Province di Torino, Pavia, Alessandria e Piacenza. Sei arresti  un milione di euro e 37 chili d’oro sequestrati

Persone assolutamente anonime che vivevano in case senza alcun lusso, guidavano utilitarie normalissime, vestivano abiti normali, con un taglio di capelli come tanti altri, insomma persone come se ne incontrano decine per strada, in un ufficio, sul tram ogni giorno. Ma, pur essendo nulla facenti, avevano a disposizione una quantità enorme di denaro e di oggetti preziosi in oro e di argento. Nella mattinata di venerdì sei persone, cinque uomini e una donna, tutti di età matura, sono finiti nei guai con la giustizia, destinatari di un provvedimento cautelare della Procura della Repubblica di Asti che ha ipotizzato il reato di associazione per delinquere dedita al riciclaggio di oro, con un giro che andava dal Nord Italia alla Svizzera. L’indagine che ha portato in carcere quattro persone e le rimanenti due agli arresti domiciliari – mentre c’è anche un filone aperto dalla Polizia Cantonale e dell’autorità giudiziaria elvetica – era nata ad Asti nel settembre del 2021 e si è focalizzata in particolare, ed in prevalenza, su persone della comunità sinti dimoranti nelle Province di Asti, Pavia, Torino, ma ha interessato anche Alessandria e Piacenza. Nella mattinata ei sabato il comandante provinciale dei carabinieri di Asti, Pierantonio Breda, il comandante del Reparto operativo, tenente colonnello Vittorio Baldo ed il maggiore Alessio Gallucci, in un incontro con gli organi di informazione hanno reso noto gli esiti dell’operazione ed il meccanismo criminoso scoperto.

Complessivamente sono stati sequestrati un milione di euro in contanti, 37 chili d’oro (del valore di due milioni di euro) e 15 pistole oggetto di furto, oltre ad un quantitativo di argento, 1500 proiettili, due moto di ingente valore e biciclette di pregio, frutto di furti compiuti prevalentemente in Piemonte ed in Lombardia, non compiuti dagli arrestati. L’oro ed i metalli preziosi, secondo quanto accertato dagli investigatori dell’Arma, arrivavano al sestetto attraverso ricettatori, poi si provvedeva a fonderli in Italia per trasformarli in lingotti più facilmente occultabili e trasferirli, a bordo di normalissime auto, in Svizzera dove, in accordo con altri due soggetti residenti in territorio elvetico, il metallo prezioso veniva rivenduto. Insomma uno scambio tra ricettatori tra ricettatori di alto profilo e ricettatori di massimo profilo (il sestetto nei guai con la giustizia) con i destinatari in Svizzera a collocare il materiale illecito. I soldi e l’oro sequestrati sono stati rinvenuti a San Giusto Canavese all’interno di un garage, più precisamente nel cofano di un’auto che, a prima vista, sembrava abbandonata, mentre le pistole erano state occultate in un deposito non facilmente identificabile nella città di Alessandria. I carabinieri sono già al lavoro per restituire, ove possibile, la refurtiva  (ci sono targhe, medagliette ricordo, fedi nuziali e le pistole non sono state manomesse) ai legittimi proprietari. Complessivamente le consegne di metallo prezioso, uno o due viaggi alla settimana, ammontano ad un peso complessivo di circa 100 chili d’oro per un valore intorno ai cinque milioni di euro.

Massimo Iaretti

Il Carnevale nel Medioevo Visita guidata alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

Domenica 27 febbraio, dalle ore 14,30camminata in maschera lungo la via Francigena alla scoperta della simbologia degli animali

 

La Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso per Carnevale unisce la tradizione sacra a quella profana, l’arte e la cura attraverso un percorso iniziato il 23 gennaio, nel giorno di Sant’Antonio Abate dedicato per tradizione alla benedizione degli animali, che si conclude il 27 febbraio con una visita guidata, dalla 14,30, alla scoperta dei temi del Carnevale nel Medioevo alla Precettoria e una camminata in maschera, alle 16, lungo un tratto della via Francigena.

Le maschere, ispirate agli animali e alla natura, sono state realizzate nel corso del laboratorio online di creazione contemporanea e arteterapia, a cura di Serena Fumero ed Elena Maria Olivero, organizzato dai servizi didattici di Ranverso in collaborazione con “È, arte, formazione e cura”.

Una maschera nasconde per rivelare: inventando la propria si possono esprimere parti profonde di noi stessi. Artificio, stranezza, rovesciamento delle consuetudini: una maschera può mostrare l’anima più autentica di ciascuno proprio grazie alla sua eccezionalità e alla sua capacità di comunicare simbolicamente in modo immediato ed accessibile.

 

INFO

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

Località Sant’Antonio di Ranverso, Buttigliera Alta (TO)

Costo: 5 euro + biglietto di ingresso (intero 5 euro, ridotto 4 euro)

Ridotto per under 18, over 65, gruppi (min. 15 persone)

Gratuito per under 6 e possessori di Abbonamento Musei

Info: 011 9367450 ranverso@ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it