Non autosufficienza e psichiatria, Pd: No ai tagli
“Partecipando al flash-mob, promosso dalle Associazioni del Terzo Settore questa mattina davanti a Palazzo Lascaris, il Gruppo consiliare del Partito Democratico ha voluto, ancora una volta, ribadire con forza il proprio no ai tagli previsti nel Bilancio alla non autosufficienza e alla psichiatria, battaglia che porteremo avanti in Aula durante la discussione del provvedimento” spiega il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.
“Negli ultimi tre anni – prosegue l’esponente dem – gli stanziamenti per non autosufficienza e psichiatria sono passati da 55 a 45 milioni di euro, proprio in un momento in cui avrebbero dovuto essere aumentati perché la pandemia ha reso ancora più allarmanti le situazioni già difficili e complicate di queste persone e delle loro famiglie. Chiediamo al Presidente e alla sua Giunta: chi darà assistenza agli 11.121 piemontesi non autosufficienti in lista d’attesa per un progetto domiciliare? Chi darà sollievo alle famiglie che, ogni giorno, si prendono cura di una persona con problemi di salute mentale, senza borse lavoro, assegni terapeutici, o gruppi appartamento? Ci aspettiamo risposte e non il silenzio al quale il centrodestra ci ha abituati in questi tre anni!”.
“Solitudine, abbandono e una società sempre meno inclusiva: è questo che il centrodestra sta realizzando in Piemonte attraverso i tagli sconsiderati. E’ questo che il Presidente della Giunta regionale aveva in mente? Un Piemonte che si caratterizza per mancanza di assistenza, protezione e tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione” conclude il Presidente Pd.
PROSEGUE LA RACCOLTA FONDI DELL’ASSOCIAZIONE DESTINATA ALL’OSPEDALE INFANTILE REGINA MARGHERITA DI TORINO:
PARTE DEL RICAVATO SARÀ DEDICATO AL PERSONALE SANITARIO A SUPPORTO DEI BAMBINI ONCOLOGICI UCRAINI RICOVERATI PRESSO LOSPEDALE INFANTILE.
Torino, 19 aprile 2022. Promossa da Adisco Piemonte, la campagna di raccolta fondi dedicata al Regina Margherita e al personale sanitario a supporto dei bambini oncologici ucraini ricoverati presso lOspedale Infantile continua grazie anche all’apertura primaverile dello Store Adisco Piemonte di via Lagrange 5D a Torino.
I sostenitori che vogliono contribuire alliniziativa possono infatti recarsi fino a domenica 8 maggio al charity shop dove troveranno idee regalo speciali e solidali per la Festa della Mamma, ma anche tanti accessori per la casa, oltre a gioielli, bijoux e capi d’abbigliamento per la stagione primavera/estate.
Sempre al fine di sostenere la raccolta fondi è stata organizzata anche la Lotteria di Primavera Adisco Piemonte 2022, che mette in palio una Vespa 50 (primo premio), due set Lego Vespa, dieci bouquet di fiori creati da Marco Segantin e due Campari magnum. I biglietti, al costo di 5 euro cad., sono disponibili presso lo Store oppure telefonando al numero 349 076 53 95. Lestrazione sarà giovedì 5 maggio 2022.
Un modo semplice per poter dare il proprio contributo.
Lo Store sarà aperto fino a domenica 8 maggio con i seguenti orari:
il lunedì dalle 15:30 alle 19:00,
dal martedì al sabato e domenica 8 maggio dalle 10:30 alle 19:00.
Lunedì 25 aprile lo Store Adisco Piemonte sarà chiuso.
“Oggi a Torino arriverà il ministro del lavoro Orlando, mi auguro che abbia delle indicazioni precise su come il Governo vuole muoversi nei confronti di Stellantis a favore di questa città.
L’impegno generale nei confronti dell’automotive, pur necessario, non è sufficiente per le esigenze della città torinese. Il presidente Cirio e il sindaco Lo Russo stanno già facendo un grande lavoro di concertazione nei confronti dell’azienda, manca il Governo.
Il silenzio del Governo, ancora di più oggi con la presenza del ministro Orlando sarebbe davvero incomprensibile” così in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.
