Caldo da bollino rosso a Torino e in Piemonte
A Torino e in Piemonte il caldo estivo è tornato con un innalzamento delle temperature a tutte le quote e zero termico fino a 4.800-5.000 metri.
Il livello di disagio questa domenica sarà probabilmente rosso, il grado massimo, con temperature che potranno arrivare a 37 gradi e quella percepita a 40. Il livello di ozono è previsto arancione (sconsigliata l’attività motoria all’aperto) sul Piemonte centromeridionale e su quello centrosettentrionale, giallo altrove.
Foto Vincenzo Maiorano
Gramsci e gli alberghi a cinque stelle
L’edificio in cui c’era un alloggio abitato da Antonio Gramsci a Torino venne trasformato in un albergo di lusso in piazza Carlina a Torino. Ci furono polemiche roventi che denunciarono il sacrilegio. Per calmare le acque fu necessario riservare alcune stanze nel piano terra dell’edificio alla Fondazione Gramsci come vetrina promozionale che esiste ancora oggi nel lato dell’edificio di via Maria Vittoria.Chi ha deciso di trasformare Botteghe Oscure, casa- madre del PCI di Togliatti e Berlinguer, in un grande hotel a 5 stelle nel centro della capitale, ha giocato di anticipo e su indicazione della Sovrintendenza romana, ha conservato due icone del disciolto partito dopo il crollo del Muro di Berlino: un tetro busto di marmo nero di Antonio Gramsci e la bandiera della Comune di Parigi del 1871 che i clienti dell’hotel potranno vedere e, forse, non venerare come reliquie di un passato che certo non appartiene alla clientela di lusso a cui è consentito pernottare in quella maison. Un destino cinico e baro, avrebbe detto Saragat, quello del “Bottegone” come lo definì non senza una profetica lungimiranza Pansa. In quelle stanze sono stati ospitati i ricordi dei comunisti italiani, i ricordi belli (fu persino alcova un po’ piccolo-borghese del Migliore) e quelli tragici durante i quali, ad esempio, essi furono complici dei sovietici negli anni dello stalinismo più feroce ed efferato e anche in quelli successivi, quando furono a fianco di Mosca durante l’invasione dell’ Ungheria nel 1956.Timidamente dissentirono sui carri armati a Praga nel 1969, ma si trovarono del tutto impreparati di fronte al crollo del Muro di Berlino che rischiava di ricadere sulle loro spalle. Il segretario particolare di Togliatti Massimo Caprara ed alcuni ricercatori hanno scritto che l’edificio romano fu acquisito anche con i soldi dell’oro di Dongo, trafugati dopo l’arresto di Mussolini in fuga nel 1945 sul lago Maggiore.

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PS
È strano che nessuno abbia ancora proposto una lapide sull’edificio che fu sede del PCI. Il sindaco Gualtieri forse ci sta già pensando. Una bella lapide celebrativa sarebbe quasi necessaria.
Nella foto di copertina l’hotel NH Carlina di Torino. Sopra, Botteghe Oscure
Le aspettative nascono dalle nostre convinzioni personali a proposito di eventi e/o comportamenti che possono verificarsi o meno. Sono ipotesi, spesso certezze illusorie, che nascono da una complessa combinazione delle nostre esperienze, desideri e conoscenze dell’ambiente o delle persone che ci circondano.
Ci aspettiamo, ad esempio, che ad agosto faccia caldo e ci sia tempo sereno, che le persone che amiamo ricambino il nostro sentimento, che se svolgiamo un lavoro veniamo regolarmente e correttamente remunerati, che se apriamo il rubinetto in casa sgorghi acqua potabile, che se ci mettiamo in auto per raggiungere una destinazione non ci siano intoppi nel nostro viaggio, e via di questo passo.
Il vero problema delle aspettative sta nell’attesa che accada qualcosa senza che abbiamo davvero buoni motivi per essere certi che ciò avvenga. Se siamo convinti che sia sufficiente nutrire determinati desideri perché questi si realizzino, stiamo alimentando un’illusione, e inevitabilmente gettiamo le basi per la delusione.
Se ci pensiamo bene, la nostra felicità o infelicità non dipende da quel che ci accade, ma dal rapporto tra ciò che accade rispetto a ciò che ci aspettavamo che accadesse. Se, ad esempio, la nostra squadra di calcio del cuore gioca nello stadio della più forte squadra del mondo e pareggia 0-0, giocatori, tifosi e dirigenti torneranno a casa molto felici per l’esito della partita.
