“Ho scritto una lettera a tutti i parlamentari eletti in Piemonte chiedendo loro di sostenere e di fare fronte comune affinché la progettazione della nuova linea 2 della Metropolitana possa garantire l’arrivo della linea anche a Pescarito e non limitarsi ai lotti Rebaudengo-Porta Nuova-Politecnico. Si tratta di una questione di prioritario interesse per l’intero territorio piemontese, sia a livello di impatto ambientale che di circolazione. Non è una battaglia politica di parte, ma di una vera e propria iniziativa trasversale, da sostenere avendo come unico interesse quello del nostro territorio”. Così in una nota la deputata Jessica Costanzo (Alternativa).
Con una Katana di un metro nel bagagliaio
Mercoledì mattina, durante un normale controllo di polizia stradale in via Livorno, nei pressi dell’Environment Park, gli agenti del Comando Territoriale IV della Polizia Municipale hanno fermato un uomo di 35 anni di nazionalità rumena a bordo della sua auto, un’Alfa Romeo 147, per una verifica dei documenti di viaggio.
Il fermato è apparso subito nervoso e infastidito e il suo atteggiamento ha insospettito gli agenti che dopo il controllo dei documenti hanno gli hanno chiesto di aprire il portabagagli dentro il quale hanno trovato una ‘Katana’, una spada giapponese dotata di una lama lunga 67 centimetri e un’impugnatura di quasi 30 con una punta acuminata tale da farla ritenere un’arma vera e propria potenzialmente diretta all’offesa della persona.
All’interno del bagagliaio i ‘civich’ hanno rinvenuto anche un cacciavite della lunghezza di 32 cm ed un tubo di metallo pesante con estremità ad “L”, lungo 70 cm, dalla forma molto simile a un grimaldello.
Da un controllo effettuato nelle banche dati, l’uomo non è risultato in possesso del porto d’armi e non è stato in grado di giustificare la detenzione degli oggetti rinvenuti; a carico del soggetto sono inoltre emersi precedenti penali per “maltrattamento domestico”, ma nulla in pendenza di giudizio.
Addio a Manuel, morto a 48 anni
La cassin-a del mangia e beiv
Sabato 19 febbraio 2022
XXXIII RASSEGNA TEATRALE DIALETTALE
Moncalieri, ore 21
Teatro Matteotti, via Matteotti 1
La Rassegna teatrale in lingua piemontese di Moncalieri propone il suo sesto spettacolo in cartellone. Succede sabato sera, 19 febbraio alle ore 21, con il Piccolo Varietà di Pinerolo che sul palco del Matteotti “Ij crussi ‘d Don Quaja”. Ovvero: i crucci don don Quaglia, una commedia brillante ambientata in una casa parrocchiale agli inizi degli anni ‘50. Il parroco – coadiuvato da uno zelante sacrestano, dalla vecchia madre, da una nipote non più in tenera età con figlia a carico e una coppia di teneri gatti – si trova a gestire l’arrivo di un uomo dal sud e di una serie di grattacapi a cascata. Si ride tra battute brillanti, paradossi ed equivoci continui, nei due atti firmati da Luigi Oddoero.
“La nostra rassegna della commedia in lingua piemontese al Matteotti è da 33 anni uno degli appuntamenti fissi più amati anche ben oltre i confini di Moncalieri – commenta soddisfatta l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – Ed è un’iniziativa che sosteniamo convintamente, nell’ottica di valorizzare quel che Moncalieri ha di peculiare, gli echi più profondi e caratterizzanti della sua storia. Ben lungi dal rimanere ancorati al passato, l’obiettivo è prima di tutto far vivere e diffondere, grazie all’intenso, metodico lavoro di rete con le compagnie del territorio, quanto c’è di più vivo nella cultura e nell’identità moncalierese”.
Abbonamento a 8 spettacoli: € 50,00
Biglietto singolo: € 8,00 (ridotto per under 12: € 6,00)
Info e prenotazioni: tel. 328.6894390 dalle ore 15,30 alle 19 Mail: annafalconieri50@gmail.com
Le segreterie regionali Piemonte dei sindacati FILT, FIT, UILT, UGL e FAST hanno proclamato uno sciopero del personale di Rete Ferroviaria Italiana addetto alla circolazione dalle ore 21.00 di mercoledì 23 febbraio alle ore 21.00 di giovedì 24 febbraio 2022.