Io sono un jazzista ed altre storie
Si chiama ‘Io sono un jazzista ed altre storie’, edito per i tipi dei Melville di Siena ed è l’ultimo, ma soltanto per adesso, lavoro di Guido Michelone, ormai prossimo all’uscita in tutta Italia
E’ un romanzo, il sesto nato dalla penna di questo scrittore vercellese, laureato in Lettere a Torino, con una specializzazione in Scienze dello spettacolo all’Università Cattolica di Milano, dove è stato poi assistente volontario e docente a contratto. Attualmente insegna Storia della Musica Afroamericana al Master in Comunicazione Musicale sempre presso la Cattolica, che insieme ad altri ha fondato e Storia ed Estetica del Jazz al Conservatorio Vivaldi di Alessandria. Michelone non è però soltanto un autore di romanzi, anzi, oltre a numerosi saggi su jazz e cinema, vanta diversi testi tra cui monografie su Vasco Rossi, Fabrizio De Andrè, Zucchero, Enzo Jannacci, i Beatles, Miles Davis e una recente opera ‘Il Jazz e i Mondi’ di cui parleremo tra poco. Lo abbiamo incontrato recentemente a Vercelli per parlare della sua attività di scrittore, giornalista, saggista e romanziere.
Professore, partendo dalla fine, qual è la trama di ‘Io sono un jazzista’ ?
E’ un romanzo con sfumature comiche ambientato nella Milano dei primi anni Cinquanta, protagonista un giovane sassofonista, squattrinato, donnaiolo. Questo come gli altri non è rivolto ad una letteratura di consumo ma cerco di mettere nelle storie che raccolto qualcosa di nuovo a mio rischio e pericolo. Ci sono sovente dei ricordi del passato, dei ‘bei tempi andati’ come si dice, anche se qui non c’è niente di autobiografico.
Quanto c’è di Vercelli nei suoi romanzi ?
Le faccio un esempio. In un altro lavoro, ‘Parigi a Vercelli’ c’è la storia di una celebre regista francese che per poter lavorare tranquillo sceglie di arrivare in un posto dove non sia conosciuto ed approda a Vercelli. Qui, però, viene riconosciuto da una ragazza e nasce una storia d’amore … In questo ho citato ristoranti, caffè, locali cittadini per rendere omaggio alla mia città.
Dove lei vive …
Si vivo a Vercelli dove sono nato, ho studiato a Torino, lavoro da 40 anni a Milano.
Dove verrà presentato il suo libro ?
C’è un evento importante alla Casa Museo Alda Merini a Milano insieme ad una conferenza sulle canzoni della Merini il 12 maggio, poi ci saranno altre occasioni in Italia e in Piemonte, a Borgomanero, Santhià, in Valcerrina con LibrInValle.
Questo, però, non è l’unico suo libro uscito quest’anno ?
Due mesi fa, con Arcana, è uscito ‘Il Jazz e i Mondi’ legato alla diffusione del jazz in America, Africa, Asia e Oceania. E in autunno uscirà ‘Il Jazz e l’Europa’ dedicato al nostro continente. Dovevano essere un libro unico ma si è preferito sdoppiarlo perché è frutto, piuttosto voluminoso, di un lavoro di ricerca durato vent’anni i cui frutti sono pubblicati oggi.
Quindi un lavoro con un ampio spettro sulle nazioni del mondo intero …..
Ha toccato una sessantina di Paesi, in alcuni dei quali non si penserebbe mai che ci sia o ci sia stata una tradizione di jazz. Per fare alcuni esempi nell’Iran prima dell’avvento della rivoluzione khomeinista si suonava, nell’Afghanistan degli anni Sessanta vi suonò Duke Ellington, in Australia si suona jazz dalla notte dei tempi, in Africa dopo la decolonizzazione si è sviluppata una discografia autoctona più svincolata dalla tradizione afroamericana, il Giappone è un Paese di grandi collezionisti, il Festival più ricco è oggi in Cina a Shangai.
Anche il prossimo volume sul Jazz in Europa riserverà delle sorprese ?
Qui ho toccato quasi tutti gli Stati compresi Malta e città del Vaticano. La Chiesa Cattolica nel tempo ha aperto anche allo spiritual afro-americano.
Ha in cantiere altre pubblicazioni ?
Come romanzi per il momento no. Sotto l’aspetto della saggistica tornerò a scrivere un libro insieme al pianista jazz milanese Gaetano Liguori con il quale nel 1999 avevamo realizzato ‘Una storia del jazz’ che per la prima volta vedeva la collaborazione nella scrittura di un critico e di un musicista.
Adesso l’obiettivo è un libro che si occupi dei 200 dischi fondamentali di tutta la storia del jazz. Ci siamo divisi i compiti: Liguori si occuperà di quelli dalle origini sino al 1990, io di tutta la produzione contemporanea.
Da vercellese si è mai occupato delle bianche casacche della Pro Vercelli ?
Si in ‘La Mitica ProVercelli – Racconti di sport cultura bellezza’ un libro che ha una storia particolare, edito nel 2017 con la Banksville di Londra e realizzato a Charleston nel South Carolina, E’ un testo che parla in parte della Pro Vercelli e del calcio del Piemonte nell’epoca mitica, e in parte del calcio in generale e della storia delle maglie delle squadre.