Se il medesimo risultato di 0-0 viene ottenuto contro una mediocre squadra del campionato italiano, l’umore delle stesse persone sarà invece decisamente nero. Chi non capisce molto di calcio si stupirebbe nel notare due reazioni opposte di fronte ad un risultato numericamente uguale. Allora che cosa ha determinato quella differenza di umore dopo due partite finite entrambe 0-0?
L’aspettativa! Perché nel primo caso si temeva una sonora sconfitta, mentre nel secondo ci si attendeva una larga vittoria della nostra squadra. Può sembrare banale, ma noi “funzioniamo” così in ogni circostanza della vita. Sono quindi le aspettative a determinare il nostro umore, il nostro grado di felicità, la nostra soddisfazione o insoddisfazione.
(Fine della prima parte dell’argomento).
Potete trovare questi e altri argomenti dello stesso autore legati al benessere personale sulla Pagina Facebook Consapevolezza e Valore.
Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
Autore della rubrica settimanale de Il Torinese “STARE BENE CON NOI STESSI”.
Si avvia alla conclusione il secondo fine settimana di agosto contraddistinto dalle grandi partenze verso le località di villeggiatura in vista della settimana di Ferragosto.
Sono 27,4 milioni i transiti registrati sulla rete Anas tra venerdì 8 agosto e le 12 di oggi, domenica 10 agosto.
Sulla rete stradale e autostradale in gestione Anas (società del Gruppo FS Italiane) sono state confermate le previsioni traffico in aumento già a partire da venerdì. Il picco degli spostamenti si è registrato nella mattina di sabato – contrassegnata da Viabilità Italia con il bollino nero – per le partenze dei vacanzieri dai grandi centri urbani in concomitanza con la chiusura di molte attività del Paese per la settimana centrale di agosto.
Ieri, sabato 9 agosto, si è registrato un aumento medio del 3% di transiti rispetto al sabato precedente (2 agosto), con punte del 10% in più sulla rete Anas del sud Italia e del 5% e dell’11% in più lungo le tratte in prossimità delle località turistiche rispettivamente di mare e montagna.
In aumento anche il traffico notturno tra sabato e domenica con picchi fino al 70% in più, rispetto alla settimana scorsa, sulla A2 “del Mediterraneo”, fino al 40% sulla A19 “Palermo-Catania” e al 45% sul RA13 “A/4 – Trieste” all’altezza di Duino Aurisina.
Tra venerdì e sabato sulla A2 “del Mediterraneo” tra l’innesto con la A30 fino al nodo autostradale di Salerno sono transitati oltre 160.000 veicoli, in crescita a 199.280 tra Salerno e Pontecagnano Faiano dove i veicoli totali hanno raggiunto il picco di 240.600 unità. Sul tratto appenninico 58.550 transiti a Rivello e 58.160 ad Altomonte. Dopo Cosenza, 63.365 veicoli a Montalto Uffugo, 73.670 a Falerna, 62.965 a Palmi e 69.240 a Villa San Giovanni.
In Sicilia, sulla A19DIR “Diramazione per via Giafar” sono transitati 163.850 veicoli, 98.370 sulla A19 “Palermo-Catania” ad Altavilla Milicia, in diminuzione a 32.980 presso Alimena e 28.225 a Caltavuturo.
In diminuzione il volume totale di veicoli transitati sul “Grande Raccordo Anulare” di Roma rispetto allo scorso fine settimana: venerdì e sabato sono complessivamente transitati 288.620 veicoli presso la Romanina, 257.270 tra Laurentina e Pontina, 229.815 tra la Pisana e l’Aurelia, 214.650 tra via Cassia e l’Ospedale S. Andrea e 212.175 tra via Nomentana e via Tiburtina.
Sempre nel Lazio, sulla SS148 “Pontina” a Roma sono transitati 183.435 veicoli, 113.000 ad Ardea, 79.945 a Latina e 48.600 nel tratto finale presso Sabaudia.
Lungo la dorsale SS16 “Adriatica” a Rovigo sono transitati complessivamente 38.750 veicoli, 28.700 a Ferrara, 62.300 a Rimini e 47.980 a Riccione. Nel tratto marchigiano 27.900 a Pesaro, 48.015 a Falconara Marittima e 46.730 a Fermo. Proseguendo lungo la costa abruzzese sono stati 56.860 i veicoli transitati ad Alba Adriatica e 25.025 a Vasto. Il valore più contenuto è stato registrato in Molise all’altezza di Campomarino con un passaggio di 16.585 veicoli. Infine, nel tratto pugliese di Brindisi si è registrato un transito di 127.375 veicoli.
