ilTorinese

Nazione Futura e Rinascimento Europeo, al via a Torino la scuola di formazione politica

Costruire il contropotere territoriale. No, non è una riedizione degli slogan dell’Autonomia operaia degli anni di piombo.

È l’obiettivo della scuola di formazione politica organizzata a Torino da Nazione Futura e Rinascimento Europeo. Un obiettivo intelligente per due associazioni legate a Fdi e consapevoli della necessità di creare una classe dirigente meno ridicola di quella attuale. Ogni sabato, da ieri sino a metà maggio, per provare a costruire una alternativa credibile al “Sistema Torino” ed all’attuale Sottosistema che tanti danni hanno provocato alla città.

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Nazione Futura e Rinascimento Europeo, al via a Torino la scuola di formazione politica

Rock Jazz e dintorni La tromba di Byron Wallen e Seeyousound

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA

Lunedì. Prosegue Seeyousound. Da segnalare “Narciso Em Ferias” film su Caetano Veloso e anche “Suburban Steps To Rockland”.

Martedì. All’Otium Pea Club si esibisce il sestetto Renacerò. Per Seeyousound da segnalare “Italo Disco. The Sparkling Sound Of 80’s” e “Soul Power”. Al Jazz Club suona il pianista Massimo Danilo Ilardo.

Mercoledì. Per Seeyousound “De Andrè # De Andrè -Storia di un impiegato” sul rapporto tra il  padre Fabrizio e il figlio Cristiano presente in sala. Interessanti anche “Tralala” e “The Nowhere Inn “ sulla cantante St. Vincent.

Giovedì. Al Jazz Club è di scena il trio del sassofonista Fuat Sunay. All’Hiroshima Mon Amour si esibiscono i bnkr44. Si conclude Seeyousound. Da segnalare “Jagged” su Alain Morissette e “The Blue Danubie” (foto). Al Cafè Neruda suona il quartetto di Barbara Raimondi e Claudio Chiara.

Venerdì.  Al Jazz Club si esibisce il trio acustico del batterista Marco Betti (la sera successiva sempre al Jazz Club con il gruppo elettrico). Al Folk Club per la rassegna “Radio Londra” suona il quintetto del trombettista Byron Wallen. Al Magazzino di Gilgamesh si esibisce Fast Frank & The Hot Shout Blues.

 Al Cap 10100 è di scena  Emanuele Francesconi con il Combo Jazz Quintet. All’Arteficio si esibisce Ninaì. Al Blah Blah suona il trio  Old Skull con il quartetto femminile Dune Aurora.

Sabato.  Al Circolo della Musica di Rivoli è di scena Sasso. Al Cap 10100 si esibisce il Trio Monne con il tastierista Marcello Picchioni. Al Blah Blah si esibiscono i Blue Lies. Allo Ziggy, Heavy Metal con gli Hounds e Evilizers.

Domenica. Per “Novara Jazz “ il trio di Caterina Lazagna  rende omaggio a Billie Holiday mentre al Jazz Club sono di scena le due cantautrici Rosanna De Pace e Anna Castiglia.

 

Pier Luigi Fuggetta

Lascia un biglietto e si uccide gettandosi dal balcone

Un uomo di 84 anni si è suicidato ieri  lasciandosi cadere dal balcone  di un palazzo di via Dante Alighieri a Nichelino.

Sono intervenuti sul posto 118 e carabinieri. Sembrava fosse un incidente domestico poiché era presente una scala ed erano in corso lavori di ristrutturazione. Ma i militari hanno trovato un biglietto in cui l’anziano annunciava di volersi togliere la vita.