Anche quest’ultimo argomento la vede piuttosto ferrato ….
E’ una passione. Qualche anno fa volevo partecipare proprio come esperto in maglie delle formazioni calcistiche al ‘Rischiatutto’, non a quello di Mike Buongiorno ma al remake condotto da Fabio Fazio nel 2016. Mandai la domanda, partecipai alle selezioni e non fu una passeggiata perché su 10mila aspiranti ne erano stati ammessi un 200 circa. Poi, però, la trasmissione che non aveva avuto un gradimento di pubblico come la serie originale degli anni Settanta, non proseguì e non se ne fece nulla.
Massimo Iaretti
Periferie più pulite: accordo Comune – Amiat
Facendo seguito all’incontro tenutosi alcune settimane fa, Città di Torino e Amiat Gruppo Iren hanno concordato un piano di ottimizzazione dei servizi di igiene del suolo nell’ambito del Contratto di Servizio in essere.
A Chieri inaugurate le “panchine tricolore”
“GIARDINO 19 APRILE”:
“LIBERAZIONE DI CHIERI” È IL PATTO DI CONDIVISIONE SIGLATO TRA COMUNE ED ANPI
In corso Torino tre panchine ricordano i partigiani chieresi
Il 19 aprile del 1945 diverse formazioni partigiane al comando di Vincenzo Modica “Petralia” attaccarono il presidio di Chieri. L‘attacco cominciò alle ore 12, i fascisti si arresero dopo un breve combattimento ed il Comandante “Barbato”, ovvero Pompeo Colajanni, pronunciò dall’Albergo dei Tre Re di piazza Cavour il primo discorso della Libera Città di Chieri.
Oggi il “Giardino 19 aprile”, in corso Torino all’altezza del civico 17, ricorda il giorno della Liberazione di Chieri: qui sono state tinteggiate e decorate dai volontari dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia-Sezione di Chieri) tre panchine tricolore, inaugurate ieri alla presenza del Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero, del vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte e Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione Daniele Valle, del Presidente Anpi Provinciale di Torino Nino Boeti e della Presidente Anpi di Chieri Elda Gastaldi. Erano presenti anche i consiglieri comunali Franco Bosco, Claudio Martano, Daniela Sabena ed il Sindaco di Riva presso Chieri Lodovico Gillio.
Il Comune di Chieri, infatti, ha siglato con l’ANPI Sezione di Chieri il patto di condivisione “Liberazione di Chieri”, finalizzato a migliorare la fruibilità ambientale e la qualità dell’area verde di Corso Torino a beneficio della collettività. L’Anpi ha preso in carico la manutenzione e la pulizia di questo spazio pubblico (rasatura dell’erba e messa a dimora di nuove piante ornamentali), ma soprattutto i volontari hanno riqualificato le tre panchine presenti, con un intervento di tinteggiatura e di decorazione, installando targhette commemorative e relativi QR Code che rinviano a schede informative sulla Liberazione di Chieri, sul “Comandante Tarzan” Beppe Gastaldi e sulle Staffette partigiane.
«Chi si ferma in questo piccolo parco può così ricordare i partigiani chieresi, che hanno liberato la nostra città, il “Comandante Tarzan”, il vigile del fuoco Beppe Gastaldi, che per tanti anni è stato attivo nella nostra comunità (e fondatore dell’Anpi locale) e l’importante contributo dato dalle donne alla Resistenza-commenta il Sindaco di Chieri Alessandro SICCHIERO-Siamo grati all’Anpi, che si sta prendendo cura di questa area verde attraverso un ‘patto di condivisione’. Sono oltre venti i ‘patti’ operativi a Chieri, sono esempi di cittadinanza attiva e di partecipazione dal basso, grazie ai quali la nostra città cresce e diventa migliore».
«Queste panchine sono “tricolore” e trasmettono un messaggio educativo importante, perché la Liberazione è la Festa di tutti gli italiani-ha sottolineato il Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione Daniele Valle-L’Italia si è liberata grazie ai partigiani, grazie ai militari che hanno combattuto a fianco degli Alleati, grazie a chi si rifiutò di aderire alla Repubblica di Salò e grazie a tutti coloro che con piccoli gesti di resistenza quotidiana hanno dato il loro contributo ad un più grande progetto di Resistenza diffusa. Purtroppo, questa convinzione non appartiene ancora a tutti e c’è chi continua a vedere nel 25 aprile una data divisiva e una festa ‘di parte’».