Sul versante tirrenico, lungo la SS18 “Tirrena Inferiore”, i volumi maggiori sono stati registrati a Capaccio Paestum con 73.050 transiti, 52.115 a Eboli, 50.565 a Vibo Valentia, 49.080 a San Nicola Arcella e 40.720 a Belvedere Marittimo.
Per la SS106 “Jonica” i maggiori volumi di traffico del fine settimana sono stati rilevati a Castellaneta con 69.290 transiti, a seguire i 64.470 passaggi a Stalettì, 60.000 a Simeri Crichi e 40.030 a Cutro. Sulla SS106 VAR/A “di Catanzaro Lido” a Borgia 41.300 transiti e a Portigliola 35.180.
Tra le sezioni con i dati di particolare rilievo emergono: il RA15 “Tangenziale di Catania” a Misterbianco con 165.900 transiti, la SS36 “del Lago di Como e dello Spluga” con 163.495 transiti a Monza, 120.343 a Costa Masnaga e 69.210 ad Abbadia Lariana, la SS162NC “Asse Mediano” a Giugliano in Campania con 142.330, il RA6 “Perugia-Bettolle” presso Perugia con 138.120, in Abruzzo il RA12 “Chieti-Pescara” a San Giovanni Teatino con 124.500, la SS101 “Salentina di Gallipoli” a Lequile con 124.340, la SS75 “Centrale Umbra” a Perugia con 111.320, la SS694 “Tangenziale di Lecce” con 110.350, la SS613 “Brindisi-Lecce” a Squinzano con 110.260, la SS7QUATER presso Giugliano in Campania con 103.925 e a Mondragone con 74.150, la SS7 “Via Appia” a Ciampino con 100.230, la SS77 “della Val di Chienti” a Corridonia con 83.464, la SS9VAR a Parma con 79.890, la SS7BIS “di Terra di Lavoro” a Caivano con 79.435, ad Avellino con 54.710 e a Villa Literno con 51.665, la SS309 “Romea”presso Chioggia con 59.100, la SS726 “Tangenziale di Cesena” con 57.820, la SS195 “Sulcitana” a Cagliari con 56.560, la SS3BIS “Tiberina” a Todi con 54.980, e a Mercato Saraceno con 50.760, la SS202 “Triestina” con 52.960, la SS231 “di Santa Vittoria” ad Asti con 51.730 e la SS42 “del Tonale e della Mendola”a Zanica con 50.290 transiti.
In vista del grande aumento dei flussi di traffico Anas ha sospeso altri cantieri, oltre a quelli già fermati a inizio agosto, per un totale di 1.392, oltre l’83% di quelli attivi (1672). Inoltre, per assicurare il monitoraggio del traffico in tempo reale h 24.è stato potenziato l’impegno del personale su strada su tutto il territorio nazionale per un totale di circa 2.500 risorse in turnazione costituite da personale tecnico e di esercizio oltre al personale delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale.
Previsioni da bollino rosso per tutto il pomeriggio di oggi per le ultime partenze e i rientri per gli spostamenti di breve e medio raggio
Il divieto di transito dei veicoli pesanti resterà in vigore fino alle 22.00 di oggi.
Per la situazione dei cantieri inamovibili Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire la pagina Esodo estivo del sito stradeanas.it(link https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo).
Ricordiamo che il calendario dei bollini per l’estate è disponibile sul sito di Anas (https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo) e su quello di Viabilità Italia
(https://www.poliziadistato.it/articolo/28345).
Muore in elisoccorso 74enne schiacciato da escavatore
È morto in un incidente sul lavoro verificatosi a Cuorgnè, un 74enne rimasto incastrato sotto un escavatore. L’uomo è deceduto durante il trasporto in elisoccorso: stava eseguendo lavori di pulizia del terreno da un amico e a bordo ruscello con l’escavatore si è ribaltato restando schiacciato.
Con la scomparsa delle cartoline che Gozzano aveva mandato dall’Oriente a Candidina Bolognino, si perdonoelementi anche utili a comprendere la formazione di Guido.