Volontariato e umanità emergono nel volume a cura di Marco Bani ( Vol.To Torino) e Stefania Iacono (Cesvol Umbria)
Volontariato e umanità costituiscono un binomio inscindibile. A riprova della stretta connessione di questi due aspetti, riflesso uno dell’altro, è sicuramente il volume pubblicato nel 2019 nella collana “Incontri” dal titolo “Storytelling di volontariato”, e presentato al Salone del Libro, che racchiude testimonianze preziose raccolte da Marco Bani ( membro del Consiglio direttivo del Centro Servizi per il Volontariato di Torino Vol.To, con delega alla Comunicazione) e da Stefania Iacono ( dipendente del Centro Servizi per il Volontariato di Perugia CESVOL).
L’incontro tra queste due realtà è avvenuto per caso nel 2018 al Salone Internazionale del Libro di Torino durante la presentazione della collana “I quaderni del Volontariato” che il Cesvol Perugia già editava dal lontano 2006.
“È nata una sfida – spiega Marco Bani – rivolta a far conoscere a più persone possibili il mondo del volontariato, in quanto ancora si sa troppo poco delle mille opere che compiono persone di buona volontà quali sono i volontari.
L’aspetto fondamentale del volontariato consiste, infatti, proprio nella dedizione, nella dolcezza e nella gratuità con cui le persone dedicano il loro tempo, che diventa prezioso per i soggetti più bisognosi, ben coscienti che il dono di sé rivolto agli altri rappresenta un arricchimento per la propria vita”.
“In questo volume – aggiunge il consigliere Marco Bani – è stato chiesto ai volontari di raccontare la propria esperienza e le motivazioni che li hanno spinti a intraprendere questo cammino, le difficoltà e le gioie legate a questa esperienza umanamente molto arricchente.
Esistono alcune parole chiave che contraddistinguono l’anima del volontariato, il non rendere mai il dolore “egoistico”, fine a se stesso, chiuso dentro ognuno di noi, quanto piuttosto il considerarlo come un’esperienza da condividere, perché solo nella condivisione può essere alleggerito e diventare più comprensibile.
Amore, accoglienza, gioia, speranza e dono sono alcuni dei termini intorno ai quali ruota l’esperienza del volontariato, che può essere inteso come una missione che arricchisce umanamente i volontari e coloro che da loro sono aiutati, ma richiede nel contempo preparazione, serietà e consapevolezza dell’impegno preso”.
Sono tante le storie di volontariato che trovano spazio nella narrazione di questo volume davvero unico. Nessuna risulta più importante di un’altra, tutte sono egualmente preziose, come quella delle volontarie dell’Associazione Cuore di Maglia, rappresentate da nonne, mamme e donne che amano sferruzzare piccoli e morbidi lavori per le minuscole creature che riposano nelle culle termiche nei reparti di Terapia Intensiva neonatale; altre storie sono quelle delle volontarie del CISOM di Perugia, il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, che opera per portare soccorso alle persone in stato di necessità, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, e quelle dei volontari impegnati nella sensibilizzazione e nel sostegno ai bambini e ragazzi con disturbi specifici nell’apprendimento e alle loro famiglie.
Spesso le storie dei volontari si tramutano da dono in restituzione, come nel caso della donna ammalatasi di tumore in giovane età, che è stata invitata a entrare a far parte di un’associazione di donne che condividono insieme gioie e dolori all’interno dell’Associazione stessa, dimostrando che dalla propria precarietà e da simili momenti di difficoltà può scaturire una grande ricchezza.
Mara Martellotta
Difficoltà per l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime.
Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Persino produrre pane diventa insostenibile. Cosa siamo diventati?”.
In Piemonte sono circa 1.800 le attività di panificazione che quotidianamente sfornano quintali di prodotto.
Lievita il costo del pane a causa del prezzo di produzione, dovuto ai rincari generalizzati di materie prime, energia e gas oltre che di farina e cereali.
Per questo se biove, rosette, baguette, pane a cassetta, senza dimenticare il pane ai cinque cereali o quello con le olive, costano sempre di più la colpa non è dei panificatori ma dell’esplosione dei costi.
L’allarme arriva dalle imprese dell’arte bianca di Confartigianato Imprese Piemonte, un settore ormai da molti anni messo sotto pressione dalla concorrenza dei semilavorati e dalle grandi produzioni per iper e supermercati.