Nel suo intervento Nino Boeti ha ricordato Pompeo Colajanni “Barbato” e Vincenzo Modica “Petralia”, «due dei seimila meridionali che dopo l’8 settembre scelsero di restare al Nord e combattere il nazifascismo, e Vincenzo Modica ebbe l’onore di portare il Tricolore nella straordinaria sfilata dei partigiani il 6 maggio nella Torino liberata», il chirurgo Giacinto Giordano, che curò molti partigiani, ed Angelo Menzio, l’ultimo sindaco prima del Ventennio, che si oppose alle minacce degli squadristi e poi fu primo sindaco della Chieri liberata.
Elda Gastaldi nel suo saluto ha ricordato anche il vice Sindaco e assessore di Chieri Emilio Baletti, giustiziato nel campo di detenzione di Fossoli, e Domenico Acino, partigiano caduto durante la liberazione di Torino, e le tante staffette partigiane «senza le quali la guerra partigiana sarebbe stata inattuabile, infatti, erano loro che portavano le comunicazioni, gli ordini e le armi ai gruppi partigiani e conducevano i partigiani sbandati alle formazioni di zona. Catturate, orribilmente torturate e giustiziate, solo 19 di loro vennero decorate al valor militare, ma innumerevoli sono state le donne, madri, sorelle, fidanzate e suore, che hanno curato, rifocillato e nascosto i partigiani».
Le celebrazioni del 77° anniversario della Liberazione proseguono a Chieri con il seguente programma:
Venerdì 22 aprile, ore 17,30, Centro Giovanile Arka, piazza Caselli 19
Restituzione cittadina da parte dei giovani partecipanti al Treno della Memoria 2022
Lunedì 25 aprile
Ore 9,15 Parco della Rimembranza, cerimonia dell’Alzabandiera
Ore 9,30 Santa Messa al Mausoleo dei Caduti Partigiani
Ore 10,30 Sfilata fino al Monumento dei Caduti in Piazza Duomo e cerimonia istituzionale con deposizione della corona
Venerdì 29 aprile
José Domingo Molas: dalla Guerra del Chaco alla Resistenza in Piemonte
Spettacolo Teatrale di e con Marco Gobetti
monologo ispirato al saggio “José Molas, salesiano” di Dario Rei e al diario “Polvareda de bronce: en los caminos trágicos del Chaco paraguayo” di José Domingo Molas
ore 10.30 Auditorium Rosario Livatino (Liceo Monti), riservato alle scuole
ore 21.00 Sala della Conceria, Via Conceria 2, aperto al pubblico. Ingresso gratuito.
Ore 18,00-Sala della Conceria, Via Conceria 2
Guerre, Resistenza e solidarietà consapevole
Intervengono al dibattito:
Don Eligio Caprioglio (direttore Comunità Salesiana di Chieri),
Elda Gastaldi (presidente ANPI Chieri),
Mario Renosio (direttore ISRAT – Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Asti);
modera Enrico Bassignana (giornalista).
Durante il dibattito, letture da “Vita di chirurgo fra i partigiani” di Giacinto Giordano, a cura di M. Gobetti.
20 aprile 2010, l’Inter fece l’impresa
Accadde oggi
Tocca di nuovo ad una squadra milanese celebrare la rubrica accadde oggi.
Esattamente 12 anni, 20 aprile 2010, fu la superba Inter di Mourinho a compiere l’impresa.Vittima calcistica il grande Barcellona di Guardiola,battuto per 3-1 nella gara d’andata della semifinale, in uno stadio Meazza gremito in ogni ordine di posti. I blaugrana furono vincitori l’anno prima ed erano i grandi favoriti per aggiudicarsi ancora una volta la coppa dei campioni Champions League Una splendida squadra, quella blaugrana, guidata a memoria dal tecnico spagnolo inventore del Tiki Taka,il palleggio tecnico continuo ed asfissiante. Ma quella sera non ce n’è per nessuno. I nerazzurri decidono di rendere “piccola” la compagine catalana e si assicurano il match con un meritato 3-1, spianando la strada verso la conquista di una storica Champions League e del magico triplete. Al ritorno l’Inter perde 1-0, passa in finale ed esulta a Madrid contro il Bayern Monaco grazie alla doppietta del “Principe” Milito. Dopo 45 anni torna la grande Inter degli anni ’60 fiera, finalmente,d’alzare al cielo la Champions League, la terza della sua storia magica ed incredibile storia.
Enzo Grassano
Ivrea, giovedì 21 aprile 2022, ore 15,30: Apidge Canavese e Valle D’Aosta nei locali dell’istituto “G. Cena” di via Dora Baltea, presenta le proposte dell’Associazione insegnanti delle Scienze giuridiche ed economiche per una nuova Educazione Civica.
“Educazione Civica: opportunità o problema?“ rappresenta un momento di riflessione che intende proporre e illustrare i documenti e le azioni comuni, che verranno intraprese al fine di garantire il più ampio e corretto successo formativo.