Un compito dello storico è il documentare il passato e, nel caso, loposso ancora fare, perché, da sempre, mi è consueto Agliè, dove ritrovo, oltre ai parenti nostri, i riflessi di qualche amicizia di famiglia e, tra queste, l’amica di mamma: Mary Prola col marito, dottor Roberto Bolognino! Sono persone che animano i nostri ricordi più lontani e, nella vivacità dei loro incontri, caratterizzati dal racconto del loro vissuto, che era sempre partecipato da tutti, costituiscono esempi, divenuti consueti anche a noi, di vita domestica, quando le loro presenze erano ancora usuali. Io, che ascoltavo gli adulti, in caso di necessità, richiedevo direttamente i chiarimenti che sentivo necessari …
Il periodare facile ed il vociare faceto dei famigliari erano scanditi dal timbro baritonale della voce del Bolognino, un compagno di facoltà dell’avvocato Agnelli… che, col gradimento di tutti, raccontava della sua prima infanzia (per nulla inficiata dalla prematura scomparsa di quel suo padre medico, nato come Guido nel 1883). Egli ricordava le visite ad Agliè, e la zia Candidina che,presente Diodata Mautino, la madre di Gozzano, invitava lui,Roberto bambino, a recitare a memoria qualche brano poetico di Guido… – Adulto, egli sarebbe stato un impiegato dell’INPS, ma rimanendo uno sportivo, diviso nella pratica tra il ciclismo, il nuoto e lo sci (quasi coll’approvazione postuma del Poeta di Agliè).
Quanto a luogo, noi riconosciamo un’abitazione storica dei Bolognino (sarà quella una delle due per cui, fin dal Seicento, essi furono esentati dalle tasse, per volere e grazia dei San Martino d’Agliè?). Quella in questione è un bel palazzo sei-settecentescodai lineamenti sobri, con un’ala a doppio porticato sovrapposto, il quale fa da sfondo alla signora Gozzano, ritratta con una nipote del marito, in una fotografia del 1940!
Fi qua tutto bene, ma, allora, chi era e che cosa faceva ad Agliè la zia di Bolognino?
Si diceva che, giovanissima, Tota Candidina avesse avuto un incidente in bicicletta e che, rimasta azzoppata, si muovesseaiutandosi col bastone, che fosse un’insegnante e che preparasse i ragazzi agli esami di licenza…
Battezzata Candida (Giuseppa Silvia) (Agliè, 1879-1953), era la figlia maggiore dell’esattore Giuseppe Bolognino e di sua moglie,la saviglianese Felicita Vineis (un nome che sembra tratto dal campionario poetico di Guido)! La coppia aveva avuto altri tre figli: Luigi (1880-1882), Eugenio, (Agliè, 1883 – Torino, 1918), il futuro medico chirurgo padre del dottor Roberto, e la più giovane,Claudia (San Giorgio Canavese,1889 – Torino, 1941) che andòsposa a Francesco Ciurnelli da Perugia.
Candidina aveva lo stesso nome della sua nonna paterna.
Luisa Candida Quintina Pezza che era stata battezzata a Vico Canavese, dov’era nata, perché era una figlia del notaio di Agliè Francesco Zaverio Pezza (Torino, 1772 – Agliè, 1851) che, essendo anche avvocato, fu giudice di prima istanza e, sposo di Paolina del conte Vittorio Bosco di Ruffino, ebbe alcuni figli, nati nelle sedi che egli occupò, nel progredire della sua carriera.Candida Pezza aveva poi sposato il chirurgo Giovanni Battista Bolognino di Agliè.
Ad Agliè, Zaverio Pezza era stato il padrino di battesimo diMassimo Secondo Zaverio Mautino (Agliè, 1816-1873), il cui padre, misuratore Massimo Felice Mautino era morto prima che egli nascesse, pertanto l’avv. Pezza fu una figura maschile diriferimento per il commendator Mautino, il nonno di Guido Gozzano. Per questo motivo (e anche perché i fratelli Bolognino erano vicini in età ai figli di Diodata) le famiglie Bolognino e Gozzano furono sempre in buona amicizia.
Su Candidina Bolognino dice il necrologio, pubblicato sul bollettino parrocchiale di Agliè in data 6 gennaio 1954: «Bolognino Candida d’anni 74. Non era laureata, ma era chiamata professoressa per i molti alunni che ha preparato con felici esiti ad un Diploma. Molto conosciuta nel campo letterario anche per la sua amicizia col poeta Guido Gozzano. I giornali di Torino e la R.A.I. la ricordano come l’amica e confidente di Guido Gozzano. Buona e praticante cristiana, chiuse gli occhi alla terra nella semplicità francescana».