La politica in affanno in città e in Piemonte

Ce la farà Torino? Lo spero ma francamente ne dubito.  Contentissimo se sarò smentito.  Ora è ufficiale: l’industria meccanica, di fatto, quasi non esiste più. Precisamente, si era ripreso chi produceva per l’estero.  Praticamente inesistente il mercato interno.  Il viceministro  Gilberto Picchetto ce la mette tutta.  Ma il caro bollette colpisce inesorabilmente. E ce la mette tutta anche il sindaco Stefano Lo Russo, che incassa il sostegno di sindacati e Unione industriale.  Ma è dura, mamma mia se è dura. I funzionari del Comune arrancano persino nello scrivere i progetti per chiedere soldi all’Europa.  Non erano più abituati . Vivacchiavano.  L’organico dovrebbe essere di 12ooo dipendenti.  Ora sono 8000. Ma se si entra in qualsiasi assessorato non si nota un alacre lavorio.  Scomparsi i pentastellati con la loro decrescita felice è rimasta solo la nostra totale infelicità.  Ma non basta: la situazione del verde pubblico, aspetto sintomatico,  ed in particolare la manutenzione del verde, è totalmente fuori controllo con appalti deserti di società provenienti  dal Sud che dopo aver vinto semplicemente sono tentate di non fare i lavori. E c’è attinenza tra la richiesta dei fondi europei ed il verde.  La collina torinese sta franando ed abbisogna di lavori di consolidamento.
Anni di incuria.  Anni di totale abbandono.
Ammetto,  c’è volontà di fare, ma ho paura che la volontà sarà sopraffatta dalla realtà.  Insomma, mi sembra tutto tremendamente in ritardo. Non che in Regione le cose vanno meglio. Da Biella a Torino botte da orbi tra leghisti e Fratelli d’Italia.  E ho usato un eufemismo per dire che si disprezzano. Perché? Diciamola così: un’idea diversa di ciò ché è.  Dunque il più totale immobilismo. Il caso Biella è emblematico.  L’assessore reo di non aver presentato domanda di finanziamento, unica città d’Italia, viene cacciato, ed aggiungo io: giustamente, dalla giunta. Comincia la guerriglia di Fratelli d’Italia.  Vittima il sindaco Corradino e la città che sta a bocca ausciutta.  Dopo viene silurata la sorella di Andrea Del Mastro all’area metropolitana.  Perché? Perché è la sorella di  Del Mastro.  E intanto  nel biellese il Tessile non ridecolla e l’economia stagna. Il governatore Cirio cerca di fare ed essere superiore, fatica molto. Insomma, questa politica, questi politici non danno una bella immagine di se’. Ma Torino è il Piemonte non possono aspettare.
Patrizio Tosetto

Open day pediatrico, 500 bambini vaccinati

Sono quasi 500 (dato delle ore 19.30 di sabato) le famiglie di tutto il Piemonte con bambini tra 5 e 11 anni che hanno aderito all’Open day informativo promosso dalla Regione per avere notizie dettagliate sui vaccini pediatrici e che poi hanno deciso di vaccinare i propri figli.


Altri 2.000 bambini tra i 5 e gli 11 anni sono stati invece vaccinati perché avevano già un appuntamento prefissato.

I genitori hanno potuto recarsi ad accesso diretto senza prenotazione in 16 ospedali o centri vaccinali (Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Verduno, Novara, Borgomanero, Torino. Ciriè, Chivasso, Ivrea, Moncalieri, Pinerolo, Rivoli, Verbania e Vercelli), dove sono stati accolti da pediatri ed esperti in grado di fornire tutte le informazioni sulla vaccinazione per i più piccoli e rispondere alle loro domande.

Inoltre, hanno ricevuto copia del volantino con le risposte alle domande più frequenti sull’importanza della vaccinazione pediatrica realizzato dalla Regione con la collaborazione dei pediatri di Fimp, Cipe e Simpef e degli esperti dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.

Questi due anni di pandemia hanno dimostrato che il Covid colpisce anche in età pediatrica in forme più o meno forti a seconda dei casi e di pregresse condizioni di salute – dichiara la professoressa Franca Fagioli, direttore del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino “Regina Margherita” e direttore dell’Oncoematologia pediatrica della Città della Salute di Torino -. Per questo motivo è indispensabile vaccinare i nostri bambini, perché è stato dimostrato che il vaccino è sicuro ed è l’unica arma per combattere il Covid”.