“Le nostre realtà della panificazione – evidenzia Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – sono preoccupate per la crescita dei prezzi di gas, energia, materie prime e materiali di imballaggio già in atto da alcuni mesi. Dai calcoli effettuati da Confartigianato, rispetto al 2021, un molino che utilizza quasi 1,5 milioni di kWh/anno, potrebbe subire un aumento anche del 220%, passando da 131 a 420 mila euro di costi mentre un panificio, con un consumo medio di 150mila kwh, potrebbe subire un aumento anche del 145%, passando da quasi 21mila a oltre 51mila euro. Inoltre confrontando le fatture di acquisto di questo inizio anno con quelle dell’anno scorso, si nota come in media le farine di grano tenero per panificazione siano cresciute del 25% mentre la semola di grano duro del 60%”.
In Piemonte sono circa 1.800 le attività di panificazione che quotidianamente sfornano quintali di prodotto.
Divisi tra produzione e vendita, in ogni periodo dell’anno rappresentano una importante figura di riferimento per tutti i consumatori: la notte lavorando nei laboratori e la mattina vendendo il pane nei punti vendita.
Gli aumenti dei costi energetici aggiunti a quelli del grano e delle materie prime, però, solo in minima parte hanno determinato rincari sui prodotti al consumo che hanno continuano a registrare variazioni dei prezzi inferiori all’inflazione media e in linea all’inflazione alimentare.
“Le imprese – continua Felici – non riuscendo ad assorbire i rincari, per coprire almeno il costo di produzione, sono costrette a intervenire sui prezzi del prodotto finito. Praticamente non avendo nessun margine, rischiano di soccombere”.
“Il settore non sa fin quando potrà resistere senza interventi di sostegno – conclude Felici – perché è difficilissimo recuperare tali costi essendo elevati e non ristorati. O le istituzioni danno un segnale con interventi di calmierazione e sgravi o molte aziende della panificazione rischiano di chiudere definitivamente e, come al solito, a prosperare sarà la grande distribuzione col suo ‘prodotto’ sfornato in quattro e quattr’otto”.
Informazione promozionale
In mostra dall’8 al 19 Marzo 2022 presso la Galleria d’Arte Malinpensa by La Telaccia in Corso Inghilterra n.51 a Torino.
La Mostra personale dell’artista Dada c intitolata “La rinascita della stoffa si evolve in vibrazioni tonali” si terrà dall’8 al 19 Marzo 2022 presso la Galleria d’Arte Malinpensa by La Telaccia in Corso Inghilterra n.51 a Torino.
Mostra e presentazione a cura di Monia Malinpensa, Giuliana Papadia e Arch. Andrea Cicconi.
Grafico e Social curati da Paolo Vezzoli.
La Galleria, nata nel 1972 e diretta da Giulina Papadia e Monia Malinpensa, quest’anno festeggierà i cinquant’ anni di attività .
Orari mostra:
dal Martedì al Sabato dalle 10.30-12.30 / 16.00 19.00
Siamo presenti su Istagram: malinpensagalleriadarte
Il bollettino Covid di sabato 19 febbraio
COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.393 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 1.937 a test antigenico), pari al 5,9% di 40.775 tamponi eseguiti, di cui 35.798 antigenici.
Il totale dei casi positivi diventa 964.929, così suddivisi su base provinciale: 79.182 Alessandria, 44.244 Asti, 37.433 Biella, 129.895 Cuneo, 73.374 Novara, 512.463 Torino, 34.304 Vercelli, 34.319 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.713 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.002 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 53 (-1 rispetto a ieri)
I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.222 (-92 rispetto a ieri)
Le persone in isolamento domiciliare sono 55.586
I tamponi diagnostici finora processati sono 15.352.128 (+40.775 rispetto a ieri).
I DECESSI DIVENTANO 12.944
Sono 8, tra i quali 2 di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).
Il totale diventa quindi 12.944 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.726 Alessandria, 778 Asti, 493 Biella, 1.587 Cuneo, 1.042 Novara, 6.171 Torino, 598 Vercelli, 420 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 129 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
897.124 GUARITI
I pazienti guariti diventano complessivamente 897.124 (+4.386 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 73.802 Alessandria, 41.717 Asti, 34.901 Biella, 122.362 Cuneo, 69.938 Novara, 478.674 Torino, 31.882 Vercelli, 32.191 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.542 extraregione e 8.115 in fase di definizione.