Si trattava di una zia nubile, più giovane di pochi mesi di Erina Gozzano, la sorella maggiore del poeta, che a sua volta era la sorella del medico Eugenio, come Guido Gozzano nato nel 1883, il quale aveva avuto una figlia, nata in Friuli, dov’egli era statomedico condotto, e del nostro torinese dottor Roberto!
Si sono immaginate tante storie sul nostro Poeta e, senza tener conto della malattia, che tanto pesò sulla sua vita, si è fantasticatotanto sulle donne che egli poté frequentare ma probabilmente, se si fosse indagato meglio, senza dar retta troppo retta a suo fratello Renato, la verità storica, e non i suoi ipotetici «pallidi amori», avrebbe detto meglio...
Carlo Alfonso Maria Burdet
(Ricordando l’amicizia tra le nostre mamme, dedico queste paginea Daniela Bolognino
che qui ringrazio soprattutto per il prezioso ritratto della sua prozia).
Lite tra giovani: 22enne accoltella 17enne
Sulla vicenda sono in corso le indagini dei carabinieri.
Nella notte, a Cannero Riviera (Verbano-Cusio-Ossola), un 17enne è stato accoltellato da un 22enne al termine di una lite. L’episodio è avvenuto nel centro della nota località turistica sulla sponda piemontese del lago Maggiore. Il ragazzo, raggiunto da più colpi all’addome, è stato soccorso dal 118 e trasportato in ospedale. Ora è ricoverato con una prognosi superiore ai trenta giorni, ma non in pericolo di vita.
L’aggressore, un italiano di origini straniere presente in paese per motivi di lavoro, è stato condotto in caserma a Verbania.
Il Torino chiude nel peggiore dei modi la propria serie di partite pre stagionali incassando un netto 3-0 dal Valencia,nel tradizionale Trofeo Naranja. Al Mestalla, i granata partono con buone intenzioni ma si spengono presto, lasciando spazio all’iniziativa degli spagnoli.
La squadra di Baroni soffre soprattutto in fase difensiva, concedendo troppe occasioni ai padroni di casa, che ne approfittano con cinismo. Vlasic e compagni, invece, faticano a rendersi pericolosi e non trovano mai il guizzo giusto per riaprire il match.
Una serata da dimenticare, che lascia più di un interrogativo a pochi giorni dall’inizio ufficiale della stagione.
Enzo Grassano
Vettori di diverse malattie, quali sono le azioni per prevenire le punture delle zanzare e la loro diffusione
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Delle circa 3.720 specie di zanzara conosciute al mondo, in Italia ne sono presenti poco più di 60. Di queste, solo una decina sono di reale interesse per i progetti di sorveglianza e controllo delle zanzare per la loro abbondanza e aggressività nei confronti dell’uomo o per la possibile trasmissione di patogeni.
Sotto l’aspetto medico-sanitario, infatti, le zanzare sono considerate il raggruppamento di insetti di maggiore importanza, soprattutto per l’ampia diffusione della famiglia, la stretta correlazione di alcune specie con l’uomo e l’emergenza, su scala planetaria, rappresentata da alcune malattie di grande impatto i cui agenti patogeni sono trasmessi proprio da specie appartenenti a questa famiglia.
Le principali malattie trasmesse dalle zanzare (arbovirosi) che hanno qualche interesse medico o veterinario nel nostro Paese o per chi viaggia in Paesi considerati a rischio sono: Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile, Usutu, Malaria, Febbre gialla e Filariosi del cane e del gatto.
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La lotta alle zanzare della Regione Piemonte
Il piano regionale per la lotta alle zanzare e la prevenzione delle arbovirosi, è affidato ad IPLA e prevede un finanziamento annuale è di 2,5 milioni di euro. Per il 2025 hanno aderito 216 comuni e i fondi stanziati risultano in linea con quelli del 2024.
Gli interventi, affidati ad IPLA, previsti dai programmi regionali sono tre:
Il monitoraggio delle infestazioni da zanzare e della presenza di virus trasmissibili all’uomo e agli animali con il posizionamento di 180 trappole attrattive per catturare gli insetti adulti. Questi vengono classificati, suddividendoli per le diverse specie e, quelli che giungono da 73 di queste trappole vengono inviati all’Istituto Zooprofilattico per le analisi che possono individuare la presenza dei virus West Nile e Usutu.