Vaccinare il proprio figlio è un gesto d’amore, il non farlo un’occasione persa – sottolineano i medici pediatri piemontesi attraverso la voce di Domenico Careddu della Fimp, Gabriella Marostica del Cipe e Vincenzo Roffredo del Simpef -. Protegge i vostri bambini ed i loro contatti e permette loro di ritornare ad una vita normale. Noi siamo a disposizione delle famiglie per fornire tutte le informazioni che possano chiarire i loro dubbi e le loro domande. Perché il vaccino anti Covid-19 – concludono i pediatri – se lo conosci…non lo eviti”.

Riguardo alle varie situazioni in cui possono trovarsi i genitori e i minori per quanto concerne la vaccinazione dei bambini, il commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte, Antonio Rinaudo, ricorda che: “Nel caso di genitori sposati e conviventi occorre l’accordo di entrambi e il figlio può essere accompagnato al centro vaccinale anche solo da uno di essi, che dovrà però esibire un’autocertificazione di consenso e una copia del documento di identità dell’altro coniuge. Quando un genitore è d’accordo per la vaccinazione e l’altro no, quello d’accordo si può rivolgere all’autorità giudiziaria affinché dia il consenso. In caso di genitori separati o divorziati, se la potestà genitoriale è di uno solo, questo decide; se ce l’hanno entrambi e uno non vuole far vaccinare il figlio e l’altro sì, questi può far ricorso all’autorità giudiziaria affinché dia il consenso. Per i minori in affidamento familiare, la famiglia affidataria deve rivolgersi all’autorità giudiziaria, affinché dia il consenso, in quanto non ha la potestà genitoriale. Infine, per i minori affidati ad una comunità decide il responsabile della struttura di comune accordo con il pediatra di libera scelta”.

“Un libro tante scuole” seconda edizione

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Più di 6mila studenti italiani si cimenteranno, quest’anno, su “L’isola di Arturo” di Elsa Morante

Promotore il “Salone Internazionale del Libro” di Torino, in collaborazione con il “Ministero dell’Istruzione” (main partner  “Intesa San Paolo” con il sostegno dell’“Associazione delle Fondazioni di origini bancaria del Piemonte” e la partecipazione di “Chora Media”), prende il via fra febbraio e marzo di quest’anno la seconda edizione di “Un libro tante scuole”, progetto nazionale di “lettura condivisa” che riunisce attorno ad un romanzo best seller studentesse e studenti da tutta Italia. Dopo il successo della prima edizione nel 2021, dedicata a “La Peste” di Albert Camus, la seconda edizione del progetto vedrà arrivare a marzo sui banchi di scuola un grande classico della narrativa italiana, con la collaborazione della casa editrice “Einaudi”: “L’isola di Arturo” di Elsa Morante, vincitore del “Premio Strega” nel 1957 e sicuramente tra i romanzi più importanti del secondo Novecento. Il romanzo, che costruisce un fitto dialogo tra l’uomo e il paesaggio, “intreccia – dicono gli organizzatori – due poli insieme concettuali e narrativi, riuscendo a parlare a un pubblico di giovani e adulti: da una parte Arturo e il suo sguardo di ragazzino su ciò che lo circonda, dall’altra un’isola selvaggia in cui la natura detta i tempi delle esperienze di crescita, facendo diventare l’esplorazione uno strumento privilegiato di formazione”. E i numeri confermano l’asserzione. “L’isola di Arturo” in questa edizione speciale (ancora unavolta affidata, per cover ed impostazione grafica, a Riccardo Falcinelli, fra i più calebri art director italiani) raggiungerà infatti più di 6mila studentesse e studenti in tutta Italia, che riceveranno il libro gratuitamente. Il volume entra così a fare parte della “Biblioteca del Salone” e la sua scelta  vuole essere anche un modo per celebrare “Procida Capitale Italiana della Cultura” nel 2022. Il progetto, inoltre, prevede l’“arruolamento” di autrici e autori d’eccezione che accompagneranno ragazze e ragazzi, ma anche il pubblico più adulto, alla lettura del libro della Morante, grazie a lezioni e interventi audio del podcast in sei puntate “Il Salone presenta Elsa Morante”, realizzato in collaborazione con “Chora Media”, scaricabile su SalTo+ e sulle principali piattaforme di streaming gratuite a partire da marzo. Interverranno: la giornalista e scrittrice Angela Bubba, la vincitrice “Premio Campiello 2021” ( con “L’Acqua del lago non è mai dolce”, per “Bompiani”) Giulia Caminito  con Giuliana Zagra, responsabile dell’ “Archivio Elsa Morante” alla “Biblioteca Nazionale Centrale” di Roma, la scrittrice Antonella Lattanzi, lo psicoanalista attento alla poesia e alla letteratura Vittorio Lingiardi, la scrittrice Valeria Parrella ( che con “Almarina” è stata finalista al “Premio Strega 2020” e che oltre al podcast terrà anche una video lezione registrata, il filosofo e storico della biologia Telmo Pievani. Ogni ospite si concentrerà su un aspetto della poetica e delle tematiche di Elsa Morante, fornendo una propria chiave di lettura e un approccio specifico all’opera. E ancora. Dopo il viaggio virtuale alla scoperta della Morante, autrici e autori incontreranno dal vivo studentesse e studenti delle scuole nelle diverse sedi delle “Gallerie d’Italia”, i Musei di “Intesa Sanpaolo” a Milano, Napoli, Vicenza e Torino. Il programma con il dettaglio degli incontri sarà comunicato nel mese di marzo sul sito www.salonelibro.it .

Per rendere visibile il lavoro delle classi sul romanzo e permettere lo scambio e la condivisione, studenti e docenti pubblicheranno poi scritti e recensioni sul Bookblog del Salone, lo spazio di racconto condiviso che il Salone mette a disposizione dei ragazzi e delle scuole, nell’apposita area dedicata al progetto, dove sono già presenti i tanti contributi su “La peste” di Albert Camus. Il momento conclusivo del grande percorso di lettura de “L’isola di Arturo” sarà alla “XXXIV Edizione del Salone del Libro”, con un appuntamento corale aperto a tutte le ragazze e i ragazzi coinvolti nel progetto, in cui saranno chiamati a parlare ospiti da sempre legati alle opere di Elsa Morante.

Per aderire a “Un libro tante scuole”, le scuole devono candidarsi sulla piattaforma SalTo+Infowww.salonelibro.it.

g.m.

Nelle foto:

–         Giulia Caminito

–         Cover edizione speciale “L’isola di Arturo”

–         Valeria Parrella

Confagricoltura: caro energia e siccità mettono a rischio le prossime semine

Le spese di concimazione del mais aumentano del 290%: un anno fa concimare un ettaro di mais costava 226 euro, mentre oggi se ne spendono 655. Alle stelle il costo per il riscaldamento delle serre: + 600%.

                   

L’aumento dei costi energici, in particolare per quanto riguarda carburanti e fertilizzanti, e le prospettive di una primavera particolarmente siccitosa mettono a rischio le prossime semine e le coltivazioni sotto serra. Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, evidenzia una serie di dati preoccupanti: “Il gasolio, pur tenendo conto dell’accisa agevolata per il settore primario, negli ultimi 12 mesi è aumentato del 40%, passando da 65 a oltre 90 centesimi al litro, mentre il costo dei fertilizzanti è salito di circa il 300%”.

Confagricoltura Piemonte ha fatto il conto dei maggiori costi che dovranno sopportare i produttori di mais. Il granoturco, cereale fondamentale per l’alimentazione zootecnica, per le produzioni alimentari di biscotti e birra italiana e dai cui estratti si ricava la base per molte preparazioni farmaceutiche, è una coltivazione molto in diffusa in Piemonte, che copre 132.000  ettari di superficie.

In base ai calcolo dei tecnici di Confagricoltura Piemonte diretta da Ercole Zuccaro, per concimare un ettaro (10.000 metri quadrati) di mais vengono impiegati, in condizioni ordinarie, abitualmente 2 quintali di fosfato bioammonico 18:46 e 5 quintali di urea. L’anno scorso il fosfato biammonico costava 38 euro al quintale, mentre oggi costa 90 euro; l’urea era quotata 30 euro al quintale, oggi 95 euro. “Questo significa che un anno fa concimare un ettaro di mais costava 226 euro, mentre oggi – dichiara Zuccaro – se ne spendono 655, vale a dire 379 euro in più in valori assoluti e il 290% in più in termini percentuali”.