Per la zanzara tigre è attiva una rete di monitoraggio basata sull’impiego di circa 1300 ovitrappole che vengono in questo caso posizionate sul territorio con cadenza bisettimanale.
Il monitoraggio dell’IPLA si concentra anche su possibili aree di ingresso di nuove specie di zanzare che potrebbero aggravare la situazione se giungessero sul nostro territorio. Per questo gli aeroporti di Caselle e Levaldigi, le principali arterie di comunicazione e i siti di interscambio delle merci sono periodicamente monitorati.
Attività ordinarie di contenimento della presenza di zanzare con l’intervento su tutti i focolai, individuati dal personale tecnico, per uccidere le zanzare quando sono allo stato di larve. È così che per i 216 comuni che hanno aderito alla lotta per il 2025 vengono trattati periodicamente durante la stagione in media più di 300.000 di tombini; vengono trattati anche i ristagni di acqua in ambito rurale distribuendo prodotti biologici.
Nei casi di infestazioni particolarmente fastidiose si interviene anche con interventi insetticidi contro le zanzare adulte, facendo attenzione a ridurre il più possibile l’interferenza con gli altri insetti.
Interventi in caso di riscontro di positività a virus trasmissibili all’uomo e agli animali
In caso di soggetti infetti da West Nile, Chikungunya, Zika o Dengue o del riscontro di virus in animali selvatici o domestici o in pool di zanzare, i laboratori di sanità pubblica o dell’Istituto zooprofilattico Sperimentale del Piemonte della Liguria e della Valle d’Aosta effettuano la segnalazione ai settori interessati della Direzione Sanità, alla struttura di epidemiologia, riferimento regionale per le malattie infettive dell’ASL di Alessandria, per la sospensione dei prelievi di sangue ad uso trasfusionale e le indagini finalizzate a valutare l’estensione del focolaio, e all’IPLA per l’effettuazione, entro 24 ore, degli interventi straordinari di disinfestazione delle aree circostanti la residenza del paziente o il punto ove è stata diagnosticata la presenza del virus.
Nel periodo estivo, comunque, su tutti i prelievi di sangue effettuati a scopo di trasfusione, viene effettuato il test per la West Nile.
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La prevenzione
Dato che il 70% circa dei focolai di riproduzione delle zanzare (in particolare della zanzara tigre) è presente su suolo di proprietà privata è indispensabile il contributo alla lotta dei cittadini ed è per questo che è attiva una campagna di comunicazione di buone pratiche da adottare rivolta alla popolazione per evitare la riproduzione delle zanzare.
La prevenzione, intesa come quell’insieme di attività svolte per impedire il formarsi dei focolai di sviluppo larvale, stando ancora più a monte della lotta larvicida, è in grado infatti di garantire i risultati migliori e più duraturi. La sua maggior efficacia è negli ambienti domestici o comunque di competenza, appunto, dei cittadini: in casa; nell’orto, nel giardino o nel cortile, nei cimiteri o in campagna, dove l’accortezza più importante è quella di evitare ristagni d’acqua, sia quelli nei vasi, nelle gronde, nei tombini, nei recipienti d’acqua piovana o nei pneumatici abbandonati.
Gli accorgimenti da adottare sono quelli di cambiare completamente l’acqua una volta la settimana, utilizzare larvicidi specifici dove questo non sia possibile (come ad esempio nei tombini), oppure utilizzare zanzariere o chiusure ermetiche per i contenitori dell’acqua all’aperto.
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La protezione individuale
Per proteggere sé stessi dalle punture delle zanzare ci sono diversi metodi che, nonostante i limiti, sono comunque efficaci in determinate circostanze: le zanzariere da letto, per esempio, sono infatti un ottimo sistema per proteggersi dalla malaria nei paesi tropicali. I repellenti hanno una durata limitata, ma associati a pantaloni e maniche lunghe aiutano a tenere lontano molte specie di zanzare.
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Link
https://zanzare.ipla.org/index.php/it/documenti-2/le-vostre-domande
Portale del Ministero degli Affari Esteri, gestito dall’Unità di Crisi, con informazioni aggiornate sui requisiti per l’ingresso, la sicurezza, la mobilità, ma anche la situazione sanitaria legata alle malattie trasmesse da zanzare