Si tratta di un costo insostenibile, che rende sconveniente le semine – spiega Enrico Allasia –  soprattutto in presenza di mercati delle commodities estremamente volatili, condizionati dalle tensioni internazionali, dalle speculazioni sui mercati a termine e da un andamento climatico che ci preoccupa”.

È estremamente preoccupante la situazione del florovivaismo e anche dell’orticoltura sotto serra. In Piemonte – chiarisce Confagricoltura – sono attive 1.485 aziende florovivaistiche che occupano circa 3.500 addetti e sviluppano un fatturato di oltre 120 milioni all’anno. Sotto i 10°di temperatura – spiegano i tecnici di Confagricoltura – le piante bloccano lo sviluppo vegetativo. Il costo del metano per il riscaldamento delle serre, nell’arco di quattro mesi, è passato da 0,21  a 1,20 euro al metro cubo. “Le aziende – dichiara il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia – sono state invitate a utilizzare fonti energetiche che producono un minore impatto ambientale, mentre oggi la soluzione immediata sarebbe quella di convertire i bruciatori a gasolio, tornando all’impiego di combustibili fossili: dobbiamo evitare questo cortocircuito”.

La speranza degli agricoltori è che presto possa arrivare un po’ di pioggia benefica, ma le previsioni sono tutt’altro che confortanti. “Il clima sta cambiando – sottolinea Allasia – e occorre prenderne atto . Secondo le previsioni dell’agenzia regionale di protezione ambientale stiamo andando incontro a un trimestre di siccità che i meteorologi definiscono severa su tutto il territorio regionale ed estrema nelle aree di pianura. Questo significa che dobbiamo affrontare, senza indugio, Il tema del cambiamento climatico con iniziative urgenti. Bene ha fatto il presidente della Regione Cirio a chiedere la convocazione di un osservatorio sulla crisi idrica – conclude Allasia – : è necessario sfruttare bene i fondi del PNRR per potenziare e efficientare la nostra rete irrigua, avviando al più presto la costruzione di invasi che possano raccogliere l’acqua piovana quando si verificano fenomeni estremi e rilasciarla, a servizio dell’agricoltura e dell’ambiente, nei periodi di siccità che, purtroppo, diventano sempre più frequenti”.

 

E’ morto il “papà” dei fotografi, autore di cartoline e ritratti

E’ morto Mario Sassi, fotografo conosciutissimo a Ciriè, che ha insegnato il mestiere a decine di giovani.

E’ mancato all’età di 93 anni, dopo una  malattia che lo aveva provato per lungo tempo. Specializzato nel bianco e nero e  nei ritratti, aveva realizzato anche le cartoline di Cirié negli anni ’60.

E’ sempre stato protagonista della vita sociale e culturale cittadina. La sua morte ha suscitato un vasto cordoglio nella comunità locale.

 

“Fiori d’autunno” Rotazione di lacche e inro giapponesi al MAO di Torino

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Fino al 20 marzo 2022

Forse non lo sapevate. Ma il crisantemo che in Occidente è associato principalmente al culto dei morti, in Oriente ha invece una valenza più ampia e variegata: oltre a essere il simbolo della casata imperiale giapponese in quanto richiamo all’astro solare, il crisantemo è infatti legato ai concetti di forza, prosperità e immortalità e viene per questo utilizzato in maniera ricorrente come motivo decorativo di preziosi manufatti.

Ne sono chiara e suggestiva prova le preziose “lacche” e “inro” giapponesi messi in mostra , nella consueta fase di rotazione periodica destinata agli oggetti più delicati, al MAO-Museo d’Arte Orientale di Torino, fino al 20 marzo dell’anno prossimo. Esposizione caratterizzata proprio da un tema conduttore che corre su filo dei petali di crisantemo. L’arte della laccatura, in Giappone, ha origini antichissime e consiste nel rivestire con rhus verniciflua, una sostanza di origine vegetale, l’oggetto in legno, levigandolo per fargli acquisire un aspetto liscio e brillante. Durante il “periodo Heian” (794-1185 d.C.), grazie a influenze provenienti dalla Cina, la tecnica si affina e si impreziosisce: risale infatti a questo periodo l’utilizzo dell’intarsio e della lamina d’oro e d’argento, che trasforma oggetti di uso domestico o sacro in piccole opere d’arte. Di assoluta raffinatezza. Come ben esprimono gli esemplari esposti oggi al MAO, fra cui trovano spazio una scatola contenente il necessario per annerire i denti ( “hagurobako”, pratica tradizionale in voga dall’antichità fino al periodo Meiji, per indicare che una donna era sposata), una delicata scatolina per conservare i plettri da “koto” (una cetra a tredici corde) decorata con crisantemi in rilievo e una scatola da scrittoio “suzuribako” contenente strumenti per scrittura e ornata con una raffigurazione di Kikujido, protagonista di una storia legata alla diffusione del buddhismo. Leggenda secondo cui viveva in Cina un bambino chiamato Kikujido ( “Fanciullo che Ama i Crisantemi” ), il quale ebbe a scrivere dei passi di scritture buddhiste su foglie di crisantemo per poi deporle in un fiume, le cui acque si tramutarono in un liquido miracoloso in grado di guarire ogni male. All’interno della scatola da scrittoio sono contenuti una boccetta per l’acqua in argento, una pietra nera da inchiostro, un pennello in bambù, un poggia-pennello a forma di montagna, in cristallo di rocca, e due barrette d’inchiostro.

Accanto alle “lacche” vengono esposti anche tre “inro”, preziose scatoline a compartimenti impilati, originariamente utilizzati per trasportare il sigillo personale e la ceralacca: fra questi è particolarmente degno di nota un “inro” che presenta una decorazione esterna caratterizzata da grandi “mon” (emblemi) in oro che raffigurano il fiore di “kikyo”, il sigillo della campanula, inscritto in un anello, simbolo principale di un ramo del potentissimo “clan Matsudaira”, dal quale proveniva lo stesso fondatore dello “shogunato” di Edo (Tokyo), Tokugawa Ieyasu, ultimo governo feudale del Giappone protrattosi dal 1603 al 1868.

Gianni Milani

“Fiori d’autunno”

MAO-Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11, Torino; tel. 011/4436919 o www.maotorino.it

Fino al 20 marzo 2022

Orari: mart. merc. ven. sab. e dom. 10/18; giov. 13/21; lun. chiuso

Nelle foto

–         “Piccola scatola portadocumenti ryoshibako con staccionate e crisantemo”, legno laccato, polvere e foglie d’oro, Periodo Edo, metà XIX secolo

–         “Scatola per annerire i denti hagurobako con corolle di crisantemo”, legno laccato, polvere d’oro, Periodo Edo, fine XVII – inizi XVIII secolo

–         “Inro con stemmi e motivi vegetali”, legno ricoperto da pelle di serpente laccata e dorata, Periodo Edo, fine XVIII – inizio XIX secolo.

20 febbraio 1979: muore Nereo Rocco

Accadde oggi

Nella sua Trieste, in cui era nato 77 anni prima, il 20 febbraio del 1979 si spegne dopo una breve malattia Nereo Rocco, personaggio vulcanico e di straordinario fascino del calcio italiano.
Il Paròn, come era soprannominato, è ricordato soprattutto per aver vinto tutto alla guida del Milan, comprese due Coppe Campioni ed una Coppa Intercontinentale, ma negli anni 60, proprio dopo aver concluso la prima delle due esperienze in rossonero, guidò anche il Torino per 3 stagioni, dal 1963-64 al 1966-67, raggiungendo una finale di Coppa Italia nella prima stagione sulla panchina granata ed un terzo posto in campionato l’anno successivo.Un Toro che si preparava a tornare grande grazie al tremendismo ed alla perfetta organizzazione tattica unita al talento di alcuni giocatori fatto sbocciare definitivamente dalle metodologie di gioco dell’indimenticabile allenatore triestino Nereo Rocco,sempre nel cuore di chi ama il calcio e di chi non lo ha mai conosciuto.

Enzo Grassano